1. Progetto - STAGE “… non solo look!” IV B istituto “E. Ainis” Messina La parte teorico-formativa del progetto, ha riguardato un approfondimento in classe, sulla tematica del lavoro, sulle nuove forme di produzione, sulla situazione dei mercati, sulle teorie filosofico-sociali che accompagnano il lavoro, sulle dinamiche psicologiche che intervengono nella scelta e nella motivazione al lavoro. La fase formativo-osservativa si è svolta prima, presso il Corso di Laurea in “design e discipline della Moda” della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Urbino , per venire a contatto con un ambiente di studio fortemente legato al settore prescelto (tessile-abbigliamento) e collegarsi quindi in maniera più diretta, per quanto sempre teorica, all’ambito di ricerca trattato. Poi, si è centrata l’attenzione sulle normative vigenti in materia di lavoro e sulla condizione generale del settore prescelto attraverso l’incontro con esperti (in particolare: un’esperta in economia, due rappresentanti della Confindustria di Messina e alcuni esponenti dell’Associazione “Libera” di don Luigi Ciotti ), tramite una conoscenza diretta di alcune imprese del settore (attività di stage-osservativo, vera e propria, svolta presso le aziende: “Pieroguidi S.P.A.”, “BlueLineProject S.P.A., “Lavanderia Centro Italia”, “Piazza castello S.P.A.” e l’incontro con la dott.ssa Girasella presso la Società “Sviluppo Italia S.P.A.” che fornisce consulenza e funge da tramite con la regione Sicilia per ottenere finanziamenti per iniziare un’attività di impresa).
3. Nella seconda metà del quattrocento Urbino si trasformò da borgo medioevale in città rinascimentale per volere del duca Federico da Montefeltro. Al centro, il duca fece erigere il Palazzo, non più unicamente simbolo del potere militare del Signore, ma anche della sua liberalità e cultura.
4. Sono da ricordare alcuni capolavori assoluti della storia dell'arte qui conservati : due fra le più enigmatiche opere di Piero Della Francesca, la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia. La Muta di Raffaello e il Miracolo dell' Ostia Profanata di Paolo Uccello
5. Paolo Uccello: La Profanazione dell'Ostia (particolare) Piero della Francesca: La Flagellazione Piero della Francesca: Madonna di Senigallia Raffaello: Ritratto di Gentildonna (La Muta)
6. UNIVERSITA’ DI URBINO Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Design e discipline della moda Il progetto formativo del Corso ha lo scopo di fornire agli studenti un’adeguata formazione teorica di base e le competenze necessarie per poter operare nel mondo della moda, dall’ideazione del prodotto alla sua realizzazione. I laureati del Corso possono aspirare ad un’occupazione in aziende del settore tessile-abbigliamento e degli accessori in qualità di responsabile dell’Ufficio stile; in studi di progettazione, design e consulenza modellistica e stilistica, con competenze specifiche nella tecnologia dei materiali, nella produzione, comunicazione e commercializzazione delle collezioni di moda.
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8. 28 febbraio mattina conferenza su “ La nobilitazione del tessuto ”, presso l’Università di Urbino. L’imprenditore F. Pedini, titolare dell’Azienda “Lavanderia Centro Italia”, ha presentato la sua attività. Egli ha detto che nella sua fabbrica, 8 ricercatori studiano giornalmente i tessuti e i materiali da utilizzare per i loro trattamenti. Una delle peculiarità di questa azienda, oltre al trattamento dei tessuti, è anche quella della diretta costruzione dei macchinari con cui si lavorano i capi d’abbigliamento. Pomeriggio Visita alla Lavanderia Centro Italia L’Azienda ha 200 dipendenti, di cui alcuni extracomunitari e si trova a S. Angelo in Vado. Si trattano circa 12.000 capi al giorno su richiesta, per lo più, di grossi stilisti, quali Rocco Barocco, Roberto Cavalli, Ferrè, Dolce e Gabbana, Armani e altri, ma anche di case meno note e di qualunque cliente si rivolga all’azienda.
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10. 29 febbraio, intera giornata visita dell’azienda “Piero Guidi”- Schieti di Urbino. Dall’incontro con l’imprenditore è emersa l’importanza che ha ognuno di noi in quanto uomo, Piero Guidi dice infatti che il rapporto umano deve essere sempre messo al primo posto anche nella gestione di un attività produttiva come la sua. Nella sua azienda, molte decisioni e programmi sono frutto appunto, di discussioni e riflessioni “collettive”. Le linee da lui create come “Magic Circus”, “Angeli del nostro tempo”, si ispirano alla fantasia, alla magia, all’amore. Il simbolo che rappresenta la marca Piero Guidi, raffigura due angeli che si abbracciano in volo, un uomo e una donna … “perché ognuno di noi può essere un angelo e perché comunque l’angelo è una forma di spiritualità presente in quasi tutte le religioni, quindi la pace, la sensazione che irradia, sono da ritenersi universali.” la ditta dà all’angelo, esattamente questa definizione: “Un angelo è colui o colei che ha sviluppato tutto il suo potenziale di volontà, di intelligenza, di saggezza, di calore, di capacità percettiva, di giocosità, sente amore e rispetto per la natura, cerca di affermare valori positivi nella vita sociale, mostra curiosità e interesse per tutto ciò che è nuovo.”
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13. URBANIA La Urbania rurale si trasforma negli anni ’50 nella “valle del jeans.” È in questo distretto industriale che si formano le più importanti aziende, oggi leader per la produzione del jeans, come la Incom, la Ideal Blue, l’ Italian Fashion, la Quadrifoglio e la Blue-Line. Alcune di esse inizialmente façoniste, che cioè confezionavano su ordinazione e in serie, successivamente sono arrivate, ad intraprendere la strada del marchio proprio. è diventata protagonista nella metà del Novecento di una grande affermazione industriale.
14. La storia del jeans Il pantalone a cinque tasche di tessuto più famoso della storia, deriva il suo nome da un migrante bavarese di nome Levi-Strauss , il quale fondò la prima e più importante azienda che tuttora porta ancora il suo nome: la Levi’s . L’origine del nome Blue Jeans, invece, viene fatta risalire alla storpiatura che la lingua inglese ha dato nel tempo al “Blue de Genes” (blu di Genova), nome con il quale veniva indicato un tipo di telone di colore blu che veniva usato sulle navi per le vele e per la copertura delle merci.
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24. 14-16-18 aprile 2008 ci siamo recati presso la ditta “Piazza Castello “ di Gliaca di Piraino (ME ), accompagnati dalle proff. Cacciola e Morisani. Visita agli uffici amministrativi e incontro con il titolare Giuseppe Pizzino e alcuni suoi collaboratori. Lo stage è continuato nella fabbrica che ha sede a Brolo (ME), per vedere direttamente la produzione. La produzione è stata fino al 1998 solo di camiceria maschile, poi è diventata anche femminile. Il sig. Pizzino ci ha raccontato la storia della sua azienda, che è nata nel 1967 ad opera di suo padre, il quale ha dedicato il nome e il logo della ditta al “Castello di Brolo”. Il suo cavallo di battaglia è stato il made in Sicily e adesso il made in Italy, questa caratteristica le consente di essere competitiva sul mercato, infatti è andata via via allargandosi e consolidandosi a livello nazionale, fino a raggiungere oggi i 100 punti vendita in tutt’Italia e in Svizzera, all’inizio erano 5 e solo in Sicilia.
27. ALCUNE RIFLESSIONI . . . La fabbrica “Piazza Castello S.P.A.” non è un capannone come quelli che abbiamo visitato al Nord, è molto più piccola ed è un grande e vecchio edificio al centro del paese; la produzione è svolta principalmente al 1° piano di questo stabile e sicuramente quindi la luce e l’aria non mancano! È sempre una fabbrica però, e il rumore e la ripetitività e la monotonia e standardizzazione del lavoro sono sempre gli stessi! Come nelle precedenti esperienze, abbiamo osservato gli operai a lavoro, impegnati in tutte le fasi della produzione, e abbiamo maturato sempre più il senso del rispetto e della considerazione per questi lavoratori! Il sig. Pizzino è stato molto gentile con noi e forse, oltre a presentare la sua attività, in effetti ci ha “regalato” una lezione di vita!