1. Gianluca Sole
Istantanea Poesia
€ 8,00
Prefazione di Anita Laporta
Come nasce una poesia? La poesia è fin nel nome - ποίησις (poiesis) - il
risultato di un momento creativo, come suggerisce il verbo ποιέω (poieo)
che in Greco Antico significa fare. Come tale non segue regole, ma
ascolta solo il profondo io dell’autore, costringendosi a piacere a se stessa
prima ancora che agli altri. Il risultato è sempre più complesso di quel
che appare, incrocia tempi e mondi, realtà interiore ed esteriore. Eppure,
è difficile dar torto a Francesco De Sanctis che, nei suoi “Saggi critici”
(1866), scriveva che “La poesia è la ragione messa in musica”. E ancor
più in là si era spinto Gustave Flaubert, che in “Lettere a Louise Colet”
(1846/48) definiva la poesia “una scienza esatta, come la geometria”.
Non li smentirà di certo questo volume, primo esercizio letterario dato
alle stampe da Gianluca Sole, ingegnere di professione e musicista per
vocazione, fervido credente nella supremazia della scienza esatta quanto
inguaribile sognatore. Contraddizioni del quotidiano e della vita che
rappresentano la matrice generatrice di “Istantanea Poesia”, un ossimoro
concettuale ed emotivo fin nel titolo. In un flusso di immagini e parole,
alla base del volume ci sono infatti poesia e fotografia, istantanee ed
istanti sottratti alla caducità di un tempo presente nel momento stesso
nel quale sta per diventare passato, ed emozioni in versi, che del tempo,
al contrario, si nutrono, proprio come fa la poesia.
Tra provocatori calembour, oniriche metafore, metonimie ad effetto, non
è escluso che il lettore finisca con il farsi trasportare dal “mare che nuota
tra i pesci”, incantare dal “cielo che tocca le stelle” o sorprendere da quel
“tempo sommerso” che “aspetta di vivere più tempo con noi”.
In fin dei conti, “per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto”
Roberto Benigni, “La tigre e la neve”, 2005