2. 2 febbraio 2018
Alcuni «interrogativi guida»
1. Quante risorse l’Italia dedica all’istruzione?
2. Al confronto internazionale, quali sono alcune
peculiarità del sistema di istruzione italiano?
3. Quali sono le caratteristiche del corpo docente?
4. Quali risultati ottiene il sistema di istruzione italiano?
5. Riflessioni per conclusioni
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
3. 2 febbraio 2018
1. Le risorse
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
4. 2 febbraio 2018
1.1. La spesa per l’istruzione
Valori espressi in percentuale
di PIL, per grado di istruzione,
2014
L’Italia spende il 4% del
proprio PIL per scuola e
università, meno della
media Ocse (5,2%).
Con i tre miliardi di € della
Buona scuola (dal 2016)
l’investimento italiano
cresce nell’istruzione
primaria e secondaria,
ma rimane modesto.1.12
1.06
1.3
0.6
1.3
1.6
1.5
1.2
1.4
1.6
1.7
2.0
2.04
1.95
1.7
2.4
1.7
1.7
2.2
2.6
2.6
1.9
2.3
2.8
1.0
1.0
1.3
1.2
1.5
1.3
1.5
1.5
1.8
2.7
2.3
1.8
0 2 4 6
Italia dopo Buona
scuola
Italia
Spagna
Germania
Giappone
Polonia
Media OCSE
Francia
Finlandia
Stati Uniti
Corea
Regno Unito
Primaria
Secondaria
Terziaria
Fonti: Education at a Glance 2017, e per “Italia dopo
la Buona scuola” stime FA su dati RGS
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
5. 2 febbraio 2018
1.2. La spesa per l’istruzione, rapportata al numero di
beneficiari
Valori pro capite espressi in
dollari a PPA, per grado di
istruzione, 2014.
Il quadro cambia se si
considera la spesa pro
capite, tenendo conto
delle diverse dimensioni
della popolazione
scolastica e universitaria.
Spesa Italia = 97%
spesa media OCSE
Fonte: Elaborazioni da Education at a Glance 2017
6,970
7,026
7,396
8,442
8,546
8,733
8,812
9,062
9,656
11,319
11,367
Spagna
Polonia
Francia
Italia
Germania
Media OCSE
Finlandia
Giappone
Corea
Stati Uniti
Regno Unito
Primaria
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
6. 2 febbraio 2018
1.3. La spesa per l’istruzione, rapportata al numero di
beneficiari
Valori pro capite espressi in
dollari a PPA, per grado di
istruzione, 2014.
Il quadro cambia se si
considera la spesa pro
capite, tenendo conto
delle diverse dimensioni
della popolazione
scolastica e universitaria.
Spesa Italia = 88%
spesa media OCSE
Fonte: Elaborazioni da Education at a Glance 2017
6,455
8,528
8,927
10,106
10,316
10,387
10,739
11,684
11,815
12,452
12,995
Polonia
Spagna
Italia
Media OCSE
Corea
Finlandia
Giappone
Germania
Francia
Regno Unito
Stati Uniti
Secondaria
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
7. 2 febbraio 2018
1.4. La spesa per l’istruzione, rapportata al numero di
beneficiari
Valori pro capite espressi in
dollari a PPA, per grado di
istruzione, 2014.
Il quadro cambia se si
considera la spesa pro
capite, tenendo conto
delle diverse dimensioni
della popolazione
scolastica e universitaria.
Spesa Italia = 71%
spesa media OCSE
9,570
9,708
11,510
12,489
16,143
16,422
17,180
17,893
18,022
24,542
29,328
Corea
Polonia
Italia
Spagna
Media OCSE
Francia
Germania
Finlandia
Giappone
Regno Unito
Stati Uniti
Terziaria
Il quadro generale dell’istruzione in Italia Fonte: Elaborazioni da Education at a Glance 2017
8. 2 febbraio 2018
2. Caratteristiche di
sistema
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
9. 2 febbraio 2018
2.1. La scolarità italiana si è sviluppata tardivamente
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
1948/49 1958/59 1968/69 1978/79 1988/89 1998/99 2008/09
Scolarità superiore
(rapporto tra alunni della scuola
superiore e popolazione 14-18enne)
Scolarità media
(rapporto tra alunni della scuola
media e popolazione 11-13enne)
Costituzione 1948
Legge 1859 del 1962
Fonte: Elaborazioni su dati MIUR e IstatIl quadro generale dell’istruzione in Italia
10. 2 febbraio 2018
307,713
338,310
293,905 268,822
290,298
49.2%
57.6%
49.9%
46.2%
50.5%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
150,000
200,000
250,000
300,000
350,000
400,000
2.2. Il mancato decollo delle immatricolazioni universitarie
Quota sul totale dei 19enni
residenti (scala dx)
Numero di immatricolati
(triennali e ciclo unico)
Fonte: Elaborazioni su dati MIUR e Istat
Dopo l’introduzione del
3+2 le iscrizioni
all’università sono
aumentate, soprattutto
per il richiamo agli studi
di diplomati che già
lavoravano.
Solo in tempi recenti si
assiste a una ripresa,
ancora modesta.
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
11. 2 febbraio 2018Il quadro generale dell’istruzione in Italia
2.3. Ruolo preponderante dell’istruzione statale
… con discreti margini di
autonomia per le istituzioni
scolastiche e accademiche
Rilevanza dei temi:
- valutazione delle scuole e
- programmazione
63.6%
93.7% 96.3% 96.1%
89.7%
36.4%
6.3% 3.7% 3.9%
10.3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Scuola
dell'infanzia
Primarie Secondarie di
I grado
Secondarie di
II grado
Università
statali non statali
Distribuzione % dei
10.4000.000 alunni /
studenti iscritti al sistema,
per tipologia di istituzione
scolastica o universitaria
Fonte: Elaborazioni su dati MIUR, 2017
12. 2 febbraio 2018
2.4. Una specifica attenzione all’inclusione fa dell’Italia un
modello sulla scena internazionale…
Fonte: OECD SENDDD Database
Dove studiano i ragazzi e la
ragazze con disabilità?
(categoria A OCSE)
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
13. 2 febbraio 2018
2.5. …con qualche problema di gestione dei numeri
crescenti
Fonte: elab. su dati Miur NB: per gli anni 16/17 e 17/18
i docenti includono quelli di potenziamento
Alunni con disabilità nel
sistema scolastico italiano.
Scuole statali, dall’infanzia
alle secondarie di II grado
Docenti di sostegno nel
sistema scolastico italiano.
Scuole statali, dall’infanzia
alle secondarie di II grado
174,400
175,800
181,200
188,400
198,700
202,300
209,800
217,200
217,600
224,500
234,700
88,400
87,200
86,900
90,500
97,600
101,300
110,200
117,700
119,500
124,600
138,800
-
50,000
100,000
150,000
200,000
250,000
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
Alunni con disabilità
Docenti di sostegno
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
14. 2 febbraio 2018
3. Docenti e
Dirigenti Scolastici
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
15. 2 febbraio 2018
3.1. Docenti italiani sempre più avanti con gli anni…
Primarie
Secondarie
I grado
Secondarie
II grado
< 30
anni
30-49
anni
>= 50
anni
< 30
anni
30-49
anni
>= 50
anni
< 30
anni
30-49
anni
>= 50
anni
Italia 1 39 60 1 39 60 0 29 71
Francia 8 66 26 9 65 27 5 58 36
Germania 8 51 41 7 45 48 5 52 42
Finlandia 8 61 31 8 60 32 4 50 46
Spagna 9 58 34 3 61 36 2 61 37
media OCSE 12 56 32 10 54 36 7 52 40
Stati Uniti 15 53 31 17 53 30 14 52 34
Giappone 17 52 31 16 54 31 11 52 37
Corea 20 65 15 12 62 26 11 59 30
Regno Unito 31 54 15 24 58 18 9 49 42
Fonte: Education at a Glance 2017
Distribuzione % dei docenti per
fascia di età e per grado di
scuola (2015).
Non vi sono evidenze di una
migliore/peggiore qualità
degli insegnamenti in
funzione dell’età dei docenti.
Ma sono diversi i rapporti
con le nuove tecnologie, il
tipo di formazione iniziale
ricevuta (sbilanciata sul
disciplinare), ecc.
Si va verso un’uniformità
generazionale del corpo
docente (vedi scuole
superiori italiane), con
problemi di gestione del
turnover.
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
16. 2 febbraio 2018
3.2. … e sempre più donne (anche tra i Dirigenti Scolastici)
Primarie
Secondarie I
grado
Secondarie II
grado
Italia 96 78 66
Germania 87 66 53
Stati Uniti 87 67 57
Regno Unito 85 64 59
media OCSE 83 69 59
Francia 82 64 54
Finlandia 80 73 60
Corea 78 70 51
Spagna 73 60 55
Giappone 65 42 30
Quota di donne sul totale dei
docenti, per grado di scuola
(2015).
In Italia più che altrove al
professione docente è
femminile.
Le cause possono essere di
natura culturale (stereotipi di
genere) ed economica
(redditi inferiori nella scuola,
ma senza palesi
discriminazioni)
Anche la professione del
dirigente scolastico si sta
femminilizzando: la quota di
donne tra i DS era del 37%
nel 2000, oggi è salita al
68%.
Il quadro generale dell’istruzione in Italia Fonte: Education at a Glance 2017
17. 2 febbraio 2018
1,506
2,222
1,677
1,309 1,201 1,165
1,419
1.800
9,141
8,246
7,655 7,492 7,507 7,507
7,174
6.800
10,357 10,213
9,135
8,644 8,575 8,509 8,406 8,348
-
2,000
4,000
6,000
8,000
10,000
12,000
2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2016/17 2017/18
(*)
reggenze
numero presidi/DS
numero sedi di direttivo
3.3. Dirigenti scolastici: piccoli numeri, grandi responsabilità
Ultimo concorso: 2011
per 2.386 posti
* Dato stimato
Evoluzione delle sedi di direttivo,
dei DS e delle reggenze nella
scuola statale dal 2010 al 2018.
Il ruolo del DS è fondamentale
per la scuola autonoma, sia
come leader educativo, sia come
manager.
Un problema cronico riguarda il
loro numero, insufficiente a
coprire tutte le «sedi di
direttivo». Molte scuole «in
reggenza».
Nel 2017 sono stati banditi 2.425
nuovi posti, con 35.000
candidati. Attesa per le date
della prova preselettiva.
Fonte: MIURIl quadro generale dell’istruzione in Italia
18. 2 febbraio 2018
4. Gli esiti
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
19. 2 febbraio 2018Il quadro generale dell’istruzione in Italia
4.1. Si sta fortemente ridimensionando il fenomeno della
dispersione scolastica (early leavers)
17.2 17
16.4
16 15.7
15.3
14.9 14.7
14.2 13.9
13.4
12.7
11.9
11.2
11 10.7
25.9
24.2
23 23.1
22.1
20.4
19.5 19.6
19.1
18.6
17.8
17.3
16.8
15 14.7
13.8
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
UE
Italia
target europeo
2020: 10%
target italiano
2020: 16%
Percentuale di giovani da 18 a
24 anni che non hanno ottenuto
un titolo di scuola secondaria di
secondo grado (diploma o
qualifica).
Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, 2017
20. 2 febbraio 2018Il quadro generale dell’istruzione in Italia
4.2. Quali traguardi realistici per l’istruzione italiana in Europa? Uno
sguardo agli obiettivi europei
ITALIA MEDIA UE 28*
2000 2005 2010 2016 … 2030 2000 2005 2010 2016
Tasso di completamento degli studi secondari
(% popolazione 25-64enne)
45,2 50,1 55,1 60,1 75? 64,4 69,4 72,7 76,9
Tasso di completamento degli studi terziari
(% popolazione 30-34enne)
11,6 17,1 19,9 26,2 40? 22,4 28,1 33,8 39,1
Uscite precoci dal sistema di istruzione e
formazione (% di 18-24enni)
25,1 22,1 18,6 13,8 8? 17,6 15,7 13,9 10,7
Partecipazione ad attività di lifelong learning
(% popolazione 24-65enne)
4,8 5,8 6,2 8,3 12? 7,1 9,6 9,3 10,8
Fonte: per i dati dal 2000 al 2015, Eurostat
(* i dati del 2000 si riferiscono all'UE 27)
21. 2 febbraio 2018
4.3. La qualità dei sistemi educativi non si misura più
in termini di frequenza e titoli conseguiti.
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
Target 2.A Ensure that, by 2015, children everywhere, boys and girls alike, will be
able to complete a full course of primary schooling.
Millennium Development
Goals 2000 – 2015
22. 2 febbraio 2018
4.3. La qualità dei sistemi educativi non si misura più
in termini di frequenza e titoli conseguiti.
A contare davvero sono apprendimenti e competenze
Il quadro generale dell’istruzione in Italia
Target 4.1 By 2030, ensure that all girls and boys complete free, equitable and quality primary and
secondary education leading to relevant and effective learning outcomes.
Target 4.4 By 2030, substantially increase the number of youth and adults who have relevant skills,
including technical and vocational skills, for employment, decent jobs and entrepreneurship.
Target 4.6 By 2030, ensure that all youth and a substantial proportion of adults, both men and women,
achieve literacy and numeracy.
Target 4.7 By 2030, ensure that all learners acquire the knowledge and skills needed to promote
sustainable development, including (…) human rights, gender equality, promotion of a culture of peace
and non-violence, global citizenship and appreciation of cultural diversity (…).
Sustainable Development
Goals 2015 - 2030
23. 2 febbraio 2018
4.4. Apprendimenti e competenze: un quadro nazionale che
presenta forti divari territoriali
fino a 190
da 191 a 197
da 198 a 202
da 203 a 208
209 e più
PROVE DI ITALIANO PROVE DI MATEMATICA
fino a 190
da 191 a 197
da 198 a 202
da 203 a 208
209 e più
Il quadro generale dell’istruzione in Italia Fonte: Elaborazione su dati Invalsi 2017 (risultati prove al secondo
anno delle scuole superiori)
25. 2 febbraio 2018
Alcune sfide presenti e future per il
sistema italiano di istruzione
Pressioni per il passaggio dalla trasmissione di conoscenza alla
costruzione di competenze (quale didattica?)
Scarsa capacità di programmazione e di anticipazione di tendenze
prevedibili (fabbisogni, anche per il LLL)
Da completare il sistema di valutazione delle scuole autonome
Necessità di ripensare gli standard professionali e le funzioni dei
docenti, con il superamento della «carriera piatta»
Il quadro generale dell’istruzione in Italia