1. LA POSA DI MOSAICI IN PISCINE
In questa guida Arredoemosaico.com approfondiremo gli aspetti progettuali e le fasi
applicative dei materiali utilizzati per la realizzazione di rivestimenti in mosaico vetroso
nelle piscine.
In particolare questo documento si compone di sei capitoli nei quali sono descritte in
successione le operazioni di messa in opera, iniziando dalla progettazione e realizzazione
della struttura in cemento armato, il collaudo statico, la regolarizzazione dei supporti,
l'impermeabilizzazione, la posa e stuccatura delle superfici ceramiche, nonchè la
manutenzione della vasca.
Verranno inoltre riportate indicazioni sui consumi dei vari prodotti coinvolti, al fine di
fornire ai progettisti e agli applicatori tutte le informazioni necessarie per l'esecuzione
dell'opera.
Sono volutamente esclusi da questo documento riferimenti riguardanti i requisiti degli
impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell'acqua di piscina.
Questi requisiti sono trattati in ambito nazionale dalla norma UNI 10637.
Tale norma definisce infatti i requisiti generali cui attenersi per la progettazione, la
costruzione e la manutenzione degli impianti destinati alla circolazione e al trattamento
dell' acqua di piscina.
Lo Scavo
Preliminarmente deve essere eseguita un'analisi geologica del terreno in quanto risulta di
fondamentale importanza che il terreno sia il più compatto possibile, evitando di costruire
su terreni di riporto o nei pressi di falde acquifere. Nel caso di problematiche inerenti la
presenza di acqua di falda e conseguente risalita capillare, devono essere adottate misure
preventive, atte ad evitare la risalita d'acqua per capillarità come ad esempio la
realizzazione di drenaggi lungo i fianchi degli scavi al fine di salvaguardare le fondazioni
della platea.
La struttura in cemento armato
L'esecuzione della struttura in cemento armato di una piscina, prevede innanzitutto la
gettata dello strato di "magrone", costituito da un impasto a basso dosaggio di cemento e
inerti da realizzare sopra uno strato di ghiaia, al fine di creare uno strato sufficientemente
compatto e livellato su cui eseguire il getto della struttura.
E' sempre preferibile stendere uno strato impermeabilizzante costituito da fogli di
polietilene o PVC sullo strato di magrone prima della realizzazione del getto in modo da
evitare risalite di umidità e nel contempo permettere uno scorrimento tra la struttura ed il
fondo, impedendo la trasmissione di movimenti differenziati.
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2. La struttura deve essere realizzata in calcestruzzo armato preferibilmente additivato con
fluidificanti al fine di diminuire il rapporto acqua/cemento (< 0,55), ottenendo in questo
modo una struttura più compatta, esente da vuoti e quindi meno permeabile all'acqua.
A questo riguardo si consideri che secondo le normative UNI 9858 e EN 206, un
calcestruzzo viene classificato impermeabile se dopo 28 giorni di maturazione, testato
secondo la norma DIN 1048, la penetrazione di acqua non è superiore a 20 mm.
Durante la gettata del fondo vasca, che deve essere realizzata dopo aver posizionato tutta
la raccorderia idraulica (immissioni, scarichi, ecc), prestare particolare attenzione alle
eventuali pendenze previste nel progetto.
Particolare cura deve essere prestata alla realizzazione delle riprese di getto dal fondo
vasca. Le riprese di getto possono essere realizzate utilizzando prodotti specifici come il
lattice sintetico in dispersione acquosa denominato IDROKOL X20, al fine di migliorare le
caratteristiche di adesione e tenuta.
Il lattice deve essere versato sul fondo dei casseri e subito dopo (fresco su fresco) deve
essere effettuata la gettata di calcestruzzo per la realizzazione delle pareti. In alternativa
possono essere utilizzati appositi profili idroespansivi a base di bentonite chiamati
Waterstop.
La realizzazione dei giunti strutturali elastici nella struttura in calcestruzzo dipende dal
tipo di terreno sottostante, dalla sua portanza, dalla variabilità dei volumi della struttura
(profondità), dagli spessori del getto e dalle armature.
Solitamente sono previsti nel caso di lunghezze massime superiori ai 25-30 metri e sono
sempre previsti nelle piscine olimpioniche da 50 metri. Il giunto deve essere realizzato in
corrispondenza di una fuga del rivestimento ceramico al fine di evitare tagli ulteriori.
In aggiunta al giunto strutturale deve essere previsto un giunto anche tra il bordo vasca e
il camminatoio esterno in modo da separare le due strutture, che sono sottoposte a
carichi e sollecitazioni diverse.
Nel caso di vasche interrate si consiglia caldamente di realizzare l'impermeabilizzazione
esterna delle pareti a diretto contatto con il terreno, onde evitare spinte d'acqua negative,
che potrebbero far rigonfiare il manto impermeabile realizzato all'interno della vasca, sul
quale andranno posati gli elementi ceramici.
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3. Collaudo statico della struttura
Dopo un periodo di sufficiente maturazione del calcestruzzo, la struttura dovrà essere
riempita con acqua fino al bordo sfioratore per almeno 14 giorni, al fine di verificare
l'effettiva tenuta del bacino, evidenziando e quindi tamponando eventuali perdite prima
della posa del rivestimento ceramico. Inoltre, è altrettanto importante anticipare quegli
assestamenti a cui la struttura è sottoposta una volta messa in carico. Eventuali perdite o
lesioni strutturali, andranno eliminate con interventi localizzati mediante resine
epossidiche.
Rettifica delle superfici
Eventuali imperfezioni concernenti avvallamenti o difetti di planarità della struttura in
cemento armato, devono essere corrette realizzando delle rettifiche di spessore
utilizzando malte cementizie premiscelate con inerti di idonea granulometria.
In ogni caso si raccomanda di realizzare il getto con la massima precisione possibile in
modo da evitare, soprattutto nel caso delle pareti, spessori di rettifica troppo elevati.
Prima dell'applicazione di queste malte cementizie, si deve effettuare una pulizia accurata
delle superfici con idropulitrice o mezzi meccanici adeguati, al fine di allontanare tracce di
disarmanti, polvere, parti distaccanti o quant'altro possa pregiudicare l'adesione.
Per la rettifica delle pareti, Arredoemosaico.com propone il rasante cementizio tissotropico
fibrorinforzato denominato LITOPLASTER T30. Si tratta di una malta cementizia
premiscelata additivata con speciali polimeri in polvere in grado di garantire un'ottima
adesione sul supporto in calcestruzzo. Il prodotto è caratterizzato da basso ritiro in fase di
indurimento e può essere utilizzato per spessori variabili da 4 a 30 millimetri.
LITOPLASTER T30 può essere applicato sia manulamente che con intonacatrice.
La successiva impermeabilizzazione può essere effettuata dopo circa 7 giorni di
maturazione.
Per la regolarizzazione del fondo vasca si consiglia la realizzazione di un massetto
aderente costituito dal legante speciale ad asciugamento veloce LITOCEM miscelato con
inerti di granulometria selezionata da 0 a 8 mm, rispettando il dosaggio di 200 kg/mc. Per
rendere aderente il massetto si deve applicare una boiacca adesiva costituita da acqua,
IDROKOL X20 e LITOCEM miscelati in parti uguali (1:1.1) direttamente sul fondo in
calcestruzzo per mezzo di pennellessa o scopa e fresco su fresco gettare il massetto a
base di LITOCEM. La successiva impermeabilizzazione può essere effettuata dopo 24-48
ore.
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4. Impermeabilizzazione della vasca
Per l'impermeabilizzazione delle superfici interne della vasca, possono essere utilizzate le
malte a due componenti elastiche ELASTOCEM e COVERFLEX.
Nel caso si utilizzi ELASTOCEM, il prodotto viene applicato sulle superfici in due mani
successive tramite spatola liscia realizzando uno spessore totale di 2 mm, interponendo
tra la prima e seconda mano la rete in fibra di vetro antialcalina come rinforzo.
La tenuta degli angoli tra le pareti e tra pareti e pavimento è assicurata interponendo tra
la prima e seconda mano di malta le bande sigillanti LITOBAND o LITOBAND MAXY
disponibili in rotoli da 10 o 50 metri lineari corredate dei pezzi speciali preformati per gli
angoli interni ed esterni LITOBAND AI e LITOBAND AE.
In corrispondenza degli scarichi e di eventuali faretti viene inserito il pezzo speciale
LITOBAND P. La successiva posa degli elementi ceramici è possibile dopo 4 giorni di
maturazione. In alternativa alla malta ELASTOCEM è possibile utilizzare COVERFLEX.
Questo prodotto è caratterizzato dal fatto che può essere applicato anche a pennello e a
rullo oltre che a spatola, rendendo più agevole e veloce il lavoro di messa in opera,
soprattutto nel caso di strutture con forme geometriche complesse.
Si tenga presente che nel caso di posa di mosaico vetroso, è sconsigliato l'uso del rullo in
quanto si formerebbero delle creste che renderebbero difficoltosa l'applicazione
dell'adesivo con spatola a denti di 4X4 mm. Per il corretto utilizzo dei prodotti consigliamo
di leggere attentamente le relative schede tecniche.
Posa e stuccatura degli elementi ceramici e del mosaico vetroso
Generalmente i rivestimenti interni delle piscine vengono realizzati utilizzando piastrelle
ceramiche in gres o klinker oppure mosaico vetroso.
Per l'incollaggio di questi prodotti Arredoemosaico.com propone l'utilizzo degli adesivi
cementizi LITOKOL X11 e LITOPLUS K55 da miscelare con il lattice elasticizzante
LATEXKOL preventivamente diluito in acqua nel rapporto 1:1.
Entrambi i prodotti vengono definiti come adesivi cementizi migliorati a scivolamento
verticale nullo e tempo aperto allungato conformi alla classe C2TE in base alla norma UNI
EN 12004. In particolare LITOPLUS K55, essendo caratterizzato dal colore completamente
bianco e da una granulometria fine è particolarmente adatto per la posa del mosaico
vetroso. L'aggiunta del lattice LATEXKOL conferisce alle malte adesive una buona
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5. deformabilità (classe S1 in base alla norma UNI EN 12002), indispensabile nel caso di
superfici ceramiche soggette a deformazioni come nel caso di piscine.
Nel caso di posa di mosaico vetroso si deve utilizzare la spatola con denti da 4 mm.
Durante questa fase applicativa è buona norma controllare frequentemente che l'adesivo
non abbia formato la pellicola superficiale (tempo aperto scaduto). Si raccomanda perciò
di stendere l'adesivo su piccole aree tenendo conto delle condizioni ambientali (alte
temperature e presenza di vento accorciano sensibilmente il tempo aperto).
Nel caso di piastrelle ceramiche la posa deve iniziare dal bordo vasca, facendo attenzione
alle pendenze, soprattutto per il bordo a sfioro.
Le fughe dettate dal bordo vasca andranno seguite durante la posa delle pareti e
successivamente per la posa della pavimentazione. Nella posa di vasche con corsia è
consigliabile partire dalla linea di mezzeria della vasca, procedendo poi verso il lato destro
e il lato sinistro di pari passo, in modo tale che gli eventuali tagli delle piastrelle vengano
ripartiti in modo uguale.
E' assolutamente da evitare la posa accostata delle piastrelle. Eventuali giunti strutturali
devono ovviamente essere rispettati in fase di posa.
Quando gli adesivi sono completamente asciutti (dopo circa 24 ore dalla posa) si può
procedere alla sigillatura delle fughe.
Prima di tutto è necessario effettuare una pulizia accurata delle fughe, togliendo ogni
traccia di residui di adesivo. Si consiglia di togliere anche i distanziatori di plastica onde
evitare affioramenti degli stessi sulla superficie stuccata.
Si ricorda che, nel caso di impiego di mosaico montato su rete, sarrebbe
preferibile l'utilizzo di collanti e sigillanti bi-componente per garantire una
maggiore adesione.
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6. La sigillatura viene effettuata utilizzando i sigillanti
cementizi LITOCHROM 1-6 o LITOCHROM 3-15 a seconda
dell'ampiezza della fuga e del colore desiderato.
Per ottenere un minor assorbimento della stuccatura,
una migliore elasticità e una più alta adesione ai fianchi
delle piastrelle, i sigillanti cementizi possono essere
miscelati integralmente con il lattice in dispersione
acquosa IDROSTUK rispettando le proporzioni indicate
sulle confezioni o sulle relative schede tecniche. Anche in
questo caso è bene procedere alla sigillatura di piccole
aree per volta, in quanto l'additivazione con il lattice crea un film appiccicoso sulla
superficie delle ceramiche.
La pulizia con spugna umida deve essere quindi effettuata abbastanza velocemente,
avendo cura di rimuovere completamente i residui di sigillante dalla superficie delle
piastrelle. Durante l'operazione di sigillatura, si raccomanda di lasciare vuote le fughe
predisposte per i giunti di frazionamento elastici, allontanando da esse eventuali impurità.
Al posto dei sigillanti cementizi possono essere vantaggiosamente utilizzate in
alternativa le malte epossidiche a due componenti EPOXYSTUK X90 e LITOCHROM
STARLIKE quest'ultimo disponibile in 94 finiture. I vantaggi portati dall'impiego di
questi materiali sono molteplici.
Innanzitutto le maggiori resistenze meccaniche e chimiche, che conferiscono una
durabilità delle stucccature molto maggiore rispetto alle cementizie, anche in presenza di
acqua di mare o termale e nei confronti dei detergenti aggressivi utilizzati per la pulizia
della piscina.
L'assorbimento superficiale sostanzialmente nullo di questi prodotti permette di ottenere
stuccature compatte che non permettono l'assorbimento dello sporco. Inoltre, questi
prodotti possono essere utilizzati anche come adesivi, vantaggio non trascurabile nel caso
di posa di mosaico vetroso, materiale caratterizzato da basso spessore, evitando quindi
affioramenti di adesivo di colore diverso dal colore della stuccatura.
In particolare, LITOCHROM STARLIKE si differenzia dai tradizionali stucchi epossidici per la
sua estrema facilità di pulizia che consente una rapida esecuzione dei lavori di stuccatura.
Oggi, grazie ad un progetto di ricerca condotto in collaborazione con l'Università di
Modena e Reggio Emilia e diversi laboratori di microbiologia, Arredoemosaico.com
propone la nuova malta epossidica antibatterica denominata STARLIKE DEFENDER.
Il prodotto è in grado di abbattere il 99,9% dei principali ceppi batterici sia in ambienti
umidi che asciutti in accordo alle normative JIS Z 2801 e ISO 22196, mantenendo le
peculiari caratteristiche di praticità applicativa e di pulizia. L'utilizzo di STARLIKE
DEFENDER non solo nell'interno vasca ma anche nei camminatoi esterni o negli ambienti
di servizio di un impianto notatorio come spogliatoi, docce, ecc, permette di ottenere
elevati livelli in termini di pulizia, igiene e sicurezza. Tali requisiti acquistano ovviamente
maggiore rilievo se STARLIKE DEFENDER viene utilizzato come sigillante per piastrelle
anch'esse antibatteriche.
I giunti elastici di frazionamento nel rivestimento ceramico devono essere realizzati ogni
3X3 metri lineari circa, ottenendo delle ripartizioni di 9 m2, facendoli coincidere con una
fuga, evitando il taglio delle piastrelle.
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7. I giunti devono essere previsti anche in corrispondenza di tutti gli angoli tra parete e
parete e tra pavimento e parete e nei repentini cambi di pendenza del fondo vasca. I
giunti andranno sigillati con il sigillante ibrido monocomponente in cartuccia LITOSIL
PROOF.
Per l'applicazione del sigillante LITOSIL PROOF è necessario pulire preventivamente i
giunti da sigillare, che devono presentarsi asciutti, puliti, privi di polvere o residui di
adesivo o stucco.
Proteggere i bordi del giunto con nastro di carta adesiva
larga circa 5 cm per tutta la lunghezza del giunto e
applicare il sigillante estrudendolo dalla cartuccia con
apposita pistola, facendo attenzione di riempire
completamente il giunto. Successivamente, tramite
l'utilizzo di spatola in acciaio, pareggiare la superficie del
giunto e rimuovere la carta adesiva quando il sigillante è
ancora fresco. Finite le operazioni di stuccatura e sigillatura
dei giunti, la vasca può essere rimpieta dopo almeno 7
giorni di maturazione.
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8. Manutenzione della vasca
Nei periodi di inattività la vasca NON DEVE ESSERE SVUOTATA per non esporre la
struttura all'azione diretta del gelo ed alla spinta del terreno, che senza la controspinta
dell'acqua può portare a dei dissesti strutturali, i quali, ripercuotendosi solitamente sul
rivestimento possono generare crepe, spaccature e sollevamenti.
In questi periodi si consiglia di abbassare il livello dell'acqua di 10-15 cm, coprendo tutta
la superficie con teloni di plastica che devono appoggiare sulla superficie dell'acqua per
evitare la formazione di ghiaccio. E' possibile predisporre sulla superficie dell'acqua
opportuni materiali comprimibili costituiti da pezzi di polistirolo o appositi tubi in plastica.
FASI PRODOTTI DESCRIZIONE CONSUMI
Intonaco cementizio
15 kg/m2 per 1
LITOPLASTER T30 strutturale per spessori da 4 a
cm di spessore
30 mm
2-2,5 kg/m2
Legante idraulico per massetti
Rettifica delle sperfici LITOCEM per 1 cm di
a rapida essiccazione
spessore
Boiacca adesiva a base di
Boiacca adesiva per
LITOCEM-IDROKOL X20-
l'incollaggio del massetto in 1 kg/m2
ACQUA in parti uguali
LITOCEM
(1:1:1)
Adesivo cementizio bianco ad
LITOPLUS K55 + 35% alte prestazioni a
Posa di mosaico vetroso LATEXKOL diluito 1:1 con scivolamento verticale nullo e 2-2,5 kg/m2
acqua tempo aperto allungato
deformabile (C2TE-S1)
Sigillante cementizio ad alte
prestazioni di classe CG2 per
LITOCHROM 1-6 la stuccature di fughe con
ampiezze comprese tra 1 e 6
mm
Sigillante cementizio ad alte
prestazioni di classe CG2 per
LITOCHROM 3-15 la stuccature di fughe con
ampiezze comprese tra 3 e 15
Sigillatura delle fughe mm Secondo
Malta epossidica antiacida a formato delle
due componenti di classe RG piastrelle
EPOXYSTUK X90 per la stuccatura di fughe con
ampiezze comprese tra 3 e 10
mm
Malta epossidica antiacida a
LITOCHROM STARLIKE due componenti a pulizia
facilitata di classe RG per la
STARLIKE DEFENDER stuccatura di fughe con
(antibatterico) ampiezze comprese tra 1 e 15
mm.
8 m.l. per
Sigillatura dei giunti Sigillante ibrido cartuccia con
LITOSIL PROOF
elastici monocomponente bianco giunto di
0,5X0,5 cm
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9. N el l a sp e ran z a di ave r f o rn i to al cu n e i n fo r maz i on i u tili , el imi n at o al cu n i
du b bi ed ave r e ri sp os to ad al cu n e fal s e in f or ma zi oni c h e s pe s s o ve n g on o
di stri bu i te in ret e. . ..
An c o ra g ra zi e p e r ave r l ett o l a n os tra gu i da
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