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RISCHIO, TRASGRESSIONE E AVVENTURA
TRA I GIOVANI.
Presuppos8 teorici, evidenze empiriche e casi di rappresentazione mediale
Paola Panarese – 8 giugno 2020
INDICE
§ Rischio
§ Rischio e giovani
§ Convinzioni, relazioni, comportamenti
§ Luoghi comuni
§ Rappresentazioni mediali e giochi pericolosi
RISCHIO § Probabilità che si verifichi un evento indesiderato.
§ Più grande è la probabilità e più indesiderato l’evento,
maggiore è il rischio (Morini, 2014).
§ Termine complesso
§ Ampio e connesso a eventi diversi
§ Inflazionato
§ In movimento
RISCHIO
IN PASSATO
§ Navigazione in acque ignote, evento di
origine naturale (Giddens, 1990)
§ Nel XVII secolo, legato alla condoYa
individuale e a possibili esi8 nega8vi o
posi8vi (Lupton, 2013).
§ Dal XVIII secolo, associato agli ul8mi
immigra8 negli Sta8 Uni8
§ Dagli anni SeYanta, rela8vo a
situazione a rischio (Caliman, 1997)
SOCIOLOGIA
DEL RISCHIO
Con la seconda modernità (Beck,
1994), la sociologia sviluppa la
branca di studio cresciuta intorno a
interrogativi provocati da catastrofi
naturali, problemi industriali,
turbolenze economiche e
insicurezze sociali
SOCIETÀ DEL
RISCHIO
Per Beck, tratti della nella società
contemporanea sono:
§ L’individualizzazione (Beck, 1994) e
l’indeterminatezza della società tardo-
moderna.
§ La sottrazione alla percezione dei rischi
contemporanei (Beck, 1994 trad. it. 2000).
§ Il rapporto con il sapere: quei rischi che
non possono essere colti dallo sguardo hanno
«bisogno degli organi di senso della scienza –
teorie, esperimenti, strumenti di misurazione
– per essere visibili e interpretabili in quanto
tali» (Beck, 1994, p. 35 trad. it. 2000), o di
autorità politiche che stabiliscano quali
pericoli meritano di essere considerati.
EDGEWORK
§ Lyng definisce le pratiche di risk-taking volontario «as a
form of boundary negotiation» (Lyng, 1990, p. 4).
§ Si tratta di un temporanea fuga dai confini sociali (tra salute
mentale e follia, coscienza e incoscienza, vita e morte) e della
ricerca di esperienze mentali e/o fisiche al limite.
§ Implica la ricerca di equilibrio tra abilità e intensità emotiva
(legata alla forza di volontà, al desiderio di dominare la paura,
all’esercizio del controllo, ecc.)
RISCHI E PERICOLI
§ La sociologia dis8ngue i rischi dai pericoli
§ I primi si riferiscono ai possibili effei nega8vi
di azioni che presuppongono una certa
consapevolezza
§ I secondi a conseguenze nega8ve dovute a
faYori esterni (Luhmann, 1991).
RISCHIO
La valutazione del rischio e la
disponibilità ad accettarlo hanno una
natura sociale (Singleton e Hovden, 1987),
legata alle percezioni e alle condotte
del gruppo di riferimento, alla direzione
data dai processi di socializzazione e
all’orientamento dell’opinione pubblica
Per Mary Douglas (1986; 1992), è una
reazione culturale standardizzata,
condizionata dai giudizi morali della
colleività e dalla selezione dei pericoli
socialmente più rilevan8.
RISCHIO
Per David Le Breton (1991) è un gioco simbolico
con il limite, il tentativo di uscire incolumi dallo
spostamento e dal superamento continuo di un
confine, socialmente stabilito.
RISCHIO
Per Ulrich Beck (1994), «il
rischio inizia laddove
termina la nostra fiducia
nella sicurezza e finisce di
essere rilevante allorquando
la potenziale catastrofe si
verifica» (Beck, 1994; trad. it.
2000, p. 327).
RISCHIO
§ Oggetto di studi privilegiato delle
scienze sociali è il rapporto dei giovani
con il rischio
§ Una ragione dell’interesse è nella
visione dei giovani come futuro della
società
GIOVANI E
RISCHIO
Diverse prospeive:
§ L’economia ha focalizzato l’aYenzione
sul processo decisionale (Booth &
Nolen, 2012; Gruber, 2001).
§ La psicologia dello sviluppo ha
indagato sopraYuYo autocontrolo e
resilienza (Bengtsson & Ravn, 2018; Yates
& Grey, 2012).
§ Le neuroscienze hanno analizzato
impulsi e disposizioni mentali (Casey,
Jones, & Hare, 2008; Steinberg, 2008).
GIOVANI E
RISCHIO
Questa prospettiva è stata superata da
alcuni sociologi (Lupton, 1999; Tulloch &
Lupton, 2003) che considerano il risk-
taking modellato da norme e
aspettative sociali e culturali.
Molti sviluppi teorici ed empirici si
rintracciano nei primi anni 2000
(Crawshaw & Bunton, 2009; France, 2000;
Green, Mitchell, & Bunton, 2000; Lawy,
2002; Lyng, 2005; Mitchell et al., 2001)
GIOVANI
E RISCHIO
Analisi empiriche hanno prodotto
risultati ricchi su giovani e alcol
(MacLean, Pennay & Room, 2018; Zajdow &
MacLean, 2014), droga (Dahl & Sandberg,
2015; Ravn, 2012), velocità (Balkmar &
Joelsson, 2014; Fynbo, 2014), sport
estremi (Delle Fave, Bassi & Massimini,
2003; Dimmock, 2009)
Poco sono stati indagati temi come il
contributo positivo del rischio nella
definizione del sé (Arnett, 2000; Howlett,
William & Evers, 2003), l’associazione tra
rischio e piacere (Lyng 1990), e
l’influenza della prospettiva positiva sul
rischio dal mondo adulto a quello
giovanile (Lupton & Tulloch, 2002).
GIOVANI
E RISCHIO
GIOVANI
E RISCHIO
§ Prevale una prospettiva adulta e problematica
§ Sono limitati gli studi su ciò che i giovani intendono per
rischio
§ Si dividono tra approcci quantitativi e qualitativi
GIOVANI E RISCHIO
In una prospettiva socioculturale, tre aree di
interesse: convinzioni, interazioni sociali e relazioni
di potere e comportamenti (France, 2010).
Percezione, riconoscimento e gestione del rischio
sono modellati dal contesto socio-culturale di
riferimento
CONVINZIONI
CULTURAL BIASES
§ Eventi più drammatici e visibili vengono ritenuti
più probabili di altri (Tversky, Kahneman e Slovic,
1982)
§ A parità di rischio oggettivo, si temono più quelle
situazioni che hanno una bassa probabilità di
verificarsi, ma conseguenze peggiori (Beccaria,
2004).
CONVINZIONI
L’assunzione di rischi è inquadrata
dall’ambiente in cui si cresce (Zinn, 2019),
dalla visione del mondo (Douglas, 1992;
Wildavsky & Dake, 1990), dal genere (Coffey
et. Al., 2018), dall’etnia (Finucane et al.,
2000), dalla situazione economica
(Finucane et al., 2000; Zinn, 2019)
CONVINZIONI
Atteggiamenti e percezioni sono influenzati
da fattori contestuali quali la sensazione di
poter controllare il rischio, la familiarità con
esso, la possibilità di incolpare altri, la
dimensione morale e gli orientamenti
culturali generali.
§ La visione del rischio risente di un
cambiamento seman8co per
• Presen8smo
• Fatalismo
• ProgeYazione aperta alla
revisione (IARD, 2007)
§ Il rischio è noto ai ragazzi, ma
credono di poterlo affrontare
(Svenson, 1981; Weinstein, 1984;
Bates e Stevens, 1989)
CONVINZIONI
Il rischio può anche essere considerato un
valore nel contesto di riferimento, come
indicatore di abilità e coraggio (Jellison e Riskind,
1970)
CONVINZIONI
CONVINZIONI
Una ricerca europea su giovani tra i 14 e i 22 anni
d’età rivela diverse visioni del rischio in diverse
nazioni: in Francia, Italia e Germania come sfida
posi8va, in Spagna come pericolo e diver8mento,
in Grecia come occasione di crescita personale, in
Gran Bretagna come eccitazione (Carbone, 2000)
RELAZIONI
§ L’emulazione è fondamentale per l’adozione o il rifiuto di comportamenti rischiosi
(Steinberg, 2008).
§ Avere amici che guidano sotto l’effetto di sostanze psicotrope aumenta la
probabilità di imitazione (Beccaria, 2004)
§ La presenza di pari accresce la sensibilità alla ricompensa di decisioni rischiose (Silva
et al., 2017)
§ Fidarsi di amici o partner che adottano comportamenti rischiosi può ridurre la
percezione del pericolo (Zinn, 2019)
§ L’uso regolare di caschi o cinture di sicurezza da parte dei migliori amici è un buon
indicatore del comportamento alla guida dei giovani (Beccaria, 2004)
§ Un modello paterno positivo incoraggia la guida sicura (Jessor, 1984).
L’esposizione al rischio può avere la
funzione di un gioco nel quale le persone
costruiscono e condividono codici e
valori comuni, configurandosi come ri8 di
passaggio (Turner, 1982; Van Gennep, 1990)
e, per gli adolescen8, come ri8 in8mi (Le
Breton, 2002; 2014)
RELAZIONI
COMPORTAMENTI
§ Quando una pratica rischiosa diventa routine, il
rischio viene sottovalutato (Bunn, 2015; Zinn, 2019).
§ Chi ha assunto un rischio ha più probabilità di
ripeterlo (Jack, 1989)
§ I giovani che assumono rischi tendono ad adottare
diversi comportamenti rischiosi (Beccaria, 2004).
COMPORTAMENTI
§ La guida spericolata coinvolge più di un
terzo dei ragazzi, quella in stato di
ebbrezza un giovane ogni seYe e i
rappor8 sessuali non protei uno su
cinque
§ Uso di sostanze stupefacen8 o abuso di
alcol sono diffusi e trasversali (IARD,
2007)
COMPORTAMENTI
Tra le motivazioni si rileva il sensation
seeking (Zuckerman, 1978; 1979; 1984).
§ Legato a genere, età e associato a
guida in velocità (Arnett, 1990;
Zuckerman e Neeb, 1980) e abuso di
alcol (Schwartz, Burkhart e Green, 1978)
§ Legato a tratti di personalità quali
l’impulsività e l’aggressività
(Zuckerman, 1979), una bassa
tolleranza della noia (Levitt, Selman e
Rihmond, 1991) la concentrazione sul
presente (Bonino, Cattelino e Ciairano
2003)
COMPORTAMENTI
Abuso di sostanze psicotrope e guida
spericolata sono spesso legati alla
ricerca di autonomia o trasgressione,
motivazioni funzionali alla
sperimentazione di sè e alla definizione
della propria identità e modi per
rafforzare la coesione sociale
l’appartenenza a un gruppo (Beccaria,
2004)
GIOVANI E RISCHIO
§ Per Tursz (1989), il rischio è associato, tra i
ragazzi, a una volontà profonda di rinnovarsi, a
un desiderio di autonomia, all’esplorazione delle
proprie capacità e dei propri limiti.
§ Per Jack (1989), l’assunzione di rischi in
adolescenza aiuta i giovani a raggiungere una
sana indipendenza, un’identità stabile e una
maggiore maturità.
§ Jeammet (1991) sottolinea come la stessa fase
adolescenziale possa costituire di per sè un
rischio, perchè caratterizzata da una crisi
evolutiva corrispondente a un’esigenza di
cambiamento puberale, psichico e psicosociale.
§ E Choquet e Ledoux (1994) credono che non ci sia
adolescenza senza assunzione di rischi.
GIOVANI E
RISCHIO
§ Adolescenza come fase
della vita naturalmente
legata all’esposizione a
pericoli
LUOGHI COMUNI
§ Il risk-taking è legato alla turbolenza della
giovinezza?
L'idea di
un'adolescenza/giovinezza
universale è stata messa in
discussione dalla ricerca
antropologica, sociologica
e storica
LUOGHI COMUNI
La turbolenza dell’adolescenza non è
dimostrata empiricamente
LUOGHI COMUNI
Anche il concetto di rischio è
meno solido di ciò che appare
e va correlato al contesto in
cui viene elaborato e
condiviso.
LUOGHI COMUNI
GIOVANI NEI MEDIA
§ Nelle rappresentazioni mediali,
soprattutto giornalistiche, si
può trovare un processo di
cristallizzazione di luoghi
comuni, messi in scena nelle
realistiche quasi-esperienze
mediate
GIOVANI NEI
MEDIA
§ Si opera un doppio tipo di
«cristallizzazione» e «stilizzazione»
§ Sui temi associati ai giovani, quali la
criminalità, il bullismo, la
disoccupazione, gli eccessi.
§ Sui giovani, trattati come una
categoria omogenea, che si tende a
dare per scontata e finisce per
rispecchiare il concetto di “ideologia
spontanea” (Bordieu et al., 1973)
UN ESEMPIO:
I GIOCHI
PERICOLOSI
Diver8men8 estremi caraYerizza8 da:
§ apparente novità
§ trasgressione di regole sociali consolidate
§ ricerca del superamento di ostacoli
§ dimensione performa8va
ESEMPI?
SURFING SUICIDE
§ Car surfing
§ (Ghost riding)
§ Train surfing
§ Metro surfing
§ Elevator surfing
CHOKING
GAME
• Funky chicken
• Space monkey
• Blackout game
• Jeu du foulard
PLANKING
RAILROAD PLANKING
DAREDEVIL
SELFIES
PARKOUR
BINGE DRINKING
BINGE DRINKINGEXTREME DRINKING
§ Hard Liquor Snor8ng
§ Vodka Eyeballing
§ Vodka Tampons
§ BuY Chugging
NE CONOSCETE ALTRI?
CINNAMON
CHALLENGE
TIDE PODS CHALLENGE
CONDOM SNORTING CHALLENGE
BIRDBOX
CHALLENGE
CORONAVIRUS
CHALLENGE
GEORGE FLOYD CHALLENGE
GIOCHI PERICOLOSI
§ Oggetto non semplice
§ Letteratura rada e recente
§ Questioni etiche
§ Rappresentazione giornalistica allarmante e distorta
FENOMENO?
Quali numeri?
§ Su 11.500 ragazzi italiani,
l’8% è stato sfidato
§ 1 su 10 ha faYo selfie in
situazioni di pericolo
BLUE WHALE
L’Italia è al secondo posto al mondo per
scambi online con parole chiave come
“BlueWhale”, “Bluewhalegame”,
“curatorfindme” o “I’mwhale” (17,7% dopo gli
Sta8 Uni8 con il 18%)
Il 27% di coloro che u8lizzano le parole chiave
analizzate ha 17 anni o meno, ma il 67% ha più di
35 anni.
GLI STEP § Maggio 2016 – Russia Today – servizio sui gruppi di
discussione sul suicidio
§ Maggio 2016 – Articolo della Novaya Gazeta sui suicidi russi
GLI STEP
§ Novembre 2016 -
Arresto Filipp
Budeikin
§ Febbraio-marzo 2017
giornali e Tv
britanniche riprendono
i dati di un sito russo,
senza verificare le fonti
GLI STEP
GLI STEP
§ Febbraio 2017- I
giornalis8 di RFE
provano a infiltrarsi nei
gruppi di BWC e
indagano
GLI STEP
MOMO GAME
§ L’immagine associata all’account
Momo è quella di una scultura
esposta alla Vanilla Gallery di Tokio,
chiamata Bird Mother
§ Ad agosto 2916 arriva su Reddit e dà
vita a un creepy-pasta
MOMO GAME
§ A luglio 2018 in Sudamerica
un individuo usa il caso e
invia messaggi con l’account
Momo.
§ La polizia messicana
diffonde un poster
SONO NUOVI?
CHOKING GAME
§ Tradizione centenaria
§ Autoero8smo sin dal XVIII secolo
§ Pra8ca diffusa tra i giovani na8vi
americani e nelle tribù eschimesi
CAR SURFING
§ Nome nasce negli anni Ottanta
§ Tradizione più antica legata alla
relazione tra giovani, auto e media
(Rebel without a cause, 1955, Teen wolf, 1985;
Grindhouse, 2007; Grand Theft Auto)
EYEBALLING
§ Prova di abilità delle cameriere dei
nightclub di Las Vegas compivano per i
loro clien8
§ Film Kevin And Perry go large (2000)
GHOST RIDING
§ Nome coniato da Mac Dre.
§ Nel 2006, un videoclip di E-40 menziona
la frase ghost riding the whip
SONO DIFFUSI TRA I GIOVANI?
RIGUARDANO
SOLO GIOVANI?
§ Discorso complesso.
§ Non solo giovani
SONO FENOMENI?
UNA RICERCA
§ Indagine delle principali dimensioni
ermeneu8che che caraYerizzano
aYeggiamen8 e comportamen8 giovanili
correla8 al rischio, nel contesto italiano,
dando la parola ai ragazzi.
§ Campione di 1175 studen8
§ Esplorazione di percezione ed esperienza
dei rischi rela8vi ai diver8men8 estremi
tra i giovani dai 14 ai 20 anni, con
l’intenzione di verificarne la diffusione, le
mo8vazioni, il legame con la ricerca
dell’emozione, del diver8mento e del
piacere, il ruolo di famiglia e gruppo dei
pari e la relazione con gli s8li di vita.
UNA
RICERCA
Siamo anda8 alla ricerca di una con8guità tra esposizione
volontaria al rischio e genere, età, status socio-culturale
familiare, luogo di residenza, aività del tempo libero ed
esperienza pregressa con il rischio.
UNA RICERCA
§ Le variabili testuali sono state
traYate mediante appropria8
metodi di analisi sta8s8ca con
l’obieivo di delineare il lessico
e l’estensione seman8ca della
parola rischio e delle esperienze
ad essa connesse
§ Alle variabili numeriche sono
sta8 applica8 oltre alle consuete
tecniche di analisi mono e
bivariata, modelli di regressione
logis8ca.
SU
QUESTE
BASI
Come studiare le social media challenge?
SOCIAL MEDIA CHALLENGE
§ Manca una definizione univoca
§ Sono indicate da termini diversi (social media challenge, social dare, dare-based game o
social-media-based game, ecc.)
§ Sono largamente indagate in una prospeiva psicologica e talvolta medica.
§ In una prospeiva sociologica sono studiate in relazione a:
• FaYori di facilitazione delle challenge come comportamen8 a rischio (tra cui
la pressione dei pari e le dinamiche inter gruppo)
• Diffusione virale (spesso considerando la meme8ca)
• Conformismo o innovazione nelle pra8che
SOCIAL
MEDIA
CHALLENGE
§ In genere si indagano specifiche challenge come
Neknomina8on, Ice Bucket Challenge, SmearForSmear,
Burn challenge (Fire challenge, Eraser/rubber challenge,
Ice and Salt challenge, Deodorant challenge), Blue
Whale Challenge (‘‘Deadly challenge game” o “Suicide
game”)
SOCIAL
MEDIA
CHALLENGE
Tra i metodi più u8lizza8:
§ Survey diffuse via social (su
numeri contenu8 e
campioni non
rappresenta8vi)
§ Focus group
§ Analisi della copertura
media8ca e dei tweet
dedica8 a singole
challenge
LIMITI
§ Focus specifici
§ Campioni non rappresentativi e
ristretti
§ Prevalenza di dati quantitativi e
limiti della survey
OBIETTIVI
§ Censire le pra8che diffuse in Italia e
registrarne le caraYeris8che,
l’estensione (online) e i profili degli
individui coinvol8
§ Tentarne una classificazione
§ Rilevare il sense-making del rischio
tra i pubblici
§ Individuare le pulsioni alla
partecipazione tra i partecipan8
METODO
§ Censimento online
§ Analisi del contenuto di video e
immagini
§ Analisi dei commen8
§ Interviste in profondità/Focus group
§ Survey (?)
§ …
SUGGERIMENTI?
DOMANDE?
paola.panarese@uniroma1.it

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Rischio, trasgressione, avventura

  • 1. RISCHIO, TRASGRESSIONE E AVVENTURA TRA I GIOVANI. Presuppos8 teorici, evidenze empiriche e casi di rappresentazione mediale Paola Panarese – 8 giugno 2020
  • 2. INDICE § Rischio § Rischio e giovani § Convinzioni, relazioni, comportamenti § Luoghi comuni § Rappresentazioni mediali e giochi pericolosi
  • 3. RISCHIO § Probabilità che si verifichi un evento indesiderato. § Più grande è la probabilità e più indesiderato l’evento, maggiore è il rischio (Morini, 2014).
  • 4. § Termine complesso § Ampio e connesso a eventi diversi § Inflazionato § In movimento RISCHIO
  • 5. IN PASSATO § Navigazione in acque ignote, evento di origine naturale (Giddens, 1990) § Nel XVII secolo, legato alla condoYa individuale e a possibili esi8 nega8vi o posi8vi (Lupton, 2013). § Dal XVIII secolo, associato agli ul8mi immigra8 negli Sta8 Uni8 § Dagli anni SeYanta, rela8vo a situazione a rischio (Caliman, 1997)
  • 6. SOCIOLOGIA DEL RISCHIO Con la seconda modernità (Beck, 1994), la sociologia sviluppa la branca di studio cresciuta intorno a interrogativi provocati da catastrofi naturali, problemi industriali, turbolenze economiche e insicurezze sociali
  • 7.
  • 8.
  • 9. SOCIETÀ DEL RISCHIO Per Beck, tratti della nella società contemporanea sono: § L’individualizzazione (Beck, 1994) e l’indeterminatezza della società tardo- moderna. § La sottrazione alla percezione dei rischi contemporanei (Beck, 1994 trad. it. 2000). § Il rapporto con il sapere: quei rischi che non possono essere colti dallo sguardo hanno «bisogno degli organi di senso della scienza – teorie, esperimenti, strumenti di misurazione – per essere visibili e interpretabili in quanto tali» (Beck, 1994, p. 35 trad. it. 2000), o di autorità politiche che stabiliscano quali pericoli meritano di essere considerati.
  • 10.
  • 11. EDGEWORK § Lyng definisce le pratiche di risk-taking volontario «as a form of boundary negotiation» (Lyng, 1990, p. 4). § Si tratta di un temporanea fuga dai confini sociali (tra salute mentale e follia, coscienza e incoscienza, vita e morte) e della ricerca di esperienze mentali e/o fisiche al limite. § Implica la ricerca di equilibrio tra abilità e intensità emotiva (legata alla forza di volontà, al desiderio di dominare la paura, all’esercizio del controllo, ecc.)
  • 12. RISCHI E PERICOLI § La sociologia dis8ngue i rischi dai pericoli § I primi si riferiscono ai possibili effei nega8vi di azioni che presuppongono una certa consapevolezza § I secondi a conseguenze nega8ve dovute a faYori esterni (Luhmann, 1991).
  • 13. RISCHIO La valutazione del rischio e la disponibilità ad accettarlo hanno una natura sociale (Singleton e Hovden, 1987), legata alle percezioni e alle condotte del gruppo di riferimento, alla direzione data dai processi di socializzazione e all’orientamento dell’opinione pubblica
  • 14. Per Mary Douglas (1986; 1992), è una reazione culturale standardizzata, condizionata dai giudizi morali della colleività e dalla selezione dei pericoli socialmente più rilevan8. RISCHIO
  • 15. Per David Le Breton (1991) è un gioco simbolico con il limite, il tentativo di uscire incolumi dallo spostamento e dal superamento continuo di un confine, socialmente stabilito. RISCHIO
  • 16. Per Ulrich Beck (1994), «il rischio inizia laddove termina la nostra fiducia nella sicurezza e finisce di essere rilevante allorquando la potenziale catastrofe si verifica» (Beck, 1994; trad. it. 2000, p. 327). RISCHIO
  • 17. § Oggetto di studi privilegiato delle scienze sociali è il rapporto dei giovani con il rischio § Una ragione dell’interesse è nella visione dei giovani come futuro della società GIOVANI E RISCHIO
  • 18. Diverse prospeive: § L’economia ha focalizzato l’aYenzione sul processo decisionale (Booth & Nolen, 2012; Gruber, 2001). § La psicologia dello sviluppo ha indagato sopraYuYo autocontrolo e resilienza (Bengtsson & Ravn, 2018; Yates & Grey, 2012). § Le neuroscienze hanno analizzato impulsi e disposizioni mentali (Casey, Jones, & Hare, 2008; Steinberg, 2008). GIOVANI E RISCHIO
  • 19. Questa prospettiva è stata superata da alcuni sociologi (Lupton, 1999; Tulloch & Lupton, 2003) che considerano il risk- taking modellato da norme e aspettative sociali e culturali. Molti sviluppi teorici ed empirici si rintracciano nei primi anni 2000 (Crawshaw & Bunton, 2009; France, 2000; Green, Mitchell, & Bunton, 2000; Lawy, 2002; Lyng, 2005; Mitchell et al., 2001) GIOVANI E RISCHIO
  • 20. Analisi empiriche hanno prodotto risultati ricchi su giovani e alcol (MacLean, Pennay & Room, 2018; Zajdow & MacLean, 2014), droga (Dahl & Sandberg, 2015; Ravn, 2012), velocità (Balkmar & Joelsson, 2014; Fynbo, 2014), sport estremi (Delle Fave, Bassi & Massimini, 2003; Dimmock, 2009) Poco sono stati indagati temi come il contributo positivo del rischio nella definizione del sé (Arnett, 2000; Howlett, William & Evers, 2003), l’associazione tra rischio e piacere (Lyng 1990), e l’influenza della prospettiva positiva sul rischio dal mondo adulto a quello giovanile (Lupton & Tulloch, 2002). GIOVANI E RISCHIO
  • 21. GIOVANI E RISCHIO § Prevale una prospettiva adulta e problematica § Sono limitati gli studi su ciò che i giovani intendono per rischio § Si dividono tra approcci quantitativi e qualitativi
  • 22. GIOVANI E RISCHIO In una prospettiva socioculturale, tre aree di interesse: convinzioni, interazioni sociali e relazioni di potere e comportamenti (France, 2010). Percezione, riconoscimento e gestione del rischio sono modellati dal contesto socio-culturale di riferimento
  • 23. CONVINZIONI CULTURAL BIASES § Eventi più drammatici e visibili vengono ritenuti più probabili di altri (Tversky, Kahneman e Slovic, 1982) § A parità di rischio oggettivo, si temono più quelle situazioni che hanno una bassa probabilità di verificarsi, ma conseguenze peggiori (Beccaria, 2004).
  • 24. CONVINZIONI L’assunzione di rischi è inquadrata dall’ambiente in cui si cresce (Zinn, 2019), dalla visione del mondo (Douglas, 1992; Wildavsky & Dake, 1990), dal genere (Coffey et. Al., 2018), dall’etnia (Finucane et al., 2000), dalla situazione economica (Finucane et al., 2000; Zinn, 2019)
  • 25. CONVINZIONI Atteggiamenti e percezioni sono influenzati da fattori contestuali quali la sensazione di poter controllare il rischio, la familiarità con esso, la possibilità di incolpare altri, la dimensione morale e gli orientamenti culturali generali.
  • 26. § La visione del rischio risente di un cambiamento seman8co per • Presen8smo • Fatalismo • ProgeYazione aperta alla revisione (IARD, 2007) § Il rischio è noto ai ragazzi, ma credono di poterlo affrontare (Svenson, 1981; Weinstein, 1984; Bates e Stevens, 1989) CONVINZIONI
  • 27. Il rischio può anche essere considerato un valore nel contesto di riferimento, come indicatore di abilità e coraggio (Jellison e Riskind, 1970) CONVINZIONI
  • 28. CONVINZIONI Una ricerca europea su giovani tra i 14 e i 22 anni d’età rivela diverse visioni del rischio in diverse nazioni: in Francia, Italia e Germania come sfida posi8va, in Spagna come pericolo e diver8mento, in Grecia come occasione di crescita personale, in Gran Bretagna come eccitazione (Carbone, 2000)
  • 29. RELAZIONI § L’emulazione è fondamentale per l’adozione o il rifiuto di comportamenti rischiosi (Steinberg, 2008). § Avere amici che guidano sotto l’effetto di sostanze psicotrope aumenta la probabilità di imitazione (Beccaria, 2004) § La presenza di pari accresce la sensibilità alla ricompensa di decisioni rischiose (Silva et al., 2017) § Fidarsi di amici o partner che adottano comportamenti rischiosi può ridurre la percezione del pericolo (Zinn, 2019) § L’uso regolare di caschi o cinture di sicurezza da parte dei migliori amici è un buon indicatore del comportamento alla guida dei giovani (Beccaria, 2004) § Un modello paterno positivo incoraggia la guida sicura (Jessor, 1984).
  • 30. L’esposizione al rischio può avere la funzione di un gioco nel quale le persone costruiscono e condividono codici e valori comuni, configurandosi come ri8 di passaggio (Turner, 1982; Van Gennep, 1990) e, per gli adolescen8, come ri8 in8mi (Le Breton, 2002; 2014) RELAZIONI
  • 31. COMPORTAMENTI § Quando una pratica rischiosa diventa routine, il rischio viene sottovalutato (Bunn, 2015; Zinn, 2019). § Chi ha assunto un rischio ha più probabilità di ripeterlo (Jack, 1989) § I giovani che assumono rischi tendono ad adottare diversi comportamenti rischiosi (Beccaria, 2004).
  • 32. COMPORTAMENTI § La guida spericolata coinvolge più di un terzo dei ragazzi, quella in stato di ebbrezza un giovane ogni seYe e i rappor8 sessuali non protei uno su cinque § Uso di sostanze stupefacen8 o abuso di alcol sono diffusi e trasversali (IARD, 2007)
  • 33. COMPORTAMENTI Tra le motivazioni si rileva il sensation seeking (Zuckerman, 1978; 1979; 1984). § Legato a genere, età e associato a guida in velocità (Arnett, 1990; Zuckerman e Neeb, 1980) e abuso di alcol (Schwartz, Burkhart e Green, 1978) § Legato a tratti di personalità quali l’impulsività e l’aggressività (Zuckerman, 1979), una bassa tolleranza della noia (Levitt, Selman e Rihmond, 1991) la concentrazione sul presente (Bonino, Cattelino e Ciairano 2003)
  • 34. COMPORTAMENTI Abuso di sostanze psicotrope e guida spericolata sono spesso legati alla ricerca di autonomia o trasgressione, motivazioni funzionali alla sperimentazione di sè e alla definizione della propria identità e modi per rafforzare la coesione sociale l’appartenenza a un gruppo (Beccaria, 2004)
  • 35. GIOVANI E RISCHIO § Per Tursz (1989), il rischio è associato, tra i ragazzi, a una volontà profonda di rinnovarsi, a un desiderio di autonomia, all’esplorazione delle proprie capacità e dei propri limiti. § Per Jack (1989), l’assunzione di rischi in adolescenza aiuta i giovani a raggiungere una sana indipendenza, un’identità stabile e una maggiore maturità. § Jeammet (1991) sottolinea come la stessa fase adolescenziale possa costituire di per sè un rischio, perchè caratterizzata da una crisi evolutiva corrispondente a un’esigenza di cambiamento puberale, psichico e psicosociale. § E Choquet e Ledoux (1994) credono che non ci sia adolescenza senza assunzione di rischi.
  • 36. GIOVANI E RISCHIO § Adolescenza come fase della vita naturalmente legata all’esposizione a pericoli
  • 37. LUOGHI COMUNI § Il risk-taking è legato alla turbolenza della giovinezza?
  • 38. L'idea di un'adolescenza/giovinezza universale è stata messa in discussione dalla ricerca antropologica, sociologica e storica LUOGHI COMUNI
  • 39. La turbolenza dell’adolescenza non è dimostrata empiricamente LUOGHI COMUNI
  • 40. Anche il concetto di rischio è meno solido di ciò che appare e va correlato al contesto in cui viene elaborato e condiviso. LUOGHI COMUNI
  • 41. GIOVANI NEI MEDIA § Nelle rappresentazioni mediali, soprattutto giornalistiche, si può trovare un processo di cristallizzazione di luoghi comuni, messi in scena nelle realistiche quasi-esperienze mediate
  • 42. GIOVANI NEI MEDIA § Si opera un doppio tipo di «cristallizzazione» e «stilizzazione» § Sui temi associati ai giovani, quali la criminalità, il bullismo, la disoccupazione, gli eccessi. § Sui giovani, trattati come una categoria omogenea, che si tende a dare per scontata e finisce per rispecchiare il concetto di “ideologia spontanea” (Bordieu et al., 1973)
  • 43. UN ESEMPIO: I GIOCHI PERICOLOSI Diver8men8 estremi caraYerizza8 da: § apparente novità § trasgressione di regole sociali consolidate § ricerca del superamento di ostacoli § dimensione performa8va
  • 45.
  • 46.
  • 47. SURFING SUICIDE § Car surfing § (Ghost riding) § Train surfing § Metro surfing § Elevator surfing
  • 48. CHOKING GAME • Funky chicken • Space monkey • Blackout game • Jeu du foulard
  • 50.
  • 51.
  • 56. BINGE DRINKINGEXTREME DRINKING § Hard Liquor Snor8ng § Vodka Eyeballing § Vodka Tampons § BuY Chugging
  • 64. GIOCHI PERICOLOSI § Oggetto non semplice § Letteratura rada e recente § Questioni etiche § Rappresentazione giornalistica allarmante e distorta
  • 65.
  • 66.
  • 67.
  • 68.
  • 69.
  • 70. FENOMENO? Quali numeri? § Su 11.500 ragazzi italiani, l’8% è stato sfidato § 1 su 10 ha faYo selfie in situazioni di pericolo
  • 71.
  • 72.
  • 73.
  • 74.
  • 75. BLUE WHALE L’Italia è al secondo posto al mondo per scambi online con parole chiave come “BlueWhale”, “Bluewhalegame”, “curatorfindme” o “I’mwhale” (17,7% dopo gli Sta8 Uni8 con il 18%) Il 27% di coloro che u8lizzano le parole chiave analizzate ha 17 anni o meno, ma il 67% ha più di 35 anni.
  • 76.
  • 77.
  • 78. GLI STEP § Maggio 2016 – Russia Today – servizio sui gruppi di discussione sul suicidio § Maggio 2016 – Articolo della Novaya Gazeta sui suicidi russi
  • 79.
  • 80.
  • 81.
  • 82. GLI STEP § Novembre 2016 - Arresto Filipp Budeikin
  • 83. § Febbraio-marzo 2017 giornali e Tv britanniche riprendono i dati di un sito russo, senza verificare le fonti GLI STEP
  • 85. § Febbraio 2017- I giornalis8 di RFE provano a infiltrarsi nei gruppi di BWC e indagano GLI STEP
  • 86.
  • 87.
  • 88. MOMO GAME § L’immagine associata all’account Momo è quella di una scultura esposta alla Vanilla Gallery di Tokio, chiamata Bird Mother § Ad agosto 2916 arriva su Reddit e dà vita a un creepy-pasta
  • 89. MOMO GAME § A luglio 2018 in Sudamerica un individuo usa il caso e invia messaggi con l’account Momo. § La polizia messicana diffonde un poster
  • 90.
  • 92. CHOKING GAME § Tradizione centenaria § Autoero8smo sin dal XVIII secolo § Pra8ca diffusa tra i giovani na8vi americani e nelle tribù eschimesi
  • 93. CAR SURFING § Nome nasce negli anni Ottanta § Tradizione più antica legata alla relazione tra giovani, auto e media (Rebel without a cause, 1955, Teen wolf, 1985; Grindhouse, 2007; Grand Theft Auto)
  • 94.
  • 95. EYEBALLING § Prova di abilità delle cameriere dei nightclub di Las Vegas compivano per i loro clien8 § Film Kevin And Perry go large (2000)
  • 96. GHOST RIDING § Nome coniato da Mac Dre. § Nel 2006, un videoclip di E-40 menziona la frase ghost riding the whip
  • 97. SONO DIFFUSI TRA I GIOVANI?
  • 98. RIGUARDANO SOLO GIOVANI? § Discorso complesso. § Non solo giovani
  • 99.
  • 101. UNA RICERCA § Indagine delle principali dimensioni ermeneu8che che caraYerizzano aYeggiamen8 e comportamen8 giovanili correla8 al rischio, nel contesto italiano, dando la parola ai ragazzi. § Campione di 1175 studen8 § Esplorazione di percezione ed esperienza dei rischi rela8vi ai diver8men8 estremi tra i giovani dai 14 ai 20 anni, con l’intenzione di verificarne la diffusione, le mo8vazioni, il legame con la ricerca dell’emozione, del diver8mento e del piacere, il ruolo di famiglia e gruppo dei pari e la relazione con gli s8li di vita.
  • 102. UNA RICERCA Siamo anda8 alla ricerca di una con8guità tra esposizione volontaria al rischio e genere, età, status socio-culturale familiare, luogo di residenza, aività del tempo libero ed esperienza pregressa con il rischio.
  • 103. UNA RICERCA § Le variabili testuali sono state traYate mediante appropria8 metodi di analisi sta8s8ca con l’obieivo di delineare il lessico e l’estensione seman8ca della parola rischio e delle esperienze ad essa connesse § Alle variabili numeriche sono sta8 applica8 oltre alle consuete tecniche di analisi mono e bivariata, modelli di regressione logis8ca.
  • 104. SU QUESTE BASI Come studiare le social media challenge?
  • 105. SOCIAL MEDIA CHALLENGE § Manca una definizione univoca § Sono indicate da termini diversi (social media challenge, social dare, dare-based game o social-media-based game, ecc.) § Sono largamente indagate in una prospeiva psicologica e talvolta medica. § In una prospeiva sociologica sono studiate in relazione a: • FaYori di facilitazione delle challenge come comportamen8 a rischio (tra cui la pressione dei pari e le dinamiche inter gruppo) • Diffusione virale (spesso considerando la meme8ca) • Conformismo o innovazione nelle pra8che
  • 106. SOCIAL MEDIA CHALLENGE § In genere si indagano specifiche challenge come Neknomina8on, Ice Bucket Challenge, SmearForSmear, Burn challenge (Fire challenge, Eraser/rubber challenge, Ice and Salt challenge, Deodorant challenge), Blue Whale Challenge (‘‘Deadly challenge game” o “Suicide game”)
  • 107. SOCIAL MEDIA CHALLENGE Tra i metodi più u8lizza8: § Survey diffuse via social (su numeri contenu8 e campioni non rappresenta8vi) § Focus group § Analisi della copertura media8ca e dei tweet dedica8 a singole challenge
  • 108. LIMITI § Focus specifici § Campioni non rappresentativi e ristretti § Prevalenza di dati quantitativi e limiti della survey
  • 109. OBIETTIVI § Censire le pra8che diffuse in Italia e registrarne le caraYeris8che, l’estensione (online) e i profili degli individui coinvol8 § Tentarne una classificazione § Rilevare il sense-making del rischio tra i pubblici § Individuare le pulsioni alla partecipazione tra i partecipan8
  • 110. METODO § Censimento online § Analisi del contenuto di video e immagini § Analisi dei commen8 § Interviste in profondità/Focus group § Survey (?) § …