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CONVEGNO OASI 2019
Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano
IL “MESTIERE” DEL
DIRETTORE GENERALE:
UN’INDAGINE QUALI-
QUANTITATIVAAndrea Rotolo
CERGAS, SDA Bocconi
29 novembre 2019
2
Obiettivi della ricerca
1. Quali sono le principali attività e i principali interlocutori dei
DG?
2. Quali sono le attività a maggior rilevanza strategica?
3. Quali sono le specifiche condizioni contingenti che influenzano
le modalità di interpretazione del ruolo dei DG?
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LAVORO MANAGERIALE DEI DIRETTORI GENERALI
DELLE AZIENDE SANITARIE ITALIANE
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Principali risultati
52,7ore
di lavoro
settimanali
(in media in
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Attività e interlocutori chiave
Quali sono le principali attività e i principali interlocutori dei DG?
• 11,5 ore (23%) lavoro individuale
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• 1,0 ore (1%) attività formative e di
aggiornamento
• 3,0 ore (6%) tempo in agenda dedicato a vita
privata
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• 28,3 ore (56%) meeting e riunioni con
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Il DG e gli stakeholder dell’azienda
Quali sono le attività a maggior rilevanza strategica?
Attività
Ore
settimanali
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Professionisti 7,2 14%
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Staff aziendali 6,0 12%
Regione 2,7 5%
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pazienti
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Quali interlocuzioni hanno
maggiore
rilevanza strategica?
Regione 76%
Direzione Strategica 69%
DG altre aziende 63%
Comunità locali 58%
Rappresentanti
sindacali
52%
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Staff aziendali 49%
Professionisti 48%
Industria 48%
Stampa/media 36%
Altri stakeholder 42%
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relazioni con attori esterni
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Tre macro-fasi nell’esercizio del ruolo del DG
Quali sono le specifiche condizioni contingenti che influenzano le modalità di interpretazione del ruolo dei DG?
Nomina Scadenza
Conduzione e
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Bilancio e
valutazione
Messa in
contesto
• Studio, analisi ATTESE e
costruzione RELAZIONI
• Elaborazione e condivisione
(interna ed esterna)
PROGETTO STRATEGICO
• Coinvolgimento
PROFESSIONISTI
• OPERAZIONALIZZAZIONE
strategia
• CONTROLLO esecuzione
tramite strumenti e «luoghi»
ad hoc
• Celebrazione EARLY WINS
• VALUTAZIONE risultati
e attribuzione significato
• RIALLINEAMENTO
premesse e risultati
attesi
6
Implicazioni manageriali e di policy
1. Quale evoluzione del ruolo del DG si accompagnerà all’EVOLUZIONE DEGLI ASSETTI ISTITUZIONALI?
2. Le Regioni potrebbero costruire COMUNITÀ DI PRATICA tra DG per:
 favorire lavoro di squadra e di sistema
 permettere consolidamento delle relazioni e crescita omogenea di competenze
 promuovere interpretazioni e visoni dell’ambiente e dei problemi
3. Quanto sono cruciali, anche in prospettiva, il RUOLO E I MECCANISMI DI DELEGA agli altri componenti
della Direzione Strategica?
4. I tempi sono maturi per i DG di avere possibilità di COSTRUIRSI LA SQUADRA DI STAFF NECESSARIA
per sostenere il ruolo multitasking a cui sono chiamati? Garantendo a ogni DG gradi di autonomia e risorse per
potenziare/modificare lo staff con cui fare squadra (es: gestione operativa, comunicazione, formazione)
5. Come costruire PERCORSI FORMATIVI E PROCESSI DI SELEZIONE maggiormente “su misura” per il
ruolo e la funzione di Direzione Generale?
Implicazioni manageriali e di policy
Spunti di lavoro per i manager e i policy maker del settore:
7
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
andrea.rotolo@unibocconi.it
Team di Ricerca
CERGAS Bocconi
Via Röntgen 1| 20136 Milano – Italia |
Tel +39 02 58365262| www.cergas.unibocconi.it
Federico Lega
Team e riferimenti
Marco Sartirana
Andrea Rotolo

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Il "mestiere" del Direttore Generale delle Aziende Sanitarie Pubbliche

  • 1. CONVEGNO OASI 2019 Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano IL “MESTIERE” DEL DIRETTORE GENERALE: UN’INDAGINE QUALI- QUANTITATIVAAndrea Rotolo CERGAS, SDA Bocconi 29 novembre 2019
  • 2. 2 Obiettivi della ricerca 1. Quali sono le principali attività e i principali interlocutori dei DG? 2. Quali sono le attività a maggior rilevanza strategica? 3. Quali sono le specifiche condizioni contingenti che influenzano le modalità di interpretazione del ruolo dei DG? APPROFONDIRE IN CHE COSA CONSISTA OGGI IL LAVORO MANAGERIALE DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE SANITARIE ITALIANE Domande di ricerca: Obiettivi e domande di ricerca
  • 3. 3 Principali risultati 52,7ore di lavoro settimanali (in media in agenda) Attività e interlocutori chiave Quali sono le principali attività e i principali interlocutori dei DG? • 11,5 ore (23%) lavoro individuale • 4,1 ore (8%) presenza a eventi pubblici • 2,4 ore (5%) trasferte di lavoro • 1,0 ore (1%) attività formative e di aggiornamento • 3,0 ore (6%) tempo in agenda dedicato a vita privata • 5,5 ore di lavoro individuale (extra agenda) • 28,3 ore (56%) meeting e riunioni con altri interlocutori
  • 4. 4 Il DG e gli stakeholder dell’azienda Quali sono le attività a maggior rilevanza strategica? Attività Ore settimanali % rispetto a tempo agenda Professionisti 7,2 14% Direzione Strategica 6,4 13% Staff aziendali 6,0 12% Regione 2,7 5% Comunità locali 1,6 3% Rappresentanti sindacali 1,2 2% DG altre aziende 1,0 2% Associazioni di pazienti 0,7 1% Stampa/media 0,6 1% Industria 0,2 0% Altri stakeholder 0,8 2% 39% agenda per governare organizzazione 16% agenda per governare stakeholder esterni Quali interlocuzioni hanno maggiore rilevanza strategica? Regione 76% Direzione Strategica 69% DG altre aziende 63% Comunità locali 58% Rappresentanti sindacali 52% Associazioni di pazienti 50% Staff aziendali 49% Professionisti 48% Industria 48% Stampa/media 36% Altri stakeholder 42% Molto tempo dedicato all’organizzazione Maggiore rilevanza percepita nelle relazioni con attori esterni vs
  • 5. 5 Tre macro-fasi nell’esercizio del ruolo del DG Quali sono le specifiche condizioni contingenti che influenzano le modalità di interpretazione del ruolo dei DG? Nomina Scadenza Conduzione e controllo Bilancio e valutazione Messa in contesto • Studio, analisi ATTESE e costruzione RELAZIONI • Elaborazione e condivisione (interna ed esterna) PROGETTO STRATEGICO • Coinvolgimento PROFESSIONISTI • OPERAZIONALIZZAZIONE strategia • CONTROLLO esecuzione tramite strumenti e «luoghi» ad hoc • Celebrazione EARLY WINS • VALUTAZIONE risultati e attribuzione significato • RIALLINEAMENTO premesse e risultati attesi
  • 6. 6 Implicazioni manageriali e di policy 1. Quale evoluzione del ruolo del DG si accompagnerà all’EVOLUZIONE DEGLI ASSETTI ISTITUZIONALI? 2. Le Regioni potrebbero costruire COMUNITÀ DI PRATICA tra DG per:  favorire lavoro di squadra e di sistema  permettere consolidamento delle relazioni e crescita omogenea di competenze  promuovere interpretazioni e visoni dell’ambiente e dei problemi 3. Quanto sono cruciali, anche in prospettiva, il RUOLO E I MECCANISMI DI DELEGA agli altri componenti della Direzione Strategica? 4. I tempi sono maturi per i DG di avere possibilità di COSTRUIRSI LA SQUADRA DI STAFF NECESSARIA per sostenere il ruolo multitasking a cui sono chiamati? Garantendo a ogni DG gradi di autonomia e risorse per potenziare/modificare lo staff con cui fare squadra (es: gestione operativa, comunicazione, formazione) 5. Come costruire PERCORSI FORMATIVI E PROCESSI DI SELEZIONE maggiormente “su misura” per il ruolo e la funzione di Direzione Generale? Implicazioni manageriali e di policy Spunti di lavoro per i manager e i policy maker del settore:
  • 7. 7 GRAZIE PER L’ATTENZIONE andrea.rotolo@unibocconi.it Team di Ricerca CERGAS Bocconi Via Röntgen 1| 20136 Milano – Italia | Tel +39 02 58365262| www.cergas.unibocconi.it Federico Lega Team e riferimenti Marco Sartirana Andrea Rotolo

Editor's Notes

  1. Sottolineare rilevanza delle interlocuzioni con altri DG Variano l’intensità e profondità con cui alcune attività sono perseguite, così come la rilevanza di alcuni interlocutori rispetto ad altri (es: AO vs ASL) Differenze sostanziali possono invece collegarsi al momento di vita aziendale e del contesto in cui si opera (es: crisi vs stabilità)
  2. - Le macro-fasi dell’esercizio del ruolo del DG sembrano ricorrere a prescindere dalla tipologia di azienda - Differenze sostanziali possono invece collegarsi al momento di vita aziendale e del contesto in cui si opera (es: crisi vs stabilità)