Questa presentazione risponde a due domande principali: Cos'è il benessere digitale? Cosa significa lavorare sul benessere digitale in azienda?

1. www.smartbreak.it
Gestire la tecnologia al lavoro in modo
consapevole
Monica Bormetti
Benessere digitale

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Monica Bormetti
Psicologa e consulente sul
benessere digitale. Creatrice di
Smart Break, progetto che
promuove un uso consapevole
dei media digitali.
Autrice di #Egophonia, gli
smartphone fra noi e la vita
(Hoepli).

3. www.smartbreak.it
• Perché il benessere digitale al lavoro
• L’impatto cognitivo di un uso inconsapevole dei media digitali
• Cosa può fare l’azienda sul benessere digitale

4. www.smartbreak.it
Perché il benessere digitale al lavoro

5. www.smartbreak.it
Benessere Digitale:
Usare la tecnologia* per migliorare la propria
salute mentale, emotiva, fisica.
* dispositivi, App, Social media, Chat…

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• 70% “Le iniziative sull’impatto dell’uso
dei media digitali sono molto
importanti così come delle policy che
promuovono il benessere digitale.”
• 50% Dice di aver implementato delle
misure in merito.
500 Senior HR executives intervistati da
organizzazioni internazionali sul benessere
sul luogo di lavoro.
Chi si occupa di benessere
digitale al lavoro

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Oggi: grande aumento
dell’uso del digitale
Statista
Aumento del tempo online per fascia
d’età rispetto alla fase pre-Covid19.

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Oggi: grande aumento
dell’uso del digitale
Facebook
Aumento + 1000% video-chiamate di
gruppo di Facebook in Italia a marzo.

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Le videochiamate
stancano di più
La videochiamata richiede più
attenzione di una chat faccia a faccia
per l’elaborazione di segnali non verbali.
Un ritardo di 1,2 secondi in una
conversazione via telefono o video-call
porta le persone a pensare che l’altro
sia poco attento e più freddo*.
*KatrinSchoenenberg et al (2014)

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Indagine sul lavoro da
remoto forzato marzo 2020
Il 65% dichiara che l’azienda non ha
fornito linee guida nella gestione delle
comunicazioni tra colleghi e il 25% dice
di essere in difficoltà rispetto a questo
punto.
Corriere Salute Corriere della Sera Giovedì 30 Aprile 2020
9
R
iunioni via Skype cercando di
isolarsi dal resto della famiglia,
comunicazioni coi colleghi via
mail o telefono che lasciano
l’amaro in bocca perché sembra
di non essersi mai spiegati ab-
bastanza, la pausa caffè sostituita dal carica-
mento della lavatrice: lo smartworking indi-
spensabile ai tempi dell’emergenza non è sem-
pre così «intelligente» e può diventare stres-
sante, soprattutto se si protrae per settimane e
siamo sempre stati «animali da ufficio».
Lo dimostrano i dati di un’indagine di Smar-
tBreak, un progetto sul rapporto fra tecnologia
e psicologia, condotta intervistando circa tre-
cento dipendenti al lavoro da remoto forzato
causaCovid-19:solounosucinquenonèadisa-
gio, il 70 per cento ammette di essere in ansia
per l’incertezza della situazione e uno su quat-
tro arranca nella gestione delle comunicazioni
coi colleghi. Le difficoltà sono tante, nell’uffi-
cio virtuale e a casa, come spiega la psicologa
Monica Bormetti, autrice dell’indagine: «L’at-
tualesensazionediincertezzaaumental’ansiae
quindi modifica l’atteggiamento con gli altri: si
diventa più rigidi, ma ora per far funzionare le
relazioni serve l’esatto contrario. In assenza
della comunicazione non verbale tutto si com-
plica per cui occorre essere più pazienti con i
colleghi, provare a mettersi nei loro panni pri-
madirispondereatonoalimentandoiconflitti,
esplicitare meglio ogni richiesta. Anche le riu-
nioni online non devono diventare uno strazio:
vanno preparate stabilendo un ordine del gior-
no preciso, se durano più di un’ora diventano
difficili da tollerare. E va mantenuto il rito della
pausa caffè in cui si parla d’altro, pure se l’in-
contro con il collega è solo virtuale».
Losmartworkingimponediadattareledina-
miche dell’ufficio alla nuova situazione, ma il
cambiamentoèforseperfinopiùevidentenelle
abitudini a casa: chi al mattino usciva vestito di
tutto punto adesso ciondola in pigiama fra sa-
lotto e cucina, o è costretto a lottare per trovare
un po’ di tranquillità fra figli e partner.
Spazi inadeguati
«Chi vive in case non pensate perché in tanti ci
convivano tutti assieme nello stesso momento
è sotto stress perché deve negoziare gli spazi
conifamiliari;chivivedasolononhailminimo
controllosociale,unosguardoaltruichesproni
a prendersi cura di sé, e rischia di lasciarsi an-
dare. L’isolamento sociale porta a chiudersi in
se stessi, la paura e l’ansia generalizzate del pe-
riodo aumentano questa tendenza», spiega
Bormetti.Perdipiùlavoraredacasafascivolare
verso il multitasking (perché mentre siamo in
riunione via web c’è pure da pensare al pranzo,
e così via), ma il nostro cervello non è fatto per
svolgere tanti compiti insieme in maniera dav-
vero efficiente: quando bisogna spendersi su
piùobiettivisiamopiùspessoincapacidifiltra-
re le informazioni davvero rilevanti e finiamo
preda delle distrazioni. Che in casa fioccano:
. corriere.it/salute
È bene dare al cervello segnali di continuità
con la routine del passato. Quindi, sì allo svago sociale,
dalle videochiamate ad amici e familiari a uno spazio
per chiacchiere informali prima della riunione via web
Psicologia
dai familiari che passano nella stanza allo
sguardo che si posa sulla mensola da riordina-
re,cosìdiventapiùdifficileconcentrarsi.Ilren-
dimento cala, la sensazione di perdere tempo
cresce, lo stress pure.
Nuovo equilibrio
Per uscirne (quasi) indenni, Bormetti suggeri-
scealcuneregolepergestirel’equilibriolavoro-
tempo libero durante la «reclusione» in casa:
«Occorremettereconfiniestabilireoraripreci-
si per il lavoro, stampandosi un’agenda setti-
manalediimpegniacuiattenersi;quindi,biso-
gna dare al cervello segnali di continuità con la
routine del passato, creando una postazione
dedicata solo al lavoro e vestendosi come se
fossimo in ufficio», raccomanda la psicologa.
«Servono anche venti minuti di stop ogni no-
vanta minuti di lavoro: nell’arco della giornata
attraversiamo cicli di attività in cui a momenti
in cui siamo capaci di buone performance si al-
ternanofasiincuiabbiamobisognodirallenta-
re.Ilcervellopoicercacoerenza,faticaseilcon-
testo esterno è diverso dal solito: è bene perciò
crearsi un rito, un gesto che ci faccia entrare
nella modalità operativa uscendo da quella do-
mestica. Quindi, sì allo svago sociale, dalle vi-
deochiamate ad amici e familiari a uno spazio
per chiacchiere informali prima della riunione
via web; altrettanto importante prendersi cura
del benessere mentale e fisico, dedicando tem-
po a interessi che non abbiamo mai avuto mo-
do di coltivare e a un po’ di esercizio in casa. In-
fine, sarebbe meglio non stare appesi alle noti-
zie ma ascoltarle soltanto in uno, due momenti
della giornata per non farci travolgere dall’an-
sia: dobbiamo nutrire la mente di contenuti e
attività positive per stare e lavorare bene».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Per ottenere un buon rendimento
il consiglio fondamentale è di mantenere
il più possibile separati i momenti
dedicati alla cura della casa e della famiglia
da quelli dell’ impegno professionale
Molto importante è fare pause regolari
Lavorare
daremoto
senzastress
mentale
di Elena Meli
Dipendenze
Diventeremo tutti più
dipendenti da smartphone e
social, dopo averli usati più
del solito? «Non per forza,
anzi aver dovuto imparare a
usare più strumenti digitali
può favorirne un impiego
“sano”. L’obiettivo infatti
non è azzerare l’utilizzo della
tecnologia, ma trovare un
equilibrio e una fruizione più
intenzionale e
consapevole», risponde la
psicologa Monica Bormetti.
Non passare, per esempio,
ore a scrollare le foto di
Instagram a caso, ma farlo
perché ci stiamo prendendo
una pausa dalla vita
“reale”».
Nuove esigenze
Dallaformazioneperottimizzarelaproduttività
allerichiestedisostegnopsicologico
Tanti dipendenti vorrebbero un aiuto da parte dei datori di lavoro, ma
pochi lo forniscono: l’indagine SmartBreak (condotta in aziende da meno
di 15 a oltre 250 dipendenti) mostra che due lavoratori su tre vorrebbero
formazione o coaching per ottimizzare la produttività da casa, il 35%
desidererebbe sostegno psicologico per gestire lo stress, il 16 % spera che
dall’azienda arrivino soluzioni per l’intrattenimento nel tempo libero. Che
dovrebbe aumentare, visto che si è azzerato quello speso per andare in
ufficio, ma non è così, come osserva la psicologa Monica Bormetti: «C’è la
sensazione di non avere abbastanza tempo: succede perché la mancanza
di contatto porta a disperdere le comunicazioni, prima bastava passare
dalla scrivania del collega per dirsi qualcosa, da remoto è più difficile».
Le sensazioni dei lavoratori in smartworking
Fonte: indagine SmartBreak 2020 condotta su circa 300 dipendenti in lavoro da remoto
70%
9%
prova ansia
per l’incertezza
della situazione
25%
è a disagio
nei rapporti
coi colleghi
18%
9%
prova senso
di isolamento
è in difficoltà
nell’uso
della tecnologia
Come le aziende hanno preparato i dipendenti al lavoro da remoto
Punti critici
90%
38% 26%
delle aziende
ha fornito supporto
emotivo e psicologico
per affrontare
il cambiamento
ha dato linee
guida nella
gestione delle
comunicazioni
fra colleghi
non ha dato alcuna
indicazione sulla
gestione del team
di lavoro a distanza
ha fornito gli
strumenti adatti
(computer,
telefono etc)
35% 33%
delle aziende
ha avuto problemi
nel garantire
la sicurezza digitale
delle aziende si è trovata
in difficoltà perché la cultura
aziendale non prevedeva
il lavoro da remoto
Corriere della sera

11. www.smartbreak.it
Perlow HBR
1. “Le persone sono sempre connesse”
2. Ho meno
controllo sul mio
tempo
3. “Per stare al passo devo essere sempre disponibile”
4. Aumento l’aspettativa
verso me stesso e gli altri di
essere sempre disponibile
Come la tecnologia può impattare il nostro lavoro?

12. www.smartbreak.it
Come la tecnologia può impattare il nostro lavoro?
Performance
lavorativa
Perlow HBR
1. “Le persone sono sempre connesse”
2. Ho meno
controllo sul mio
tempo
3. “Per stare al passo devo essere sempre disponibile”
4. Aumento l’aspettativa
verso me stesso e gli altri di
essere sempre disponibile

13. www.smartbreak.it
Come la tecnologia può impattare il nostro lavoro?
Performance
lavorativa
Benessere
organizzativoPerlow HBR
1. “Le persone sono sempre connesse”
2. Ho meno
controllo sul mio
tempo
3. “Per stare al passo devo essere sempre disponibile”
4. Aumento l’aspettativa
verso me stesso e gli altri di
essere sempre disponibile

14. www.smartbreak.it
Come la tecnologia può impattare il nostro lavoro?
Performance
lavorativa
Benessere
organizzativo
25% del tempo dedicato all’e-mail investito nel leggere mail
che non si sarebbero dovuto ricevere.
Stanstfeld & Candy 2006; HBR
Un ambiente lavorativo con alte aspettative su di sé e un basso
controllo sull’outcome è predittivo di depressione legata al lavoro.

15. www.smartbreak.it
Quanto riusciamo a gestire
le distrazioni digitali?
La durata dell’attenzione nello
svolgimento di attività digitali è pari a 40
secondi.

16. www.smartbreak.it
Aree di impatto del
benessere digitale
• Produttività
• Cittadinanza digitale
• Benessere
• Relazioni
• Salute mentale
• Salute fisica
Digital Wellness Collective

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L’impatto di un uso inconsapevole dei media digitali a
livello cognitivo:
1. Attenzione
2. Creatività

18. www.smartbreak.it
1. Il rapporto tra dispositivi digitali e
l’attenzione

19. www.smartbreak.it
Cos’è l’attenzione
L’attenzione è un processo cognitivo
che permette di selezionare alcuni
stimoli ambientali, ignorandone altri.
L’attenzione è nella corteccia
pre-frontale, parte del cervello che:
• consuma molto energia;
• risente di stanchezza, stress, fatica.

20. www.smartbreak.it
L’illusione del multitasking
Il nostro cervello non è cablato bene per il
multitasking.
L’attenzione divisa è possibile quando uno
dei due compiti è più rilevante rispetto
all’altro.
Quando pensiamo di fare multi-tasking, in
realtà è uno switch-tasking.

21. www.smartbreak.it
Le continue interruzioni hanno effetti a diversi
livelli da un punto di vista psicologico.
Breve termine: meno apprendimento, più
stress.
Lungo termine: allenamento cerebrale a una
modalità poco efficace.
Il costo cognitivo del
multitasking

22. www.smartbreak.it
Quando abbiamo lo
smartphone a portata di
mano, non resistiamo.

23. www.smartbreak.it
2. Il rapporto tra dispositivi digitali e creatività.

24. www.smartbreak.it
Cos’è la creatività?
Uno stato
mentale
L’implementazione
di idee creative
Cos’è l’innovazione?

25. www.smartbreak.it
Pensiero creativo & lavoro
Il knowledge work è un lavoro di
problem solving.

26. www.smartbreak.it
La creatività nel nostro cervello
Fase Beta:
Compito
Fase Alfa:
Pensiero libero

27. www.smartbreak.it
Il rapporto tra creatività e uso
del digitale
Il problema è quando riempiamo
ogni momento e non lasciamo
più vagare la mente.

28. www.smartbreak.it
Cosa può fare l’azienda sul benessere digitale

29. www.smartbreak.it
Dove si colloca il benessere
digitale nelle politiche
aziendali
Progetti di benessere digitale si
collocano nella CSR e welfare
aziendale.
Il benessere oggi più che mai
passa dall’online.

30. www.smartbreak.it
Come la tecnologia può impattare il nostro lavoro?
Performance
lavorativa
Benessere
organizzativoPerlow HBR
1. “Le persone sono sempre connesse”
2. Ho meno
controllo sul mio
tempo
3. “Per stare al passo devo essere sempre disponibile”
4. Aumento l’aspettativa
verso me stesso e gli altri di
essere sempre disponibile

31. www.smartbreak.it
Flusso di implementazione di un progetto sul benessere
digitale in azienda
Ricerca-intervento / interviste, focus group.
Rilevazione
problema
Definizione
obiettivi
Analisi
situazione
Intervento
con le persone
Valutazione
Qual è l’impatto di
un uso
inconsapevole del
digitale sulle
persone della mia
azienda?
Cosa vorrei ottenere
da un progetto sul
benessere digitale
per le persone della
mia azienda?
Che impatto ho
ottenuto sulle
persone della mia
azienda con questo
progetto?
Come posso
generare un
cambiamento nel
modo in cui le
persone della mia
azienda usano il
digitale?
Quali abitudini
d'uso del digitale
hanno le persone
nella mia azienda?

32. www.smartbreak.it
Tempo Spazio
Relazioni Sè
Su quali assi agire in un
progetto sul benessere
digitale al lavoro?

33. www.smartbreak.it
Affrontare la gestione del
tempo online
Le persone in azienda come gestiscono il
tempo online?
Agiscono o reagiscono e quindi che livello di
controllo hanno del loro tempo?
Tempo Spazio
Relazioni Sè

34. www.smartbreak.it
Le persone in azienda dove tengono lo
smartphone mentre lavorano al pc? Che
impatto ha l’uso dei dispositivi digitali nelle
aree comuni?
Tempo Spazio
Relazioni Sè
Affrontare la gestione dello
spazio nell'uso del digitale

35. www.smartbreak.it
La cultura aziendale che tempi di risposta
prevede alle mail interne? Ed esterne? Come
possono le persone ritagliarsi momenti di
lavoro focalizzato senza deludere l’aspettativa
altrui?
Tempo Spazio
Relazioni Sè
Affrontare la gestione delle
relazioni nell'uso del digitale

36. www.smartbreak.it
Le persone in azienda che abitudini hanno di
controllo del proprio smartphone, social media
ecc.? Come trascorrono i momenti di pausa?
Con quali attività potrebbero ottenere un
migliore livello di soddisfazione?
Tempo Spazio
Relazioni Sè
Affrontare la gestione
personale dell'uso del digitale

37. www.smartbreak.it
It’s not about
reducing screen
time but
increasing
human time.

38. Restiamo in contatto.
www.smartbreak.it
monica@smartbreak.it