Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Diritti e libertà
1. PROGETTO CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Diritti e libertà dalla fine del XVIII secolo a oggi.
Dopo la seconda guerra mondiale, il 1°gennaio del 1948 è entrata in
vigore la Costituzione italiana, legge fondamentale del nostro Stato.
Con i suoi 139 articoli, essa regola la vita di tutti i cittadini italiani.
Con questo progetto, ci siamo proposti di tornare a ritroso nel tempo
per conoscere l’evoluzione di diritti e libertà che oggi ci possono
sembrare scontati.
Per avere un punto di vista più ampio dell’argomento, abbiamo preso
visione del musical “Rugantino”, ambientato nei primi anni del 1800
nella Roma pontificia.
Dopo aver approfondito la ricerca sulla Costituzione della breve
Repubblica Romana instauratasi nel 1849, il gruppo di lavoro è
passato all’individuazione di alcuni temi principali, sui quali aprire un
dibattito.
Gli argomenti da noi scelti per il confronto in classe sono cinque:
● pena di morte;
● forme di governo e suddivisione dei poteri;
● disuguaglianze sociali;
● libertà di pensiero ed espressione;
● influenza ecclesiastica sulla vita dei cittadini di uno Stato.
In seguito alla selezione dei temi, all’interno del nostro gruppo
abbiamo scambiato le nostre opinioni sui cinque punti
precedentemente citati.
Sono venute fuori molteplici idee, anche molto discordanti, che
verranno approfondite durante il dibattito. Di seguito, vi è un
riassunto degli elementi che permettono a ognuno di formare il
proprio pensiero sugli argomenti.
2. La pena di morte è stata probabilmente la materia trattata che ha avuto
più opinioni discordanti nel gruppo.
Attraverso lo studio della storia sappiamo che la pena di morte è stata
usata in quasi tutte le civiltà del passato; dopo il riconoscimento del
diritto alla vita, però, essa è stata proscritta in molti Stati del mondo.
Da questo punto di vista, la Costituzione della Repubblica Romana
(1849), può essere considerata moderna, visto che la pena di morte era
vietata.
Anche la Costituzione italiana non ammette questa pena. Tutto ciò ha
generato idee discordanti che verranno espresse durante il dibattito in
classe.
Si è quindi passati al tema delle diverse forme di governo e della
suddivisione dei poteri. Questo macro-argomento è stato già trattato
ampiamente nel programma di storia e filosofia, in particolare nello
studio dell’opera di Montesquieu “Spirito delle leggi” del 1748,
secondo cui in uno Stato si ha la necessità della tripartizione dei
poteri:
● potere legislativo;
● potere esecutivo;
● potere giudiziario.
Questa suddivisione è in atto in molti Stati moderni, anche se con
qualche differenza sostanziale sulle forme di governo. Queste ultime
sono cambiate con il trascorrere del tempo ed è interessante come nel
gruppo ci siano state divergenti opinioni anche su questo tema.
In seguito, siamo passati al tema delle disuguaglianze sociali. Si può
osservare la lenta evoluzione riguardo questo argomento; la
condizione di schiavitù che una volta era accettata, oggi in teoria non
è più ammessa, ma ci sono zone del mondo in cui ciò è ancora un
problema. La legge dovrebbe essere uguale per tutti, ma lo è nella
3. pratica?
Il tema delle libertà di pensiero ed espressione è nato con
l’Illuminismo e la Rivoluzione francese. Secondo la Dichiarazione dei
diritti dell’uomo, tutti, a prescindere dalle differenze di sesso, etnia, di
reddito, ecc… hanno il diritto di esprimere la loro opinione senza
ledere le libertà altrui. Questo principio viene realmente rispettato?
L’ultimo argomento da noi trattato è quello dell’influenza
ecclesiastica sulla vita dei cittadini dello Stato. Da sempre, la
religione (non solo cristiana) ha esercitato un notevole peso anche
sulle vicende politiche, partendo dal periodo medioevale in cui il Papa
possedeva il potere temporale oltre a quello spirituale. Anche ai nostri
giorni scoppiano guerre per motivi religiosi, che in realtà sono solo
una copertura per le cause economico-politiche.
18/01/2019 Il gruppo formato da: