Grazie ai progressi dell'intelligenza artificiale, gli atenei di tutto il mondo stanno già sperimentando con tecnologie innovative. Vediamone alcune, insieme alle università italiane che le hanno sviluppate, sperimentate o usate.
3. Come richiedo una borsa di studio? Perché non riesco a iscrivermi al
prossimo anno?
I chatbot, software progettati per simulare le conversazioni umane,
arrivano in soccorso delle segreterie universitarie che ogni giorno
ricevono decine di domande come queste.
I chatbot sono disponibili 24/7, rispondono in pochi secondi, e
possono mandare promemoria automatici o chiedere feedback
all'interlocutore.
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4. Cominciamo da InventBot, un chatbot testuale creato nel 2018 da
Edoardo Degli Innocenti, allora neolaureato in ingegneria informatica
all'università di Padova.
Il software risponde, su Telegram e in inglese, alle domande degli
studenti su uno dei corsi, può chiedere chiarimenti e assorbire nozioni
per essere più accurato.
Inoltre, permette al docente di creare sondaggi e vedere le risposte
dei corsisti in tempo reale.
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5. Il chatbot UniVe, invece, supporta la segreteria dell'università Ca'
Foscari dando informazioni su contributi, scadenze e conseguimento
dei titoli.
Basato sul sistema Watson di IBM, svolge anche altre funzioni come
aiutare gli studenti a calcolare le tasse e il voto di laurea.
Un servizio simile a quello di GEdi, un software realizzato dagli
studenti dall'Università di Genova per offrire assistenza continua
anche in tema di tirocini e mobilità internazionale.
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7. A differenza dei chatbot, gli assistenti virtuali analizzano in modo più
avanzato il linguaggio naturale per comprendere le emozioni umane e
gestire meglio il flusso della conversazione.
Inoltre, sono in grado di compiere azioni più complesse come filtrare
le email, prenotare un biglietto o fare ricerche online al posto
dell'utente.
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8. Anche in questo caso, la collaborazione tra mondo accademico e
aziende si è rivelata vincente.
Dopo 12 anni di studi tra l'Università di Siena e la startup QuestIT è
arrivata Caterina, un'assistente virtuale nata con l'intento di favorire
l'integrazione di studenti e residenti stranieri.
Caterina parla italiano e inglese e lavora al servizio demografico del
Comune di Siena, dove si occupa di inviare ai cittadini la
documentazione necessaria.
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9. QuestIT e l'università di Siena hanno dato vita anche a Algho, una
piattaforma personalizzabile che integra l'analisi semantica per
estrarre e commentare dati, automatizzare le ricerche e svolgere
operazioni per gli utenti.
Algho si può applicare a molteplici settori: dalla pubblica
amministrazione alla finanza, dalla grande distribuzione al mondo
accademico.
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10. C'è anche Laila, l'intelligenza artificiale empatica che è in grado di
capire il grado di soddisfazione dell'utente in base al sentiment della
conversazione.
Mazer, la startup casertana che l'ha sviluppata, collaborerà con
l'università Vanvitelli per studiare l'elaborazione del linguaggio
naturale e consentire al software di esprimersi in modo ancora più
umano.
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12. I programmi di adaptive learning (apprendimento personalizzato o su
misura) analizzano la padronanza nelle materie di studio ed
evidenziano eventuali carenze.
Questi strumenti utilizzano la ripetizione e la revisione per aiutare gli
studenti a fissare i concetti e consentono ai docenti di colmare in
tempo le lacune della classe.
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13. Già nel 2003 era nata Intelligent Web Teacher (IWT), una piattaforma
di e-learning realizzata, tra gli altri, dalle università di Salerno e Roma
Tre.
Tramite la generazione di percorsi didattici assistiti e il monitoraggio
della valutazione automatica, questo sistema di tutoring si proponeva
di personalizzare l'esperienza di apprendimento sulla base delle reali
conoscenze e preferenze degli studenti.
Secondo alcuni dei creatori, nel 2009 IWT era già in uso presso molte
scuole e università italiane.
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14. Nel 2010 l'università di Milano-Bicocca comincia a sperimentare con
gli student response system, fornendo agli studenti un keypad per
rispondere alle domande a scelta multipla del docente durante la
lezione.
Il sistema coinvolge tutta la classe e permette di verificare in tempo
reale il livello di comprensione dei contenuti.
Dal 2016 la sperimentazione continua all'università di Firenze,
aggiungendo l'elemento del gioco grazie alla piattaforma Kahoot!.
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15. Oggi, l'università di Padova è tra le molte al mondo a utilizzare le
applicazioni dell'azienda Top Hat per promuovere l'apprendimento
attivo grazie a sondaggi e quiz integrati nelle lezioni virtuali e libri di
testo interattivi.
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17. L'analisi predittiva è usata per identificare tendenze e bisogni
individuali e prende in considerazione contesti di provenienza,
comportamento e rendimento accademico degli studenti.
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18. L'Osservatorio Abbandoni di Cineca ha applicato il machine learning a
scopo predittivo per studiare il tasso di abbandono universitario negli
atenei italiani, tra i più alti in Europa.
Ridurre l'abbandono scolastico precoce è anche uno degli obiettivi
della Commissione europea per combattere la disoccupazione e
l'emarginazione sociale.
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