2. LA DIFFUSIONE DELLA REGOLA DI
S.BENEDETTO
La Regola fu dettata
da San Benedetto nel
534
Venne diffusa in
Occidente a partire dal
IX secolo grazie ad
Odone di Cluny.
Odone stabilì che tutti i
monasteri romani seguissero
la regola benedettina con la
cosiddetta riforma
cluniacense
Esistono due linee
interpretative sulla
diffusione della regola:
1.Vede
Gregorio
Magno come
diffusore
della regola.
2.Esclude
l’influenza
di
Gregorio.
3. Nel 577,secondo le cronache cassinati, la regola si trovava a Roma
Infatti dopo la distruzione dell’Abbazia ad opera dei Longobardi, i monaci abbandonarono il
monastero portandosi dietro la regola autografa di Benedetto, inoltre dagli scritti di Papa
Gregorio Magno sappiamo che a Roma la regola benedettina era seguita nel monastero di
Sant’Andrea.
Oratorio di Sant’Andrea
4. La regola redatta da Benedetto per la sua
comunità si diffuse rapidamente anche grazie al
sostegno di Papa Gregorio Magno e venne
adottata, spesso accanto ad altre, da numerosi
monasteri europei: si affermò definitivamente
nell'817, quando il capitolare monastico di
Aquisgrana, di cui fu ispiratore Benedetto
d'Aniane, la impose a tutti i monasteri franco-
germanici.
I monasteri benedettini, tutti autonomi, iniziarono
a riunirsi in congregazioni nel X secolo.
Nel 1893 papa Leone XIII ha riunito le
congregazioni e i monasteri benedettini in una
confederazione sotto la presidenza di un abate
primate residente nel monastero di Sant'Anselmo
all'Aventino a Roma.
5. Nel 1964 Papa Paolo VI
scelse San Benedetto come
patrono dell’intera Europa.
Nella lettera Apostolica
“Pacis nuntius”, il Papa
spiegando le motivazioni
della scelta di San Benedetto
a patrono d’Europa,
ricordava che “egli insegnò
all’umanità il primato del
culto divino per mezzo
dell’opus Dei, ossia della
preghiera liturgica e rituale”.
“Fu così che egli cementò quell’unità spirituale in Europa in
forza della quale popoli divisi sul piano linguistico, etnico e
culturale avvertirono di costruire l’unico popolo di Dio”.