3. L’ assicurazione è per sua definizione
uno strumento di trasferimento del
rischio, ed entra pertanto nel novero
delle scelte più significative a livello di
Risk Management Aziendale
4. Il passato
Le polizze di responsabilità civile tradizionali prevedevano un effettivo e
completo trasferimento del rischio a carico dell’Assicuratore, che dunque,
in caso di «sinistro», ovvero di evento avverso, ne assumevano
integralmente la gestione, dall’apertura alla definizione del danno.
Tale soluzione si è rivelata fallimentare per vari aspetti:
•
Esonero dell’Assicurato dalla gestione = scarso controllo;
•
Gestione «troppo assicurativa» ed orientata alla definizione cost-effective;
•
Effetto tam-tam con aumento della frequenza dei sinistri;
•
Fuga degli operatori tradizionali dal mercato;
•
Mancanza di informazione sulla gestione e sullo stato del rischio;
•
Minor interesse alla gestione virtuosa del rischio clinico.
5. L’ingresso degli Assicuratori esteri
Con l’inizio degli anni 2000 si sono affacciati sul mercato gli Assicuratori,
esteri, ed in particolare i Lloyd’s of London;
Gli stessi hanno contribuito alla diffusione delle polizze assicurative
a) operanti in regime di claims made;
b) Soggette all’applicazione di alte franchigie aggregate annue;
L’operatività claims made come noto è associata non al tempo in cui
il danno (o sinistro/evento avverso) si è verificato, ma al tempo in
cui lo stesso si sia manifestato attraverso un «claim»
6. La Franchigia Aggregata annua
La franchigia aggregata annua o Annual Aggregate Deductible ha rappresentato e
rappresenta ancora oggi una condizione assicurativa che offre vantaggi a breve
termine, ma comporta anche grossi svantaggi:
Vantaggi:
a)Riduzione del premio (o, in un certo senso, diluizione negli anni);
b) Riduzione delle relative tasse;
Svantaggi:
c) Difficoltà di gestione dei sinistri/reclami da parte dell’Assicuratore;
d) Allungamento dei processi liquidativi ed aumento dei costi legali;
e) Scarsa prevedibilità sulla gestione e riservazione;
f)Alla lunga, fuga dei players assicurativi, aumento esponenziale dei premi e
difficoltà nel rintracciare assicuratori disposti ad assumere il rischio;
7. Tendenze recenti
Come accennato, molti players assicurativi sono letteralmente fuggiti dal
mercato italiano, che in alcuni casi si è rivelato un business disastroso:
•
incrementi significativi dei valori tabellari del danno alla persona;
•
lungaggini processuali;
•
Timore del Giudizio Contabile da parte dei funzionari preposti
alla liquidazione dei danni;
•
difficoltà finanziarie degli enti assicurati;
•
risarcimenti milionari;
•
giurisprudenza altalenante;
8. Tendenze recenti - segue
Nonostante tale situazione, l’appetito assicurativo per il mercato della
medical malpractice italiano è rimasto vivo, ed anzi la situazione ha
favorito l’ingresso di Assicuratori che hanno adottato una strategia di
ampio respiro, letteralmente «rastrellando» tutti i rischi rimasti orfani
di polizza, e creando le condizioni per un quasi monopolio.
Altri assicuratori, rimasti più tiepidamente interessati al rischio della
responsabilità civile medica, hanno tentato e tentano di adottare
strumenti differenti:
•
Franchigia Frontale (Each and Every Claim Deductible) significativa;
•
Offerta di prodotti a copertura dei soli sinistri «di picco»,
attraverso l’adozione, da parte dell’Ente ospedaliero o della Clinica, di
una «SIR» (Self Insurance Retention)
9. La Franchigia Frontale
Pregi:
•
Aumento dell’appetito e della disponibilità da parte dell’Assicuratore;
•
Riduzione del premio a carico della
struttura;
Difetti:
•
Comporta in ogni caso una esposizione finanziaria alta della
Struttura, cui spetta la liquidazione di tutti i danni al di sotto del
valore della franchigia frontale;
•
La gestione dei reclami anche in termini di costi, pur a fronte
della esposizione finanziaria alla maggior parte dei danni da parte
della struttura, resta a carico dell’Assicuratore -> possibili
conflitti nella gestione.
10. La SIR (Self Insurance
Retention)Questo meccanismo di gestione del rischio si realizza attraverso l’assunzione di
una significativa parte di esso da parte della struttura assicurata, ed il
corrispondente esonero dell’Assicuratore anche dalla gestione degli eventi
avversi/reclami «ricadenti in SIR»
Anche la SIR offre vantaggi e comporta svantaggi.
Vantaggi:
•
Sensibile riduzione del premio;
•
Gestione in totale autonomia della maggior
parte degli eventi avversi;
•
Innesco di meccanismi virtuosi di gestione del rischio
clinico;
Svantaggi:
•
Creazione di strutture ad hoc, con capacità predittive e
liquidative;
•
Cura degli aspetti finanziari legati agli eventi avversi in
corso di gestione;
•
Assunzione integrale dei costi di gestione (esperti, legali,
consulenti);
•
Gestione e tenuta delle informazioni in caso di ricorso successivo a
strumenti assicurativi che comportino un più ridotto livello di autogestione.
11. In conclusione
La scelta del corretto strumento di trasferimento del rischio clinico è una scelta a carattere
fortemente manageriale, e comporta, a carico di chi la compie, una attenta analisi di diversi aspetti di
gestione, a prescindere dalla esistenza stessa di una polizza di assicurazione:
•
Individuazione di carenze strutturali che possono comportare il verificarsi di eventi avversi,
(anche attraverso un esame della «sinistrosità pregressa);
•
Adozione di sistemi di eliminazione/riduzione dei rischi connessi alle carenze individuate;
•
Adozione di strumenti di verifica sulle performance;
•
Esame dell’andamento del «proprio rischio» a livello assicurativo: quali premi a fronte di quali
garanzie? Escalation nella liquidazione di eventi avversi? Alternative di gestione?
•
Esame della propria capacità di gestione diretta degli eventi avversi: si può fare? Come? A quali
costi e condizioni?
•
Introduzione di procedure di «continuous assessment», in grado di raccogliere dati
ed informazioni sull’andamento del rischio, anche ai fini della presentazione al mercato
assicurativo;
12. AUDAX SRL
Via Sallustio Bandini, 7
00191 R O M A
www.audaxsrl.com
Gabrio Noja - g.noja@audaxsrl.com
Gianandrea Torre - g.torre@audaxsrl.com