2. renee.soleti@gmail.com - rs.architetto - 2012/2016
Si laurea e si abilita nel 2013, con la tesi dal titolo: I caravanserragli ana-
tolici: analisi del processo evolutvo dei sistemi formali e del rapporto tra
queste architeture ed il contesto territoriale e urbano. Laboratorio di sinte-
si fnale: Progetazione del sistema carsistrada come elemento di riconnes-
sione degli han: Bursa e l’Uzun Carsi; relatori:L.Ficarelli, V.Ardito, corre-
latori: M. Livadiotti. L’intero lavoro è stato frutto del laboratorio annuale
di tesi in parte svolto in Turchia con uno stage di 20 giorni ad Istambul,
Bursa e Antalya. La tesi ha vinto vari premi tra cui la Menzione Speciale
al Marmomacc 2014 in PAESAGGIO, ARCHITETTURA E DESIGN LITICI.
Dal 2014 al 2016 è stata architetto presso l’Ufficio Tecnico del Politecni-
co di Bari curando vari progetti a carattere pubblico come uffici, labora-
tori per studenti e spazi pubblici del campus universitario. Parallelamente
segue individualmente come libero professionista piccoli progetti sparsi
nel territorio come recuperi e ristrutturazioni di piccole abitazioni, progetti
di autorecuopero per alcune associazioni baresi e collaborazioni tempo-
ranee per concorsi di architettura.
Dal Gennaio a Luglio 2014 è collaboratrice presso lo studio Flore&Vene-
zia seguendo vari progetti locali di recupero e restauro.
Partecipa nel Luglio 2015 al Seminario Internazionale RIFARE PAESAG-
GI-LISBONA 2015 (all’interno del Master di Architettura e Paesaggio
organizzato da ACMA e dalla Fondazione UPC) e a diversi workshop
e mostre nazionali e internazionali. Nel Novembre 2014 vince (con un
gruppo di giovani architetti) il Premio Raffaele Sirica StartUP givani pro-
fessionisti con il progetto Paesaggi in Movimento.
3. Indice
3 Riqualificazione Sala Alta Tensione
progetto definitivo 2015I16
9 Complesso di uffici e servizi. Padiglione delle Nazioni
studio di fattibilità 2015
12 Adeguamento spaziale e funzionale della nuova sede
del corso di laurea Interateneo di Ingegneria dei sistemi logistici
progetto esecutivo 2015
16 Progetto per i novi spazi EFB-AVIO AERO
studio di fattibilità 2016
21 Progetto di riqualificazione Bari Lungomare Sud
studio di fattibilità 2016
27 S3. Sociale_Sostenibile_SanTeramo. SOCIAL HOUSING
concorso di idee 2014
31 Progetto LX SCAPE
workshop internazionale 2015
37 Paesaggi in Movimento
progetto di ricerca 2015I16
41 I caravanserragli anatolici
tesi di laurea 2013
51 Architettura al bordo. Progetto ex Cava Spina. Monopoli
Laboratorio di Progettazione IV 2012
63 Excursus sintentico. Lavori Accademici
69 Housing. Architettura e Interior design
5. 3 architetto.ufficiotecnico.poliba.2016
RIQUALIFICAZIONE
SALA ALTA TENSIONE
DEL POLITECNICO DI BARI PRESSO
IL CAMPUS “E. QUAGLIARIELLO” .
progetto definitivo - 2015/16
L’intervento mira a restituire una nuova funzionalità alla struttura e a que-
sto luogo strategico all’interno del Campus attraverso la costruzione di
un edificio multifunzionale e rappresentativo, sede del Rettorato e degli
uffici annessi, ma anche luogo di consultazione del patrimonio librario e
di conservazione del patrimonio museale del Campus.
L’edificio si presenta come un grande prisma vetrato, al cui interno si
articolano i volumi che accoglieranno le funzioni principali; i volumi
si sviluppano intorno allo spazio centrale della corte coperta e sono
collegati tra di loro dai nuclei ascensori e dal vano tecnico centrale.
Da un punto di vista strutturale, l’opera sarà realizzata a seguito della
demolizione dell’edificio esistente e della successiva realizzazione dei la-
vori di adeguamento strutturale del D.E.I. La struttura portante del nuovo
edificio sarà costituita principalmente da colonne e setti in c.a. corrispon-
denti ai vani scala e ai vani ascensori.
Per quanto concerne l’aspetto energetico, l’obiettivo fissato nella rea-
lizzazione dell’opera è quello di ottenere un edificio certificato in classe
A con elevato risparmio energetico. Per perseguire tale obiettivo,
la progettazione è stata orientata all’efficientamento dell’involucro
dell’edificio e alla produzione di energia elettrica rinnovabile tramite l’in-
stallazione di campi fotovoltaici e l’impiego dell’impianto di cogenera-
zione già in servizio presso il Campus Poliba. Inoltre sarà garantita l’ot-
timizzazione dei consumi energetici degli impianti a servizio dell’edificio.
comittente.Politecnico di Bari.
ruolo.collaboratore.architetto
8. ingresso e reception .padiglione 105
COMPLESSO UFFICI .PADIGLIONI FIERA DEL LEVANTE
COSTRUIRE DENTRO IL COSTRUITO - ARCHITETTURA e RECUPERO
9. 7 architetto.poliba.2015
NUOVA CONFIGURAZIONE SPAZIALE
E ALLESTITIVA PER LA REALIZZAZIONE
DI UN COMPLESSO DI UFFICI E SERVIZI
E CONFIGURAZIONE ESTERNA
DEL CENTRO CONGRESSI
studio di fattibilità - 2015
Il principio generale del progetto è permettere la divisione dei tre pa-
diglioni del piano primo dell’edificio del Tridente senza stravolgere il suo
esterno, col fine di permettere l’inserimento di 3 diverse società garanten-
do fruibilità e reversibilità degli spazi.
Questa divisione è attuata intervenendo nei nodi di collegamento tra i
padiglioni dove al piano terra sono già inseriti i servizi e i relativi impianti,
in questi spazi si è scelto di inserire i servizi e distribuirli in modo tale da
utilizzare il loro frazionamento anche per la divisione permettendo anche
una continuità, utile a livello impiantistico, con gli interventi attuati al
piano terra. Il progetto degli ambienti interni uso uffici e servizi si basa
sulla configurazione del modello tipo dell’ufficio singolo che è declinato
in base alle situazioni.
L’ufficio (così come gli altri spazi) è pensato come una scatola autonoma
indipendente dal grande contenitore che è il padiglione, questa al
suo interno è costruita secondo il modulo 3x5 che si alterna in lunghezza
in modo da creare un prospetto scalettato che costruisce gli accessi in
parallelo. Questo sistema permette sia una costruzione della facciata
esterna degli ambienti libera e manifesta l’avanzamento attraverso l’uso
di un sistema di brisoleil che caratterizza l’intero intervento e permette
una diffusione omogenea dell’illuminazione dall’ambiente ufficio
all’openspace.
comittente.Fiera del Levante.Bari
ruolo.architetto.progettista
13. 11 architettocollaboratore.poliba.2014
Lavori di manutenzione straordinaria
ed adeguamento funzionale della sede
del corso di Laurea Interateneo di “Ingegneria
dei sistemi logistici per l’’ ‘agro-alimentare
progetto esecutivo - 2014.2015
L’intervento di cui trattasi interessa la sede del Politecnico di Bari presso
l’”Istituto Tecnico Industriale Saverio Altamura” di Foggia. La progettazio-
ne degli spazi esterni ha come fine quello di dare alla sede di Foggia un
accesso che possa essere utilizzato anche come luogo dello stare
cercando di coniugare alle soluzioni di tipo tecnico, che consentono di
superare una situazione esistente di disagio, delle soluzioni estetiche che
rendano il cortile esterno di accesso uno spazio vivibile.
Partendo dalla problematica dell’inadeguata attuale gestione delle ac-
que meteoriche si è predisposto, nel cortile esterno di accesso, un siste-
ma di pendenze finalizzato a raccogliere le acque meteoriche e convo-
gliarle in una vasca serbatoio attraverso la quale queste acque vengono
poi riutilizzate dalla fontana progettata per il giardino. Il sistema delle
pendenze è integrato con la progettazione degli elementi di dettaglio di
questo cortile, in cui si sceglie di predisporre un muro attrezzato in late-
rizi addossato alla pre-esistente recinzione anch’essa in laterizi. Questo
sistema a muro in laterizi si completa con una pavimentazione modulare
in blocchi di cocciopesto e con un giardino nella parte retrostante del
cortile, che attualmente è occupata invece da un parcheggio.
La scelta dei materiali è stata condotta nel tentativo di riprendere un
materiale già in uso nella struttura, il laterizio, e coniugarlo al cocciopesto
per l’ottenimento di uno spazio-giardino vivibile.
ruolo.collaboratore.architetto
15. 13 + 0.00
- 0.50
- 0.60
-1.46
-0.50
-1.45
+ 0.15
sezioNe C-C'
sCala 1.100
piaNta
sCala 1.100
- 0.50
- 1.45
- 1.00
19,76
6,423,68,45 1,29
0,650,651,612,33
0,52
1,94
2,460,56,27
4,73
10,9
3,92,06
3,6
0,473,140,29
19,75
1,322,175,8210,44
2,05 2,63
3,97
6,13
1,030,5
4,19 1,321,864,471,8
0,221,58
1,85 2,62
+1.75
-1.00
C
C'
1,341,52,42,06
2,40,51,571,52,671,560,39
fioriera con seduta
fioriera
fontana
alimentata da acqua di riciclo
pavimentazione in lastre
di cocciopesto bianco
in moduli di 1.30 x 1.30 m
pavimentazione in mattoni cotti
50 x 125 x 250 mm
0.45
0.45
0.45
0.8
1.8
1.8
2.3
0.8
0.2
assoNometria
ingresso lato muro
pensilina d'ingresso
elementi
dettaglio pianta
scala 1:50
sistema di sedute alternate
da fioriere e fontane
1
2
3
pilastro in alluminio
travi principali
in alluminio
travi secondarie
lastre in
policarbonato
con filtro uV
- 1.45
- 0.50
0.502.48
4.48
1.501.60
6.08
1.33
1.06
1.50
2.712.41
2.29
2.16
0.13
0.25
0.50 3.69 0.50
5.24
4.5
area antistante la facciata da impermeabilizzare
(1.5 x 19,75 m )
area pensilina ( 5.25 x 3.70 ) 19.42 mq < 20 mq rif. G.r. nn.1309 03.06.210 "opere minori"
pavimentazione di tipo cotto ( 15x30) area 29.5 mq
1,68
5
1
0.45
1.3
sistema di sedute alternate
da fioriere e fontane
pavimentazione in lastre
di cocciopesto bianco
in moduli di 1.30 x 1.30 m
pavimentazione in mattoni cotti
50 x 125 x 250 mm
lastre di pietra calcarea
perimetrali il giardino
giardino interno
fontana
alimentata da acqua di riciclo
fioriera con seduta
3.1
3.1
fioriera
fioriera con seduta
0.45
6.8
4.1
data: NoVembre 2014
reVisioNe N.
architettonico
impianti
strutture
prel. def. esec.
settore edilizio manutenzione e patrimonio
uNiVersita' deGli studi
di FoGGia
politeCNiCo di bari
Responsabile Unico di Procedimento
ing. Carmela mastro
Progettista
ing. Carmela mastro
Collaboratori
ing. Cosma Nitti
arch. rene' soleti
Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione
ing. Gianluca Natale
Responsabile del settore
ing. Gianluca Natale
Lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale della sede del
corso di Laurea Interateneo di "Ingegneria dei sistemi logistici per
l'agro-alimentare" - Università degli Studi di Foggia e Politecnico di Bari
2
piante - sezioni - dettagli
vista dall’alto - dett.pensiline
16. nuovo ingresso laboratori Scianatico
EFB.AVIO.AEREO-POLIBA
COSTRUIRE DENTRO IL COSTRUITO - ARCHITETTURA e RECUPERO
17. 15
PROGETTO PER I
NUOVI SPAZI
EFB - AVIO AERO
studio.di.fattibilità - 2016
architetto.ufficiotecnico.poliba.2016
Il progetto si inserisce in un progetto complessivo di riuso e recupero
degli ambienti presenti nel campus universitario promosso dai vertici del
Politecnico di Bari. In questo caso fu commissionato uno studio di fattibili-
tà per l’ampliamento dei lavoratori EFB del plesso delle ex OFFICINE.SCIA-
NATICO. Il progetto nel rispondere alle esigenze dei ricercatori e nella
valorizzazione degli spazi verte sulla creazione di due grandi ambienti di
lavoro OPEN.SPACE per garantire l’interdisciplinarità e la comunicazio-
ne necessaria al settore di ricerca. Tali spazi sono serviti da un sistema
continuo centrale che accoglie gli ambienti serventi come l’ingresso, le
piccole sale riunioni, l’angolo bar. Questo tipo di disposizione spaziale
permette di sfruttare al meglio le proprietà della luce naturale riducendo
al minimo l’utilizzo dannoso delle luci artifciali. Nella parte retrostante,
nell’intenzione di isolare quanto più possibile ambienti di servizio quali la
“sala server”, è stato predisposto un intero ambiente cuscinetto adibito
a relax.
L’’’’INGRESSO è inserito nella serialità delle aperture esistenti estrofletten-
dosi all’’esterno caratterizzando e generando una variazione in un pro-
spetto altrimenti piatto e troppo omogeneo.
LE sale Conferenze si configurano come scatole chiuse che mantengo-
no una base di permeabilità grazie all’impiego del vetro colorato. Ogni
sala è caratterizzata da un colore diverso per favorirne la differenziazione
comittenti.Politecnico di Bari.Avio AERO
ruolo.architetto.progettista
20. spazi pubblici e viabilità di progetto
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE BARI LUNGOMARE SUD
PERIFERIA E RIGENERAZIONE - TERRITORIO e ARCHITETTURA
21. 19
PROGETTO
di riqualificazione
BARI LUNGOMARE SUD
studio di fattibilità - 2016
Il seguente progetto si inserisce in un gruppo più ampio di studi di fatti-
bilità richiesti al Politecnico di Bari per la città di Bari. L’area proposta si
inserisce in un contesto urbano periferico caratterizzato da edilizia inde-
finita, aree a carattere rurale a macchia di leoprado e nuovi poli terziari,
il tutto a ridosso della costa sud della città segnata da una mutevole
complessità fisica, sociale e formale fatta di contrasti tra città-campagna,
permeabilità-barriere, mobilità lenta-veloce, acqua-cemento... Partendo
da questi contrasti è stata condotta un’analisi sul territorio tale da far ri-
saltare la sua diversità nell’ottica di una riqualificazione puntuale capace
di generare processi consequenziali di rigenerazione. Piccoli interventi
per grandi processi.
Sono state individuate 5 aree per 5 obbiettivi che sposano la diversità di
questi luoghi lungo la direttrice sud del lungomare che guida il progetto
come un filo di arianna che attraversa una conseguenziali di luoghi: aree
ricreative, orti, botanica ricreativa, aree produzione-mercato, sport, cuci-
ne tematiche, puntivendita di tipicità, alberghi di mare diffusi, residenze,
aree camping. I 5 progetti tagliano in trasverale la direttrice sud che
raccoglie le infrastrutture e le reti di mobilità principali cittadine, questi
si inseriscono nei contesti dell’entroterra rurali e altamente residenziali e
si costruiscono verso il mare creandone un’attraversamento che disegna
sulla costa un segno, questo crea le diverse occasioni con cui la città inte-
ragisce con il mare. Un fronte continuo che si lega al già presente fronte
della città storica, nell’ottica di creare una continuità visiva che manifesta
verso il mare la propria storia.
comittenti.Confindustria Bari-Bat
ANCI Bari-Bat
ruolo.collaboratore.architetto
architetto.poliba.2016
27. 25
S3- sociale.sostenibile.santeramo
SOCIAL HOUSING
progetto Concorso Internazionale - 2014
Il progetto redatto per la realizzazione, in Santeramo in Colle, di un edi-
ficio multipiano destinato ad Housing Sociale e della relativa area verde
limitrofa, ha come obiettivo, formale e strutturale, quello di consolidare
una parte periferica di città, inserendo il complesso all’interno del dise-
gno urbano generale. La progettazione di 48 alloggi, come richiesto
dal Bando, si è confrontata con le specifiche dimensionali dell’area di
concorso. Gli alloggi sono stati organizzati seguendo una regola compo-
sitiva e aggregativa che definisce due modalità differenti di relazione tra
interno ed esterno, a seconda che gli alloggi si confrontino con l’affaccio
su strada, piuttosto che con quello rivolto al parco attrezzato, sul lato
opposto. Il fronte meridionale, lungo la viabilità pubblica da realizzare,
presenta una facciata continua, bidimensionale, incisa da un sistema
di brise-soleil fotovoltaici, in corrispondenza dei ballatoi; verso il fronte
settentrionale, ovvero verso il parco, il prospetto si articola, invece, in
una successione di pertinenze semipubbliche (corti) e private (orti), che
stabiliscono una relazione di continuità con l’area verde limitrofa. Detto
prospetto, manifesta, nella sua articolazione, il principio compositivo del
progetto: la modularità scatolare di elementi che aggettano o arretrano
sul piano verticale, definisce la misura delle verande e delle terrazze.
I 48 alloggi sono dislocati all’interno di quattro blocchi, collocati ri-
spettivamente su una successione di quattro piani digradanti, tra ognuno
dei quali esiste uno scarto altimetrico di 2 m: questi ultimi permettono
di raccordare il dislivello di circa 6 metri che intercorre fra i due punti
estremi del lotto.
committente. Noema
Segnalazione di merito
ruolo.architetto
architetto.2014
31. 29
Progetto
LX SCAPE
progetto MasterArchitetturaPaesaggio - 2016
Partendo da un’analisi multidisciplinare volta a non semplificare la com-
plessità dell’area di studio, e realizzata attraverso tavole tematiche, inda-
gini fotografiche ed esplorazioni dirette, il progetto propone un sistema
di interventi nella Colina de Santana ispirati al concetto di agopuntura
urbana volti a perseguire alcuni obiettivi fondamentali, risultanti dalle
analisi di cui sopra, e riassumibili con i concetti di acqua, silenzio, diver-
sità e percezione. L’insieme del materiale analitico consente l’individua-
zione di aree rappresentative, sulle quali sono state affrontate specifiche
proposte di intervento volte a consegnare un “manuale” operativo in
grado di innescare, attraverso semplici interventi puntuali, processi di
valorizzazione del ruolo della collina all’interno della città.
Gli interventi proposti su tali aree riguardano principalmente la realizza-
zione di spazi verdi pubblici, di mirador, di sistemi per la raccolta e per
il riuso delle acque piovane e il miglioramento dei collegamenti per la
mobilità lenta.
Per quanto riguarda la problematica della dismissione degli ospedali,
invece che considerare queste aree come contenitori vuoti da riempire
di nuove funzioni, si propone di aprire tali recinti, rendendoli permeabili
relativamente alle aree circostanti. Con questa operazione si tenta di
favorire processi endogeni di riuso dello spazio e di trasformare aree
dure in malleabili. Vi è poi il vantaggio di avere un maggiore controllo,
anche economico, sulla realizzazione degli interventi che, a differenza
di un grande progetto architettonico, possono modificarsi con relativa
facilità al cambiare delle condizioni.
seminario internazionale.
rifare paesaggi Lisbona2015
ruolo.architetto
architetto.2016
37. 35
PAESAGGI
IN MOVIMENTO
-PROGETTO DIPINTA
progetto ArchitetturaPaesaggio - 2015
Il progetto nasce dalla volontà di approfondire lo studio, divulgare la co-
noscenza e migliorare la fruizione del sistema paesaggistico, attraverso
la definizione e la sistemazione dei percorsi di collegamento, relativi ad
un area interno al Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, al limite
del Parco della Murgia Materana e delle Murge Tarantine.
In particolare, si fa riferimento ad un percorso che traccia quello di un
tratturello, che intercetta il grande tratturo Melfi-Castellaneta (e dunque
la Via Appia antica), partendo nei pressi della Gravina di Montecam-
plo (territorio di Castellaneta) e terminando nella periferia orientale del-
la città di Taranto, attraversando i territori di Castellaneta, Palagianello,
Palagiano, Massafra e Taranto. L’analisi di una documentazione apposi-
tamente raccolta permetterebbe di comprendere la storia e le evoluzioni
sia di questo antico percorso, sia delle emergenze naturali che ne costi-
tuiscono il contesto, sia delle infrastrutture e delle costruzioni che l’uomo
ha puntualmente inserito nel corso del tempo, facilitandone la fruizione
e materializzando il carattere del luogo. La fase di conoscenza scientifica
risulta fondamentale per comprendere la qualità di un sistema naturale
antropizzato fatto di masserie, tratturi, vegetazione e acqua, iazzi, eremi
religiosi e anche impianti industriali e linee ferrate, componenti protago-
nisti dei paesaggi.
Il fine della ricerca è agevolare e promuovere una conoscenza minuta del
territorio “camminandolo”, per stabilire un rapporto con l’ambiente ed
acquisire le caratteristiche dei luoghi visti con i propri occhi, codificando
i punti di riferimento fissi, naturali o antropici.
progetto di ricerca
Premio Sirica2014
ruolo.architetto
architetto.2015
40. nuova configurazione stada interna del carsi.
TESI DI LAUREA: I CARAVANSERRAGLI ANATOLICI
CITTA’- PAESAGGIO e ARCHITETTURA
41. 39
I CARAVANSERRAGLI
ANATOLICI
E PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE
SISTEMA CARSI-STRADA.BURSA
Tesi di laurea - 2013
La tesi ha come oggetto di studio i caravanserragli in ambito turco, gli han,
architetture di tappa di un complesso sistema territoriale che, nei secoli,
ha attraversato tutta l’Anatolia. La struttura della ricerca è articolata attra-
verso un primo approccio che propone una visione a larga scala sui prin-
cipali temi di studio: le vie carovaniere e i caravanserragli, letti attraverso il
tema del viaggio e del paesaggio, nella cultura selgiuchide e ottomana.
Di queste architetture se ne indaga l’origine, architettonica e funzionale,
riconoscendo come questi edifici si diversificano quando si collocano in
ambito urbano (Bursa) e in ambito extraurbano.
Il progetto è stato sviluppato seguendo sulla base delle relazioni esistenti
tra la strada e gli edifici commerciali col fine di restituire al çarşi la sua
specificità di organismo chiuso, specializzato al commercio, ma allo stesso
tempo aperto alle relazioni con altri organismi urbani. İn questo modo ci
si è prefissati l’obiettivo di restituire questa parte della città all’ordine terri-
toriale più che soltanto a quello cittadino attraverso un’operazione che ha
agito su due piani di lettura che possono essere interpretati l’uno come il
negativo dell’altro. Individuato il modulo base del sistema si è stabilito una
rete di relazioni e riconnessioni degli han attraverso il sistema çarşi-strada. İl
processo aggregativo è stato attuato attraverso la scansione di setti portanti
che, addossati ai muri delle preesistenze e interrotti in corrispondenza degli
avancorpi di ingresso degli han, hanno portato alla definizione di celle,
nonchè le unità costruttive degli han reiterate all’interno del recinto murario.
progetto di ricerca
laboratorio di tesi annuale
Premio Marmomac2014
Presentazione tesi Conferenza
Internazionale
Cultural Heritage on the road.
laureanda in architettura.2013
47. 45
piante e sezioni progettuali
sezioni punti nodali del progetto:
- il doppio sistema della strada e le corti.
- il sistema laterale delle celle commerciali.
- le risalite verso le piazze e le moschee
48. il sistema delle 3 piazze
ex cava SPINA.Monopoli. Laboratorio di ProgettazioneIV
ARCHITETTURA e PAESAGGIO
49. 47
ARCHITETTURA AL BORDO
Intervento ex Cava Spina
Monopoli
progetto Laboratorio progettazioneIV - 2012
L’area di progetto si colloca tra la strada che corre lungo la costa e la
radiale storica di collegamento alla città di Bari. Quest’ultima risulta di
particolare interesse poichè su di essa sorgono attualmente oggetti di
tipologie diverse: piccoli aggregati residenziali, capannoni industriali, ca-
pannoni commerciali e masserie.
Il progetto sorge all’interno dell’attuale dismessa Cava Spina, che apren-
dosi sul mare valorizza la costa e le sue caratteristiche naturali, po-
nendosi sia come ostacolo all’espansione della città e sia come luogo
privilegiato, importante risorsa della città.
Il progetto è situato sul limite naturale della città: il bordo di una cava
dismessa. Esso si pone dunque tra due questioni: il rapporto con il pree-
sistente e il rapporto con la natura.
Il progetto si inserisce tra questi elementi individuando un sistema di te-
stata sul bordo della cava, costituito da edifici-piazza ed edifici-scala
che mettono in comunicazione il mondo della città superiore e il mondo
naturale della cava inferiore.
Il sistema di piazze proposto, di copertura al sistema museo inferiore, è
un sistema pedonale, sbocco naturale e affaccio sul paesaggio costiero.
L’idea base del progetto è quella di inserirsi come collegamento tra tre
sistemi: il sistema strada-piazza legata alla vita urbana in connessione
con il percorso matrice (via Vittorio Veneto), che è il collegamento con il
cuore della città; il sistema di edifici-scala, concepiti come una struttura
compatta adibita ai collegamenti in verticale tra i vari livelli del terre-
no|cava; il sistema ipogeo, scavato nella cava, adibito all’esposizione
museale
studente.(architettura).2012
progetto esposto
al MARMOMAC2012
53. 51
COSTRUIRE CON L’ANTICO
Intervento TORRE CASTIGLIONE
progetto Laboratorio recupero edilizio - 2012
La casa dell’artista
Il progetto non solo ragiona su forme, tecnologie e spazi presistenti, ma
interseca in contesti dei quali entrerà a far parte: trasforma, innova o
consolida logiche topologiche e principi del contesto in cui si immerge. Il
progetto in un edificio storico vive quindi dell’intreccio fra due categorie
di materiali, inscindibili e complementari: nella sua impostazione e nel
suo percorso, sviluppa la dialettica tra materiali dell’architettura e i ma-
teriali della costruzione.
Il progetto, oltre al recupero della Torre di Castigione a Conversano, si
occupa del rifacimento dell’intorno (un’area archeologica di una certa
rilevanza). All’esterno, viene progettato un sistema di riciclo delle acque
meteoriche integrato con il basamento della torre, creando delle piccole
vasche che culminano in una fontana nei pressi dell’ingresso della torre.
La cinta muraria viene utilizzata come una spalla su cui appoggiare le
scale che danno accesso al primo piano della torre.
studente(architettura).2012
55. 53
ELLE a spigoli vivi 45 x 30 x 6,5
Profilati a T a spigoli vivi 50 x 50 x 7
Piatto 120 x 10
Piatto 120 x 10
ELLE a spigoli vivi 45 x 30 x 6,5
Profilati a T a spigoli vivi 50 x 50 x 7
Piatti 60 x 6
Piatto 160 x 10
Piatto 120 x 10
Piatto 50 x 10
Piatto 80 x 10
Piatto 100 x 10
Cosciale a C in acciaio con zanchette
ad L saldate per l'incastro delle pedate
Pedata in legno massello sagomata
per l'incastro nella struttura di acciaio
Viti a scomparsa in acciaio per il
fissaggio delle pedate alla sottostuttura
in acciaio
Tavolato in legno che copre
l'intradosso della scala
50 10m
Dettaglio 1:5 della scala interna
piante dettagli
57. 55
PROGETTO DI UNA CASA AL MARE
LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL’ARCHITETTURA
+6.50
4.50
9.18
4.18
12.00
3.00
5.00
10.50
6.504.00
5.501.001.50
3.006.00
1.50
0.87 1.06 3.001.670.961.671.65
8.16
2.80
12.50
3.00
11.00
6.70
5.701.201.50
3.002.00
1.50
0.90 1.02 3.001.720.90
2.64
4.90
4.50
2.58
0 2 m1
A
A'
B'B
1.10
C'C
+9.20
+8.90
5.60
11.60
5.206.40
8.60
2.306.30
3.709.00
2.80
A
A'
B'B
C'C
1.50
progetto di una casa al mare tra due muri su un lotto di 8x12 m
1CI
cea
CI
cea
N
lotto di superficie 96 m²
collocato in località : Ostuni (Br)
zona climatica C
GG 1259
valori limite per il fabbiosogno energetico per la climatizzazione invernale per metro
q u a d r o d i s u p e r f i c i e u t i l e t r a 1 5 - 2 5 K W h / m ²
s u p e r f i c i d i s p e r d e n t i
p a r e t e s u d 8 0 m ²
p a r e t e n o r d 8 5 m ²
p a r e t e e s t v e r s o 6 0 m ²
p a r e t e o v e s t v e r s o 6 0 m ²
s o l a i o p a v i m e n t o 6 5 m ²
s o l a i o i n t e r p i a n o 6 8 m ²
c o p e r t u r a 6 8 m ²
s u p e r f i c i e c a l p e s t a b i l e 1 8 0 m ²
s u p e r f i c i e d i s p e r d e n t e 2 5 6 m ²
v o l u m e 4 7 0 m ³
r a p p o r t o d i f o r m a S / V 0 . 5
pianta primo piano
b r e v e d e c r i z i o n e d e l p r o g e t t o
edificio residenziale, tipologia a schiera con conformazione a L data dal patio laterale;
edificio sviluppato su due piani con copertura accessibile. Gli spazi sono distribuiti in
modo semplice, gli ambienti principali si collocano agli estremi e quelli di servizio e
distribuzione sono centrali. L'edificio in facciata si sviluppa in due livelli differenti
distinti dal sistema di rivestimento: in pietra al primo livello e con intonaco bianco al
secondo, in cui si dispongono le caratteristiche aperture piegate a 3
10 dell'altezza del
secondo livello, costituite da un sistema di pannellature in cemento e completato da
un sistema di oscuramento avvolgibile anch'esso che segua la piega. L'edificio è in
muratura strutturale discontinua in pilastri in cemento armato, i tamponamenti sono
costituiti da uno strato interno in blocchi in laterizio forato intonacato, strato coibente,
l a m a d ' a r i a e s t r a t o e s t e r n o i n b l o c c h i l a p i d e i s p e s s i 1 0 c m ,
gli elementi orizzontali sono in c.a. con solaio bidirezionale ad armatura incrociata.
pianta piano terra
pianta copertura
0
m
5 10
studio aggregato
t r a s m i t t a n z a e d i f i c i o
trasmittanza limite dm 192-05
3.11 W/m²K 3.0 W/m²K
2.05 W/m²K 3.0 W/m²K
0.42 W/m²K 0.46 W/m²K
0.40 W/m²K 0.46 W/m²K
0.31 W/m²K 0.44 W/m²K
0.37 W/m²K 0.44 W/m²K
0.8 W/m²K
schema strutturale
struttura portante in c.a.:
elementi verticali
elementi orizzontali
0.30
4.40
2.700.360.401.082.94
7.50
0.00
+3.30
+6.50
2.260.370.232.703.00
9.20
3.004.57
2.700.360.401.092.99
7.55
0.00
+3.30
+6.50
3.004.56
2.700.360.401.082.99
7.56
2.260.440.240.232.700.303.05
9.20
0.00
+3.30
+6.50
0 2 m1
0.27
3.10
2.400.344.520.52
4.563.00
6.033.00
0.00
+3.30
+6.50
+ 8.96
3.004.561.47
2.520.411.590.502.59
0.00
+3.30
+6.50
S.E
S.E
E
E
S.I
S.I
progetto di una casa al mare tra due muri su un lotto di 8x12 m
2
INDICAZIONI INCIDENZA RADIAZIONE
S O L A R E
l'ipotetico edificio viene collocato nella località
di Ostuni (BR) situata nelle vicinanze della
c o s t a a d r i a t i c a
latitudine 40.73
longitudine 17.58
altitudine 218 m s.l.m.
zona climatica C
GG 1259
zona meridionale dell'Italia particolarmente
s o l e g g i a t a n e l l e o r e d i u r m e
il progetto è collocato, in considerazione della
zona considerata, con gli ambienti principali
compreso il patio orientati a SUD permettendo
in questi ambienti una buona illuminazione
diurna, a Nord sono disposti gli ambienti
secondari che hanno bisogno di poco apporto
di luce, tutto questo grazie allo sviluppo
longitudinale dell'edificio che accentra il
proprio sviluppo sul patio che distribuisce gran
parte degli ambienti permettendo anche una
visione introversa delle attività, caratteristica
p re mine nte d ell 'are a med ite rr anea.
sezione C-C' sezione A-A'
prospetto OVEST prospetto EST
CI
cea
CI
cea
SCALE
a l z a t a : 1 9 c m
p e d a t a : 2 5 c m
sezione B-B'0 2 m1
progetto di una casa al mare tra due muri su un lotto di 8x12 m
4
progetto di una casa al mare tra due muri su
dettaglio 1:20
sezione verticale e prospetto dell'edificio in corrispondenza delle
a p e r t u r e s i t u a t e n e l p r o s p e t t o e s t p r i n c i p a l e
25 - 40 mm
19. - blocco in laterizio forato 29 x 17.5 x 19 cm
20. - strato di intonaco interno 15 mm
21. - pavimento esterno 30 mm
22. - basamento in cemento 400 mm
23. - strato di ghiaia 50 mm
24. - strato di guaina 10 mm
25. - strati di guaina incrociati 5 mm
26. - pavimento 25 mm
27. -sottofondo 30 mm
28. -strato coibente 20 mm
29. -strato di separazione 30 mm
30. -mattoni in laterizio B 29 x 8 x 19 cm
1
2
3
4
5
6
7
8
9
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11
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3
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5
6
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19
20
CALCOLO TRASMITTANZA
SERRAMENTI
Uw = Ag Ug + Af Uf + Ig • •g = 3.11 W/ m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 3.0 W/ m² K
Ag + Af
Ag : area vetro
Ug: valore trasmittanza termica area centrale vetrata
Af: area telaio
Uf: valore trasmittanza termica telaio
Ig: lunghezza perimetro vetro
• •g : valore trasittanza termica lineare UNI ENISO 10077-1, ISO 10077-2
Ug = 1 = 3.31 W/ m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C elementi vetrati = 2.6 W/ m² K
Rse + Σ d j / j + Σ Rsj + Rsi
valore della trasmittanza con l'introduzione di una tapparella esterna
Uws = 1 = 2.05 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 3.0 W/ m² K
1/Uw + ∆R
CHIUSURE OPACHE
U = 1 = 1 Rt: resistenza termica totale Rsi,Rse :resistenze superficiali esterne/ interne
Rt Rsi + R1+ R2 +...+Rn +Rse Rn: d/ λ
U parete superiore : 0.41 W / m² K
U parete inferiore : 0.42 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 0.46 W/ m² K
U solaio copertura : 0.37 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 0.44 W/ m² K
dettaglio 1:20
17
18
19
30
CI
cea
CI
cea
1
2
21
16
14
12
7
8
9
11
dettaglio 1:20
sezione verticale e prospetto dell'edificio in corrispondenza delle
a p e r t u r e s i t u a t e n e l p r o s p e t t o e s t p r i n c i p a l e
25 - 40 mm
19. - blocco in laterizio forato 29 x 17.5 x 19 cm
20. - strato di intonaco interno 15 mm
21. - pavimento esterno 30 mm
22. - basamento in cemento 400 mm
23. - strato di ghiaia 50 mm
24. - strato di guaina 10 mm
25. - strati di guaina incrociati 5 mm
26. - pavimento 25 mm
27. -sottofondo 30 mm
28. -strato coibente 20 mm
29. -strato di separazione 30 mm
30. -mattoni in laterizio B 29 x 8 x 19 cm
3
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CALCOLO TRASMITTANZA
SERRAMENTI
Uw = Ag Ug + Af Uf + Ig • •g = 3.11 W/ m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 3.0 W/ m² K
Ag + Af
Ag : area vetro
Ug: valore trasmittanza termica area centrale vetrata
Af: area telaio
Uf: valore trasmittanza termica telaio
Ig: lunghezza perimetro vetro
• •g : valore trasittanza termica lineare UNI ENISO 10077-1, ISO 10077-2
Ug = 1 = 3.31 W/ m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C elementi vetrati = 2.6 W/ m² K
Rse + Σ d j / j + Σ Rsj + Rsi
valore della trasmittanza con l'introduzione di una tapparella esterna
Uws = 1 = 2.05 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 3.0 W/ m² K
1/Uw + ∆R
CHIUSURE OPACHE
U = 1 = 1 Rt: resistenza termica totale Rsi,Rse :resistenze superficiali esterne/ interne
Rt Rsi + R1+ R2 +...+Rn +Rse Rn: d/ λ
U parete superiore : 0.41 W / m² K
U parete inferiore : 0.42 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 0.46 W/ m² K
U solaio copertura : 0.37 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 0.44 W/ m² K
U pavimento contro terra : 0.31 W / m² K limiti imposti dalla dm 192-05 in zona climatica C = 0.44 W/ m² K
Ug = S1 U1 + S2 U2+...+Sn Un = 0.8 W / m² K trasmittanza totale edificio
S1+S2+...+Sn
dettaglio 1:20
spaccato assonometrico prospetto est
17
18
19
30
21
16
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12
7
8
9
11