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Corso di ottimizzazione strutturale 
Dottorato XXIX ciclo 
Francesca Mattei 
Prof. Ing.FrancoBontempi 
Anno accademico 2013-2014 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo
FrancescaMattei 
•NataaNapoli4Luglio1987. 
•LaureaMagistraleinIngegneriaCivile22Maggio2013. 
•InizioXXIXciclodidottoratoDipartimentoIngegneriaStrutturaleeGeotecnicaUniversitàdegliStudidiRomaSapienza. 
•Interessidiricerca: 
•Perditadiaderenzatrabarred’acciaioecalcestruzzo,inparticolareinpresenzadibarrelisce, calcestruzzodicattivaqualitàedettaglicostruttiviscadenti,caratteristicheassaidiffusetragliedificiesistentipreanni‘80; 
•Analisidivulnerabilitàdiedificiesistenti 
•Collegamentitrave-colonnainedificiinc.a.:effettidellaperditadiaderenzaemodellazionedelnodo. 
Presentazione 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 2
Indice 
•Struttura: definizione e caratteristiche 
•Ottimizzazione strutturale 
•Procedure evolutive di ottimizzazione 
•Casi studio e risultati dell’ottimizzazione secondo MESO 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 3
Ottimizzazionestrutturale 
Cosa è una Struttura? 
Insiemedielementispecificichetramiterelazionistrutturaliformanounaconfigurazionepersistenteneltempo. 
Talirelazionistrutturalipossonoessereditipotopologicoefunzionale, dandosignificatoaglielementiindipendentementedallalorospecificità. 
Caratteristicheottimalidiunastruttura: 
•Semplicità 
•Simmetria 
•Robustezza 
•Durabilità 
•RidondanzaeIperstaticità 
•Resilienza 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 4
Ladisciplinanumericadellaottimizzazionestrutturalepermettediindividuareinmodototalmenteoparzialmenteautomatico,apartiredaundeterminatovolumediprogettoedacondizionialcontornodate(carichi,vincoli),lasoluzioneprogettualecheforniscelemiglioriprestazioni,inrelazioneadundeterminatoobiettivodaraggiungereeavincolidiprogettazioneassegnati. 
Ottimizzazione strutturale 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 5
Ottimizzazione analitica 
Nelcorsodegliannicisièsemprepostineiriguardidell’ottimizzazionestrutturalefacendoattenzioneallanaturamatematicadelproblema,cercandodiadattaremetodiemodellianaliticiperlarisoluzionediunacertaclassediproblemistrutturali. 
Criticitàdell’approcciostrettamentematematico: 
•Funzioninonconvessedigrandezzediscreteocontinue 
•Numeroelevatodiparametriedivariabili 
•Puntidiestremolocale(Rao1996). 
Conseguenze 
•Drastichesemplificazionidelmodellostrutturale 
aifinidell’applicabilitàdelmetodoanalitico. 
•IlproblemafinalenonèpiùquelloREALEdipartenza!! 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 6
Ottimizzazione analitica 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 7
Metodi di ottimizzazione evolutivi 
Lasoluzioneesattanonsitrovaquasimai. 
SonodimaggioreinteresseingegneristicolesoluzioniditipoapprossimatochetuttaviaconsentonodistudiareilproblemaREALEdipartenza. 
Approccionumerico 
Metodidiottimizzazioneditipoevolutivo: 
Ricercadellasoluzioneottimalesubasieuristichebasatesumeccanismidicrescitaedisviluppoditipobiologico. 
Taleapproccioconsentetral’altrodiinterveniresullaconcezionestrutturale,nellafasepreliminarediunprogetto,ipotizzandogiàqualipotrebberoesserelesoluzionipiùefficientie,magarieleganti,perlastrutturainesame. 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 8
Livellidiottimizzazione: 
•Microlivello:ottimizzazionealivellolocale,cambiamentidimensionisezionali,dispessore.. 
•MesoLivello:ottimizzazionealivellolocale,maanchesullaformacomplessivadeglielementi,sullaposizionedeinodi… 
•MacroLivello:ottimizzazionetopologica,cambiandopostoaglielementi…. 
Ottimizzazione strutturale 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 9
Metodi di Ottimizzazione Evolutivi: 
Ottimizzazione morfologica-axiomof uniformstress 
E’unmetododiridistribuzionedelmateriale(equindidiforma)basatosulprincipiodiuniformitàdelletensioni, preservandoilmaterialeinzoneconconcentrazionemaggioredistresserimuovendolodazoneabassilivellitensionali: inquestomodosiraggiungelaconfigurazioneottimalecheconsisteinunostatotensionaleuniformesututtol’elemento. 
BIOLOGICAL GROWTH (BG) (Mattheck& Burkhardt1990, Mattheck& Moldenhauer1990) 
La piusemplice swellinglaw che regola le modifiche è fornita da: 
s= Von Misesstress medio attuale 
sREF= tensione di riferimento 
esw= swellingstrainrate 
DF= DrivingForcesdel processo evolutivo 
A partire da questa legge la modifica della forma avviene attraverso tre steps. 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 10
Metodi di Ottimizzazione Evolutivi: 
BIOLOGICAL GROWTH (BG) 
1)Basic Step: modello Feme definizione dello stato tensione di Von Mises 
2)SwellingStep: a partire dalla swellinglaw attraverso equazioni di equilibrio e congruenza si trova la variazione di spostamenti Duswcorrispondente alla distribuzione di forze cui corrisponde lo swelling. 
1)Update Step: la posizione aggiornata dei nodi è espressa attraverso la formula ad ogni generazione k: 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 11
Metodi di Ottimizzazione Evolutivi 
Ottimizzazionetopologica 
Rimozioneoridefinizionedelleregioniincuièpresente 
materialeinefficiente. 
EVOLUTIONARYSTRUCTURALOPTIMIZATION 
(ESO)(Xie&Steven1993,1994). 
•Ildominioinizialeèdivisoinelementifiniti; 
•Siprocedeconl’analisinumerica 
•SiconsideraunaquantitàsignificativadellarispostastrutturaleadesempiotensionidiVonMisessull’elemento 
•SiconfrontanoletensionidiVonMisesdielementoconquellediunaregionediriferimentoRR(RejectionRatio)adognistep. 
•Sistabilisconodeicriteriasecondadelcomportamentodelmateriale:seilvaloredellimiteinferiorenonèstatoraggiunto,siconsiderailmaterialeinefficiente,evienerimossodegradandolesueproprietàcostitutive(generalmenteModulodiYoung). 
Parametridicontrollo: 
•RR(SS)=A0+A1 SS (SS=STEADY STATE) 
•RRM= VREM 푉 <RRMmaxcriteriobasato sul controllo del limite superiore del materiale rimosso. 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 12
Metodi di Ottimizzazione Evolutivi 
MESO = MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization 
MESO=BG+ESO 
Ottimizzazione di forma seguendo i processi di crescita naturali 
Ottimizzazione topologica rimuovendo materiale a bassi livelli tensionali 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 13
MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization 
L’articolotrattadell’ottimizzazionestrutturaletramitelaproceduraMESO. 
Essaècompostadacinquestepsprincipalicheconcatenatifraloropermettonodiottenereun’ottimizzazionechesfruttileprincipalipeculiaritàdelleprocedureBGedESO. 
INIZIO 
PROCEDURA ESO:ELIMINAZIONE ELEMENTI INEFFICIENTI A BASSI STATI TENSIONALI SUL BORDO LIBERO DEL MODELLO FEM SOVRADIMENSIONATO 
LEVIGAZIONE DEI CONTORNI (BG) 
PROCEDURA BG : OTTIMIZZAZIONE DELLA FORMA ITERATIVA CON NMIN 
RAGGIUNTO VALORE I? 
SI, STEP SUCCESSIVO 
NO, ITERO CON NMAX 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 14
MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization 
Articolo 
ELIMINAZIONE GRUPPI DI ELEMENTI (ESO) 
CONTROLLO I PER TUTTI GLI ELEMENTI, VALORI ACCETTABILI? 
SI, FINE STEP 
NO 
ELIMINAZIONE DI ZONE DEL MODELLO CHE NON RISPETTANO IL CRITERIO I 
FINE 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 15
STEP 1 
Morphologic Evolutionary Structural Optimization 
Articolo 
Ispirandosi alla procedura ESO si rimuovono porzioni di materiale con livelli 
tensionali bassi inizialmente sul bordo libero (rimozione Vmin).Vengono 
effettuate successive iterazioni finchè si verifica che elementi interni adiacenti a 
quelli di bordo sono meno efficienti degli stessi: in tal modo la topologia interna 
deve essere aggiornata, per esempio introducendo delle cavità (STEP 5). 
Si usa il criterio di Von Mises per una valutazione dello stato tensionale in modo 
da contemplare sia le s che le  
Zone a minor 
livello di carico 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 16
Articolo 
Alla fine dello STEP 1, il modello fem presenta dei contorni irregolari. 
Per eliminare le irregolarità createsi a causa della rimozione degli elementi si procede allo 
smussamento delle irregolarità del contorno libero introducendo punti di controllo, la cui 
scelta dipende dai carichi applicati, condizioni di vincolo, spostamenti imposti. 
Maggiore è il numero dei punti di controllo, maggiore è l’accuratezza della meshiatura, ma 
aumenta l’onere computazionale. 
Un criterio generale consiste nella stima della distanza di due sottosequenze di punti di 
controllo può essere fornito dalla seguente relazione: 
dmin = ms 
m = numero naturale da 1 a n 
s = dimensione caratterisica 
Morphologic Evolutionary Structural Optimization 
STEP 2 
m = 1 m = 2 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 17
STEP 3 
Articolo 
UtilizzandolaproceduradiottimizzazioneBGsisettaunnumerominimoemassimodiiterazioniincuiilparametrodicontrolloadimensionaleèespressodalseguenteindicediefficienzastrutturaleIi: 
Ii = Visi / V0is0i 
In cui il pedice 0 rappresenta a condizione iniziale e la sè da intendersi media. 
Il risultato di questo stepdeve rispettare la condizione soprascritta per valutare la bontà dell’ottimizzazione effettuata. 
Ad ogni stepi punti di controllo vengono spostati e quindi le meshridefinite. 
MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 18
STEP 4 
Alla fine della fase di di ottimizzazione della forma, il modello agli elementi 
finiti presenta una discretizzazione della mesh irregolare. 
Per evitare problemi numerici dovuti a geometrie eccessivamente irregolari 
della mesh, si procede alla eliminazione di tutti i gruppi di mesh irregolari. 
Morphologic Evolutionary Structural Optimization 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 19
STEP 5 
Alla fine del processo di ottimizzazione della forma si controlla che in tutti gli elementi sia verificata l’efficienza struttura Ii: 
•Ii = Visi / V0is0i 
Se la condizione è rispettata l’ottimizzazione non ha bisogno di passi succesiviin quanto si è riusciti ad avere un livello di stress pseudo-uniforme su tutta la mesh. 
Se la condizione è violata si rimuovono le zone del modello in cui Ii assume valori non accettabili. 
Fatto questo l’ottimizzazione si può ritenere conclusa. 
MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 20
Morphologic Evolutionary StructuralOptimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
Si mostra il risultato ottenuto con la seguente ottimizzazione MESO applicata 
alla singola campata di un ponte in materiale omogeneo il cui carico è applicato 
nella parte superiore. 
Cartteristiche meccaniche: 
E=100 Gpa v=0,1% 
Caratteristiche Fem: 
Mesh size: 0,03H- 0,06H 
H 
Parametri principali procedura 
MESO: 
ER=1% RR=1% Vmin=10% 
Vmax= 15% Dx=H/20 
Nmin=10 
Swelling step: il modello in 
fase di ottimizzazione di 
forma si sviluppa tenendo fissi 
i punti dell’impalcato. 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 21
Morphologic Evolutionary Structural Optimization: 
Evolutionary Design of Bridge Structure 
Tensioni di Von Mises iniziali 
Si inizia la riduzione di materiale 
a partire dal bordo per procedere 
poi verso l’interno 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 22
Risultato 
ottimizzazione 
Riduzione zona di vincolo 
Morphologic Evolutionary StructuralOptimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 23
Morphologic Evolutionary Structural Optimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
Si mostra il risultato ottenuto con 
la seguente ottimizzazione 
MESO applicata alla singola 
campata di un ponte in materiale 
omogeneo il cui carico è 
applicato nella parte inferiore. 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 24
Si mostra il risultato ottenuto con la seguente ottimizzazione MESO con 
materiali differenti per un ponte il cui carico è applicato nella parte centrale. 
• Il primo lavorerà principalmente a compressione (es. cls) 
• Il secondo principalmente a trazione (es. acciaio) 
Partenza del modello con due materiali 
Materiale compresso 
Materiale teso 
StaticMorphologic Evolutionary Structural Optimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 25
MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 26
Lo studio del presente articolo ha mostrato come siano di fondamentale importanza i seguenti aspetti: 
•Le condizioni al contorno (vincoli, carichi) 
•La dimensione della meshdi partenza 
•La scelta di un corretto indice I per la stima della bontà delle analisi 
•L’efficienza della cooperazione tra i due paradigmi BG ed ESO per ottimizzare sia morfologicamente che topologicamente. 
MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization: 
EvolutionaryDesign of Bridge Structure 
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Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo

  • 1. Corso di ottimizzazione strutturale Dottorato XXIX ciclo Francesca Mattei Prof. Ing.FrancoBontempi Anno accademico 2013-2014 Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo
  • 2. FrancescaMattei •NataaNapoli4Luglio1987. •LaureaMagistraleinIngegneriaCivile22Maggio2013. •InizioXXIXciclodidottoratoDipartimentoIngegneriaStrutturaleeGeotecnicaUniversitàdegliStudidiRomaSapienza. •Interessidiricerca: •Perditadiaderenzatrabarred’acciaioecalcestruzzo,inparticolareinpresenzadibarrelisce, calcestruzzodicattivaqualitàedettaglicostruttiviscadenti,caratteristicheassaidiffusetragliedificiesistentipreanni‘80; •Analisidivulnerabilitàdiedificiesistenti •Collegamentitrave-colonnainedificiinc.a.:effettidellaperditadiaderenzaemodellazionedelnodo. Presentazione Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 2
  • 3. Indice •Struttura: definizione e caratteristiche •Ottimizzazione strutturale •Procedure evolutive di ottimizzazione •Casi studio e risultati dell’ottimizzazione secondo MESO Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 3
  • 4. Ottimizzazionestrutturale Cosa è una Struttura? Insiemedielementispecificichetramiterelazionistrutturaliformanounaconfigurazionepersistenteneltempo. Talirelazionistrutturalipossonoessereditipotopologicoefunzionale, dandosignificatoaglielementiindipendentementedallalorospecificità. Caratteristicheottimalidiunastruttura: •Semplicità •Simmetria •Robustezza •Durabilità •RidondanzaeIperstaticità •Resilienza Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 4
  • 6. Ottimizzazione analitica Nelcorsodegliannicisièsemprepostineiriguardidell’ottimizzazionestrutturalefacendoattenzioneallanaturamatematicadelproblema,cercandodiadattaremetodiemodellianaliticiperlarisoluzionediunacertaclassediproblemistrutturali. Criticitàdell’approcciostrettamentematematico: •Funzioninonconvessedigrandezzediscreteocontinue •Numeroelevatodiparametriedivariabili •Puntidiestremolocale(Rao1996). Conseguenze •Drastichesemplificazionidelmodellostrutturale aifinidell’applicabilitàdelmetodoanalitico. •IlproblemafinalenonèpiùquelloREALEdipartenza!! Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 6
  • 7. Ottimizzazione analitica Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 7
  • 8. Metodi di ottimizzazione evolutivi Lasoluzioneesattanonsitrovaquasimai. SonodimaggioreinteresseingegneristicolesoluzioniditipoapprossimatochetuttaviaconsentonodistudiareilproblemaREALEdipartenza. Approccionumerico Metodidiottimizzazioneditipoevolutivo: Ricercadellasoluzioneottimalesubasieuristichebasatesumeccanismidicrescitaedisviluppoditipobiologico. Taleapproccioconsentetral’altrodiinterveniresullaconcezionestrutturale,nellafasepreliminarediunprogetto,ipotizzandogiàqualipotrebberoesserelesoluzionipiùefficientie,magarieleganti,perlastrutturainesame. Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 8
  • 9. Livellidiottimizzazione: •Microlivello:ottimizzazionealivellolocale,cambiamentidimensionisezionali,dispessore.. •MesoLivello:ottimizzazionealivellolocale,maanchesullaformacomplessivadeglielementi,sullaposizionedeinodi… •MacroLivello:ottimizzazionetopologica,cambiandopostoaglielementi…. Ottimizzazione strutturale Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 9
  • 10. Metodi di Ottimizzazione Evolutivi: Ottimizzazione morfologica-axiomof uniformstress E’unmetododiridistribuzionedelmateriale(equindidiforma)basatosulprincipiodiuniformitàdelletensioni, preservandoilmaterialeinzoneconconcentrazionemaggioredistresserimuovendolodazoneabassilivellitensionali: inquestomodosiraggiungelaconfigurazioneottimalecheconsisteinunostatotensionaleuniformesututtol’elemento. BIOLOGICAL GROWTH (BG) (Mattheck& Burkhardt1990, Mattheck& Moldenhauer1990) La piusemplice swellinglaw che regola le modifiche è fornita da: s= Von Misesstress medio attuale sREF= tensione di riferimento esw= swellingstrainrate DF= DrivingForcesdel processo evolutivo A partire da questa legge la modifica della forma avviene attraverso tre steps. Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 10
  • 11. Metodi di Ottimizzazione Evolutivi: BIOLOGICAL GROWTH (BG) 1)Basic Step: modello Feme definizione dello stato tensione di Von Mises 2)SwellingStep: a partire dalla swellinglaw attraverso equazioni di equilibrio e congruenza si trova la variazione di spostamenti Duswcorrispondente alla distribuzione di forze cui corrisponde lo swelling. 1)Update Step: la posizione aggiornata dei nodi è espressa attraverso la formula ad ogni generazione k: Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 11
  • 12. Metodi di Ottimizzazione Evolutivi Ottimizzazionetopologica Rimozioneoridefinizionedelleregioniincuièpresente materialeinefficiente. EVOLUTIONARYSTRUCTURALOPTIMIZATION (ESO)(Xie&Steven1993,1994). •Ildominioinizialeèdivisoinelementifiniti; •Siprocedeconl’analisinumerica •SiconsideraunaquantitàsignificativadellarispostastrutturaleadesempiotensionidiVonMisessull’elemento •SiconfrontanoletensionidiVonMisesdielementoconquellediunaregionediriferimentoRR(RejectionRatio)adognistep. •Sistabilisconodeicriteriasecondadelcomportamentodelmateriale:seilvaloredellimiteinferiorenonèstatoraggiunto,siconsiderailmaterialeinefficiente,evienerimossodegradandolesueproprietàcostitutive(generalmenteModulodiYoung). Parametridicontrollo: •RR(SS)=A0+A1 SS (SS=STEADY STATE) •RRM= VREM 푉 <RRMmaxcriteriobasato sul controllo del limite superiore del materiale rimosso. Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 12
  • 13. Metodi di Ottimizzazione Evolutivi MESO = MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization MESO=BG+ESO Ottimizzazione di forma seguendo i processi di crescita naturali Ottimizzazione topologica rimuovendo materiale a bassi livelli tensionali Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 13
  • 14. MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization L’articolotrattadell’ottimizzazionestrutturaletramitelaproceduraMESO. Essaècompostadacinquestepsprincipalicheconcatenatifraloropermettonodiottenereun’ottimizzazionechesfruttileprincipalipeculiaritàdelleprocedureBGedESO. INIZIO PROCEDURA ESO:ELIMINAZIONE ELEMENTI INEFFICIENTI A BASSI STATI TENSIONALI SUL BORDO LIBERO DEL MODELLO FEM SOVRADIMENSIONATO LEVIGAZIONE DEI CONTORNI (BG) PROCEDURA BG : OTTIMIZZAZIONE DELLA FORMA ITERATIVA CON NMIN RAGGIUNTO VALORE I? SI, STEP SUCCESSIVO NO, ITERO CON NMAX Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 14
  • 15. MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization Articolo ELIMINAZIONE GRUPPI DI ELEMENTI (ESO) CONTROLLO I PER TUTTI GLI ELEMENTI, VALORI ACCETTABILI? SI, FINE STEP NO ELIMINAZIONE DI ZONE DEL MODELLO CHE NON RISPETTANO IL CRITERIO I FINE Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 15
  • 16. STEP 1 Morphologic Evolutionary Structural Optimization Articolo Ispirandosi alla procedura ESO si rimuovono porzioni di materiale con livelli tensionali bassi inizialmente sul bordo libero (rimozione Vmin).Vengono effettuate successive iterazioni finchè si verifica che elementi interni adiacenti a quelli di bordo sono meno efficienti degli stessi: in tal modo la topologia interna deve essere aggiornata, per esempio introducendo delle cavità (STEP 5). Si usa il criterio di Von Mises per una valutazione dello stato tensionale in modo da contemplare sia le s che le  Zone a minor livello di carico Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 16
  • 17. Articolo Alla fine dello STEP 1, il modello fem presenta dei contorni irregolari. Per eliminare le irregolarità createsi a causa della rimozione degli elementi si procede allo smussamento delle irregolarità del contorno libero introducendo punti di controllo, la cui scelta dipende dai carichi applicati, condizioni di vincolo, spostamenti imposti. Maggiore è il numero dei punti di controllo, maggiore è l’accuratezza della meshiatura, ma aumenta l’onere computazionale. Un criterio generale consiste nella stima della distanza di due sottosequenze di punti di controllo può essere fornito dalla seguente relazione: dmin = ms m = numero naturale da 1 a n s = dimensione caratterisica Morphologic Evolutionary Structural Optimization STEP 2 m = 1 m = 2 Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 17
  • 18. STEP 3 Articolo UtilizzandolaproceduradiottimizzazioneBGsisettaunnumerominimoemassimodiiterazioniincuiilparametrodicontrolloadimensionaleèespressodalseguenteindicediefficienzastrutturaleIi: Ii = Visi / V0is0i In cui il pedice 0 rappresenta a condizione iniziale e la sè da intendersi media. Il risultato di questo stepdeve rispettare la condizione soprascritta per valutare la bontà dell’ottimizzazione effettuata. Ad ogni stepi punti di controllo vengono spostati e quindi le meshridefinite. MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 18
  • 19. STEP 4 Alla fine della fase di di ottimizzazione della forma, il modello agli elementi finiti presenta una discretizzazione della mesh irregolare. Per evitare problemi numerici dovuti a geometrie eccessivamente irregolari della mesh, si procede alla eliminazione di tutti i gruppi di mesh irregolari. Morphologic Evolutionary Structural Optimization Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 19
  • 20. STEP 5 Alla fine del processo di ottimizzazione della forma si controlla che in tutti gli elementi sia verificata l’efficienza struttura Ii: •Ii = Visi / V0is0i Se la condizione è rispettata l’ottimizzazione non ha bisogno di passi succesiviin quanto si è riusciti ad avere un livello di stress pseudo-uniforme su tutta la mesh. Se la condizione è violata si rimuovono le zone del modello in cui Ii assume valori non accettabili. Fatto questo l’ottimizzazione si può ritenere conclusa. MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 20
  • 21. Morphologic Evolutionary StructuralOptimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Si mostra il risultato ottenuto con la seguente ottimizzazione MESO applicata alla singola campata di un ponte in materiale omogeneo il cui carico è applicato nella parte superiore. Cartteristiche meccaniche: E=100 Gpa v=0,1% Caratteristiche Fem: Mesh size: 0,03H- 0,06H H Parametri principali procedura MESO: ER=1% RR=1% Vmin=10% Vmax= 15% Dx=H/20 Nmin=10 Swelling step: il modello in fase di ottimizzazione di forma si sviluppa tenendo fissi i punti dell’impalcato. Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 21
  • 22. Morphologic Evolutionary Structural Optimization: Evolutionary Design of Bridge Structure Tensioni di Von Mises iniziali Si inizia la riduzione di materiale a partire dal bordo per procedere poi verso l’interno Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 22
  • 23. Risultato ottimizzazione Riduzione zona di vincolo Morphologic Evolutionary StructuralOptimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 23
  • 24. Morphologic Evolutionary Structural Optimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Si mostra il risultato ottenuto con la seguente ottimizzazione MESO applicata alla singola campata di un ponte in materiale omogeneo il cui carico è applicato nella parte inferiore. Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 24
  • 25. Si mostra il risultato ottenuto con la seguente ottimizzazione MESO con materiali differenti per un ponte il cui carico è applicato nella parte centrale. • Il primo lavorerà principalmente a compressione (es. cls) • Il secondo principalmente a trazione (es. acciaio) Partenza del modello con due materiali Materiale compresso Materiale teso StaticMorphologic Evolutionary Structural Optimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 25
  • 26. MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 26
  • 27. Lo studio del presente articolo ha mostrato come siano di fondamentale importanza i seguenti aspetti: •Le condizioni al contorno (vincoli, carichi) •La dimensione della meshdi partenza •La scelta di un corretto indice I per la stima della bontà delle analisi •L’efficienza della cooperazione tra i due paradigmi BG ed ESO per ottimizzare sia morfologicamente che topologicamente. MorphologicEvolutionaryStructuralOptimization: EvolutionaryDesign of Bridge Structure Procedure di ottimizzazione strutturale di tipo evolutivo 09/07/2014 Pagina 27