2. Un po’ di storia
In molte raffigurazioni sono riconoscibili paludi di papiro e
boschetti, simbolo dell'antico Egitto ed oggi del tutto scomparsi.
La canna del papiro, che cresceva nelle paludi lungo il Nilo, era di
importanza fondamentale nell'antica civiltà egizia. La sua
lavorazione permetteva la costruzione di corde, abiti, barche,
sandali, canestri.
3. Il papiro è una delle piante rivierasche più belle del
mondo. Quello più famoso della storia cresceva sulle
rive del fiume Nilo al tempo degli egizi. Dal Medioevo
in poi il papiro egiziano è diventato sempre meno
diffuso , sia a causa delle opere di irrigazione e di
bonifica sia in seguito alla diminuzione della richiesta
infatti nell’ 800 circa gli arabi introdussero l’uso
della carta realizzata con materiali di scarto del
legno.
4. Il papiro, o Cyperus papyrus, è una pianta
acquatica diffusa nella valle del Nilo, in
Palestina e in Sicilia.
Il corpo è composto da tre parti: ciuffo
(infiorescenza), caule (fusto a sezione
triangolare) e rizoma (radice). Il suo fusto
può essere alto da 2 a 5 metri.
Per la preparazione del foglio di
papiro si usava la parte più tenera
ed interna del fusto: il midollo.
5. La lavorazione
La prima fase consisteva nello
scortecciamento del fusto fino
alla parte bianca del midollo.
7. Terza fase
Le strisce venivano poste
l’una accanto all’altra su di
una tavola fino a formare la
grandezza del foglio
desiderata; sopra questo
strato venivano poste altre
strisce…
…il tutto veniva poi bagnato con
le acque del Nilo per permettere
l’adesione tra le strisce.
8. Quarta fase
Il foglio veniva pressato
con per far aderire le
strisce tra loro, e poi
messo ad essiccare al
sole.
La preparazione si concludeva con la levigazione
del foglio con una pietra.
9. Il papiro veniva usato solo da
scribi esperti.
Il papiro è il supporto da
scrittura usato più a lungo nella
storia: più di 3000 anni. La
scrittura andava da destra a
sinistra.
Ancora oggi nonostante i
numerosi ritrovamenti fatti,
sono ancora in corso scavi per la
ricerca di nuovi reperti.
Il termine inglese «paper»
(carta) deriva proprio dal nome
di questa pianta.