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WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 1
WellBeing Specialist
Lo  psicologo  esperto  di  Benessere  e  Cambiamento
Università  Cattolica
Facoltà  di  Psicologia
Laurea  Magistrale  in  Psicologia  del  Benessere
http://www.tecnologiapositiva.eu
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 2
Il  metodo GROW  1.0Il  metodo di  coaching  più diffuso
Il  METODO  GROW  è un metodo di
coaching creato da  sir  John  Whitmore
(2002)
2002
Goal
Il  soggetto deve  definire i
propri obiettivi
Reality
Il  soggetto deve  esplorare
la situazione in  cui si  trova
Options
Il  soggetto deve  analizzare
opzioni e  strategie
alternative
Will
Il  soggetto deve  definire
ciò che bisogna fare,  chi,  
dove,  come,  quando
Si  lavora  sul  potenziale del soggetto e  se  ne  migliorano le prestazioni attraverso la generazione di
consapevolezza,  la presa  di responsabilità individuale e  la costante pianificazione e  messa in  atto di
azioni concrete  verso  gli obiettivi.
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 3
Il  metodo GROW  1.0Il  metodo di  coaching  più diffuso
Goal
Il  soggetto deve  definire i
propri obiettivi
Reality
Il  soggetto deve  esplorare
la situazione in  cu  i si  trova
Options
Il  soggetto deve  analizzare
opzioni e  strategie
alternative
Will
Il  soggetto deve  definire
ciò che bisogna fare,  chi,  
dove,  come,  quando
WELLBEING
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Il  metodo GROW  1.0Come  si applica IN  PRATICA
• Di cosa vorresti discutere?
• Che cosa vorresti ottenere?
• Se potessi esprimere un desiderio
che cosa vorresti ottenere in questa
sessione?
• Che cosa vorresti fosse diverso al
termine della sessione?
• Cosa vorresti che accadesse che non
sta accadendo, o che cosa vorresti
non accadesse che invece sta
accadendo?
• Che cosa ti sta accadendo?
• Come fai ad esserne certo?
• Quando si verifica la cosa?
• Ogni quanto accade?
• Quali conseguenze comporta?
• Hai appurato se quello che dici è
vero?
• Che cosa hai fatto finora?
GOALS:  per  lavorare sugli obiettivi REALITY:  per  comprendere la  visione
WELLBEING
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Il  metodo GROW  1.0Come  si applica IN  PRATICA
• Che cosa potresti fare per cambiare
questa situazione?
• Quali alternative hai?
• Come pensi di poter agire?
• Chi potrebbe aiutarti?
• Quali opzioni preferisci?
• Quali sono i pro e i contro di queste
opzioni?
• Da 0 a 10 quanto ritieni interessanti
queste opzioni (e/o) ritieni che siano
soluzioni pratiche?
• Vorresti optare per una di queste
soluzioni?
• Quali sono i passi successivi?
• Quando con esattezza, hai intenzione
di passare alla fase successiva?
• Che cosa potrebbe ostacolarti?
• Ritieni di dover annotare questi
consigli?
• Quale tipo di aiuto ritieni di ricevere?
• Come e quando conti di ricevere
aiuto?
• Se per qualche motivo l’aiuto non
arrivasse che cosa potresti fare?
OPTIONS:  per  definire le  opzioni WILL:  per  definire i passi successivi
WELLBEING
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Punti di  Forza
Chiaro ed Efficace
• E’  immediatamente
comprensibile
• Funziona bene  in  tutte
quelle situazioni in  cui  il
soggetto ha  già definito un  
obiettivo chiaro e  vuole
essere aiutato a  raggiungerlo
Punti di  Debolezza
Il  cambiamento riguarda
solo  la  dimensione
organizzativa
• Non  si pone  il problema di  
obiettivi mancanti/poco chiari
• Non  discute gli obiettivi e  I  
motivi per  cui  il soggetto li  
vuole raggiungere
• Non  tiene in  considerazione
l’esperienza soggettiva e  I  
suoi correlati psicologici
Il  metodo GROW  1.0Punti di  Forza  e  di  Debolezza
WELLBEING
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Il  metodo GROW  2.0L’evoluzione del  modello in  ambito psicologico
Il  METODO  GROW  2.0  è un adattamento
del metodo originale ad  una  serie  di principi
psicologici della psicologia  positiva:  quello
di Flow,  e  di Esperienza Ottimale (2011)
2011
Goal
Il  soggetto deve  definire i
propri obiettivi
Resources/Skills
Il  soggetto deve  identificare
le proprie risorse interne  ed
esterne
Opportunities/
Challenges
Il  soggetto deve  
comprendere le opportunità
e  le sfide legate all’obiettivo
da  raggiungere
Work
Il  soggetto deve  definire ciò
che bisogna fare,  chi,  dove,  
come,  quando
Si  lavora  sul  potenziale del soggetto e  se  ne  migliorano le prestazioni attraverso l’ottimizzazione
della qualità dell’esperienza,  ottenuta attraverso una  costante pianificazione e  messa in  atto di azioni
concrete  in  modo  da  bilanciare il livello di challenge e  skills.
WELLBEING
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Il  metodo GROW  2.0Le  variabili psicologiche
0
2
Skills/Resources
E’  la  prima  variabile ad  
impattare sulla qualità
dell’esperienza
soggettiva
0
4
Flow
Lo  stato di  esperienza
ottimale frutto
dell’equilibrio tra
challenges  e  skills.
0
1
Obiettivi
Il  modello suppone che
la  principale
motivazione dietro
l’obiettivo scelto sia il
miglioramento
dell’esperienza
soggettiva
0
3
Opportunites/Challenges
E’  la  seconda variabile
ad  impattare sulla
qualità dell’esperienza
soggettiva
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 9
Il  metodo GROW  2.0L’evoluzione del  modello in  ambito psicologico
Goal
Il  soggetto deve  definire i
propri obiettivi
Resources/Skills
Il  soggetto deve  identificare
le proprie risorse interne  ed
esterne
Opportunities/
Challenges
Il  soggetto deve  
comprendere le opportunità
e  le sfide legate all’obiettivo
da  raggiungere
Work
Il  soggetto deve  definire ciò
che bisogna fare,  chi,  dove,  
come,  quando.
WELLBEING
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Il  metodo GROW  2.0Come  si applica IN  PRATICA
• Qual’è il tuo obiettivo?
• Che tipo di esperienza ti aspetti nel
momento in cui hai raggiunto
l’obiettivo/il primo/n passo verso di
esso?
• Che cosa sarà diverso in te e nel mondo
che ti circonda quando lo avrai
raggiunto?
• Prova a  visualizzare la  scena e  a  
descriverla in  dettaglio,  possibilmente
descrivendola in  un  testo/immagine che
puoi tenere con  te.
• Come puoi raggiungere l’obiettivo?
• Quanto dipende da te e quanto da
altri?
• Quali sono le competenze/risorse che
hai e quelle che potresti avere?
• Quali sono quelle che non hai?
• Dove puoi trovarle?
• Se non le trovi che cosa succede al
tuo obiettivo?
GOALS:  per  legare obiettivi ed esperienza RESOURCES/SKILLS:  come  ci  arrivo
WELLBEING
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Il  metodo GROW  2.0Come  si applica IN  PRATICA
• Raggiungere questo obiettivo
rappresenta una sfida per te? Se si,
quale?
• In passato ti è già capitato di
affrontarne una simile? Se si come è
andata?
• Qual’è il tuo atteggiamento davanti a
tale sfida? Perché?
• Pensi che affrontare questa/e sfide
possa distoglierti da altro?
• Affrontare questa sfida può essere
un’opportunità per raggiungere
qualcos’altro? Se si, come e perché?
• Quali sono i passi successivi?
• Per ogni passo definisci le risorse
richieste e i tempi necessari
• Che cosa potrebbe ostacolarti nel
raggiungimento del primo/n passo?
• Che cosa succede se non riesci a
raggiungere il primo/n passo?
• Che cosa succede se dopo aver
raggiunto il primo/n passo ti accorgi
che l’esperienza non è quella che ti
aspettavi?
• Prova a definire un Piano B che utilizzi
possibili risorse alternative
OPPORTUNITIES/CHALLENGES WORK:  per  definire i passi successivi
WELLBEING
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Punti di  Forza
Chiaro ed Efficace
• E’  immediatamente
comprensibile
• Introduce  la  dimensione di  
esperienza ed esperienza
ottimale alla dimensione
organizzativa del  GROW  1.0
• Identifica nelle variabili
challenges/skill  due  elementi
da  manipolare per  migliorare
l’esperienza
Punti di  Debolezza
Il  cambiamento riguarda
solo  la  dimensione
Organizzativa/Esperienziale
• Non  discute gli obiettivi e  I  
motivi per  cui  il soggetto li  
vuole raggiungere
• Ancora
Il  metodo GROW  2.0Punti di  Forza  e  di  Debolezza
WELLBEING
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Il  metodo POWERIl  modello di  coaching  basato su una visione psicologica della soggettività
PROBLEM
Dobbiamo comprendere la  posizione del  
soggetto nei confronti del  problema
EXPERIENCE
Dobbiamo valutare insieme la  qualità
dell’esperienza legata al  problema e  ai
tentativi di  superarlo
ORIENTING
Dobbiamo aiutarlo ad  orientarsi rispetto
alla descrizione (segni e  significati),  
contesto (frame)  e  valori (identità)  ad  
esso legati.
WORK
Dobbiamo definire insieme ciò che
bisogna fare,  chi,  dove,  come,  quando.
RESOURCES
Dobbiamo monitorare,  identificare ed
aumentare le  risorse disponibili,  interne  
ed esterne,  e  confrontarle con  le  sfide
da  affrontare.
WELLBEING
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Accoglienza
Capacità empatica,  
un rapporto sereno e  
consapevole con  il tempo
e  le  richieste del  soggetto
Alleanza
L’esplicita condivisione di  
obiettivi e  di  compiti reciproci da  
parte  di  soggetto e  psicologo
all’interno di  un  rapporto
caratterizzato da fiducia e rispetto
Ascolto
Ascolto passivo,  messaggi
di  accoglimento verbali e  
non  verbali,  inviti
all’approfondimento e    
ascolto attivo
Autenticità
Sintonizzarsi con la prppria identità e
comportarsi in maniera coerente con
il proprio Sé indipendentemente
dall’altro e dai suol problemi o
aspettative (empatia fredda).
Il  metodo POWERL’approccio psicologico
15
Cambiamento
Processo  di tipo  stadiale
che può avvenire in  
maniera sequenziale o  
improvvisa
Empowerment
Processo  di crescita individuale
basato su aumento  di autostima,  
autoeffica<cia  e  consapevolezza
volto  alla realizzazione personale
Esperienza
Misurata in  termini di
Emozioni Positive  e  di
Coinvolgimento con
l’obiettivo di arrivare al  Flow
Problema
La  distanza tra la realtà
percepita e  la realtà
desiderata (mondo  
possibile)
Frame
Misurato in  termini di
contesto  socio-­‐culturale,    
ruoli e  comunità di
pratiche
Soggettività
Unione di Identità
Personale (Io)  e  Identità
Sociale (Me)
Il  metodo POWERLe  variabili psicologiche
Il  metodo POWERIl  modello di  coaching  basato su una visione psicologica della soggettività
Comprendere le  
caratteristiche del  
problema e  la  
posizione del  
soggetto nel
processo di  
cambiamento
Capire il contesto
(frame  e  ruoli)  al  cui  
interno il problema
si è creato e  si è
sviluppato
Definire una serie
di  attività per  
superare il
problema riducendo
la  distanza tra realtà
percepita e  realtà
desiderata
Valutare la  qualità
dell’esperienza
durante il lavoro per  
comprendere il
legame tra problema,  
soggettività e  
autorealizzazione
Attivare un  processo
di  empowerment  per  
aiutare il soggetto a  
identificare e  
sviluppare nuove
risorse indipendenti
dal  problema
Fase 1.  Problem Fase 2.  Orienting Fase 3.  Work Fase 4.  Experience Fase 5.  Resources
17
Il  soggetto deve  essere
chiaramente consapevole di
quello che vuole:  E’  un bisogno?  A  
che livello si  colloca nella piramide
di Maslow
Fase 2:  Qual’è la  realtà desiderata
Obiettivo:  Definizione del  Problema
Dobbiamo aiutare il soggetto a  definire il
problema  come  distanza tra realtà
percepita e  desiderata
In  base  alle informazioni raccolte
lo psicologo deve  identificare la
fase  di cambiamento del soggetto
Fase 4:  Cambiamento
Il  soggetto deve  descrivere in  
dettaglio la propria visione  
della realtà e  l’esperienza
soggettiva ad  essa  associata
Fase 1:  Qual’è la  realtà percepita
Dobbiamo comprendere che cosa  há  
già fatto il soggetto nei confronti del
problema  con attenzione a  successi
parziali e  fallimenti
Fase 3:  Storia
Fase 1:  ProblemLa  strategia da  seguire
WELLBEING
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Fase  1:  ProblemCome  si applica IN  PRATICA
• Nella nostra visione, il problema è la
distanza esistente tra la situazione
attuale e quella che vorresti.
• Come descriveresti la tua situazione
attuale? Che emozioni ti genera?
• C’è accordo con le persone vicine a
te su questa visione? Se no, perché?
• E’ sempre stata così? Se no, quando
è iniziata?
• Hai già provato a cambiarla? Se si,
che cosa ti è successo?
• Pensi di poterla cambiare?
• Chi potrebbe aiutarti?
• Come  descriveresti la  tua situazione
ideale?  L’hai già sperimentata?  
Quando hai incominciato a  capire che
questo era  quello che volevi?  
• Qualcuno ti ha aiutato a identificare
questa nuova situazione?
• Conosci degli esempi di altri soggetti
che si trovano nella stessa situazione?
• Hai già provato a raggiungerla? Se si,
che cosa ti è successo?
• Pensi di poterla raggiungerla?
• Chi potrebbe aiutarti?
REALTA’  PERCEPITA:  come  esplorarla REALTA’  DESIDERATA:  come  esplorarla
WELLBEING
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Esempio  1:  Quello  che  non  c’è
Canzone  degli AfterHours
• Ho  questa  foto  di  pura  gioia
E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola
Che  spara  dritto  davanti  a  se
A  quello  che  non  c'è
• Ho  perso  il  gusto,  non  ha  sapore
Quest'alito  di  angelo  che  mi  lecca  il  cuore
Ma  credo  di  camminare  dritto  sull'acqua  e
Su  quello  che  non  c'è
• Arriva  l'alba  o  forse  no
A  volte  ciò  che  sembra  alba
Non  è
Ma  so  che  so  camminare  dritto  sull'acqua  
e
Su  quello  che  non  c'è
• Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo
Rivoglio  le  mie  ali  nere,  il  mio  mantello
La  chiave  della  felicità  è  la  disobbedienza  
in  se
A  quello  che  non  c'è
• Perciò  io  maledico  il  modo  in  cui  sono  
fatto
Il  mio  modo  di  morire  sano  e  salvo  dove  
m'attacco
Il  mio  modo  vigliacco  di  restare  sperando  
che  ci  sia
Quello  che  non  c'è
• Curo  le  foglie,  saranno  forti
Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  
morti
Ma  questo  è  camminare  alto  sull'acqua  e
Su  quello  che  non  c'è
• Ed  ecco  arriva  l'alba  so  che  è  qui  per  me
Meraviglioso  come  a  volte  ciò  che  sembra  
non  è
Fottendosi  da  se,  fottendomi  da  me
Per  quello  che  non  c'è,  per  quello  che  non  
c'è,  per  quello  che  non  c'è,  per  quello  che  
non  c'è
Dobbiamo  distinguere  tra  descrizione  della  realtà  percepita,  esperienza  della  
realtà  percepita e  descrizione  della  realtà  desiderata  (anche  in  negativo)
20
Ho  perso  il  gusto
Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo
La  chiave  della  felicità  è  la  
disobbedienza  in  se
A  quello  che  non  c'è
Fase 2:  Qual’è la  realtà desiderata
Obiettivo:  Definizione del  Problema
Dobbiamo aiutare il soggetto a  definire il
problema  come  distanza tra realtà
percepita e  desiderata
Meraviglioso  come  a  volte  ciò  
che  sembra  non  è
Fottendosi  da  se,  fottendomi  da  
me  per  quello  che  non  c’è
Fase 4:  Cambiamento
so  camminare  dritto  sull'acqua
l'alba  so  che  è  qui  per  me
maledico  il  modo  in  cui  sono  
fatto
Fase 1:  Qual’è la  realtà percepita
Ho  questa  foto  di  pura  gioia
E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola
Che  spara  dritto  davanti  a  se
A  quello  che  non  c'è
Curo  le  foglie,  saranno  forti
Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  morti
Fase 3:  Storia
Fase 1:  ProblemLa  strategia da  seguire
WELLBEING
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Esempio  1:  Quello  che  non  c’è
Canzone  degli AfterHours
• Ma  credo  di  camminare  dritto  sull'acqua  e
Su  quello  che  non  c'è
• Ma  so  che  so  camminare  dritto  sull'acqua  e
Su  quello  che  non  c'è
• Curo  le  foglie,  saranno  forti
Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  morti
Ma  questo  è  camminare  alto  sull'acqua  e
Su  quello  che  non  c'è
• Ed  ecco  arriva  l'alba  so  che  è  qui  per  me
• Ho  questa  foto  di  pura  gioia
E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola
Che  spara  dritto  davanti  a  se
A  quello  che  non  c'è
• Perciò  io  maledico  il  modo  in  cui  sono  fatto
Il  mio  modo  di  morire  sano  e  salvo  dove  m'attacco
Il  mio  modo  vigliacco  di  restare  sperando  che  ci  sia  
Quello  che  non  c'è
• Meraviglioso  come  a  volte  ciò  che  sembra  non  è
Fottendosi  da  se,  fottendomi  da  me  per  quello  che  
non  c’è
All’interno  della  realtà  percepita  distinguiamo  tra  quella  di  sé  e  del  mondo,  dell’  
esperienza  le  dimensioni  positive  e  negative,  della  realtà  desiderata  quella  relative  
al  passato  e  al  futuro
• Ho  perso  il  gusto,  non  ha  sapore
Quest'alito  di  angelo  che  mi  lecca  il  cuore
• Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo
Rivoglio  le  mie  ali  nere,  il  mio  mantello
La  chiave  della  felicità  è  la  disobbedienza  in  se
A  quello  che  non  c'è
WELLBEING
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Esempio  1:  Quello  che  non  c’è
Canzone  degli AfterHours
• Curo  le  foglie,  saranno  forti
Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  morti
Ma  questo  è  camminare  alto  sull'acqua  e
Su  quello  che  non  c'è
• Ho  questa  foto  di  pura  gioia
E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola
Che  spara  dritto  davanti  a  se
A  quello  che  non  c'è
• Perciò  io  maledico  il  modo  in  cui  sono  fatto
Il  mio  modo  di  morire  sano  e  salvo  dove  
m'attacco
Il  mio  modo  vigliacco  di  restare  sperando  che  
ci  sia  quello  che  non  c'è
• Ho  perso  il  gusto,  non  ha  sapore
Quest'alito  di  angelo  che  mi  lecca  il  cuore
• Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo
Rivoglio  le  mie  ali  nere,  il  mio  mantello
La  chiave  della  felicità  è  la  disobbedienza  in  se
A  quello  che  non  c'è
• Autostima  elevata  =>  Lui  cammina  ALTO  sull’acqua
• Autoefficacia  elevata  =>  Le  foglie  saranno  FORTI
• Consapevolezza  che  però  le  sue  azioni  non  hanno  un  
impatto  sul  resto  del  mondo  =>  ignorando  che  gli  
alberi  sono  MORTI
• Rimpianto  del  passato  =>  Nel  passato  SPARARE  a  
quello  che  non  c’è  dava  pura  GIOIA
• Consapevolezza  che  l’esperienza  attuale  è  differente  
=>  Non  ha  SAPORE  l’alito  di  ANGELO
• Attribuzione  della  colpa  a  se  stessi:
=>  MALEDICO  il  modo  in  cui  sono  fatto        
=>  muoio  SANO  e  SALVO  dive  m’ATTACCO    
=>  RESTO  SPERANDO  che  ci  sia  quello  che  
non  c’è
• Chiara  indicazione  della  realtà  desiderata:                                                
=>  Rivoglio  il  GUSTO,  la  SCELTA,  il  
CONTROLLO                                                                                                      
=>  Voglio  DISOBBEDIRE  a  quello  che  non  c’è
• BISOGNO  =>  AUTOREALIZZAZIONE
• CAMBIAMENTO  =>  CONTEMPLAZIONE
WELLBEING
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La  piramide dei bisogniLe  variabili psicologiche
STIMA
Autostima,  
Autocontrollo,  
Realizzazione,  Rispetto
Reciproco
APPARTENENZA
Amicizia,  Affetto
Familiare,  Relazione di
Coppia
SICUREZZA
Sicurezza Fisica,  
Lavorativa,  Mentale,  
Familiare,  Economica,  di
Salute
FISOLOGIA
Alimentazione,  Sonno,  
Omeostasi
AUTOREALIZZAZIONE
Moralità,  Creatività.  
Spontaneità,  Problem
Solving,  Flourishing
WELLBEING
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Le  fasi del  cambiamentoLe  variabili psicologiche
Contemplazione
La  persona  considera  la
possibilità di cambiare,  
ma non  sa come  fare  o  
non  è sicura di riuscirci
Azione
Il  soggetto si  impegna in  azioni
concrete  volte  al  conseguimento  di
un cambiamento.  
Ricaduta
Il  soggetto abbandona il
processo  di cambiamento.  La  
ricaduta è possibile in  tutte
le fasi del processo  di
cambiamento
Pre-­‐Contemplazione
La  persona  non  pensa  di
dover cambiare
Determinazione
il soggetto apre,  per  un
breve  periodo una  
finestra di opportunità in  
cui cerca  di cambiare.  
Mantenimento
Il  soggetto consolida  il
livello di cambiamento
raggiunto.  
25
Fase 1:  ProblemLa  strategia da  seguire
Dobbiamo aiutarlo a  
comprendere possibil errori
usando  il metodo Socratico
o  passando  alla FASE  2
La  realtà non  è percepita
correttamente
Passiamo alla FASE  
2 per  concentrarci
sul  presente
Il  soggetto non  vuole parlare
della sua storia
Dobbiamo aiutarlo a  
comprendere possibil errori
usando  il metodo Socratico o  
passando  alla FASE  2
Gli obiettivi non  sono realistici
La  fase  del cambiamento
non è chiara
Obiettivo:  Definizione del  Problema
Dobbiamo aiutare il soggetto a  identificare
possibili errori nella sua  descrizione del
problema
Passiamo alla FASE  2
per  cercare di acquisire
nuove informazioni
WELLBEING
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Esempio  2:  Stupida
Canzone  di  Alessandra  Amoroso
• Che  stupida  che  sei
Tu  non  impari  mai
Il  tuo  equilibrio  è  un  posto
Che  tu  passi  e  te  ne  vai
• E  più  stupida  di  te
Sappi  non  ne  troverai
Quelle  tue  paure  inutili
Non  finiranno
• Ma  che  stupida  che  sei
Stupida  un'altra  volta
Che  parli  ad  uno  specchio
E  mai  alla  persona  giusta
• E  da  stupida  che  sei
Tu  non  farai  mai  niente
Sei  una  persona  tra  la  gente  ma
La  gente  mente  sempre
Imparare  da  sempre
Camminare  da  sempre
E  non  capirai  niente
Hai  sbagliato  da  sempre
• Ed  è  inutile  adesso
Che  ti  guardi  a  uno  specchio
Che  non  sa  chi  sei
A  uno  specchio  che  non  sa  chi  sei
• Che  stupida  che  sei
Che  non  ti  sprechi  mai
Le  tue  poesie  sono  coriandoli
Che  non  seminerai
• Se  poi  per  ironia
Prendessi  quota
Partendo  da  un  palazzo  punteresti  in  alto
• Ma  che  stupida  che  sei
Stupida  un'altra  volta
Nuda  di  fronte  a  uno  specchio
E  mai  alla  persona  giusta
E  da  stupida  che  sei
Fai  pure  finta  di  niente
Lui  si  riveste  soddisfatto
E  intanto  sai  che  mente
• Sempre  imparare  da  sempre
Camminare  da  sempre
E  non  capirai  niente
Hai  sbagliato  da  sempre
Ed  è  inutile  adesso
Che  ti  guardi  a  uno  specchio
Che  non  sa  chi  sei
A  uno  specchio  che  non  sa  chi  sei
• Stupida,  stupida
Hai  sbagliato  da  sempre
Ed  è  inutile  adesso
Che  ti  guardi  a  uno  specchio
Che  non  sa  chi  sei
A  uno  specchio  che  non  sa  chi  sei
Una  stupida
27
All’interno del contesto,  il soggetto
ha  uno  o  più ruoli sociali?  Se  si,  
quali sono  le dimensioni valoriali e  
le regole/comportamenti che lo
definiscono.
Fase 2:  Qual’è il ruolo del  soggetto?
Obiettivo:  Comprendere il contesto in  cui  
è nato il problema e  potrebbe essere risolto
Dobbiamo aiutare il soggetto a  
comprendere il contesto  in  termini di
frame,  ruoli,  comunità di pratiche
La  realtà desiderata è
dentro/fuori il frame?  Se  si,  ci
sono  dei  ruoli/comportamenti
che ne  impediscono/favoriscono
il raggiungimento?
Fase 4:  La  realtà desiderata  è dentro/fuori il frame?
Dove  è nato  il problema?  
Quali sono  i confini del
problema  in  termini di
contesto  e  situazione?
Fase 1:  Qual’è il frame?
Quali sono  le comunità di pratiche?  Il  soggetto si  
comporta  in  accordo o  in  disaccordo con le
regole/pratiche del contesto/ruolo?  Che  tipo  di
esperienza genera la cosa?  Ha  ricevuto
sanzioni/premi  per  questo?
Fase 3:  Quali sono i comportamenti del  soggetto?
Fase 2:  OrientingLa  strategia da  seguire
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 28
Contesto
Le  istituzioni che
formano il contesto
sociale ed i
macrogruppi che
interagiscono al  loro
interno
Situazione
La  parte  di  contesto in  
cui  è situato il
problema.    A  
caratterizzarla sono
ruoli,  norme/valori e  
comunità di  pratiche
Ruoli
L’insieme di  significati
e  norme associati ad  
una posizione sociale
sottoposti ad  un  
controllo del  gruppo
sociale di  riferimento
Norme/Valori
Le  norme sono una regele
la  cui  violazione viene
sanzionalta.
I  valori sono mondi
possibili caratterizzanti
l’identità che ci  aiutano a  
scegliere
Comunità di  
Pratiche
Gruppi spontandi di  
persone caratterizzati
da  un  obiettivo
comune e  
caratterizzati da  un  
repertorio di  risorse
Le  caratteristiche del  FRAMELe  variabili psicologiche
Il  FRAME  è la cornice socialmente  organizzata,  istituzionalizzata e  culturalmente  connotata che rende  “familiari”  e  dotate di
senso  le situazioni in  cui il soggetto si  trova  all’interno della vita quotidiana.  
Comprendere il FRAME  è necessario per  poter rispondere alla domanda:  Che  cosa  sta succedendo qui?
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 29
02
Identità Sociale
La  consapevolezza di  
appartenere ai diversi gruppi
sociali di  riferimento resa
coerente dalla dimensione
valoriale.
04
Comportamenti
Possono essere consapevoli
e  controllati,  consapevoli ma  
intuitivi e  inconsapevoli
intuitivi
01
Identità Personale
L’’Insieme di  caratteristiche
che definiscono il soggetto:  
da  quelle fisiche come  
l’altezza e  il colore degli
occhi,  alle caratteristiche .  
03
Esperienza
Si  distingue  in  “Soggettiva”  
(da  dentro,  EGOGENTRICA,  
sistema DORSALE,  DOVE):  
basata su azionei e  
“Personale”  (da  fuori,  
ALLOCENTRICA,  sistema
VENTRALE,  COSA)  basata
su osservazione e  
conoscenza
La  nostra  SoggettivitàLe  variabili psicologiche
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 30
La  nostra  SoggettivitàLe  variabili psicologiche
La  stessa  
informazione  
viene  
elaborata  in  
due  modi  
diversi
(Goodale &  
Milner,  1995)
WELLBEING
SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 31
La  nostra  SoggettivitàLe  variabili psicologiche
(Kahneman,  2002):
Sistema    1  (Intuizione): genera  impressioni non  volontarie
Sistema  2  (Ragionamento): giudizi intenzionali.
32
Fase 2:  OrientingLa  strategia da  seguire
Il  soggetto non  ha  chiaro il legame
tra comportamenti ed esperienza
Dobbiamo aiutarlo a  
comprenderlo,  e  superarlo
con attività specifiche di
riflessione/empowerment da  
pianificare nella FASE  3
Esiste un  conflitto tra
i diversi ruoli del  soggetto
Il  legame  tra  contesto  e  
realtà  desiderata  non  è  chiaro
Obiettivo:  Comprendere il contesto
in  cui  è nato il problema e  potrebbe
essere risolto
Dobbiamo aiutare il soggetto a  
comprendere il contesto  in  termini di
frame,  ruoli,  comunità di pratiche
Dobbiamo aiutarlo a  
comprenderlo,  eventualmente  
con attività specifiche di
esplorazione/riflessione da  
pianificare nella FASE  3
Il  frame  non  è chiaro al  soggetto
Dobbiamo aiutarlo a  
comprenderlo,  eventualmente  
con attività specifiche di
esplorazione/riflessione da  
pianificare nella FASE  3
Dobbiamo aiutarlo a  
comprenderlo,  eventualmente  
con attività specifiche di
esplorazione/riflessione da  
pianificare nella FASE  3

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WellBeing Specialist - Lo psicologo esperto di Benessere e Cambiamento

  • 1. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 1 WellBeing Specialist Lo  psicologo  esperto  di  Benessere  e  Cambiamento Università  Cattolica Facoltà  di  Psicologia Laurea  Magistrale  in  Psicologia  del  Benessere http://www.tecnologiapositiva.eu
  • 2. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 2 Il  metodo GROW  1.0Il  metodo di  coaching  più diffuso Il  METODO  GROW  è un metodo di coaching creato da  sir  John  Whitmore (2002) 2002 Goal Il  soggetto deve  definire i propri obiettivi Reality Il  soggetto deve  esplorare la situazione in  cui si  trova Options Il  soggetto deve  analizzare opzioni e  strategie alternative Will Il  soggetto deve  definire ciò che bisogna fare,  chi,   dove,  come,  quando Si  lavora  sul  potenziale del soggetto e  se  ne  migliorano le prestazioni attraverso la generazione di consapevolezza,  la presa  di responsabilità individuale e  la costante pianificazione e  messa in  atto di azioni concrete  verso  gli obiettivi.
  • 3. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 3 Il  metodo GROW  1.0Il  metodo di  coaching  più diffuso Goal Il  soggetto deve  definire i propri obiettivi Reality Il  soggetto deve  esplorare la situazione in  cu  i si  trova Options Il  soggetto deve  analizzare opzioni e  strategie alternative Will Il  soggetto deve  definire ciò che bisogna fare,  chi,   dove,  come,  quando
  • 4. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 4 Il  metodo GROW  1.0Come  si applica IN  PRATICA • Di cosa vorresti discutere? • Che cosa vorresti ottenere? • Se potessi esprimere un desiderio che cosa vorresti ottenere in questa sessione? • Che cosa vorresti fosse diverso al termine della sessione? • Cosa vorresti che accadesse che non sta accadendo, o che cosa vorresti non accadesse che invece sta accadendo? • Che cosa ti sta accadendo? • Come fai ad esserne certo? • Quando si verifica la cosa? • Ogni quanto accade? • Quali conseguenze comporta? • Hai appurato se quello che dici è vero? • Che cosa hai fatto finora? GOALS:  per  lavorare sugli obiettivi REALITY:  per  comprendere la  visione
  • 5. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 5 Il  metodo GROW  1.0Come  si applica IN  PRATICA • Che cosa potresti fare per cambiare questa situazione? • Quali alternative hai? • Come pensi di poter agire? • Chi potrebbe aiutarti? • Quali opzioni preferisci? • Quali sono i pro e i contro di queste opzioni? • Da 0 a 10 quanto ritieni interessanti queste opzioni (e/o) ritieni che siano soluzioni pratiche? • Vorresti optare per una di queste soluzioni? • Quali sono i passi successivi? • Quando con esattezza, hai intenzione di passare alla fase successiva? • Che cosa potrebbe ostacolarti? • Ritieni di dover annotare questi consigli? • Quale tipo di aiuto ritieni di ricevere? • Come e quando conti di ricevere aiuto? • Se per qualche motivo l’aiuto non arrivasse che cosa potresti fare? OPTIONS:  per  definire le  opzioni WILL:  per  definire i passi successivi
  • 6. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 6 Punti di  Forza Chiaro ed Efficace • E’  immediatamente comprensibile • Funziona bene  in  tutte quelle situazioni in  cui  il soggetto ha  già definito un   obiettivo chiaro e  vuole essere aiutato a  raggiungerlo Punti di  Debolezza Il  cambiamento riguarda solo  la  dimensione organizzativa • Non  si pone  il problema di   obiettivi mancanti/poco chiari • Non  discute gli obiettivi e  I   motivi per  cui  il soggetto li   vuole raggiungere • Non  tiene in  considerazione l’esperienza soggettiva e  I   suoi correlati psicologici Il  metodo GROW  1.0Punti di  Forza  e  di  Debolezza
  • 7. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 7 Il  metodo GROW  2.0L’evoluzione del  modello in  ambito psicologico Il  METODO  GROW  2.0  è un adattamento del metodo originale ad  una  serie  di principi psicologici della psicologia  positiva:  quello di Flow,  e  di Esperienza Ottimale (2011) 2011 Goal Il  soggetto deve  definire i propri obiettivi Resources/Skills Il  soggetto deve  identificare le proprie risorse interne  ed esterne Opportunities/ Challenges Il  soggetto deve   comprendere le opportunità e  le sfide legate all’obiettivo da  raggiungere Work Il  soggetto deve  definire ciò che bisogna fare,  chi,  dove,   come,  quando Si  lavora  sul  potenziale del soggetto e  se  ne  migliorano le prestazioni attraverso l’ottimizzazione della qualità dell’esperienza,  ottenuta attraverso una  costante pianificazione e  messa in  atto di azioni concrete  in  modo  da  bilanciare il livello di challenge e  skills.
  • 8. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 8 Il  metodo GROW  2.0Le  variabili psicologiche 0 2 Skills/Resources E’  la  prima  variabile ad   impattare sulla qualità dell’esperienza soggettiva 0 4 Flow Lo  stato di  esperienza ottimale frutto dell’equilibrio tra challenges  e  skills. 0 1 Obiettivi Il  modello suppone che la  principale motivazione dietro l’obiettivo scelto sia il miglioramento dell’esperienza soggettiva 0 3 Opportunites/Challenges E’  la  seconda variabile ad  impattare sulla qualità dell’esperienza soggettiva
  • 9. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 9 Il  metodo GROW  2.0L’evoluzione del  modello in  ambito psicologico Goal Il  soggetto deve  definire i propri obiettivi Resources/Skills Il  soggetto deve  identificare le proprie risorse interne  ed esterne Opportunities/ Challenges Il  soggetto deve   comprendere le opportunità e  le sfide legate all’obiettivo da  raggiungere Work Il  soggetto deve  definire ciò che bisogna fare,  chi,  dove,   come,  quando.
  • 10. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 10 Il  metodo GROW  2.0Come  si applica IN  PRATICA • Qual’è il tuo obiettivo? • Che tipo di esperienza ti aspetti nel momento in cui hai raggiunto l’obiettivo/il primo/n passo verso di esso? • Che cosa sarà diverso in te e nel mondo che ti circonda quando lo avrai raggiunto? • Prova a  visualizzare la  scena e  a   descriverla in  dettaglio,  possibilmente descrivendola in  un  testo/immagine che puoi tenere con  te. • Come puoi raggiungere l’obiettivo? • Quanto dipende da te e quanto da altri? • Quali sono le competenze/risorse che hai e quelle che potresti avere? • Quali sono quelle che non hai? • Dove puoi trovarle? • Se non le trovi che cosa succede al tuo obiettivo? GOALS:  per  legare obiettivi ed esperienza RESOURCES/SKILLS:  come  ci  arrivo
  • 11. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 11 Il  metodo GROW  2.0Come  si applica IN  PRATICA • Raggiungere questo obiettivo rappresenta una sfida per te? Se si, quale? • In passato ti è già capitato di affrontarne una simile? Se si come è andata? • Qual’è il tuo atteggiamento davanti a tale sfida? Perché? • Pensi che affrontare questa/e sfide possa distoglierti da altro? • Affrontare questa sfida può essere un’opportunità per raggiungere qualcos’altro? Se si, come e perché? • Quali sono i passi successivi? • Per ogni passo definisci le risorse richieste e i tempi necessari • Che cosa potrebbe ostacolarti nel raggiungimento del primo/n passo? • Che cosa succede se non riesci a raggiungere il primo/n passo? • Che cosa succede se dopo aver raggiunto il primo/n passo ti accorgi che l’esperienza non è quella che ti aspettavi? • Prova a definire un Piano B che utilizzi possibili risorse alternative OPPORTUNITIES/CHALLENGES WORK:  per  definire i passi successivi
  • 12. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 12 Punti di  Forza Chiaro ed Efficace • E’  immediatamente comprensibile • Introduce  la  dimensione di   esperienza ed esperienza ottimale alla dimensione organizzativa del  GROW  1.0 • Identifica nelle variabili challenges/skill  due  elementi da  manipolare per  migliorare l’esperienza Punti di  Debolezza Il  cambiamento riguarda solo  la  dimensione Organizzativa/Esperienziale • Non  discute gli obiettivi e  I   motivi per  cui  il soggetto li   vuole raggiungere • Ancora Il  metodo GROW  2.0Punti di  Forza  e  di  Debolezza
  • 13. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 13 Il  metodo POWERIl  modello di  coaching  basato su una visione psicologica della soggettività PROBLEM Dobbiamo comprendere la  posizione del   soggetto nei confronti del  problema EXPERIENCE Dobbiamo valutare insieme la  qualità dell’esperienza legata al  problema e  ai tentativi di  superarlo ORIENTING Dobbiamo aiutarlo ad  orientarsi rispetto alla descrizione (segni e  significati),   contesto (frame)  e  valori (identità)  ad   esso legati. WORK Dobbiamo definire insieme ciò che bisogna fare,  chi,  dove,  come,  quando. RESOURCES Dobbiamo monitorare,  identificare ed aumentare le  risorse disponibili,  interne   ed esterne,  e  confrontarle con  le  sfide da  affrontare.
  • 14. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 14 Accoglienza Capacità empatica,   un rapporto sereno e   consapevole con  il tempo e  le  richieste del  soggetto Alleanza L’esplicita condivisione di   obiettivi e  di  compiti reciproci da   parte  di  soggetto e  psicologo all’interno di  un  rapporto caratterizzato da fiducia e rispetto Ascolto Ascolto passivo,  messaggi di  accoglimento verbali e   non  verbali,  inviti all’approfondimento e     ascolto attivo Autenticità Sintonizzarsi con la prppria identità e comportarsi in maniera coerente con il proprio Sé indipendentemente dall’altro e dai suol problemi o aspettative (empatia fredda). Il  metodo POWERL’approccio psicologico
  • 15. 15 Cambiamento Processo  di tipo  stadiale che può avvenire in   maniera sequenziale o   improvvisa Empowerment Processo  di crescita individuale basato su aumento  di autostima,   autoeffica<cia  e  consapevolezza volto  alla realizzazione personale Esperienza Misurata in  termini di Emozioni Positive  e  di Coinvolgimento con l’obiettivo di arrivare al  Flow Problema La  distanza tra la realtà percepita e  la realtà desiderata (mondo   possibile) Frame Misurato in  termini di contesto  socio-­‐culturale,     ruoli e  comunità di pratiche Soggettività Unione di Identità Personale (Io)  e  Identità Sociale (Me) Il  metodo POWERLe  variabili psicologiche
  • 16. Il  metodo POWERIl  modello di  coaching  basato su una visione psicologica della soggettività Comprendere le   caratteristiche del   problema e  la   posizione del   soggetto nel processo di   cambiamento Capire il contesto (frame  e  ruoli)  al  cui   interno il problema si è creato e  si è sviluppato Definire una serie di  attività per   superare il problema riducendo la  distanza tra realtà percepita e  realtà desiderata Valutare la  qualità dell’esperienza durante il lavoro per   comprendere il legame tra problema,   soggettività e   autorealizzazione Attivare un  processo di  empowerment  per   aiutare il soggetto a   identificare e   sviluppare nuove risorse indipendenti dal  problema Fase 1.  Problem Fase 2.  Orienting Fase 3.  Work Fase 4.  Experience Fase 5.  Resources
  • 17. 17 Il  soggetto deve  essere chiaramente consapevole di quello che vuole:  E’  un bisogno?  A   che livello si  colloca nella piramide di Maslow Fase 2:  Qual’è la  realtà desiderata Obiettivo:  Definizione del  Problema Dobbiamo aiutare il soggetto a  definire il problema  come  distanza tra realtà percepita e  desiderata In  base  alle informazioni raccolte lo psicologo deve  identificare la fase  di cambiamento del soggetto Fase 4:  Cambiamento Il  soggetto deve  descrivere in   dettaglio la propria visione   della realtà e  l’esperienza soggettiva ad  essa  associata Fase 1:  Qual’è la  realtà percepita Dobbiamo comprendere che cosa  há   già fatto il soggetto nei confronti del problema  con attenzione a  successi parziali e  fallimenti Fase 3:  Storia Fase 1:  ProblemLa  strategia da  seguire
  • 18. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 18 Fase  1:  ProblemCome  si applica IN  PRATICA • Nella nostra visione, il problema è la distanza esistente tra la situazione attuale e quella che vorresti. • Come descriveresti la tua situazione attuale? Che emozioni ti genera? • C’è accordo con le persone vicine a te su questa visione? Se no, perché? • E’ sempre stata così? Se no, quando è iniziata? • Hai già provato a cambiarla? Se si, che cosa ti è successo? • Pensi di poterla cambiare? • Chi potrebbe aiutarti? • Come  descriveresti la  tua situazione ideale?  L’hai già sperimentata?   Quando hai incominciato a  capire che questo era  quello che volevi?   • Qualcuno ti ha aiutato a identificare questa nuova situazione? • Conosci degli esempi di altri soggetti che si trovano nella stessa situazione? • Hai già provato a raggiungerla? Se si, che cosa ti è successo? • Pensi di poterla raggiungerla? • Chi potrebbe aiutarti? REALTA’  PERCEPITA:  come  esplorarla REALTA’  DESIDERATA:  come  esplorarla
  • 19. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 19 Esempio  1:  Quello  che  non  c’è Canzone  degli AfterHours • Ho  questa  foto  di  pura  gioia E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola Che  spara  dritto  davanti  a  se A  quello  che  non  c'è • Ho  perso  il  gusto,  non  ha  sapore Quest'alito  di  angelo  che  mi  lecca  il  cuore Ma  credo  di  camminare  dritto  sull'acqua  e Su  quello  che  non  c'è • Arriva  l'alba  o  forse  no A  volte  ciò  che  sembra  alba Non  è Ma  so  che  so  camminare  dritto  sull'acqua   e Su  quello  che  non  c'è • Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo Rivoglio  le  mie  ali  nere,  il  mio  mantello La  chiave  della  felicità  è  la  disobbedienza   in  se A  quello  che  non  c'è • Perciò  io  maledico  il  modo  in  cui  sono   fatto Il  mio  modo  di  morire  sano  e  salvo  dove   m'attacco Il  mio  modo  vigliacco  di  restare  sperando   che  ci  sia Quello  che  non  c'è • Curo  le  foglie,  saranno  forti Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son   morti Ma  questo  è  camminare  alto  sull'acqua  e Su  quello  che  non  c'è • Ed  ecco  arriva  l'alba  so  che  è  qui  per  me Meraviglioso  come  a  volte  ciò  che  sembra   non  è Fottendosi  da  se,  fottendomi  da  me Per  quello  che  non  c'è,  per  quello  che  non   c'è,  per  quello  che  non  c'è,  per  quello  che   non  c'è Dobbiamo  distinguere  tra  descrizione  della  realtà  percepita,  esperienza  della   realtà  percepita e  descrizione  della  realtà  desiderata  (anche  in  negativo)
  • 20. 20 Ho  perso  il  gusto Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo La  chiave  della  felicità  è  la   disobbedienza  in  se A  quello  che  non  c'è Fase 2:  Qual’è la  realtà desiderata Obiettivo:  Definizione del  Problema Dobbiamo aiutare il soggetto a  definire il problema  come  distanza tra realtà percepita e  desiderata Meraviglioso  come  a  volte  ciò   che  sembra  non  è Fottendosi  da  se,  fottendomi  da   me  per  quello  che  non  c’è Fase 4:  Cambiamento so  camminare  dritto  sull'acqua l'alba  so  che  è  qui  per  me maledico  il  modo  in  cui  sono   fatto Fase 1:  Qual’è la  realtà percepita Ho  questa  foto  di  pura  gioia E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola Che  spara  dritto  davanti  a  se A  quello  che  non  c'è Curo  le  foglie,  saranno  forti Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  morti Fase 3:  Storia Fase 1:  ProblemLa  strategia da  seguire
  • 21. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 21 Esempio  1:  Quello  che  non  c’è Canzone  degli AfterHours • Ma  credo  di  camminare  dritto  sull'acqua  e Su  quello  che  non  c'è • Ma  so  che  so  camminare  dritto  sull'acqua  e Su  quello  che  non  c'è • Curo  le  foglie,  saranno  forti Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  morti Ma  questo  è  camminare  alto  sull'acqua  e Su  quello  che  non  c'è • Ed  ecco  arriva  l'alba  so  che  è  qui  per  me • Ho  questa  foto  di  pura  gioia E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola Che  spara  dritto  davanti  a  se A  quello  che  non  c'è • Perciò  io  maledico  il  modo  in  cui  sono  fatto Il  mio  modo  di  morire  sano  e  salvo  dove  m'attacco Il  mio  modo  vigliacco  di  restare  sperando  che  ci  sia   Quello  che  non  c'è • Meraviglioso  come  a  volte  ciò  che  sembra  non  è Fottendosi  da  se,  fottendomi  da  me  per  quello  che   non  c’è All’interno  della  realtà  percepita  distinguiamo  tra  quella  di  sé  e  del  mondo,  dell’   esperienza  le  dimensioni  positive  e  negative,  della  realtà  desiderata  quella  relative   al  passato  e  al  futuro • Ho  perso  il  gusto,  non  ha  sapore Quest'alito  di  angelo  che  mi  lecca  il  cuore • Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo Rivoglio  le  mie  ali  nere,  il  mio  mantello La  chiave  della  felicità  è  la  disobbedienza  in  se A  quello  che  non  c'è
  • 22. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 22 Esempio  1:  Quello  che  non  c’è Canzone  degli AfterHours • Curo  le  foglie,  saranno  forti Se  riesco  ad  ignorare  che  gli  alberi  son  morti Ma  questo  è  camminare  alto  sull'acqua  e Su  quello  che  non  c'è • Ho  questa  foto  di  pura  gioia E'  di  un  bambino  con  la  sua  pistola Che  spara  dritto  davanti  a  se A  quello  che  non  c'è • Perciò  io  maledico  il  modo  in  cui  sono  fatto Il  mio  modo  di  morire  sano  e  salvo  dove   m'attacco Il  mio  modo  vigliacco  di  restare  sperando  che   ci  sia  quello  che  non  c'è • Ho  perso  il  gusto,  non  ha  sapore Quest'alito  di  angelo  che  mi  lecca  il  cuore • Rivuoi  la  scelta,  rivuoi  il  controllo Rivoglio  le  mie  ali  nere,  il  mio  mantello La  chiave  della  felicità  è  la  disobbedienza  in  se A  quello  che  non  c'è • Autostima  elevata  =>  Lui  cammina  ALTO  sull’acqua • Autoefficacia  elevata  =>  Le  foglie  saranno  FORTI • Consapevolezza  che  però  le  sue  azioni  non  hanno  un   impatto  sul  resto  del  mondo  =>  ignorando  che  gli   alberi  sono  MORTI • Rimpianto  del  passato  =>  Nel  passato  SPARARE  a   quello  che  non  c’è  dava  pura  GIOIA • Consapevolezza  che  l’esperienza  attuale  è  differente   =>  Non  ha  SAPORE  l’alito  di  ANGELO • Attribuzione  della  colpa  a  se  stessi: =>  MALEDICO  il  modo  in  cui  sono  fatto         =>  muoio  SANO  e  SALVO  dive  m’ATTACCO     =>  RESTO  SPERANDO  che  ci  sia  quello  che   non  c’è • Chiara  indicazione  della  realtà  desiderata:                                                 =>  Rivoglio  il  GUSTO,  la  SCELTA,  il   CONTROLLO                                                                                                       =>  Voglio  DISOBBEDIRE  a  quello  che  non  c’è • BISOGNO  =>  AUTOREALIZZAZIONE • CAMBIAMENTO  =>  CONTEMPLAZIONE
  • 23. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 23 La  piramide dei bisogniLe  variabili psicologiche STIMA Autostima,   Autocontrollo,   Realizzazione,  Rispetto Reciproco APPARTENENZA Amicizia,  Affetto Familiare,  Relazione di Coppia SICUREZZA Sicurezza Fisica,   Lavorativa,  Mentale,   Familiare,  Economica,  di Salute FISOLOGIA Alimentazione,  Sonno,   Omeostasi AUTOREALIZZAZIONE Moralità,  Creatività.   Spontaneità,  Problem Solving,  Flourishing
  • 24. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 24 Le  fasi del  cambiamentoLe  variabili psicologiche Contemplazione La  persona  considera  la possibilità di cambiare,   ma non  sa come  fare  o   non  è sicura di riuscirci Azione Il  soggetto si  impegna in  azioni concrete  volte  al  conseguimento  di un cambiamento.   Ricaduta Il  soggetto abbandona il processo  di cambiamento.  La   ricaduta è possibile in  tutte le fasi del processo  di cambiamento Pre-­‐Contemplazione La  persona  non  pensa  di dover cambiare Determinazione il soggetto apre,  per  un breve  periodo una   finestra di opportunità in   cui cerca  di cambiare.   Mantenimento Il  soggetto consolida  il livello di cambiamento raggiunto.  
  • 25. 25 Fase 1:  ProblemLa  strategia da  seguire Dobbiamo aiutarlo a   comprendere possibil errori usando  il metodo Socratico o  passando  alla FASE  2 La  realtà non  è percepita correttamente Passiamo alla FASE   2 per  concentrarci sul  presente Il  soggetto non  vuole parlare della sua storia Dobbiamo aiutarlo a   comprendere possibil errori usando  il metodo Socratico o   passando  alla FASE  2 Gli obiettivi non  sono realistici La  fase  del cambiamento non è chiara Obiettivo:  Definizione del  Problema Dobbiamo aiutare il soggetto a  identificare possibili errori nella sua  descrizione del problema Passiamo alla FASE  2 per  cercare di acquisire nuove informazioni
  • 26. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 26 Esempio  2:  Stupida Canzone  di  Alessandra  Amoroso • Che  stupida  che  sei Tu  non  impari  mai Il  tuo  equilibrio  è  un  posto Che  tu  passi  e  te  ne  vai • E  più  stupida  di  te Sappi  non  ne  troverai Quelle  tue  paure  inutili Non  finiranno • Ma  che  stupida  che  sei Stupida  un'altra  volta Che  parli  ad  uno  specchio E  mai  alla  persona  giusta • E  da  stupida  che  sei Tu  non  farai  mai  niente Sei  una  persona  tra  la  gente  ma La  gente  mente  sempre Imparare  da  sempre Camminare  da  sempre E  non  capirai  niente Hai  sbagliato  da  sempre • Ed  è  inutile  adesso Che  ti  guardi  a  uno  specchio Che  non  sa  chi  sei A  uno  specchio  che  non  sa  chi  sei • Che  stupida  che  sei Che  non  ti  sprechi  mai Le  tue  poesie  sono  coriandoli Che  non  seminerai • Se  poi  per  ironia Prendessi  quota Partendo  da  un  palazzo  punteresti  in  alto • Ma  che  stupida  che  sei Stupida  un'altra  volta Nuda  di  fronte  a  uno  specchio E  mai  alla  persona  giusta E  da  stupida  che  sei Fai  pure  finta  di  niente Lui  si  riveste  soddisfatto E  intanto  sai  che  mente • Sempre  imparare  da  sempre Camminare  da  sempre E  non  capirai  niente Hai  sbagliato  da  sempre Ed  è  inutile  adesso Che  ti  guardi  a  uno  specchio Che  non  sa  chi  sei A  uno  specchio  che  non  sa  chi  sei • Stupida,  stupida Hai  sbagliato  da  sempre Ed  è  inutile  adesso Che  ti  guardi  a  uno  specchio Che  non  sa  chi  sei A  uno  specchio  che  non  sa  chi  sei Una  stupida
  • 27. 27 All’interno del contesto,  il soggetto ha  uno  o  più ruoli sociali?  Se  si,   quali sono  le dimensioni valoriali e   le regole/comportamenti che lo definiscono. Fase 2:  Qual’è il ruolo del  soggetto? Obiettivo:  Comprendere il contesto in  cui   è nato il problema e  potrebbe essere risolto Dobbiamo aiutare il soggetto a   comprendere il contesto  in  termini di frame,  ruoli,  comunità di pratiche La  realtà desiderata è dentro/fuori il frame?  Se  si,  ci sono  dei  ruoli/comportamenti che ne  impediscono/favoriscono il raggiungimento? Fase 4:  La  realtà desiderata  è dentro/fuori il frame? Dove  è nato  il problema?   Quali sono  i confini del problema  in  termini di contesto  e  situazione? Fase 1:  Qual’è il frame? Quali sono  le comunità di pratiche?  Il  soggetto si   comporta  in  accordo o  in  disaccordo con le regole/pratiche del contesto/ruolo?  Che  tipo  di esperienza genera la cosa?  Ha  ricevuto sanzioni/premi  per  questo? Fase 3:  Quali sono i comportamenti del  soggetto? Fase 2:  OrientingLa  strategia da  seguire
  • 28. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 28 Contesto Le  istituzioni che formano il contesto sociale ed i macrogruppi che interagiscono al  loro interno Situazione La  parte  di  contesto in   cui  è situato il problema.    A   caratterizzarla sono ruoli,  norme/valori e   comunità di  pratiche Ruoli L’insieme di  significati e  norme associati ad   una posizione sociale sottoposti ad  un   controllo del  gruppo sociale di  riferimento Norme/Valori Le  norme sono una regele la  cui  violazione viene sanzionalta. I  valori sono mondi possibili caratterizzanti l’identità che ci  aiutano a   scegliere Comunità di   Pratiche Gruppi spontandi di   persone caratterizzati da  un  obiettivo comune e   caratterizzati da  un   repertorio di  risorse Le  caratteristiche del  FRAMELe  variabili psicologiche Il  FRAME  è la cornice socialmente  organizzata,  istituzionalizzata e  culturalmente  connotata che rende  “familiari”  e  dotate di senso  le situazioni in  cui il soggetto si  trova  all’interno della vita quotidiana.   Comprendere il FRAME  è necessario per  poter rispondere alla domanda:  Che  cosa  sta succedendo qui?
  • 29. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 29 02 Identità Sociale La  consapevolezza di   appartenere ai diversi gruppi sociali di  riferimento resa coerente dalla dimensione valoriale. 04 Comportamenti Possono essere consapevoli e  controllati,  consapevoli ma   intuitivi e  inconsapevoli intuitivi 01 Identità Personale L’’Insieme di  caratteristiche che definiscono il soggetto:   da  quelle fisiche come   l’altezza e  il colore degli occhi,  alle caratteristiche .   03 Esperienza Si  distingue  in  “Soggettiva”   (da  dentro,  EGOGENTRICA,   sistema DORSALE,  DOVE):   basata su azionei e   “Personale”  (da  fuori,   ALLOCENTRICA,  sistema VENTRALE,  COSA)  basata su osservazione e   conoscenza La  nostra  SoggettivitàLe  variabili psicologiche
  • 30. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 30 La  nostra  SoggettivitàLe  variabili psicologiche La  stessa   informazione   viene   elaborata  in   due  modi   diversi (Goodale &   Milner,  1995)
  • 31. WELLBEING SPECIALIST www.tecnologiapositiva.eu 31 La  nostra  SoggettivitàLe  variabili psicologiche (Kahneman,  2002): Sistema    1  (Intuizione): genera  impressioni non  volontarie Sistema  2  (Ragionamento): giudizi intenzionali.
  • 32. 32 Fase 2:  OrientingLa  strategia da  seguire Il  soggetto non  ha  chiaro il legame tra comportamenti ed esperienza Dobbiamo aiutarlo a   comprenderlo,  e  superarlo con attività specifiche di riflessione/empowerment da   pianificare nella FASE  3 Esiste un  conflitto tra i diversi ruoli del  soggetto Il  legame  tra  contesto  e   realtà  desiderata  non  è  chiaro Obiettivo:  Comprendere il contesto in  cui  è nato il problema e  potrebbe essere risolto Dobbiamo aiutare il soggetto a   comprendere il contesto  in  termini di frame,  ruoli,  comunità di pratiche Dobbiamo aiutarlo a   comprenderlo,  eventualmente   con attività specifiche di esplorazione/riflessione da   pianificare nella FASE  3 Il  frame  non  è chiaro al  soggetto Dobbiamo aiutarlo a   comprenderlo,  eventualmente   con attività specifiche di esplorazione/riflessione da   pianificare nella FASE  3 Dobbiamo aiutarlo a   comprenderlo,  eventualmente   con attività specifiche di esplorazione/riflessione da   pianificare nella FASE  3