L’Italia vista da fuori, da altri paesi, da altre realtà, da punti di vista diversi. Con il filtro di occhi internazionali e analisi non schiacciate sul presente e sui problemi contingenti, bensì proiettando uno sguardo di lungo periodo sul futuro. veDrò, think net che raccoglie protagonisti generazionali della vita del Paese, inaugura un nuovo filone di attività. Si parte con Visto da Parigi e con la presentazione di un rapporto curato dall’Università Sorbona e dall’ufficio studi MPS, in una logica di scambio e ritorno delle idee. Tema centrale la crescita in Italia, con una analisi innovativa delle leve della crescita per il sistema paese, i suoi territori, le imprese. Se non si torna a crescere si rischia di restare schiacciati dal peso del debito pubblico e di rimanere intrappolati in una stagnazione economica e in una società immobile. Dal gruppo di lavoro Visti da Fuori di veDrò nascono alcuni spunti di riflessione e otto priorità, quale contributo generazionale al dibattito per una crescita sana e sostenibile.
Il manifesto di #Tutticitti 10 buone ragioni per dire si alla cultura dello s...
Otto parole per crescere. Da veDrò idee per superare la crisi italiana
1. Centrale Fies di Dro (Tn) om
grazie a Treed
emissioni zero
veDrò2011 è a
28-31 agosto 2011
nel CAOS
Otto parole per crescere
L’Italia vista da fuori, da altri paesi, da altre realtà, da punti di vista diversi. Con il filtro
di occhi internazionali e analisi non schiacciate sul presente e sui problemi contingenti,
bensì proiettando uno sguardo di lungo periodo sul futuro. veDrò, think net che raccoglie
protagonisti generazionali della vita del Paese, inaugura un nuovo filone di attività. Si
parte con Visto da Parigi e con la presentazione di un rapporto curato dall’Università Sor-
bona e dall’ufficio studi MPS, in una logica di scambio e ritorno delle idee. Tema centrale
la crescita in Italia, con una analisi innovativa delle leve della crescita per il sistema pa-
ese, i suoi territori, le imprese. Se non si torna a crescere si rischia di restare schiacciati
dal peso del debito pubblico e di rimanere intrappolati in una stagnazione economica e in
una società immobile. Dal gruppo di lavoro Visti da Fuori di veDrò nascono alcuni spunti
di riflessione e otto priorità, quale contributo generazionale al dibattito per una crescita
sana e sostenibile.
Europa blico e privato nello sviluppo dei 3/4
settori ad alta e medio-alta tecnologia
dalle precedenti generazioni. Per una
operazione di inclusione e mobilità ge-
La strategia italiana per la crescita e per (i.e. aerospaziale, meccatronica, na- nerazionale occorre mettere in moto la
il rilancio della competitività va aggan- notecnologie, energie rinnovabili) dove ricchezza, rompendo dualismi gene-
ciata a quella europea. L ’Italia deve pro- l’Italia dispone o potrebbe disporre di razionali e occupazionali, e favorendo
porsi tra i motori della Strategia Europa una solida storia industriale e campio- invece meccanismi che consentano alle
2020, per fare dell’Europa non un vin- ni nazionali da coltivare e promuovere. nuove generazioni di avviarsi a una pro-
colo esogeno ma un faro da agganciare Non è una riedizione in salsa moderna fessione e all’indipendenza, non in una
e da alimentare per tornare a crescere, della vecchia strategia dell’industria di logica di assistenzialismo intergenera-
dagli Eurobond al brevetto europeo mo- Stato, ma una risposta a un fenome- zionale ma rafforzando la responsabilità
nolingua. L’Italia deve ritornare a guar- no di competizione globale che vede la individuale e l’emancipazione dei giova-
dare all’Europa con un piglio diverso e nascita di poderosi poteri monopolistici ni, dagli incentivi al risparmio finalizzato
risolvere la cronica incapacità di orga- internazionali sostenuti da politiche in- alla formazione universitaria dei figli e
nizzare i propri interessi nazionali sia dustriali e di sistema. La dimensione si dei nipoti a nuovi meccanismi di “pre-
a livello economico che politico, a dif- può e deve anche sostanziare nelle “reti stito intergenerazionale”.
ferenza di altri sistemi paese, a partire d’impresa” e foreste produttive, come
dalla valorizzazione del capitale umano evidenziato dal rapporto MPS, anche per
all’estero e dei consessi internazionali. dare un prospettiva di crescita, anche Rischio
dimensionale, alle piccole imprese in- Rischio significa anche opportunità e
novative e creative che rappresentano
Consapevolezza un caposaldo della nostra economia.
cambiamento. Dare priorità alla cre-
scita significa dare priorità alle imprese.
Crescita, futuro, progetto sono parole di L’obiettivo “massa critica” è da perse- Investire in tecnologia e in innovazione
cui l’Italia deve riappropriarsi in un’ope- guire anche sui servizi, a partire dalle “di prodotto” richiede capitale di rischio
razione di conoscenza, abbinando a una infrastrutture materiali e immateriali di (a copertura degli asset immateriali,
forte presa di responsabilità sul tema valorizzazione del “sistema arte e cultu- quali brevetti, marchi, brand), mentre
del debito pubblico una strategia-paese ra” italiano. un’innovazione “di processo” (basa-
orientata al futuro, al dinamismo e alla ta su asset materiali, dai macchinari ai
crescita, recuperando accanto al pro- capannoni, in via prevalente la nostra
getto-paese anche un “sogno-paese”. Mobilità e Inclusione situazione attuale) può basarsi mag-
Questo deve valere in particolare per le Vanno rilanciate politiche per la cre- giormente su capitale di debito. L’attuale
nuove generazioni attualmente bloc- scita, sbloccando meccanismi incep- impianto fiscale è penalizzante nei con-
cate in uno stato di “sospensione”, in pati della società, nell’economia, nella fronti del capitale direttamente inve-
mancanza degli strumenti necessari per politica e attivando i flussi e le storie stito in capitale di rischio delle imprese
pendere in mano il proprio destino. positive che esistono nel nostro Paese. (specialmente se medio piccole) rispet-
L’Italia, con un elevato livello di ricchez- to alle forme di investimento in rendite
za e un modesto sviluppo dei redditi, si finanziarie e immobiliari. Va promossa
Dimensione configura come un “paese di stock” e la creazione ’incentivi all’investimento
Per crescere e aumentare la produtti- non di flusso, elemento positivo rispet- in capitale di rischio soprattutto nelle
vità dei fattori economici in un mondo to alla tenuta dei conti nazionali, ma di imprese ad alta e media tecnologia che
globale caratterizzato da un alto tas- staticità nello sviluppo economico oltre possono attrarre capitali internaziona-
so d’innovazione tecnologica serve la che indiretto disincentivo a investire nel li e misure antielusive per consentire il
grande e media impresa e una politica capitale umano e nelle nuove genera- “rimpatrio di redditività” da parte della
industriale decisa a livello nazionale. zioni, a favore della rendita prodotta media e grande impresa e ridurre fette
Occorre convogliare gli sforzi di pub- dalla ricchezza esistente e accumulata importanti di evasione. segue >
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2. Otto parole per crescere
Vivaio stesso dell’università un luogo di ag-
giornamento permanente. Un pro-
ottica di solidarietà intergenerazionale.
Difficile guardare di qui a 50 anni quan-
Per vincere nella competizione globa- posta di rottura riguarda l’introdu- do non si ha lavoro oggi. Si devono indi-
le della crescita serve una squadra di zione dell’obbligatorietà o l’incentivo viduare nuovi meccanismi di accumulo
campioni, bene organizzata e focalizza- all’impegno volontario delle imprese previdenziale flessibili per i giovani con
ta. Per crescere servono idee e capacità (creando un “Patto Intergenerazio- contributi versabili anche da altri mem-
realizzative e poi capitali e infrastrutture nale d’Impresa”) per il rimborso spese bri della famiglia o attraverso “raccolte
ed è cruciale avere grandi vivai di capi- per gli stage formativi e per i giovani punti” che consentano l’accumulo in
tale umano sia nazionali che internazio- praticanti nelle professioni che pre- posizioni previdenziali nei programmi di
nali. Queste idee e queste capacità sono vedono l’esame di Stato preceduto fidelizzazione oppure tramite meccani-
il vero fattore distintivo nell’arena com- da praticantato obbligatorio. Vanno smi di “lotteria” che incentivino accu-
petitiva internazionale. Vanno integrati abbandonati gli abusi di reiterazione mulo, come dimostrato dal caso ameri-
tre temi fondamentali: che fanno degli stage uno “strumento cano. Queste e altre misure favoriscono
1. Inclusione delle donne nella parteci- legalizzato” di sfruttamento del lavo- la sostenibilità nel tempo dei sistemi di
pazione attiva nel mondo del lavoro. ro dei più giovani. welfare e restituiscono una prospettiva
L’Italia soffre di una bassa partecipa- 3. Rottura del binomio anzianità/clas- futura e di lungo periodo alle nuove ge-
zione al lavoro delle donne in sen- se dirigente. Una strategia di crescita nerazioni.
so assoluto e del male oscuro della basata sull’innovazione e il presidio
esclusione/autoesclusione delle don- dei mercati richiede un maggior pro-
ne dalla competizione della carriera tagonismo dei giovani alla formazione Comunicazione
con inevitabili impatti in termini di della classe dirigente. In tutti i paesi È fondamentale comunicare bene il
sottoutilizzo del nostro potenziale. caratterizzati da tassi di crescita ele- progetto-paese sulla crescita e con
L’inclusione delle donne passa at- vati si misurano età medie della classe una strategia domestica e internazio-
traverso una politica di supporto alla dirigente inferiori a quella italiana. Il nale. Solo attraverso un forte progetto
famiglia e di conciliazione vita pro- dilemma italiano riflette però anche la comunicativo è possibile allineare tut-
fessionale e vita privata, e attraver- struttura demografica del Paese e non te le componenti del sistema, a partire
so misure “di rottura” come riaprire può essere oggetto di banalizzazioni. dall’opinione pubblica e dalla società.
il processo di liberalizzazione (taxi, Il passaggio generazionale del “timo- Vanno abbandonati gli eccessi italici
farmacie) dandosi target di licenze ne” può deve/avvenire attraverso un dall’ottimismo miope al masochismo
femminili. Lavoro femminile, anche di percorso di tutoraggio e coaching da pessimista, impariamo a raccontarci
vertice, e crescita demografica sono parte della classe dirigente matura meglio per correggere la nostra imma-
un binomio possibile come dimostra- con chiari percorsi temporali di en- gine nello stesso Paese e all’estero.
to dal caso francese. gagement/disengagement. Va spinta
2. Nuovo significato dell’acronimo CIG: in Italia la diffusione di pratiche inter-
non più cassa integrazione, ma “cre- nazionali nella gestione dei sentieri di
scita, innovazione, giovani”. La scuo- carriera: limiti temporali alle deleghe
la è un fattore chiave in unastrategia gestionali, tavole di sostituzione, per-
di crescita se in grado di formare e corsi di tutorship temporalmente de-
preparare le nuove generazioni alle finiti per i dirigenti anziani. Responsa-
nuove sfide ed è troppo spesso ideo- bilità di tutti, specie dei quarantenni,
logizzato, svilendo il ruolo chiave che accelerarne la diffusione. E infine: cia-
la scuola può rappresentare nella gara scun quarantenne prenda un impegno
per la crescita. Serve un piano scuola a fare da mentore di talenti in erba.
fortemente collegato alle imprese sia
nei cicli secondari che universitari.
Occorre avvicinare i giovani all’etica Sostenibilità
del lavoro nelle scuole, con un primo In una situazione di forti vincoli per lo
stage obbligatorio o lo sviluppo di un Stato in termini di bilancio, bisogna far
progetto nelle scuole medie con fina- funzionare le partnership pubblico-
lità eventualmente anche di orienta- privato e trasformare le difficoltà della
mento e con un legame con il sistema società che invecchia in una realisti-
di imprese del territorio. In un mondo ca opportunità di sviluppo, creazione
in continuo cambiamento c’è però di valore economico e occupazione. Le
bisogno di rafforzare la formazione collaborazioni pubblico-privato devo-
generale e la preparazione scientifica no essere alla base del nuovo welfare,
ad alto livello. Il modello delle grandi dalla previdenza, all’assistenza medica
scuole (non solo francese ma anche a quelle che in Francia sono chiama-
anglosassone) va studiato anche in te maisons de retraite. In questa logica
Italia. Sono da favorire misure di in- sarà possibile alleggerire i bilanci regio-
centivo al merito, quale la detassa- nali dove la spesa sanitaria è prepon-
zione degli studenti universitari nel derante e inefficiente. Va rafforzata la
decile più elevato, facendo al tempo previdenza integrativa dei giovani in una
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