1. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (area matematico-scientifico-tecnologica)
Sguardi diversi sull’acqua
17 settembre 2009
Referente: prof. Enrica Giordano - Facoltà di Scienze della Formazione – Univ. degli Studi di Milano BICOCCA
17 settembre 09 Annalisa Salomone 1
Conduttore: prof. Annalisa Salomone – Istituto Comprensivo Paolo Sarpi – Settimo Milanese
2. Secondo Incontro
1) Sintesi prima puntata:
•Incipit 20-30 min
•Laboratorialità
•Fare non vuol dire capire
•Ruolo dell’insegnante
•Ruolo del insegnante
2) Riflessione sui “compiti” 1h
3) Selezionare ambito: analisi della situazione ed inizio programmazione
1,5 h
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
3. Didattica laboratoriale
Punti di attenzione:
Quale ruolo per l’insegnante?
Quale ruolo per l’alunno?
Come inserire l’attività
Come iniziare? nel percorso didattico
Quale ambientazione – setting: Come coinvolgere
classe, laboratori, giardini attivamente di tutti gli
scolastici, musei, ….. allievi della classe?
Quali modalità di sviluppo delle attività sperimentali?
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
4. Come iniziare?
ATTIVITA’ INIZIALE - INCIPIT
Situazione problematica significativa che offra spunti per
esperienze praticabili adeguate alle conoscenze dei ragazzi
Impasse, contraddizione, enigma, sorpresa, curiosità, emozione, insolito
Spiazzamento Pasticciamento
Es: 6 maggio -forma dell’acqua Es: 3 settembre – materiali in David
acqua HAWKINS
La scelta dei materiali determina
La consegna determina il
fenomeni che i ragazzi possono
modo di porsi:
osservare:
Volutamente non strutturata
Pasticciamento: materiale comune, volutamente permette scelte individuali
vario, ricco, diversificato e numeroso
Sviluppi prossimali della conoscenza
troppo banalità e troppo spiazzamento uccide la motivazione
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5. Come continuare?
Significato della LABORATORIALITÀ
Fare non vuol
necessariamente dire capire
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
6. Osservare Descrivere
Tanti modi
Vedere/guardare
Tanti livelli
Considerare diverse realtà Manipolare Tanti codici simbolici
Quali sono le cose che contano?
Linguaggio naturale
Cosa vede il bambino?
Linguaggio specifico
Che cosa vede l’adulto?
Classificare - Seriare
Esplorare - sperimentare per organizzare la realtà
Interpretare – sistematizzare
Isolare fenomeni
Individuare variabili Registrare, misurare
Individuare “costanti”
Stabilire relazioni
Progettare
Immaginare “controlli”
Costruire modelli
Formulare ipotesi
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
7. Osservare Descrivere
Tanti modi
Vedere/guardare
Tanti livelli
Considerare diverse realtà Manipolare Tanti codici simbolici
Quali sono le cose che contano?
Linguaggio naturale
Cosa vede il bambino?
Linguaggio specifico
Che cosa vede l’adulto?
Classificare - Seriare
Esplorare - sperimentare per organizzare la realtà
Interpretare – sistematizzare
Isolare fenomeni
Registrare, misurare
Individuare variabili
Individuare “costanti”
Stabilire relazioni
Utilizzare modelli Progettare
“controlli”
Immaginare
Costruire modelli
Formulare ipotesi
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
8. Come continuare?
Ruolo dell’insegnante
•guida, mediatore, che dà la parola e ascolta,
•pronto a valorizzare le scelte di percorso degli alunni
•no spacciare per “verità” tutto ciò a cui gli alunni possono arrivare
•no impedire che vengano affrontati problemi
Le domande degli adulti guidano Si possono:
lungo il percorso di conoscenza: • lasciare interrogativi temporaneamente senza
•non retoriche risposta
•che non suggeriscano le •lasciare alcuni problemi in sospeso
risposte, •accettare spiegazioni coerenti con il contesto anche
•vere, aperte, stimolanti, se non “scientificamente” complete o corrette
•centrate su un problema ampio
le teorie della scienza non sono mai “verità immutabili”
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
9. Secondo Incontro
Descrivere
Tanti modi
Osservare Tanti livelli
Vedere/guardare Tanti codici simbolici
1) Sintesi prima puntata: Considerare diverse realtà Linguaggio naturale
•Incipit Quali sono le cose che contano? Linguaggio specifico
•Laboratorialità Cosa vede il bambino?
•Fare non vuol dire capire Che cosa vede l’adulto?
Classificare
•Ruolo dell’insegnante per organizzare la realtà:
•Ruolo del insegnante Esplorare - sperimentare ad es. i fenomeni
2) Riflessione sui “compiti”
3) Selezionare ambito: analisi della situazione ed inizio programmazione
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
10. Secondo Incontro
Descrivere
Tanti modi
Osservare Tanti livelli
Vedere/guardare Tanti codici simbolici
1) Sintesi prima puntata: Considerare diverse realtà Linguaggio naturale
•Incipit Quali sono le cose che contano? Linguaggio specifico
•Laboratorialità Cosa vede il bambino?
•Fare non vuol dire capire Che cosa vede l’adulto?
Classificare
•Ruolo dell’insegnante per organizzare la realtà:
•Ruolo del insegnante Esplorare - sperimentare ad es. i fenomeni
2) Riflessione sui “compiti”
3) Selezionare ambito: analisi della situazione ed inizio programmazione
Interpretare – sistematizzare
Isolare fenomeni Formulare ipotesi
Individuare variabili
Individuare “costanti”
Registrare, misurare
Stabilire relazioni
Immaginare Progettare
Costruire modelli “controlli”
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11. Attività di gruppo
Esplorare un aspetto del tema
iniziare programmazione
•Quale inizio?
•Perché ritengo queste scelte significativo nel contesto in cui lavoro?
•Quale risposta/e mi aspetto?
•Quali nodi concettuali?
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
12. Compiti per il terzo incontro
• Programmare l’inizio
• Confrontarlo in rete
• Partire
• Documentare
• Scambiare osservazioni in rete PROGRAMMAZIONE
• …. Non solo elenco di attività o di prodotti,
ma perchè si scelgono quelle attività e
come si sviluppa il percorso in base alla
risposta effettiva della classe. Quindi:
•Riflessione sulla metodologia.
•Riflessione sui nodi fondamentali relativi a
quello che si vuole fare in classe.
•Riflessione sugli organizzatori concettuali
•Riflessione sugli aspetti relativi alla
verticalità e alla trasversalità
• ….
TENERE IN UN ANGOLO DELLA MENTE:
•Fino a dove si può arrivare alle diverse età?
•Che cosa documentare, per poter confrontarmi/discutere
con il gruppo
•Come potrò valutare l’efficacia di quello che progetto?
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
13. La forma dell’acqua Acqua confronto con materiali
granulari o solidi amorfi
La pelle dell’acqua
Acqua e schiume
Acqua, soluzioni e miscugli
Acqua e bolle
Bagnare strizzare asciugare
Acqua e vortici
Acqua
Acqua e passaggi di stato e vita Acqua e travasi/ruscelli
Acqua e galleggiamento
L’acqua che attacca
Acqua fredda e acqua calda
Acqua e modelli
Acqua e nuvole
Acqua: quantità, misura, volumi e tarature
Acqua e …………
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione
Editor's Notes
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone Cerco di fare un riepilogo di quanto emerso dalle discussioni della volta precedente Abbiamo cominciato a riflettere su alcuni aspetti della didattica laboratoriale Altri dovranno essere sviluppati in fase di programmazione
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone L’attività deve avere “senso”: porre delle questioni significative per i ragazzi (sviluppi prossimali della conoscenza): essere inserita coerentemente nel percorso didattico della classe; meglio se un po’ spiazzante, ma non troppo; toccare corde dell’emotività aiuta; deve offrire spunto per continuare su percorsi praticabili dai ragazzi, non chiusa su se stessa Materiale comune, volutamente vario, ricco, diversificato e numeroso, ma non troppo (rischio disorientamento) La scelta dei materiali determina fenomeni che i ragazzi possono osservare ed orienta verso lo sviluppo previsto dal docente per le fasi successive (potresti dare a due gruppi diversi differenti materiali e confrontarne gli esiti di fronte alla stessa consegna, viene bene) Consegna molto “larga” poco vincolante Permette all’insegnante di leggere il punto di partenza degli alunni ed adeguare coerentemente la proposta all’alunno di fare cose per lui significative partendo dal suo “punto di partenza” La consegna determina il modo di porsi degli alunni: volutamente non strutturata permette scelte individuali agli alunni - Libera la creatività e i meccanismi di pensiero individuali Occhio agli stili cognitivi : alcuni partono dal particolare per poi allargare il campo di azione alcuni partono dalla complessità per poi andare nel particolare una strategia diversa dalla propria è percepita come una forzatura a tutte le età. Cosa cambia tra un approccio “largo” e una partenza da situazioni più strutturate con materiali appositamente selezionati dall’insegnante? Partire ad ampio spettro permette di mettere in gioco alcune abilità: isolare fenomeni, classificare, seriare, individuare variabili…, cosa che non si può fare partendo da situazioni già “ripulite”.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone Fare non vuol necessariamente dire capire L’esperienza e l’aggancio con la realtà non bastano da sole a costruire conoscenza: “Come passare dal piano delle attività laboratoriali ad una graduale sistematizzazione delle conoscenze?”. Le esperienze non sono auto esplicative, vanno discusse, ri-provate più volte con le variazioni ritenute utili dai ragazzi. La costruzione di conoscenza avviene in itinere, non c’è una strada prefissata, ognuno ha la propria; non è nemmeno lineare, spesso serve tornare sui propri passi, riflettere, riprovare, discutere, mettere alla prova le proprie idee confrontandole nel gruppo classe. (“Nella mente non ci sono strade tutte dritte, ci sono tanti incroci e tu puoi passare tante volte dallo stessoincrocio, però ci passi anche in un modo diverso” (Progetto “Capire si può”). Le domande dei ragazzi assumono quindi un ruolo cruciale nella costruzione della conoscenza. I quesiti, le osservazioni e le riflessioni emerse nella discussione permettono agli adulti di seguire il filo dei loro ragionamenti, comprenderli e guidarli nel percorso individuale.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone . Metodologia laboratoriale Partire dall’esperienza si dimostra una strategia decisiva, i ragazzi devono poter sperimentare direttamente, porsi problemi e dare senso a ciò che fanno. Osservare la realtà in situazioni concrete, manipolare oggetti e materiali, descrivere, classificare seriare, individuare che cosa cambia e che cosa rimane costante, registrare misurare, interpretare, immaginare, formulare ipotesi, verificare le proprie ipotesi, progettare situazioni sperimentali, sistematizzare, costruire modelli, sono tutti passi necessari per un apprendimento significativo.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone Non una sequenza di attività , ma un andare dentro e fuori dalle varie attività in modo reticolare. Importante dal punto di vista metacognitivo è possibilità di “ giocare con le ipotesi ” per costruire consapevolezza del ruolo dell’immaginazione nella costruzione della scienza e dei limiti che le sono imposti dalla realtà fattuale.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone L’insegnante deve rinunciare al ruolo di dispensatore della scienza: L’insegnante deve porre interrogativi veri, domande aperte e stimolanti, centrate su un problema ampio e non sulla singola esperienza, che inducano ragionamenti e stimolino il pensiero individuale, diversamente L’insegnante deve assumere il ruolo di guida, mediatore, che dà la parola e ascolta, non come quello che sa e giudica.. ecc. Più che dare le risposte, l’insegnante dovrebbe fare ai ragazzi altre domande per orientarli ed accompagnarli lungo il percorso di conoscenza e aiutarli ad arrivare da soli alla risposta... o almeno a pensarci”. no spacciare per “verità” tutto ciò a cui gli alunni possono arrivare no impedire che vengano affrontati problemi che gli allievi sono in grado di porsi, ma che hanno una soluzione scientifica non raggiungibile al loro livello di età accettare spiegazioni coerenti con il contesto anche se non “scientificamente” complete o corrette (spesso le tappe dei ragazzi riflettono tappe dello sviluppo storico del pensiero scientifico Tenere presente che le teorie della scienza non sono mai “verità immutabili” è successo ripetutamente che una teoria scientifica sia diventata in tempi successivi solo un caso particolare di una teoria più ampia ed articolata Tutto ciò non si improvvisa: richiede una progettazione precisa, ma elastica : scelta del tema/percorso (quale ramo della mappa concettuale, perché questo e non un altro, nodi fondanti), scelta incipit, progettare la transizione incipit-tema di lavoro, riflettere sulla transizione da fare a capire, documentazione, verifica e valutazione….
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone Riflessione sui compiti
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone Inizio programmazione
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone Una progettazione precisa, ma elastica: scelta del tema/percorso (quale ramo della mappa concettuale, perché questo e non un altro, nodi fondanti), scelta incipit, progettare la transizione incipit-tema di lavoro, riflettere sulla transizione tra fare a capire, ……, documentazione, verifica e valutazione…. Superere l’elenco di argomenti/ attività o l’elenco degli aspetti che possono emergere da un semplice brainstorming sul tema. Affrontare una riflessione disciplinare: fenomeni - concetti - nodi fondanti E’ necessaria anche una riflessione sui nuclei fondanti delle scienze. I nuclei fondanti, i grandi organizzatori delle scienze, non sono così numerosi, molti sono trasversali alle discipline, magari con accezioni differenti; basti pensare ai concetti di stato, trasformazione, flusso, ciclo, vivente, materia, livelli di organizzazione, spazio, tempo. La riflessione sui saperi aiuta gli adulti a fare il passaggio dal “sapere” che deriva dalla formazione universitaria, molto eterogenea in campo scientifico, ai “saperi da insegnare”. Non è necessario sapere tutto in partenza anche l’insegnante può studiare ed imparare; il gruppo di lavoro/progettazione è una risorsa fondamentale per questo processo Non dimenticare la questione: Valutazione documantazione
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone non lasciare languire la posta Forza del gruppo per superare difficoltà Relazione costruzione linguaggio-costruzione concetti Transizione dal linguaggio naturale al linguaggio specifico. Nella documentazione porre attenzione a questi aspetti. Riflessione sui processi e su quello che succede prima, durante , dopo Che cosa è successo che non avevo previsto, che cosa ho cambiato durante l’attività
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO: laboratori e sperimentazione 17 settembre 2009 Annalisa Salomone L’elenco fatto all’inizio non è un buon strumento di supporto per l’insegnante che orientare ed accompagnare i ragazzi lungo il percorso di conoscenza. E’ necessaria una riflessione su nuclei fondanti, fenomeni e concetti relativi alla disciplina. I nuclei fondanti, i grandi organizzatori delle scienze, non sono così numerosi, molti sono trasversali alle discipline, magari con accezioni differenti; basti pensare ai concetti di stato, trasformazione, flusso, ciclo, vivente, materia, livelli di organizzazione, spazio, tempo. La riflessione sui saperi aiuta gli adulti a fare il passaggio dal “sapere” che deriva dalla formazione universitaria, molto eterogenea in campo scientifico, ai “saperi da insegnare”. Non è necessario sapere tutto in partenza anche l’insegnante può studiare ed imparare