The role of Tutor on line in Italian contest Description of the the 5 skills Tutor on line should posses: Technological skills, Emotional skills, Relational skills, Verbal and Coceptual skills, Organisational skills
2. TUTOR ON LINE VS DOCENTE
• Il tutor on line non è propriamente un cultore della materia,
questa caratteristica appartiene di più al docente
• E, come è ormai pensiero unanime, tutor on line e docente
sono due figure diverse nell’e-learning
• Il docente si occupa della correttezza scientifica dei materiali
inseriti, ed è una figura che resta un po’ «dietro le quinte»,
durante il percorso formativo on line
• Il tutor on line, pur avendo una conoscenza approfondita della
materia trattata, ha un profilo più relazionale che accademico:
il suo ruolo è quello di facilitatore dell’apprendimento, e lo
svolge lasciando che la conoscenza si formi in modo
orizzontale tra i membri del corso, in modo tale che essa
nasca dalla comunità di apprendimento e si propaghi
attraverso di essa
3. Funzione del Tutor on line
• La funzione principale del Tutor on line è
quella di mettere i dicenti nelle condizioni
migliori per intraprendere il percorso
personale e formativo che si svilupperà
durante tutta la durata del corso, attraverso il
quale il Tutor on line li accompagnerà
4. Complessità dell’attività del Tutor on
line
L’attività del Tutor on line è molto complessa fin dal
momento in cui il corso on line viene pensato. La
maggiore difficoltà iniziale è rendersi conto delle
tempistiche che occorrerebbero ai discenti per
poter effettuare quelle attività, e parametrare la
loro difficoltà con le competenze e le conoscenze
dei soggetti che dovrebbero svolgerle. E continua,
per tutta la durata del percorso formativo,
attraverso cui il Tutor on line si trova a fare da guida
ai suoi discenti
5. Le competenze del Tutor on line
• Il Tutor on line deve possedere competenze di
5 tipi:
1) Competenze tecnologiche
2) Competenze emotive
3) Competenze relazionali
4) Competenze verbali e competenze
concettuali
5) Competenze organizzative
6. Competenze tecnologiche
Il primo approccio, durante un corso di e-learning, gli studenti lo hanno
con la piattaforma, prima ancora che con il Tutor on line
Per questo, è necessario che l’ambiente di apprendimento virtuale sia
di facile fruizione, ma, anche, che il Tutor on line sappia muoversi con
abilità e destrezza all’interno di esso.
Perciò, anche se il Tutor on line non deve essere, per forza, un tecnico
informatico, una buona conoscenza delle tecnologie didattiche
utilizzate è funzionale all’attività che svolge. Perché, ogni volta, che il
discente ha un problema tecnico si rivolge a lui
Le competenze tecnologiche vengono date, spesso, per scontate e
poco considerate, ma le difficoltà tecniche che il dicente riscontra
nell’utilizzo della piattaforma, sono la causa principale di un suo
abbandono
7. Competenze emotive
Gli ambienti di apprendimento virtuale sono «luoghi» svincolati dalla
fisicità e in cui la comunicazione è quasi sempre virtuale: questo li
priva di quei riferimenti metacomunicativi (il tono della voce,
l’espressione del viso, la postura, ecc…), che accendono in noi, in modo
più rapido ed intuitivo, le emozioni
Ed è stato provato che emozioni positive facilitano l’apprendimento
degli individui.
Gli ambienti virtuali possono instillare, in alcuni individui, una
sensazione di asetticità e di vuoto, quasi di solitudine, con ripercussioni
negative sull’impegno e sulla partecipazione degli iscritti al corso.
Il Tutor on line deve possedere delle competenze emotive ben
sviluppate, che gli permettano di entrare in empatia con i discenti e
capire il loro stato d’animo, ma, anche, di intervenire con le giuste
azioni che la situazione richiede
8. Competenze relazionali
Fondamentale, affinché un corso di e-learning dia buoni risultati, è che le interazioni
fra i discenti siano costruttive e rispettose.
Le relazioni, che si creano fra di essi, influiscono sull'efficacia del percorso formativo; è
perciò necessario che queste siano di stimolo durante lo svolgimento delle varie
attività.
Gli scambi devono avvenire alla pari, senza prevaricazioni ed aggressività.
Far conoscere ai discenti la netiquette, sicuramente aiuta; ma non può sostituire il
ruolo del tutor on line.Le competenze relazionali sono, a mio avviso, quelle più difficili
da mettere in atto, per i soggetti che svolgono l'attività di tutor nelle comunità di
apprendimento virtuali. Perché la loro figura deve essere percepita come sempre
presente, ma i loro interventi devono essere ben dosati, per non diventare troppo
invasivi, rischiando di opprimere e limitare il flusso di coscienza tra i membri.
Dover creare un clima di fiducia e condivisione, riducendo al minimo gli scambi con i
discenti, comporta che ogni intervento del Tutor on line debba essere determinante
nei tempi e nei modi.
Di solito la strategia messa in atto dal tutor on line è quella del fading: all'inizio fa sì
che la sua presenza sia percepita con una certa frequenza, per poi scomparire a poco a
poco.
9. Competenze verbali e competenze
concettuali
Le competenze verbali e quelle concettuali si collegano all'aspetto relazionale insito
nel ruolo del tutor on line.
E’ vero che egli non deve essere un cultore della materia trattata, ma deve,
comunque, conoscerla in modo approfondito.
Spesso i suoi interventi sono correttivi rispetto all'andamento della discussione e allo
svolgimento delle attività, e, dovendo essi, come ho già detto, essere ridotti al minimo,
per poter diventare funzionali allo scopo, che con l'attività di e-learning si vuole
raggiungere (far sì che la conoscenza non sia imposta dall'alto, ma nasca,
spontaneamente, dalla condivisione di riflessioni e documenti, da parte dei discenti), è
necessario che siano ben costruiti, per quanto riguarda i contenuti.
Una conoscenza approfondita è, perciò, fondamentale per individuare anche le più
sottili sfumature, che possono deviare lo svolgimento dei compiti verso conclusioni
sbagliate e rimettere, con rapidità, il lavoro dei discenti nella giusta carreggiata.
Anche la scelta dei termini e del costrutto delle frasi deve essere appropriata, al fine di
dare, con poche parole, le ispirazioni necessarie a vivacizzare una discussione che
langue o a rendere partecipe un soggetto più apatico.
10. Competenze organizzative
Ritengo che un tutor on line debba possedere
anche buone competenze organizzative. Una
volta avviato il corso, egli ne diventa l'architetto:
sottopone con le giuste tempistiche le varie
attività ai discenti, li divide in gruppi, affida loro
dei ruoli propone percorsi personalizzati ai
soggetti che sono rimasti indietro rispetto agli
altri menbri del proprio gruppo per fare in modo
che si rimettano alla pari.
11. Tutor on line e conoscenza dei discenti
Tutto quanto è stato detto finora, credo faccia capire
bene la complessità del ruolo del Tutor on line.
I compiti, che egli deve svolgere, sono facilitati da una
buona conoscenza dei discenti; una cosa che, poi, gli
tornerà utile anche nella fase di valutazione.
Le presentazioni iniziali che, di solito, vengono fatte fare
ai discenti, sono molto utili a questo scopo. Inoltre,
permettono anche ai corsisti di conoscersi fra loro e porre
le basi per costruire quelle relazioni, che sono
indispensabili durante lo svolgimento del percorso
formativo.
12. Conclusioni
• In Italia, la figura del Tutor on line merita maggiore
attenzione istituzionale
• Non c’è ancora, almeno in Italia, una normativa che
definisca, in maniera certa e definitiva, questo profilo
professionale.
• C'è un grande dibattito in corso: proposte per istituire,
nel contesto italiano, un albo professionale per questa
figura; riflessioni su quale sarebbe il curriculum più
adatto per ricoprire questo ruolo (universitario o post-
universitario, accademico o professionale); elenchi
delle sue competenze ed azioni specifiche.
• Ma, al momento, di concreto non si è fatto ancora nulla