Questo significa che l’operatore sociale dev’essere in continuo aggiornamento e avere una supervisione che prevenga i fenomeni di burn out (ovvero il processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano professioni d’aiuto)
3. • La centralità della persona, in un processo di autonomia e crescita
personale
• Sostegno agli operatori del settore
• Politiche sociali a gestione pubblica integrata
• Trasparenza nella gestione delle risorse
• Trasformare le difficoltà in opportunità
• Impegno a introdurre a livello regionale e nazionale reddito di
cittadinanza
• Diritto alla casa
I NOSTRI PRINCIPI
5. POVERTA’
La criticità della situazione attuale è confermata dai dati.
Le persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà relativa
sono 9.563.000, pari al 15,8 per cento della popolazione italiana.
Nel biennio 2012-2014 la contrazione complessiva dei consumi delle
famiglie italiane ammonta a circa 60 miliardi di euro, influendo
significativamente in modo negativo sulla produzione e
sull'occupazione.
A Torino quasi il 10% della popolazione vive in una condizione di
povertà assoluta, da aggiungersi ai cosiddetti poveri da reddito, che
nonostante lavorino non hanno stipendi sufficienti per garantirsi una
vita dignitosa.
LA SITUAZIONE ATTUALE 1/4
6. Nell'attuazione di politiche sociali volte al contrasto della povertà e
dell'esclusione sociale lo Stato ha finora risposto in modo
insufficiente. L'introduzione della carta acquisti non ha costituito e
non costituisce un intervento adeguato alla situazione di grave
emergenza sociale.
Più del 40% dei giovani a Torino non lavora, il dato peggiore di tutto
il nord Italia.
Migliaia di pensionati a Torino possono contare su un reddito al di
sotto di 500 euro.
LA SITUAZIONE ATTUALE 2/4
7. Anche il terzo settore e i servizi sociali denunciano una condizione di
affaticamento ormai insostenibile nel far fronte alle richieste di aiuto.
CONDIZIONE ABITATIVA:
- 10.000 richieste di casa popolare all’anno, ma ne vengono
assegnate 500, a fronte di 4693 sfratti all’anno (dati 2014)
- più di 50.000 alloggi sfitti (pubblici e privati) in tutta Torino
Esiste una condizione ulteriormente emergenziale per tutti coloro che
non rientrano nei requisiti di accesso né alla graduatoria ATC né nella
procedura di emergenza abitativa.
LA SITUAZIONE ATTUALE 3/4
8. Tra le cause di questa situazione, oltre alla crisi economica e la
conseguente mancanza di lavoro, il livello di tassazione e di
contribuzione gravante sul lavoro ormai insostenibile per le piccole e
medie imprese (mentre le multinazionali evadono le tasse nei paradisi
fiscali), il che penalizza la competitività.
Tutto ciò è aggravato dalla carenza di un sistema efficiente di
politiche sociali e di welfare.
LA SITUAZIONE ATTUALE 4/4
10. - Reddito di cittadinanza: in Senato è stato presentato il DDL n.
1148, in Regione Piemonte è stata presentata la pdl n. 156.
- Microcredito: i nostri parlamentari hanno creato un fondo di 14
milioni di euro rinunciando a parte del proprio stipendio
contribuendo alla creazione di 1000 nuove imprese, più di 2500
persone hanno trovato lavoro. in Regione è stato finanziato per
354 mila € in un solo anno il fondo di microcredito attivato dalla
Fondazione Mario Operti
(Tel. 011.432.4885 e-mail: susanna.barreca@regione.piemonte.it)
- Sportello SOS Equitalia, attivo il venerdì dalle 16 alle 19 in via
Talucchi 2.
LE NOSTRE AZIONI (NAZIONALI-REGIONALI)
12. - Piano di Revisione dei Servizi Sociali
- Contrasto alla povertà e alle nuove povertà
- Potenziamento politiche abitative
- Cabina di regia comunale per interventi nel terzo settore con
controlli sulla gestione dei servizi
- Modello bio-psico-sociale e inclusivo della disabilità
I NOSTRI OBIETTIVI
15. - MAPPATURA SERVIZI
Mappatura e riorganizzazione condivisa dei servizi sociali in base ai
bisogni del territorio e alle nuove forme di povertà nell’ottica di un
miglioramento del lavoro di rete.
- SUPPORTO ALLE RETI DI SOSTEGNO TRA CITTADINI
Promozione delle reti di sostegno tra cittadini per coprire bisogni non
intercettati dai servizi, con implementazione e cura dei luoghi di
aggregazione naturali, collegato con Banche del tempo, baratto
amministrativo, caregiver, associazioni del terzo settore
AZIONI CONCRETE - Piano di Revisione Dei Sevizi Sociali 1/2
16. - SEMPLIFICAZIONE ACCESSO
Filo diretto con il cittadino e semplificazione accesso ai servizi, tramite
potenziamento, corretta dislocazione e funzionamento degli URP sul
territorio, anche tramite digitalizzazione.
Semplificazione degli iter burocratici, liberando tempo e risorse per lasciare
più spazio alla relazione con l'utenza
- SUPERVISIONE E SUPPORTO ALLA PROFESSIONE
Garantire una supervisione e aggiornamento continuo degli operatori
sociali, per prevenire fenomeni di burn out, prevedendo una consulenza
esterna di supporto, soprattutto nelle aree più delicate di intervento.
AZIONI CONCRETE - Piano di Revisione Dei Sevizi Sociali 2/2
18. INCLUSIONE SOCIALE
- Verifica e revisione del funzionamento e finanziamento degli attuali
strumenti di supporto in risposta alle difficoltà delle famiglie da parte del
Comune di Torino.
- Elaborare e sperimentare nuovi progetti e percorsi verso la reinclusione
delle persone in difficoltà, anche tramite la formazione professionale.
- Aiuti economici per sostenere i cittadini anche attraverso metodi
alternativi di pagamento (lavori socialmente utili, baratto amministrativo,
Banca del Tempo).
- Destinare nuove risorse economiche al settore sociale pubblico, come
ad esempio promuovendo la destinazione del 5 per mille ai servizi
sociali del Comune di Torino.
AZIONI CONCRETE - Contrasto alla povertà e alle nuove povertà 1/2
19. - INSERIMENTO LAVORATIVO PMI
Avvio tavolo di concertazione con PMI (artigiani, piccole imprese sul
territorio) per inserimento lavorativo dei giovani, anche tramite il ricorso alla
“staffetta generazionale”
- FORMAZIONE PROFESSIONALE
Verifica dell’adeguatezza dei corsi di formazione professionale svolti dalla
Città Metropolitana
AZIONI CONCRETE - Contrasto alla povertà e alle nuove povertà 2/2
21. CENSIMENTO E RECUPERO DEL PATRIMONIO NON UTILIZZATO
- Censimento del patrimonio immobiliare pubblico e privato (Banche e
costruttori) non utilizzato, messa in rete e apertura tavoli di
concertazione tra tutte le realtà esistenti (ATC, ospitalità religiosa,
proprietari di alloggi occupati o in disuso, realtà autogestite, Regione,
Città metropolitana, terzo settore);
- Assegnazione di edifici pubblici inutilizzati per emergenza abitativa o
sociale attraverso convenzioni con enti o procedure di evidenza
pubblica, prevedendo interventi di manutenzione ed eventuale
autorecupero;
- Accordi con proprietari immobiliari per gestione crisi e opportunità
abitative (compresa riorganizzazione agenzia Lo.ca.re.), verifica e
potenziamento Housing sociale, Cohousing.
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 1/4
22. GRADUATORIA “STRAORDINARIA”
Tavolo con la Regione per la revisione dei requisiti previsti dalla legge
regionale n.3/2010, contestuale ad apertura di una graduatoria
“Straordinaria” per tutte le famiglie che non rientrano nei parametri.
MORATORIA TEMPORANEA SUGLI SFRATTI
Moratoria “straordinaria” e temporanea (12-24 mesi) delle procedure di
sfratto da parte del Comune di Torino per permettere di azionare e
legittimare le azioni straordinarie in risposta a tale emergenza, come la
revisione del Fondo Salva Sfratti.
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 2/4
23. NUOVE COSTRUZIONI DI EDILIZIA PUBBLICA
- Predisposizione di un piano di rientro del debito a carico del Comune di
Torino nei confronti dell’ente ATC, in modo da attivare interventi di
manutenzione ordinaria e/o straordinaria e ristrutturazione dei propri
immobili.
- Riduzione dei tempi di risposta da parte dell’amministrazione cittadina
per il rilascio dei permessi o delle convenzioni per i progetti di nuova
costruzione di edilizia pubblica entro e non oltre i novanta giorni.
- Introduzione nel piano regolatore della città di Torino della previsione di
un indice di scopo nelle aree in costruzione e/o trasformazione da
destinare all’edilizia pubblica
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 3/4
24. - RIQUALIFICAZIONE DORMITORI
Miglioramento della qualità dei dormitori, dal punto di vista strutturale,
spazi, accoglienza di genere, nuclei familiari con minori, animali.
- CENSIMENTO IPAB
Censimento della ipab (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza)
attive e estinte, con trasparenza della gestione dei loro patrimoni e
monitoraggio dei servizi offerti, che devono rispettare gli standard
assistenziali e le tavole di fondazione;
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 4/4
26. REGOLAMENTAZIONE E COORDINEMENTO DEGLI ATTORI
OPERANTI NEL TERZO SETTORE
- Monitoraggio dei servizi che devono rispettare gli standard progettuali e
il contratto stipulato; revoca concessione se non raggiunti gli obiettivi
prefissati e non ci si attiene al programma iniziale
- Definizione e introduzione di un Regolamento comunale per la
regolamentazione dei rapporti con il terzo settore che dia il via ad un
percorso per la creazione di una cabina di gestione a regia comunale,
degli interventi realizzati in convenzione con gli enti di volontariato, le
associazioni e le cooperative
AZIONI CONCRETE - Cabina di regia 1/2
27. REGOLAMENTAZIONE E VERIFICA DEI FLUSSI ECONOMICI
- Censimento dei soggetti del terzo settore che forniscono servizi alla
Città.
- Verifica dei flussi economici erogati a o ricevuti dal terzo settore (non
solo dall’amministrazione cittadina).
AZIONI CONCRETE - Cabina di regia 2/2
28. Modello biopsicosociale e inclusivo della disabilità
(diversa abilità) e non autosufficienza (anziani)
29. - RISPETTARE LE COMPETENZE (SANITARIA e
SOCIALE/ASSISTENZA)
Sollecitare la Regione alla indifferibile presa in carico sanitaria e socio-
sanitaria di queste persone (tramite le Asl), intervenendo solo per funzioni
di sua competenza (ovvero per integrazioni di tipo economico rispetto ai
contributi richiesti dall’utente). Favorire le cure prioritariamente a
domicilio. Tramite erogazione degli assegni di cura domiciliari.
- MODELLO INCLUSIVO DELLA DISABILITA’
Riconoscimento delle differenze e loro valorizzazione, sensibilizzazione al
concetto di disabilità come approccio integrato nel quale, per la prima
volta, si tiene conto anche dei fattori ambientali-sociali classificati ICF.
AZIONI CONCRETE - Modello biopsicosociale
30. - PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Rendere l'ambiente accessibile in quanto inscindibile dalla relazione
con la persona (ricerca finanziamenti PEBA e fruibilità mezzi di
trasporto, buoni taxi)
- Coinvolgimento delle associazione a tutela dei disabili sul territorio per
la costruzione delle proposte comunali
- Revoca della delibera comunale del 11/06/2012 modello isee che ha di
fatto ridotto gli aventi diritto ad assistenza
- Mappatura e riorganizzazione dei centri dedicati ai disabili psico-motori
(CADD, C.A., R.A.F. Tipo A, tipo B, centri diurni pubblici e privati)
AZIONI CONCRETE - Modello biopsicosociale
31. - Rimodulare l'offerta di intervento non solo inteso come struttura che
accoglie il Disabile durante il giorno (servizio diurno) ma favorire il
reinserimento nell'ambito della vita comunitaria e sociale del cittadino
diversamente abile, sostenere la rete familiare e di vicinato.
- Rivedere il fabbisogno di strutture di sostegno e di sollievo temporaneo
per genitori anziani, accompagnando l'invecchiamento e l'inserimento in
Comunità Alloggio.
AZIONI CONCRETE - Modello biopsicosociale
34. • La centralità della persona, in un processo di autonomia e crescita
personale
• Sostegno agli operatori del settore
• Politiche sociali a gestione pubblica integrata
• Trasparenza nella gestione delle risorse
• Trasformare le difficoltà in opportunità
• Impegno a introdurre a livello regionale e nazionale reddito di
cittadinanza
• Diritto alla casa
I NOSTRI PRINCIPI
36. POVERTA’
La criticità della situazione attuale è confermata dai dati.
Le persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà relativa
sono 9.563.000, pari al 15,8 per cento della popolazione italiana.
Nel biennio 2012-2014 la contrazione complessiva dei consumi delle
famiglie italiane ammonta a circa 60 miliardi di euro, influendo
significativamente in modo negativo sulla produzione e
sull'occupazione.
A Torino quasi il 10% della popolazione vive in una condizione di
povertà assoluta, da aggiungersi ai cosiddetti poveri da reddito, che
nonostante lavorino non hanno stipendi sufficienti per garantirsi una
vita dignitosa.
LA SITUAZIONE ATTUALE 1/4
37. Nell'attuazione di politiche sociali volte al contrasto della povertà e
dell'esclusione sociale lo Stato ha finora risposto in modo
insufficiente. L'introduzione della carta acquisti non ha costituito e
non costituisce un intervento adeguato alla situazione di grave
emergenza sociale.
Più del 40% dei giovani a Torino non lavora, il dato peggiore di tutto
il nord Italia.
Migliaia di pensionati a Torino possono contare su un reddito al di
sotto di 500 euro.
LA SITUAZIONE ATTUALE 2/4
38. Anche il terzo settore e i servizi sociali denunciano una condizione di
affaticamento ormai insostenibile nel far fronte alle richieste di aiuto.
CONDIZIONE ABITATIVA:
- 10.000 richieste di casa popolare all’anno, ma ne vengono
assegnate 500, a fronte di 4693 sfratti all’anno (dati 2014)
- più di 50.000 alloggi sfitti (pubblici e privati) in tutta Torino
Esiste una condizione ulteriormente emergenziale per tutti coloro che
non rientrano nei requisiti di accesso né alla graduatoria ATC né nella
procedura di emergenza abitativa.
LA SITUAZIONE ATTUALE 3/4
39. Tra le cause di questa situazione, oltre alla crisi economica e la
conseguente mancanza di lavoro, il livello di tassazione e di
contribuzione gravante sul lavoro ormai insostenibile per le piccole e
medie imprese (mentre le multinazionali evadono le tasse nei paradisi
fiscali), il che penalizza la competitività.
Tutto ciò è aggravato dalla carenza di un sistema efficiente di
politiche sociali e di welfare.
LA SITUAZIONE ATTUALE 4/4
41. - Reddito di cittadinanza: in Senato è stato presentato il DDL n.
1148, in Regione Piemonte è stata presentata la pdl n. 156.
- Microcredito: i nostri parlamentari hanno creato un fondo di 14
milioni di euro rinunciando a parte del proprio stipendio
contribuendo alla creazione di 1000 nuove imprese, più di 2500
persone hanno trovato lavoro. in Regione è stato finanziato per
354 mila € in un solo anno il fondo di microcredito attivato dalla
Fondazione Mario Operti
(Tel. 011.432.4885 e-mail: susanna.barreca@regione.piemonte.it)
- Sportello SOS Equitalia, attivo il venerdì dalle 16 alle 19 in via
Talucchi 2.
LE NOSTRE AZIONI (NAZIONALI-REGIONALI)
43. - Piano di Revisione dei Servizi Sociali
- Contrasto alla povertà e alle nuove povertà
- Potenziamento politiche abitative
- Cabina di regia comunale per interventi nel terzo settore con
controlli sulla gestione dei servizi
- Modello bio-psico-sociale e inclusivo della disabilità
I NOSTRI OBIETTIVI
46. - MAPPATURA SERVIZI
Mappatura e riorganizzazione condivisa dei servizi sociali in base ai
bisogni del territorio e alle nuove forme di povertà nell’ottica di un
miglioramento del lavoro di rete.
- SUPPORTO ALLE RETI DI SOSTEGNO TRA CITTADINI
Promozione delle reti di sostegno tra cittadini per coprire bisogni non
intercettati dai servizi, con implementazione e cura dei luoghi di
aggregazione naturali, collegato con Banche del tempo, baratto
amministrativo, caregiver, associazioni del terzo settore
AZIONI CONCRETE - Piano di Revisione Dei Sevizi Sociali 1/2
47. - SEMPLIFICAZIONE ACCESSO
Filo diretto con il cittadino e semplificazione accesso ai servizi, tramite
potenziamento, corretta dislocazione e funzionamento degli URP sul
territorio, anche tramite digitalizzazione.
Semplificazione degli iter burocratici, liberando tempo e risorse per lasciare
più spazio alla relazione con l'utenza
- SUPERVISIONE E SUPPORTO ALLA PROFESSIONE
Garantire una supervisione e aggiornamento continuo degli operatori
sociali, per prevenire fenomeni di burn out, prevedendo una consulenza
esterna di supporto, soprattutto nelle aree più delicate di intervento.
AZIONI CONCRETE - Piano di Revisione Dei Sevizi Sociali 2/2
49. INCLUSIONE SOCIALE
- Verifica e revisione del funzionamento e finanziamento degli attuali
strumenti di supporto in risposta alle difficoltà delle famiglie da parte del
Comune di Torino.
- Elaborare e sperimentare nuovi progetti e percorsi verso la reinclusione
delle persone in difficoltà, anche tramite la formazione professionale.
- Aiuti economici per sostenere i cittadini anche attraverso metodi
alternativi di pagamento (lavori socialmente utili, baratto amministrativo,
Banca del Tempo).
- Destinare nuove risorse economiche al settore sociale pubblico, come
ad esempio promuovendo la destinazione del 5 per mille ai servizi
sociali del Comune di Torino.
AZIONI CONCRETE - Contrasto alla povertà e alle nuove povertà 1/2
50. - INSERIMENTO LAVORATIVO PMI
Avvio tavolo di concertazione con PMI (artigiani, piccole imprese sul
territorio) per inserimento lavorativo dei giovani, anche tramite il ricorso alla
“staffetta generazionale”
- FORMAZIONE PROFESSIONALE
Verifica dell’adeguatezza dei corsi di formazione professionale svolti dalla
Città Metropolitana
AZIONI CONCRETE - Contrasto alla povertà e alle nuove povertà 2/2
52. CENSIMENTO E RECUPERO DEL PATRIMONIO NON UTILIZZATO
- Censimento del patrimonio immobiliare pubblico e privato (Banche e
costruttori) non utilizzato, messa in rete e apertura tavoli di
concertazione tra tutte le realtà esistenti (ATC, ospitalità religiosa,
proprietari di alloggi occupati o in disuso, realtà autogestite, Regione,
Città metropolitana, terzo settore);
- Assegnazione di edifici pubblici inutilizzati per emergenza abitativa o
sociale attraverso convenzioni con enti o procedure di evidenza
pubblica, prevedendo interventi di manutenzione ed eventuale
autorecupero;
- Accordi con proprietari immobiliari per gestione crisi e opportunità
abitative (compresa riorganizzazione agenzia Lo.ca.re.), verifica e
potenziamento Housing sociale, Cohousing.
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 1/4
53. GRADUATORIA “STRAORDINARIA”
Tavolo con la Regione per la revisione dei requisiti previsti dalla legge
regionale n.3/2010, contestuale ad apertura di una graduatoria
“Straordinaria” per tutte le famiglie che non rientrano nei parametri.
MORATORIA TEMPORANEA SUGLI SFRATTI
Moratoria “straordinaria” e temporanea (12-24 mesi) delle procedure di
sfratto da parte del Comune di Torino per permettere di azionare e
legittimare le azioni straordinarie in risposta a tale emergenza, come la
revisione del Fondo Salva Sfratti.
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 2/4
54. NUOVE COSTRUZIONI DI EDILIZIA PUBBLICA
- Predisposizione di un piano di rientro del debito a carico del Comune di
Torino nei confronti dell’ente ATC, in modo da attivare interventi di
manutenzione ordinaria e/o straordinaria e ristrutturazione dei propri
immobili.
- Riduzione dei tempi di risposta da parte dell’amministrazione cittadina
per il rilascio dei permessi o delle convenzioni per i progetti di nuova
costruzione di edilizia pubblica entro e non oltre i novanta giorni.
- Introduzione nel piano regolatore della città di Torino della previsione di
un indice di scopo nelle aree in costruzione e/o trasformazione da
destinare all’edilizia pubblica
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 3/4
55. - RIQUALIFICAZIONE DORMITORI
Miglioramento della qualità dei dormitori, dal punto di vista strutturale,
spazi, accoglienza di genere, nuclei familiari con minori, animali.
- CENSIMENTO IPAB
Censimento della ipab (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza)
attive e estinte, con trasparenza della gestione dei loro patrimoni e
monitoraggio dei servizi offerti, che devono rispettare gli standard
assistenziali e le tavole di fondazione;
AZIONI CONCRETE - Emergenza Abitativa 4/4
57. REGOLAMENTAZIONE E COORDINEMENTO DEGLI ATTORI
OPERANTI NEL TERZO SETTORE
- Monitoraggio dei servizi che devono rispettare gli standard progettuali e
il contratto stipulato; revoca concessione se non raggiunti gli obiettivi
prefissati e non ci si attiene al programma iniziale
- Definizione e introduzione di un Regolamento comunale per la
regolamentazione dei rapporti con il terzo settore che dia il via ad un
percorso per la creazione di una cabina di gestione a regia comunale,
degli interventi realizzati in convenzione con gli enti di volontariato, le
associazioni e le cooperative
AZIONI CONCRETE - Cabina di regia 1/2
58. REGOLAMENTAZIONE E VERIFICA DEI FLUSSI ECONOMICI
- Censimento dei soggetti del terzo settore che forniscono servizi alla
Città.
- Verifica dei flussi economici erogati a o ricevuti dal terzo settore (non
solo dall’amministrazione cittadina).
AZIONI CONCRETE - Cabina di regia 2/2
59. Modello biopsicosociale e inclusivo della disabilità
(diversa abilità) e non autosufficienza (anziani)
60. - RISPETTARE LE COMPETENZE (SANITARIA e
SOCIALE/ASSISTENZA)
Sollecitare la Regione alla indifferibile presa in carico sanitaria e socio-
sanitaria di queste persone (tramite le Asl), intervenendo solo per funzioni
di sua competenza (ovvero per integrazioni di tipo economico rispetto ai
contributi richiesti dall’utente). Favorire le cure prioritariamente a
domicilio. Tramite erogazione degli assegni di cura domiciliari.
- MODELLO INCLUSIVO DELLA DISABILITA’
Riconoscimento delle differenze e loro valorizzazione, sensibilizzazione al
concetto di disabilità come approccio integrato nel quale, per la prima
volta, si tiene conto anche dei fattori ambientali-sociali classificati ICF.
AZIONI CONCRETE - Modello biopsicosociale
61. - PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Rendere l'ambiente accessibile in quanto inscindibile dalla relazione
con la persona (ricerca finanziamenti PEBA e fruibilità mezzi di
trasporto, buoni taxi)
- Coinvolgimento delle associazione a tutela dei disabili sul territorio per
la costruzione delle proposte comunali
- Revoca della delibera comunale del 11/06/2012 modello isee che ha di
fatto ridotto gli aventi diritto ad assistenza
- Mappatura e riorganizzazione dei centri dedicati ai disabili psico-motori
(CADD, C.A., R.A.F. Tipo A, tipo B, centri diurni pubblici e privati)
AZIONI CONCRETE - Modello biopsicosociale
62. - Rimodulare l'offerta di intervento non solo inteso come struttura che
accoglie il Disabile durante il giorno (servizio diurno) ma favorire il
reinserimento nell'ambito della vita comunitaria e sociale del cittadino
diversamente abile, sostenere la rete familiare e di vicinato.
- Rivedere il fabbisogno di strutture di sostegno e di sollievo temporaneo
per genitori anziani, accompagnando l'invecchiamento e l'inserimento in
Comunità Alloggio.
AZIONI CONCRETE - Modello biopsicosociale