1. Milano, 25 marzo 2010 – Numero 3 – www.hotel-news.it - e-mail: edonadio@live.it
Nel panorama di marchi alberghieri internazionali da alcuni anni si sono affermate anche realtà
italiane con la “pretesa” di dominare il nostro Paese ed essere presenti anche all’estero.
n.3 ospita Vincenzo Presti, oggi a.d. di ORA Hotels (www.orahotels.it), da
sempre fautore della catena alberghiera “nostrana” e protagonista in passato della nascita e affermazione
di due realtà tutte italiane, Domina e My Hotels. Domanda - Ricomincio da zero o ricomincio da
tre, nel senso che almeno due cose buone finora le ha fatte? Risposta - Ricomincio da tre, per finalizzare
un progetto che in duemila anni di storia nessuno ha ancora portato a termine in Italia. D. - Domina,
appunto. Il passato. Una sconfitta? My Hotels (oggi My One Hotel), un errore? R. - Grande esperienza
nazionale e internazionale con Domina, inizio di un percorso managerial-imprenditoriale con My Hotels.
Perciò nessuna sconfitta, nessun errore. D. - Il presente. ORA Hotels. La rivincita del gestore? R. - Il completamento di
un’idea imprenditoriale per Industrializzare il management alberghiero in Italia. D. - Il futuro. Un hotel a 5 stelle con un
casinò? R. - Ora Luxury prevede anche questa opportunità: spero di poterla concretizzare appena la legge lo permetterà.
Botta e
Risposta:
Vincenzo Presti,
a.d. Ora Hotels
Focus on
real estate:
Piergiorgio Mangialardi,
Turismo Re
L’albergo
del mese:
Palazzina Grassi,
Venezia
L a p r i m a N E W S L E T T E R d e d i c a t a a l m o n d o a l b e r g h i e r o
HotelNews
Piergiorgio Mangialardi, direttore di
Turismo Re, sulle prospettive
dell’hotellerie nel 2010: “L’anno è
iniziato in modo positivo, sembra
passata la grande paura che ha
caratterizzato il 2009. L’effetto “scudo
fiscale” e il ritorno sul mercato di alcuni
fondi immobiliari, che erano rimasti alla
finestra l'anno scorso, iniziano a dare
qualche elemento di concretezza al
settore del real estate alberghiero
italiano. Gli investitori esteri sono ancora
latitanti a eccezione del settore dei golf resort. Il problema resta la
mancanza di liquidità nel sistema economico-finanziario visto che
le banche sono ancora “arroccate” sulle loro posizioni e si trincerano
dietro i parametri di Basilea 2, per stabilire se un player è “bancabile”
oppure no. La redditività richiesta dagli investimenti nel settore
alberghiero risulta stabile intorno al 7%, si scende al 6% in location
primarie come Roma e Milano. Si continua ad assistere alla
riconversione di palazzi ad uso ufficio in alberghi, la stessa Turismo
RE ha recentemente seguito la vendita di quattro strutture alberghiere
di livello lusso nella zona centrale di Milano. Diversi marchi
internazionali ambiscono a posizionare una bandierina nella zona
centrale di Milano o almeno in zona Fiera, il recente caso dell'ex
albergo The Chedi ne è una testimonianza diretta. Attualmente
stiamo seguendo ben sette progetti di riconversione di stabili in
alberghi e l'effetto Expo 2015 è molto sentito”.
Ritorna sulla scena Emanuele Garosci,che
ha fatto centro al suo esordio nel mondo
dell’hotellerie con il Nhow di Milano: una
case-history di indubbio successo. Ora ci riprova
con Palazzina Grassi a Venezia, che ha
acquistato con fiuto imprenditoriale e
ristrutturato con il prezioso contributo della
star del design Philippe Stark. Il tutto
seguendo una logica tutta sua, totalmente al
di fuori dagli schemi delle grandi catene
dell’hotellerie di lusso, a riprova che questo
è un settore dove spazi e opportunità non mancano. Gli arredi,
realizzati artigianalmente, sono stati disegnati da Stark, che si è
aggiudicato l’ Honor Award dell'American Institute of Architects per
aver confezionato una nuova immagine nell’hotellerie, unendo lusso
e minimalismo con un tocco d'inconfondibile ironia, dalle maschere
di Carnevale sulle lampade alle sculture in vetro di Aristide Najean.
Le ventidue camere, di cui sei suites, si affacciano sui tetti colorati
della laguna e sono caratterizzate da letti circondati di armadi in
vetro di Murano trasparente, tappeti rossi, tavolini in acciaio e pietra
onice, bagni in pietra naturale, specchi e luci dalla calda atmosfera.
Il ristorante ha tavoli in marmo, pannelli in legno di mogano alle
pareti, vetri veneziani. I corridoi sono colorati in rosso vermiglio e
verde acido, con enormi tappeti di colore vivace. Completano lo
scenario la presenza di libri antichi, pezzi di antiquariato e opere
d’arte. L’albergo ha aperto a novembre 2009 ed è già un gran
successo. Non c’è due senza tre? www.palazzinagrassi.it
focus on real estatel’albergo del mese
Botta e Risposta
2. Milano, 25 marzo 2010 – Numero 3 – www.hotel-news.it - e-mail: edonadio@live.it
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Adesso che il dilemma “crisi-non
crisi?” è stato finalmente risolto
(la crisi nel turismo c’è stata), se
ne apre un altro: riportare verso
l’alto i prezzi di vendita che tutti
in qualche modo hanno dovuto
abbassare. Senza ricorrere alle
chimere dell’Expo 2015 a Milano
e del Centro Congressi di Fuksas
a Roma, ma rimanendo i con i piedi
per terra, chiediamo un parere a
professionisti dell’hotellerie che
operano quotidianamente anche in
realtà “minori”. La parola a
Mariangela Minio, direttore del
Mercure Royal Torino: “Alzare le tariffe nel 2010? Suona come
una frase preistorica! Oggi poco importa chi vende, a quanto e a
quale tipo di distribuzione: il mercato - solo il mercato - decide le
tariffe. Fino a qualche anno fa adottavamo una logica di questo tipo:
chi è il mio interlocutore? un’azienda, un tour operator, un turista
individuale? Oggi tutto è visibile a tutti, non ci sono quasi più le
“tariffe riservate”e tutti fanno shopping su internet dove si gioca la
partita. Come uscire da questo problema? Fare in modo che non sia
più la tariffa a determinare la scelta della propria struttura ma creare
un brand nella comunicazione del proprio albergo”. Commenta Luca
Boccato, a.d. HNH hotels & resorts (Venezia, Mestre, Jesolo,
Gorizia, Trento): “ Il 2009 è stato l’ annus horribilis, dell’economia
in generale e del turismo italiano in particolare. Secondo i dati
pubblicati da STR Global, nel 2009 il calo in termini di RevPar è stato
del 15,5%,in massima parte spiegabile attraverso il calo dei prezzi
(-10%). In risposta al calo della domanda, il calo dei prezzi è stato
immediato. Tutti gli operatori concordano, invece, che ci vorrà molto
tempo per riportare l'ADR ai valori del 2007. Una struttura del mercato
asimmetrica, con pochi player a governare la domanda e un’offerta
distribuita tra una miriade di piccoli e piccolissimi albergatori renderà
lungo e difficile un ritorno dei prezzi ai livelli pre-crisi. In questo
quadro le nostre camere rischiano di diventare commodities: la
domanda viene determinata dalla sola variabile prezzo. Il fenomeno
deve essere contrastato. Dobbiamo avere la capacità di attribuire
un valore particolare al servizio che offriamo. In una parola dobbiamo
trasformare il servizio che offriamo in un’esperienza. Un’esperienza
unica, ovviamente”.
TrE - Tourism Real Estate: una fiera
per il rilancio dell'immobiliare turistico
Si terrà presso l’Arsenale di Venezia, dal 15 al 18 aprile 2010, un
nuovo appuntamento dedicato agli operatori del settore per favorire
l’incontro tra domanda e offerta di immobili a destinazione turistica
e dell’intera filiera dell’immobiliare turistico (che comprende
sviluppatori, gestori, area finanziaria e istituzioni, architetti e aziende
di facility management). I protagonisti di TrE saranno quindi
developers, società di architettura e costruzione che hanno interessi
nel settore turistico, catene alberghiere, banche, fondi di investimento,
città e territori su scala mondiale. La presenza di PuREnet - il
Network dei Demani europei - porterà a Venezia le rappresentanze
di venticinque Paesi che parteciperanno alla fiera per agevolare i
contatti tra operatori pubblici e privati, per un’efficace azione di
sviluppo territoriale. Una delle maggiori difficoltà che gli operatori
incontrano quando vanno all’estero, infatti, è proprio l’incertezza
nella relazione con le istituzioni, che devono garantire chiarezza dei
tempi e snellezza nelle procedure.
Non si ferma il mercato
degli hotel di lusso a Milano
Inaugurata, dopo due
anni di lavori, la
Maison Moschino di
Hotelphilosophy, in
via Montegrappa: 65
camere tutte diverse,
ristorante e Spa, con
a l l e s t i m e n t o e
atmosfera che ne
fanno un albergo di design, ma ironico e all’avanguardia. Kempinski
intanto compra un immobile in Piazza Cordusio e inizia i lavori per
farne un albergo a sette stelle. Melius abundare quam deficere.
Forse si, forse no. Per essere “diversi” non sempre sono necessarie
s t e l l e i n a b b o n d a n z a . N a v i g a n d o s u l s i t o
www.unusualhotelsoftheworld.com, dove i viaggiatori lasciano
commenti sugli alberghi visitati, si trovano alcuni tra gli alberghi più
insoliti. Creato da due amici appassionati di viaggi,
unusualhotelsoftheworld.com divide i 193 alberghi recensiti in
particolare, insolito, stravagante, assurdo e wow, il massimo. L’area
in cui si trovano più hotel stravaganti è il Nord America, segue
l’Europa. Quelli italiani sono cinque.
Parte il 9 aprile la Spring Promotion
su Expedia
Sulla scia del
successo delle
January Sale, una
delle più famose
c a m p a g n e
promozionali Expedia volta a stimolare i clienti a prenotare con
largo anticipo la loro vacanza, il 9 aprile inizierà la Spring Promotion
che cercherà di solleticare la curiosità dei numerosi clienti Expedia
di tutto il mondo verso i citybreaks: la vacanza alla scoperta delle
nostre città. La promozione verrà lanciata in tutti i siti Expedia e
negli Stati Uniti avrà una visibilità straordinaria essendo supportata
da campagne pubblicitarie non solo on line ma anche off line,
attraverso TV e stampa. Gli oltre 4.000 hotel che hanno partecipato
alle precedenti edizioni della Jan Sale,in tutto il mondo, hanno
registrato un aumento delle vendite tra il 20 e 40% in più rispetto
agli hotel che non vi hanno preso parte.
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