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Dalla descrizione del documento
alla comunicazione attraverso il
web
Un manifesto pre-tecnologico per l‟integrazione
 “È ormai indubitato che le carte per essere meglio
intese vanno lette là dove furono scritte. La carta che
illustra un monumento è resa più intelligibile dal
monumento medesimo; i fatti narrati dove
accaddero si fanno come visibili” (Cesare Guasti)
Una premessa
 Titolo archivisticamente provocatorio
 “L'elaborazione di un'esatta rappresentazione di una
unità di descrizione e della parti che eventualmente la
compongono attraverso la raccolta, il confronto, l'analisi
e l'organizzazione di ogni informazione che permetta di
identificare il materiale documentario e di illustrare il
suo contesto di produzione ed i sistemi di archiviazione
in base ai quali è stato organizzato”
 La descrizione archivistica come rappresentazione e
strutturazione di entità informative in relazione tra loro
 La prospettiva della comunicazione e dell‟integrazione e
gli “oggetti informativi” autonomi dai contesti
Il web come ambiente di integrazione
 Il web e il web 2.0 in particolare rappresentano gli
strumenti“naturali” per declinare nei suoi diversi
significati il concetto di integrazione delle
descrizioni, degli strumenti e degli oggetti che fanno
riferimento alle scienze documentarie e ai beni
culturali in senso ampio.
 La questione è però innanzitutto di natura culturale
Ricomporre un mondo eterogeneo
 “Cultural Heritage data is syntactically and semantically
heterogeneous, multilingual, semantically rich, and highly
interlinked. It is produced in a distributed, open fashion by
museums, libraries, archives, and media organizations, as well
as individual persons. Managing publication of such richness
and variation of content on the Web, and at the same time
supporting distributed, interoperable content creation
processes, poses challenges where traditional publication
approaches need to be re-thought”
 Contents of memory organizations are usually situated in
different silos„; the database are distributed at different level…
(Eero Hyvönen, Publishing and Using Cultural Heritage
Linked Data on the Semantic Web Locations and use
different database system and schemas)
Gli archivi: dal policentrismo della conservazione
a quello delle descrizioni
 Negli archivi italiani sul web al policentrismo
conservativo corrisponde un forte policentrismo
descrittivo
 Descrizioni e “oggetti” disseminati sul web
all‟interno di diversi sistemi
 L‟esigenza di omogeneizzare e il “caso SAN”
Integrare che cosa?
 Descrizioni archivistiche = strutture e
rappresentazioni
 “Oggetti” = tipologie documentarie diversificate
 Integrare significa rendere disponibili le entità
informative e gli oggetti cui fanno riferimento in
ambienti condivisi con altre specificità di dominio
 In via preliminare si devono individuare al riguardo
due ordini di problemi
 Percezione dell‟archivio
 Linguaggio
L‟archivio: un “monolite testuale” o una
aggregazione di “oggetti documentali”?
 Esigenza di allargare il concetto di archivio sulla scia
delle riflessioni su archivi di confine come quelli
dello sport o della moda manifestazioni già di un alto
livello di integrazione tra “documenti” e relative
descrizioni e oggetti (una scarpa è un oggetto
archivistico? E un pallone da basket?)
 Questa percezione dell‟archivio e l‟attenzione ad
aggregazioni documentali polimorfologiche
costituisce un primo passaggio verso l‟integrazione
Il linguaggio
 Web archivistico storicamente poco attento alla
comunicazione
 Ineluttabilità e specificità delle descrizioni di
dominio
 Esigenza di tradurle in forme e modelli di
comunicazione accessibili
 Comunicare gli archivi per aprirli. La scelta dei
portali SAN
 Dalla descrizione alla comunicazione attraverso un
forte lavoro redazionale
Gli archivi oltre gli archivi
 Integrazione non solo come dato tecnico ma come
politica di comunicazione
 Quindi ancora prima del dato tecnico viene la
volontà culturale di spezzare i domini disciplinari
 Integrare = aprire mondi chiusi
Le due facce del processo di integrazione
 Istituzionale e culturale
 MAB espressione di una volontà politica e culturale
 MAB “strumento” di coordinamento e programmazione di
azioni
 Tecnica e operativa
 Integrazione descrittiva
 Integrazione semantica
Integrazione descrittiva
 Lavoro redazionale di individuazione e aggregazione
di descrizioni e informazioni restituite poi in un
ambiente unitario
 Aggregazione geografica
 L‟esempio di Lombardia Beni Culturali
 Sguardo di insieme efficace ma staticità
 Vincolato alla capacità di costruzione e
mantenimento dei contenuti del soggetto erogatore
Integrazione semantica
 Processo più complesso
 Uso di web semantico e linked data
 Interazione tra macchine e non solo tra umani
 Dinamicità del processo descrittivo e cognitivo
 “Non l‟inventario sul web ma l‟inventario del web”
Linked data: dalle descrizioni archivistiche al web
di dati
 Dalla strutturazione archivistica alla strutturazione
(e alla condivisione) semantica
 “Stanare” l‟informazione archivistica e distribuirla
sul web a diversi livelli mettendola in condizione di
sviluppare il suo potenziale in contesti informativi ed
euristici diversificati.
 “Produrre linked data significa, dunque, esprimere i
significati delle informazioni, renderle condivisibili
fra differenti applicazioni e utilizzabili da
applicazioni diverse da quelle per cui erano state
originariamente create” (Guerrini 2012)
Il riuso delle descrizioni
 Questo approccio sembra del resto allinearsi al concetto
di descrizioni separate che il mondo archivistico applica
nel proprio modello descrittivo e che gli standard di
descrizione hanno definitivamente consacrato
“descrizioni coerenti, appropriate ed autoesplicative”
(ISAD)
 “L‟atomizzazione della struttura dell‟informazione
esprime le caratteristiche del web di dati; non si ha più
un oggetto monolitico, bensì un insieme di singoli dati,
delle particelle minime – atomi – riaggregabili con
modalità e finalità differenti; ogni attributo dell‟oggetto
ha un valore in sé, partecipa alla sua natura, tramite
relazioni parlanti, auto esplicanti” (Guerrini 2012)
Rigenerare le descrizioni
 Fondamentalmente insomma si tratta di pensare o
tornare a pensare ai dati archivistici non come a
insiemi di relazioni chiuse e cristallizzate ma come
insiemi di descrizioni auto esplicative che possono o
non possono essere vincolate tra loro. Bisogna cioè
trasformare le descrizioni testuali in espressioni
strutturate capaci di aprirsi a ontologie più ampie
portando a galla il loro significato informativo in un
contesto più ampio e diversificato.
Ontologie
 In questo senso e in aggiunta a questo un buon
punto di partenza ricco di spunti di riflessioni è il
lavoro condotto a suo tempo dalla Direzione
Generale degli Archivi in merito alla costituzione di
ontologie archivistiche
 Le ontologie di XDams
Conclusioni
 Il potenziamento della comunicazione delle
descrizioni e degli oggetti non risiede allo stato
attuale solo nell‟ottimizzazione dei sistemi
informativi archivistici
 La possibilità di integrare le descrizioni secondo le
logiche del web semantico e di combinarle con altri
sistemi e altri domini genera opportunità di effettiva
visibilità comunicativa

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Stelline 2013 - Federico Valacchi

  • 1. Dalla descrizione del documento alla comunicazione attraverso il web
  • 2. Un manifesto pre-tecnologico per l‟integrazione  “È ormai indubitato che le carte per essere meglio intese vanno lette là dove furono scritte. La carta che illustra un monumento è resa più intelligibile dal monumento medesimo; i fatti narrati dove accaddero si fanno come visibili” (Cesare Guasti)
  • 3. Una premessa  Titolo archivisticamente provocatorio  “L'elaborazione di un'esatta rappresentazione di una unità di descrizione e della parti che eventualmente la compongono attraverso la raccolta, il confronto, l'analisi e l'organizzazione di ogni informazione che permetta di identificare il materiale documentario e di illustrare il suo contesto di produzione ed i sistemi di archiviazione in base ai quali è stato organizzato”  La descrizione archivistica come rappresentazione e strutturazione di entità informative in relazione tra loro  La prospettiva della comunicazione e dell‟integrazione e gli “oggetti informativi” autonomi dai contesti
  • 4. Il web come ambiente di integrazione  Il web e il web 2.0 in particolare rappresentano gli strumenti“naturali” per declinare nei suoi diversi significati il concetto di integrazione delle descrizioni, degli strumenti e degli oggetti che fanno riferimento alle scienze documentarie e ai beni culturali in senso ampio.  La questione è però innanzitutto di natura culturale
  • 5. Ricomporre un mondo eterogeneo  “Cultural Heritage data is syntactically and semantically heterogeneous, multilingual, semantically rich, and highly interlinked. It is produced in a distributed, open fashion by museums, libraries, archives, and media organizations, as well as individual persons. Managing publication of such richness and variation of content on the Web, and at the same time supporting distributed, interoperable content creation processes, poses challenges where traditional publication approaches need to be re-thought”  Contents of memory organizations are usually situated in different silos„; the database are distributed at different level… (Eero Hyvönen, Publishing and Using Cultural Heritage Linked Data on the Semantic Web Locations and use different database system and schemas)
  • 6. Gli archivi: dal policentrismo della conservazione a quello delle descrizioni  Negli archivi italiani sul web al policentrismo conservativo corrisponde un forte policentrismo descrittivo  Descrizioni e “oggetti” disseminati sul web all‟interno di diversi sistemi  L‟esigenza di omogeneizzare e il “caso SAN”
  • 7. Integrare che cosa?  Descrizioni archivistiche = strutture e rappresentazioni  “Oggetti” = tipologie documentarie diversificate  Integrare significa rendere disponibili le entità informative e gli oggetti cui fanno riferimento in ambienti condivisi con altre specificità di dominio  In via preliminare si devono individuare al riguardo due ordini di problemi  Percezione dell‟archivio  Linguaggio
  • 8. L‟archivio: un “monolite testuale” o una aggregazione di “oggetti documentali”?  Esigenza di allargare il concetto di archivio sulla scia delle riflessioni su archivi di confine come quelli dello sport o della moda manifestazioni già di un alto livello di integrazione tra “documenti” e relative descrizioni e oggetti (una scarpa è un oggetto archivistico? E un pallone da basket?)  Questa percezione dell‟archivio e l‟attenzione ad aggregazioni documentali polimorfologiche costituisce un primo passaggio verso l‟integrazione
  • 9. Il linguaggio  Web archivistico storicamente poco attento alla comunicazione  Ineluttabilità e specificità delle descrizioni di dominio  Esigenza di tradurle in forme e modelli di comunicazione accessibili  Comunicare gli archivi per aprirli. La scelta dei portali SAN  Dalla descrizione alla comunicazione attraverso un forte lavoro redazionale
  • 10. Gli archivi oltre gli archivi  Integrazione non solo come dato tecnico ma come politica di comunicazione  Quindi ancora prima del dato tecnico viene la volontà culturale di spezzare i domini disciplinari  Integrare = aprire mondi chiusi
  • 11. Le due facce del processo di integrazione  Istituzionale e culturale  MAB espressione di una volontà politica e culturale  MAB “strumento” di coordinamento e programmazione di azioni  Tecnica e operativa  Integrazione descrittiva  Integrazione semantica
  • 12. Integrazione descrittiva  Lavoro redazionale di individuazione e aggregazione di descrizioni e informazioni restituite poi in un ambiente unitario  Aggregazione geografica  L‟esempio di Lombardia Beni Culturali  Sguardo di insieme efficace ma staticità  Vincolato alla capacità di costruzione e mantenimento dei contenuti del soggetto erogatore
  • 13. Integrazione semantica  Processo più complesso  Uso di web semantico e linked data  Interazione tra macchine e non solo tra umani  Dinamicità del processo descrittivo e cognitivo  “Non l‟inventario sul web ma l‟inventario del web”
  • 14. Linked data: dalle descrizioni archivistiche al web di dati  Dalla strutturazione archivistica alla strutturazione (e alla condivisione) semantica  “Stanare” l‟informazione archivistica e distribuirla sul web a diversi livelli mettendola in condizione di sviluppare il suo potenziale in contesti informativi ed euristici diversificati.  “Produrre linked data significa, dunque, esprimere i significati delle informazioni, renderle condivisibili fra differenti applicazioni e utilizzabili da applicazioni diverse da quelle per cui erano state originariamente create” (Guerrini 2012)
  • 15. Il riuso delle descrizioni  Questo approccio sembra del resto allinearsi al concetto di descrizioni separate che il mondo archivistico applica nel proprio modello descrittivo e che gli standard di descrizione hanno definitivamente consacrato “descrizioni coerenti, appropriate ed autoesplicative” (ISAD)  “L‟atomizzazione della struttura dell‟informazione esprime le caratteristiche del web di dati; non si ha più un oggetto monolitico, bensì un insieme di singoli dati, delle particelle minime – atomi – riaggregabili con modalità e finalità differenti; ogni attributo dell‟oggetto ha un valore in sé, partecipa alla sua natura, tramite relazioni parlanti, auto esplicanti” (Guerrini 2012)
  • 16. Rigenerare le descrizioni  Fondamentalmente insomma si tratta di pensare o tornare a pensare ai dati archivistici non come a insiemi di relazioni chiuse e cristallizzate ma come insiemi di descrizioni auto esplicative che possono o non possono essere vincolate tra loro. Bisogna cioè trasformare le descrizioni testuali in espressioni strutturate capaci di aprirsi a ontologie più ampie portando a galla il loro significato informativo in un contesto più ampio e diversificato.
  • 17. Ontologie  In questo senso e in aggiunta a questo un buon punto di partenza ricco di spunti di riflessioni è il lavoro condotto a suo tempo dalla Direzione Generale degli Archivi in merito alla costituzione di ontologie archivistiche  Le ontologie di XDams
  • 18. Conclusioni  Il potenziamento della comunicazione delle descrizioni e degli oggetti non risiede allo stato attuale solo nell‟ottimizzazione dei sistemi informativi archivistici  La possibilità di integrare le descrizioni secondo le logiche del web semantico e di combinarle con altri sistemi e altri domini genera opportunità di effettiva visibilità comunicativa