1. RISCHIO, TRASGRESSIONE E AVVENTURA
TRA I GIOVANI.
Presuppos8 teorici, evidenze empiriche e casi di rappresentazione mediale
Paola Panarese – 8 giugno 2020
2. INDICE
§ Rischio
§ Rischio e giovani
§ Convinzioni, relazioni, comportamenti
§ Luoghi comuni
§ Rappresentazioni mediali e giochi pericolosi
3. RISCHIO § Probabilità che si verifichi un evento indesiderato.
§ Più grande è la probabilità e più indesiderato l’evento,
maggiore è il rischio (Morini, 2014).
4. § Termine complesso
§ Ampio e connesso a eventi diversi
§ Inflazionato
§ In movimento
RISCHIO
5. IN PASSATO
§ Navigazione in acque ignote, evento di
origine naturale (Giddens, 1990)
§ Nel XVII secolo, legato alla condoYa
individuale e a possibili esi8 nega8vi o
posi8vi (Lupton, 2013).
§ Dal XVIII secolo, associato agli ul8mi
immigra8 negli Sta8 Uni8
§ Dagli anni SeYanta, rela8vo a
situazione a rischio (Caliman, 1997)
6. SOCIOLOGIA
DEL RISCHIO
Con la seconda modernità (Beck,
1994), la sociologia sviluppa la
branca di studio cresciuta intorno a
interrogativi provocati da catastrofi
naturali, problemi industriali,
turbolenze economiche e
insicurezze sociali
7.
8.
9. SOCIETÀ DEL
RISCHIO
Per Beck, tratti della nella società
contemporanea sono:
§ L’individualizzazione (Beck, 1994) e
l’indeterminatezza della società tardo-
moderna.
§ La sottrazione alla percezione dei rischi
contemporanei (Beck, 1994 trad. it. 2000).
§ Il rapporto con il sapere: quei rischi che
non possono essere colti dallo sguardo hanno
«bisogno degli organi di senso della scienza –
teorie, esperimenti, strumenti di misurazione
– per essere visibili e interpretabili in quanto
tali» (Beck, 1994, p. 35 trad. it. 2000), o di
autorità politiche che stabiliscano quali
pericoli meritano di essere considerati.
10.
11. EDGEWORK
§ Lyng definisce le pratiche di risk-taking volontario «as a
form of boundary negotiation» (Lyng, 1990, p. 4).
§ Si tratta di un temporanea fuga dai confini sociali (tra salute
mentale e follia, coscienza e incoscienza, vita e morte) e della
ricerca di esperienze mentali e/o fisiche al limite.
§ Implica la ricerca di equilibrio tra abilità e intensità emotiva
(legata alla forza di volontà, al desiderio di dominare la paura,
all’esercizio del controllo, ecc.)
12. RISCHI E PERICOLI
§ La sociologia dis8ngue i rischi dai pericoli
§ I primi si riferiscono ai possibili effei nega8vi
di azioni che presuppongono una certa
consapevolezza
§ I secondi a conseguenze nega8ve dovute a
faYori esterni (Luhmann, 1991).
13. RISCHIO
La valutazione del rischio e la
disponibilità ad accettarlo hanno una
natura sociale (Singleton e Hovden, 1987),
legata alle percezioni e alle condotte
del gruppo di riferimento, alla direzione
data dai processi di socializzazione e
all’orientamento dell’opinione pubblica
14. Per Mary Douglas (1986; 1992), è una
reazione culturale standardizzata,
condizionata dai giudizi morali della
colleività e dalla selezione dei pericoli
socialmente più rilevan8.
RISCHIO
15. Per David Le Breton (1991) è un gioco simbolico
con il limite, il tentativo di uscire incolumi dallo
spostamento e dal superamento continuo di un
confine, socialmente stabilito.
RISCHIO
16. Per Ulrich Beck (1994), «il
rischio inizia laddove
termina la nostra fiducia
nella sicurezza e finisce di
essere rilevante allorquando
la potenziale catastrofe si
verifica» (Beck, 1994; trad. it.
2000, p. 327).
RISCHIO
17. § Oggetto di studi privilegiato delle
scienze sociali è il rapporto dei giovani
con il rischio
§ Una ragione dell’interesse è nella
visione dei giovani come futuro della
società
GIOVANI E
RISCHIO
18. Diverse prospeive:
§ L’economia ha focalizzato l’aYenzione
sul processo decisionale (Booth &
Nolen, 2012; Gruber, 2001).
§ La psicologia dello sviluppo ha
indagato sopraYuYo autocontrolo e
resilienza (Bengtsson & Ravn, 2018; Yates
& Grey, 2012).
§ Le neuroscienze hanno analizzato
impulsi e disposizioni mentali (Casey,
Jones, & Hare, 2008; Steinberg, 2008).
GIOVANI E
RISCHIO
19. Questa prospettiva è stata superata da
alcuni sociologi (Lupton, 1999; Tulloch &
Lupton, 2003) che considerano il risk-
taking modellato da norme e
aspettative sociali e culturali.
Molti sviluppi teorici ed empirici si
rintracciano nei primi anni 2000
(Crawshaw & Bunton, 2009; France, 2000;
Green, Mitchell, & Bunton, 2000; Lawy,
2002; Lyng, 2005; Mitchell et al., 2001)
GIOVANI
E RISCHIO
20. Analisi empiriche hanno prodotto
risultati ricchi su giovani e alcol
(MacLean, Pennay & Room, 2018; Zajdow &
MacLean, 2014), droga (Dahl & Sandberg,
2015; Ravn, 2012), velocità (Balkmar &
Joelsson, 2014; Fynbo, 2014), sport
estremi (Delle Fave, Bassi & Massimini,
2003; Dimmock, 2009)
Poco sono stati indagati temi come il
contributo positivo del rischio nella
definizione del sé (Arnett, 2000; Howlett,
William & Evers, 2003), l’associazione tra
rischio e piacere (Lyng 1990), e
l’influenza della prospettiva positiva sul
rischio dal mondo adulto a quello
giovanile (Lupton & Tulloch, 2002).
GIOVANI
E RISCHIO
21. GIOVANI
E RISCHIO
§ Prevale una prospettiva adulta e problematica
§ Sono limitati gli studi su ciò che i giovani intendono per
rischio
§ Si dividono tra approcci quantitativi e qualitativi
22. GIOVANI E RISCHIO
In una prospettiva socioculturale, tre aree di
interesse: convinzioni, interazioni sociali e relazioni
di potere e comportamenti (France, 2010).
Percezione, riconoscimento e gestione del rischio
sono modellati dal contesto socio-culturale di
riferimento
23. CONVINZIONI
CULTURAL BIASES
§ Eventi più drammatici e visibili vengono ritenuti
più probabili di altri (Tversky, Kahneman e Slovic,
1982)
§ A parità di rischio oggettivo, si temono più quelle
situazioni che hanno una bassa probabilità di
verificarsi, ma conseguenze peggiori (Beccaria,
2004).
24. CONVINZIONI
L’assunzione di rischi è inquadrata
dall’ambiente in cui si cresce (Zinn, 2019),
dalla visione del mondo (Douglas, 1992;
Wildavsky & Dake, 1990), dal genere (Coffey
et. Al., 2018), dall’etnia (Finucane et al.,
2000), dalla situazione economica
(Finucane et al., 2000; Zinn, 2019)
25. CONVINZIONI
Atteggiamenti e percezioni sono influenzati
da fattori contestuali quali la sensazione di
poter controllare il rischio, la familiarità con
esso, la possibilità di incolpare altri, la
dimensione morale e gli orientamenti
culturali generali.
26. § La visione del rischio risente di un
cambiamento seman8co per
• Presen8smo
• Fatalismo
• ProgeYazione aperta alla
revisione (IARD, 2007)
§ Il rischio è noto ai ragazzi, ma
credono di poterlo affrontare
(Svenson, 1981; Weinstein, 1984;
Bates e Stevens, 1989)
CONVINZIONI
27. Il rischio può anche essere considerato un
valore nel contesto di riferimento, come
indicatore di abilità e coraggio (Jellison e Riskind,
1970)
CONVINZIONI
28. CONVINZIONI
Una ricerca europea su giovani tra i 14 e i 22 anni
d’età rivela diverse visioni del rischio in diverse
nazioni: in Francia, Italia e Germania come sfida
posi8va, in Spagna come pericolo e diver8mento,
in Grecia come occasione di crescita personale, in
Gran Bretagna come eccitazione (Carbone, 2000)
29. RELAZIONI
§ L’emulazione è fondamentale per l’adozione o il rifiuto di comportamenti rischiosi
(Steinberg, 2008).
§ Avere amici che guidano sotto l’effetto di sostanze psicotrope aumenta la
probabilità di imitazione (Beccaria, 2004)
§ La presenza di pari accresce la sensibilità alla ricompensa di decisioni rischiose (Silva
et al., 2017)
§ Fidarsi di amici o partner che adottano comportamenti rischiosi può ridurre la
percezione del pericolo (Zinn, 2019)
§ L’uso regolare di caschi o cinture di sicurezza da parte dei migliori amici è un buon
indicatore del comportamento alla guida dei giovani (Beccaria, 2004)
§ Un modello paterno positivo incoraggia la guida sicura (Jessor, 1984).
30. L’esposizione al rischio può avere la
funzione di un gioco nel quale le persone
costruiscono e condividono codici e
valori comuni, configurandosi come ri8 di
passaggio (Turner, 1982; Van Gennep, 1990)
e, per gli adolescen8, come ri8 in8mi (Le
Breton, 2002; 2014)
RELAZIONI
31. COMPORTAMENTI
§ Quando una pratica rischiosa diventa routine, il
rischio viene sottovalutato (Bunn, 2015; Zinn, 2019).
§ Chi ha assunto un rischio ha più probabilità di
ripeterlo (Jack, 1989)
§ I giovani che assumono rischi tendono ad adottare
diversi comportamenti rischiosi (Beccaria, 2004).
32. COMPORTAMENTI
§ La guida spericolata coinvolge più di un
terzo dei ragazzi, quella in stato di
ebbrezza un giovane ogni seYe e i
rappor8 sessuali non protei uno su
cinque
§ Uso di sostanze stupefacen8 o abuso di
alcol sono diffusi e trasversali (IARD,
2007)
33. COMPORTAMENTI
Tra le motivazioni si rileva il sensation
seeking (Zuckerman, 1978; 1979; 1984).
§ Legato a genere, età e associato a
guida in velocità (Arnett, 1990;
Zuckerman e Neeb, 1980) e abuso di
alcol (Schwartz, Burkhart e Green, 1978)
§ Legato a tratti di personalità quali
l’impulsività e l’aggressività
(Zuckerman, 1979), una bassa
tolleranza della noia (Levitt, Selman e
Rihmond, 1991) la concentrazione sul
presente (Bonino, Cattelino e Ciairano
2003)
34. COMPORTAMENTI
Abuso di sostanze psicotrope e guida
spericolata sono spesso legati alla
ricerca di autonomia o trasgressione,
motivazioni funzionali alla
sperimentazione di sè e alla definizione
della propria identità e modi per
rafforzare la coesione sociale
l’appartenenza a un gruppo (Beccaria,
2004)
35. GIOVANI E RISCHIO
§ Per Tursz (1989), il rischio è associato, tra i
ragazzi, a una volontà profonda di rinnovarsi, a
un desiderio di autonomia, all’esplorazione delle
proprie capacità e dei propri limiti.
§ Per Jack (1989), l’assunzione di rischi in
adolescenza aiuta i giovani a raggiungere una
sana indipendenza, un’identità stabile e una
maggiore maturità.
§ Jeammet (1991) sottolinea come la stessa fase
adolescenziale possa costituire di per sè un
rischio, perchè caratterizzata da una crisi
evolutiva corrispondente a un’esigenza di
cambiamento puberale, psichico e psicosociale.
§ E Choquet e Ledoux (1994) credono che non ci sia
adolescenza senza assunzione di rischi.
40. Anche il concetto di rischio è
meno solido di ciò che appare
e va correlato al contesto in
cui viene elaborato e
condiviso.
LUOGHI COMUNI
41. GIOVANI NEI MEDIA
§ Nelle rappresentazioni mediali,
soprattutto giornalistiche, si
può trovare un processo di
cristallizzazione di luoghi
comuni, messi in scena nelle
realistiche quasi-esperienze
mediate
42. GIOVANI NEI
MEDIA
§ Si opera un doppio tipo di
«cristallizzazione» e «stilizzazione»
§ Sui temi associati ai giovani, quali la
criminalità, il bullismo, la
disoccupazione, gli eccessi.
§ Sui giovani, trattati come una
categoria omogenea, che si tende a
dare per scontata e finisce per
rispecchiare il concetto di “ideologia
spontanea” (Bordieu et al., 1973)
43. UN ESEMPIO:
I GIOCHI
PERICOLOSI
Diver8men8 estremi caraYerizza8 da:
§ apparente novità
§ trasgressione di regole sociali consolidate
§ ricerca del superamento di ostacoli
§ dimensione performa8va
64. GIOCHI PERICOLOSI
§ Oggetto non semplice
§ Letteratura rada e recente
§ Questioni etiche
§ Rappresentazione giornalistica allarmante e distorta
65.
66.
67.
68.
69.
70. FENOMENO?
Quali numeri?
§ Su 11.500 ragazzi italiani,
l’8% è stato sfidato
§ 1 su 10 ha faYo selfie in
situazioni di pericolo
71.
72.
73.
74.
75. BLUE WHALE
L’Italia è al secondo posto al mondo per
scambi online con parole chiave come
“BlueWhale”, “Bluewhalegame”,
“curatorfindme” o “I’mwhale” (17,7% dopo gli
Sta8 Uni8 con il 18%)
Il 27% di coloro che u8lizzano le parole chiave
analizzate ha 17 anni o meno, ma il 67% ha più di
35 anni.
76.
77.
78. GLI STEP § Maggio 2016 – Russia Today – servizio sui gruppi di
discussione sul suicidio
§ Maggio 2016 – Articolo della Novaya Gazeta sui suicidi russi
85. § Febbraio 2017- I
giornalis8 di RFE
provano a infiltrarsi nei
gruppi di BWC e
indagano
GLI STEP
86.
87.
88. MOMO GAME
§ L’immagine associata all’account
Momo è quella di una scultura
esposta alla Vanilla Gallery di Tokio,
chiamata Bird Mother
§ Ad agosto 2916 arriva su Reddit e dà
vita a un creepy-pasta
89. MOMO GAME
§ A luglio 2018 in Sudamerica
un individuo usa il caso e
invia messaggi con l’account
Momo.
§ La polizia messicana
diffonde un poster
92. CHOKING GAME
§ Tradizione centenaria
§ Autoero8smo sin dal XVIII secolo
§ Pra8ca diffusa tra i giovani na8vi
americani e nelle tribù eschimesi
93. CAR SURFING
§ Nome nasce negli anni Ottanta
§ Tradizione più antica legata alla
relazione tra giovani, auto e media
(Rebel without a cause, 1955, Teen wolf, 1985;
Grindhouse, 2007; Grand Theft Auto)
94.
95. EYEBALLING
§ Prova di abilità delle cameriere dei
nightclub di Las Vegas compivano per i
loro clien8
§ Film Kevin And Perry go large (2000)
96. GHOST RIDING
§ Nome coniato da Mac Dre.
§ Nel 2006, un videoclip di E-40 menziona
la frase ghost riding the whip
101. UNA RICERCA
§ Indagine delle principali dimensioni
ermeneu8che che caraYerizzano
aYeggiamen8 e comportamen8 giovanili
correla8 al rischio, nel contesto italiano,
dando la parola ai ragazzi.
§ Campione di 1175 studen8
§ Esplorazione di percezione ed esperienza
dei rischi rela8vi ai diver8men8 estremi
tra i giovani dai 14 ai 20 anni, con
l’intenzione di verificarne la diffusione, le
mo8vazioni, il legame con la ricerca
dell’emozione, del diver8mento e del
piacere, il ruolo di famiglia e gruppo dei
pari e la relazione con gli s8li di vita.
102. UNA
RICERCA
Siamo anda8 alla ricerca di una con8guità tra esposizione
volontaria al rischio e genere, età, status socio-culturale
familiare, luogo di residenza, aività del tempo libero ed
esperienza pregressa con il rischio.
103. UNA RICERCA
§ Le variabili testuali sono state
traYate mediante appropria8
metodi di analisi sta8s8ca con
l’obieivo di delineare il lessico
e l’estensione seman8ca della
parola rischio e delle esperienze
ad essa connesse
§ Alle variabili numeriche sono
sta8 applica8 oltre alle consuete
tecniche di analisi mono e
bivariata, modelli di regressione
logis8ca.
105. SOCIAL MEDIA CHALLENGE
§ Manca una definizione univoca
§ Sono indicate da termini diversi (social media challenge, social dare, dare-based game o
social-media-based game, ecc.)
§ Sono largamente indagate in una prospeiva psicologica e talvolta medica.
§ In una prospeiva sociologica sono studiate in relazione a:
• FaYori di facilitazione delle challenge come comportamen8 a rischio (tra cui
la pressione dei pari e le dinamiche inter gruppo)
• Diffusione virale (spesso considerando la meme8ca)
• Conformismo o innovazione nelle pra8che
106. SOCIAL
MEDIA
CHALLENGE
§ In genere si indagano specifiche challenge come
Neknomina8on, Ice Bucket Challenge, SmearForSmear,
Burn challenge (Fire challenge, Eraser/rubber challenge,
Ice and Salt challenge, Deodorant challenge), Blue
Whale Challenge (‘‘Deadly challenge game” o “Suicide
game”)
107. SOCIAL
MEDIA
CHALLENGE
Tra i metodi più u8lizza8:
§ Survey diffuse via social (su
numeri contenu8 e
campioni non
rappresenta8vi)
§ Focus group
§ Analisi della copertura
media8ca e dei tweet
dedica8 a singole
challenge
108. LIMITI
§ Focus specifici
§ Campioni non rappresentativi e
ristretti
§ Prevalenza di dati quantitativi e
limiti della survey
109. OBIETTIVI
§ Censire le pra8che diffuse in Italia e
registrarne le caraYeris8che,
l’estensione (online) e i profili degli
individui coinvol8
§ Tentarne una classificazione
§ Rilevare il sense-making del rischio
tra i pubblici
§ Individuare le pulsioni alla
partecipazione tra i partecipan8
110. METODO
§ Censimento online
§ Analisi del contenuto di video e
immagini
§ Analisi dei commen8
§ Interviste in profondità/Focus group
§ Survey (?)
§ …