XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Livorno istitutocomprensivomicali.ppt
1. Documentazione dell'Unità di
Istituto Comprensivo “G.MICALI”
LIVORNO
Camminiamo lentamente
CLASSI: I-II-IIIF/ IG/IH
Ore dedicate al percorso:
31 a classe
2. Descrizione della genesi del percorso didattico
(definire come è stato costruito, da chi, le sue ricadute sul
curricolo e sulle discipline)
Costruire un’esperienza che permetta la
socializzazione dei saperi, dell’utenza, delle risorse
e la condivisione del materiale informativo e/o
formativo . Analizzare ed approfondire gli aspetti del
nostro impatto ambientale (energia grigia e vacanze
ecosostenibili). Riflettere sui legami tra i nostri
comportamenti e i problemi
ambientali, in modo da poter avere anche la
possibilità di una reale modifica dei comportamenti
individuali e di gruppo nell’ambito della scuola come
organizzazione e nella società. Provare a incidere
sulla nostra organizzazione - scuola, società,
gruppo sociale e sul territorio. Il progetto comporta
inoltre la sperimentazione
del calcolo dell’impronta ecologica, idrica, come un
possibile criterio della sostenibilità dello sviluppo,
nell’ambito di una smart-city. 10 slaid massimo
3. Codice: U67 - Come calcolare l'impronta ecologica
individuale dei ragazzi e pianificare un futuro migliore
classe 1F
Descrizione:
Le attività previste da questa UDC, coinvolgeranno le materie
indicate
Italiano: lessico, rielaborazione, esposizione
Geografia:
il clima, le stagioni, industrializzazione
Scienze: meteorologia, energia
Tecnologia: documentazione scientifica, processi produttivi
Storia:
la storia del territorio
Matematica: elaborazione dati con tabelle, grafici
Lingua straniera: lessico e traduzione dell’attività svolta
Arte: illustrazione attraverso vignette delle varie situazioni
Le insegnanti si riuniranno per programmare con lo scopo di
realizzare un prodotto finale congiunto pone point
4. Competenze trasversali:
•Imparare ad imparare
•Comunicare
•Collaborare e partecipare
•Agire in modo autonomo e responsabile
•Risolvere problemi
•Individuare collegamenti e relazioni
•Acquisire ed interpretare l'informazione
5. DETTAGLIO DELLE COMPETENZE SPECIFICHE PROMOSSE
MACRO-COMPETENZA: Essere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può
contribuire al cambiamento climatico
Competenza 67s1: I ragazzi attraverso le attività svolte in classe con l'esperto ed i docenti del consiglio,
verranno a conoscenza del fatto che ogni piccolo comportamento individuale va ad impattare sull'ambiente,
modificandolo
Obiettivo 67s1o1: Saper riconoscere elementi naturali ed antropici, per rappresentarli graficamente
individuando così l'andamento dell'impronta ecologica di ogni area mondiale paragonandolo al proprio
Attività 67s1a1: visione di un filmato e condivisione, lettura ed interpretazione di carte tematiche
della zona alla ricerca di
luoghi a basso impatto ambientale, raccolta di testimonianze sui comportamenti e uso dei materiali del
passato, comportamenti eco sostenibili sull'impatto ambientale, individuazione dell'impronta ecologica nei
vari paesi del mondo e osservazione delle abitudini delle diverse popolazioni, realizzazione di una intervista
"virtuale" a due persone provenietni da diverse realtà per misurare le diverse abitudini energetiche e
verificare la diversa impronta ecologica
Metodo: Utilizzo di materiale multimediale, lavoro di gruppo, brainsotrming, interviste, gioco di ruolo
Durata (ore): 31
MACRO-COMPETENZA: Sapere adottare comportamenti virtuosi per la mitigazione e l'adattamento
Competenza 67s3: Una volta coscienti della loro impronta ecologica i ragazzi dovranno cominciare a
pensare di adottare comportamenti virtuosi per abbassare l'indicatore emerso dal questionario per il calcolo
6. Classe I°F - U67 - Come calcolare l'impronta ecologica individuale dei
ragazzi e pianificare un futuro migliore
Una città in evoluzione, dalla sua nascita fino ai giorni
nostri, attraverso le diverse fasi osservando come è
cambiata la sua impronta ecologica , cioè la quantità di
strutture necessarie alla sopravvivenza della sua
popolazione, al variare degli stili di vita e dei modelli di
sviluppo. La classe redigerà il “Libro della città”. Le scelte
di una comunità possono variare sviluppandosi in armonia
con il territorio e le risorse a disposizione, a scelte non
consapevoli con una crescita indiscriminata, fino a che
una crisi non la costringerà a fare una riflessione. Alle
generazioni attuali, toccherà porre rimedio ai disastri
ereditati (inquinamento, rifiuti, esaurimento delle fonti di
energia fossile, cambiamento climatico…) per lasciare
nuove possibilità a quelle future. Giocare con niente si può
8. Per soddisfare i nostri bisogni abbiamo necessità di energia elettrica .
L’ energia elettrica ci serve nella quotidianità ad esempio per far funzionare gli elettrodomestici presenti nelle
nostre case e per usare l’ acqua e il riscaldamento.
Infatti l’ acqua raggiunge le nostre case grazie a delle pompe che funzionano con l’ energia elettrica che la
spingano fino agli appartamenti .
Ed anche il riscaldamento che funziona con il gas metano ha bisogno di energia elettrica per l’ accensione della
fiamma che serve per riscaldare l’ acqua e per la pompa che la spinge nelle tubazioni del riscaldamento .
L’energia di cui tanto abbiamo bisogno si crea con la combustione che purtroppo oltre a soddisfare i nostri
bisogni produce gas di scarico nocivi detti “ gas serra “ quindi provocano inquinamento ; basti pensare al
riscaldamento , alle auto , agli aerei ed alle industrie .
Gran parte dell’ energia è prodotta grazie al petrolio che arriva tramite le navi in raffineria viene lavorato e una
parte trasformato in olio combustibile e portato alle centrali elettriche e un’ altra parte portato con i camion ai
distributori per le auto .
Nelle centrali elettriche la combustione serve per far girare la turbina per produrre energia elettrica .
Gran parte del calore si disperde , soltanto 1/3 di quella energia viene convogliata ai consumatori .
Vicino alle centrali vi sono le canne fumarie da dove escono i gas di scarico .
Un’ altro fattore che contribuisce ad aumentare l’ inquinamento è la deforestazione .
Le foreste sono i polmoni della Terra , sono fonti di ossigeno infatti attraverso la fotosintesi clorofilliana
assorbono l’ anidride carbonica e producono ossigeno .
Purtroppo oggi le foreste sono sempre meno ; il legno serve per la carta , per i mobili , per le case ma si
abbattano foreste anche per costruire e dando vita al fenomeno della cementificazione che non permette più al
terreno di assorbire l’ acqua e assistiamo sempre più spesso agli allagamenti .
Purtroppo stiamo assistendo a una crescita esponenziale del livello di CO2 iniziato alla fine dell’ 1800 con
l’ industrializzazione e la costruzione di nuove macchine .
Ed è aumentato con la crescita demografica insieme al nostro fabbisogno energetico .
E ABBIAMO DETTO CHE……
9.
10. Abbiamo
conosciuto e
analizzato
attentamente
tutto ciò che
influenza la
nostra impronta
ecologica
L’impronta Ecologica è
un indicatore di
pressione ambientale
con il quale è possibile
misurare la “quantità di
territorio” necessaria a
soddisfare i consumi ed
assorbire i rifiuti di una
popolazione in un
determinato territorio.
11. 11
Quante volte ti sei chiesto?
MA IN TUTTO QUESTO COSA POSSO FARE IO CHE
SONO UN BAMBINO?
“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che
verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende
da quello che farai oggi. È stato così tante volte.”
[Ernest Hemingway]
Sono i piccoli gesti quotidiani che possono
fare la differenza
12. Stabiliamolo con il “Test dell’impronta ecologica in cartaceo” rispondiamo a delle semplici
domande:
QUANTO E’ GRANDE LA MIA
IMPRONTA ECOLOGICA??
Casa e acqua: IN CHE TIPO DI ABITAZIONE VIVO
Alimentazione: COSA MANGIO
Acquisti: COSA COMPRO
Rifiuti: COME E SE RICICLO
Abbiamo tabulato le risposte ed abbiamo ottenuto
13. RISULTATO DEL CALCOLO DELLA
PROPRIA IMPRONTA ECOLOGICA
I F MICALI
inf 150 (inf 2 ha)
150-350 (2-4 ha) 225-245-195-280-250-285-237-285-340-345 10
350-550 (4-6 ha) 375-475-385-490-410-400-490-545-425- 9
550-750 (6-10 ha) 605-560-640-595-740 5
non pervenuto 0
totale bimbi 24
14. Codice: U358 - classe II F
L'impronta idrica: rispettiamo la nostra risorsa più preziosa
Descrizione: Informare, educare e sensibilizzare sul tema ambientale dell’impronta idrica,
nel contesto del ciclo dell’acqua.
Questi obiettivi vengono perseguiti calandosi nella realtà locale senza perdere di vista la
scala globale del problema del sovrasfruttamento.
Partendo da dati generali (l’alta capacità di inquinare dell’uomo e la scarsità di acqua nel
mondo), si mira ad una sensibilizzazione che conduca ad un uso più consapevole di una
risorsa preziosa e finita. L’iniziative mondiali ed europee “Water for Life decade” hanno
come obiettivo il raggiungimento dello stato “buono” entro il 2015 per fiumi, laghi, mari. Si
sensibilizzerà la classe sulle criticità, con percorsi ludico-didattici che permettano di
cogliere gli aspetti più vicini alle nostre abitudini e che mirino a far acquisire una maggiore
consapevolezza
15. Descrizione:
Le attività previste da questa UDC, coinvolgeranno le materie
indicate
Italiano: lessico, rielaborazione, esposizione
Geografia:
il clima, le stagioni, industrializzazione
Scienze: meteorologia, energia
Tecnologia: documentazione scientifica, processi produttivi
Storia:
la storia del territorio
Matematica: elaborazione dati con tabelle, grafici
Lingua straniera: lessico e traduzione dell’attività svolta
Arte: illustrazione attraverso vignette delle varie situazioni
Le insegnanti si riuniranno per programmare con lo scopo di
realizzare un prodotto finale congiunto pone point
Come è stato sviluppato : Con più insegnanti dello stesso consiglio di
classe/interclasse
16. Come è stato sviluppato : Con più insegnanti
dello stesso consiglio di classe/interclasse
Competenze trasversali:
•Imparare ad imparare
•Comunicare
•Collaborare e partecipare
•Agire in modo autonomo e responsabile
•Risolvere problemi
•Individuare collegamenti e relazioni
•Acquisire ed interpretare l'informazione
17. Competenza 358s1: • Saper adottare comportamenti virtuosi e
rispettosi per l’ambiente.
• Essere consapevoli che in famiglia è necessario pianificare
bene tutte le fasi organizzative cercando di tenere sempre presente
le conseguenze che ogni propria scelta può avere sull’ambiente.
• Essere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può
contribuire al cambiamento climatico.
• Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni
rispetto ai cambiamenti climatici.
• Osservare descrivere ed analizzare fenomeni naturali ed artificiali
• Acquisire e interpretare criticamente
l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità
• Analizzare i dati e interpretarli con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di tipo informatico.
• Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali ad
opera del sole,di agenti atmosferici e dell’acqua
18. Obiettivo 358s1o1:
• Riconoscere elementi naturali e antropici
• Discriminare ambienti naturali e antropizzati
• Rappresentaregraficamente in l’ambiente osservato
• Descrivere verbalmente l’esperienza
• Usare quantificatori e connettivi spazio-temporali
• Osservare descrivere ed analizzare fenomeni naturali ed artificiali
• Osservare e interpretarele trasformazioni ambientali naturali ad opera del sole, di
agenti atmosferici, dell’acqua
• Analizzare i dati e interpretarli con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di tipo informatico.
• Conoscere i ritmi delle stagioni e gli interventi per avere un prodotto adeguato
• Acquisire una conoscenza dei metodi naturalidi coltivazione
• Acquisire consapevolezza che il proprio comportamento è funzionale ai cambiamenti
climatici
• Conoscere il lessico acquisito
19. 19
““Sviluppo che soddisfa le esigenze delle generazioni presenti senza compromettereSviluppo che soddisfa le esigenze delle generazioni presenti senza compromettere
la capacità di quelle future di soddisfare i loro bisogni”.la capacità di quelle future di soddisfare i loro bisogni”.
Commissione Bruntland, UNEP 1987
Abbiamo parlato di SVILUPPO SOSTENIBILEAbbiamo parlato di SVILUPPO SOSTENIBILE
26. Il primo ad introdurre questo concetto è stato nel 1993 il ProfessorJohn Anthony Allan del King's College Lon e
della School of Oriental and African Studies, che per questo ha ricevuto, nel 2008, lo Stockholm Water Prize da
parte dello Stockholm International Water Institute. Nei suoi studi Allan stimò, ad esempio, che per una tazza di
caffè sono necessari 140 litri di acqua, utilizzati per la coltivazione e il trasporto del caffè. Da qui l'idea che
l’importazione e l’esportazione di beni comportasse di fatto anche lo scambio di acqua necessaria per la loro
produzione.
In seguito Arjen Hoekstra, direttore del Water Footprint Network, ha introdotto il concetto, strettamente correlato,
di impronta idrica (Water Footprint), con cui calcolare il contenuto d'acqua di un prodotto con un modello
analogo a quello dell'impronta ecologica, utilizzato per indicare il "consumo" di risorse terriere.
L'impronta idrica si scompone in tre indicatori:
•impronta idrica blu, che misura l'utilizzo umano di acque superficiali o di acque sotterranee.
•impronta idrica verde, legata al consumo di risorse da precipitazioni, che permangono temporaneamente sul
suolo o sulla vegetazione, senza alimentare il ruscellamento o la falda idrica.
•impronta idrica grigia, che misura la quantità di acqua necessaria per l'assimilazione del carico inquinante
immesso dall'attività umana.
MA… IL NOSTRO OBIETTIVO ERA QUELLO DI STUDIARE L’IMPRONTA IDRICA
27.
28. 28
Poniamoci alcune domande
• Perché l’acqua è considerato un bene
prezioso?
• Quanta parte di acqua c’è nel nostro
corpo?
• Come mai abbiamo il problema
dell’emergenza idrica nonostante che il
nostro pianeta sia ricoperto per la
massima parte di acqua?
• Nel mondo, le popolazioni hanno tutte
acqua a sufficienza per bere, cucinare,
lavare e coltivare i campi?
29. 29
Curiosità: Consumo di acqua
• Un uomo nella vita beve
60.000 lt acqua
• Gli uomini muoiono se perdono il 20%20% dell'acqua del corpo
• un rubinetto aperto per 1 minuto = 5 lt5 lt di acqua
• 140 lt140 lt circa di acqua per fare un bagno in vasca
• 9 lt9 lt di acqua per l’uso del per wc
• 40 lt40 lt di acqua per lavare i piatti a mano (16 lt16 lt con la lavastoviglie)
• 50 lt50 lt di acqua per una lavatrice
30. I CONSUMI DI H2O IN CASA
In bagno
In cucina:
- D’estate non far scorrere acqua per averla sempre fresca, ma
tenere sempre una bottiglia in frigo
- Fare il bagno consuma fino a 150 litri, contro i 50 per una doccia.
Chiudi il rubinetto quando ti insaponi!!!
- Il 30% degli sprechi domestici è dovuto allo sciacquone del water (fino a 10-12 litri ogni
scarico). Utilizzare uno sciacquone con il doppio pulsante. Un WC che gocciola può
sprecare tra 135 ai 2250 litri di acqua al giorno.
- Se si lascia aperto il rubinetto quando ci si lava i denti si
arriva a sprecare fino a 30 litri di acqua
- Lavare le verdure in un recipiente e usare l’acqua corrente
solo per un rapido risciacquo
- Riempire il lavandino di acqua per lavare i piatti e usare
l’acqua corrente solo per il risciacquo
31. • 5 litri: fabbisogno minimo biologico per la sopravvivenza di un uomo al giorno. Senza
cibo si può vivere un mese, senz'acqua non si supera la settimana.
• 50 litri: il quantitativo necessario ogni giorno per garantire condizioni accettabili di vita
per ogni essere umano. Per milioni di persone disporre di 50 litri d'acqua ogni giorno è
pura utopia: l'OMS afferma che al di sotto dei 50 litri/giorno si può già parlare di
sofferenza per mancanza d'acqua.
• 425 litri al giorno: disponibilità media di un abitante degli Stati Uniti;
• 10 litri al giorno: disponibilità media di un abitante del Madagascar;
• 220 litri al giorno: disponibilità media di un italiano;
ALCUNI NUMERI PER RIFLETTERE SUL CONSUMO DI
ACQUA:
32. Guardate attentamente i piccoli gesti per
risparmiare l’acqua
5 l. al minuto
circa 9 l.
5 minuti = 25 l.
Circa 50 l.
33. L'acqua virtuale è una concezione riferita alla
quantità acqua dolce utilizzata nella produzione e
nella commercializzazione di alimenti e beni di
consumo. La definizione più generale tiene conto
anche dei volumi d'acqua necessari per
l'erogazione dei servizi: secondo tale definizione,
l'acqua virtuale è definibile come "il volume
d'acqua necessario per produrre una merce o un
servizio"
MA NOI CONSUMIAMO… ANCHE ACQUA
VIRTUALE
CHE COS’E’??
35. Quanti punti di acqua ci sono nella tua
casa?
I punteggi sono stati questi:
•10 punti per 15 alunni
•20 punti per 10 alunni
Meno di 3 (+5 punti)Meno di 3 (+5 punti)
• 3-5 (+10 punti)3-5 (+10 punti)
• 6-8 (+15 punti)6-8 (+15 punti)
• 8-10 (+20 punti)8-10 (+20 punti)
• Più di 10 (+25 puntiPiù di 10 (+25 punti))
Calcola l’ impronta idrica della tua casa
Casa
36. Quanti punti di acqua ci sono nella tua
casa?
(per punto acqua si intende ogni
luogo/stanza dal quale puoi prendere acqua
da un rubinetto: bagno, cucina, lavanderia,
balcone, giardino, garage, tavernetta,
lavanderia, veranda)
Meno di 3 (+5 punti)Meno di 3 (+5 punti)
• 3-5 (+10 punti)3-5 (+10 punti)
• 6-8 (+15 punti)6-8 (+15 punti)
• 8-10 (+20 punti)8-10 (+20 punti)
• Più di 10 (+25 puntiPiù di 10 (+25 punti))
Calcola l’ impronta idrica della tua casa
Casa
37. IL 60% DEGLI ALUNNI
DELLA CLASSE
HANNO IL GIARDINO
E QUESTI SONO IN
MEDIA I ORO
CONSUMI
GIORNALIERI
38. Codice: U359 – Classe IIIF
Che tempo che fa
Descrizione: Partendo dalla propria esperienza quotidiana, ognuno di noi
può comprendere come le emissioni di ciascuno contribuiscano alla
variazione della temperatura media terrestre e come è possibile trovare e ad
attuare coscientemente comportamenti "a minor emissione".Fra
i compiti statutari della Società Meteorologica la didattica occupa un ruolo
dominante.
La mancanza di una linea formativa inquesto settore nel panorama
nazionale, unita al sempre maggiore interesse per l'evoluzione del clima,
deve essere di stimolo sia all’insegnante che alla Società Meteorologica
all'elaborazione di programmi di supporto all'insegnamento delle scienze
fisiche e naturali.
Inoltre dobbiamo capire che il meteo incide anche sulla produzione di
energia elettrica e termica grazie alle energie rinnovabili che sfruttano sole e
vento.
Studiamo il sito Lamma e www.meteorinnovabili.it
39. Come, quando, perchè:
Italiano: lessico, rielaborazione, esposizione
Geografia: il paesaggio, il clima, le stagioni
Scienze: meteorologia, l’energia
Tecnologia: documentazione scientifica, fonti energetiche alternative
Storia: i cambiamenti climatici e la storia del territorio
Matematica: elaborazione dati con tabelle, grafici
Lingua straniera: lessico e traduzione dell’attività svolta
Arte: illustrazione attraverso vignette delle varie situazioni
40. Come sviluppare: Con più insegnanti dello
stesso consiglio di classe/interclasse
Competenze trasversali:
•Imparare ad imparare
•Progettare
•Comunicare
•Collaborare e partecipare
•Agire in modo autonomo e responsabile
•Risolvere problemi
•Individuare collegamenti e relazioni
•Acquisire ed interpretare l'informazione
41. MACRO-COMPETENZA:
Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni rispetto ai
cambiamenti climatici
Competenza 359s1: • Comprendere alcuni fenomeni e le loro
interconnessioni rispetto ai cambiamenti climatici.
• Saper adottare comportamenti virtuosi e rispettosi per l’ambiente.
• Acquisire e interpretare criticamente l’informazione ricevuta valutandone
l’attendibilità e l’utilità
• Essere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può
contribuire al cambiamento climatico.
• Attivare comportamenti corretti e consapevoli
• Saper rilevare e interpretare eventuali cambiamenti climatici in un arco di
tempo stabilito attraverso la raccolta e l’organizzazione di
dati relativi al clima
• Acquisire competenze sulle condizioni climatiche per la crescita ottimale
delle piante.
42. Obiettivo 359s1o1:
• Riconoscere elementi naturali e antropici che influiscono sul clima
• Discriminare ambienti naturali e antropizzati
• Rappresentare graficamente l’ambiente osservati
• Riconoscere nel proprio ambiente di vita gli interventi positivi e negativi
dell’uomo e progettare soluzioni esercitando la cittadinanza attiva
• Descrivere verbalmente l’esperienza
• Osservare descrivere ed analizzare fenomeni naturali ed artificiali
• Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali ad opera del sole, di
agenti atmosferici, dell’acqua
• Analizzare i dati e interpretarli con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di tipo informatico.
• Acquisire consapevolezza che il proprio comportamento è funzionale ai cambiamenti
climatici
• Conoscere il lessico specifico• Saper leggere e registrare i dati
• Interpretare i dati
• Costruire grafici
43. Attività 359s1a1:
Introduzione: visione di un filmato e condivisione
Raccolta informazione sul cambiamento climatico nel tempo
Ricerca ed analisi dei dati pluviometrici e termometrici (ultimi 50 anni) relativi
al territorio
Lettura e interpretazione carte tematiche della zona
Raccogliere testimonianze sui comportamenti del passato
Elaborazione di grafici e tabelle Studio del sito Lamma
Analisi dei dati emergenti dal sito www.meteorinovabili.it
Metodo: Utilizzo di materiali multimediali - brainstorming - Intervista -
Download di dati e grafici da siti accreditati
- Intervista ai nonni - Lavori di gruppo - Esperti esterni
Durata (ore): 31
44. Già da un paio di settimane, con la prof. di tecnologia ed un’esperta stiamo andando avanti con un
progetto organizzato da Meteorinnovabili.
Durante la prima lezione abbiamo imparato che 2 situazioni climatiche potrebbero essere pericolose
con l'avanzare degli anni:
•Le precipitazioni che sono sempre più forti e più frequenti con inondazioni o frane.
•Le temperature medie si stanno alzando anche se impercettibilmente, tanto da avere negli anni un
aumento dell'evaporazione, con la siccità nelle zone più aride, erosioni o incendi.
Un esempio di un disastroso cambiamento climatico potrebbe essere quello dei ghiacciai che si
sciolgono e uno degli esempi che più mi ha colpitoi è quello dell'Alaska Range, un ghiacciao divenuto
ormai solo una collina ricoperta da un sottile strato di neve.
L'insegnante ha mostrato noi un'immagine che ormai è rimasta impressa nella mia mente, un'immagine
formata da due foto, la prima, scattata nel 1917 si riconosce un bellissimo ghicciaio, da non riuscire a
vedere il terreno sottostante, mentre la seconda, scattata nel 2005 raffigura lo stesso ghiacciao divenuto
ormai come un grande prato, ricoperto da una sottile patina di acqua gelata.
Dal 1980 al 2012 i ghiacciai sono diminuiti di circa la metà.
METEORINNOVABILI, ENERGIZAIR.
45. Un'ulteriore immagine che mi ha colpita molto, malgrado sia un fotomontaggio raffigura un deserto
dove degli alberi e delle piantagioni formano la scritta "act now" ovvero "agisci ora", quindi si,
dobbiamo agire velocemente prima che sia troppo tardi, prima che gli alberi e l'aria da respirare
vengano a mancare.
Tutto ciò può spaventarci, ma dobbiamo ricordare che nulla ancora è perduto e con forza di volontà ed
impegno, ognuno di noi potrebbe contribuire, a rendere un ‚aria pulita, evitando il cambiamento
climatico
47. 47
I livelli di CO2 sono aumentati del 30% negli ultimi 150 anni.
Aumento della concentrazione di CO2
Febbraio 2014:
Intergovernmental
Panel on Climate
Change (IPCC):
aumento di 2°/anno
(dal 1970 al 2000
era 1,3°/anno)e
Necessario taglio
40%-70%
48. 48
Le condizioni metereologiche cambiano:
quando, dove, con che frequenza, in
che misura…
Le precipitazioni sono più forti e più
frequenti
Inondazioni, frane…
Aumenta l’evaporazione
Siccità, erosione, incendi…
La temperatura media sale
I SEGNALI DEL CAMBIAMENTO
49. DESERTIFICAZIONE, INCENDI E SICCITA’
California PRIMA
California DOPO
Contesto:situazioneenergeticoambientale
51. COSI’ DOPO AVER PARLATO
DELL’EFFICACIA DEI PANNELLI SOLARI
CI SIAMO COLLEGATI CON IL SITO
LAMMA ED ABBIAMO DECISO DI
DIVENTARE DEI NUOVI PROTAGONISTI
DELLA PUNTATA ENERGIZAIR PER
METTERE IN EVIDENZA I RISPARMI
ENERGETICI CHE AVREBBERO
POTUTO AVERE LE FAMIGLIE SE
AVESSERO INTALLATO DEI PANNELLI
FOTOVOLTAICI E COME IL CLIMA
TORNEREBBE AD ESSERE QUELLO DI
UN TEMPO
52. CODICE U588 – classi: IG/H
Scopriamo il nostro mare
Descrizione:
L'impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità e sul funzionamento degli
ecosistemi marini è associabile a diversi fattori, tra cui: innalzamento del livello
del mare, delle temperature, cambiamento del regime idrologico (ad es.,
correnti) e del ciclo biologico degli organismi e acidificazione delle acque.
Il previsto aumento dell'erosione costiera avrà effetti negativi
sull'habitat che costituisce la chiave per il reclutamento di organismi marini.
Il riscaldamento del Mar Mediterraneo, per quanto concerne le masse d'acqua
sia superficiali sia profonde ha già determinato cambiamenti in termini di
biodiversità.
53. Come, quando, perchè:
Una grande quantità di osservazioni ed esperienze scientifiche
vengono sviluppate con le classi a supporto ed integrazione
degli argomenti curricolari scolastici attraverso esperienze dirette e
laboratori tematici
Come sviluppare:
Con più insegnanti dello stesso consiglio di classe/interclasse
Competenze trasversali:
•Imparare ad imparare
•Progettare
•Comunicare
•Collaborare e partecipare
•Agire in modo autonomo e responsabile
•Risolvere problemi
•Individuare collegamenti e relazioni
•Acquisire ed interpretare l'informazione
54. MACRO-COMPETENZA:
Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni rispetto ai
cambiamenti climatici
COMPETENZA 588s1: Far comprendere la costruzione del concetto di
vivente; la conoscenza della biodiversità; la costruzione
del concetto di ambiente, attese, il gradimento, la percezione del Museo) e
problematiche connesse con l'educazione ambientale
Pre-requisiti:
Essere a conoscenza del territorio marino della sua flora e fauna.Saper osservare
e capire le differenze, saper lavorare in gruppo ed apportare un contributo
personale
Modalità di verifica/valutazione degli obiettivi di apprendimento:
Attraverso schede, compilazione di questionari.
55. Obiettivo 588s1o1:
Far comprendere il concetto di vivente; la conoscenza della
biodiversità; la costruzione del concetto di ambiente e le
problematiche connesse con i cambiamenti climatici
Attività 588s1a1:
Si prevedono attività sperimentali e di laboratori. Incontri con
esperti del settore, visita all'acquario, visione di documentazioni
Metodo:
lavoro di gruppo, contatto diretto con gli organismi marini
Durata (ore): 4
56. Iniziamo a
conoscere il
nostro mare.
Siamo andati
all’acquario di
Livorno e poi
abbiamo
continuato la
nostra
esperienza
sulla
biodiversità
alle pozze di
scogliera
57.
58. Qualcosa è rimasto…della biodiversità nel nostro mare
Reperti raccolti durante una nostra escursione sulla spiaggia
Cormorani
Alghe rosse
Molluschi e celenterati
Un pescatore di telline
Sulla spiaggia di Palo studiamo la situazione della biodiversità del “nostro” mare
59. Classi I G, e I H (scuola secondaria di primo grado G.Micali)
e Classe V (primaria Dal Borro)
Le classi che hanno partecipato allo studio delle
pozze di scogliera
60. Mappa del percorso
Il mare a Livorno
Alghe, piante
e animali del mare
Gli ambienti marini
La Posidonia
I diversi tipi
di fondale
Le pozze di
scogliera
Dal rio al mare
I Molluschi
62. L’ecosistema MARE
Formato da tanti ecosistemi molto diversi tra loro:
• Fondali costieri sabbiosi
• Fondali costieri rocciosi
• Profondità abissali
• Pozze di scogliera
• Barriere coralline
• Porti
• Foci di fiumi
• …
Dalla presentazione dell’insegnante..
63. Nel mare riconosciamo due tipi diversi di vegetali: le PIANTE e le ALGHE
Acetabularia acetabulum
Le piante hanno il corpo suddiviso in varie parti (fusto, foglie, radici) ognuna
specializzata in una o più funzioni
Le alghe hanno una struttura molto
semplice, senza organi specializzati,
chiamata “tallo”
Dalla presentazione di un alunno:
64. Dal diario di bordo di un alunno:
“Giovedì 18 aprile siamo
andati alle “pozze di
scogliera” con le
professoresse Mola,
Pasquini e una biologa che si
chiama Alexandra.
Siamo andati li per scoprire le
specie che vivono sugli
scogli…”
Le pozze di scogliera
65. dalla presentazione di un alunno:
Gasteropoda
Chitoni
Scapopoda
Cephalopoda
Bivalva
Caratteristiche comuni dei MOLLUSCHI:
Conchiglia, Mantello, Piede
67. Dal diario di bordo di un alunno (s.primaria):
“Abbiamo iniziato a cercare e il mio gruppo ha trovato tanti gangilli
(paguri) e tante alghe. Altri hanno trovato ricci, granchi e cetrioli
di mare.
Io ho osservato da vicino, oltre ai gangilli che avevo preso, i cetrioli
di mare, i ricci e i granchi. Sono rimasto colpito dal cetriolo di
mare che è viscido e ha degli “spunzoni “ è di colore marrone con
dei puntini bianchi….”
Le pozze di scogliera
68. Dal diario di bordo di un alunno (s.primaria):
“Dopo queste spiegazioni la biologa ci ha diviso in gruppi e ci ha
detto di costruire un piccolo acquario in delle vaschette di
plastica trovando più cose possibili tra: piante,alghe e animali.
Ognuno ha trovato diverse cose tipo: ricci,alghe,granchi,cetrioli di
mare,radici di piante,ossi di seppia,lumache marine.”
69. Dal diario di bordo di un alunno (s.secondaria):
“In queste pozze è evidente che ci vivono animali diversi dal mare
aperto perché dipende un po’ dalla marea, l’acqua rimane incastrata
in queste pozze e perciò evapora e i sali rimangono, ma se piove
tanto l’acqua è meno salata. Ci sono animali che resistono molto di
più alle variazioni di temperatura e salinità.
Le pozze di scogliera
70. Nelle nostre pozze di scogliera c’erano
tanti animali diversi, questo indica un
buon indice di biodiversità, ma perché si
mantenga occorre avere un mare di
buon senso
72. Commento dell’insegnante:
Questa è l’immagine di una
ricerca su internet che i
ragazzi delle mie classi
hanno considerato
fondamentale per
terminare questa attività e
questa la loro frase:
NON VOGLIAMO CHE IL
NOSTRO MONDO
FINISCA COSI’