STM - Special Training Method
Sammy Marcantognini
ANNO EDIZIONE: 2018
GENERE: Libro
CATEGORIE: Psicologia sportiva
ISBN: 9788860285607
PAGINE: 206
Manuale operativo per la formazione, l'educazione e la prestazione
Con la collaborazione di Angelo Vicelli, Giuseppe Sinacori, Francesca Fraternale Meloni
Una guida molto fruibile, sintesi di diversi anni di lavoro eseguito sul campo nell'ambito dell'allenamento mentale nello sport, inteso come forma di condizionamento che può essere anche trasferita a molti tratti della vita quotidiana. Un vero e proprio training che si concretizza in un metodo applicativo: lo Special Training Method.
Partendo dalla consapevolezza che nella psicologia i risultati possono essere molto diversi dalle premesse, questo metodo offre variegate possibilità di declinazione in base ai soggetti e alle situazioni coinvolti.
Premessa basilare è quella di avvicinarsi a questa proposta in maniera scettica, così da trarne gli elementi utili ed eventualmente dibattere gli elementi meno efficaci o addirittura confutabili.
Uno strumento di formazione ed arricchimento per sportivi, allenatori, atleti, educatori e manager, con caratteristiche di funzionalità derivanti da numerosissime e produttive esperienze pratiche.
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CAPITOLO 1 - Le capacità di base
La capacità di anticipazione
Di seguito alcune definizioni:
“La capacità di anticipazione si impara aspettando“.
“È l’abilità di intuire un movimento partendo dal modus dell’azione
che lo precede”, Meinel.
È quella “pre-visione” che permette, sulla base di una valutazione
probabilistica, di dare la migliore delle risposte all’azione in relazione
al contesto che si propone, programmando e riprogrammando le
proprie scelte tramite feedforward e feedback.
”È un processo mentale di presupposto a qualsiasi atto motorio”,
Donati.
“La precisione e l’efficacia dell’anticipazione sono legate fortemente
al bagaglio individuale di conoscenze”, Donati.
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CAPITOLO 1 - Le capacità di base
Attività per sviluppare
la capacità di anticipazione
Qui di seguito sono proposte due attività stimolanti e allenanti la
capacità di anticipazione motoria. Anche l’osservare l’allievo che si
cimenta in questi compiti è sicuramente “un’attività diagnostica” per
valutare attitudine e atteggiamento mentale di fronte alle problema-
tiche poste dall’esercizio. Le due attività rappresentano per il lettore
un input e uno stimolo sul quale costruire una serie di attività ulteriori
basate sul concetto neurologico e psicologico principale, stimolato
dal lavoro sulla capacità di anticipazione.
La prima proposta è per i settori giovanili, la seconda per allievi adul-
ti. In entrambe le proposte, è determinante la comunicazione del
trainer, il tipo di messaggio e la quantità di informazioni che fornisce
agli allievi, la quale deve essere il più possibile limitata, appunto per
permettere, tramite il problem solving di arrivare ad una consapevo-
lezza e ad una maggiore padronanza degli apprendimenti.
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CAPITOLO 2 - Lo Special Training Method
Origini filosofiche del STM
Tutto il metodo e i decaloghi che lo riassumono pongono le radici
filosofiche sul lavoro di due autori del passato: Marco Aurelio e Baru-
ch Spinoza. Il primo ha impostato una filosofia che si materializzava
in concetti, precetti e regole che organizzassero la sua vita, il com-
portamento e gli atteggiamenti con i quali doveva affrontare proble-
mi e situazioni diverse. Il secondo, Spinoza, ha scritto la sua opera
principale, l’ "Ethica", nella quale ha tentato di dare spiegazione e
organizzazione a tutto ciò che riguarda il mondo dell’emozione, della
relazione e della formazione della persona.
A questo punto, dopo queste premesse concettuali, e dopo averne
illustrato i presupposti filosofici, si può approcciare tecnicamente il
metodo, entrando nell’ambito specifico della psicologia dello sport,
dei suoi principi teorici, ma soprattutto delle sue applicazioni prati-
che “in campo”; verrà mostrato come sia possibile lavorare sulle di-
verse aree che coinvolgono soprattutto gli aspetti mentali, attraverso
un programma di interventi strutturati metodicamente nell’arco del
tempo e validi sia per il singolo allievo che per la squadra.
Il metodo proposto si chiama STM - Special Training Method e viene
sintetizzato nell’acronimo SPECIAL.
Esso prevede la presentazione di un decalogo all’allievo, attraverso
l’esposizione delle regole, ma anche attraverso attività pratiche che
possono meglio permettere l’assimilazione dei concetti.
Questo decalogo appunto contiene le “regole” principali di approc-
cio al lavoro psicologico e all’allenamento, che verrà svolto successi-
vamente, e viene consegnato in forma cartacea o in formato digita-
le all’allievo. L’impostazione si è appositamente ispirata a un valore
quasi “religioso” del contenuto: l’allievo deve sapere che se non ri-
spetta con “fede” i principi e i contenuti di questo decalogo, il suo
percorso verso l’obiettivo molto probabilmente fallirà. È importante,
se possibile, che anche l’ambiente intorno all’allievo (genitori, diri-
genti, altri tecnici, sponsor) aderisca e segua a sua volta altrettanto
scrupolosamente “l’orientamento filosofico”. Ancora più importante
e fondamentale è che i trainers seguano con modalità ancora più
stringenti il decalogo.
L’esempio trasmesso dai loro atteggiamenti durante gli allenamenti
e, soprattutto, nel corso delle gare, risulterà più importante di even-
tuali consigli verbali.
“La nazione che meglio saprà usare il ferro soggiogherà sempre
quella che avrà più oro e meno coraggio.” Voltaire.
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CAPITOLO 2 - Lo Special Training Method
Il lavoro consiste nel costruire con l’allievo, giovane o adulto che sia,
una struttura di pensiero che gli permetta di affrontare nella maniera
migliore la sua attività.
Questo tipo di approccio non caratterizza solo la fase iniziale, ma è
un “modus vivendi” che interesserà tutto il processo di collaborazio-
ne.
Questo tipo di approccio dovrebbe coinvolgere l’allievo e anche tut-
te le risorse umane che lo circondano.
Quindi, soprattutto nell’allenamento e nelle prestazioni, si andrà a
lavorare sugli aspetti della “filosofia”, perché quello sarà il momento
in cui l’allievo e tutto lo staff saranno sé stessi.
L’approccio si basa su tre valori fondamentali e va a concretizzarsi in
un decalogo che rappresenta le premesse di un metodo (STM). Nella
presentazione del decalogo è importante esporre anche i tre valori,
perché, appunto, indirizzano gli atteggiamenti che il decalogo vuole
“regolamentare”.
Al fine di poter lavorare sulle sette aree del metodo, è fondamentale,
un approfondimento sui tre valori, che costituiscono i pilastri fonda-
mentali di tutta la parte applicativa del metodo stesso.
I tre valori fondamentali
Il perché organizza e struttura il come
È l’allievo che convince lo staff che conviene allenarlo. È l’allievo che
motiva il trainer e non viceversa. Nel percorso per il raggiungimento
di obiettivi di diverso tipo, il trainer può organizzare una didattica
o una programmazione stimolante, ma il processo motivazionale, e
quindi l’energia che spinge ad andare avanti (aggressività), è una
dinamica tutta interna e quindi intrinseca dell’allievo.
Scopo di questa attività è quello di indagare sulle reali motivazioni
dell’allievo osservandone il linguaggio del corpo, gli atteggiamenti e
le modalità di approccio alle difficoltà: un esercizio che di fatto è un
vero e proprio test sulla motivazione.
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CAPITOLO 3 - I moduli di lavoro STM
I 7 moduli di lavoro
È utile e importante, come detto in precedenza, che prima di proce-
dere alla parte più prettamente psicologica del STM, siano introdotte
le necessarie premesse filosofiche. La filosofia è infatti propedeutica
alla psicologia e anche nell’applicazione degli aspetti psicologici è
molto importante tenere sempre a mente i precetti filosofici.
L’acronimo SPECIAL, che sintetizza il metodo, richiama i sette modu-
li di lavoro psicologico che il trainer può utilizzare per la programma-
zione dei suoi allenamenti.
Non è necessario proporre i sette moduli secondo una scaletta o un
ordine prestabilito; infatti il trainer, in modo autonomo e flessibile,
potrà scegliere di proporre le singole attività in base a ciò che riterrà
utile per il suo allievo o per la sua squadra.
Nello specifico, le sette lettere dell’acronimo SPECIAL corrispondo-
no ai seguenti moduli di intervento:
ensations: lavoro sul sentire corporeo per un’adeguata valuta-
zione e potenziamento dell’intelligenza motoria.
ersonality: per offrire, attraverso l’approccio bioenergetico, una
chiave di lettura che permetta di lavorare nel giusto modo con
le differenti tipologie di allievi.
motions: per conoscere le emozioni, allenarle e imparare a ge-
stirle in modo funzionale al raggiungimento degli obiettivi.
oncentration: per allenarsi a trovare il giusto focus e a modulare
l’attenzione in maniera efficace ai fini della performance.
ntelligence: parola chiave, che viene esplorata nelle sue diverse
declinazioni e applicazioni, con particolare attenzione all’intelli-
genza agonistica, a quella visuo-spaziale e alle loro dimensioni.
ggressiveness: nel suo più originario significato di andare verso
l’obiettivo per soddisfare un proprio bisogno o desiderio: come
allenarla?
eadership: per individuare quale stile di comunicazione e con-
duzione deve avere un buon leader per guidare i propri membri
al raggiungimento degli obiettivi e della migliore performance.
S
P
E
C
I
A
L
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TESTIMONIANZE
Ho iniziato a lavorare con Sammy nell’esta-
te del 2015. Come mai proprio quell’anno?
Perché dopo tanti anni tornavo a gioca-
re nella massima serie del campionato di
pallavolo da protagonista e volevo essere
pronta ad affrontarlo nel migliore dei modi.
Sinceramente non sapevo che tipo di lavo-
ro mi aspettava e già dal primo incontro ho
avuto modo di provare su me stessa la forza
della mente. Lavorare con altri atleti, anche
di altri sport, ti mette nella condizione di esplorare quelle sfere emo-
tive che pensavi di poter controllare. Da quel giorno ho iniziato un
viaggio nella parte più profonda dell’IO che comprendeva la sfera
professionale ma soprattutto quella personale. Segnare i confini del
mio spazio “vitale”, conoscere e accettare i tratti della mia persona-
lità, visualizzarmi come un leader nella squadra dove avrei giocato,
controllare, accettare e convivere con le emozioni : questi sono stati
gli obiettivi raggiunti con la metodologia di Sammy, al quale mi sono
completamente, ciecamente, affidata!
Elisa Cella Volley Femminile
(Campionessa Italiana, Coppa Italia,
Supercoppa Italiana, Coppa Cev)
Ho avuto il piacere di lavorare con Sammy
e il suo staff per 2 stagioni, ho effettuato
sia colloqui che allenamenti pratici in pale-
stra con l’obiettivo di alzare l’asticella nel-
la performance sportiva; i lavori sono stati
principalmente incentrati sulla regolazione
e gestione dell’attivazione e sulla ricerca
di una maggiore aggressività agonistica.
Questa esperienza mi ha fatto conoscere a
fondo i miei punti di forza e anche quelli
deboli, su cui ho successivamente lavorato. Penso sia fondamentale
per raggiungere un alto livello sportivo e non, che oggi è sempre più
elevato, lavorare sui particolari e sull’approccio mentale.
A Sammy e i compagni di allenamenti un sentito ringraziamento per le
esperienze intense condivise; mi hanno lasciato qualcosa che porteró
per sempre con me.
Nicola Benedetti Pentathlon Moderno
(7 volte Campione Italiano,
Olimpiadi Pechino 2008, Londra 2012,
Campione del mondo a squadre 2012,
Vittoria Word Cup 3 Hungary 2012)
TESTIMONIANZE
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TESTIMONIANZE
Dieci anni di intensa collaborazione tra
Sammy e la sua squadra con l'Istituto
Comprensivo "M. Nuti" di Fano hanno
fatto sì che lo sport diventasse elemento
di apprendimento condiviso, cooperativo
e aggregante di tutte le diversità.
La metodologia utilizzata è attenta
all'applicazione di quanto affermato da
Albert Einstein: "Ognuno è un genio. Ma
se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui
passerà tutta la sua vita a credersi stupido."
Edoardo Urani Dirigente Scolastico
Il volume di Sammy Marcantognini descri-
ve in modo snello, puntuale e chiaro le
esperienze sul campo che lo hanno con-
dotto all'elaborazione di un metodo di la-
voro innovativo per il mondo dello sport
ed applicabile tanto agli atleti quanto agli
allenatori ed agli educatori. Un metodo
che pone l'attenzione su aspetti dell'in-
dividuo spesso trascurati, o quanto meno
non presi nella giusta considerazione, quando si parla di attività spor-
tiva e non solo.
Non a caso Marcantognini definisce questo metodo di formazione
Special. Un termine che nel caso specifico non è solo un aggettivo,
cioè non definisce solo la tipologia del metodo, appunto, speciale,
inedita, ma rappresenta l'acronimo di ciò che il metodo comprende:
Sensations (S), Personality (P), Emotions (E), Concentration (C), Intel-
ligence (I), Aggressiveness (A), Leadership (L).
Il pregio del metodo elaborato da Sammy è, oltre al fatto di essere
innovativo dando rilievo ad aspetti fino ad oggi scarsamente analiz-
zati, quello di poter essere facilmente applicato in ambito sportivo di
alto livello, ma anche nei settori di base.
Sicuramente parliamo di un significativo contributo per il mondo
sportivo che Sammy sta dando grazie alla sua comprovata professio-
nalità ed esperienza maturata in anni di attività.
Maria Teresa D’Angelo Dirigente
(Direttore Scientifico Scuola
regionale dello Sport delle Marche)
8. www.calzetti-mariucci.it
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