2. • Diversi approci allo studio di lingua
• Definizione di alcuni concetti base e alcune teorie linguistiche
• Esaminazione di alcuni casi di applicazione di politiche linguistiche
• Discussione
3. Che cos’e’ una lingua?
• Un sistema arbitrario di suoni e simboli usato per comunicare
• uno degli elemen7 piu’ rappresenta7vi e cara9eris7ci di una
cultura. (insieme all’etnia, religione, etc.): ci rende parte del
gruppo (iden7ta’ individuale) e ci dis7ngue da altri gruppi
(iden7ta’ colle?va)
• La definizione di lingua e’ anche una costruzione sociale sogge9a
a dinamiche storiche, poli7che, economiche
• La lingua e’ fluida: nasce, muore, si trasforma
4. Linguistica = studio della lingua
L. generale o teorica (come funziona la lingua): fonologia/fonetica (suoni);
morfologia (forme, affissi); sintassi (strutture, grammatica); semantica
(significati, etimologia); pragmatica (uso ed effetti)
Sociolinguistica (lingua in relazione a variabili sociali)
Psicolinguistica (aspetti cognitivi)
Applicata (orientata ad apprendimento, educazione, traduzione etc.)
Computazionale (orientata ad applicazioni informatiche)
Storica Filologica/letteraria, etc.
5. Aree di interesse per la geografia sociale
L’approccio antropologico / etno-linguistico o geolinguistico studia la
distribuzione spaziale delle varietà linguistiche in relazione ai diversi gruppi etnici.
Produce atlanti linguistici, isoglosse e misura la ‘vitalita’’ delle lingue.
L’approccio socio-linguistico si occupa dell’uso sociale della lingua cioe’ della
distribuzione di lingue in rapporto a variabli sociali (genere, educazione, mobilita’,
religione) e di aspetti interculturali-pragmatici. Evidenzia scelte lessicali /
vocabolario, sintattiche/fonetiche (Colloquialismi, varianti lessicali regionali, legate
al genere, eta’, ideologia)
L’approccio politico-ideologico: si occupa di regolare l’uso della lingua su basi
ideologiche nella vita politica ad es. Quali lingue scegliere nelle politiche
educative, nell’amministrazione,quali ‘minoranze’ vengono riconosciute? Bisogna
‘salvare’ o lasciar ‘morire le lingue? Chi ne ha diritto/obbligo? Contribuisce alla
creazione di gerarchie linguistiche (lingue ufficiali, lingue di minoranza, etc)
6. APPROCI COGNITIVI – L’IPOTESI DI SAPIR WHORF (WHORFIANESIMO)
• Pensiamo in una lingua?
• Non capisco il concetto se non ho una parola per descriverlo?
• Genera grammaticale= genere semantico?
• Chiave deterministica à relativista : Le strutture linguistiche determinano à
condizionano à influenzano à rispecchiano strutture mentali e la visione
del mondo
• Hopi e il concetto del tempo - Neve ed eskimo – Il nome dei colori
8. La classificazione delle lingue e la loro distribuzione geografica e sociale
secondo la linguistica comparativa
Definizione di lingua secondo affinità o differenziazione di caratteristiche fonetiche, morfologiche/
e sintattiche e filologiche/storiche
9. Varietà fonetica Rotokas vs. Xóõ!
Rotokas 11 fonemi A E G I K O P R S T U V
Xóõ! (112 fonemi)
https://www.youtube.com/watch?v=xIPrQYtUNaI
10. Morfologia e sintassi – ordine soggetto-verbo-oggetto
• SVO lingue romanze
• VSO arabo
• SOV turco, hindi, e giapponese
Modalità di flessione di sostantivi e verbi (ad esempio se e come una lingua forma i plurali o usa
affissi temporali per il futuro o il passato).
Agglutinazione (misura in cui radice ed affissi si legano, le lingue possono essere classificate come
isolanti (ad es. il vietnamita, il cinese e il tailandese), flessive (ad es. l’italiano e in genere le lingue
romanze) ed agglutinanti (ad es. il turco, lo swahili, l’estone).
trong ngôi nhà của cha tôi (vietnamita)
în casa tat lui meu (rumeno)
Babamin evinde (turco)
11. Flessioni tonali:
Lingue tonali. Il cinese ha 4 toni e il vietnamita 6. Cambiare l'accento di una parola
vuol dire cambiarne il significato:
Pinyin
Carattere
Cinese
Significato Suono
mā 媽 Madre
má 麻 Canapa
mǎ 馬 Cavallo
mà 罵 Rimproverare
12. La teoria del Proto Indo Europeo
Il PIE sarebbe stato parlato circa 6000 anni fa da popolazioni originarie delle steppe della Russia
meridionale (spesso identificate con la cultura transpontica del Kurgan) che emigrando avrebbero
portato con se’ la lingua originale.
Attraverso mutamenti sistematici (legge di Grimm) il PIE si sarebbe differenziato sempre più,
dando origine a ceppi distinti (proto-germanico, proto-italico, proto-slavo, ecc.).
A loro volta da questi ceppi si sarebbero create le lingue genitrici delle lingue moderne - ad
esempio, il latino (ceppo italico) ha dato origine alle lingue romanze: l’italiano, lo spagnolo, il
francese, il portoghese, il rumeno, il catalano, il sardo ed il provenzale, il proto-germanico si è
evoluto in tedesco, olandese, danese, ecc.
13.
14. Legge di Grimm
* Forma proto-Indo-
Europea ricostruita
Forma La5na o
Greca
forma proto
germanica
Forme moderne
*pisk pisces fiskaz fisch (germ); fish (ing); pesce (it); pez (sp)
*peter pater fadēr
Vater (germ); vader (ol) father (ing), fader (dan);
padre (it, sp)
*pur pyros fūri
Feuer (germ); fire (ing)
vuur (ol.) fyr (sv, dan.)
*ped
pes / ped(em);
pod-, pos-
fōts
Füß (germ); foot (ing);
piede (it); pie (sp)
*kord/k ered Cordis/ kardià hertò
Hertz (germ); heart (ing); hjerte (dan) hart(ol.);
cuore (it); Coeur (fr.); Corazon (sp)
cfr., il russo serdtse e l’hindi hriday
17. ALCUNE CONSIDERAZIONI STATISTICHE
Nel mondo attualmente esistono 7105 lingue diverse (secondo
l’organizzazione Ethnologue - http://www.ethnologue.com)
18. Ogni punto rappresenta il centro geografico di una delle 7105 lingue nel database Ethnologue
Distribuzione/densita’ della varieta’ linguistica nel mondo –
19. • • 389 lingue (cioe’ il 6% del numero totale) sono parlate da almeno 1 milione di persone (come prima
o
• seconda lingua).
• • Il numero di persone che parla questo 6% di lingue rappresenta il 94% della popolazione mondiale
Quali considerazioni possiamo fare per le diverse aree geografiche?
20. • • 389 lingue (cioe’ il 6% del numero totale) sono parlate da almeno 1 milione di persone (come prima
o
• seconda lingua).
• • Il numero di persone che parla questo 6% di lingue rappresenta il 94% della popolazione mondiale
Quali considerazioni possiamo fare per le diverse aree geografiche?
21. • • 389 lingue (cioe’ il 6% del numero totale) sono parlate da almeno 1 milione di persone (come prima
o
• seconda lingua).
• • Il numero di persone che parla questo 6% di lingue rappresenta il 94% della popolazione mondiale
Quali considerazioni possiamo fare per le diverse aree geografiche?
• 389 lingue (cioe’ il 6% del numero totale) sono parlate da almeno 1 milione di
persone (come prima o seconda lingua).
• Il numero di persone che parla questo 6% di lingue rappresenta il 94% della
popolazione mondiale
• Per contro il restante 94% del numero di lingue esistenti e’ parlato da un
numero di persone che costituisce il 6% della popolazione mondiale
22. Distribuzione lingue per vitalita’ (1=internazionale 9 quasi estinto)
La diversità linguistica a livello mondiale sta subendo una rapida contrazione. Si
stima che il 20-50% non vengano più apprese in età infantile e siano da
considerarsi effettivamente lingue morte.
La previsione e’ che nel 2100 sopravviveranno non più di 600 delle lingue
attualmente utilizzate nel mondo.
23. Internet aiuta od ostacola la diversita’ linguistica?
L’inglese rimane la lingua dominante ma altre lingue stanno crescendo ad un tasso
superiore
27. 我 现在 在 吃 饭。
Mandarino:Wo xianzai zai chi fan
Cantonese: Ngo yiga sek gang fan
Hong-Kong: Ngo yinjoi joi hek fan
28. LINGUISTICA DEL CONTATTO
Come le lingue si muovono e cambiano
§ Migrazioni forzate e volontarie
§ Scambi commerciali
§ Diffusione culturale
§ Diffusione religiosa
§ Guerre/conquiste
§ Schiavitu’/colonialismo
§ ………
29. LINGUISTICA DEL CONTATTO
Come interagiscono 2 o + lingue che entrano in contatto?
Diversi risultati a seconda della durata/intensita’ dello scambio tra gruppi e della
natura delle loro relazioni sociali economiche, politiche e del grado di affinita’
delle lingue parlate dai gruppi.
1) egemonia linguistica e possibile segregazione ed estinzione della lingua piu’
‘debole’ (dialetti nativi americani, bacino amazzonico, aborigeni australiani)
2) Co-esistenza separata : Bilinguismo sociale. Diglossia: le lingue si
differenziano funzionalmente (es. Formale/informale)
3) Avvengono influenze e cambiamenti: Scambi lessicali (adozione prestito di
vocabolario) e/o strutturali (influenza su morfologia e sintassi)
4) si crea una nuova lingua (pidgin, creolo)
30. LINGUISTICA DEL CONTATTO
1) egemonia linguistica e possibile segregazione/estinzione della lingua più
‘debole’ (250 lingue aborigene australiane censite nel 1778 e 60 nel 2005)
31. LINGUISTICA DEL CONTATTO
2) Co-esistenza separata : Bi-tri-pluri-linguismo sociale. Di-tri-glossia: le lingue si
differenziano funzionalmente (es. Formale/informale)
32. LINGUISTICA DEL CONTATTO
3) Avvengono influenze e cambiamenti: Scambi lessicali (adozione prestito di
vocabolario) e/o strutturali (influenza su morfologia e sintassi)
37. Quale futuro per l’inglese?
Il numero di coloro che parlano l’inglese come lingua straniera (1 miliardo) supera di gran lunga
quello degli individui per i quali è la lingua madre.
Sta succedendo quello che è successo al latino con le lingue romanze?
Chinglish,Franglais,Hinglish,Konglish,Singlish,Spanglish,ecc.
38. LINGUISTICA DEL CONTATTO
4) si crea una nuova lingua (lingua franca, pidgin, creolo)
La lingua franca è lo strumento veicolare usato per la comunicazione da due o più
gruppi di parlanti che entrano in contatto, spesso per commercio, e che non
conoscono la lingua dell’altro. Può essere una terza lingua conosciuta da entrambi
(come è avvenuto, in diverse epoche storiche con il latino, il greco, l’arabo, il
francese e l’inglese) o una lingua semplificata che usa elementi delle lingue madri
dei parlanti (pidgin)
russonorsk usato scambi tra russi e norvegesi nel XIX secolo
chinook basato sulla lingua dei popoli nativi dell’area che vennero in contatto con
coloni inglesi e francesi.
fanagalo sviuppato nelle miniere di minerali e diamanti del Sudafrica, Namibia e
della Repubblica Democratica del Congo che usa elementi delle lingue zulu,
dell’afrikaans, ed dell’inglese.
39. Il pidgin english si è sviluppato in seguito ai processi di colonizzazione e immigrazione dalla mescolanza tra la
lingua ufficiale (l'inglese) e le lingue indigene pre-esistenti.I piu’ importanti sono il creolo caribico e il tok pisin della
Papua Nuova Guinea di cui e’ la lingua ufficale il Bislam inVanuatu, Hawaiian Pidgin, Haitian Patois, e i creoli dell’
Africa derivati dal commercio di schiavi.
40. Mentre il pidgin rappresenta una L2 (cioè non è lingua madre di nessun parlante) ed ha
normalmente una grammatica molto semplice, le strutture grammaticali del pidgin possono essere
codificate e standardizzate e diventare la L1 delle generazioni successive dando così origine ad
una lingua creola.
Esempio di creolo Maurziano
Mo morisien, depi enn sosiete bien miltikiltirel dan losean indien. Tou dimounn konn koz omwen
trwa langaz: angle, franse, ek kreol. Anmentan, ena bokou diskision lor kreol - par exanp lor so
gramer, kouman ekrir li, e si bizin rod enn sistem ekrir li.
I am Mauritian, from a very multicultural society in the Indian Ocean. Everyone can speak at least
three languages: English, French, and Creole. At the same time, there is much discussion about
Creole - for example, about its grammar, how to write it, and if it is necessary to find a writing
system for it.
41. Sebbene molti di questi idiomi siano caduti in disuso, si stima che attualmente esistano circa 350
pidgin e lingue creole parlate da 100 milioni di persone. Alcune di queste lingue creole sono
addirittura diventate lingue ufficiali di alcuni Stati, ad esempio:
papiamento (una miscela di portoghese e spagnolo) ad Aruba, Bonaire e Curaçao;
bislama a Vanuatu;
Tok Pisin (corruzione fonetica di Talk Pidgin) in Papua Nuova Guinea.
Ancora più rilevante è l’importanza acquisita dal creolo haitiano e dallo Swahili
42. Lo Swahili è un pidgin creato a partire da una serie di dialetti bantu con prestiti lessicali dall’arabo.
Nato in corrispondenza delle zone costiere dell’Africa orientale, si è poi diffuso verso l’interno
seguendo inizialmente le carovane arabe che trasportavano schiavi e avorio e, successivamente,
lungo le rotte commerciali usate durante la dominazione coloniale inglese e tedesca. Oggi lo Swahili
è parlato da circa quindici milioni di persone ed è diventato una delle lingue ufficiali di Kenya,
Tanzania, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Isole Comore, Zanzibar, e dell’Unione
Africana, oltre che, di fatto, funzionare come lingua franca tra questi Paesi
43. Casi di isolamento linguistico: il basco (Euskara)
parlato da 660,000 persone
Non indoeuropeo
45. Isolamento linguistico: Tedesco della Pennsylvania
Unsah Faddah im Himmel,
dei nohma loss heilich sei,
Dei Reich loss kumma.
Dei villa loss gedu sei,
uf di eaht vi im Himmel.
Unsah tayklich broht gebb uns heit,
Un fagebb unsah shulda,
vi miah dee fagevva vo uns shuldich
sinn.
Un fiah uns naett in di fasuchung,
avvah hald uns fu'm eevila.
Fa dei is es Reich, di graft,
un di hallichkeit in ayvichkeit.
Amen.
Unser Vadder im Himmel,
dei Naame loss heilich sei,
Dei Reich loss komme.
Dei Wille loss gedu sei,
uff die Erd wie im Himmel.
Unser deeglich Brot gebb uns heit,
Un vergebb unser Schulde,
wie mir die vergewwe wu uns
schuldich sinn.
Un fiehr uns net in die Versuchung,
awwer hald uns vum ewile.
Fer dei is es Reich, die Graft,
un die Hallichkeit in Ewichkeit.
Amen
46. Isolamento linguistico la variante algherese della lingua catalana ad Alghero
Parlato dal 22,4% degli abitanti lo parla nella, riconosciuta dalla Repubblica Italiana e dalla Regione
Sardegna come lingua minoritaria
Ligure tabarkino a carloforte
47. Lingua o dialetto? Dipende….
confusione sulla terminologia e l’uso e non esiste un metodo scientifico universale per la
distinzione L/D
Approcio linguistico - In termini assoluti possiamo chiamare tutti i sistemi di comunicazione
codificati lingue – tutte le lingue hanno lo stesso valore linguistico .
Possiamo confrontare diversi sistemi in termini relativi in base a certe caratteristiche (lessico,
sintassi, fonetica,etc) e stabilirne il grado di affinita o separazione à lingue separate o varianti di
una stessa lingua (dialetti)
In linguistica una delle discriminanti piu’ usate e’ il principio di ‘comprensibilita’ reciproca’ (mutual
intelligibility)
Distinzione L/D potra’ pertanto essere basata sulla diversa relazione di affinita’ lessicale,
sintattica, etc.
48. Problemi dell’approcio linguistico
Elemento di soggettivita nel definire i gradi di affinita’/separazione
‘comprensibilita’ reciproca’ ha sempre una componente sociale: v. comprensibilita (as)simmetrica
e di percezione
Esistone Dialetti non solo come varianti territoriali ma anche ambiti professionali (socioletti) e
individuali (idioletti)
Il problema delle dinamiche della lingua (ogni lingua e’ un dialetto della forma da cui si e’ evoluta)
Il problema dei confini il conituum dialettale
49.
50. Approcio socio politico
Nella definizione di L/D dobbiamo anche considerare importanti componenti storico-politiche-
economiche
• Forma standardizzata percepita piu prestigiosa e riprodotta attraverso le istituzioni per
motivi funzionali ed ideologici (es. l istruzione) (es. Il dialetto parigino àfrancese, il castigliano à
spagnolo)
• Una lingua e un dialetto con un esercito !
Sistemi di comunicazione che dal punto di vista linguistico (fonetico, lessicale e sintattico)
potrebbero essere considerati variant di una stessa lingua (dialetti) sono spesso classificati
come lingue separate o viceversa
La questione in questo caso e’ che scopo ha definire una lingua? chi ha diritto a riconoscere
(=legitimizzare) o codificare un sistema di comunicazione quale terminologia usa (L/D, lingue
minoritarie, meno diffuse, regionali, ecc. (UE))?
52. Discrepanze di status L/D a secondo dell’approcio
Spagnolo (castigliano) e Catalano
Galiziano e Portoghese
Urdu e Hindi
Norvegese/Danese/Svedese,
Cinese (mandarino) e Cinese (cantonese)
Serbo, croato, bosniaco, montenegrino
Francese e Bretone
Yiddish e Tedesco
53.
54.
55.
56. Le vicende dei ‘dialetti’ italiani
Stesso uso improprio del temine dialetto in italiano.
i dialetti “italiani” non rappresentano varianti regionali della lingua italiana standard, né si sono
storicamente sviluppati da essa. L‘attuale lingua italiana attinse alla forma letteraria del toscano
duecentesco e trecentesco a sua volta derivato dal latino volgare. Ma nel frattempo,
parallelamente al toscano, nel corso dei secoli si erano sviluppati anche altri idiomi regionali
derivati dal latino volgare ed influenzati da precedenti substrati. In questo senso, i dialetti regionali
italiani sono i “fratelli” piuttosto che i “figli” del Toscano.
57. Contesto storico: recente standardizzazione dell’italiano come lingua nazionale (parlato nel 1861
dal 2,5%) senza forte funzione identitaria ad esempio alla stregua del francese.
Nonostante la diffusione di massa dell’italiano negli anni ‘50-60 ad esempio con la televisione, fino
intorno alla metà degli anni ‘70, circa un terzo della società italiana era diglossica, cioè usava
l’italiano in contesti formali mentre nelle relazioni familiari, e non solo, prediligeva l’uso di un
idioma locale.
Dopo un periodo in cui l’uso del dialetto venne stigmatizzato o limitato ad un ruolo di gergo,
negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rivitalizzazione dei dialetti sia in ambito culturale che in
ambito politico dove spesso la lingua è strumentalmente legata a rivendicazioni indipendentiste
(vedi ad esempio la Lega Nord)
58. Dal punto di vista linguistico le
lingue a nord dell’isoglossa La
Spezia- Rimini e a sud della
Roma-Ancona non sono
reciprocamente comprensibili
con il toscano, dando così un
certo fondamento linguistico
alla classificazione dei dialetti
gallo-italici, reto-romanzi e
italico meridionali come forme
d lingue distinte.
59. L’Italiano e’ la lingua ufficiale
dell’Italia. In Val d’Aosta e’
parificata al francese e in
Trentino-Alto-Adige al
t e d e s c o . I n o l t r e " l a
Repubblica tutela con
apposite norme le minoranze
linguistiche : friulano, ladino,
tedesco, sloveno, occitano,
francese, francoprovenzale,
albanese, greco, sardo,
catalano e croato.
61. In Quebeq il francese è la sola lingua ufficiale ed usata da circa il 90% della popolazione
La provincia ha sempre mantenuto una forte identita’ francese e legami con la Francia.
A Montreal il francese e’ parlato dal 68,8% dei residenti e di fatto la lingua franca di
comunicazione della città.
La minoranza anglofona (circa il 12% ) ha sempre esercitato una forte dominaza economica.
Nel 1977 a seguito di una grossa campagna antianglofona viene passata la legge 101 che riconosce
il francese come unica lingua ufficiale e rende obbligatoria l’istruzione in francese anche per gli
immigrati. Inoltre impone tutta la segnaletica dei negozi e la pubblicitá solo in francese. La
successiva legge 178 in parte modifica e riduce tali normative.
62. Il Belgio nasce dall’accorpamento di comunita’ vallone (francese) e fiamminga (olandese) + piccola
minoranza tedesca.
Il francese venne adottato come unica lingua ufficiale e dell’istruzione per molto tempo godette
di prestigio mentre il fiammingo venne relegato ad un uso vernacolare. Successivamente in
seguito ad azione politica il fiammingo viene riconosciuto come lingua ufficiale delle Fiandre e si
crea un ‘confine linguistico’ tra le 2 comunita’.
I cambiamenti economici degli ultimi decenni (chiusura di miniere nel Sud e boom dell’economia
fiamminga) creano notevoli tensioni tra le 2 comunita`.
Bruxelles rappresenta un’enclave francofona in territorio fiammingo ed e’ ufficalmente bilingue.
Le concezioni di ‘bilinguismo’ e lingue ufficiali sono molto diverse tra Belgio e Brussels
63. Israele: lingue ufficiali israeliano e arabo. Inglese molto diffuso.
Durante la diaspora l’’antica lingua ebraica (semitica) continuo’ ad essere usata solo nei testi
religiosi.
Con il movimento sionista e la fondazione dello stato di Israele 1948 venne ripristinata come
lingua quotidiana e resa lingua ufficiale , ammodernando il vocabolario dell’ebraico classico.
Rappresenta un caso raro di lingua ‘dormiente’ che e’ stata riportata in auge con successo.
64. Esistono 2 forme ‘ufficiali’ di norvegese: il Bokmål and il Nynorsk. Il Bokmål e’ sostanzialmente
una variante del Danese (DK domino’ per 400 anni). Con l’indipendenza nel 1900 si cerco’ una
variante piu’ ‘pura’ e rurale (basata sul dialetto delle parti piu remote) e venne introdotto il
Nynorsk tra varie controverse culturali e politiche.
65. Tensione federale/cantonale
Lingue parlate censimento federale del 2000
tedesco 63,7%
francese 20,4%
italiano 6,5%
romancio 0,5%
il tedesco, il francese, l'italiano sono definite "nazionali e ufficiali" a livello federale Il romancio è "lingua nazionale" e anche ufficiale "nei
rapporti [della Confederazione] con le persone di lingua romancia".
Ogni cittadino svizzero ha il diritto di potersi rivolgere alle istituzioni nazionali in una delle tre lingue ufficiali e di ricevere risposta in tale
lingua. Gli impiegati dell'Amministrazione federale «lavorano a scelta in tedesco, francese o italiano».
L'organizzazione del sistema scolastico pero’ avviene a livello cantonale quindi in ogni cantone l'insegnamento viene impartito nella lingua o
nelle lingue ufficiali del cantone, mentre è obbligatorio lo studio di almeno un'altra delle tre lingue nazionali. Ormai quasi tutti i programmi
scolastici prevedono anche l'insegnamento come lingua straniera dell'inglese.
66. In Nigeria l’ inglese e’ la lingua ufficiale. Il 20% della popolazione parla
standard English, 80% pidgin English.
La Nigeria ha oltre 200 lingue.Le piu’ diffuse sono Hausa, Igbo,Yoruba,
Ibibio, Edo, Fulfulde, e Kanuri.
67. L’India ha oltre 20 lingue riconosciute.A livello federale
si usano l’inglese e l’ Hindi parlato da circa il 45% della
popolazione (sopratutto nel Nord)
Il Sud Africa ha 11 lingue ufficiali:
Afrikaans, English, Ndebele, Northern
Sotho, Sotho, Swazi, Tsonga, Tswana,
Venda, Xhosa and Zulu. In totale I paranti
comprendono il 98% della popolazione
68. L’Unione Europea – 27 stati, 500 milioni di persone – ha 23 lingue ufficiali.
Adotta il multilinguismo come ideologia linguistica.
Redige tutti i documenti ufficiali nelle 23 lingue e i cittadini comunitari possono comunicare con
l’Unione in una qualunque delle lingue ufficiali.
I dibattiti in Parlamento fanno largo uso di traduttori e interpreti. I dibattiti della Commissione ed
altri organi avvengono principalmente in inglese e francese.
L’Unione non ‘impone’ politiche linguistiche ma tramite direttive specifiche incoraggia gli Stati
membri a favorire l’apprendimento delle lingue straniere.