La presentazione tenta di riassumere i cambiamenti più importanti avvenuti nella trasmissione del sapere per effetto della pervasività della tecnologia. In particolare sono approfonditi gli aspetti legati all'economia d'azienda.
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Se smettessimo di considerare la
tecnologia come una modalità
esecutiva da utilizzare solo nei suoi
aspetti riducibili all’alveo della
tradizione esistente, e
cominciassimo a vederla come un
nuovo processo istitutivo del reale,
allora si schiuderebbe un vero e
proprio nuovo mondo.
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Azienda, Mercato e il vate di Königsberg
• Non è l’Ambiente che è cambiato,
ma è il nostro modo di leggerlo che
ne ha definito i nuovi confini.
Pertanto le interazioni con
l’Ambiente sono definite non tanto in
termini di adattabilità e flessibilità,
quanto piuttosto in termini di
ripensamento dei processi
organizzativi interni;
• Le modalità con cui costruiamo la
realtà sono cambiate:
– Il Tempo è stato compresso nel solo
Presente;
– Lo spazio è stato ridotto in uno
smartphone.
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Azienda, Organizzazione e il disappunto di
Ford.
• Nuova impostazione della
catena del comando e della
struttura gerarchica;
• Sviluppo dei legami deboli e
del sensemaking;
• Diminuzione dei costi di
apprendimento;
• Miglioramento dell’inclusione
sociale dei membri
dell’organizzazione.
• Esempi: Birra Castello e Valve.
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Azienda e ICT, con buona pace di HAL
• Necessità di mantenere la linearità dei
dati e del DB dando, però, accesso
alle elaborazioni in maniera non
alfabetica e simultanea attraverso
cruscotti componibili;
• Compatibilità e apertura ai diversi
device esterni;
• Disegno di un SW open e
interoperabile anche con quanto
prodotto nel Mercato delle App
professionali;
• Nuove modalità di aggregazione dei
dati e, quindi, maggiore potenza di
calcolo per DWH.
• Esempio: GitHub.
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Azienda, Clienti e Cyborg.
• La Customer Experience è la sintesi
dialettica di 3 momenti storici del Consumo:
– Visione “Aziendocentrica” fino agli anni ’70;
– Visione “Mercatocentrica” anni ’70 e ’80;
– Visione “Consumatorecentrica” anni ’90.
• Questa sintesi, proprio perché tale, non è un
modello descrittivo ma un processo
interattivo di ingaggio reciproco tra Industria
e Consumatore su basi pseudo contrattuali
(io Industria ti offro partecipazione e tu
Consumatore in cambio fai);
• La CE è un processo interattivo con regole
capaci di ridefinire la natura, i confini e le
prerogative di un PoS sulla base delle
occasioni di consumo.
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Padroni, Proletari e il Profeta di Trier
• I mezzi di produzione
(digitali e non) appartengono
al popolo;
• Lavoratori (coproduttori e
clienti) di tutto il mondo
unitevi (coordinatevi su Twitter
e Facebook);
• BYOD and sharing.
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Nuovo mondo e nuovo
vocabolario.
• Proprietà: ottimo per
definire la gestione di
fattori scarsi,
• Partnership: ottimo se
comunicazione e valori
sono opere definite;
• Ordine e Consegna:
bene in un contesto
fortemente gerarchico.
• Sharing: ottimo per un
mondo basato
sull’informazione
• Interazione: ottimo se la
comunicazione è un
processo evolutivo aperto
e se il settore è un
ecosistema;
• …………: buon lavoro
• Esempio: GigWalk
Platform
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Noio volevam savuar….
• Il prodotto passa da:
– Oggetto fisso e ipostatizzato,
• A:
– Bene contestualizzato, sottoposto
alle preferenze del cliente che,
ahinoi, ha 3.000 follower e 5.000 like;
• Il Pos passa da:
– Punto fisso che tenta di fidelizzare
commercialmente,
• A:
– Luogo della memoria che fidelizza
esperienzialmente sulla base di
un’offerta strutturata sulle occasioni
di consumo.
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Cambiano i protocolli di riconoscimento.
• L’Offerta passa da:
– Una logica estrattivo-opportunistica,
• A:
– Una maieutica imprenditoriale modellata
sulle istanze culturali del XXI secolo. Il
valore si differenzia dalla ricchezza e
racchiude in sé i valori di una Società che
sta cambiando.
• La Domanda passa da:
– Un modello basato su processi polarizzati,
• A:
– Uno schema di networking in cui il contesto
di consumo è il luogo in cui Brand e
Consumatore si scambiano le rispettive
credenziali di accesso.
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Il sapere dal ‘600 al ‘900.
• Predominanza della vista sull’udito;
• Referenziale: preciso nei riferimenti concettuali;
• Strutturato: definito nell’esposizione dei concetti;
• Gerarchico: chiarezza delle linee di precedenza;
• Analitico: processo di progressiva definizione del
problema;
• Lineare: basato su un ordine definito dei processi di
analisi;
• Simbolico: basato sulla scrittura e sull’astrazione;
• Consequenziale: rigidamente scandito nel tempo.
• Strumento principe: il libro.
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Il sapere del XXI secolo
• Aumento dell’importanza dell’udito sulla vista;
• Generico: impoverimento della funzione referenziale della
parola;
• Destrutturato: progressiva perdita dell’articolazione del
discorso;
• Appiattito: tutti i concetti hanno uguale valore;
• Non analitico: riduzione dell’analisi in favore di una visione
d’insieme;
• Non lineare: tutti gli elementi del discorso procedono
indipendentemente e riproducono la complessità del Reale;
• Concreto: ricchezza di fonazioni e perdita di metacostrutti;
• Simultaneo: contemporaneità degli eventi, schiacciamento
sul Presente vissuto come unico tempo utilizzabile;
• Strumento principe: la multimedialità.
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Spazio e tempo
• Spazio:
– Passati da una visione
distribuita nello spazio ad una
compressa in un unico luogo: il
mondo è qui ed è a portata di
mano;
• Tempo:
– Passati da una visione
diacronica della realtà ad una
compressione sul presente: il
tempo è adesso, e siamo
sempre connessi.
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Un nuovo spazio e un nuovo tempo
• Il cambiamento del senso dello
spazio e del tempo ha
modificato i confini della nostra
conoscenza della realtà. Non è il
mondo che è cambiato, bensì il
nostro modo di leggerlo ed
interpretarlo. Questo significa
che l’interazione con l’ambiente
non può essere letta in termini di
adattabilità e flessibilità, ma
deve essere affrontata in termini
di definizione dei paradigmi
concettuali attraverso cui il
nostro intelletto si relaziona con i
sensi.
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Forme di acquisizione del sapere
• Percettivo-motoria:
– Basata sull’esperienza diretta e
sull’elaborazione immediata
dell’esperienza. Prima si “andava a
bottega”, oggi è una conseguenza
della multimedialità spinta. È la forma
del XXI secolo.
• Simbolico-ricostruttiva:
– Basata sull’analisi a posteriori, sulla
riduzione della complessità e sulla
ricerca di leggi universali. Nasce con
la stampa a caratteri mobili. È la
forma degli ultimi 400 anni.
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Le due forme di sapere a confronto
• La capacità di astrarre i concetti, di analizzare le situazioni e di
generalizzare i contesti è una straordinaria conquista dell’intelletto
umano. Altrettanto l’utilizzo di funtori enunciativi (parole e lettere) in
luogo dei disegni ha consentito uno sviluppo della comunicazione e
del sapere inimmaginabili prima. Nonostante questi vantaggi, la
capacità di astrazione resta una funzione non naturale e
complessa.
• Il recupero della “concretezza” delle funzioni comunicative provoca
perdite di analisi e di economicità del processo, ma ha
un’immediatezza e una “naturalità” senza paragoni.
• Il problema, da un punto di vista sociale, si pone perché in questi
ultimi 100 anni si è assistito ad una alfabetizzazione di massa e ad
una conseguente presa di coscienza, spesso sovrastimata, del
proprio ruolo nel mondo. Da qui è discesa anche la volontà di
affermare il proprio punto di vista. Evidentemente la massificazione
dell’istruzione ha provocato un livellamento verso il basso delle
opinioni correnti. Questo ha portato ad una inadeguatezza di fondo
del paradigma simbolico-ricostruttivo, perché di comprensione non
immediata. La parola non è più solo dell’elitè, ma è patrimonio di
buona parte dell’umanità.
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Il nostro secolo
• Mettere in relazione due mondi così distanti, l’intelletto e
i sensi, richiede una base culturale condivisa che
permetta di gestire quasi automaticamente i referenti cui
i sensi rimandano. Le forme di acquisizione del sapere
hanno assolto a questo ruolo. Con l’aumentare della
complessità sono aumentate anche l’astrazione e la
costruzione simbolica della realtà.
• Oggi siamo in presenza di due fenomeni antitetici:
– L’aumento della complessità delle interazioni tra intelletto ed
ambiente dovute ad un aumento della mole di dati da gestire e
dalla compressione del tempo;
– La diminuzione sia della capacità umana di comprensione delle
astrazioni che della adeguatezza degli stessi modelli astratti di
soddisfare alle necessità descrittive richieste, per effetto del
cambiamento intervenuto nella definizione di spazio e di tempo.
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Digital Humanities.
• Il nuovo sapere si sviluppa
su una piattaforma Eraclitea,
un ibrido tra nuovo e
vecchio, fondato su flussi di
nozioni e su esperienze
continuamente diverse. In
questa piattaforma le
conoscenze possono
cambiare attributi ontologici
a richiesta, le informazioni e
le esperienze continuano ad
essere riordinate per poter
dare nuove risposte alle
domande degli umani.
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Implicazioni sociali
• Il passaggio da una visione alfabetica del mondo
a una non alfabetica sta costruendo un nuovo
uomo che vive e costruisce una realtà diversa
dalla precedente. Di conseguenza è urgente
ripensare completamente:
– I modelli di rappresentatività politica ed istituzionale;
– I meccanismi di aggregazione sociale;
– I processi formativi con la consapevolezza che:
• Misurarne lo sviluppo in termini di “alfabetizzazione” sarà
sempre meno adeguato;
• Il Passato, o l’Anziano in termini sociali, non è più depositario
della saggezza del vivere. La nuova interpretazione del
mondo richiede un riferimento enciclopedico costituito da
nozioni che il Passato, semplicemente, non ha.