SlideShare a Scribd company logo
1 of 1
Download to read offline
| 5GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE 2017 | Eco di Biella
EVENTI AL PARCO
Domenica in Burcina
liberazione dei rapaci
Per godersi il parco in questo scorcio di estate,
ecco due buone occasioni offerte dalla sezione
di Biella-Vercelli della Lipu, Lega Italiana Pro-
tezione Uccelli.
Domenica prossima (24 settembre) alle 10 un
evento che ogni anno attira un folto pubblico di
appassionati e curiosi: la liberazione dei rapaci
raccolti, feriti, curati e riabilitati nel Centro di
Recupero della Lipu di Asti (nella foto accanto
una precedente edizione).
La domenica successiva (1 ottobre), alle 15, un
laboratorio didattico dedicato ai più piccoli
sulla costruzione di nidi e mangiatoie. E’ ne-
cessario iscriversi (offerta libera) al
338-3017622.
REPORTAGENel giardino dei biellesi
La Burcina torna
a splendere
e sogna l’Unesco
I miracoli a volte accadono. A po-
coapoco,sottogliocchiincreduli
(e sempre un po’ scettici) dei biel-
lesi, la Burcina - ufficialmente
‘Parco Felice Piacenza’, giardino
storicodigrandevalorebotanicoe
paesaggistico - sta ritrovando la
sua antica bellezza, ultimamente
alquanto appannata.
Una svolta inattesa. Solo un an-
no fa, pochi ci avrebbero scom-
messo. Da anni - in particolare da
quando, inserito in un Ente di ge-
stione regionale, aveva perso la
sua autonomia - il parco stava vi-
vendo un progressivo declino che,
tra il 2013 e il 2014, aveva rag-
giunto un livello di vero e proprio
degrado: rovi e felci a farla da pa-
droni, nessuna manutenzione, fi-
ne di tutte le attività scientifiche o
culturali. Sotto la pressione dei
mass media, si era attivato un in-
tervento di emergenza (in gran
parte finanziato da Fondazione
Crb), ma la situazione era gra-
vemente compromessa e pareva
difficilmenterecuperabile.Quan-
do, a inizio 2016, la Burcina è
stata inglobata in un nuovo su-
per-ente che gestisce ben 14 aree
protettedelPiemontenord-orien-
tale, si è temuto il peggio: se gli
amministratoribiellesinonerano
statiingradodiconservarequesta
preziosa risorsa, si temeva che,
spostando il baricentro della sua
gestione in una realtà lontana - a
partire dal nome, ‘Ente di gestio-
ne delle aree protette del Ticino e
del Lago Maggiore’ - dal nostro
territorio, la situazione potesse
ulteriormente peggiorare. Inve-
ce, proprio il temuto cambio di
governance ha impresso una
svolta insperata nella vita del
parco.E’infattiaccadutoche,tra
gli amministratori del nuovo en-
tedigestione,siastatonominato
Alessandro Ramella Pralungo,
florovivaista di Pollone, un au-
tentico fan della Burcina, come
lui stesso si definisce: «A me qua
il sangue bolle… si può dire che
la Burcina ce l’ho nel sangue:
basti pensare che mio bisnonno
Pietro stava alla Cascina Armo-
nica, che poi fu venduta a Gio-
vanni Piacenza, e dove adesso
c’èancoramiocuginoGianfran-
co che porta su le mucche. E poi
sono ‘figlio d’arte’, visto che già
mio padre era nel Comitato
Scientifico del parco».
Le nozze coi fichi secchi Otte-
nutadalcdadell’Enteladelegaad
occuparsi del parco biellese, il
neo-amministratore è partito lan-
cia in resta, con le poche risorse a
disposizione, per rimettere in se-
sto il prezioso giardino storico. E
poiché incredibilmente la Burci-
na, coi suoi 57 ettari, può contare
solo su tre addetti (un operaio e
dueguardiaparco,unodeiqualisi
occupa anche di manutenzione),
si è partiti da lì: «Ho trovato per-
sone di grandissima capacità, che
però non erano messe nella con-
dizione di lavorare al meglio, per
mancanzadimotivazioneediau-
tonomia».
A loro si sono aggiunti alcuni ad-
detti delle altre aree gestite dal-
l’ente,epoiglioperaiforestalidel-
la Regione, che in passato erano
già intervenuti in Burcina ma non
erano finora mai stati impiegati
per la sua manutenzione: «Invece
dilavorareperfarestradine,come
in passato, ora ci hanno aiutati a
ripulire alcune aree e sono stati
molto, molto bravi, mossi anche
dall’amore per il territorio».
Si è dunque partiti utilizzando
quel che c’era, senza attendere fi-
nanziamenti esterni e senza spen-
dere una lira in manodopera. Ma
ci volevano gli strumenti giusti:
per questo è stato essenziale il ‘te-
soretto’ di 50.000 euro ottenuto -
grazie al pressing del consigliere
regionale biellese Vittorio Baraz-
zotto - da Regione Piemonte, con
cui è stata adeguata e moderniz-
zata l’attrezzatura a disposizione:
motoseghe, un’idropulitrice, un
verricello, un trattorino tosaerba,
vari strumenti che hanno note-
volmente velocizzato il lavoro in
Burcina e che ora restano in do-
tazione a tutte le aree dell’ente.
Via la vegetazione spontanea
Con queste risorse è iniziata l’o-
peradirecuperodelparco:«Ilpro-
blema - racconta Ramella - non
erano solo i rovi e le felci, ma
anche i selvatici che erano nati
spontaneamente da seme e che
stavano ricoprendo le piante or-
namentali. Da molto tempo in
Burcina non si eliminava nulla,
tuttiavevanopauraditagliare.Ma
questa non è la Baraggia: un giar-
dino - come tutti i paesaggi creati
dall’uomo - va gestito, perché se
vai ad alterare l’equilibrio natu-
rale, poi sei anche responsabile di
mantenerlo, altrimenti a poco a
poco torna tutto com’era, la na-
turariprendeilsopravvento.Così,
abbiamo eliminato il degrado, to-
gliendo tutto ciò che non fossero
piante ornamentali o importanti
perilparco,tirandogiùquintalidi
agrifoglispontanei,aceriselvatici,
chesoffocavanolepiantepiùbelle
e pregiate…».
Ilrisultatoèsottogliocchiditutti:
il giardino appare pulito e ordi-
nato, e le zone più importanti - la
Conca dei Rododendri, la zona
delle ortensie, la vetta e la torre, il
lariceto, i dintorni del laghetto -
hanno ripreso, una dopo l’altra, la
loro fisionomia originaria. Ma
non si tratta solo di maquillage: le
piante ornamentali, liberate dal-
l’assedio delle essenze selvatiche,
finalmentericevonoariaeluce,esi
stanno rapidamente riprendendo.
E allo sguardo del visitatore riap-
paionoscorcieprospettivedatem-
po perdute, come la vista sul la-
ghettorecuperatapropriosottoal-
la cascina Emilia, la sede del par-
co. E poi ci sono stati i tanti in-
terventi di ripristino - i sentieri ta-
gliafuoco, le staccionate per la si-
curezza, le canaline di scolo del-
l’acqua, le strade livellate e in-
ghiaiate - e il recupero di parti
ormai dimenticate, come la bal-
conata al centro della Conca dei
Rododendriol’anticosentieroche
porta alla Regione Cangio di Pol-
lone.
Oltre l’emergenza Un piccolo
miracolo, che Ramella spiega co-
sì: «La Burcina era veramente
malridottaeriuscireariportarlain
condizioni accettabili è stata una
battaglia dura. L’ho vinta perché
hotrovatopersoneeccezionaliche
ci hanno lavorato, a partire dagli
addetti del parco: con loro, uti-
lizzando le loro conoscenze, ab-
biamo impostato un piano di ma-
nutenzione strutturato nel tempo,
chevadaoltrel’emergenza,inmo-
do che i risultati ottenuti si man-
tengano nel lungo periodo».
E per guardare avanti, oltre a ri-
portare il giardino alla sua bel-
lezza di un tempo, è stato fatto un
altro passo importante: un nuovo
studio-chesaràabrevepresentato
al pubblico - sulla Conca dei ro-
dodendri, che ha aggiornato la
mappa esistente, ricontando e
ri-catalogando tutte le piante (cir-
ca 1.300) e certificando il valore e
l’unicità del sito: «Sentivamo l’e-
sigenza di fare il punto della si-
tuazione, di sapere quali piante
eranonateemorte,esoprattuttodi
sapere se esistevano altre realtà
simili. Oggi possiamo dire uffi-
cialmentechelaBurcinaèununi-
cum, non esiste un’altra collezio-
ne di rododendri simile: non solo
dal punto di vista quantitativo ma
anche da quello qualitativo, per-
ché ospita varietà oggi non più
esistenti o ibridi nati qui. Dunque
custodisceunamemoriastoricadi
grande valore».
Grandi progetti La vera novità è
che finalmente è ripresa una pro-
gettualità, si sta elaborando una
visione del possibile futuro: dal-
l’etichettatura di tutte le piante al-
lanuova aula didattica nella Ca-
scina Emilia; dal ‘Parco delle fia-
be’ (un’area dedicata ai bambini,
una sorta di scenario naturale per
racconti e piccoli spettacoli) alla
valorizzazione delle potenzialità
archeologiche della zona, con
nuovericercheestudisugliantichi
insediamenti nell’area. E, soprat-
tutto, c’è il sogno di Ramella: «Il
progetto più importante a cui sto
lavorando,quellochesperodiriu-
scireaportareatermineduranteil
miomandatodiamministratore,è
quello di inserire la Burcina nel
Patrimonio dell’Umanità dell’U-
nesco: perché questa è un’aula di-
dattica a cielo aperto di 57 ettari,
che ospita - oltre alla Conca dei
Rododendri-uninterocatalogodi
essenze rare e pregiate: caratte-
ristiche pienamente in sintonia
con gli obiettivi del World He-
ritage». L’iter per ottenere questo
prestigiosoriconoscimentoèstato
avviato: la documentazione è sta-
ta presentata e ora la parola passa
alla Regione, con il supporto del
consigliere regionale Vittorio Ba-
razzotto, che conferma: «La Bur-
cina ha tutte le carte in regola per
ambire a questo obiettivo e sto
cercando di ottenere il necessario
sostegnoallacandidaturadaparte
degli assessori regionali compe-
tenti».
Un obiettivo ambizioso che por-
terebbe, secondo Ramella, a un
duplice risultato: «Da un lato ser-
virebbe a ‘blindare’ il parco, ga-
rantendone la conservazione ot-
timale in futuro, per evitare che si
ripetano situazioni di abbandono
come quella degli ultimi anni.
Dall’altro, consentirebbe di valo-
rizzarlo al meglio, inserendolo in
un circuito di ampio respiro e fa-
cendone un elemento di attratti-
vità per tutto il territorio biellese».
Il Biellese latita Ma il territorio
sembra essere un po’ il tallone di
Achille di questo progetto. Da un
lato c’è la rete che sta crescendo
attorno al parco, tante sinergie -
conl’IstitutoAgrarioGaeAulenti
diBiella,conlaScuolaAgrariadel
Parco di Monza, con l’Università
diTorino,solopercitarnealcune-
chestannoprendendoforma.Dal-
l’altro il Biellese non è stato, al-
meno all’inizio, molto presente:
«Nei primi tempi - ammette Ra-
mella - non ho avuto un grande
sostegno, c’era parecchio scettici-
smo. Però devo dire che, nel mo-
mento in cui abbiamo iniziato a
lavorare, il territorio si è mosso e
ora sento una maggiore attenzio-
ne da parte di tutti. Io penso che il
progetto di valorizzazione della
Burcina sia uno di quegli obiettivi
in grado di unire tutti, perché può
diventare un punto di forza per
tutta la regione. Per questo spero
che, sulla candidatura Unesco, si
riesca per una volta a ‘fare squa-
dra’. Perché la Burcina deve tor-
nare ad essere il giardino dei biel-
lesi, un polmone che respira in-
sieme al territorio».
l Simona Perolo
IL FATTO
Crolla il gigante
Era un faggio rosso
Si è schiantato improvvisamente, un po-
meriggio dello scorso agosto, uno dei
grandi faggi rossi che dominano la Conca
deiRododendridellaBurcina.Una“mor-
te” del tutto imprevista, dal momento che
l’albero era stato oggetto, come tutti gli
altri,diunrecentecontrollochenonaveva
però evidenziato segnali di criticità: il
tronco è infatti completamente marcito
all’interno, ma esteriormente appariva
perfettamente integro.
«Anche questo - spiega Alessandro Ra-
mella Pralungo - è uno degli effetti dei
cambiamenticlimatici:lepiante,stressate
da lunghi periodi di siccità, diventano più
vulnerabiliesonomaggiormentesoggette
ad attacchi di funghi e malattie. Ora do-
vremo effettuare un controllo approfon-
dito anche su tutti gli altri esemplari, per
verificarne le condizioni interne».
l S.P.
Un nuovo studio
sui rododendri:
mappate 1.300
piante, unicità
certificata
PARCO Inaltoesopraunoscorcio
delparcodopoilrestyling.Inbasso
unodeigrandifaggirossidellaBurci-
na,cadutoimprovvisamenteilmese
scorsoconAlessandroRamellaPralun-
gochemostraillegnomarcito
PRIMO PIANO

More Related Content

Similar to 'La Burcina torna a splendere', di Simona Perolo

Esercizi Laboratorio 2010
Esercizi Laboratorio 2010Esercizi Laboratorio 2010
Esercizi Laboratorio 2010macripur
 
2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo
2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo
2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a PalazzoFiemme3000
 
Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente'
Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente' Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente'
Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente' Simona C. Perolo
 
Ih50 reti culturali per il lido 29ott11 ravola rotonda proloco
Ih50 reti culturali per il lido  29ott11 ravola rotonda prolocoIh50 reti culturali per il lido  29ott11 ravola rotonda proloco
Ih50 reti culturali per il lido 29ott11 ravola rotonda prolocoFrancesco Calzolaio
 
Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2
Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2
Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2redazione gioianet
 
Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...
Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...
Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...InfoAndina CONDESAN
 
Secolo xix 21 luglio 2015
Secolo xix 21 luglio 2015Secolo xix 21 luglio 2015
Secolo xix 21 luglio 2015Marco Grondacci
 
Verbale riunione assemblea del 21 ottobre 2011
Verbale riunione   assemblea del 21 ottobre 2011Verbale riunione   assemblea del 21 ottobre 2011
Verbale riunione assemblea del 21 ottobre 2011marsica
 
UniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - Ferlinghetti
UniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - FerlinghettiUniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - Ferlinghetti
UniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - FerlinghettiUniAcque
 
CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)
CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)
CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)Legambiente Onlus
 
Eva Pescomaggiore
Eva PescomaggioreEva Pescomaggiore
Eva Pescomaggioremaxim0
 
Adotta un terrazzamento.ita
Adotta un terrazzamento.itaAdotta un terrazzamento.ita
Adotta un terrazzamento.itaTommaso Iori
 
Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)
Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)
Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)angerado
 
Ldb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptx
Ldb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptxLdb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptx
Ldb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptxlaboratoridalbasso
 
Plis Mulini estratto_obbiettivi_sistema
Plis Mulini estratto_obbiettivi_sistemaPlis Mulini estratto_obbiettivi_sistema
Plis Mulini estratto_obbiettivi_sistemaIniziativa 21058
 
Il parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorio
Il parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorioIl parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorio
Il parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territoriola Scuola di Bollenti Spiriti
 
Catalogo dei Musei della Lessinia
Catalogo dei Musei della LessiniaCatalogo dei Musei della Lessinia
Catalogo dei Musei della LessiniaEmanuel Righetto
 
Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi
Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi
Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi Claudia Bertanza
 

Similar to 'La Burcina torna a splendere', di Simona Perolo (20)

Esercizi Laboratorio 2010
Esercizi Laboratorio 2010Esercizi Laboratorio 2010
Esercizi Laboratorio 2010
 
2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo
2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo
2014-11-07 Giornale Trentino - Fiemme 3000 tra gli Ambasciatori a Palazzo
 
Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente'
Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente' Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente'
Giornata dell'albero: nel Parco Burcina si pianta l'albero 'accogliente'
 
Ih50 reti culturali per il lido 29ott11 ravola rotonda proloco
Ih50 reti culturali per il lido  29ott11 ravola rotonda prolocoIh50 reti culturali per il lido  29ott11 ravola rotonda proloco
Ih50 reti culturali per il lido 29ott11 ravola rotonda proloco
 
Il Naviglio Langosco
Il Naviglio LangoscoIl Naviglio Langosco
Il Naviglio Langosco
 
Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2
Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2
Carbonizzato il canale iummo in una notte di silenzi2
 
Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...
Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...
Plachetka andeneria popular y urbana: Lésperienza del recupero di oltre - 100...
 
Secolo xix 21 luglio 2015
Secolo xix 21 luglio 2015Secolo xix 21 luglio 2015
Secolo xix 21 luglio 2015
 
Canale iummo
Canale iummoCanale iummo
Canale iummo
 
Verbale riunione assemblea del 21 ottobre 2011
Verbale riunione   assemblea del 21 ottobre 2011Verbale riunione   assemblea del 21 ottobre 2011
Verbale riunione assemblea del 21 ottobre 2011
 
UniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - Ferlinghetti
UniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - FerlinghettiUniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - Ferlinghetti
UniAcque - Water Seminar - 20 settembre 2018 - Ferlinghetti
 
CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)
CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)
CLUB DELLE VELE - Buona pratica Ostuni (Br)
 
Eva Pescomaggiore
Eva PescomaggioreEva Pescomaggiore
Eva Pescomaggiore
 
Adotta un terrazzamento.ita
Adotta un terrazzamento.itaAdotta un terrazzamento.ita
Adotta un terrazzamento.ita
 
Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)
Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)
Guidonia - Parco Archeologico dell'inviolata - Guidonia Montecelio (Roma)
 
Ldb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptx
Ldb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptxLdb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptx
Ldb Diritti&Cultura_Mattavelli Best practice, Brera.pptx
 
Plis Mulini estratto_obbiettivi_sistema
Plis Mulini estratto_obbiettivi_sistemaPlis Mulini estratto_obbiettivi_sistema
Plis Mulini estratto_obbiettivi_sistema
 
Il parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorio
Il parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorioIl parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorio
Il parco regionale delle dune costiere tra tutela e sviluppo del territorio
 
Catalogo dei Musei della Lessinia
Catalogo dei Musei della LessiniaCatalogo dei Musei della Lessinia
Catalogo dei Musei della Lessinia
 
Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi
Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi
Lettera accompagnamento dono al sindaco atlante degli acquiferi
 

More from Simona C. Perolo

Museo dell'oro e della pietra di Salussola
Museo dell'oro e della pietra di SalussolaMuseo dell'oro e della pietra di Salussola
Museo dell'oro e della pietra di SalussolaSimona C. Perolo
 
Museo dell'oro e della Bessa di Vermogno
Museo dell'oro e della Bessa di VermognoMuseo dell'oro e della Bessa di Vermogno
Museo dell'oro e della Bessa di VermognoSimona C. Perolo
 
Centro documentazione lago di Viverone
Centro documentazione lago di ViveroneCentro documentazione lago di Viverone
Centro documentazione lago di ViveroneSimona C. Perolo
 
Ecomuseo della viticoltura di Candelo
Ecomuseo della viticoltura di CandeloEcomuseo della viticoltura di Candelo
Ecomuseo della viticoltura di CandeloSimona C. Perolo
 
Il Castello Vialardi di Verrone
Il Castello Vialardi di VerroneIl Castello Vialardi di Verrone
Il Castello Vialardi di VerroneSimona C. Perolo
 
Museo dell'infanzia di Pettinengo
Museo dell'infanzia di PettinengoMuseo dell'infanzia di Pettinengo
Museo dell'infanzia di PettinengoSimona C. Perolo
 
Museo degli acquasantini e Museo delle migrazioni di Pettinengo
Museo degli acquasantini  e Museo delle migrazioni di Pettinengo Museo degli acquasantini  e Museo delle migrazioni di Pettinengo
Museo degli acquasantini e Museo delle migrazioni di Pettinengo Simona C. Perolo
 
Palazzo dei principi di Masserano
Palazzo dei principi di MasseranoPalazzo dei principi di Masserano
Palazzo dei principi di MasseranoSimona C. Perolo
 
Ecomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di Muzzano
Ecomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di MuzzanoEcomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di Muzzano
Ecomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di MuzzanoSimona C. Perolo
 
Casa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo Perino
Casa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo PerinoCasa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo Perino
Casa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo PerinoSimona C. Perolo
 
La casa-museo dell'Alta Valle Cervo
La casa-museo dell'Alta Valle CervoLa casa-museo dell'Alta Valle Cervo
La casa-museo dell'Alta Valle CervoSimona C. Perolo
 
Il Centro studi sull'Emigrazione di Donato
Il Centro studi sull'Emigrazione di DonatoIl Centro studi sull'Emigrazione di Donato
Il Centro studi sull'Emigrazione di DonatoSimona C. Perolo
 
Il Centro lavorazione del ferro di Netro
Il Centro lavorazione del ferro di NetroIl Centro lavorazione del ferro di Netro
Il Centro lavorazione del ferro di NetroSimona C. Perolo
 
Il Museo della Passione di Sordevolo
Il Museo della Passione di SordevoloIl Museo della Passione di Sordevolo
Il Museo della Passione di SordevoloSimona C. Perolo
 
Santuario di San Giovanni d'Andorno
Santuario di San Giovanni d'AndornoSantuario di San Giovanni d'Andorno
Santuario di San Giovanni d'AndornoSimona C. Perolo
 
Giardino Botanico di Oropa
Giardino Botanico di OropaGiardino Botanico di Oropa
Giardino Botanico di OropaSimona C. Perolo
 
L'ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese
L'ecomuseo della terracotta di Ronco BielleseL'ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese
L'ecomuseo della terracotta di Ronco BielleseSimona C. Perolo
 

More from Simona C. Perolo (20)

Simona Perolo - portfolio
Simona Perolo - portfolioSimona Perolo - portfolio
Simona Perolo - portfolio
 
Museo dell'oro e della pietra di Salussola
Museo dell'oro e della pietra di SalussolaMuseo dell'oro e della pietra di Salussola
Museo dell'oro e della pietra di Salussola
 
Museo dell'oro e della Bessa di Vermogno
Museo dell'oro e della Bessa di VermognoMuseo dell'oro e della Bessa di Vermogno
Museo dell'oro e della Bessa di Vermogno
 
Centro documentazione lago di Viverone
Centro documentazione lago di ViveroneCentro documentazione lago di Viverone
Centro documentazione lago di Viverone
 
Ecomuseo della viticoltura di Candelo
Ecomuseo della viticoltura di CandeloEcomuseo della viticoltura di Candelo
Ecomuseo della viticoltura di Candelo
 
Villa Flecchia a Magnano
Villa Flecchia a MagnanoVilla Flecchia a Magnano
Villa Flecchia a Magnano
 
Il Castello Vialardi di Verrone
Il Castello Vialardi di VerroneIl Castello Vialardi di Verrone
Il Castello Vialardi di Verrone
 
Museo dell'infanzia di Pettinengo
Museo dell'infanzia di PettinengoMuseo dell'infanzia di Pettinengo
Museo dell'infanzia di Pettinengo
 
Museo degli acquasantini e Museo delle migrazioni di Pettinengo
Museo degli acquasantini  e Museo delle migrazioni di Pettinengo Museo degli acquasantini  e Museo delle migrazioni di Pettinengo
Museo degli acquasantini e Museo delle migrazioni di Pettinengo
 
Palazzo dei principi di Masserano
Palazzo dei principi di MasseranoPalazzo dei principi di Masserano
Palazzo dei principi di Masserano
 
Ecomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di Muzzano
Ecomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di MuzzanoEcomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di Muzzano
Ecomuseo civiltà montanara di Bagneri - Museo Antonio Bertola di Muzzano
 
Ecomuseo di Miagliano
Ecomuseo di MiaglianoEcomuseo di Miagliano
Ecomuseo di Miagliano
 
Casa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo Perino
Casa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo PerinoCasa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo Perino
Casa natale di Pietro Micca e Atelier di Massimo Perino
 
La casa-museo dell'Alta Valle Cervo
La casa-museo dell'Alta Valle CervoLa casa-museo dell'Alta Valle Cervo
La casa-museo dell'Alta Valle Cervo
 
Il Centro studi sull'Emigrazione di Donato
Il Centro studi sull'Emigrazione di DonatoIl Centro studi sull'Emigrazione di Donato
Il Centro studi sull'Emigrazione di Donato
 
Il Centro lavorazione del ferro di Netro
Il Centro lavorazione del ferro di NetroIl Centro lavorazione del ferro di Netro
Il Centro lavorazione del ferro di Netro
 
Il Museo della Passione di Sordevolo
Il Museo della Passione di SordevoloIl Museo della Passione di Sordevolo
Il Museo della Passione di Sordevolo
 
Santuario di San Giovanni d'Andorno
Santuario di San Giovanni d'AndornoSantuario di San Giovanni d'Andorno
Santuario di San Giovanni d'Andorno
 
Giardino Botanico di Oropa
Giardino Botanico di OropaGiardino Botanico di Oropa
Giardino Botanico di Oropa
 
L'ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese
L'ecomuseo della terracotta di Ronco BielleseL'ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese
L'ecomuseo della terracotta di Ronco Biellese
 

'La Burcina torna a splendere', di Simona Perolo

  • 1. | 5GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE 2017 | Eco di Biella EVENTI AL PARCO Domenica in Burcina liberazione dei rapaci Per godersi il parco in questo scorcio di estate, ecco due buone occasioni offerte dalla sezione di Biella-Vercelli della Lipu, Lega Italiana Pro- tezione Uccelli. Domenica prossima (24 settembre) alle 10 un evento che ogni anno attira un folto pubblico di appassionati e curiosi: la liberazione dei rapaci raccolti, feriti, curati e riabilitati nel Centro di Recupero della Lipu di Asti (nella foto accanto una precedente edizione). La domenica successiva (1 ottobre), alle 15, un laboratorio didattico dedicato ai più piccoli sulla costruzione di nidi e mangiatoie. E’ ne- cessario iscriversi (offerta libera) al 338-3017622. REPORTAGENel giardino dei biellesi La Burcina torna a splendere e sogna l’Unesco I miracoli a volte accadono. A po- coapoco,sottogliocchiincreduli (e sempre un po’ scettici) dei biel- lesi, la Burcina - ufficialmente ‘Parco Felice Piacenza’, giardino storicodigrandevalorebotanicoe paesaggistico - sta ritrovando la sua antica bellezza, ultimamente alquanto appannata. Una svolta inattesa. Solo un an- no fa, pochi ci avrebbero scom- messo. Da anni - in particolare da quando, inserito in un Ente di ge- stione regionale, aveva perso la sua autonomia - il parco stava vi- vendo un progressivo declino che, tra il 2013 e il 2014, aveva rag- giunto un livello di vero e proprio degrado: rovi e felci a farla da pa- droni, nessuna manutenzione, fi- ne di tutte le attività scientifiche o culturali. Sotto la pressione dei mass media, si era attivato un in- tervento di emergenza (in gran parte finanziato da Fondazione Crb), ma la situazione era gra- vemente compromessa e pareva difficilmenterecuperabile.Quan- do, a inizio 2016, la Burcina è stata inglobata in un nuovo su- per-ente che gestisce ben 14 aree protettedelPiemontenord-orien- tale, si è temuto il peggio: se gli amministratoribiellesinonerano statiingradodiconservarequesta preziosa risorsa, si temeva che, spostando il baricentro della sua gestione in una realtà lontana - a partire dal nome, ‘Ente di gestio- ne delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore’ - dal nostro territorio, la situazione potesse ulteriormente peggiorare. Inve- ce, proprio il temuto cambio di governance ha impresso una svolta insperata nella vita del parco.E’infattiaccadutoche,tra gli amministratori del nuovo en- tedigestione,siastatonominato Alessandro Ramella Pralungo, florovivaista di Pollone, un au- tentico fan della Burcina, come lui stesso si definisce: «A me qua il sangue bolle… si può dire che la Burcina ce l’ho nel sangue: basti pensare che mio bisnonno Pietro stava alla Cascina Armo- nica, che poi fu venduta a Gio- vanni Piacenza, e dove adesso c’èancoramiocuginoGianfran- co che porta su le mucche. E poi sono ‘figlio d’arte’, visto che già mio padre era nel Comitato Scientifico del parco». Le nozze coi fichi secchi Otte- nutadalcdadell’Enteladelegaad occuparsi del parco biellese, il neo-amministratore è partito lan- cia in resta, con le poche risorse a disposizione, per rimettere in se- sto il prezioso giardino storico. E poiché incredibilmente la Burci- na, coi suoi 57 ettari, può contare solo su tre addetti (un operaio e dueguardiaparco,unodeiqualisi occupa anche di manutenzione), si è partiti da lì: «Ho trovato per- sone di grandissima capacità, che però non erano messe nella con- dizione di lavorare al meglio, per mancanzadimotivazioneediau- tonomia». A loro si sono aggiunti alcuni ad- detti delle altre aree gestite dal- l’ente,epoiglioperaiforestalidel- la Regione, che in passato erano già intervenuti in Burcina ma non erano finora mai stati impiegati per la sua manutenzione: «Invece dilavorareperfarestradine,come in passato, ora ci hanno aiutati a ripulire alcune aree e sono stati molto, molto bravi, mossi anche dall’amore per il territorio». Si è dunque partiti utilizzando quel che c’era, senza attendere fi- nanziamenti esterni e senza spen- dere una lira in manodopera. Ma ci volevano gli strumenti giusti: per questo è stato essenziale il ‘te- soretto’ di 50.000 euro ottenuto - grazie al pressing del consigliere regionale biellese Vittorio Baraz- zotto - da Regione Piemonte, con cui è stata adeguata e moderniz- zata l’attrezzatura a disposizione: motoseghe, un’idropulitrice, un verricello, un trattorino tosaerba, vari strumenti che hanno note- volmente velocizzato il lavoro in Burcina e che ora restano in do- tazione a tutte le aree dell’ente. Via la vegetazione spontanea Con queste risorse è iniziata l’o- peradirecuperodelparco:«Ilpro- blema - racconta Ramella - non erano solo i rovi e le felci, ma anche i selvatici che erano nati spontaneamente da seme e che stavano ricoprendo le piante or- namentali. Da molto tempo in Burcina non si eliminava nulla, tuttiavevanopauraditagliare.Ma questa non è la Baraggia: un giar- dino - come tutti i paesaggi creati dall’uomo - va gestito, perché se vai ad alterare l’equilibrio natu- rale, poi sei anche responsabile di mantenerlo, altrimenti a poco a poco torna tutto com’era, la na- turariprendeilsopravvento.Così, abbiamo eliminato il degrado, to- gliendo tutto ciò che non fossero piante ornamentali o importanti perilparco,tirandogiùquintalidi agrifoglispontanei,aceriselvatici, chesoffocavanolepiantepiùbelle e pregiate…». Ilrisultatoèsottogliocchiditutti: il giardino appare pulito e ordi- nato, e le zone più importanti - la Conca dei Rododendri, la zona delle ortensie, la vetta e la torre, il lariceto, i dintorni del laghetto - hanno ripreso, una dopo l’altra, la loro fisionomia originaria. Ma non si tratta solo di maquillage: le piante ornamentali, liberate dal- l’assedio delle essenze selvatiche, finalmentericevonoariaeluce,esi stanno rapidamente riprendendo. E allo sguardo del visitatore riap- paionoscorcieprospettivedatem- po perdute, come la vista sul la- ghettorecuperatapropriosottoal- la cascina Emilia, la sede del par- co. E poi ci sono stati i tanti in- terventi di ripristino - i sentieri ta- gliafuoco, le staccionate per la si- curezza, le canaline di scolo del- l’acqua, le strade livellate e in- ghiaiate - e il recupero di parti ormai dimenticate, come la bal- conata al centro della Conca dei Rododendriol’anticosentieroche porta alla Regione Cangio di Pol- lone. Oltre l’emergenza Un piccolo miracolo, che Ramella spiega co- sì: «La Burcina era veramente malridottaeriuscireariportarlain condizioni accettabili è stata una battaglia dura. L’ho vinta perché hotrovatopersoneeccezionaliche ci hanno lavorato, a partire dagli addetti del parco: con loro, uti- lizzando le loro conoscenze, ab- biamo impostato un piano di ma- nutenzione strutturato nel tempo, chevadaoltrel’emergenza,inmo- do che i risultati ottenuti si man- tengano nel lungo periodo». E per guardare avanti, oltre a ri- portare il giardino alla sua bel- lezza di un tempo, è stato fatto un altro passo importante: un nuovo studio-chesaràabrevepresentato al pubblico - sulla Conca dei ro- dodendri, che ha aggiornato la mappa esistente, ricontando e ri-catalogando tutte le piante (cir- ca 1.300) e certificando il valore e l’unicità del sito: «Sentivamo l’e- sigenza di fare il punto della si- tuazione, di sapere quali piante eranonateemorte,esoprattuttodi sapere se esistevano altre realtà simili. Oggi possiamo dire uffi- cialmentechelaBurcinaèununi- cum, non esiste un’altra collezio- ne di rododendri simile: non solo dal punto di vista quantitativo ma anche da quello qualitativo, per- ché ospita varietà oggi non più esistenti o ibridi nati qui. Dunque custodisceunamemoriastoricadi grande valore». Grandi progetti La vera novità è che finalmente è ripresa una pro- gettualità, si sta elaborando una visione del possibile futuro: dal- l’etichettatura di tutte le piante al- lanuova aula didattica nella Ca- scina Emilia; dal ‘Parco delle fia- be’ (un’area dedicata ai bambini, una sorta di scenario naturale per racconti e piccoli spettacoli) alla valorizzazione delle potenzialità archeologiche della zona, con nuovericercheestudisugliantichi insediamenti nell’area. E, soprat- tutto, c’è il sogno di Ramella: «Il progetto più importante a cui sto lavorando,quellochesperodiriu- scireaportareatermineduranteil miomandatodiamministratore,è quello di inserire la Burcina nel Patrimonio dell’Umanità dell’U- nesco: perché questa è un’aula di- dattica a cielo aperto di 57 ettari, che ospita - oltre alla Conca dei Rododendri-uninterocatalogodi essenze rare e pregiate: caratte- ristiche pienamente in sintonia con gli obiettivi del World He- ritage». L’iter per ottenere questo prestigiosoriconoscimentoèstato avviato: la documentazione è sta- ta presentata e ora la parola passa alla Regione, con il supporto del consigliere regionale Vittorio Ba- razzotto, che conferma: «La Bur- cina ha tutte le carte in regola per ambire a questo obiettivo e sto cercando di ottenere il necessario sostegnoallacandidaturadaparte degli assessori regionali compe- tenti». Un obiettivo ambizioso che por- terebbe, secondo Ramella, a un duplice risultato: «Da un lato ser- virebbe a ‘blindare’ il parco, ga- rantendone la conservazione ot- timale in futuro, per evitare che si ripetano situazioni di abbandono come quella degli ultimi anni. Dall’altro, consentirebbe di valo- rizzarlo al meglio, inserendolo in un circuito di ampio respiro e fa- cendone un elemento di attratti- vità per tutto il territorio biellese». Il Biellese latita Ma il territorio sembra essere un po’ il tallone di Achille di questo progetto. Da un lato c’è la rete che sta crescendo attorno al parco, tante sinergie - conl’IstitutoAgrarioGaeAulenti diBiella,conlaScuolaAgrariadel Parco di Monza, con l’Università diTorino,solopercitarnealcune- chestannoprendendoforma.Dal- l’altro il Biellese non è stato, al- meno all’inizio, molto presente: «Nei primi tempi - ammette Ra- mella - non ho avuto un grande sostegno, c’era parecchio scettici- smo. Però devo dire che, nel mo- mento in cui abbiamo iniziato a lavorare, il territorio si è mosso e ora sento una maggiore attenzio- ne da parte di tutti. Io penso che il progetto di valorizzazione della Burcina sia uno di quegli obiettivi in grado di unire tutti, perché può diventare un punto di forza per tutta la regione. Per questo spero che, sulla candidatura Unesco, si riesca per una volta a ‘fare squa- dra’. Perché la Burcina deve tor- nare ad essere il giardino dei biel- lesi, un polmone che respira in- sieme al territorio». l Simona Perolo IL FATTO Crolla il gigante Era un faggio rosso Si è schiantato improvvisamente, un po- meriggio dello scorso agosto, uno dei grandi faggi rossi che dominano la Conca deiRododendridellaBurcina.Una“mor- te” del tutto imprevista, dal momento che l’albero era stato oggetto, come tutti gli altri,diunrecentecontrollochenonaveva però evidenziato segnali di criticità: il tronco è infatti completamente marcito all’interno, ma esteriormente appariva perfettamente integro. «Anche questo - spiega Alessandro Ra- mella Pralungo - è uno degli effetti dei cambiamenticlimatici:lepiante,stressate da lunghi periodi di siccità, diventano più vulnerabiliesonomaggiormentesoggette ad attacchi di funghi e malattie. Ora do- vremo effettuare un controllo approfon- dito anche su tutti gli altri esemplari, per verificarne le condizioni interne». l S.P. Un nuovo studio sui rododendri: mappate 1.300 piante, unicità certificata PARCO Inaltoesopraunoscorcio delparcodopoilrestyling.Inbasso unodeigrandifaggirossidellaBurci- na,cadutoimprovvisamenteilmese scorsoconAlessandroRamellaPralun- gochemostraillegnomarcito PRIMO PIANO