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Biostimolanti: cosa sono, come
funzionano e cosa fanno
Antonio Ferrante
Professore Associato – Università degli Studi di Milano
BIOSTIMOLANTI
I sistemi colturali si stanno orientando sempre più verso la riduzione del consumo di
acqua, nutrienti e agrofarmaci con l’obiettivo di migliorare la produzione e ridurre
l’impatto ambientale.
Biostimolanti sono prodotti derivati da materiale organico contenente amminoacidi,
peptidi, oligosaccaridi, vitamine, acidi umici, estratti di alghe, elementi minerali e
tracce di ormoni (sono proibiti l’aggiunta di ormoni di sintesi) o microrganismi.
Questi prodotti possono indurre una tolleranza agli stress abiotici, aumentare
l’efficienza d’uso delle risorse, determinare risposte ormone-simili.
• Acidi umici e fulvici
• Estratti di alghe e specie vegetali
• Idrolizzati proteici e composti contenenti N
• Chitosano e altri biopolimeri
• Composti inorganici (Si, Se, Na, ecc.)
• Funghi
• Batteri
Cosa sono:
Azione diretta
Biostimolanti
Azione indiretta
- Fotosintesi
- Crescita
- Produzione
- Metaboliti secondari
- Nutrizionale
- Ormonale
ALGHE e AGRICOLTURA
Il più importante agronomo romano, Lucio Giunio Moderato
Columella, ci offre invece la più antica documentazione scritta
dell’uso delle alghe come concime.
Infatti Columella nel libro XI del De re rustica scrive che
…Brassica quom foliorum VI erit transferri debet ita ut radix ejus liquido fimo prius
illita et involuta tribus algae taeniolis pangatur haec enim res efficit ut in coctura
celerius madescat et viridem colorem sine nitro conservet…
Ossia: “Quando il cavolo avrà sei foglie si trapianterà dopo averne coperto la
radice con tre benderelle di alghe, il cui effetto sarà che nella cottura il cavolo si
ammorbidirà più presto mantenendo il proprio color verde senza far ricorso al
nitro”.
Estratti di alghe
• Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia (XIX, 41)
(Gottlob Schneider, a cura di, 1846);
• nelle aree costiere dell’oceano atlantico (Bretagna, Irlanda,
ecc.), l’interramento di alghe per migliorare la fertilità dei
terreni è una tradizione secolare;
• l’inversione di tendenza fu spinta dal deposito del brevetto
di un processo di liquefazione delle alghe avvenuta nel
1952 (Milano, 1952) con la conseguente creazione delle
prime industrie per la produzione di estratti di alghe
avvenuta in Gran Bretagna negli anni ’50.
Cosa sono:
Cosa sono
L’origine e l’epoca di raccolta influenzano le proprietà delle matrici di partenza
Biostimolanti
Idrolizzati proteici
Gli idrolizzati proteici (PH) sono un gruppo importante di biostimolanti
vegetali.
Gli agenti attivi degli idrolizzati proteici sono aminoacidi privi di grassi
tra cui acido aspartico, idrossiprolina, treonina, serina, acido
glutammico, prolina, glicina, alanina, metionina, isoleucina,
Leucina, tirosina, melatonina, triptofano, materia organica, peptidi a
catena corta e proteine.
Biostimolanti
Idrolizzati proteici
I biostimolanti a base di PH di origine animale sono solitamente
idrolizzati di sottoprodotti alimentari come caseina, rifiuti di pesce
o tessuti animali. Alcuni aminoacidi come l'idrossiprolina e
l'idrossilisina contenuti nel collagene sono insoliti nelle piante e
possono essere limitati alla sua metabolizzazione.
Biostimolanti a base di PH di origine vegetale come PH derivato
da legumi o sottoprodotti industriali
Biostimolanti
PH e Green Deal
GREEN
ECONOMY
CIRCULAR ECONOMY
BIOECONOMY
“La produzione di risorse
rinnovabili e la conversione di
queste risorse e i rifiuti in
prodotti con valore aggiunto."
L'economia verde o
«green economy» è una
parte dell'economia che
supporta l'interazione
armoniosa tra esseri
umani e natura e tenta
di soddisfare le esigenze
di entrambi
contemporaneamente.
Un'economia circolare è un
sistema economico volto ad
eliminare gli sprechi e l'uso
continuo delle risorse.
Idrolisi chimica: acidi o alcali
Idrolisi enzimatica: alcalasi, papaina, pepsina, tripsina,
chimotripsina, pancreatina, flavourzyme, pronase,
neutrasi, protamex, bromelina, criotina F, proteasi N,
proteasi A, orientasi, termolissina e validasi,
Regolazione dell’attività enzimatica: pH, Temperatura,
rapporto ottimale tra enzimi e materie prime.
Cosa sono i biostimolanti
Produzione di PH
Proteine idrolizzate
(qualità, bioattività e
biodisponibilità)
Fonte di collagene e
gelatina.
Frazione proteica
Degradazione proteica e produzione di molecole bioattive
Cosa sono
Materiale grezzo Estrazione industriale
Sperimentazione agronomica
Biochimica
(metabolomica)
Fisiologia
Analisi
Trascrittomica
Processi industriali
-fasi di ottimizzazione (materie prime) e idrolisi (enzimi, pH, T, ecc.);
-fasi sequenziali per l'estrazione o la concentrazione di specifici composti bioattivi;
-concentrazioni e stabilità.
Valutazione agronomica
Eco-fisiologia delle colture e risposte al trattamento
Effetti sinergici e antagonisti (variabilità risposte tra specie diverse)
Sensibilità ai composti bioattivi
Funzione sconosciuta di composti bioattivi sconosciuti
Applicazioni sulle colture
Biostimolanti PH a base vegetale
- Stessi componenti biologici delle piante
Attivazione e inibizione di percorsi specifici
Degradazione più rapida se non sono necessari specifici composti bioattivi
Biostimolanti PH a base animale
-stessi composti bioattivi non metabolizzati dalle piante
-fitotossicità
-limitazioni sulle stesse colture
Cosa fanno
Come funzionano … effetto sul metabolismo
Attivano il
metabolismo
Primario
- Contenuto in clorofilla
- Attività fotosintetica
- Zuccheri
Secondario
- Fenilalanina ammonio-liasi (PAL)
- Fenoli e antociani
- Lignina ecc.
Come funzionano
PH
Attivatori di vie metaboliche
Dall'acido glutammico alla biosintesi della
clorofilla:
- Efficienza d’uso della radiazione
- Degli elementi nutritivi (es. azoto)
Come funzionano
Come funzionano … contrastare stress idrico e salino.
Biosintesi di prolina
Equilibrio in termini di concentrazioni e
regolazione a feedback.
Attivazione per contrastare:
-stress idrico
-salinità.
Evidenziale l’effetto
biostimolante nelle
colture.
Aumentano
l’assorbimento e
l’assimilazione
Come funzionano
Biostimolante
Biostimolante
Biostimolante
Biostimolante
Biostimolante
Biostimolante
Bassa
efficacia
Alta efficacia
Su rucola in floating
system il biostimolante
ha migliorato:
- Clorofilla
- Biomassa fogliare e
radicale.
Cosa fanno
biostimolante
Cosa fanno
Effetto dose su resa e sviluppo radicale
Cosa fanno
Effetto dose su clorofilla e nitrati
Cosa fanno … in caso di stress idrico
Raffreddamento: soprattutto durante i periodi caldi
circa il 99% dell’acqua traspirata svolge tale funzione.
Trasporto dei nutrienti: trasloca i nutrienti disciolti
nella soluzione circolante del suolo vengono
trasportati con il flusso di acqua.
Idratazione. Una piccola porzione dell’acqua
traspirata rimane nei tessuti (meno dell’1%). Il dato
potrebbe risultare sorprendente se pensiamo al fatto
che il 90% dei tessuti vegetali è composto da acqua,
ma rende l’idea di quanta acqua viene utilizzata per
altri scopi.
Cosa fanno … in caso di stress idrico
Applicazione di
biostimolanti
biostimolante
w = p +  +m
Stress idrico prolungato
• Aumento del contenuto di osmoliti e sostanze
associate allo stress idrico.
• Regolazione stomatica
- Acido abscissico
• Aumento di composti antiossidanti
- ROS
- Alterazione delle membrane
P. Commerciale
P. Commerciale
P. Commerciale P. Commerciale
Cosa fanno … in caso di stress idrico
Cosa fanno … in caso di stress idrico
Influenzano la concentrazione di composti
antiossidanti e osmoticamente attivi.
P. Commerciale
P. Commerciale
P. Commerciale
Cosa fanno
Attivazione transiente di precisione per indurre tolleranza a stress abiotici
Cosa fanno … in caso di stress idrico
Il trattamento con il prototipo alla concentrazione maggiore ha determinato un aumento
di licopene e -carotene, composti legati al colore e alla qualità nutraceutica del
prodotto.
TITOLO DELLA SEZIONE
L’efficacia dei biostimolanti dipende dalla matrice organica utilizzata e dai processi di
estrazione utilizzati e i metodi di purificazione;
La sensibilità della coltura è variabile a secondo dello stadio di sviluppo e dall’esigenza
della risposta fisiologica richiesta (evento di stress);
L’attività di ricerca e sperimentazione devono fornire informazioni sull’azione biologica
dei biostimolanti, ma anche le modalità e tempistica di applicazioni più efficaci.
Conclusioni

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  • 1.
  • 2. Biostimolanti: cosa sono, come funzionano e cosa fanno Antonio Ferrante Professore Associato – Università degli Studi di Milano
  • 3. BIOSTIMOLANTI I sistemi colturali si stanno orientando sempre più verso la riduzione del consumo di acqua, nutrienti e agrofarmaci con l’obiettivo di migliorare la produzione e ridurre l’impatto ambientale. Biostimolanti sono prodotti derivati da materiale organico contenente amminoacidi, peptidi, oligosaccaridi, vitamine, acidi umici, estratti di alghe, elementi minerali e tracce di ormoni (sono proibiti l’aggiunta di ormoni di sintesi) o microrganismi. Questi prodotti possono indurre una tolleranza agli stress abiotici, aumentare l’efficienza d’uso delle risorse, determinare risposte ormone-simili.
  • 4. • Acidi umici e fulvici • Estratti di alghe e specie vegetali • Idrolizzati proteici e composti contenenti N • Chitosano e altri biopolimeri • Composti inorganici (Si, Se, Na, ecc.) • Funghi • Batteri Cosa sono: Azione diretta Biostimolanti Azione indiretta - Fotosintesi - Crescita - Produzione - Metaboliti secondari - Nutrizionale - Ormonale
  • 5. ALGHE e AGRICOLTURA Il più importante agronomo romano, Lucio Giunio Moderato Columella, ci offre invece la più antica documentazione scritta dell’uso delle alghe come concime. Infatti Columella nel libro XI del De re rustica scrive che …Brassica quom foliorum VI erit transferri debet ita ut radix ejus liquido fimo prius illita et involuta tribus algae taeniolis pangatur haec enim res efficit ut in coctura celerius madescat et viridem colorem sine nitro conservet… Ossia: “Quando il cavolo avrà sei foglie si trapianterà dopo averne coperto la radice con tre benderelle di alghe, il cui effetto sarà che nella cottura il cavolo si ammorbidirà più presto mantenendo il proprio color verde senza far ricorso al nitro”.
  • 6. Estratti di alghe • Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia (XIX, 41) (Gottlob Schneider, a cura di, 1846); • nelle aree costiere dell’oceano atlantico (Bretagna, Irlanda, ecc.), l’interramento di alghe per migliorare la fertilità dei terreni è una tradizione secolare; • l’inversione di tendenza fu spinta dal deposito del brevetto di un processo di liquefazione delle alghe avvenuta nel 1952 (Milano, 1952) con la conseguente creazione delle prime industrie per la produzione di estratti di alghe avvenuta in Gran Bretagna negli anni ’50. Cosa sono:
  • 7. Cosa sono L’origine e l’epoca di raccolta influenzano le proprietà delle matrici di partenza
  • 8. Biostimolanti Idrolizzati proteici Gli idrolizzati proteici (PH) sono un gruppo importante di biostimolanti vegetali. Gli agenti attivi degli idrolizzati proteici sono aminoacidi privi di grassi tra cui acido aspartico, idrossiprolina, treonina, serina, acido glutammico, prolina, glicina, alanina, metionina, isoleucina, Leucina, tirosina, melatonina, triptofano, materia organica, peptidi a catena corta e proteine.
  • 9. Biostimolanti Idrolizzati proteici I biostimolanti a base di PH di origine animale sono solitamente idrolizzati di sottoprodotti alimentari come caseina, rifiuti di pesce o tessuti animali. Alcuni aminoacidi come l'idrossiprolina e l'idrossilisina contenuti nel collagene sono insoliti nelle piante e possono essere limitati alla sua metabolizzazione. Biostimolanti a base di PH di origine vegetale come PH derivato da legumi o sottoprodotti industriali
  • 10. Biostimolanti PH e Green Deal GREEN ECONOMY CIRCULAR ECONOMY BIOECONOMY “La produzione di risorse rinnovabili e la conversione di queste risorse e i rifiuti in prodotti con valore aggiunto." L'economia verde o «green economy» è una parte dell'economia che supporta l'interazione armoniosa tra esseri umani e natura e tenta di soddisfare le esigenze di entrambi contemporaneamente. Un'economia circolare è un sistema economico volto ad eliminare gli sprechi e l'uso continuo delle risorse.
  • 11. Idrolisi chimica: acidi o alcali Idrolisi enzimatica: alcalasi, papaina, pepsina, tripsina, chimotripsina, pancreatina, flavourzyme, pronase, neutrasi, protamex, bromelina, criotina F, proteasi N, proteasi A, orientasi, termolissina e validasi, Regolazione dell’attività enzimatica: pH, Temperatura, rapporto ottimale tra enzimi e materie prime. Cosa sono i biostimolanti Produzione di PH Proteine idrolizzate (qualità, bioattività e biodisponibilità) Fonte di collagene e gelatina.
  • 12. Frazione proteica Degradazione proteica e produzione di molecole bioattive
  • 13. Cosa sono Materiale grezzo Estrazione industriale Sperimentazione agronomica Biochimica (metabolomica) Fisiologia Analisi Trascrittomica
  • 14.
  • 15. Processi industriali -fasi di ottimizzazione (materie prime) e idrolisi (enzimi, pH, T, ecc.); -fasi sequenziali per l'estrazione o la concentrazione di specifici composti bioattivi; -concentrazioni e stabilità. Valutazione agronomica Eco-fisiologia delle colture e risposte al trattamento Effetti sinergici e antagonisti (variabilità risposte tra specie diverse) Sensibilità ai composti bioattivi Funzione sconosciuta di composti bioattivi sconosciuti
  • 16. Applicazioni sulle colture Biostimolanti PH a base vegetale - Stessi componenti biologici delle piante Attivazione e inibizione di percorsi specifici Degradazione più rapida se non sono necessari specifici composti bioattivi Biostimolanti PH a base animale -stessi composti bioattivi non metabolizzati dalle piante -fitotossicità -limitazioni sulle stesse colture Cosa fanno
  • 17. Come funzionano … effetto sul metabolismo
  • 18. Attivano il metabolismo Primario - Contenuto in clorofilla - Attività fotosintetica - Zuccheri Secondario - Fenilalanina ammonio-liasi (PAL) - Fenoli e antociani - Lignina ecc. Come funzionano
  • 19. PH Attivatori di vie metaboliche Dall'acido glutammico alla biosintesi della clorofilla: - Efficienza d’uso della radiazione - Degli elementi nutritivi (es. azoto) Come funzionano
  • 20. Come funzionano … contrastare stress idrico e salino. Biosintesi di prolina Equilibrio in termini di concentrazioni e regolazione a feedback. Attivazione per contrastare: -stress idrico -salinità.
  • 21.
  • 22. Evidenziale l’effetto biostimolante nelle colture. Aumentano l’assorbimento e l’assimilazione Come funzionano Biostimolante Biostimolante
  • 24. Su rucola in floating system il biostimolante ha migliorato: - Clorofilla - Biomassa fogliare e radicale. Cosa fanno biostimolante
  • 25. Cosa fanno Effetto dose su resa e sviluppo radicale
  • 26. Cosa fanno Effetto dose su clorofilla e nitrati
  • 27. Cosa fanno … in caso di stress idrico Raffreddamento: soprattutto durante i periodi caldi circa il 99% dell’acqua traspirata svolge tale funzione. Trasporto dei nutrienti: trasloca i nutrienti disciolti nella soluzione circolante del suolo vengono trasportati con il flusso di acqua. Idratazione. Una piccola porzione dell’acqua traspirata rimane nei tessuti (meno dell’1%). Il dato potrebbe risultare sorprendente se pensiamo al fatto che il 90% dei tessuti vegetali è composto da acqua, ma rende l’idea di quanta acqua viene utilizzata per altri scopi.
  • 28. Cosa fanno … in caso di stress idrico
  • 29. Applicazione di biostimolanti biostimolante w = p +  +m Stress idrico prolungato • Aumento del contenuto di osmoliti e sostanze associate allo stress idrico. • Regolazione stomatica - Acido abscissico • Aumento di composti antiossidanti - ROS - Alterazione delle membrane
  • 30. P. Commerciale P. Commerciale P. Commerciale P. Commerciale Cosa fanno … in caso di stress idrico
  • 31. Cosa fanno … in caso di stress idrico Influenzano la concentrazione di composti antiossidanti e osmoticamente attivi. P. Commerciale P. Commerciale P. Commerciale
  • 32. Cosa fanno Attivazione transiente di precisione per indurre tolleranza a stress abiotici
  • 33. Cosa fanno … in caso di stress idrico Il trattamento con il prototipo alla concentrazione maggiore ha determinato un aumento di licopene e -carotene, composti legati al colore e alla qualità nutraceutica del prodotto.
  • 35. L’efficacia dei biostimolanti dipende dalla matrice organica utilizzata e dai processi di estrazione utilizzati e i metodi di purificazione; La sensibilità della coltura è variabile a secondo dello stadio di sviluppo e dall’esigenza della risposta fisiologica richiesta (evento di stress); L’attività di ricerca e sperimentazione devono fornire informazioni sull’azione biologica dei biostimolanti, ma anche le modalità e tempistica di applicazioni più efficaci. Conclusioni