SlideShare a Scribd company logo
1 of 118
Download to read offline
Digital Learning 
Simona Carta 
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE 
UNITÀ DIDATTICA 1
Cosa significa 
Progettare la formazione 
multimediale?
Cosa si intende per 
Apprendimento 
significativo?
Parole, parole, parole…
Contenuto monomediale 
Riporta le informazioni in un unico formato di 
presentazione, come, ad esempio, con sole parole.
Contenuto in 
forma monolitica 
notevole sforzo di 
concentrazione
Parole e immagini 
[…] 
Più popolare del "Manuale 
di economia domestica 
celeste“ 
[…] più discusso della trilogia di 
bestseller filosofici di Oolon Colluphyd 
"Dove ha sbagliato Dio” […]
Contenuto multimediale 
Riporta le informazioni in più formati di 
presentazione, affiancando alle parole, ad esempio, 
anche materiale illustrativo.
Parole e immagini 
contribuiscono ad 
avviare il processo 
di acquisizione di 
concetti e idee
Parole 
per i passaggi più 
“formali”, le parti 
descrittive, le azioni 
da compiere
Immagini 
per un’informazione 
d’insieme, intuitiva, 
più “naturale”
Parole, immagini e… 
http://www.youtube.com/watch?v=9zYqu6egyCw
y x 
z k 
r 
t 
j 
i 
Rappresentazioni 
verbali 
Rappresentazioni 
visive
Apprendimento significativo 
Processo di acquisizione delle informazioni e di 
integrazione nel sistema di conoscenze, mediante la 
costruzione di un modello mentale.
y x 
z k 
r 
t 
j 
i 
Rappresentazioni 
verbali 
Rappresentazioni 
visive
Che cos’è la 
Dissonanza cognitiva?
Il processo di apprendimento provoca uno stato di forte 
disarmonia, di «dissonanza cognitiva», dovuta al fatto che il 
nuovo modello «intacca» gradualmente quello esistente.
Dissonanza cognitiva 
L. Festinger
Resistenza all’apprendimento 
Livello di 
«consonanza» del 
vecchio modello 
Quantità 
e qualità delle 
informazioni
Resistenza all’apprendimento 
Livello di 
«consonanza» del 
vecchio modello 
Quantità 
e qualità delle 
informazioni
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Quaestio 
Caso 
negativo 
Reductio ad 
absurdum 
Sic et non
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Caso 
negativo 
Reductio ad 
absurdum 
Quaestio Sic et non 
Per l’esposizione di un sistema teorico in casi di BASSA 
resistenza all’apprendimento
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Quaestio 
Reductio ad 
absurdum 
Sic et non 
Caso 
negativo 
Per l’esposizione di un sistema di informazioni in casi di 
resistenza all’apprendimento MEDIO-ALTA
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Reductio ad 
absurdum 
Caso 
negativo 
Quaestio Sic et non 
Per l’analisi di due teorie e il superamento della prima in casi 
di MEDIA resistenza all’apprendimento
Modelli di gestione della dissonanza cognitiva 
Caso 
negativo 
Quaestio 
Reductio ad 
absurdum 
Sic et non 
Per la critica della teoria A in casi con livello massimo di 
dissonanza e ALTA resistenza all’apprendimento
Sic et non
Resistenza all’apprendimento 
Livello di 
«consonanza» del 
vecchio modello 
Quantità 
e qualità delle 
informazioni
https://www.youtube.com/watch?v=_u3BRY2RF5I 
Esempio
Teoria cognitiva dell’apprendimento multimediale 
(Richard E. Mayer)
Decodifica delle informazioni: 
• 2 canali sensoriali 
• Capacità di elaborazione limitata
• Selezione e riorganizzazione delle particelle di informazioni che 
compongono il messaggio multimediale 
• Capacità di elaborazione limitata
• Integrazione con i sistemi di conoscenza precedenti 
• Eventuale aggiornamento dei modelli mentali 
preesistenti
Cosa si intende per 
Multimedia Learning?
Multimedia Learning 
Per multimedia learning si intende il processo di 
apprendimento (in termini sia di acquisizione di 
informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da 
un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di 
materiale in formato sia verbale sia grafico.
Multimedia Learning 
Per multimedia learning si intende il processo di 
apprendimento (in termini sia di acquisizione di 
informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da 
un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di 
materiale in formato sia verbale sia grafico.
Avvio del processo di 
apprendimento: 
Selezione delle 
informazioni sulle 
quali concentrarsi
Cosa si intende per 
Carico Cognitivo?
Teoria del “carico cognitivo” di John Sweller
Carico cognitivo 
Per “carico cognitivo” si intende il carico cui è sottoposta la 
memoria di lavoro durante il processo di elaborazione delle 
informazioni. 
Si distingue in tre tipologie: intrinseco, estraneo e 
pertinente.
Frittata semplice 
INGREDIENTI 
• 6 uova 
• sale 
• prezzemolo triturato 
• 40 grammi di burro
Frittata semplice 
Battete 6 uova con una presa di sale ed un pizzico di prezzemolo 
triturato. 
Fate sciogliere in padella al fuoco circa 40 grammi di burro, poi 
versatevi le uova, fatele scorrere sul fondo della padella e mischiate 
un pò, appena preso colore, date un colpo colla mano al manico della 
padella, facendo voltare la frittata.
Cassata siciliana 
INGREDIENTI 
1 pan di Spagna di 26 cm di diametro 
Per il ripieno 
• 1 kg di ricotta di pecora 
• 200 g di zucchero a velo 
• 1/2 dl di rum 
• 120 g di canditi tritati 
• 120 g di cioccolato fondente tritato 
Per la pasta al pistacchio 
• 60 g di pistacchio tritato finemente 
• 150 g di mandorle tritate finemente 
• 50 g di zucchero a velo 
• 2 cucchiai di rum 
Per lo sciroppo al rum 
• 2 dl di acqua 
• 50 g di zucchero semolato 
• 1/2 dl di rum 
Per la decorazione 
• 450 g di fondant (oppure 200 g di 
ricotta lavorata con 20 g di zucchero a 
velo) 
• 2 cucchiai di gelatina d’albicocche 
• frutta candita a piacere
Cassata siciliana 
Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, 
quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, 
sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la 
pellicola, conservatela in frigo 12 ore. 
Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo 
zucchero a velo e il rum. 
Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo 
zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, 
mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) 
bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la 
ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. 
Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e 
pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o 
con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni 
rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta 
candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
Carico cognitivo “intrinseco” 
Dipende dalla difficoltà insita nell’informazione (numero di 
concetti e complessità delle relazioni)
Cassata siciliana 
Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, 
quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, 
sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la 
pellicola, conservatela in frigo 12 ore. 
Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo 
zucchero a velo e il rum. 
Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo 
zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, 
mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) 
bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la 
ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. 
Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e 
pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o 
con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni 
rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta 
candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
Carico cognitivo “estraneo” 
Generato dal modo in cui sono progettati i contenuti didattici
Carico cognitivo “pertinente” 
Dovuto all’impegno adoperato per apprendere in maniera 
significativa
Per una comunicazione 
efficace è indispensabile… 
• mantenere alto il carico 
cognitivo pertinente 
• ridurre il carico cognitivo 
intrinseco 
• tendere a eliminare il 
carico cognitivo estraneo
L’uso della multimedialità 
deve agevolare: 
1. la selezione del materiale 
verbale e iconico 
2. l’organizzazione del 
materiale selezionato in 
modelli mentali coerenti 
3. l’integrazione di queste 
rappresentazioni verbali e 
visive con il sistema di 
conoscenze già acquisito
Come si progetta una 
Presentazione 
Multimediale?
Principi del Multimedia 
Learning 
• Multimedialità 
• Contiguità spaziale 
• Contiguità temporale 
• Coerenza 
• Modalità 
• Ridondanza 
• Personalizzazione 
• Segmentazione e formazione 
pre-corso 
• Differenze personali
Multimedialità 
Si apprende di più dalle parole combinate con la 
grafica (immagini statiche, animazioni o video), 
che dalle sole parole!
Multimedialità 
Le parti del fiore 
Il fiore è generalmente composto dal calice, dalla corolla, dagli 
stami e dal pistillo. 
Il calice protegge tutte le altri parti del fiore. 
La corolla è formata da petali di vario colore. 
All’interno della corolla si trovano gli stami, filamenti sottili 
costituiti da una parte superiore ingrossata. 
Al centro del fiore si trova il pistillo simile a un piccolo fiasco.
Le parti del fiore 
Multimedialità 
Corolla 
Calice 
Stami 
Pistillo 
Petalo
1. Multimedialità 
Si apprende di più dalle parole combinate con la grafica (immagini 
statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
Grafica 
per l’apprendimento
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva 
• Statica 
• Dinamica
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva 
• Decorativa 
• Figurativa 
• Mnemonica 
• Organizzativa 
• Relazionale 
• Trasformativa 
• Interpretativa
Decorativa 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva 
Decorativa
Figurativa 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Mnemonica 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Organizzativa 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Organizzativa 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Relazionale 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Trasformativa 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Interpretativa 
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva
Tipologie di 
grafica: 
• Aspetto 
• Funzione 
comunicativa 
• Funzione 
cognitiva 
• Interazione con i 
processi di 
apprendimento
Contiguità spaziale 
Le parole e le immagini correlate vanno 
posizionate vicine le une alle altre.
Inserisci celle 
Con il pulsante “Inserisci 
celle” puoi: 
• inserire celle, righe o 
colonne nel foglio o nella 
tabella di lavoro; 
• aggiungere un foglio alla 
cartella di lavoro. 
1 
1 
Contiguità spaziale
Inserisci celle 
Con il pulsante “Inserisci 
celle” puoi: 
• inserire celle, righe o 
colonne nel foglio o nella 
tabella di lavoro; 
• aggiungere un foglio alla 
cartella di lavoro. 
1 
1 
Split attention
2. Contiguità spaziale 
Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une 
alle altre.
Eye-tracking test
Contiguità temporale 
Le animazioni a video e la corrispondente 
descrizione in audio vanno presentate nello 
stesso momento.
Le parti del fiore 
Petalo 
Corolla 
Calice 
Stami 
Pistillo 
Contiguità temporale
3. Contiguità temporale 
Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio 
vanno presentate nello stesso momento.
Esempio
Coerenza 
Nella presentazione multimediale devono essere 
veicolati solamente contenuti coerenti con 
l’obiettivo didattico in questione.
Le parti del fiore 
Coerenza 
Calice 
Gambo 
Corolla 
Petalo
Le parti del fiore 
Calice 
Gambo 
Corolla 
Petalo 
Seductive detail
Le parti del fiore 
Coerenza 
Calice 
Corolla 
Gambo Petalo
4. Coerenza 
Nella presentazione multimediale vanno veicolati solamente 
contenuti coerenti con l’obiettivo didattico in questione.
https://www.youtube.com/watch?v=WwbNszdrMjY 
Esempio
Esempio
Modalità 
Le informazioni vanno distribuite in maniera 
equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, 
privilegiando la narrazione audio per la 
trasmissione delle parole.
Per volare una mongolfiera sfrutta un 
semplice principio della fisica: il 
principio di Archimede. 
In base a questo principio, un corpo 
parzialmente o interamente immerso 
in un fluido (in questo caso 
l’atmosfera) riceve una spinta dal 
basso verso l'alto pari al peso del 
fluido da esso spostato. 
Modalità
TRASCRIZIONE AUDIO: 
Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In 
base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso 
l’atmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato. 
Modalità
5. Modalità 
Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e 
canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle 
parole.
Esempio
Ridondanza 
La stessa informazione non va presentata in 
formati diversi: meglio descrivere le immagini con 
parole in audio, che con testi a video.
Luigi è indeciso. Ha valutato tutte le possibili 
soluzioni e ora è davanti a un bivio. 
Ridondanza 
Cosa fare? 
TRASCRIZIONE AUDIO: 
Luigi è indeciso. 
Ha valutato tutte le possibili 
soluzioni e ora è davanti a un 
bivio. 
Cosa fare? 
Parlare con Mario, il suo 
responsabile, oppure risolvere il 
problema da solo? 
Risolvere il 
problema da solo 
Parlare con Mario, 
il suo responsabile
Cosa fare? 
TRASCRIZIONE AUDIO: 
Luigi è indeciso. 
Ha valutato tutte le possibili 
soluzioni e ora è davanti a un 
bivio. 
Cosa fare? 
Parlare con Mario, il suo 
responsabile, oppure risolvere il 
problema da solo? 
Risolvere il 
problema da solo 
Parlare con Mario, 
il suo responsabile 
Ridondanza
https://www.youtube.com/watch?v=2_AMEAnWyRk&list=PL 
Mo9vqiZPs0RQa_kypIS3tchANZa-MJGO 
Esempio
6. Ridondanza 
La stessa informazione non va presentata in formati diversi: 
meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a 
video.
7. Personalizzazione 
• Stile di conversazione informale 
• Voce reale 
• Agenti virtuali
8. Segmentazione e formazione pre-corso 
• Porzioni di contenuto 
• Prerequisiti
9. Differenze personali 
Effetti positivi di una presentazione multimediale per discenti con 
poche conoscenze
Cosa significa 
Progettare la formazione 
multimediale?
G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO “GET. GUIDA ALL’EDUCATION TECHNOLOGY. 
INFORMATICA E MULTIMEDIALITÀ PER EDUCATORI E PROFESSIONISTI DELLA FORMAZIONE”, 
COLLANA “MANUALI DEL SAPERE”, MAGGIOLI EDITORE, 2013 
G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO, .GET+ SLIDE DESIGN. 7 REGOLE PER CREARE 
PRESENTAZIONI EFFICACI, 2014 (PER IOS, ANDROID E WINDOWS) 
P. CHANDLER, J. SWELLER, COGNITIVE LOAD THEORY AND THE FORMAT OF INSTRUCTION, 
COGNITION AND INSTRUCTION, 8, PP. 293-332, 1991 
R. C. CLARK, C. LYONS, GRAPHICS FOR LEARNING. PROVEN GUIDELINES FOR PLANNING, DESIGNING, AND 
EVALUATING VISUALS IN TRAINING MATERIALS (SECOND EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2012 
R. C. CLARK, R. E. MAYER, E-LEARNING AND THE SCIENCE OF INSTRUCTION. PROVEN GUIDELINES FOR 
CONSUMERS AND DESIGNERS OF MULTIMEDIA LEARNING (THIRD EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 
2011 
R. E. MAYER, MULTIMEDIA LEARNING, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, NEW YORK 2001 
J. NOVAK, L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: LE MAPPE CONCETTUALI PER CREARE E USARE LA 
CONOSCENZA, ERICKSON, TRENTO 2001 
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE 
Bibliografia
Digital Learning 
simona.carta@wemole.com 
PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE 
UNITÀ DIDATTICA 1

More Related Content

Similar to Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale

Lavgruppo
Lavgruppo Lavgruppo
Lavgruppo
imartini
 
V. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e Strategie
V. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e StrategieV. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e Strategie
V. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e Strategie
Camera di Commercio di Pisa
 
Viadana[1]
Viadana[1]Viadana[1]
Viadana[1]
CARLA
 
Sun sense palermo hotels comunicazione
Sun sense palermo hotels    comunicazioneSun sense palermo hotels    comunicazione
Sun sense palermo hotels comunicazione
sunsensehotels
 

Similar to Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale (20)

Didattica Aumentata - Modulo APPs
Didattica Aumentata - Modulo APPsDidattica Aumentata - Modulo APPs
Didattica Aumentata - Modulo APPs
 
2016
20162016
2016
 
Giovanni Collinetti - Social fantastici e come raccontarsi – com’è cambiato i...
Giovanni Collinetti - Social fantastici e come raccontarsi – com’è cambiato i...Giovanni Collinetti - Social fantastici e come raccontarsi – com’è cambiato i...
Giovanni Collinetti - Social fantastici e come raccontarsi – com’è cambiato i...
 
Discenti forti e apprendimenti deboli
Discenti forti e apprendimenti deboliDiscenti forti e apprendimenti deboli
Discenti forti e apprendimenti deboli
 
Buone Pratiche PNSD 2021
Buone Pratiche PNSD 2021Buone Pratiche PNSD 2021
Buone Pratiche PNSD 2021
 
Il web, un mare di comunicazione
Il web, un mare di comunicazioneIl web, un mare di comunicazione
Il web, un mare di comunicazione
 
A scuola di crowdfunding - Holdup4school [ITA]
A scuola di crowdfunding - Holdup4school [ITA]A scuola di crowdfunding - Holdup4school [ITA]
A scuola di crowdfunding - Holdup4school [ITA]
 
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdfBrochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
Brochure_Sostenibilità e Inclusione_2022.pdf
 
Complessità, Flessibilità, Semplessità
Complessità, Flessibilità, SemplessitàComplessità, Flessibilità, Semplessità
Complessità, Flessibilità, Semplessità
 
I care the world
I care the worldI care the world
I care the world
 
Lavgruppo
Lavgruppo Lavgruppo
Lavgruppo
 
V. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e Strategie
V. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e StrategieV. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e Strategie
V. Cappio - Family Tourism: Trends, Opportunità e Strategie
 
Coordinamento cambiamo la
Coordinamento cambiamo laCoordinamento cambiamo la
Coordinamento cambiamo la
 
Cl@ssi 2.0 - Direzione Didattica di Marostica (VI)
Cl@ssi 2.0 - Direzione Didattica di Marostica (VI)Cl@ssi 2.0 - Direzione Didattica di Marostica (VI)
Cl@ssi 2.0 - Direzione Didattica di Marostica (VI)
 
Mi presento
Mi presentoMi presento
Mi presento
 
Effetto Medici
Effetto MediciEffetto Medici
Effetto Medici
 
Viadana[1]
Viadana[1]Viadana[1]
Viadana[1]
 
Sun sense palermo hotels comunicazione
Sun sense palermo hotels    comunicazioneSun sense palermo hotels    comunicazione
Sun sense palermo hotels comunicazione
 
Cyberpedagogia 16.17.
Cyberpedagogia 16.17.Cyberpedagogia 16.17.
Cyberpedagogia 16.17.
 
Elena Alquati Coordinamento cambiamo la mensa
Elena Alquati Coordinamento cambiamo la mensaElena Alquati Coordinamento cambiamo la mensa
Elena Alquati Coordinamento cambiamo la mensa
 

More from Salvatore Satta (8)

Laboratorio audiovisivo
Laboratorio audiovisivoLaboratorio audiovisivo
Laboratorio audiovisivo
 
La valutazione dei processi formativi nell'e-learning
La valutazione dei processi formativi nell'e-learningLa valutazione dei processi formativi nell'e-learning
La valutazione dei processi formativi nell'e-learning
 
La produzione mediale delle aspettative giovanili
La produzione mediale delle aspettative giovaniliLa produzione mediale delle aspettative giovanili
La produzione mediale delle aspettative giovanili
 
Digital learning - Progettazione formativa multimediale 2
Digital learning - Progettazione formativa multimediale 2Digital learning - Progettazione formativa multimediale 2
Digital learning - Progettazione formativa multimediale 2
 
Web per la didattica - wiki e blog
Web per la didattica - wiki e blogWeb per la didattica - wiki e blog
Web per la didattica - wiki e blog
 
Dall'integrazione alla disintermediazione
Dall'integrazione alla disintermediazioneDall'integrazione alla disintermediazione
Dall'integrazione alla disintermediazione
 
Digital Literacy vs Digital Education
Digital Literacy vs Digital EducationDigital Literacy vs Digital Education
Digital Literacy vs Digital Education
 
Digital education
Digital educationDigital education
Digital education
 

Recently uploaded

Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
sasaselvatico
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
nico07fusco
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 

Recently uploaded (17)

TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docxTeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
 
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdfTeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxTeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
 

Digital learning - Progettazione Educativa Multimediale

  • 1. Digital Learning Simona Carta PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE UNITÀ DIDATTICA 1
  • 2. Cosa significa Progettare la formazione multimediale?
  • 3. Cosa si intende per Apprendimento significativo?
  • 5. Contenuto monomediale Riporta le informazioni in un unico formato di presentazione, come, ad esempio, con sole parole.
  • 6. Contenuto in forma monolitica notevole sforzo di concentrazione
  • 7. Parole e immagini […] Più popolare del "Manuale di economia domestica celeste“ […] più discusso della trilogia di bestseller filosofici di Oolon Colluphyd "Dove ha sbagliato Dio” […]
  • 8. Contenuto multimediale Riporta le informazioni in più formati di presentazione, affiancando alle parole, ad esempio, anche materiale illustrativo.
  • 9. Parole e immagini contribuiscono ad avviare il processo di acquisizione di concetti e idee
  • 10. Parole per i passaggi più “formali”, le parti descrittive, le azioni da compiere
  • 11. Immagini per un’informazione d’insieme, intuitiva, più “naturale”
  • 12. Parole, immagini e… http://www.youtube.com/watch?v=9zYqu6egyCw
  • 13. y x z k r t j i Rappresentazioni verbali Rappresentazioni visive
  • 14. Apprendimento significativo Processo di acquisizione delle informazioni e di integrazione nel sistema di conoscenze, mediante la costruzione di un modello mentale.
  • 15. y x z k r t j i Rappresentazioni verbali Rappresentazioni visive
  • 16. Che cos’è la Dissonanza cognitiva?
  • 17. Il processo di apprendimento provoca uno stato di forte disarmonia, di «dissonanza cognitiva», dovuta al fatto che il nuovo modello «intacca» gradualmente quello esistente.
  • 19. Resistenza all’apprendimento Livello di «consonanza» del vecchio modello Quantità e qualità delle informazioni
  • 20. Resistenza all’apprendimento Livello di «consonanza» del vecchio modello Quantità e qualità delle informazioni
  • 21. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Quaestio Caso negativo Reductio ad absurdum Sic et non
  • 22. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Caso negativo Reductio ad absurdum Quaestio Sic et non Per l’esposizione di un sistema teorico in casi di BASSA resistenza all’apprendimento
  • 23.
  • 24. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Quaestio Reductio ad absurdum Sic et non Caso negativo Per l’esposizione di un sistema di informazioni in casi di resistenza all’apprendimento MEDIO-ALTA
  • 25.
  • 26. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Reductio ad absurdum Caso negativo Quaestio Sic et non Per l’analisi di due teorie e il superamento della prima in casi di MEDIA resistenza all’apprendimento
  • 27.
  • 28. Modelli di gestione della dissonanza cognitiva Caso negativo Quaestio Reductio ad absurdum Sic et non Per la critica della teoria A in casi con livello massimo di dissonanza e ALTA resistenza all’apprendimento
  • 30. Resistenza all’apprendimento Livello di «consonanza» del vecchio modello Quantità e qualità delle informazioni
  • 32. Teoria cognitiva dell’apprendimento multimediale (Richard E. Mayer)
  • 33. Decodifica delle informazioni: • 2 canali sensoriali • Capacità di elaborazione limitata
  • 34. • Selezione e riorganizzazione delle particelle di informazioni che compongono il messaggio multimediale • Capacità di elaborazione limitata
  • 35. • Integrazione con i sistemi di conoscenza precedenti • Eventuale aggiornamento dei modelli mentali preesistenti
  • 36. Cosa si intende per Multimedia Learning?
  • 37. Multimedia Learning Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.
  • 38. Multimedia Learning Per multimedia learning si intende il processo di apprendimento (in termini sia di acquisizione di informazioni sia di costruzione della conoscenza) favorito da un messaggio multimediale, ovvero dalla presentazione di materiale in formato sia verbale sia grafico.
  • 39. Avvio del processo di apprendimento: Selezione delle informazioni sulle quali concentrarsi
  • 40. Cosa si intende per Carico Cognitivo?
  • 41. Teoria del “carico cognitivo” di John Sweller
  • 42. Carico cognitivo Per “carico cognitivo” si intende il carico cui è sottoposta la memoria di lavoro durante il processo di elaborazione delle informazioni. Si distingue in tre tipologie: intrinseco, estraneo e pertinente.
  • 43.
  • 44. Frittata semplice INGREDIENTI • 6 uova • sale • prezzemolo triturato • 40 grammi di burro
  • 45. Frittata semplice Battete 6 uova con una presa di sale ed un pizzico di prezzemolo triturato. Fate sciogliere in padella al fuoco circa 40 grammi di burro, poi versatevi le uova, fatele scorrere sul fondo della padella e mischiate un pò, appena preso colore, date un colpo colla mano al manico della padella, facendo voltare la frittata.
  • 46.
  • 47. Cassata siciliana INGREDIENTI 1 pan di Spagna di 26 cm di diametro Per il ripieno • 1 kg di ricotta di pecora • 200 g di zucchero a velo • 1/2 dl di rum • 120 g di canditi tritati • 120 g di cioccolato fondente tritato Per la pasta al pistacchio • 60 g di pistacchio tritato finemente • 150 g di mandorle tritate finemente • 50 g di zucchero a velo • 2 cucchiai di rum Per lo sciroppo al rum • 2 dl di acqua • 50 g di zucchero semolato • 1/2 dl di rum Per la decorazione • 450 g di fondant (oppure 200 g di ricotta lavorata con 20 g di zucchero a velo) • 2 cucchiai di gelatina d’albicocche • frutta candita a piacere
  • 48. Cassata siciliana Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore. Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum. Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
  • 49.
  • 50. Carico cognitivo “intrinseco” Dipende dalla difficoltà insita nell’informazione (numero di concetti e complessità delle relazioni)
  • 51. Cassata siciliana Lavorate la ricotta con lo zucchero fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, quindi trasferitelo in una terrina. Fate macerare 20 minuti i canditi nel rum, sgocciolateli, uniteli alla ricotta, aggiungete il cioccolato, coprite la terrina con la pellicola, conservatela in frigo 12 ore. Preparate la pasta al pistacchio: amalgamate il pistacchio con le mandorle, lo zucchero a velo e il rum. Preparate lo sciroppo: in un tegamino fate bollire per alcuni minuti l’acqua con lo zucchero, ritirate, lasciate intiepidire, unite il rum. Tagliate il pan di Spagna a fettine, mettetele una accanto all’altra sul fondo di uno stampo (cm 26 di diametro) bagnato e foderato di pellicola, spruzzatele con lo sciroppo al rum. Riempitelo con la ricotta e chiudete con altre fette di pan di Spagna sempre spruzzate di sciroppo. Sigillate lo stampo con la pellicola, tenetelo in frigo 12 ore poi sformate la cassata e pennellatela con la gelatina sciolta. Ricopritela con il fondant diluito a bagnomaria o con la ricotta. Stendete la pasta al pistacchio, con un tagliapasta ritagliatevi alcuni rombi e applicateli lungo la circonferenza del dolce. Decorate la cassata con la frutta candita e tenetela in frigo sino al momento di servire.
  • 52.
  • 53.
  • 54. Carico cognitivo “estraneo” Generato dal modo in cui sono progettati i contenuti didattici
  • 55.
  • 56. Carico cognitivo “pertinente” Dovuto all’impegno adoperato per apprendere in maniera significativa
  • 57. Per una comunicazione efficace è indispensabile… • mantenere alto il carico cognitivo pertinente • ridurre il carico cognitivo intrinseco • tendere a eliminare il carico cognitivo estraneo
  • 58. L’uso della multimedialità deve agevolare: 1. la selezione del materiale verbale e iconico 2. l’organizzazione del materiale selezionato in modelli mentali coerenti 3. l’integrazione di queste rappresentazioni verbali e visive con il sistema di conoscenze già acquisito
  • 59. Come si progetta una Presentazione Multimediale?
  • 60.
  • 61.
  • 62. Principi del Multimedia Learning • Multimedialità • Contiguità spaziale • Contiguità temporale • Coerenza • Modalità • Ridondanza • Personalizzazione • Segmentazione e formazione pre-corso • Differenze personali
  • 63.
  • 64.
  • 65.
  • 66. Multimedialità Si apprende di più dalle parole combinate con la grafica (immagini statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
  • 67. Multimedialità Le parti del fiore Il fiore è generalmente composto dal calice, dalla corolla, dagli stami e dal pistillo. Il calice protegge tutte le altri parti del fiore. La corolla è formata da petali di vario colore. All’interno della corolla si trovano gli stami, filamenti sottili costituiti da una parte superiore ingrossata. Al centro del fiore si trova il pistillo simile a un piccolo fiasco.
  • 68. Le parti del fiore Multimedialità Corolla Calice Stami Pistillo Petalo
  • 69. 1. Multimedialità Si apprende di più dalle parole combinate con la grafica (immagini statiche, animazioni o video), che dalle sole parole!
  • 71. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 72. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva • Statica • Dinamica
  • 73. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 74. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 75. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 76. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva • Decorativa • Figurativa • Mnemonica • Organizzativa • Relazionale • Trasformativa • Interpretativa
  • 77. Decorativa Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 78. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva Decorativa
  • 79. Figurativa Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 80. Mnemonica Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 81. Organizzativa Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 82. Organizzativa Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 83. Relazionale Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 84. Trasformativa Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 85. Interpretativa Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva
  • 86. Tipologie di grafica: • Aspetto • Funzione comunicativa • Funzione cognitiva • Interazione con i processi di apprendimento
  • 87. Contiguità spaziale Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une alle altre.
  • 88. Inserisci celle Con il pulsante “Inserisci celle” puoi: • inserire celle, righe o colonne nel foglio o nella tabella di lavoro; • aggiungere un foglio alla cartella di lavoro. 1 1 Contiguità spaziale
  • 89. Inserisci celle Con il pulsante “Inserisci celle” puoi: • inserire celle, righe o colonne nel foglio o nella tabella di lavoro; • aggiungere un foglio alla cartella di lavoro. 1 1 Split attention
  • 90. 2. Contiguità spaziale Le parole e le immagini correlate vanno posizionate vicine le une alle altre.
  • 92. Contiguità temporale Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio vanno presentate nello stesso momento.
  • 93. Le parti del fiore Petalo Corolla Calice Stami Pistillo Contiguità temporale
  • 94. 3. Contiguità temporale Le animazioni a video e la corrispondente descrizione in audio vanno presentate nello stesso momento.
  • 96. Coerenza Nella presentazione multimediale devono essere veicolati solamente contenuti coerenti con l’obiettivo didattico in questione.
  • 97. Le parti del fiore Coerenza Calice Gambo Corolla Petalo
  • 98. Le parti del fiore Calice Gambo Corolla Petalo Seductive detail
  • 99. Le parti del fiore Coerenza Calice Corolla Gambo Petalo
  • 100. 4. Coerenza Nella presentazione multimediale vanno veicolati solamente contenuti coerenti con l’obiettivo didattico in questione.
  • 103. Modalità Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle parole.
  • 104. Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso l’atmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato. Modalità
  • 105. TRASCRIZIONE AUDIO: Per volare una mongolfiera sfrutta un semplice principio della fisica: il principio di Archimede. In base a questo principio, un corpo parzialmente o interamente immerso in un fluido (in questo caso l’atmosfera) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido da esso spostato. Modalità
  • 106. 5. Modalità Le informazioni vanno distribuite in maniera equilibrata tra canale visivo e canale uditivo, privilegiando la narrazione audio per la trasmissione delle parole.
  • 108. Ridondanza La stessa informazione non va presentata in formati diversi: meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a video.
  • 109. Luigi è indeciso. Ha valutato tutte le possibili soluzioni e ora è davanti a un bivio. Ridondanza Cosa fare? TRASCRIZIONE AUDIO: Luigi è indeciso. Ha valutato tutte le possibili soluzioni e ora è davanti a un bivio. Cosa fare? Parlare con Mario, il suo responsabile, oppure risolvere il problema da solo? Risolvere il problema da solo Parlare con Mario, il suo responsabile
  • 110. Cosa fare? TRASCRIZIONE AUDIO: Luigi è indeciso. Ha valutato tutte le possibili soluzioni e ora è davanti a un bivio. Cosa fare? Parlare con Mario, il suo responsabile, oppure risolvere il problema da solo? Risolvere il problema da solo Parlare con Mario, il suo responsabile Ridondanza
  • 112. 6. Ridondanza La stessa informazione non va presentata in formati diversi: meglio descrivere le immagini con parole in audio, che con testi a video.
  • 113. 7. Personalizzazione • Stile di conversazione informale • Voce reale • Agenti virtuali
  • 114. 8. Segmentazione e formazione pre-corso • Porzioni di contenuto • Prerequisiti
  • 115. 9. Differenze personali Effetti positivi di una presentazione multimediale per discenti con poche conoscenze
  • 116. Cosa significa Progettare la formazione multimediale?
  • 117. G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO “GET. GUIDA ALL’EDUCATION TECHNOLOGY. INFORMATICA E MULTIMEDIALITÀ PER EDUCATORI E PROFESSIONISTI DELLA FORMAZIONE”, COLLANA “MANUALI DEL SAPERE”, MAGGIOLI EDITORE, 2013 G.B. RONSIVALLE, S. CARTA, M. ORLANDO, .GET+ SLIDE DESIGN. 7 REGOLE PER CREARE PRESENTAZIONI EFFICACI, 2014 (PER IOS, ANDROID E WINDOWS) P. CHANDLER, J. SWELLER, COGNITIVE LOAD THEORY AND THE FORMAT OF INSTRUCTION, COGNITION AND INSTRUCTION, 8, PP. 293-332, 1991 R. C. CLARK, C. LYONS, GRAPHICS FOR LEARNING. PROVEN GUIDELINES FOR PLANNING, DESIGNING, AND EVALUATING VISUALS IN TRAINING MATERIALS (SECOND EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2012 R. C. CLARK, R. E. MAYER, E-LEARNING AND THE SCIENCE OF INSTRUCTION. PROVEN GUIDELINES FOR CONSUMERS AND DESIGNERS OF MULTIMEDIA LEARNING (THIRD EDITION), PFEIFFER, SAN FRANCISCO 2011 R. E. MAYER, MULTIMEDIA LEARNING, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, NEW YORK 2001 J. NOVAK, L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: LE MAPPE CONCETTUALI PER CREARE E USARE LA CONOSCENZA, ERICKSON, TRENTO 2001 PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE Bibliografia
  • 118. Digital Learning simona.carta@wemole.com PROGETTAZIONE FORMATIVA MULTIMEDIALE UNITÀ DIDATTICA 1