I principali tipi di rocce, la loro origine, il loro aspetto, descritti da un giovanissimo appassionato scalatore. Le foto sono dell'autore, Elio C., 1^ liceo musicale, anno scolastico 2014/15.
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Riconoscere le rocce
1. Riconoscere le rocce, di Elio C., 1^liceo musicale, a.s.2014/15.
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RICONOSCERE
LE ROCCE
Elio C., 1^liceo musicale, 2014/15
2. Riconoscere le rocce, di Elio C., 1^liceo musicale, a.s.2014/15.
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INTRODUZIONE
Se volgiamo lo sguardo intorno a noi, ovunque, ma in particolare in
montagna, vediamo rocce.
Le rocce sono un insieme di minerali che si tengono aggregati. Esse
possono essere diverse per la loro composizione e per la loro origine.
Esistono metodi scientifici per riconoscere le diverse rocce, come la
Petrografia, che è la scienza che studia, descrive e classifica
sistematicamente le rocce in quanto aggregati di minerali, indagandone
la natura chimica e mineralogica (petrochimica), la genesi e le
trasformazioni (petrogenesi). La petrologia sperimentale si avvale delle
più moderne tecniche di laboratorio grazie alle quali, e mediante
complessi modelli termodinamici, si tenta di riprodurre le condizioni
chimico-fisiche che presiedono alla formazione dei diversi tipi di rocce.
Anche un profano però, osservandole attentamente, può riconoscere le
rocce principali, che in base a come si sono formate, si presentano alla
vista con caratteristiche più o meno evidenti.
A seconda del tipo di processo con cui si sono formate le rocce (detto
LITOGENESI) esse presentano caratteristiche differenti e si possono
distinguere in tre gruppi: ROCCE MAGMATICHE, ROCCE
SEDIMENTARIE E ROCCE METAMORFICHE. Nelle montagne italiane
possiamo trovare tutti questi tipi di rocce.
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CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE
ROCCE MAGMATICHE
Le rocce magmatiche derivano dal raffreddamento e dalla
solidificazione del magma vulcanico proveniente dalle profondità della
terra. Le rocce magmatiche, o ignee, possono essere di due tipi:
intrusive ed effusive.
LE ROCCE MAGMATICHE INTRUSIVE
Le rocce magmatiche intrusive si formano quando il magma sale verso
la superficie senza tuttavia raggiungerla e dunque la temperatura
diminuisce molto lentamente e altrettanto lentamente si raffredda il
magma. I minerali dei quali esso è composto si solidificano e hanno
modo di cristallizzare quando si trovano ancora all’interno della crosta
terrestre. La caratteristica delle rocce intrusive è di essere dure,
compatte ed a struttura granulare. Esempio tipico ne è il GRANITO.
Il granito è la roccia originaria, primordiale, l’ossatura della terra, la
base sulla quale l’immensa varietà delle altre formazioni si è venuta
adagiando. Imponenti montagne come il Monte Bianco, l’Adamello, il
Bernina, il Badile e la Sila, sono composte da granito.
Il granito è composto da tre minerali: a) Quarzo, composto da
cristalli trasparenti e luminosi a forma di prisma esagonale con
punte piramidali, spesso raggruppati tra loro. Il quarzo è molto
resistente agli agenti atmosferici e molto duro. ; b) Mica, composta
da sottili lamelle che si sfaldano con facilità; c) Feldspati, cristalli
opachi e colorati, facilmente sfaldabili, che disgregandosi formano
le argille, che costituiscono la base della terra e fertilizzano i
campi.
Il granito si riconosce perché è ruvido, granuloso e vi si riconoscono i
tre minerali che lo compongono: il quarzo , biancastro-trasparente; la
mica composta da lamelle sfaldabili e brillanti che sembrano tanti
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piccolissimi specchietti; i feldspati, che appaiono come piccoli puntini
neri.
Il granito può essere grigiastro.. o marroncino-grigiastro…
LE ROCCE MAGMATICHE EFFUSIVE
Le rocce magmatiche effusive si formano quando il magma sale e
fuoriesce dalla bocca del vulcano, sotto forma di LAVA. Essa si
viene così a trovare in un ambiente dove pressione e
temperatura sono estremamente più basse, subendo un brusco
raffreddamento. Ciò non permette ai minerali di cristallizzare ed
essi assumono così un aspetto più “vetroso”. Alcuni esempi:
L’OSSIDIANA è spesso nera e molto lucida e dall’aspetto molto
vetroso. Quando si rompe la spaccatura è molto netta e il profilo
è spesso tagliente.
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Il BASALTO può essere grigio scuro o nero e può presentarsi con
un aspetto che va da porfirico a microcristallino a vetroso.
La POMICE è caratterizzata da pori e vacuoli.
ROCCE SEDIMENTARIE
Le rocce sedimentarie vengono classificate in tre categorie, in base a
come si sono originate.
ROCCE SEDIMENTARIE TERRIGENE
Originano da sedimentazione meccanica. Si sono formate in seguito al
depositarsi di varie sostanze inerti come fanghi, sabbie, gusci che si
sono accumulati sul fondo delle acque di mari o laghi. Sono di questo
tipo LA SABBIA E L’ARENARIA
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Nei Canyon americani si possono trovare “onde” di roccia, ossia dune
di sabbia pietrificate i cui margini esterni sono stati levigati
dall’erosione, talmente contorte e deformate da formare pieghe e
mulinelli spettacolari. Sono Butte di Arenaria le cui linee colorate e
cangianti sembrano rincorrersi e danno all'intero scenario un senso di
movimento.
“The Wave”, nel complesso di formazioni rocciose chiamato Coyote Buttes North, in America.
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ROCCE SEDIMENTARIE DI ORIGINE ORGANICA
Derivano da precipitazione di sostanze minerali presenti in alcune
strutture viventi o vegetali, quali gusci, scheletri o altre sostanze
biologiche. A questi processi seguono, solitamente, compattazione e
cementazione. Tipica di queste rocce è la presenza di fossili.
Ph: Malta 29 dicembre 2014
Il CARBONE
Il carbone è una roccia sedimentaria di origine vegetale: antiche
foreste di felci hanno dato luogo all’accumulo di sostanze vegetali sul
fondo di paludi, durante il periodo Carbonifero.
I resti organici delle piante si accumulano sul fondale marino (o della
palude) sotto uno strato di fango e di sabbia, iniziando il processo di
sedimentazione. In un ambiente ad elevata pressione per la presenza
dell'acqua sovrastante e privo di ossigeno atmosferico, i batteri
anaerobi riducono progressivamente le quantità di idrogeno, azoto e
ossigeno dalla materia organica vegetale, accentuandone la
concentrazione del carbonio. Al termine di questo lungo processo di
trasformazione, detto carbonizzazione, la materia organica iniziale si è
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trasformata in carbone. In base all’epoca di formazione e al contenuto
di carbonio si dividono in diversi tipi: carbone (100%), antracite 92-
95%, litantrace 75-90%, lignite 60-75%, torba 50-60%
ROCCE SEDIMENTARIE DI ORIGINE CHIMICA
Originano da precipitazione chimica di sostanze chimiche disciolte in
acqua quando tali sostanze superano il limite di solubilità. L’erosione
dei feldspati determina il depositarsi di calcio (formato da carbonato
di calcio) che giunge nelle acque del mare e viene utilizzato dagli
organismi animali per formare gusci e scheletri. Da questi resti
animali ha origine la roccia CALCAREA, una pietra tenera e porosa,
ben stratificata. Le Prealpi (ad esempio il Resegone), l’Appennino
Centrale (ad esempio la Maiella), le rocce di molte coste italiane sono
fatte di CALCARE.
Questa roccia può avere un aspetto molto variabile a seconda della
storia geologica che ha avuto.
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ph: agosto 2014: rocce calcaree in costiera amalfitana
ph: Punta Stilo (Calabria) agosto 2014: calcare con colate
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Ph: Roccia calcarea del Monte dell’Angelone – Introbio – aprile 2013
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ROCCE METAMORFICHE
Si sono formate a seguito di una trasformazione subita dalle
rocce magmatiche o sedimentarie. Intere catene montuose
vengono spianate dall’erosione e con i loro sedimenti si formano
altre rocce. Queste emergono e danno vita a nuove montagne
oppure sprofondano rifondendosi nel magma che a sua volta si
riconsolida e fuoriesce. Il risultato è che torniamo ad avere sulla
superficie terrestre rocce che saranno sottoposte ad erosione e il
ciclo ricomincia.
Il MARMO nasce dalla trasformazione del calcare.
Lo si trova ad esempio nelle Alpi Apuane, dove si trovano le cave
più famose del mondo.
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L’ARDESIA nasce dalla trasformazione dell’argilla. Esistono vari
tipi di ardesia poiché la trasformazione che l’ha originata può
essere di infiniti tipi.
la LAVAGNA è simile all’ardesia ma più scura.
Lo GNEISS è una roccia che ha subito un alto grado di metamorfismo e
si riconosce perché i minerali sono disposti in bande compatte ed
alternate. Si trova spesso in Val d’Aosta (ed è molto bella da scalare!)
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LA DOLOMIA
Il nome Dolomiti deriva dal nome dello scienziato francese, Deodat de
Dolomieu, che alla metà del 700 fece analizzare la pietra di queste
montagne e si accorse che non era calcare vero e proprio. Essa infatti,
messa a contatto con l’acido cloridrico, reagiva in modo inusuale. Ciò
fece pensare a de Dolomieu che contenesse un minerale fino ad allora
sconosciuto. In effetti era proprio così: si trattava di un carbonato di
calcio e magnesio, che egli chiamò Dolomit.
Quasi 100 anni dopo, un pittore e un naturalista inglesi che avevano
viaggiato in quelle zone furono colpiti da queste montagne rocciose e
pubblicarono un libro" The Dolomite Mountains": così le Dolomiti
ebbero il loro nome.
Le Dolomiti sono formate oltre che dal doppio carbonato di magnesio e
di calcio descritto, anche da pietra calcarea e pietra vulcanica. Infatti
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queste due pietre si sedimentarono in origine sul fondo del mare
tropicale esistente circa 250 milioni di anni fa in quella zona, dove
vivevano coralli, conchiglie, lumache, piante. Questi organismi hanno
quindi contribuito alla formazione della pietra. In molti sedimenti
ancora oggi si rinvengono fossili. Con il lento depositarsi di sabbie e
fanghi sul fondo di quell’antico mare, la roccia calcarea si arricchì di
magnesio dando vita al composto chimico sopra descritto che ancora
oggi prende il nome di Dolomia.
Ph: Tre Cime di Lavaredo – Agosto 2013
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Ph: Laggio di Cadore – Dolomiti - Agosto 2013
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Ph: Croda dei Toni - Dolomiti - Agosto 2013