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GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE DI PROGETTO 
Il termine “comunicazione” suggerisce la volontà di mettere in comune con gli altri qualche cosa. Di 
trasferire il proprio patrimonio di conoscenze, di aspettative, di sentimenti, di progetti, ecc. da un 
ambito ristretto e personale a una regione di fruizione più ampia di condivisione con altre persone o 
gruppi. Ed è proprio in questo proposito che la comunicazione si differenzia dalla semplice 
informazione la quale, usufruendo dei canali e dei codici disponibili nel particolare contesto culturale, 
si limita a trasmettere dei contenuti, senza preoccuparsi minimamente della misura in cui tali 
contenuti sono correttamente percepiti dai destinatari. 
L’essenza di comunicazione risiede proprio nella sua intenzione di stabilire dei punti di contatto con 
i propri interlocutori e di avviare, conseguentemente, n processo dinamico di relazione con gli altri. 
La Comunicazione è una parte fondamentale del lavoro di gruppo e, più in generale, di tutte le attività 
di progetto, che dovrebbe essere complementare e compenetrata con l’organizzazione. La 
comunicazione di progetto riguarda tutti i processi che assicurano una tempestiva e appropriata 
generazione, raccolta, distribuzione, archiviazione, recupero e disposizione delle informazioni di 
progetto. 
La comunicazione all’interno dei progetti è essenziale per mantenere alti la consapevolezza e 
l’impegno di tutti (“committment”) e per mantenere un buon clima all’interno del gruppo. Di seguito 
si evidenziano una serie di approcci corretti e scorretti che il P.M. deve o non deve mantenere 
comunicando con i membri del gruppo:
Un progetto è portato avanti da persone che hanno la necessità di operare in modalità 
interdipendente e pertanto necessitano di un sistema per coordinare lo scambio di informazioni che 
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sia strumentale a un efficace lavoro di squadra. 
Frequentemente, e l’ambiente di progetto non f eccezione, si sente dire che un problema è dovuto a 
“un incomprensione”, a “un disguido”, in ultimo a “mancanza di comunicazione”. 
La mancanza di comunicazione è in effetti alla base dei problemi più frequenti della gestione di un 
progetto: una buona comunicazione rinforza i legami tattici e operativi tra i diversi stakeholder ed è 
dunque essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di progetto. 
Tutto ciò comporta la necessità di definire e supervisionare tutti i collegamenti critici fra le persone 
interessate e il flusso delle idee e delle informazioni che sono necessarie per il successo del progetto. 
L’approccio deve essere orientato all’efficacia, ovvero c’è bisogno di coinvolgere go sforzi su una 
comunicazione adeguata verso i fruitori che sia funzionale ai bisogni del progetto. 
L’area di conoscenza Project Communication Management comprende i processi il cui peso, in un 
progetto che si trovi nella sua fase di esecuzione, può essere molto alto: in questa fase si è soliti 
affermare che il P.M. spende in comunicazione più dell’80% del suo tempo. 
Fare Project Communication Management significa gestire il ciclo completo della comunicazione di 
progetto, dalla definizione dei corretti flussi della comunicazione, alla distribuzione delle informazioni 
pertinenti, alla verifica del processo comunicativo. 
Il Project Communication Management ha un ruolo strategico nel processo di Project Management 
in quanto interagisce con tutte le altre aree di conoscenza. 
Il Project Communication Management riguarda i processi necessari per gestire la tempestiva e 
appropriata raccolta, elaborazione, produzione e distribuzione, recupero e alienazione finale delle 
informazioni di progetto ormai obsolete.
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I processi di Project Communication Management 
I processi di gestione delle comunicazioni di progetto in accordo con il PMBOK sono: 
o Pianificare la gestione della Comunicazione (Plan Communication Management – Processo 
di Pianificazione): individuare e pianificare le esigenze informative degli stakeholder, definire 
le modalità e la tempistica di distribuzione delle informazioni necessarie; 
o Gestire la Comunicazione (Manage Communication – Processo di esecuzione): rendere 
disponibili le informazioni previste agli stakeholder, mettendo in pratica quanto pianificato; 
o Controllare la Comunicazione (Control Communication – processo di monitoraggi e 
controllo): verificare l’efficacia della comunicazione al riguardo delle esigenze degli 
stakeholder di progetto. 
Le modalità di comunicazione possono essere: 
• Interne (al progetto) ed esterna (da e verso stakeholder esterni, altri progetti, ecc.); 
• Formale (report, memo, lettere, ecc.) e informale (e-mail, discussioni, ecc.) 
• Verticale (verso l’alto o verso il baso nell’organigramma aziendale) e orizzontale (a pari livello) 
– (vedi figura di seguito); 
• Ufficiale (report annuali, verbali, newsletter, ecc.) e non ufficiale (comunicazioni non 
ufficialmente registrate);
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• Scritta e orale; 
• Verbale (tramite uso della voce) e non verbale (linguaggio del corpo, inflessioni della voce, 
prossemica (La prossemica è la disciplina semiologica che studia i gesti, il comportamento, lo spazio 
e le distanze all'interno di una comunicazione, sia verbale che non verbale), ecc. 
Tecniche verbali e non verbali della comunicazione 
Per una comunicazione efficace è necessario che il P.M. applichi sia tecniche verbali che non verbali. 
Alcuni consigli per migliorare le tecniche verbali di comunicazione: 
o Fare domande che richiedono risposte aperte; 
o Richiedere maggiori informazioni; 
o Rispondere positivamente alle iniziative dei partecipanti; 
o Chiedere maggiore specificità o esempi; 
o Reindirizzare domande o commenti ad altri membri del gruppo; 
o Incoraggiare i partecipanti silenziosi a essere più partecipativi; 
o Incoraggiare differenti punti di vista; 
o Parafrasare per fare maggiore chiarezza e ottenere maggiore comprensione da parte degli 
altri; 
o Ribadire quanto detto precedentemente ad altri.
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Alcuni consigli per migliorare anche le tecniche non verbali: 
o Mostrare attenzione; 
o Voce confidenziale ed entusiastica; 
o Espressione facciale sorridente (ma senza esagerare); 
o Pausa silenziosa dopo aver fatto una domanda; 
o Movimenti tranquilli 
o Star seduti rilassati; 
o Gestualità appropriata; 
E’ stato calcolato che durante una comunicazione diretta i messaggi mandati con tecniche non verbali 
siano circa il 60%, mentre soltanto il 40% del messaggio è trasmesso con la parola. 
A seconda dell’importanza e della strategia comunicativa è necessario adottare uno o l’altro valore 
delle varie dimensioni. 
Ad es. 
- Una discussione tecnica di progetto rappresenta una comunicazione interna, informale, 
orizzontale, non ufficiale, orale; 
- Una richiesta di modifica da parte del cliente rappresenta una comunicazione esterna, 
formale, verticale, ufficiale, scritta; 
- Uno sguardo preoccupato come risposta a una domanda rappresenta una comunicazione non 
verbale; 
Dunque è importante attivare una comunicazione efficace nel progetto. Per fare questo è necessario 
avere capacità comunicative e metterle in pratica. Ecco alcuni consigli per migliorare la 
comunicazione nel team di progetto: 
• Ascoltare in maniera attiva ed efficace: una comunicazione è efficace se tutte le parti in causa 
ascoltano e dimostrano di ascoltare. Si parla di ascolto efficace quando chi riceve mostra 
anche con espressioni no verbali (tono di voce, postura del corpo, espressioni facciali, gesti, 
ecc.) di essere presente efficacemente nella conversazione. Si dimostra anche ripetendo 
concetti, rispondendo alle domande pensandoci un po’ prima e fornendo continuo feedback.
Nell’ambito dell’ascolto efficace, si definisce ascolto attivo quando chi riceve il messaggio 
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pone domande chiarificatrici o conferma quanto ricevuto. 
• Verificare che le persone comprendano bene quanto è stato detto; 
• Spingere a una maggiore conoscenza delle cose e dei fatti; 
• Convincere e incoraggiare le persone; 
• Spingere a migliorare le prestazioni e raggiungere i risultati; 
• Negoziare per addivenire ad accordi mutuamente accettabili; 
• Risolvere i conflitti; 
• Riassumere quanto detto prima di passare ai passi successivi. 
Tra le altre capacità che dee avere il P.M. troviamo:
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PIANIFICARE LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
E’ il processo di determinazione delle esigenze di informazione e di comunicazione dei singoli 
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stakeholder. 
Il principale obiettivo di questo processo è la definizione di un regime comunicativo efficace ed 
efficiente per gli stakeholder. 
Tale processo ammette come output principale il Piano di Gestione delle comunicazioni 
(Communication Management Plan), in cui siano chiaramente definiti i contenuti, le modalità e la 
tempistica di distribuzione delle informazioni ai rispettivi interessati (chi necessita di determinate 
informazioni, quando sono richieste, come fornirle e chi deve fornirle). Le informazioni devono essere 
efficienti: fornire solo le informazioni necessarie, ed efficaci: fornire informazioni nel modo giusto, al 
tempo giusto ed alle persone giuste.
Durante questo processo occorre prendere in considerazione e documentare in modo appropriato i 
metodi di archiviazione, recupero e disposizione finale delle informazioni di progetto. Tra le 
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considerazioni importanti da tenere presenti, vi sono: 
• Chi ha bisogno di quali informazioni e chi è autorizzato ad accedere a tali informazioni; 
• Quando le informazioni saranno loro necessarie; 
• Dove dovranno essere archiviate le informazioni; 
• In quale formato devono essere archiviate le informazioni; 
• In che odo è possibile recuperare le informazioni 
• Se sia necessario prendere in considerazione fusi orari, barriere linguistiche e fattori 
interculturali; 
I risultati del processo di Pianificare le Gestione delle Comunicazioni devono essere revisionati 
regolarmente nel corso del progetto e modificato ove necessario per garantirne la costa applicabilità. 
Brevemente tra gli INPUT di tale processo abbiamo: 
• Il Piano di Project Management: che fornisce informazioni sulla modalità di esecuzione, 
monitoraggio, controllo e chiusura del progetto. 
• Registro degli stakeholder: fornisce le informazioni necessarie per pianificare la 
comunicazione con gli stakeholder del progetto; 
• Fattori ambientali e aziendali: utili per l’attività del processo di pianificazione della 
comunicazione, sono primariamente la struttura organizzativa di azienda, che orienta 
nell’identificazione e nella valutazione delle necessità di comunicazione, ma anche dati storici 
e lesson learned;
• Asset dei processi organizzativi: utile per le attività del processo, può consistere di lesson 
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learned, dati storici di altri progetti e schemi documentali (Templates). 
Tra gli strumenti e tecniche troviamo: 
• L’analisi dei requisiti di comunicazione (Communications Requirement Analysis): è lo 
strumento per fare efficacia nella comunicazione di progetto, cioè investire sulla 
comunicazione utile al successo del progetto, o per evitare che la mancanza di comunicazione 
si riveli un fattore di insuccesso del progetto. 
L’analisi dei requisiti di comunicazione deve prendere naturalmente in esame le esigenze della 
struttura organizzativa, le strutture di riporto gerarchico dell’organizzazione operante, oltre 
che i veri e propri requisiti dei diversi stakeholder coinvolti. 
Inoltre, seguendo il paradigma dell’efficacia, l’analisi dei requisiti di comunicazione deve 
identificare quali tra i diversi canali di comunicazione esistenti tra gli stakeholder debbano 
essere presi in carico nel piano di comunicazione di progetto. 
Un canale di comunicazione è attivo fra due persone che scambiano o hanno intenzione di 
scambiare delle informazioni. In un gruppo di persone il numero dei canali di comunicazione 
cresce con il crescere delle persone. 
Il numero di canali di comunicazione bidirezionali (C) fra N persone si calcola con la formula: 
C = (N x (N-1))/2
Il paradigma dell’efficacia richiede che il P.M. selezioni i canali di comunicazione che devono rimanere 
attivi, identificando in questa maniera il sottoinsieme dei canali utili e necessari al successo del 
progetto, e intorno a questi, e solo intorno a questi, sviluppi il piano delle comunicazioni di progetto. 
Nell’esempio riportato, il piano della comunicazione verrà realizzato su 10 canali di comunicazione 
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piuttosto che sulla totalità dei 15 canali. 
• Tecnologia di comunicazione (Communications Technology): ossia fattori tecnologici di 
comunicazione che possono influenzare i progetto, sono uno strumento essenziale per 
un’efficiente piano delle comunicazioni di progetto. Gli elementi caratteristici da considerare 
sono: 
o Urgenza: legata alla necessità di informazioni; il successo del progetto dipende 
dall’avere frequentemente a disposizione informazioni aggiornate tempestivamente 
oppure sono sufficienti dei report pubblicati a intervalli regolari? 
o Disponibilità della tecnologia: i sistemi già in uso sono appropriati o le esigenze di 
progetto richiedono un cambiamento? 
o Personale previsto per il progetto: i sistemi di comunicazione proposti sono compatibili 
con l’esperienza e le competenze dei partecipanti al progetto oppure sono necessari 
addestramento e formazione aggiunti? 
o Lunghezza del progetto: ci sono possibilità che la tecnologia disponibile cambi prima 
della fine del progetto? 
o Ambiente del progetto: il gruppo di lavoro si incontra di persona o collabora in un 
ambiente virtuale? 
o Confidenzialità: la tecnologia impiegata assicura il necessario livello di riservatezza per 
l’informazione trattata? 
• Modello di comunicazione (Communications Model): la comunicazione è la trasmissione di 
un messaggio fra due parti: il mittente (Sender) e il destinatario (Receiver). Il modello di 
comunicazione si basa su un’entità che invia un messaggio e una che lo riceve. I messaggi 
vengono codificati (Encode) da chi li manda e decodificati (Decode) da chi li riceve e sono 
sottoposti a disturbi/rumori (Noise). 
E’ consigliabile pretendere sempre un riscontro o feedback da parte del destinatario per 
verificare il livello di comprensione del messaggio inviato.
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A cosa serve il feedback? 
Attenzione alla differenza tra messaggio di riscontro (o feedback) e messaggio di risposta: i messaggio 
di risposta è dotato di contenuto elaborato (il ricevente ha decodificato, compreso il messaggio e sta 
inviando una risposta), il messaggio di feedback contiene una semplice conferma di ricezione. 
• I metodi di comunicazione (Communications Method): sono un altro importante elemento 
utile per il disegno del piano di comunicazione di progetto. Tra essi si riconoscono: 
o Metodi interattivi: tipici della comunicazione diretta o mediata tra individui. Fanno 
parte dei metodi interattivi le conversazioni, gli incontri, le riunioni in presenza, le 
conferenze audio, le video conferenze e altro; 
o Metodi push: in cui il mittente si occupa della comunicazione a destinatari selezionati, 
senza preoccuparsi della ricezione e tanto meno della comprensione del messaggio. 
Fanno parte dei metodi push le lettere, le e-mail, i fax, i memo, ecc.; 
o Metodi pull: in cui il mittente si occupa di rendere disponibile l’informazione affinché 
tutti gli interessati possano accedervi, tipicamente utilizzata per grandi volumi di 
informazione e per grandi volumi di destinatari. Fanno parte dei metodi pull i siti 
intranet, gli strumenti di e-learning, gli archivi, i database della conoscenza 
(Knowledge Repository), ecc.
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• Riunioni 
Tra gli OUTPUT abbiamo: 
• Il Piano di Gestione delle Comunicazioni ((Communications Management Plan): esso deve 
principalmente individuare: 
o Chi deve fornire informazioni e chi deve riceverle; 
o Quali informazioni devono essere trasmesse o messe a disposizione; 
o Come le informazioni devono essere trasmesse o messe a disposizione (sia come 
formato che come mezzo di trasmissione);
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o Quando le informazioni devono essere trasmesse o messe a disposizione; 
Il piano è un documento che provvede inoltre a descrivere: 
o L’insieme dettagliato e strutturato delle metodologie che si intende utilizzare per 
elaborare e memorizzare le informazioni di progetto; 
o I metodi, la tempistica e la tipologia delle informazioni distribuite e la loro chiara 
relazione con l’organizzazione di progetto; 
o I modelli (Template) e la struttura delle informazioni prodotte; 
o I metodi di accesso e aggiornamento delle informazioni da parte dei vari attori del 
piano (profili di utenza); 
Più in dettaglio:
Il piano di gestione delle comunicazioni di progetto può infine comprendere le linee guida per le 
riunioni sullo stato del progetto, per le riunioni del gruppo di progetto, per le video conferenze e la 
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posta elettronica, il glossario dei termini del progetto. 
GESTIRE LE COMUNICAZIONI (Manage Communications) 
E’ il processo di distribuzione delle informazioni di progetto a tutti gli stakeholder interessati nei 
tempi e nelle modalità stabiliti, dunque rappresenta l’esecuzione del Communications Management 
Plan. 
Il principale obiettivo è la realizzazione di un efficace flusso di comunicazione verso gli stakeholder.
Nell’ambito di questo processo è necessario ricorrere ad alcune tecniche di base connesse alla 
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distribuzione dell’informazione, come: 
o Lo stile di scrittura (Writing Style): un uso appropriato della forma attiva o passiva, della 
struttura delle frasi e della scelta delle parole; 
o Tecniche di gestione delle riunioni: (Meeting Management Technique): preparare un ordine 
del giorno e gestire i conflitti; 
o Tecniche di presentazione: (Presentation Technique): consapevolezza del linguaggio del 
corpo e progettazione di supporti visivi; 
o Tecniche di agevolazione della comunicazione: (Facilitation Technique): creare il consenso e 
superare gli ostacoli; 
o Tecniche di ascolto: (Listening Technique): ascolto attivo (attenzione, chiarimento e conferma 
della comprensione) ed eliminazione degli ostacoli che impediscono la comprensione; 
o I modelli mittente-destinatario: (Sender-Receiver Models): integrazione dei cicli di feedback 
per fornire opportunità di interazione/partecipazione ed eliminare gli ostacoli alla 
comunicazione; 
o Scelta dei mezzi di comunicazione: (Choise of Media) nelle varie situazioni come per es. 
stabilire quando comunicare per iscritto o tramite una comunicazione orale, quando scrivere 
un promemoria informale o un report formale e quando comunicare di persona o con un 
messaggio di posta elettronica piuttosto che con una telefonata. 
L’esecuzione di questo processo porta per es. a mettere a disposizione dei soggetti interessati i 
risultati dell’avanzamento del progetto (Project Communication), tutto ciò secondo le modalità e i 
tempi come previsto nel Communications Management Plan. 
Tra gli INPUT abbiamo: 
• Piano di gestione delle comunicazioni: descrive in che modo verranno pianificate, 
strutturate, monitorate e controllate le comunicazioni di progetto; 
• Report sullo stato di avanzamento del progetto: i report sullo stato di avanzamento del 
lavoro sono un insieme di informazioni sulle prestazioni e sullo stato di progetto che è 
possibile utilizzare per facilitare la discussione e per creare comunicazioni. Per ottimizzare tale 
processo è importante che i report siano esaustivi, accurati e disponibili in modo tempestivo.
Essi sono relazioni scritte contenenti un certo numero di rappresentazioni grafiche, ma 
possono anche essere delle vere e proprie presentazioni stampate contenenti informazioni di 
progetto e diagrammi rappresentativi del suo stato di avanzamento. In realtà è possibile 
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utilizzare due tipologie differenti di report: 
 A uso interno: report di controllo del sistema dedicati al P.M. o allo 
schedule/cost Enginneer; 
 A uso esterno: servono per la valutazione dello stato del progetto, della 
pianificazione e delle eventuali azioni correttive; 
Un buon processo di reporting richiede che siano definiti a priori: 
 I momenti nel ciclo di sviluppo del progetto in cui deve essere effettuato; 
 Le informazioni da diffondere e il loro grado di dettaglio; 
 Le persone a cui trasmettere le informazioni, secondo il loro grado di responsabilità 
nel progetto; 
 Differenti tipologie di report per diversi livelli di responsabilità. 
Le informazioni devono essere riportate nei documenti in maniera essenziale e sintetica, 
evitando informazioni poco significative e troppo dettagliate. Troppo dettaglio rende i report 
non più completi, ma solo illeggibili. 
Il formato del report evidenzia le capacità comunicative del P.M. 
• Fattori ambientali aziendali: i fattori che possono influenzare il processo Gestire le 
Comunicazioni includono: 
o Struttura e cultura organizzativa; 
o Standard e normative governativi o di settore 
o Sistema informativo di Project Management 
• Asset dei processi organizzativi: gli Asset che possono influenzare i processo Gestione delle 
comunicazioni sono: 
o Direttive, procedure e linee guida riguardanti la gestione delle comunicazioni; 
o Modelli e documenti 
o Dati storici e lesson learned 
Tra gli strumenti e tecniche troviamo:
Gli strumenti utili a gestire la comunicazione sono sistemi di accesso e gestione delle informazioni 
utilizzabili dai membri del team di progetto e dagli stakeholder attraverso varie modalità: schedari, 
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database, software di P. Management, sistemi documentali di varia natura, e altri. 
Inoltre, per la gestione della comunicazione è indicato il ricorso alle diverse opportunità offerte dalla 
tecnologia, l’adesione a efficaci modelli di processo comunicativo, e la selezione di opportuni metodi 
di comunicazione. 
1. Tecnologie di comunicazione: la scelta della tecnologia di comunicazione è un fattore 
importante da tener presente nel processo di Gestione della comunicazione. Dal momento 
che tale scelta può variare in modo significativo da progetto a progetto e anche nel corso del 
ciclo di vita del progetto, è necessario focalizzarsi sul garantire che essa sia adeguata alle 
informazioni da comunicare; 
2. Modelli di comunicazione: tale scelta è un fattore importante da considerare in questo 
processo. Dal momento che i componenti delle comunicazioni contribuiscono tutti a un 
processo di comunicazione efficace ed efficiente, è necessario focalizzarsi sul garantire che la 
scelta del modello di comunicazione sia appropriata al progetto e che eventuali ostacoli 
vengano identificati e gestiti; 
3. Metodi di comunicazione: Dal momento che nel corso del processo possono presentarsi 
molteplici ostacoli e sfide, è necessario focalizzarsi sul garantire che le informazioni create e 
distribuite siano state ricevute e comprese per poter ottenere risposte e feedback; 
4. Sistemi di gestione delle informazioni; le informazioni di progetto vengono gestite e 
distribuite tramite vari strumenti, tra cui: 
o Gestione dei documenti cartacei: lettere, promemoria, report e comunicati stampa; 
o Gestione delle comunicazioni elettroniche: posta elettronica, fax, messaggi vocali, 
telefono, videoconferenze e conferenze su web e pubblicazioni web; 
o Strumenti elettronici per il P.M.: interfacce web per i sw di schedulazione e di P.M., 
software di supporto a riunioni e uffici virtuali, portali e strumenti di gestione del 
lavoro collaborativo. 
o Produzione di report sulle prestazioni: la produzione di report è l’attività di raccolta e 
distribuzione delle informazioni sulle prestazioni, inclusi i report di stato, le 
misurazioni dello stato di avanzamento del lavoro e le previsioni. Il processo di
produzione di report sulle prestazioni implica la raccolta periodica e l’analisi della 
baseline rispetto ai dati consuntivi al fine di comprendere e comunicare l’andamento 
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e le prestazioni del progetto, e per prevedere i risultati del progetto. 
Report più elaborati possono includere: 
 Analisi delle prestazioni passate; 
 Analisi delle previsioni del prodotto; 
 Stato attuale di rischi e questioni; 
 Lavoro completato durante il periodo; 
 Lavoro da completare nel periodo successivo; 
 Riepilogo delle modifiche approvate nel periodo; 
 Altre informazioni pertinenti che devono essere revisionate e discusse. 
Tra gli OUTPUT del processo di gestione della comunicazione troviamo: 
o Comunicazioni di progetto: i processo Gestire la Comunicazione comporta attività 
necessarie per la creazione, la distribuzione, la ricezione, la conferma e la comprensione 
delle informazioni. Le comunicazioni di progetto possono includere: report sulle 
prestazioni, stato di avanzamento dei deliverable e della schedulazione e costi sostenuti. 
Le comunicazioni di progetto possono subire notevoli variazioni e sono influenzate da 
fattori quali: l’urgenza e l’impatto del messaggio, il metodo di consegna e il livello di 
riservatezza. 
o Aggiornamenti del Paino di Project Management: tale piano fornisce informazioni sulle 
baseline di progetto, sulla gestione delle comunicazioni e su quella degli stakeholder. 
Ciascuna di queste aree può richiedere aggiornamenti in base alle prestazioni attuali del 
progetto rispetto alla baseline di misurazione delle prestazioni. La baseline di misurazione 
delle prestazioni è un piano approvato del lavoro del progetto con cui si confronta 
l’esecuzione del progetto e rispetto a cui sono misurate le deviazioni per il controllo di 
gestione. La baseline di misurazione delle prestazioni tipicamente integra parametri di 
ambito, schedulazione e costi di un progetto, ma può anche includere parametri tecnici e 
di qualità. 
o Aggiornamenti dei documenti di progetto: essi possono essere: 
- Registro delle questioni;
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- Schedulazione di progetto; 
- Requisiti di finanziamento del progetto; 
o Aggiornamento degli Asset dei processi organizzativi: questa fa se forse è la più 
importante di tale processo, in quanto tutta l’informazione gestita nel progetto aggiorna 
e completa la più ampia base dati di conoscenza aziendale. In particolare: 
 Notifiche agli stakeholder: le informazioni fornite agli stakeholder possono 
riguardare questioni risolte, modifiche approvate e lo stato generale del progetto; 
 Report di progetto: i report di progetto formali e informali forniscono informazioni 
dettagliate sullo stato del progetto, tra cui le lesson learned, la registrazione dei 
problemi, i report di chiusura del progetto e gli output derivanti da altre aree di 
conoscenza; 
 Presentazioni di progetto: il gruppo di progetto fornisce informazioni formalmente 
o informalmente ad alcuni o a tutti gli stakeholder di progetto 8classica 
presentazione a slide); 
 Archivi di progetto: tutta la documentazione che viene archiviata (corrispondenze, 
promemoria, documenti che descrivono il progetto); 
 Riscontro dagli stakeholder: le informazioni ricevute dagli stakeholder in relazione 
alle attività di progetto e ai risultati ottenuti durante la sua evoluzione, possono 
essere distribuite e utilizzate per modificare o migliorare le prestazioni future del 
progetto; 
 Documentazione delle lesson learned: comprende cause dei problemi, motivazioni 
alla base dell’azione correttiva scelta e altri tipi di lesson learned relative alla 
distribuzione delle informazioni. Il documento contiene tutto ciò che è stato 
appreso dal P.M. e dal team durante il progetto (sia di positivo che di negativo) 
relativamente ad aspetti gestionali del progetto. I concetti fondamentali legati a 
tale documentazione sono: 
- La raccolta delle lesson learned inizia con il progetto e termina con esso; 
- Il documento si formalizza al completamento del progetto ma le 
informazioni relative dovrebbero essere distribuite internamente al team 
non appena si creano;
- Il documento diviene parte integrante degli Asset dei processi organizzativi 
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aziendali. 
CONTROLLO DELLE COMUNICAZIONI 
L’efficacia della comunicazione di progetto non può essere affidata solo a una accurata pianificazione 
ed esecuzione, ma è opportuna una sua verifica periodica, allo scopo di apportare i correttivi 
necessari. 
Questo processo ha come obiettivo principale la costanza dell’efficacia del flusso di comunicazione 
verso gli stakeholder.
Questo processo si basa sui dati dettagliati relativi alla gestione della comunicazione e sulla presenza 
di eventuali richieste informative di tipo estemporaneo sollevate dagli stakeholder e inserite in un 
apposito giornale delle questioni (Issue Log) dal processo Manage Stakeholder Engagement 
appartenente all’area di conoscenza Project Stakeholder Management. L’insieme di questi dati 
consente di organizzare i dati di dettaglio in report di prestazioni e di proporre rettifiche al piano di 
progetto più in generale laddove le prestazioni sulla comunicazione risultassero poco soddisfacenti. 
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Tra gli INPUT troviamo: 
• Piano di Project Management: scrive le modalità di esecuzione, monitoraggio, controllo e 
chiusura del progetto. Fornisce preziose informazioni al processo “Controllare le 
Comunicazioni”, tra le quali: 
- Requisiti di comunicazione degli stakeholder; 
- Ragioni per la distribuzione delle informazioni; 
- Tempistica e frequenza della distribuzione delle informazioni richieste; 
- Individuo gruppo responsabile della comunicazione delle informazioni; 
- Individuo o gruppo che riceve le informazioni. 
• Comunicazioni di progetto: le comunicazioni di progetto provengono da varie fonti e possono 
variare in modo importante per quanto riguarda il formato, il livello di dettaglio, di formalità 
e riservatezza. Le comunicazioni di progetto possono includere: 
- Stato dei deliverable; 
- Stato di avanzamento della schedulazione 
- Costi sostenuti; 
• Registro delle questioni: viene utilizzato per documentare e monitorare la risoluzione delle 
questioni. Può essere utilizzato per facilitare la comunicazione e assicurare una comprensione 
comune delle questioni. Un registro scritto documentata aiuta a monitorare che è 
responsabile della risoluzione di questioni specifiche entro una data obiettivo. La risoluzione 
delle questioni si occupa degli ostacoli che possono impedire al gruppo di raggiungere il suoi 
obiettivi. Tali informazioni sono importanti per il processo “Controllare le Comunicazioni” 
poiché forniscono sia una raccolta degli eventi già accaduti nel progetto che una piattaforma 
per le comunicazioni successive da fornire.
• Dati sullo stato di avanzamento lavori: i dati possono includere dettagli sulle comunicazioni 
effettivamente distribuite, feedback sulle comunicazioni, risultati dei sondaggi sull’efficacia 
della comunicazione o altre osservazioni non elaborate e identificate nel corso delle attività 
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di comunicazione. 
• Asset dei processi organizzativi: gli Asset che possono influenzare tale processo sono: 
- Modelli di report; 
- Direttive, standard e procedure che definiscono le comunicazioni; 
- Tecnologie di comunicazione specifiche disponibili; 
- Mezzi di comunicazione consentiti; 
- Direttive sulla conservazione degli archivi 
- Requisiti di sicurezza 
Tra gli Strumenti e Tecniche abbiamo: 
• L’azione di preparazione e messa a punto dei report prestazionali sulla comunicazione può 
essere efficacemente sostenuta dalla presenza di Sistemi di Gestione dell’informazione che 
possono variare dalla strumentazione manuale o cartacea sino all’impiego di data base o 
repository dell’informazione di progetto. 
L’emissione delle richieste di modifica può richiedere il contributo di Esperti (consulenti, 
stakeholder tra cui clienti o sponsor, associazioni tecniche e professionali, enti di settore, 
esperti in materia, PMO) e dovrebbe essere il risultato di un’attività collettiva sostenuta da 
Incontri (Meeting), Riunioni. Il momento ideale in cui verificare la bontà della comunicazione 
è durante l’esecuzione delle riunioni di progetto. Le riunioni sono una palestra importante, e, 
se ben guidate, possono migliorare i rapporti tra le persone e l’efficacia dell’intero progetto. 
E’ necessario quindi imparare a gestire riunioni di progetti efficaci.
25 
Tra gli OUTPUT abbiamo: 
• Informazioni sullo stato di avanzamento del lavoro: le informazioni vengono comunicate agli 
stakeholder appropriati; 
• Richieste di modifica: tali richieste sono elaborate tramite il processo “Eseguire il controllo 
integrato delle modifiche” e possono comportare: 
- Nuove o rivedute stime dei costi, sequenze di attività, date di schedulazione, requisiti 
di risorse e analisi di alternative di risposta ai rischi. 
- Adeguamenti al Piano di Project Management e documenti; 
- Raccomandazioni di azioni correttive che possono portare le prestazioni future attese 
del progetto in linea con il Piano di P.M. 
- Raccomandazioni di azioni preventive che possono ridurre la probabilità di incorrere 
in prestazioni future del progetto negative; 
• Aggiornamenti del Piano di P.M.: tra cui i piano di gestione delle comunicazioni oltreché i 
piani di gestione degli stakeholder e delle risorse umane. 
• Aggiornamenti dei documenti di progetto: previsioni, report sulle prestazioni, registro delle 
questioni; 
• Aggiornamenti degli Asset dei processi organizzativi: gli Asset che possono essere aggiornati 
includono i modelli di report e documentazione delle lesson learned.

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7 communication management

  • 1. 1
  • 2. 2 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE DI PROGETTO Il termine “comunicazione” suggerisce la volontà di mettere in comune con gli altri qualche cosa. Di trasferire il proprio patrimonio di conoscenze, di aspettative, di sentimenti, di progetti, ecc. da un ambito ristretto e personale a una regione di fruizione più ampia di condivisione con altre persone o gruppi. Ed è proprio in questo proposito che la comunicazione si differenzia dalla semplice informazione la quale, usufruendo dei canali e dei codici disponibili nel particolare contesto culturale, si limita a trasmettere dei contenuti, senza preoccuparsi minimamente della misura in cui tali contenuti sono correttamente percepiti dai destinatari. L’essenza di comunicazione risiede proprio nella sua intenzione di stabilire dei punti di contatto con i propri interlocutori e di avviare, conseguentemente, n processo dinamico di relazione con gli altri. La Comunicazione è una parte fondamentale del lavoro di gruppo e, più in generale, di tutte le attività di progetto, che dovrebbe essere complementare e compenetrata con l’organizzazione. La comunicazione di progetto riguarda tutti i processi che assicurano una tempestiva e appropriata generazione, raccolta, distribuzione, archiviazione, recupero e disposizione delle informazioni di progetto. La comunicazione all’interno dei progetti è essenziale per mantenere alti la consapevolezza e l’impegno di tutti (“committment”) e per mantenere un buon clima all’interno del gruppo. Di seguito si evidenziano una serie di approcci corretti e scorretti che il P.M. deve o non deve mantenere comunicando con i membri del gruppo:
  • 3. Un progetto è portato avanti da persone che hanno la necessità di operare in modalità interdipendente e pertanto necessitano di un sistema per coordinare lo scambio di informazioni che 3 sia strumentale a un efficace lavoro di squadra. Frequentemente, e l’ambiente di progetto non f eccezione, si sente dire che un problema è dovuto a “un incomprensione”, a “un disguido”, in ultimo a “mancanza di comunicazione”. La mancanza di comunicazione è in effetti alla base dei problemi più frequenti della gestione di un progetto: una buona comunicazione rinforza i legami tattici e operativi tra i diversi stakeholder ed è dunque essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di progetto. Tutto ciò comporta la necessità di definire e supervisionare tutti i collegamenti critici fra le persone interessate e il flusso delle idee e delle informazioni che sono necessarie per il successo del progetto. L’approccio deve essere orientato all’efficacia, ovvero c’è bisogno di coinvolgere go sforzi su una comunicazione adeguata verso i fruitori che sia funzionale ai bisogni del progetto. L’area di conoscenza Project Communication Management comprende i processi il cui peso, in un progetto che si trovi nella sua fase di esecuzione, può essere molto alto: in questa fase si è soliti affermare che il P.M. spende in comunicazione più dell’80% del suo tempo. Fare Project Communication Management significa gestire il ciclo completo della comunicazione di progetto, dalla definizione dei corretti flussi della comunicazione, alla distribuzione delle informazioni pertinenti, alla verifica del processo comunicativo. Il Project Communication Management ha un ruolo strategico nel processo di Project Management in quanto interagisce con tutte le altre aree di conoscenza. Il Project Communication Management riguarda i processi necessari per gestire la tempestiva e appropriata raccolta, elaborazione, produzione e distribuzione, recupero e alienazione finale delle informazioni di progetto ormai obsolete.
  • 4. 4 I processi di Project Communication Management I processi di gestione delle comunicazioni di progetto in accordo con il PMBOK sono: o Pianificare la gestione della Comunicazione (Plan Communication Management – Processo di Pianificazione): individuare e pianificare le esigenze informative degli stakeholder, definire le modalità e la tempistica di distribuzione delle informazioni necessarie; o Gestire la Comunicazione (Manage Communication – Processo di esecuzione): rendere disponibili le informazioni previste agli stakeholder, mettendo in pratica quanto pianificato; o Controllare la Comunicazione (Control Communication – processo di monitoraggi e controllo): verificare l’efficacia della comunicazione al riguardo delle esigenze degli stakeholder di progetto. Le modalità di comunicazione possono essere: • Interne (al progetto) ed esterna (da e verso stakeholder esterni, altri progetti, ecc.); • Formale (report, memo, lettere, ecc.) e informale (e-mail, discussioni, ecc.) • Verticale (verso l’alto o verso il baso nell’organigramma aziendale) e orizzontale (a pari livello) – (vedi figura di seguito); • Ufficiale (report annuali, verbali, newsletter, ecc.) e non ufficiale (comunicazioni non ufficialmente registrate);
  • 5. 5 • Scritta e orale; • Verbale (tramite uso della voce) e non verbale (linguaggio del corpo, inflessioni della voce, prossemica (La prossemica è la disciplina semiologica che studia i gesti, il comportamento, lo spazio e le distanze all'interno di una comunicazione, sia verbale che non verbale), ecc. Tecniche verbali e non verbali della comunicazione Per una comunicazione efficace è necessario che il P.M. applichi sia tecniche verbali che non verbali. Alcuni consigli per migliorare le tecniche verbali di comunicazione: o Fare domande che richiedono risposte aperte; o Richiedere maggiori informazioni; o Rispondere positivamente alle iniziative dei partecipanti; o Chiedere maggiore specificità o esempi; o Reindirizzare domande o commenti ad altri membri del gruppo; o Incoraggiare i partecipanti silenziosi a essere più partecipativi; o Incoraggiare differenti punti di vista; o Parafrasare per fare maggiore chiarezza e ottenere maggiore comprensione da parte degli altri; o Ribadire quanto detto precedentemente ad altri.
  • 6. 6 Alcuni consigli per migliorare anche le tecniche non verbali: o Mostrare attenzione; o Voce confidenziale ed entusiastica; o Espressione facciale sorridente (ma senza esagerare); o Pausa silenziosa dopo aver fatto una domanda; o Movimenti tranquilli o Star seduti rilassati; o Gestualità appropriata; E’ stato calcolato che durante una comunicazione diretta i messaggi mandati con tecniche non verbali siano circa il 60%, mentre soltanto il 40% del messaggio è trasmesso con la parola. A seconda dell’importanza e della strategia comunicativa è necessario adottare uno o l’altro valore delle varie dimensioni. Ad es. - Una discussione tecnica di progetto rappresenta una comunicazione interna, informale, orizzontale, non ufficiale, orale; - Una richiesta di modifica da parte del cliente rappresenta una comunicazione esterna, formale, verticale, ufficiale, scritta; - Uno sguardo preoccupato come risposta a una domanda rappresenta una comunicazione non verbale; Dunque è importante attivare una comunicazione efficace nel progetto. Per fare questo è necessario avere capacità comunicative e metterle in pratica. Ecco alcuni consigli per migliorare la comunicazione nel team di progetto: • Ascoltare in maniera attiva ed efficace: una comunicazione è efficace se tutte le parti in causa ascoltano e dimostrano di ascoltare. Si parla di ascolto efficace quando chi riceve mostra anche con espressioni no verbali (tono di voce, postura del corpo, espressioni facciali, gesti, ecc.) di essere presente efficacemente nella conversazione. Si dimostra anche ripetendo concetti, rispondendo alle domande pensandoci un po’ prima e fornendo continuo feedback.
  • 7. Nell’ambito dell’ascolto efficace, si definisce ascolto attivo quando chi riceve il messaggio 7 pone domande chiarificatrici o conferma quanto ricevuto. • Verificare che le persone comprendano bene quanto è stato detto; • Spingere a una maggiore conoscenza delle cose e dei fatti; • Convincere e incoraggiare le persone; • Spingere a migliorare le prestazioni e raggiungere i risultati; • Negoziare per addivenire ad accordi mutuamente accettabili; • Risolvere i conflitti; • Riassumere quanto detto prima di passare ai passi successivi. Tra le altre capacità che dee avere il P.M. troviamo:
  • 8. 8 PIANIFICARE LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
  • 9. E’ il processo di determinazione delle esigenze di informazione e di comunicazione dei singoli 9 stakeholder. Il principale obiettivo di questo processo è la definizione di un regime comunicativo efficace ed efficiente per gli stakeholder. Tale processo ammette come output principale il Piano di Gestione delle comunicazioni (Communication Management Plan), in cui siano chiaramente definiti i contenuti, le modalità e la tempistica di distribuzione delle informazioni ai rispettivi interessati (chi necessita di determinate informazioni, quando sono richieste, come fornirle e chi deve fornirle). Le informazioni devono essere efficienti: fornire solo le informazioni necessarie, ed efficaci: fornire informazioni nel modo giusto, al tempo giusto ed alle persone giuste.
  • 10. Durante questo processo occorre prendere in considerazione e documentare in modo appropriato i metodi di archiviazione, recupero e disposizione finale delle informazioni di progetto. Tra le 10 considerazioni importanti da tenere presenti, vi sono: • Chi ha bisogno di quali informazioni e chi è autorizzato ad accedere a tali informazioni; • Quando le informazioni saranno loro necessarie; • Dove dovranno essere archiviate le informazioni; • In quale formato devono essere archiviate le informazioni; • In che odo è possibile recuperare le informazioni • Se sia necessario prendere in considerazione fusi orari, barriere linguistiche e fattori interculturali; I risultati del processo di Pianificare le Gestione delle Comunicazioni devono essere revisionati regolarmente nel corso del progetto e modificato ove necessario per garantirne la costa applicabilità. Brevemente tra gli INPUT di tale processo abbiamo: • Il Piano di Project Management: che fornisce informazioni sulla modalità di esecuzione, monitoraggio, controllo e chiusura del progetto. • Registro degli stakeholder: fornisce le informazioni necessarie per pianificare la comunicazione con gli stakeholder del progetto; • Fattori ambientali e aziendali: utili per l’attività del processo di pianificazione della comunicazione, sono primariamente la struttura organizzativa di azienda, che orienta nell’identificazione e nella valutazione delle necessità di comunicazione, ma anche dati storici e lesson learned;
  • 11. • Asset dei processi organizzativi: utile per le attività del processo, può consistere di lesson 11 learned, dati storici di altri progetti e schemi documentali (Templates). Tra gli strumenti e tecniche troviamo: • L’analisi dei requisiti di comunicazione (Communications Requirement Analysis): è lo strumento per fare efficacia nella comunicazione di progetto, cioè investire sulla comunicazione utile al successo del progetto, o per evitare che la mancanza di comunicazione si riveli un fattore di insuccesso del progetto. L’analisi dei requisiti di comunicazione deve prendere naturalmente in esame le esigenze della struttura organizzativa, le strutture di riporto gerarchico dell’organizzazione operante, oltre che i veri e propri requisiti dei diversi stakeholder coinvolti. Inoltre, seguendo il paradigma dell’efficacia, l’analisi dei requisiti di comunicazione deve identificare quali tra i diversi canali di comunicazione esistenti tra gli stakeholder debbano essere presi in carico nel piano di comunicazione di progetto. Un canale di comunicazione è attivo fra due persone che scambiano o hanno intenzione di scambiare delle informazioni. In un gruppo di persone il numero dei canali di comunicazione cresce con il crescere delle persone. Il numero di canali di comunicazione bidirezionali (C) fra N persone si calcola con la formula: C = (N x (N-1))/2
  • 12. Il paradigma dell’efficacia richiede che il P.M. selezioni i canali di comunicazione che devono rimanere attivi, identificando in questa maniera il sottoinsieme dei canali utili e necessari al successo del progetto, e intorno a questi, e solo intorno a questi, sviluppi il piano delle comunicazioni di progetto. Nell’esempio riportato, il piano della comunicazione verrà realizzato su 10 canali di comunicazione 12 piuttosto che sulla totalità dei 15 canali. • Tecnologia di comunicazione (Communications Technology): ossia fattori tecnologici di comunicazione che possono influenzare i progetto, sono uno strumento essenziale per un’efficiente piano delle comunicazioni di progetto. Gli elementi caratteristici da considerare sono: o Urgenza: legata alla necessità di informazioni; il successo del progetto dipende dall’avere frequentemente a disposizione informazioni aggiornate tempestivamente oppure sono sufficienti dei report pubblicati a intervalli regolari? o Disponibilità della tecnologia: i sistemi già in uso sono appropriati o le esigenze di progetto richiedono un cambiamento? o Personale previsto per il progetto: i sistemi di comunicazione proposti sono compatibili con l’esperienza e le competenze dei partecipanti al progetto oppure sono necessari addestramento e formazione aggiunti? o Lunghezza del progetto: ci sono possibilità che la tecnologia disponibile cambi prima della fine del progetto? o Ambiente del progetto: il gruppo di lavoro si incontra di persona o collabora in un ambiente virtuale? o Confidenzialità: la tecnologia impiegata assicura il necessario livello di riservatezza per l’informazione trattata? • Modello di comunicazione (Communications Model): la comunicazione è la trasmissione di un messaggio fra due parti: il mittente (Sender) e il destinatario (Receiver). Il modello di comunicazione si basa su un’entità che invia un messaggio e una che lo riceve. I messaggi vengono codificati (Encode) da chi li manda e decodificati (Decode) da chi li riceve e sono sottoposti a disturbi/rumori (Noise). E’ consigliabile pretendere sempre un riscontro o feedback da parte del destinatario per verificare il livello di comprensione del messaggio inviato.
  • 13. 13 A cosa serve il feedback? Attenzione alla differenza tra messaggio di riscontro (o feedback) e messaggio di risposta: i messaggio di risposta è dotato di contenuto elaborato (il ricevente ha decodificato, compreso il messaggio e sta inviando una risposta), il messaggio di feedback contiene una semplice conferma di ricezione. • I metodi di comunicazione (Communications Method): sono un altro importante elemento utile per il disegno del piano di comunicazione di progetto. Tra essi si riconoscono: o Metodi interattivi: tipici della comunicazione diretta o mediata tra individui. Fanno parte dei metodi interattivi le conversazioni, gli incontri, le riunioni in presenza, le conferenze audio, le video conferenze e altro; o Metodi push: in cui il mittente si occupa della comunicazione a destinatari selezionati, senza preoccuparsi della ricezione e tanto meno della comprensione del messaggio. Fanno parte dei metodi push le lettere, le e-mail, i fax, i memo, ecc.; o Metodi pull: in cui il mittente si occupa di rendere disponibile l’informazione affinché tutti gli interessati possano accedervi, tipicamente utilizzata per grandi volumi di informazione e per grandi volumi di destinatari. Fanno parte dei metodi pull i siti intranet, gli strumenti di e-learning, gli archivi, i database della conoscenza (Knowledge Repository), ecc.
  • 14. 14 • Riunioni Tra gli OUTPUT abbiamo: • Il Piano di Gestione delle Comunicazioni ((Communications Management Plan): esso deve principalmente individuare: o Chi deve fornire informazioni e chi deve riceverle; o Quali informazioni devono essere trasmesse o messe a disposizione; o Come le informazioni devono essere trasmesse o messe a disposizione (sia come formato che come mezzo di trasmissione);
  • 15. 15 o Quando le informazioni devono essere trasmesse o messe a disposizione; Il piano è un documento che provvede inoltre a descrivere: o L’insieme dettagliato e strutturato delle metodologie che si intende utilizzare per elaborare e memorizzare le informazioni di progetto; o I metodi, la tempistica e la tipologia delle informazioni distribuite e la loro chiara relazione con l’organizzazione di progetto; o I modelli (Template) e la struttura delle informazioni prodotte; o I metodi di accesso e aggiornamento delle informazioni da parte dei vari attori del piano (profili di utenza); Più in dettaglio:
  • 16. Il piano di gestione delle comunicazioni di progetto può infine comprendere le linee guida per le riunioni sullo stato del progetto, per le riunioni del gruppo di progetto, per le video conferenze e la 16 posta elettronica, il glossario dei termini del progetto. GESTIRE LE COMUNICAZIONI (Manage Communications) E’ il processo di distribuzione delle informazioni di progetto a tutti gli stakeholder interessati nei tempi e nelle modalità stabiliti, dunque rappresenta l’esecuzione del Communications Management Plan. Il principale obiettivo è la realizzazione di un efficace flusso di comunicazione verso gli stakeholder.
  • 17. Nell’ambito di questo processo è necessario ricorrere ad alcune tecniche di base connesse alla 17 distribuzione dell’informazione, come: o Lo stile di scrittura (Writing Style): un uso appropriato della forma attiva o passiva, della struttura delle frasi e della scelta delle parole; o Tecniche di gestione delle riunioni: (Meeting Management Technique): preparare un ordine del giorno e gestire i conflitti; o Tecniche di presentazione: (Presentation Technique): consapevolezza del linguaggio del corpo e progettazione di supporti visivi; o Tecniche di agevolazione della comunicazione: (Facilitation Technique): creare il consenso e superare gli ostacoli; o Tecniche di ascolto: (Listening Technique): ascolto attivo (attenzione, chiarimento e conferma della comprensione) ed eliminazione degli ostacoli che impediscono la comprensione; o I modelli mittente-destinatario: (Sender-Receiver Models): integrazione dei cicli di feedback per fornire opportunità di interazione/partecipazione ed eliminare gli ostacoli alla comunicazione; o Scelta dei mezzi di comunicazione: (Choise of Media) nelle varie situazioni come per es. stabilire quando comunicare per iscritto o tramite una comunicazione orale, quando scrivere un promemoria informale o un report formale e quando comunicare di persona o con un messaggio di posta elettronica piuttosto che con una telefonata. L’esecuzione di questo processo porta per es. a mettere a disposizione dei soggetti interessati i risultati dell’avanzamento del progetto (Project Communication), tutto ciò secondo le modalità e i tempi come previsto nel Communications Management Plan. Tra gli INPUT abbiamo: • Piano di gestione delle comunicazioni: descrive in che modo verranno pianificate, strutturate, monitorate e controllate le comunicazioni di progetto; • Report sullo stato di avanzamento del progetto: i report sullo stato di avanzamento del lavoro sono un insieme di informazioni sulle prestazioni e sullo stato di progetto che è possibile utilizzare per facilitare la discussione e per creare comunicazioni. Per ottimizzare tale processo è importante che i report siano esaustivi, accurati e disponibili in modo tempestivo.
  • 18. Essi sono relazioni scritte contenenti un certo numero di rappresentazioni grafiche, ma possono anche essere delle vere e proprie presentazioni stampate contenenti informazioni di progetto e diagrammi rappresentativi del suo stato di avanzamento. In realtà è possibile 18 utilizzare due tipologie differenti di report: A uso interno: report di controllo del sistema dedicati al P.M. o allo schedule/cost Enginneer; A uso esterno: servono per la valutazione dello stato del progetto, della pianificazione e delle eventuali azioni correttive; Un buon processo di reporting richiede che siano definiti a priori: I momenti nel ciclo di sviluppo del progetto in cui deve essere effettuato; Le informazioni da diffondere e il loro grado di dettaglio; Le persone a cui trasmettere le informazioni, secondo il loro grado di responsabilità nel progetto; Differenti tipologie di report per diversi livelli di responsabilità. Le informazioni devono essere riportate nei documenti in maniera essenziale e sintetica, evitando informazioni poco significative e troppo dettagliate. Troppo dettaglio rende i report non più completi, ma solo illeggibili. Il formato del report evidenzia le capacità comunicative del P.M. • Fattori ambientali aziendali: i fattori che possono influenzare il processo Gestire le Comunicazioni includono: o Struttura e cultura organizzativa; o Standard e normative governativi o di settore o Sistema informativo di Project Management • Asset dei processi organizzativi: gli Asset che possono influenzare i processo Gestione delle comunicazioni sono: o Direttive, procedure e linee guida riguardanti la gestione delle comunicazioni; o Modelli e documenti o Dati storici e lesson learned Tra gli strumenti e tecniche troviamo:
  • 19. Gli strumenti utili a gestire la comunicazione sono sistemi di accesso e gestione delle informazioni utilizzabili dai membri del team di progetto e dagli stakeholder attraverso varie modalità: schedari, 19 database, software di P. Management, sistemi documentali di varia natura, e altri. Inoltre, per la gestione della comunicazione è indicato il ricorso alle diverse opportunità offerte dalla tecnologia, l’adesione a efficaci modelli di processo comunicativo, e la selezione di opportuni metodi di comunicazione. 1. Tecnologie di comunicazione: la scelta della tecnologia di comunicazione è un fattore importante da tener presente nel processo di Gestione della comunicazione. Dal momento che tale scelta può variare in modo significativo da progetto a progetto e anche nel corso del ciclo di vita del progetto, è necessario focalizzarsi sul garantire che essa sia adeguata alle informazioni da comunicare; 2. Modelli di comunicazione: tale scelta è un fattore importante da considerare in questo processo. Dal momento che i componenti delle comunicazioni contribuiscono tutti a un processo di comunicazione efficace ed efficiente, è necessario focalizzarsi sul garantire che la scelta del modello di comunicazione sia appropriata al progetto e che eventuali ostacoli vengano identificati e gestiti; 3. Metodi di comunicazione: Dal momento che nel corso del processo possono presentarsi molteplici ostacoli e sfide, è necessario focalizzarsi sul garantire che le informazioni create e distribuite siano state ricevute e comprese per poter ottenere risposte e feedback; 4. Sistemi di gestione delle informazioni; le informazioni di progetto vengono gestite e distribuite tramite vari strumenti, tra cui: o Gestione dei documenti cartacei: lettere, promemoria, report e comunicati stampa; o Gestione delle comunicazioni elettroniche: posta elettronica, fax, messaggi vocali, telefono, videoconferenze e conferenze su web e pubblicazioni web; o Strumenti elettronici per il P.M.: interfacce web per i sw di schedulazione e di P.M., software di supporto a riunioni e uffici virtuali, portali e strumenti di gestione del lavoro collaborativo. o Produzione di report sulle prestazioni: la produzione di report è l’attività di raccolta e distribuzione delle informazioni sulle prestazioni, inclusi i report di stato, le misurazioni dello stato di avanzamento del lavoro e le previsioni. Il processo di
  • 20. produzione di report sulle prestazioni implica la raccolta periodica e l’analisi della baseline rispetto ai dati consuntivi al fine di comprendere e comunicare l’andamento 20 e le prestazioni del progetto, e per prevedere i risultati del progetto. Report più elaborati possono includere: Analisi delle prestazioni passate; Analisi delle previsioni del prodotto; Stato attuale di rischi e questioni; Lavoro completato durante il periodo; Lavoro da completare nel periodo successivo; Riepilogo delle modifiche approvate nel periodo; Altre informazioni pertinenti che devono essere revisionate e discusse. Tra gli OUTPUT del processo di gestione della comunicazione troviamo: o Comunicazioni di progetto: i processo Gestire la Comunicazione comporta attività necessarie per la creazione, la distribuzione, la ricezione, la conferma e la comprensione delle informazioni. Le comunicazioni di progetto possono includere: report sulle prestazioni, stato di avanzamento dei deliverable e della schedulazione e costi sostenuti. Le comunicazioni di progetto possono subire notevoli variazioni e sono influenzate da fattori quali: l’urgenza e l’impatto del messaggio, il metodo di consegna e il livello di riservatezza. o Aggiornamenti del Paino di Project Management: tale piano fornisce informazioni sulle baseline di progetto, sulla gestione delle comunicazioni e su quella degli stakeholder. Ciascuna di queste aree può richiedere aggiornamenti in base alle prestazioni attuali del progetto rispetto alla baseline di misurazione delle prestazioni. La baseline di misurazione delle prestazioni è un piano approvato del lavoro del progetto con cui si confronta l’esecuzione del progetto e rispetto a cui sono misurate le deviazioni per il controllo di gestione. La baseline di misurazione delle prestazioni tipicamente integra parametri di ambito, schedulazione e costi di un progetto, ma può anche includere parametri tecnici e di qualità. o Aggiornamenti dei documenti di progetto: essi possono essere: - Registro delle questioni;
  • 21. 21 - Schedulazione di progetto; - Requisiti di finanziamento del progetto; o Aggiornamento degli Asset dei processi organizzativi: questa fa se forse è la più importante di tale processo, in quanto tutta l’informazione gestita nel progetto aggiorna e completa la più ampia base dati di conoscenza aziendale. In particolare: Notifiche agli stakeholder: le informazioni fornite agli stakeholder possono riguardare questioni risolte, modifiche approvate e lo stato generale del progetto; Report di progetto: i report di progetto formali e informali forniscono informazioni dettagliate sullo stato del progetto, tra cui le lesson learned, la registrazione dei problemi, i report di chiusura del progetto e gli output derivanti da altre aree di conoscenza; Presentazioni di progetto: il gruppo di progetto fornisce informazioni formalmente o informalmente ad alcuni o a tutti gli stakeholder di progetto 8classica presentazione a slide); Archivi di progetto: tutta la documentazione che viene archiviata (corrispondenze, promemoria, documenti che descrivono il progetto); Riscontro dagli stakeholder: le informazioni ricevute dagli stakeholder in relazione alle attività di progetto e ai risultati ottenuti durante la sua evoluzione, possono essere distribuite e utilizzate per modificare o migliorare le prestazioni future del progetto; Documentazione delle lesson learned: comprende cause dei problemi, motivazioni alla base dell’azione correttiva scelta e altri tipi di lesson learned relative alla distribuzione delle informazioni. Il documento contiene tutto ciò che è stato appreso dal P.M. e dal team durante il progetto (sia di positivo che di negativo) relativamente ad aspetti gestionali del progetto. I concetti fondamentali legati a tale documentazione sono: - La raccolta delle lesson learned inizia con il progetto e termina con esso; - Il documento si formalizza al completamento del progetto ma le informazioni relative dovrebbero essere distribuite internamente al team non appena si creano;
  • 22. - Il documento diviene parte integrante degli Asset dei processi organizzativi 22 aziendali. CONTROLLO DELLE COMUNICAZIONI L’efficacia della comunicazione di progetto non può essere affidata solo a una accurata pianificazione ed esecuzione, ma è opportuna una sua verifica periodica, allo scopo di apportare i correttivi necessari. Questo processo ha come obiettivo principale la costanza dell’efficacia del flusso di comunicazione verso gli stakeholder.
  • 23. Questo processo si basa sui dati dettagliati relativi alla gestione della comunicazione e sulla presenza di eventuali richieste informative di tipo estemporaneo sollevate dagli stakeholder e inserite in un apposito giornale delle questioni (Issue Log) dal processo Manage Stakeholder Engagement appartenente all’area di conoscenza Project Stakeholder Management. L’insieme di questi dati consente di organizzare i dati di dettaglio in report di prestazioni e di proporre rettifiche al piano di progetto più in generale laddove le prestazioni sulla comunicazione risultassero poco soddisfacenti. 23 Tra gli INPUT troviamo: • Piano di Project Management: scrive le modalità di esecuzione, monitoraggio, controllo e chiusura del progetto. Fornisce preziose informazioni al processo “Controllare le Comunicazioni”, tra le quali: - Requisiti di comunicazione degli stakeholder; - Ragioni per la distribuzione delle informazioni; - Tempistica e frequenza della distribuzione delle informazioni richieste; - Individuo gruppo responsabile della comunicazione delle informazioni; - Individuo o gruppo che riceve le informazioni. • Comunicazioni di progetto: le comunicazioni di progetto provengono da varie fonti e possono variare in modo importante per quanto riguarda il formato, il livello di dettaglio, di formalità e riservatezza. Le comunicazioni di progetto possono includere: - Stato dei deliverable; - Stato di avanzamento della schedulazione - Costi sostenuti; • Registro delle questioni: viene utilizzato per documentare e monitorare la risoluzione delle questioni. Può essere utilizzato per facilitare la comunicazione e assicurare una comprensione comune delle questioni. Un registro scritto documentata aiuta a monitorare che è responsabile della risoluzione di questioni specifiche entro una data obiettivo. La risoluzione delle questioni si occupa degli ostacoli che possono impedire al gruppo di raggiungere il suoi obiettivi. Tali informazioni sono importanti per il processo “Controllare le Comunicazioni” poiché forniscono sia una raccolta degli eventi già accaduti nel progetto che una piattaforma per le comunicazioni successive da fornire.
  • 24. • Dati sullo stato di avanzamento lavori: i dati possono includere dettagli sulle comunicazioni effettivamente distribuite, feedback sulle comunicazioni, risultati dei sondaggi sull’efficacia della comunicazione o altre osservazioni non elaborate e identificate nel corso delle attività 24 di comunicazione. • Asset dei processi organizzativi: gli Asset che possono influenzare tale processo sono: - Modelli di report; - Direttive, standard e procedure che definiscono le comunicazioni; - Tecnologie di comunicazione specifiche disponibili; - Mezzi di comunicazione consentiti; - Direttive sulla conservazione degli archivi - Requisiti di sicurezza Tra gli Strumenti e Tecniche abbiamo: • L’azione di preparazione e messa a punto dei report prestazionali sulla comunicazione può essere efficacemente sostenuta dalla presenza di Sistemi di Gestione dell’informazione che possono variare dalla strumentazione manuale o cartacea sino all’impiego di data base o repository dell’informazione di progetto. L’emissione delle richieste di modifica può richiedere il contributo di Esperti (consulenti, stakeholder tra cui clienti o sponsor, associazioni tecniche e professionali, enti di settore, esperti in materia, PMO) e dovrebbe essere il risultato di un’attività collettiva sostenuta da Incontri (Meeting), Riunioni. Il momento ideale in cui verificare la bontà della comunicazione è durante l’esecuzione delle riunioni di progetto. Le riunioni sono una palestra importante, e, se ben guidate, possono migliorare i rapporti tra le persone e l’efficacia dell’intero progetto. E’ necessario quindi imparare a gestire riunioni di progetti efficaci.
  • 25. 25 Tra gli OUTPUT abbiamo: • Informazioni sullo stato di avanzamento del lavoro: le informazioni vengono comunicate agli stakeholder appropriati; • Richieste di modifica: tali richieste sono elaborate tramite il processo “Eseguire il controllo integrato delle modifiche” e possono comportare: - Nuove o rivedute stime dei costi, sequenze di attività, date di schedulazione, requisiti di risorse e analisi di alternative di risposta ai rischi. - Adeguamenti al Piano di Project Management e documenti; - Raccomandazioni di azioni correttive che possono portare le prestazioni future attese del progetto in linea con il Piano di P.M. - Raccomandazioni di azioni preventive che possono ridurre la probabilità di incorrere in prestazioni future del progetto negative; • Aggiornamenti del Piano di P.M.: tra cui i piano di gestione delle comunicazioni oltreché i piani di gestione degli stakeholder e delle risorse umane. • Aggiornamenti dei documenti di progetto: previsioni, report sulle prestazioni, registro delle questioni; • Aggiornamenti degli Asset dei processi organizzativi: gli Asset che possono essere aggiornati includono i modelli di report e documentazione delle lesson learned.