1. PULIZIA/PROTEZIONE FACCIATE
Il problema di un corretto intervento di risanamento delle
facciate si presenta di particolare interesse per l’edilizia
moderna ed è confermato dal peso sempre crescente
acquisito dal settore del restauro e della manutenzione a
scapito di quello relativo alle nuove costruzioni.
2. Un corretto intervento di manutenzione delle facciate non può prescindere dall’accuratezza
nell’esecuzione dei particolari costruttivi dell’edificio e nella scelta dei cromatismi che meglio
valorizzino l’estetica del fabbricato nel contesto in cui lo stesso è ubicato. Tuttavia, il successo
di un intervento di manutenzione dipende strettamente dalle operazioni di risanamento
eseguite prima della tinteggiatura, quali la bonifica della muratura dall’umidità, la corretta
riparazione degli elementi in calcestruzzo degradati, l’efficace impermeabilizzazione dei
balconi e delle terrazze. L’obbiettivo primario in un intervento di manutenzione è quello di
analizzare le cause di degrado più ricorrenti che riguardano gli elementi costruttivi principali
ed accessori esistenti in facciata.
3. LAVAGGI CON ACQUA PURA: Speciali
pompe spruzzano sulla superficie
dell’edificio acqua pulita e freddo in
quantità sufficiente per inumidire i
depositi di sporco, finché non siano
completamente scomparsi o non sia
possibile rimuoverli con setole o
spazzole non ferrose.
Il lavaggio con acqua pura è il meno
dannoso per la pietra in quanto altera
minimamente lo stato originale della stessa.
In genere dopo l’intervento la facciata non
necessita di ulteriori trattamenti. In zone
dove l’inquinamento atmosferico è molto
alto è spesso consigliabile trattare la
facciata con un idrorepellente antistatico
che favorisce il dilavamento della polvere in
aderenza da parte degli scrosci di pioggia. In
questi casi il trattamento va ripetuto ogni
8/10 anni.
4. SABBIATURA UMIDA: Con questo metodo,
analogo al precedente,
l’aggiunta di acqua alla graniglia abrasiva
riduce la diffusione si polvere e riduce
l’effetto abrasivo della graniglia sulla
superficie del materiale di rivestimento.
SABIATURA A SECCO: Sulla superficie da pulire
viene spruzzata con aria compressa ad
opportuna pressione, graniglia abrasiva o
microsfere calibrate in modo idoneo per
rimuovere anche solo parzialmente la patina
in aderenza. Questo metodo è veloce e può
essere usato in qualunque stagione. La stessa
tecnica viene impiegata anche per rendere
omogenee le tonalità cromatiche di finiture in
opere nuove.
5. IMPACCHI ASSORBENTI: Questa tecnologia
molto interessante utilizza l’alta proprietà
assorbente di particolari miscele di argilla che
vengono applicate sotto forma di impacchi
sulla superficie da pulire per ottenere un
trasferimento delle sostanze estranee, dalla
superficie all’impacco di assorbimento.
Questo intervento è molto delicato , ma
risolutivo ed è particolarmente indicato su
facciate di interesse artistico e architettonico.
PULITURA CHIMICA: In certi casi la
pulitura chimica può essere utilizzata con
grande efficacia, ad esempio su mattoni
faccia a vista o graniti. L’intervento su
pietra, invece, è consigliabile solo dopo
accurante prove in quanto il prodotto può
scolorire e favorire inizi di corrosione su
molte tipologie di pietre.