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Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
A1360 Ord.Ing.PG_I_1995
09171 Arch.kammer B_de_2003_2011
Il mezzo del deformarsi
come nuovo mezzo di
calcolodi telai complessi
ed
“schwimmendes
Gebaeude”
Vol. II
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
A1360 Ord.Ing.PG_I_1995
09171 Arch.kammer B_de_2003_2011
Ripeteremo per Cui gli miei Concetti basanti
Ing._calcolo coerente ad come mi Insegnavano ed io
elabOraVo in tanti anni di LaVOrO.
Decisivi in questo corso di Studi che io seguivo
all'Università Alma Mater Studiorum Triennio
concpletanti di Ingegneria successivo il Biennio
propedeutico Ingegneria sede il Perugia sono stati:
● Dott.Dr.Prof.Ing. Michele Capurso Scienza delle
Costruzioni
● Dott.Dr.Prof.Ing. Piero Pozzati Tecnica delle
Costruzioni
● Dott.Dr.Prof.Ing. Maurizio Merli, con cui anche
postLaurea
● Dott.Dr.Prof.Ing. pierpaolo Diotallevi
Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
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09171 Arch.kammer B_de_2003_2011
Queste lezioni brevi mirano ad il Ing.calcolo che si
trae da scienza ed Tecnica delle Costruzioni
rapportato ad LaVOrO che quello non DEL TECNICO perO'
dell'Ing.
Per come esposte per cui il passaggio piu' frequente
sarà :
● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali
integrali
● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali
ed integrali degli elementi costruttivi
● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo
Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
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Queste lezioni brevi mirano ad il Ing.calcolo che si
trae da scienza ed Tecnica delle Costruzioni
rapportato ad LaVOrO che quello non DEL TECNICO perO'
dell'Ing.
Per come esposte per cui il passaggio piu' frequente
sarà :
● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali
integrali
● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali
ed integrali degli elementi costruttivi
● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo
Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
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09171 Arch.kammer B_de_2003_2011
Questo mio distinguere come si prOCede professionali
è consistente anche nella fasi proposte da DITOMMASO
CHE PIU' FACILI PER IL PROCEDERE DI CALCOLO AD
ELEMENTI FINITI, SCUOLA da CUI Capurso fOrte
discostava.
FASE 1 MODELLO MATEMATICO OGNI COMLESSO PROBLEMA
FISICO E' RIDUCIBILE AD RISOLUZIONI
MATEMATICHE
FASE 2 AD TALE PROBLEMA SI RISPONDE CON ANALISI
MATEMATICA ED GEOMETRIA
FASE 3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI NEI TERMINI DEL
PROBLEMA FISICO DI PARTENZA
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Questo mio distinguere come si prOCede professionali
si distingue anche nella fasi proposte da DITOMMASO
CHE PIU' FACILI PER IL PROCEDERE DI CALCOLO AD
ELEMENTI FINITI, SCUOLA da CUI Capurso fOrte
discostava.
FASE 1 MODELLO MATEMETICO OGNI COMLESSO PROBLEMA
FISICO E' RIDUCIBILE AD RISOLUZIONI
MATEMATICHE
IN QUESTA FASE INOLTRE VENGONO DIFFERENZIATI MODELLI
MATEMATICI:
E MODELLLO MATEMATICO DELLA AZIONI ESTERNE
G MODELLO GEOMETRICO
M MODELLO MECCANICO
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conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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È ovvio che consegue dal distinguere il modello
geometrico da quello meccanico ed da quello
matematico che si PROCEDE IN DIREZIONE DEL CALCOLO AD
ELEMENTI FINITI, POICHE'
IL MODELLO GEOMETRICO TENDERA' AD RAPPORTARE OGNI
ELEMENTO STRUTTURALE AD UNA SOLA TEORIA CIOE' DI
ELEMENTI LINEARI OD ELEMNTI PIANI OD ELEMENTI SOLIDI
PER RIGORE AL MODELLO GEOMETRICO.
ESEEMPIO UN TELAIO CON TAMPONAMENTI PORTANTI AD UNO
DEI LATI SARA' TRATTATO CONME TELAIO, PROBABILE
CALCOLATO CON METODO DI CROSS OD DELLE RIGIDEZZE, ED
COMPLETATO QUESTO CALCOLO VIENE RICONGIUNTO
ALL'ELEMENTO PIANO COME SOLLECITANTE ED QUINDI
RICALCOLATO.... DA CUI OVVIO IL SOLO METODO CHE
PROCEDE SENZA SEPARARE ED DI RIATTACCARE GLI DUE
MODELLI GEOMETRICI QUELLO LINEARE DEL TELAIO ED
QUELLO PIANO DELLE PARETI PORTANTI E' QUELLO DEL
CALCOLO AD ELEMENTI FINITI.
Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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Il mio nuovo Teorico per il mio mezzo di Ing._calcolo
che mezzo del defomarsi invece distingue non con tale
MODELLO GEOMETRICO CHE COMPORTA LE CONSEGUENZE
SOVRADESCRITTE, perO' con il procedere che ogni nodo
qualsiasi sono gli elementi strutturali che vi
connettono è da considerare non ELEMENTO FINITO anche
se limitato per il calcolo del sollecitare che si
trasferisce con gli sforzi di materiali strutturali
ed tridimensionali, od n_dimensionali per Ing.calcolo
di come risponde il nodo stesso tra gli elementi
strutturali ed per cui per analizzare complessivo
degli sforzi ed deformarsi in ogni degli elementi
strutturali che vi si connettono.
n_dimensionali è Speciali importanti per ComE
necessario in ogni Ing.calcolo strutturali che
coinvolge campi potenziali che non costanti spaziali.
Ciò implica che come istantanei calcolabili costanti
spaziali è sufficiente ed non oltre tridimensionali.
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Ad ogni degli livelli sovradescritti seguirà il
conseguente approccio pratico esecutivo:
● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali
integrali
==
● Teorico approccio ad elementi
strutturali ed insegnare il calcolo
differenziali integrali
● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali
ed integrali degli elementi costruttivi
● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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Ad ogni degli livelli sovradescritti seguirà il
conseguente approccio pratico esecutivo:
● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali
integrali
==
● Teorico apprccio ad element strutturali
ed insegnare il calcolo differenziali
integrali
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● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali
ed integrali degli elementi costruttivi
==
● Teorico approccio ad come si preparano
progetti da convertire ad eseguibili,
non DISSOCIABILITA' tra autore d'
questo livello esecutivo ed quello
successivo
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● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo
==
● Il solo che porta ad progetti
eseguibili, ed che solo apportabile
dall'autore stesso del punto
precedente se capace di intendere ed
Volere per procedere senza ERRORI IN
risultati, di questo punto che per cui
probabile verranno eseguiti.
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Con il Vol.I abbiamo visto:
● Risoluzione generica di lastre piane ad livello
matematico
● Telaio complesso non si scompone pero' si
considera ogni nodo precedente come punto ad
convergere di elementi strutturali
● Ingrandire ad dimensionali reali gli nodi per cui
analizzare gli sforzi ed deformarsi di nodi stessi
● Riportare l'analizzato ad elementi strutturali ed
ricalcolare questi come elementi reali
● Abbiamo visto l'esempio di elemento strutturali
travetti, come analizzato elemento lineare ad
sezionato costanti
● Abbiamo ingrandito il nodo ed visto quali
sollecitare arrivano dagli elementi strutturali
convergenti
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conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi
strutturali piani convergenti al nodo:
__________________________
m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2))
tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy)
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi
strutturali piani convergenti al nodo:
__________________________
m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2))
tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy)
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso
Questo tipo di risultato è derivato sulla base di CONSIDERAZIONI
TEORICHE, da mio TeOrICo superate ed che non CONDIVIDO tranne che
come Approssimati elevati per strutturali semplici ed come
ATTUALE normativo sistema.
A) il solido elastico viene valutato tramite lo stato del deformarsi
paragonando Lavori virtuali di materiali;
Ho dimostrato che soprattutto per sollecitanti ciclici
Oscillatori è errato poichè trascura il fenomeno ad affaticarsi
od APPROSSIMA IN MANERA SICURA PER CUI ATTA ALLO SPRECO
B) il come si TRASCURANO le forze di peso proprio nell'equazioni
che connettono tensore degli sforzi con tensore del deformarsi,
non esatto poiché il peso proprio viene imposto successivo
come peso superficiali, che nel caso degli elementi lineari ed piani
risulta buon approssimato, nel caso di elementi solidi, speciali
se non omogenei, risulta invece non esatto. Se infatti il solido
È soggetto solo ad campo gravitativo, conosciamo che cio' non
Comporta alterarsi sensibili, mentre se questo è soggetto oggetto
Di ccampi potenziali direzionali, vedi campi magnetici forti,
Ne risulta influenzato in maniera sensibile. Ecco per cu se si
Applica il mezzo di Ing._calcolo “mezzo del defrarsi” al posto
del metodo delle deformazioni risulta componente non trascurabile
ancor di piu' se associata al punto A) ove non solo il Corpo
ealstico non lineare, pero' se di Lavoro ed od energetico risulta
ad fatica grave AGGRAVANTE ad ERRARE.
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Mentre il punto A) risulterà anche per gli calcoli strutturali di
carattere edile rilevante il punto B risulta tale in edilizia se
ed Solo se esistono speciali sistemi elettronico_meccanici ad
richiederlo.
Quivi continueremo precdente dell'analizzare il solido l'approccio
per una lastra piana.
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso
xx
z
y
n
tn
Sforzi piastra
F=F(X.Y,Z)
Sollecitanti la piastra
p=p(px, py, pz)
Spostarsi come senza vicoli
η=η(x, y, z)
incremento
ϬF(ϬX, ϬY, ϬY)
che per punti
non vincolati
FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x
== Fdy α_y
dSx==dz dy == Fdz α_z
δη == δη (x,y,z)
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FdV + tndSn == F dxdxydz + txdSx + tydSy + tzdSz
dsx ==dSn αx
tn == tx αx + ty αy + tz αz
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso
xx
z
y
n
tn
Sforzi piastra
F=F(X.Y,Z)
Sollecitanti la piastra
p=p(px, py, pz)
Spostarsi come senza vicoli
η=η(x, y, z)
ϬF(ϬX, ϬY, ϬY)
FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x
== Fdy α_y
dSx==dz dy == Fdz α_z
δη == δη (x,y,z)
|tx| |σx τyx τzx|
|ty| |τxy σx τzy|
|tz| |τxz τyz σz |
Quivistiamocercandocomedaltensoredeglisforziarrivareal
tensoredelledeformazioni
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FdV + tndSn == F dxdxydz + txdSx + tydSy + tzdSz
dsx ==dSn αx
tn == tx αx + ty αy + tz αz
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso
xx
z
y
n
tn
Sforzi piastra
F=F(X.Y,Z)
Sollecitanti la piastra
p=p(px, py, pz)
Spostarsi come senza vicoli
η=η(x, y, z)
ϬF(ϬX, ϬY, ϬY)
FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x
== Fdy α_y
dSx==dz dy == Fdz α_z
δη == δη (x,y,z)
|tx| |σx τyx τzx|
|ty| |τxy σx τzy|
|tz| |τxz τyz σz |
Quivistiamocercandocomedaltensoredeglisforziarrivareal
tensoredelledeformazioni
Esempio come
per vettore n ed
vettore tn di come
esiste un angolo
tra gli due vettori
ravvisabile come
coseni direttori ed
in ogni caso non
trascurabile
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FdV + tndSn == F dxdxydz + txdSx + tydSy + tzdSz
dsx ==dSn αx
tn == tx αx + ty αy + tz αz
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xx
z
y
n
tn
Sforzi piastra
F=F(X.Y,Z)
Sollecitanti la piastra
p=p(px, py, pz)
Spostarsi come senza vicoli
η=η(x, y, z)
ϬF(ϬX, ϬY, ϬY)
FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x
== Fdy α_y
dSx==dz dy == Fdz α_z
δη == δη (x,y,z)
|tx| |σx τyx τzx|
|ty| |τxy σx τzy|
|tz| |τxz τyz σz |
Quivistiamocercandocomedaltensoredeglisforziarrivareal
tensoredelledeformazioni
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Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi
strutturali piani convergenti al nodo:
__________________________
m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2))
tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy)
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Piccola digressione sul come anche Dott.Dr.Prof.Ing. Michele
Capurso insegna ad non imparare LE FORMULETTE AD
MEMORIA, perO' ad crescere il proprio sistema logico memonico
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Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi
strutturali piani convergenti al nodo:
__________________________
m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2))
tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy)
Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
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Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
tradottoedamliatoda:LehrstuehlfuerBaustatikUni_Siegen2019
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Continuando ad
generico teorico:
Quivi riporto inoltre un calcolo più complesso
che le lastre piane caricate in senso paretali ed
che tratte da relazionato diIng._calcoloper
mioprogetto in Bozen 35 Wohnungen.
La lastra piana che si va ad considerare da
calcolare è quella posta ad secondo piano
laterali. Di fatto il cmplessivo da calcolare è
un involucro abitativo che costruibile tramite
sistema di mattoni ad doppio strato di
conglomerato cementati ferrato laterali in
sezione, ed che soggetto ad sollecitanti sia da
travetti che connettono ad ulteriore lastra piana
paretale vicina che da condizione ad limiti che
semincastro con lastre piane.il tetto invece è
sistema che con trave di cordolo
flessibileracccorda travi ed travetti, ed il
pavimento della scatola è ad sua volta di sistema
ad travetti.
Quivi avevamo cominciato ad Ing.calcolare la lastra
piana che elemento strutturali di involucro continuo
senza ponti termici ne acustici ed che con solo spazi
appartamenti,che sospeso ad strutturali elastici per
sistema schwimmendes Gebaeude Elmer. Gli
strutturali elastici come molloni ad sospendere gli
quattro involucri sono costituiti da rame 6% che
anche parte del sistema ad rinnovabile produrre
energetico dell'edificio stesso.quivi ricordiamo gli
componenti scatolari ed di solai principali
dell'involucro ad cui andremo ad Ing.calcolare il
sistema parete portante tramezzo. Il sistema parete
portante involucro che più semplice ad valutare con
mezzo del deformarsi è pero' parecchio piu'
complesso per come si Ing.calcolano gli istemi
precompressi di resistere ad taglio, poiché
coincidente anche con gli punti si nodo elastico del
sospensore.
Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
tradottoedamliatoda:LehrstuehlfuerBaustatikUni_Siegen2019
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Continuando ad
generico teorico:
Per cui viene ad essere necessario che si procede con il
valutare gli sollecitanti, gli sforzi ed gli deformarsi
al nodo, per consentire successivo lo sviluppo degli
operatori in equazioni differenziali di elementi
strutturali lieneari ed bidimensionali.
Suggerisco che ad tal propo al posto del concetto si
prenda come elemento basanti non finito dal mio Teorico
strutturali , Ovettoide:
Se ne ricava
Un tensore di
Moduli elastico
Energetico
equopollenti
Breve RicOrdO
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Per gli nodi che sono si applica ancora il mezzo del
deformarsi solo che si considerano solidi
tridimensionali, per l'approccio piu' semplice, quello
piu' complesso rimane tridimensionali solo nel caso di
materiali anisotropi omogenei, per isotropi omogenei
deiventa quasi tridimensionale dipende se con uso di
equazioni parametriche ed per solidi isotropi od
anisotropi non omogenei, n_dimensionali.
Per cui gli equazionali di riferirsi diventano:
∂ơ_x ∂τ_yx ∂τ_zx
---- + ----- + ----- + X == 0
∂x ∂y ∂z
∂ơ_y ∂τ_xy ∂τ_zy
---- + ----- + ----- + Y == 0
∂x ∂y ∂z
∂ơ_z ∂τ_yz ∂τ_zy
---- + ----- + ----- + Z == 0
∂x ∂y ∂z
LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Quivi riapprofondiamo per il solido
3D precedente di riaffrontare la
lastra piana
Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
A1360 Ord.Ing.PG_I_1995
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Per gli nodi che sono si applica ancora il mezzo del
deformarsi solo che si considerano solidi
tridimensionali, per l'approccio piu' semplice, quello
piu' complesso rimane tridimensionali solo nel caso di
materiali anisotropi omogenei, per isotropi omogenei
deiventa quasi tridimensionale dipende se con uso di
equazioni parametriche ed per solidi isotropi od
anisotropi non omogenei, n_dimensionali.
Per cui gli equazionali di riferirsi diventano:
∂u 1 ∂u ∂v
---- == –- {ơ_x - ν * ( ơ_y + ơ_z )} --- + --- ==
∂x E ∂y ∂x
1
== – * ∂τ_xy
G
∂v 1 ∂u ∂Vv
---- == –- {ơ_y - ν * ( ơ_x + ơ_z )} --- + --- ==
∂y E ∂z ∂x
1
== – * ∂τ_xz
G
LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani
conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
∂Vv 1 ∂v ∂Vv
---- == –- {ơ_z - ν * ( ơ_x + ơ_y )} --- + --- ==
∂z E ∂z ∂y
1
== – * ∂τ_yz
G
Che valide solo per E=cost.ed ν=cost.
con queste equazioni è possibile calcolare sforzi degli
materiali ed deformarsi di ogni tipo di solido comunque
vincolato.
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conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
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A1360 Ord.Ing.PG_I_1995
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
∂Vv 1 ∂v ∂Vv
---- == –- {ơ_z - ν * ( ơ_x + ơ_y )} --- + --- ==
∂z E ∂z ∂y
1
== – * ∂τ_yz
G
Con
σ_x*α_x + τ_yx*α_y + τ_yx*α_y == p_x
τ_xy*α_x + σ_y*α_y + τ_zy*α_z == p_y
τ_xz*α_x + τ_yz*α_z + σ_z*α_z == p_z
Si impone parziali, poichè si descrivono pressioni ed non
qualsiasi distribuito sollecitare, che gli superficiali
che limitano spaziali il volume sono ad considerare
insieme equazioni di congruenza che:
U == v == Vv
Passaggioda
nodopuntuali
Adnodosolido
GEOMETRICOche
ERRATO
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Adesso considereremo solo gli nodi come solidi
tridimensionali, caso più semplice del mio Teorico, che
anche il solo quivi considerato.
Per tai nodi solidi non è possibile scrivere equazionali
di congruenza come
p == v == Vv == 0
Perchè questi punti si muovono anche assoluto ed non solo
relativo da cui gli equazionali di congruenza si possono
solo scrivere come:
u_n == u_e1 == u_e2° == ….... == u_en
v_n == v_e1 == v_e2° == ….... == v_en
Vv_n == Vv_e1 == Vv_e2° == ….... == Vv_en
Ove n Elementi strutturali convergono al nodo.
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Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani
tradottoedamliatoda:LehrstuehlfuerBaustatikUni_Siegen2019
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Da cui gli equazionali di nodo si riducono ad 6
equazionali aumentate di 3 per ogni elemento convergente
al nodo.
σ_x*α_x + τ_yx*α_y + τ_yx*α_y ==
mf_x (s (x, y, z)) mt_x (s (x, y, z))
p_x + ------------------- + --------------------------
bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s))
τ_xy*α_x + σ_y*α_y + τ_zy*α_z ==
mf_y (s (x, y, z)) mt_y (s (x, y, z))
p_y + ------------------- + --------------------------
bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s))
τ_xz*α_x + τ_yz*α_z + σ_z*α_z ==
mf_z (s (x, y, z)) mt_z (s (x, y, z))
p_z + ------------------- + --------------------------
bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s))
Passsagiodanodopuntualiad
nodo
Ing.stico_strutturali_costruttivo
Ilnodopercuiperfarisultaticheidoneialmezzodicalcolodi
deformarsinonsiprendecomesolidogeometricocon
baricentrogeometricopero'sicnsideracomecompostodi
materialidaalnalizzaresecondocomequestooriginano
singoliedcomplessiinsiemeognideglirispondereinerziali
dacuisiricavanoglivaloriadnuovoequolibriodeglisforzi
chesitrasferisconoadognitraglielementistrutturali
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Da cui gli equazionali di nodo si riducono ad 6
equazionali aumentate di 3 per ogni elemento convergente
al nodo.
σ_x*α_x + τ_yx*α_y + τ_yx*α_y ==
mf_x (s (x, y, z)) mt_x (s (x, y, z))
p_x + ------------------- + --------------------------
bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s))
τ_xy*α_x + σ_y*α_y + τ_zy*α_z ==
mf_y (s (x, y, z)) mt_y (s (x, y, z))
p_y + ------------------- + --------------------------
bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s))
τ_xz*α_x + τ_yz*α_z + σ_z*α_z ==
mf_z (s (x, y, z)) mt_z (s (x, y, z))
p_z + ------------------- + --------------------------
bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s))
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Questo esprimere con equazionali è
formale anche se non effettivo cio'
che usato ad Ing._calcolo
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Continuando ad
generico teorico:
Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Allora scriveremo senza coinvolgere lavori ne energie
d u_n / d x == d u_e1 / dx + d u_e2° / dx …. d u_en / dx
d u_n / d y == d u_e1 / dy + d u_e2° / dy …. d u_en / dy
d u_n / d z == d u_e1 / dz + d u_e2° / dz …. d u_en / dz
Di fatto considereremo invece di UNA MOLLA TEORICA ad
calcolo del mezzo di deformarsi l'effettivo calcolo di
nodoil reale resistere nodali con gli reali deformarsi
che andremo ad rimmettere nel calcolo degli elementi
struttrali convergenti.
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Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob
Esmpio di un dettaglio Ing._costruttivi_strutturali non
COPIABILE:
Possibile armare ad flessione
ed taglio la trave di cordolo,
ricondandosi che lo sbalzo di
cordolo puo' esserevariabile da
15cmadoltre1,5m.
Inoltre il cordolo od sblazo per
qusto motivo puo' essere
eseguito continuo lineare od ad
ganci di parete ad cui si
ancorano gli elementi barre per
flessione, convarianti di armare
ad taglio che non alti come ad
ancoraggio pero' solo in
spessore..
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Esmpio di un dettaglio Ing._costruttivi_strutturali non
COPIABILE:
Possibile armare ad flessione
ed taglio la trave di cordolo,
ricondandosi che lo sbalzo di
cordolo puo' esserevariabile da
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Inoltre il cordolo od sblazo per
qusto motivo puo' essere
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flessione, convarianti di armare
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Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi
strutturali piani convergenti al nodo:
__________________________
m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2))
tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy)
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Vol.II
Quivi si completa
Vol.III
Si continua con
solido 3D per
strutturali
semplici ad cui
seguirà la lastra
piana parietale

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EC_: mio Libricino il mezzo di calcolo del deformarsi applicato ad edifici antisismici schwimmendes Gebaeude Elmer Vol II

  • 1. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Il mezzo del deformarsi come nuovo mezzo di calcolodi telai complessi ed “schwimmendes Gebaeude” Vol. II Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 2. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Ripeteremo per Cui gli miei Concetti basanti Ing._calcolo coerente ad come mi Insegnavano ed io elabOraVo in tanti anni di LaVOrO. Decisivi in questo corso di Studi che io seguivo all'Università Alma Mater Studiorum Triennio concpletanti di Ingegneria successivo il Biennio propedeutico Ingegneria sede il Perugia sono stati: ● Dott.Dr.Prof.Ing. Michele Capurso Scienza delle Costruzioni ● Dott.Dr.Prof.Ing. Piero Pozzati Tecnica delle Costruzioni ● Dott.Dr.Prof.Ing. Maurizio Merli, con cui anche postLaurea ● Dott.Dr.Prof.Ing. pierpaolo Diotallevi
  • 3. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Queste lezioni brevi mirano ad il Ing.calcolo che si trae da scienza ed Tecnica delle Costruzioni rapportato ad LaVOrO che quello non DEL TECNICO perO' dell'Ing. Per come esposte per cui il passaggio piu' frequente sarà : ● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali integrali ● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali ed integrali degli elementi costruttivi ● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo
  • 4. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Queste lezioni brevi mirano ad il Ing.calcolo che si trae da scienza ed Tecnica delle Costruzioni rapportato ad LaVOrO che quello non DEL TECNICO perO' dell'Ing. Per come esposte per cui il passaggio piu' frequente sarà : ● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali integrali ● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali ed integrali degli elementi costruttivi ● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo
  • 5. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Questo mio distinguere come si prOCede professionali è consistente anche nella fasi proposte da DITOMMASO CHE PIU' FACILI PER IL PROCEDERE DI CALCOLO AD ELEMENTI FINITI, SCUOLA da CUI Capurso fOrte discostava. FASE 1 MODELLO MATEMATICO OGNI COMLESSO PROBLEMA FISICO E' RIDUCIBILE AD RISOLUZIONI MATEMATICHE FASE 2 AD TALE PROBLEMA SI RISPONDE CON ANALISI MATEMATICA ED GEOMETRIA FASE 3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI NEI TERMINI DEL PROBLEMA FISICO DI PARTENZA
  • 6. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Questo mio distinguere come si prOCede professionali si distingue anche nella fasi proposte da DITOMMASO CHE PIU' FACILI PER IL PROCEDERE DI CALCOLO AD ELEMENTI FINITI, SCUOLA da CUI Capurso fOrte discostava. FASE 1 MODELLO MATEMETICO OGNI COMLESSO PROBLEMA FISICO E' RIDUCIBILE AD RISOLUZIONI MATEMATICHE IN QUESTA FASE INOLTRE VENGONO DIFFERENZIATI MODELLI MATEMATICI: E MODELLLO MATEMATICO DELLA AZIONI ESTERNE G MODELLO GEOMETRICO M MODELLO MECCANICO
  • 7. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 È ovvio che consegue dal distinguere il modello geometrico da quello meccanico ed da quello matematico che si PROCEDE IN DIREZIONE DEL CALCOLO AD ELEMENTI FINITI, POICHE' IL MODELLO GEOMETRICO TENDERA' AD RAPPORTARE OGNI ELEMENTO STRUTTURALE AD UNA SOLA TEORIA CIOE' DI ELEMENTI LINEARI OD ELEMNTI PIANI OD ELEMENTI SOLIDI PER RIGORE AL MODELLO GEOMETRICO. ESEEMPIO UN TELAIO CON TAMPONAMENTI PORTANTI AD UNO DEI LATI SARA' TRATTATO CONME TELAIO, PROBABILE CALCOLATO CON METODO DI CROSS OD DELLE RIGIDEZZE, ED COMPLETATO QUESTO CALCOLO VIENE RICONGIUNTO ALL'ELEMENTO PIANO COME SOLLECITANTE ED QUINDI RICALCOLATO.... DA CUI OVVIO IL SOLO METODO CHE PROCEDE SENZA SEPARARE ED DI RIATTACCARE GLI DUE MODELLI GEOMETRICI QUELLO LINEARE DEL TELAIO ED QUELLO PIANO DELLE PARETI PORTANTI E' QUELLO DEL CALCOLO AD ELEMENTI FINITI.
  • 8. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani conmioseguirelezionidi Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Il mio nuovo Teorico per il mio mezzo di Ing._calcolo che mezzo del defomarsi invece distingue non con tale MODELLO GEOMETRICO CHE COMPORTA LE CONSEGUENZE SOVRADESCRITTE, perO' con il procedere che ogni nodo qualsiasi sono gli elementi strutturali che vi connettono è da considerare non ELEMENTO FINITO anche se limitato per il calcolo del sollecitare che si trasferisce con gli sforzi di materiali strutturali ed tridimensionali, od n_dimensionali per Ing.calcolo di come risponde il nodo stesso tra gli elementi strutturali ed per cui per analizzare complessivo degli sforzi ed deformarsi in ogni degli elementi strutturali che vi si connettono. n_dimensionali è Speciali importanti per ComE necessario in ogni Ing.calcolo strutturali che coinvolge campi potenziali che non costanti spaziali. Ciò implica che come istantanei calcolabili costanti spaziali è sufficiente ed non oltre tridimensionali.
  • 9. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Ad ogni degli livelli sovradescritti seguirà il conseguente approccio pratico esecutivo: ● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali integrali == ● Teorico approccio ad elementi strutturali ed insegnare il calcolo differenziali integrali ● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali ed integrali degli elementi costruttivi ● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 10. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Ad ogni degli livelli sovradescritti seguirà il conseguente approccio pratico esecutivo: ● Scienza delle costruzioni ed calcolo differenziali integrali == ● Teorico apprccio ad element strutturali ed insegnare il calcolo differenziali integrali Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 11. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 ● Tecnica delle Costruzioni ed calcolo differenziali ed integrali degli elementi costruttivi == ● Teorico approccio ad come si preparano progetti da convertire ad eseguibili, non DISSOCIABILITA' tra autore d' questo livello esecutivo ed quello successivo Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 12. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 ● Calcolo semiprobabilistico ed Ing._calcolo == ● Il solo che porta ad progetti eseguibili, ed che solo apportabile dall'autore stesso del punto precedente se capace di intendere ed Volere per procedere senza ERRORI IN risultati, di questo punto che per cui probabile verranno eseguiti. Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 13. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Con il Vol.I abbiamo visto: ● Risoluzione generica di lastre piane ad livello matematico ● Telaio complesso non si scompone pero' si considera ogni nodo precedente come punto ad convergere di elementi strutturali ● Ingrandire ad dimensionali reali gli nodi per cui analizzare gli sforzi ed deformarsi di nodi stessi ● Riportare l'analizzato ad elementi strutturali ed ricalcolare questi come elementi reali ● Abbiamo visto l'esempio di elemento strutturali travetti, come analizzato elemento lineare ad sezionato costanti ● Abbiamo ingrandito il nodo ed visto quali sollecitare arrivano dagli elementi strutturali convergenti Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 14. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi strutturali piani convergenti al nodo: __________________________ m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2)) tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy) Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 15. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi strutturali piani convergenti al nodo: __________________________ m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2)) tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy) Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso Questo tipo di risultato è derivato sulla base di CONSIDERAZIONI TEORICHE, da mio TeOrICo superate ed che non CONDIVIDO tranne che come Approssimati elevati per strutturali semplici ed come ATTUALE normativo sistema. A) il solido elastico viene valutato tramite lo stato del deformarsi paragonando Lavori virtuali di materiali; Ho dimostrato che soprattutto per sollecitanti ciclici Oscillatori è errato poichè trascura il fenomeno ad affaticarsi od APPROSSIMA IN MANERA SICURA PER CUI ATTA ALLO SPRECO B) il come si TRASCURANO le forze di peso proprio nell'equazioni che connettono tensore degli sforzi con tensore del deformarsi, non esatto poiché il peso proprio viene imposto successivo come peso superficiali, che nel caso degli elementi lineari ed piani risulta buon approssimato, nel caso di elementi solidi, speciali se non omogenei, risulta invece non esatto. Se infatti il solido È soggetto solo ad campo gravitativo, conosciamo che cio' non Comporta alterarsi sensibili, mentre se questo è soggetto oggetto Di ccampi potenziali direzionali, vedi campi magnetici forti, Ne risulta influenzato in maniera sensibile. Ecco per cu se si Applica il mezzo di Ing._calcolo “mezzo del defrarsi” al posto del metodo delle deformazioni risulta componente non trascurabile ancor di piu' se associata al punto A) ove non solo il Corpo ealstico non lineare, pero' se di Lavoro ed od energetico risulta ad fatica grave AGGRAVANTE ad ERRARE.
  • 16. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Mentre il punto A) risulterà anche per gli calcoli strutturali di carattere edile rilevante il punto B risulta tale in edilizia se ed Solo se esistono speciali sistemi elettronico_meccanici ad richiederlo. Quivi continueremo precdente dell'analizzare il solido l'approccio per una lastra piana. Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso xx z y n tn Sforzi piastra F=F(X.Y,Z) Sollecitanti la piastra p=p(px, py, pz) Spostarsi come senza vicoli η=η(x, y, z) incremento ϬF(ϬX, ϬY, ϬY) che per punti non vincolati FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x == Fdy α_y dSx==dz dy == Fdz α_z δη == δη (x,y,z)
  • 17. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 FdV + tndSn == F dxdxydz + txdSx + tydSy + tzdSz dsx ==dSn αx tn == tx αx + ty αy + tz αz Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso xx z y n tn Sforzi piastra F=F(X.Y,Z) Sollecitanti la piastra p=p(px, py, pz) Spostarsi come senza vicoli η=η(x, y, z) ϬF(ϬX, ϬY, ϬY) FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x == Fdy α_y dSx==dz dy == Fdz α_z δη == δη (x,y,z) |tx| |σx τyx τzx| |ty| |τxy σx τzy| |tz| |τxz τyz σz | Quivistiamocercandocomedaltensoredeglisforziarrivareal tensoredelledeformazioni
  • 18. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 FdV + tndSn == F dxdxydz + txdSx + tydSy + tzdSz dsx ==dSn αx tn == tx αx + ty αy + tz αz Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso xx z y n tn Sforzi piastra F=F(X.Y,Z) Sollecitanti la piastra p=p(px, py, pz) Spostarsi come senza vicoli η=η(x, y, z) ϬF(ϬX, ϬY, ϬY) FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x == Fdy α_y dSx==dz dy == Fdz α_z δη == δη (x,y,z) |tx| |σx τyx τzx| |ty| |τxy σx τzy| |tz| |τxz τyz σz | Quivistiamocercandocomedaltensoredeglisforziarrivareal tensoredelledeformazioni Esempio come per vettore n ed vettore tn di come esiste un angolo tra gli due vettori ravvisabile come coseni direttori ed in ogni caso non trascurabile
  • 19. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 FdV + tndSn == F dxdxydz + txdSx + tydSy + tzdSz dsx ==dSn αx tn == tx αx + ty αy + tz αz Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapurso xx z y n tn Sforzi piastra F=F(X.Y,Z) Sollecitanti la piastra p=p(px, py, pz) Spostarsi come senza vicoli η=η(x, y, z) ϬF(ϬX, ϬY, ϬY) FdV/dSn == F dx dy dz/ dSx/dx == Fdx α_x == Fdy α_y dSx==dz dy == Fdz α_z δη == δη (x,y,z) |tx| |σx τyx τzx| |ty| |τxy σx τzy| |tz| |τxz τyz σz | Quivistiamocercandocomedaltensoredeglisforziarrivareal tensoredelledeformazioni
  • 20. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi strutturali piani convergenti al nodo: __________________________ m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2)) tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy) Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Piccola digressione sul come anche Dott.Dr.Prof.Ing. Michele Capurso insegna ad non imparare LE FORMULETTE AD MEMORIA, perO' ad crescere il proprio sistema logico memonico
  • 21. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi strutturali piani convergenti al nodo: __________________________ m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2)) tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy) Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 22. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani tradottoedamliatoda:LehrstuehlfuerBaustatikUni_Siegen2019 Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Quivi riporto inoltre un calcolo più complesso che le lastre piane caricate in senso paretali ed che tratte da relazionato diIng._calcoloper mioprogetto in Bozen 35 Wohnungen. La lastra piana che si va ad considerare da calcolare è quella posta ad secondo piano laterali. Di fatto il cmplessivo da calcolare è un involucro abitativo che costruibile tramite sistema di mattoni ad doppio strato di conglomerato cementati ferrato laterali in sezione, ed che soggetto ad sollecitanti sia da travetti che connettono ad ulteriore lastra piana paretale vicina che da condizione ad limiti che semincastro con lastre piane.il tetto invece è sistema che con trave di cordolo flessibileracccorda travi ed travetti, ed il pavimento della scatola è ad sua volta di sistema ad travetti. Quivi avevamo cominciato ad Ing.calcolare la lastra piana che elemento strutturali di involucro continuo senza ponti termici ne acustici ed che con solo spazi appartamenti,che sospeso ad strutturali elastici per sistema schwimmendes Gebaeude Elmer. Gli strutturali elastici come molloni ad sospendere gli quattro involucri sono costituiti da rame 6% che anche parte del sistema ad rinnovabile produrre energetico dell'edificio stesso.quivi ricordiamo gli componenti scatolari ed di solai principali dell'involucro ad cui andremo ad Ing.calcolare il sistema parete portante tramezzo. Il sistema parete portante involucro che più semplice ad valutare con mezzo del deformarsi è pero' parecchio piu' complesso per come si Ing.calcolano gli istemi precompressi di resistere ad taglio, poiché coincidente anche con gli punti si nodo elastico del sospensore.
  • 23. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani tradottoedamliatoda:LehrstuehlfuerBaustatikUni_Siegen2019 Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Per cui viene ad essere necessario che si procede con il valutare gli sollecitanti, gli sforzi ed gli deformarsi al nodo, per consentire successivo lo sviluppo degli operatori in equazioni differenziali di elementi strutturali lieneari ed bidimensionali. Suggerisco che ad tal propo al posto del concetto si prenda come elemento basanti non finito dal mio Teorico strutturali , Ovettoide: Se ne ricava Un tensore di Moduli elastico Energetico equopollenti Breve RicOrdO
  • 24. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Per gli nodi che sono si applica ancora il mezzo del deformarsi solo che si considerano solidi tridimensionali, per l'approccio piu' semplice, quello piu' complesso rimane tridimensionali solo nel caso di materiali anisotropi omogenei, per isotropi omogenei deiventa quasi tridimensionale dipende se con uso di equazioni parametriche ed per solidi isotropi od anisotropi non omogenei, n_dimensionali. Per cui gli equazionali di riferirsi diventano: ∂ơ_x ∂τ_yx ∂τ_zx ---- + ----- + ----- + X == 0 ∂x ∂y ∂z ∂ơ_y ∂τ_xy ∂τ_zy ---- + ----- + ----- + Y == 0 ∂x ∂y ∂z ∂ơ_z ∂τ_yz ∂τ_zy ---- + ----- + ----- + Z == 0 ∂x ∂y ∂z LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Quivi riapprofondiamo per il solido 3D precedente di riaffrontare la lastra piana
  • 25. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Per gli nodi che sono si applica ancora il mezzo del deformarsi solo che si considerano solidi tridimensionali, per l'approccio piu' semplice, quello piu' complesso rimane tridimensionali solo nel caso di materiali anisotropi omogenei, per isotropi omogenei deiventa quasi tridimensionale dipende se con uso di equazioni parametriche ed per solidi isotropi od anisotropi non omogenei, n_dimensionali. Per cui gli equazionali di riferirsi diventano: ∂u 1 ∂u ∂v ---- == –- {ơ_x - ν * ( ơ_y + ơ_z )} --- + --- == ∂x E ∂y ∂x 1 == – * ∂τ_xy G ∂v 1 ∂u ∂Vv ---- == –- {ơ_y - ν * ( ơ_x + ơ_z )} --- + --- == ∂y E ∂z ∂x 1 == – * ∂τ_xz G LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 26. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob ∂Vv 1 ∂v ∂Vv ---- == –- {ơ_z - ν * ( ơ_x + ơ_y )} --- + --- == ∂z E ∂z ∂y 1 == – * ∂τ_yz G Che valide solo per E=cost.ed ν=cost. con queste equazioni è possibile calcolare sforzi degli materiali ed deformarsi di ogni tipo di solido comunque vincolato. LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 27. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob ∂Vv 1 ∂v ∂Vv ---- == –- {ơ_z - ν * ( ơ_x + ơ_y )} --- + --- == ∂z E ∂z ∂y 1 == – * ∂τ_yz G Con σ_x*α_x + τ_yx*α_y + τ_yx*α_y == p_x τ_xy*α_x + σ_y*α_y + τ_zy*α_z == p_y τ_xz*α_x + τ_yz*α_z + σ_z*α_z == p_z Si impone parziali, poichè si descrivono pressioni ed non qualsiasi distribuito sollecitare, che gli superficiali che limitano spaziali il volume sono ad considerare insieme equazioni di congruenza che: U == v == Vv Passaggioda nodopuntuali Adnodosolido GEOMETRICOche ERRATO LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 28. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Adesso considereremo solo gli nodi come solidi tridimensionali, caso più semplice del mio Teorico, che anche il solo quivi considerato. Per tai nodi solidi non è possibile scrivere equazionali di congruenza come p == v == Vv == 0 Perchè questi punti si muovono anche assoluto ed non solo relativo da cui gli equazionali di congruenza si possono solo scrivere come: u_n == u_e1 == u_e2° == ….... == u_en v_n == v_e1 == v_e2° == ….... == v_en Vv_n == Vv_e1 == Vv_e2° == ….... == Vv_en Ove n Elementi strutturali convergono al nodo. LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 29. Lezioni di staticaedIng.egneriainerenti adelementi strutturalipiani tradottoedamliatoda:LehrstuehlfuerBaustatikUni_Siegen2019 Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Da cui gli equazionali di nodo si riducono ad 6 equazionali aumentate di 3 per ogni elemento convergente al nodo. σ_x*α_x + τ_yx*α_y + τ_yx*α_y == mf_x (s (x, y, z)) mt_x (s (x, y, z)) p_x + ------------------- + -------------------------- bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s)) τ_xy*α_x + σ_y*α_y + τ_zy*α_z == mf_y (s (x, y, z)) mt_y (s (x, y, z)) p_y + ------------------- + -------------------------- bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s)) τ_xz*α_x + τ_yz*α_z + σ_z*α_z == mf_z (s (x, y, z)) mt_z (s (x, y, z)) p_z + ------------------- + -------------------------- bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s)) Passsagiodanodopuntualiad nodo Ing.stico_strutturali_costruttivo Ilnodopercuiperfarisultaticheidoneialmezzodicalcolodi deformarsinonsiprendecomesolidogeometricocon baricentrogeometricopero'sicnsideracomecompostodi materialidaalnalizzaresecondocomequestooriginano singoliedcomplessiinsiemeognideglirispondereinerziali dacuisiricavanoglivaloriadnuovoequolibriodeglisforzi chesitrasferisconoadognitraglielementistrutturali
  • 30. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Da cui gli equazionali di nodo si riducono ad 6 equazionali aumentate di 3 per ogni elemento convergente al nodo. σ_x*α_x + τ_yx*α_y + τ_yx*α_y == mf_x (s (x, y, z)) mt_x (s (x, y, z)) p_x + ------------------- + -------------------------- bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s)) τ_xy*α_x + σ_y*α_y + τ_zy*α_z == mf_y (s (x, y, z)) mt_y (s (x, y, z)) p_y + ------------------- + -------------------------- bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s)) τ_xz*α_x + τ_yz*α_z + σ_z*α_z == mf_z (s (x, y, z)) mt_z (s (x, y, z)) p_z + ------------------- + -------------------------- bmf (s (x, y, z)) bmt ( s (x,y,z); angS (s)) LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Questo esprimere con equazionali è formale anche se non effettivo cio' che usato ad Ing._calcolo
  • 31. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Allora scriveremo senza coinvolgere lavori ne energie d u_n / d x == d u_e1 / dx + d u_e2° / dx …. d u_en / dx d u_n / d y == d u_e1 / dy + d u_e2° / dy …. d u_en / dy d u_n / d z == d u_e1 / dz + d u_e2° / dz …. d u_en / dz Di fatto considereremo invece di UNA MOLLA TEORICA ad calcolo del mezzo di deformarsi l'effettivo calcolo di nodoil reale resistere nodali con gli reali deformarsi che andremo ad rimmettere nel calcolo degli elementi struttrali convergenti. LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 32. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Esmpio di un dettaglio Ing._costruttivi_strutturali non COPIABILE: Possibile armare ad flessione ed taglio la trave di cordolo, ricondandosi che lo sbalzo di cordolo puo' esserevariabile da 15cmadoltre1,5m. Inoltre il cordolo od sblazo per qusto motivo puo' essere eseguito continuo lineare od ad ganci di parete ad cui si ancorano gli elementi barre per flessione, convarianti di armare ad taglio che non alti come ad ancoraggio pero' solo in spessore.. LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 33. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Continuando ad generico teorico: Senza SEMPLICISMO: Cvp, Cvo, Cvb Cop, Coo, Cob Esmpio di un dettaglio Ing._costruttivi_strutturali non COPIABILE: Possibile armare ad flessione ed taglio la trave di cordolo, ricondandosi che lo sbalzo di cordolo puo' esserevariabile da 15cmadoltre1,5m. Inoltre il cordolo od sblazo per qusto motivo puo' essere eseguito continuo lineare od ad ganci di parete ad cui si ancorano gli elementi barre per flessione, convarianti di armare ad taglio che non alti come ad ancoraggio pero' solo in spessore.. LezionidistaticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO
  • 34. Dott(2°).Ing.Arch.giovanni Colombo A1360 Ord.Ing.PG_I_1995 09171 Arch.kammer B_de_2003_2011 Per cui ci rimane da dover analizzare gli elementi strutturali piani convergenti al nodo: __________________________ m12 == (mfx+mfy)/2 +/- √(((mfx-mfy)/2)^2 + mtx^2)) tan(2Ang) == 2*mtx / (mfx – mfy) Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Lezionidi staticaedIng.egneriainerenti adelementistrutturalipiani conmioseguirelezioni di Dott.Dr.Prof.Ing.micheleCapursoinLIBRODIDITOMMASO Vol.II Quivi si completa Vol.III Si continua con solido 3D per strutturali semplici ad cui seguirà la lastra piana parietale