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Casa Rosa Maria
LA CASA VITTORIANA
Costruita nello stile delle palazzine francesi e
tedesche del periodo romantico, questa casa
di bambole, costituita da tre piani e un
ingresso centrale, è arredata con un gusto
molto raffinato ed è curata nei minimi
particolari. La facciata presenta dei balconi
che riproducono antichi capolavori di
forgiatura, il cui massimo splendore è dato
dal balcone centrale, una vera e propria
intarsiatura di motivi floreali e volute.
1
Le stanze signorili
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 1
Il grande
salone
Questa stanza rispecchia la varietà
artistica che predomina nell’età
vittoriana. Le decorazioni murali
sono tipiche dell’epoca: una ricca
carta vellutata con un motivo
floreale che si ripete a scudo, la
quale contrasta con il sottile stile
georgiano del divano e delle
poltrone, tappezzati con un
gradevole color perla. I quadri
sono decorati con cornici
intagliate in uno stile
rinascimentale e, dal tetto, pende
un lampadario ragno realizzato
con fili di cristallo e ottone.
La graziosa cornice per il ventaglio
era molto popolare nell’età
vittoriana. Anche il pavimento
di parquet con tappeti orientali è
una combinazione tipica di
questo periodo.
LA CASA VITTORIANA
Costruita con legno molto
sottile, questa gabbia per
uccelli in stile tailandese
è una preziosa opera d’arte,
il cui esotismo è in perfetta
armonia con la decorazione
generale. È un elemento
eccezionale nei saloni delle
casette in miniatura.
Il tavolino da caffè è un
mobile leggero e dalle forme
semplici, i cui contorni sono
messi in risalto con filetti
dorati. Sopra di esso vi sono
gli elementi necessari per una
merenda: pasticcini, bevande
e stoviglie pulite, il tutto fatto
con grande accuratezza.
2
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 2
IL GRANDE SALONE
Il disegno del tappeto ricorda
i bellissimi prodotti della città
di Heriz, in Persia. I decoratori
vittoriani, soprattutto gli inglesi,
adoravano i tappeti orientali, fatti
di seta e di lana raffinata. Questi
articoli li troviamo spesso
all’interno delle case delle bambole,
nelle più diverse fatture.
Le fioriere vittoriane da interno sono
frequenti nelle case in miniatura. Sono
realizzate in porcellana di grande
qualità e questa in particolare, in stile
Meissen, è molto bella, il suo supporto
si regge sopra un piede a balaustra che
ricorda i grandi gruppi dei giardini
rinascimentali. Sulla base, il piede
presenta una originale decorazione
floreale.
Nei saloni del XIX secolo era frequente
decorare le porte che collegavano il
salone con le altre stanze. A volte, come
in questo caso, si adornavano con
cornici intagliate e coronate da
timpani e frontali scolpiti; altre volte,
le porte più semplici, si coprivano con
imponenti tendaggi di grande valore.
3
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 3
4
Stile rococò
In contrasto con la sobrietà decorativa del salone, la sala da pranzo della
casa abbraccia totalmente lo stile rococò, la cui decorazione si caratterizza
per essere piena di fiori e per la prevalenza di colori dorati, i quali danno
alla stanza una notevole luminosità e un’atmosfera incantevole. Le pareti si
dividono in imposte con ghirlande di fiori e i mobili, molti del XVIII
secolo francese, si abbinano bene con lo stile. Le lampade del soffitto, così
come le applique, si ispirano alla produzione irlandese, che andò di moda
nell’intera Europa a partire dal XVIII secolo per la loro grande
spettacolarità.
LA CASA VITTORIANA
La coppia di piccole consolle che
adornano il salone hanno il ripiano
screziato, come il marmo, e la struttura
divisa in ripiani decorati in diversi
modi. Hanno un aspetto imperiale,
tuttavia il medaglione della porta è
in stile Luigi XVI. È bellissima
la riproduzione della nave,
un galeone italiano.
Sopra la mensola del camino c’è un
prezioso orologio, la cui struttura ricorda
quelli che nel XVIII secolo erano noti con
il nome di “orologi portico”, perché nella
cassa vi era un insieme di elementi
architettonici. Le pendole da camino non
possono mancare in un salone delle case
di bambole vittoriane: si tratta di alcuni
degli oggetti più graziosi realizzati dagli
artigiani della miniatura.
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5
STILE ROCOCÒ
Nell’arredamento della sala da pranzo
si nota una coppia di poltrone nello
stile delle bergères francesi, con i
braccioli che formano un solo corpo
con lo schienale. Questo è molto alto,
rifinito a pettine; la tappezzeria è
di velluto identico allo stile dei
capitonnè, caratteristici del
XIX secolo inglese.
Gli specchi incorniciati con legno dorato
e intagliato prendono il nome di
cornucopie, e si consideravano tra gli
oggetti decorativi più preziosi per dar
risalto ai camini. Sono di origine
italiana e raggiungono il loro massimo
splendore nel periodo rococò, verso
la fine del XVIII secolo francese.
A Murano se ne producevano con
incisioni nel vetro, di grande bellezza.
Il lampadario si ispira ai “ragni irlandesi”:
una serie di ghirlande di strutture
cristalline che partono da una corona
piccola per terminare in un’altra più
grande; in questa si collocano le bobeches
metalliche che reggono le candele. In
questo lampadario vi sono sei punti di
luce, dai quali pende un insieme prezioso
di brillanti lacrime intagliate in
molteplici sfaccettature.
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6
Le stanze dei ricevimenti
Come succedeva nella vita reale, anche gli accessori in miniatura destinati alle
stanze nobili delle case di bambole sono sempre realizzati con molta cura e sono
i preferiti dagli artigiani, dato che in essi possono mettere in mostra le proprie
abilità migliori. Nelle splendide opere d’arte qui presentate, si può notare la
bellezza e la delicatezza del progetto, la perfezione tecnica con cui sono state
assemblate e il buon gusto con il quale sono state arricchite.
L’ARREDAMENTO
È un’usanza tipica dei proprietari delle case di
bambole imbandire, durante le festività, la tavola
natalizia. Questa è stata preparata con tovaglie
bordate e bellissime stoviglie decorate con i motivi
tipici del Natale; non mancano né le bottiglie di
champagne, né l’elegante cristalleria, né le posate
dorate, tutto di gran classe.
Le vetrine intere, ossia formate
da un solo pezzo, sono di moda
agli inizi del XIX secolo, nel
culmine dello stile imperiale.
Questa a lato, tuttavia,
è decorata in stile barocco
tedesco, con delicate tonalità
verde foglia e crema, e con
ghirlande floreali.
Questo piccolo side-cabinet, o
piccola credenza, ha un ripiano
quasi semicircolare e una
singolare distribuzione degli
spazi: dispone infatti di tre
cassetti e di tre armadi, uno per
lato. È in stile francese ed è
realizzato con legno bianco
laccato, decorato con sottili
spigoli dorati e pomelli di
ottone.
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7
MOBILI DI LUSSO
Questa poltrona ricorda le produzioni in stile
reggenza, con tappezzeria monocolore a strisce
alterne opache e brillanti e di fattura delicata,
con particolari dorati ai fianchi.
Si completa con un piccolo sgabello poggiapiedi,
complemento settecentesco che nell’epoca
vittoriana non manca mai.
L’usanza di racchiudere i
meccanismi degli orologi
all’interno di una cassa risale
al XVIII secolo; a partire
da quell’epoca, gli artigiani
ebanisti competevano tra di
loro per costruire le più belle
casse che completassero
degnamente i meccanismi,
sempre più perfetti. Questo
è un orologio dalla cassa alta
di stile inglese, simile a quelli
dell’epoca Giorgio II, con
sottili colonne poste ai lati
dei visori.
Un’altra variante della vetrina da un solo
pezzo è quella che si chiude con un unico
sportello vetrato, permettendo così una
visione perfetta dell’interno. L’utilità di
queste vetrine non era tanto quella di
conservare le stoviglie, quanto di mettere
in mostra i pezzi della collezione
di porcellana del proprietario.
Qui si conserva un insieme di porcellana
di Meissen, decorata con piccoli
mazzi di fiori.
Il carrello portavivande per la sala da pranzo è
un mobile molto moderno nell’arredamento
vittoriano, tuttavia è stato incluso in quasi tutte
le casette realizzate nell’ultima metà del secolo.
Quello a lato, è in ottone ed è molto bello, con
originalissime ruote.
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 7
8
La governante
Nelle grandi case vittoriane, la governante occupava
la posizione più alta tra la servitù. Aveva il ruolo
della signora della casa, impartiva disposizioni ai
servitori e conduceva la vita domestica della famiglia.
Era una professione importante, dato che poteva
arrivare a dirigere fino a duecento inservienti.
La governante, come il maggiordomo, godeva di
alcuni privilegi, come una camera da letto e un
salotto solo per sé, i quali erano arredati con
mobili di buona qualità che i signori
non usavano più.
La governante fu una figura imprescindibile per il buon funzionamen-
to delle grandi case vittoriane. Non era facile raggiungere questa posi-
zione: vi si arrivava dopo anni di apprendimento in un servizio enor-
memente gerarchizzato, che cominciava quando la giovinetta prendeva
servizio come terza cameriera. Però, per crescere in questa dura gerarchia,
non era sufficiente pulire bene o togliere la polvere con diligenza; bisog-
nava curare i propri modi, leggere e avere valori morali forti e decisi, alme-
no quanto quelli dei propri padroni. La fedeltà doveva essere, inoltre, una
delle maggiori virtù. Quindi la governante, come il maggiordomo, era
una sorta di ritratto dei propri padroni, dei quali imitavano la scala di
valori e il comportamento di vita.
Il primo compito della governante all’inizio della giornata
era quello di sottoporre all’approvazione della signora il
programma di lavoro giornaliero. Se si aspettavano invi-
tati, tali decisioni potevano avere grande importanza, allo-
ra entrambe si riunivano con la cuoca. La governante con-
trollava i servitori della casa e proponeva i nuovi, sui quali
vigilava con molta attenzione quando entrava-
no in servizio. Non si faceva nulla senza che
lei supervisionasse; per esempio, quan-
do si dovevano rifare i letti, la governante
apriva gli armadi e dava alle inservien-
ti ciò di cui avevano bisogno: né un
cuscino in più, né un asciugamano in
meno. Solo lei poteva aprire gli arma-
di e le credenze o dare disposizioni
per le pulizie di primavera, quando
si dovevano togliere e lavare i pesanti
tendaggi e quando i letti dovevano
essere rivestiti di cotone al posto delle
pesanti trapunte di piume.
Nelle case di bambole, le stanze
della servitù non sono ricostruite con tan-
to realismo; nelle residenze della vita rea-
le, inoltre, l’alto numero di inservienti ren-
deva necessaria la creazione di uno spazio
di riposo o di ozio per loro. Questo spa-
zio, di solito, era vicino alla cucina, nel
piano terra e nella parte posteriore della
casa o, a volte, nelle mansarde, dove nor-
malmente si trovavano le camere da let-
to della servitù. In quelle stanze, la gover-
nante e il maggiordomo si riunivano con
gli inservienti più giovani, ai quali
impartivano disposizioni e davano con-
sigli come se fossero i propri figli.
I PERSONAGGI
COLLETTI E POLSINI RICAMATI
Questi complementi davano più eleganza al
vestito della governante. Qui continuano
con una vistosa pettorina sulla quale
brillano una spilla circolare e una
catena preziosa.
LA CINTURA
Fatta con tela o cuoio, la cintura
serviva per attaccare la châtelaine
alla quale si appendevano i mazzi
di chiavi, così come la borsa delle
elemosine e il fazzoletto.
IL VESTITO
Il vestito era comodo e pratico;
si apriva dall’alto verso il basso
dietro la schiena ed era di lana
d’inverno e di cotone d’estate,
sempre nero. Le sue origini
possono riscontrarsi nel
déshabillé o robe de chambre,
in stile francese, e si decorava
con pizzi e ricami. Le cuffie e
i mantelletti bianchi andarono
di moda a partire dal 1870.
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 8
LA GOVERNANTE
GLI ORNAMENTI DEL VESTITO
I vestiti della governante erano sobri e un po’ austeri, per questo veni-
vano di solito adornati con colletti ricamati, mantelline e carré. Il carré
(a sinistra) era una mantellina sciolta, una specie di grande colletto rica-
mato con tagli. Era realizzato con stoffe trasparenti, che le donne ave-
vano l’abitudine di portare per nascondere le proprie scollature. Era fre-
quente che fosse abbastanza grande per incrociarsi davanti e allacciarsi
nella parte posteriore della vita.
9
LA CHÂTELAINE
La châtelaine era una catena di metallo che le governanti portavano appesa alla cintura e nella quale erano a loro volta appese le
chiavi delle diverse stanze della casa, di cui queste donne erano le supreme responsabili. Vi erano châtelaines molto semplici,
però quelle che portavano le governanti delle grandi case erano veri e propri gioielli, come i tre modelli in basso: oro con medaglioni
di smalto e orologio, oro con cammei e orologio e argento lavorato.
LA CUFFIA
La parola cuffia alludeva
ad una grande varietà di
cappelli e berretti che si
usavano per raccogliere i
capelli. A lato, un modello
di cuffia di lino o di filo di
Olanda, decorata con tagli,
ricami e passa-cinte che si
allacciava sotto il mento con
stringhe di seta. Un altro
tipo di cuffia era la papalina,
la quale aveva tagli laterali
sciolti, che portavano le
signore nel XIX secolo
anche per ricevere le
visite in casa propria.
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 9
10
LE STANZE IN MINIATURA
Tra i vasi che decorano
questa pasticceria e che
hanno l’utilità di
conservare i prodotti più
vari, spiccano per bellezza
quelli di metallo, smaltati
con una delicata tonalità
verde, e decorati con
un mazzo di
fiori di un
color rosso
vivo.
Questa piccola domestica addetta
alla spesa indossa un completo tutto
realizzato con l’uncinetto,
così come la
borsetta e
il suo cappello
a cloche.
È una figura
incantevole
e molto
espressiva.
Dell’abito di questa dama si pone in risalto
la ricchezza con cui è realizzato: una seta
di grande qualità tessuta in modo raffinato,
con grandi mazzi di fiori e una cinta che regge
la mantellina. Anche la
bambola è molto bella, una
realizzazione di porcellana
bianca dipinta a mano,
con i capelli realizzati
nello stesso stampo
della testa.
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 10
11
MODERNO E TRADIZIONALE
Moderno e tradizionale
La pasticceria è ciò che potrebbe indicarsi come la fase moderna di un
antichissimo negozio: quello del panettiere. Questa professione conobbe il
suo sviluppo fino al XVIII secolo, producendo all’inizio tutti i tipi di paste e
di dolci. Un secolo dopo apparvero le prime pasticcerie specializzate. Tuttavia,
questo cambiamento, sebbene abbastanza sentito nelle grandi città del sud
dell’Europa, incontrò molte difficoltà ad instaurarsi nei villaggi e nelle piccole
città di campagna dei paesi dell’Europa centrale, dove la tradizionale
pasticceria continuava ad essere ben radicata.
Tutto il vano della parete
destra è occupato da un
grande armadio, il cui
corpo superiore è diviso
in scomparti come se
fosse uno scrittoio.
Dentro questi spazi sono
riposte i filoni di pane
e le brioches di grano
e segale. Si tratta della
parte del negozio che
corrisponde alla
panetteria.
Questa presentazione dei
dolci, in razioni pronte
ad essere servite, non
vuol dire che questo
negozio disponga anche
di uno spazio per la
degustazione, ma è
un’usanza delle
tradizionali pasticcerie
tedesche.
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 11
1Per fare la cartella si taglia un pezzo di cartoncino di 2x3 cm
e si riveste con un pezzo di carta da rilegare, simile alla pelle.
Gli angoli si tagliano di sbieco e gli spigoli si ripiegano e si
incollano. Sul davanti si disegna una fascia, con un pennarello
color oro.
2Per fare l’asciugante, si taglia dal
bastoncino di legno un pezzo di
4 mm che si taglia di nuovo a metà e si
scartavetra. Nella parte piatta si incolla
un cilindro di legno tornito, si tinge
d’oro e si dà un po’ di colorazione
nera ai dettagli.
LA BOTTEGA
Servizio da scrittoio
Nella scrivania, o studio in miniatura, non possono
mancare gli oggetti necessari per scrivere lettere o
appunti. Il servizio a lato, è facile da realizzare
e con un risultato perfetto.
12
3Il fermacarte è molto facile da fare:
su una sfera di cristallo colorato si
incolla un anello alla base, per dare
maggiore stabilità.
5La piuma ideale sarebbe
una piccola di canarino o
di parrocchetto, ma va bene
anche un pennacchio. Si
tolgono i filamenti della parte
inferiore e si ritaglia in una bella
forma. Poi si taglia la punta
affinché rimanga fissa dentro
il calamaio.
OCCORRENTE
• CONTERIA DI CRISTALLO E FORNITURE METALLICHE
• PIUMA DI UCCELLO
• BASTONCINO DI LEGNO DI 1 CM DI DIAMETRO
• CILINDRI DI LEGNO TORNITI
• CARTONCINO SPESSO E COLLA A PRESA RAPIDA
• CARTA DA RILEGARE
4Per fare il calamaio
sono necessari due
pezzi di cristallo diversi.
Il coperchio si realizza
incollando sul più piccolo
un cerchio di ottone.
01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 12

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  • 1. Casa Rosa Maria LA CASA VITTORIANA Costruita nello stile delle palazzine francesi e tedesche del periodo romantico, questa casa di bambole, costituita da tre piani e un ingresso centrale, è arredata con un gusto molto raffinato ed è curata nei minimi particolari. La facciata presenta dei balconi che riproducono antichi capolavori di forgiatura, il cui massimo splendore è dato dal balcone centrale, una vera e propria intarsiatura di motivi floreali e volute. 1 Le stanze signorili 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 1
  • 2. Il grande salone Questa stanza rispecchia la varietà artistica che predomina nell’età vittoriana. Le decorazioni murali sono tipiche dell’epoca: una ricca carta vellutata con un motivo floreale che si ripete a scudo, la quale contrasta con il sottile stile georgiano del divano e delle poltrone, tappezzati con un gradevole color perla. I quadri sono decorati con cornici intagliate in uno stile rinascimentale e, dal tetto, pende un lampadario ragno realizzato con fili di cristallo e ottone. La graziosa cornice per il ventaglio era molto popolare nell’età vittoriana. Anche il pavimento di parquet con tappeti orientali è una combinazione tipica di questo periodo. LA CASA VITTORIANA Costruita con legno molto sottile, questa gabbia per uccelli in stile tailandese è una preziosa opera d’arte, il cui esotismo è in perfetta armonia con la decorazione generale. È un elemento eccezionale nei saloni delle casette in miniatura. Il tavolino da caffè è un mobile leggero e dalle forme semplici, i cui contorni sono messi in risalto con filetti dorati. Sopra di esso vi sono gli elementi necessari per una merenda: pasticcini, bevande e stoviglie pulite, il tutto fatto con grande accuratezza. 2 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 2
  • 3. IL GRANDE SALONE Il disegno del tappeto ricorda i bellissimi prodotti della città di Heriz, in Persia. I decoratori vittoriani, soprattutto gli inglesi, adoravano i tappeti orientali, fatti di seta e di lana raffinata. Questi articoli li troviamo spesso all’interno delle case delle bambole, nelle più diverse fatture. Le fioriere vittoriane da interno sono frequenti nelle case in miniatura. Sono realizzate in porcellana di grande qualità e questa in particolare, in stile Meissen, è molto bella, il suo supporto si regge sopra un piede a balaustra che ricorda i grandi gruppi dei giardini rinascimentali. Sulla base, il piede presenta una originale decorazione floreale. Nei saloni del XIX secolo era frequente decorare le porte che collegavano il salone con le altre stanze. A volte, come in questo caso, si adornavano con cornici intagliate e coronate da timpani e frontali scolpiti; altre volte, le porte più semplici, si coprivano con imponenti tendaggi di grande valore. 3 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 3
  • 4. 4 Stile rococò In contrasto con la sobrietà decorativa del salone, la sala da pranzo della casa abbraccia totalmente lo stile rococò, la cui decorazione si caratterizza per essere piena di fiori e per la prevalenza di colori dorati, i quali danno alla stanza una notevole luminosità e un’atmosfera incantevole. Le pareti si dividono in imposte con ghirlande di fiori e i mobili, molti del XVIII secolo francese, si abbinano bene con lo stile. Le lampade del soffitto, così come le applique, si ispirano alla produzione irlandese, che andò di moda nell’intera Europa a partire dal XVIII secolo per la loro grande spettacolarità. LA CASA VITTORIANA La coppia di piccole consolle che adornano il salone hanno il ripiano screziato, come il marmo, e la struttura divisa in ripiani decorati in diversi modi. Hanno un aspetto imperiale, tuttavia il medaglione della porta è in stile Luigi XVI. È bellissima la riproduzione della nave, un galeone italiano. Sopra la mensola del camino c’è un prezioso orologio, la cui struttura ricorda quelli che nel XVIII secolo erano noti con il nome di “orologi portico”, perché nella cassa vi era un insieme di elementi architettonici. Le pendole da camino non possono mancare in un salone delle case di bambole vittoriane: si tratta di alcuni degli oggetti più graziosi realizzati dagli artigiani della miniatura. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 4
  • 5. 5 STILE ROCOCÒ Nell’arredamento della sala da pranzo si nota una coppia di poltrone nello stile delle bergères francesi, con i braccioli che formano un solo corpo con lo schienale. Questo è molto alto, rifinito a pettine; la tappezzeria è di velluto identico allo stile dei capitonnè, caratteristici del XIX secolo inglese. Gli specchi incorniciati con legno dorato e intagliato prendono il nome di cornucopie, e si consideravano tra gli oggetti decorativi più preziosi per dar risalto ai camini. Sono di origine italiana e raggiungono il loro massimo splendore nel periodo rococò, verso la fine del XVIII secolo francese. A Murano se ne producevano con incisioni nel vetro, di grande bellezza. Il lampadario si ispira ai “ragni irlandesi”: una serie di ghirlande di strutture cristalline che partono da una corona piccola per terminare in un’altra più grande; in questa si collocano le bobeches metalliche che reggono le candele. In questo lampadario vi sono sei punti di luce, dai quali pende un insieme prezioso di brillanti lacrime intagliate in molteplici sfaccettature. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 5
  • 6. 6 Le stanze dei ricevimenti Come succedeva nella vita reale, anche gli accessori in miniatura destinati alle stanze nobili delle case di bambole sono sempre realizzati con molta cura e sono i preferiti dagli artigiani, dato che in essi possono mettere in mostra le proprie abilità migliori. Nelle splendide opere d’arte qui presentate, si può notare la bellezza e la delicatezza del progetto, la perfezione tecnica con cui sono state assemblate e il buon gusto con il quale sono state arricchite. L’ARREDAMENTO È un’usanza tipica dei proprietari delle case di bambole imbandire, durante le festività, la tavola natalizia. Questa è stata preparata con tovaglie bordate e bellissime stoviglie decorate con i motivi tipici del Natale; non mancano né le bottiglie di champagne, né l’elegante cristalleria, né le posate dorate, tutto di gran classe. Le vetrine intere, ossia formate da un solo pezzo, sono di moda agli inizi del XIX secolo, nel culmine dello stile imperiale. Questa a lato, tuttavia, è decorata in stile barocco tedesco, con delicate tonalità verde foglia e crema, e con ghirlande floreali. Questo piccolo side-cabinet, o piccola credenza, ha un ripiano quasi semicircolare e una singolare distribuzione degli spazi: dispone infatti di tre cassetti e di tre armadi, uno per lato. È in stile francese ed è realizzato con legno bianco laccato, decorato con sottili spigoli dorati e pomelli di ottone. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 6
  • 7. 7 MOBILI DI LUSSO Questa poltrona ricorda le produzioni in stile reggenza, con tappezzeria monocolore a strisce alterne opache e brillanti e di fattura delicata, con particolari dorati ai fianchi. Si completa con un piccolo sgabello poggiapiedi, complemento settecentesco che nell’epoca vittoriana non manca mai. L’usanza di racchiudere i meccanismi degli orologi all’interno di una cassa risale al XVIII secolo; a partire da quell’epoca, gli artigiani ebanisti competevano tra di loro per costruire le più belle casse che completassero degnamente i meccanismi, sempre più perfetti. Questo è un orologio dalla cassa alta di stile inglese, simile a quelli dell’epoca Giorgio II, con sottili colonne poste ai lati dei visori. Un’altra variante della vetrina da un solo pezzo è quella che si chiude con un unico sportello vetrato, permettendo così una visione perfetta dell’interno. L’utilità di queste vetrine non era tanto quella di conservare le stoviglie, quanto di mettere in mostra i pezzi della collezione di porcellana del proprietario. Qui si conserva un insieme di porcellana di Meissen, decorata con piccoli mazzi di fiori. Il carrello portavivande per la sala da pranzo è un mobile molto moderno nell’arredamento vittoriano, tuttavia è stato incluso in quasi tutte le casette realizzate nell’ultima metà del secolo. Quello a lato, è in ottone ed è molto bello, con originalissime ruote. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 7
  • 8. 8 La governante Nelle grandi case vittoriane, la governante occupava la posizione più alta tra la servitù. Aveva il ruolo della signora della casa, impartiva disposizioni ai servitori e conduceva la vita domestica della famiglia. Era una professione importante, dato che poteva arrivare a dirigere fino a duecento inservienti. La governante, come il maggiordomo, godeva di alcuni privilegi, come una camera da letto e un salotto solo per sé, i quali erano arredati con mobili di buona qualità che i signori non usavano più. La governante fu una figura imprescindibile per il buon funzionamen- to delle grandi case vittoriane. Non era facile raggiungere questa posi- zione: vi si arrivava dopo anni di apprendimento in un servizio enor- memente gerarchizzato, che cominciava quando la giovinetta prendeva servizio come terza cameriera. Però, per crescere in questa dura gerarchia, non era sufficiente pulire bene o togliere la polvere con diligenza; bisog- nava curare i propri modi, leggere e avere valori morali forti e decisi, alme- no quanto quelli dei propri padroni. La fedeltà doveva essere, inoltre, una delle maggiori virtù. Quindi la governante, come il maggiordomo, era una sorta di ritratto dei propri padroni, dei quali imitavano la scala di valori e il comportamento di vita. Il primo compito della governante all’inizio della giornata era quello di sottoporre all’approvazione della signora il programma di lavoro giornaliero. Se si aspettavano invi- tati, tali decisioni potevano avere grande importanza, allo- ra entrambe si riunivano con la cuoca. La governante con- trollava i servitori della casa e proponeva i nuovi, sui quali vigilava con molta attenzione quando entrava- no in servizio. Non si faceva nulla senza che lei supervisionasse; per esempio, quan- do si dovevano rifare i letti, la governante apriva gli armadi e dava alle inservien- ti ciò di cui avevano bisogno: né un cuscino in più, né un asciugamano in meno. Solo lei poteva aprire gli arma- di e le credenze o dare disposizioni per le pulizie di primavera, quando si dovevano togliere e lavare i pesanti tendaggi e quando i letti dovevano essere rivestiti di cotone al posto delle pesanti trapunte di piume. Nelle case di bambole, le stanze della servitù non sono ricostruite con tan- to realismo; nelle residenze della vita rea- le, inoltre, l’alto numero di inservienti ren- deva necessaria la creazione di uno spazio di riposo o di ozio per loro. Questo spa- zio, di solito, era vicino alla cucina, nel piano terra e nella parte posteriore della casa o, a volte, nelle mansarde, dove nor- malmente si trovavano le camere da let- to della servitù. In quelle stanze, la gover- nante e il maggiordomo si riunivano con gli inservienti più giovani, ai quali impartivano disposizioni e davano con- sigli come se fossero i propri figli. I PERSONAGGI COLLETTI E POLSINI RICAMATI Questi complementi davano più eleganza al vestito della governante. Qui continuano con una vistosa pettorina sulla quale brillano una spilla circolare e una catena preziosa. LA CINTURA Fatta con tela o cuoio, la cintura serviva per attaccare la châtelaine alla quale si appendevano i mazzi di chiavi, così come la borsa delle elemosine e il fazzoletto. IL VESTITO Il vestito era comodo e pratico; si apriva dall’alto verso il basso dietro la schiena ed era di lana d’inverno e di cotone d’estate, sempre nero. Le sue origini possono riscontrarsi nel déshabillé o robe de chambre, in stile francese, e si decorava con pizzi e ricami. Le cuffie e i mantelletti bianchi andarono di moda a partire dal 1870. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 8
  • 9. LA GOVERNANTE GLI ORNAMENTI DEL VESTITO I vestiti della governante erano sobri e un po’ austeri, per questo veni- vano di solito adornati con colletti ricamati, mantelline e carré. Il carré (a sinistra) era una mantellina sciolta, una specie di grande colletto rica- mato con tagli. Era realizzato con stoffe trasparenti, che le donne ave- vano l’abitudine di portare per nascondere le proprie scollature. Era fre- quente che fosse abbastanza grande per incrociarsi davanti e allacciarsi nella parte posteriore della vita. 9 LA CHÂTELAINE La châtelaine era una catena di metallo che le governanti portavano appesa alla cintura e nella quale erano a loro volta appese le chiavi delle diverse stanze della casa, di cui queste donne erano le supreme responsabili. Vi erano châtelaines molto semplici, però quelle che portavano le governanti delle grandi case erano veri e propri gioielli, come i tre modelli in basso: oro con medaglioni di smalto e orologio, oro con cammei e orologio e argento lavorato. LA CUFFIA La parola cuffia alludeva ad una grande varietà di cappelli e berretti che si usavano per raccogliere i capelli. A lato, un modello di cuffia di lino o di filo di Olanda, decorata con tagli, ricami e passa-cinte che si allacciava sotto il mento con stringhe di seta. Un altro tipo di cuffia era la papalina, la quale aveva tagli laterali sciolti, che portavano le signore nel XIX secolo anche per ricevere le visite in casa propria. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 9
  • 10. 10 LE STANZE IN MINIATURA Tra i vasi che decorano questa pasticceria e che hanno l’utilità di conservare i prodotti più vari, spiccano per bellezza quelli di metallo, smaltati con una delicata tonalità verde, e decorati con un mazzo di fiori di un color rosso vivo. Questa piccola domestica addetta alla spesa indossa un completo tutto realizzato con l’uncinetto, così come la borsetta e il suo cappello a cloche. È una figura incantevole e molto espressiva. Dell’abito di questa dama si pone in risalto la ricchezza con cui è realizzato: una seta di grande qualità tessuta in modo raffinato, con grandi mazzi di fiori e una cinta che regge la mantellina. Anche la bambola è molto bella, una realizzazione di porcellana bianca dipinta a mano, con i capelli realizzati nello stesso stampo della testa. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 10
  • 11. 11 MODERNO E TRADIZIONALE Moderno e tradizionale La pasticceria è ciò che potrebbe indicarsi come la fase moderna di un antichissimo negozio: quello del panettiere. Questa professione conobbe il suo sviluppo fino al XVIII secolo, producendo all’inizio tutti i tipi di paste e di dolci. Un secolo dopo apparvero le prime pasticcerie specializzate. Tuttavia, questo cambiamento, sebbene abbastanza sentito nelle grandi città del sud dell’Europa, incontrò molte difficoltà ad instaurarsi nei villaggi e nelle piccole città di campagna dei paesi dell’Europa centrale, dove la tradizionale pasticceria continuava ad essere ben radicata. Tutto il vano della parete destra è occupato da un grande armadio, il cui corpo superiore è diviso in scomparti come se fosse uno scrittoio. Dentro questi spazi sono riposte i filoni di pane e le brioches di grano e segale. Si tratta della parte del negozio che corrisponde alla panetteria. Questa presentazione dei dolci, in razioni pronte ad essere servite, non vuol dire che questo negozio disponga anche di uno spazio per la degustazione, ma è un’usanza delle tradizionali pasticcerie tedesche. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 11
  • 12. 1Per fare la cartella si taglia un pezzo di cartoncino di 2x3 cm e si riveste con un pezzo di carta da rilegare, simile alla pelle. Gli angoli si tagliano di sbieco e gli spigoli si ripiegano e si incollano. Sul davanti si disegna una fascia, con un pennarello color oro. 2Per fare l’asciugante, si taglia dal bastoncino di legno un pezzo di 4 mm che si taglia di nuovo a metà e si scartavetra. Nella parte piatta si incolla un cilindro di legno tornito, si tinge d’oro e si dà un po’ di colorazione nera ai dettagli. LA BOTTEGA Servizio da scrittoio Nella scrivania, o studio in miniatura, non possono mancare gli oggetti necessari per scrivere lettere o appunti. Il servizio a lato, è facile da realizzare e con un risultato perfetto. 12 3Il fermacarte è molto facile da fare: su una sfera di cristallo colorato si incolla un anello alla base, per dare maggiore stabilità. 5La piuma ideale sarebbe una piccola di canarino o di parrocchetto, ma va bene anche un pennacchio. Si tolgono i filamenti della parte inferiore e si ritaglia in una bella forma. Poi si taglia la punta affinché rimanga fissa dentro il calamaio. OCCORRENTE • CONTERIA DI CRISTALLO E FORNITURE METALLICHE • PIUMA DI UCCELLO • BASTONCINO DI LEGNO DI 1 CM DI DIAMETRO • CILINDRI DI LEGNO TORNITI • CARTONCINO SPESSO E COLLA A PRESA RAPIDA • CARTA DA RILEGARE 4Per fare il calamaio sono necessari due pezzi di cristallo diversi. Il coperchio si realizza incollando sul più piccolo un cerchio di ottone. 01_12.qxd:01_12 17-07-2009 15:39 Pagina 12