Slide create per il seminario professionalizzante degli studenti di Economia, Giurisprudenza, Scienze della comunicazione, Lettere dell'Università di Catania (Impresa diversa, Comunicare l'impresa, Start up Academy- prof. Rosario Faraci)
Slide (seconda parte) usate in occasione del TBneTalks a Milano il 23 maggio 2015 su "Fare mobile journalism"
(per giornalisti, bloggers e comunicatori travel) http://tbnetalks.com/site/
È possibile trasformare uno smartphone in una redazione tascabile? È possibile potenziare il telefonino e trasformarlo in una potente videocamera? Si, se scegliamo app su misura per il lavoro del giornalista e se comprendiamo la filosofia del mobile journalism.
Prima parte
Evento formativo: "Cortina tra le righe"- Ordine dei giornalisti del Veneto, 13 luglio 2015. Cortina
Gli strumenti gratuiti, o quasi, per produrre inchieste giornalistiche multimediali girate (anche) con lo smartphone
Seconda parte
Evento formativo: "Cortina tra le righe"- Ordine dei giornalisti del Veneto, 13 luglio 2015. Cortina
Ona Italia per #Glocal16 a Varese: Mobile journalism, tools per video, foto,...Rosa Maria Di Natale
Slide del workshop tenutosi il 18/11/2016 a Varese (Teatro Santuccio) a cura di Rosa Maria Di Natale per Ona Italia
Una rassegna di strategie per la gestione dei social e app per contenuti giornalistici sempre più veloci e di qualità, da produrre con il solo aiuto dello smartphone
http://www.festivalglocal.it/speaker/rosa-maria-di-natale/
http://www.festivalglocal.it/incontro/nuovi-tools-per-i-social-media/
Alla ricerca della fonte perduta - Fonti giornalistiche e internetNicola Rabbi
Il trattamento delle fonti sta alla base della professione del giornalista, ne va della suo prestigio e determina il suo rapporto con il pubblico. Ma cosa succede quando, con l'avvento delle tecnologie digitali, le fonti si moltiplicano all'infinito? Quali strumenti e capacità ha il giornalista nel cercare e valutare le informazioni che trova? Come mai così spesso capitano casi di bufale, di clamorosi errori giornalistici che vengono smascherati da un pubblico di lettori che ha potenzialmente gli stessi strumenti per verificare l'attendibilità delle fonti? Il giornalista e', come il noto re della favola, nudo, il suo lavoro dietro alle quinte e' ora visibile a tutti: come vive questo rapporto e come si relaziona con un pubblico partecipante?
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Una rassegna di strategie per la gestione dei social e app per contenuti giornalistici sempre più veloci e di qualità, da produrre con il solo aiuto dello smartphone
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Antidoti contro le #fakenews: #BiblioVerifica - #Lercio Associazione Italiana...Damiano Orru
L’AIB Lazio propone un incontro per una riflessione su quanto i bibliotecari possono mettere in campo per contribuire all’alfabetizzazione digitale dei cittadini, guidare ad un uso consapevole delle fonti, recuperare informazioni con discernimento, esercitare il dubbio su quanto pubblicato sul web.
Interventi di:
Damiano Orrù – Biblioverifica
Eddie Settembrini – Lercio
Lunedì 21 giugno alle 18.00 in diretta sui canali AIB
video integrale su http://biblioverifica.altervista.org/aib-lercio/
navigare nella info-sfera. Appunti per un nuovo umanesimo digitaleUniversità di Pisa
Viviamo collegati da strumenti digitali in una InfoSfera che è definita dai media. Nasce la necessità di un nuovo tipo di ecologia che riguarda noi e la nostra relazione con questo nuovo ambiente. Se il digitale cambia il mondo e noi stessi serve un nuovo umanesimo per l’era digitale (umanesimo qui è sinonimo di rinascita culturale e rivalutazione del ruolo dell’uomo e della sua creatività) che ci consenta di dominare e non soccombere al nuovo ambiente.
Quello che i giornalisti possono imparare dal metodo scientificoNico Pitrelli, Ph.D
La mia lezione di apertura alla scuola estiva di data journalism alla Sissa del 17 settembre 2014. Lo scopo dell'intervento era mostrare come e perché la scienza può aiutare il giornalismo a diventare più credibile in un momento di crisi di identità della professione. Una strada concreta possibile è il data journalism.
#Pagnoncelli: I luoghi del confronto sono sempre più autoreferenziali, a partire dai #social network, spazi di #libertà e di #democrazia trasformati in club a cui sono ammesse solo le #persone che la pensano nello stesso modo. E il problema si verifica anche con i numeri, perché si assiste a quel fenomeno che lo psicologo sociale americano Daniel Herda definisce #emotional #innumeracy, cioè “#ignoranza numerica legata alle #emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano #pericolo o #minaccia.
C'è una differenza sostanziale tra la realtà e la verità percepita. Lo psicologo sociale americano Daniel Herda ha individuato un fenomeno, la emotional innumeracy, cioè “ignoranza numerica legata alle emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano pericolo o minaccia.
Positive News e comunicazione pubblica - come costruire un nuovo "racconto" d...Pierluigi De Rosa
Come costruire una nuova narrazione della PA? Come contrastare le rappresentazioni mediatiche negative? Non è solo una questione di media relations. Occorre una gestione integrata degli strumenti comunicativi all'interno e all'esterno dell'ente pubblico. L'obiettivo è porre le basi per un nuovo sistema di notiziabilità in grado di sfruttare in modo strategico le risorse della comunicazione 2.0- Università degli Studi di Udine, Polo di Santa Chiara, Seminario per gli studenti di Relazioni Pubbliche, 21 ottobre 2015
Comunicazione istituzionale sulla base di esempi che raccontano la pandemia. 14.05.2020. Videoconferenza e esercizi per il corso „Comunicazione politica“ presso ZAHW: Zürcher Hochschule für angewandte Wissenschaften. Online: https://youtu.be/5HcaC2ADzb0
Sui Social Media le voci diventano fatti troppo in fretta. Ci vuole controllo, sia a livello della fonte che degli utenti: il fact checking dovrà servire a questo. Per garantire un'informazione sempre più attendibile e autorevole. Io e Pier Luca Santoro ne parliamo al VeneziaCamp 2012.
Slide utilizzate durante l'incontro formativo tenutosi al Glocal Festival di Varese l'11-11-'22
Titolo del workshop di Rosa Maria Di Natale: "Il podcast giornalistico sostenibile.Creare contenuti brevi e audio doc con lo smartphone"
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Workshop Festival internazionale del giornalismo Perugia 3 aprile 2019
10 nuovi tools e 5 strategie per il mobile journalism sul territorio Sia che siate freelance, sia che lavoriate dentro una redazione, lo smartphone può rappresentare la migliore soluzione per il giornalismo locale e multimediale: dalle breaking news di quartiere alla politica municipale, alle inchieste multimediali per il web realizzate anche grazie ai cittadini e ai social. Case Histories.
Organizzato in collaborazione con ONA Italia.
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Con uno smartphone puoi realizzare video e foto di buona qualità, ma non solo. In pochi minuti è possibile fare editing a livello intermedio dei filmati e delle immagini, organizzare un efficiente taccuino digitale, realizzare e condividere audiointerviste, creare e finalizzare contenuti multimediali per il web, fare social monitoring. Questo workshop propone una selezione di tool, alcuni nuovissimi, verificati sul campo.
Organizzato in collaborazione con Online News Association
Qui il link a pagina ufficiale e video: http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2015/mobile-journalism-a-newsroom-in-your-pocket
Eventi formativi ODG Sicilia con Associazione siciliana della stampa
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Catania- 17 ottobre 2014 (con Mario Tedeschini Lalli)
Rosa Maria Di Natale- giornalista
Step by step, come si costruisce un lavoro basico di #datajournalismRosa Maria Di Natale
Quali sono i primi passi da fare per i primi lavori di data journalism, che domande bisogna farsi prima di interrogare i dati, come usare excel, quali tools tenere sott'occhio.
Presentato in occasione della giornata di lavoro organizzata il 5 aprile 2014 da Ona Italia a Torino (Talent Garden): Il Giornalismo dei dati, esempi, errori e storie.
1. Contenuti multimediali:
tecniche e approcci
1-Notiziabilità e fonti
di
Rosa Maria Di Natale
Corso di formazione specialistica
Esperti in tecnologie multimediali e contenuti WEB TV
per la valorizzazione della formazione e della ricerca
nei mercati internazionali e locali
Progetto PON a300136 Bionanotech Research and Innnovation Tower
(BRIT)
3. Cosa è notizia e cosa non lo
è
-Carica di novità e singolarità (relativa)
-L'importanza pratica per la vita di tutti
-Le possibili conseguenze nella vita quotidiana
-La vicinanza fisica o psicologica all'evento
-La possibilità di far leva sulle emozioni o sui
sentimenti di attesa
-Lo sviluppo che un avvenimento promette
-Il carattere di esclusiva
4. Notizia è prima di tutto ogni fatto, ogni
accadimento di pubblica rilevanza e di
collettivo interesse. Chi può stabilire quali fatti, fra
i milioni di avvenimenti quotidiani, sono realmente
notizie? Ciascuno di noi, in base a sensibilità e
conoscenze, può farlo, in ragione del proprio libero
arbitrio.
Le notizie riconosciute come tali, per secoli sono
state solo quelle pubblicate dai quei formidabili
decodificatori e assemblatori del mondo che sono i
giornali.
Con l’avvento dei social media lo scenario è
cambiato.
5.
6.
7. Le cinque W
WHO (chi
riguarda gli individui, che hanno
preso parte al fatto
WHAT (cosa
riguarda il fatto accaduto in
sé, ovvero la descrizione degli
eventi
WHEN (quando
indica il tempo dell'accaduto
WHERE (dove
indica i luoghi coinvolti nel fatto
WHY (perché
dà un motivo al fatto, la causa
che ha portato al verificarsi di tali
eventi.
8. Le fonti
Le fonti dirette o primarie
All’origine della notizia, non c’è il giornalista, ma la fonte.
Un terremoto, com’è facile comprendere, è una terribile e inesauribile
fonte di informazioni. Tuttavia, è difficile che il giornalista si trovi a
essere testimone diretto non solo del terremoto, ma di tutti gli
avvenimenti a esso collegati. Questi eventi saranno riferiti al
giornalista da persone che li hanno vissuti o li hanno visti
Si parla, in questo caso, di “fonti primarie e necessarie
“Ho visto quel palazzo piegarsi su se stesso e sbriciolarsi“.
Oppure:
“Ho scavato con le mie mani e ho tirato fuori dalle macerie due
cadaveri“.
La fonte primaria, per ragioni intuibili, è massimamente affidabile, più del
burocrate, fonte indiretta, che ha raccolto le prime cifre. E tuttavia anche
le fonti primarie richiedono una verifica. Esse possono essere influenzate
da fattori emotivi – spesso capita che i testimoni diretti di un evento siano
in contraddizione tra loro - o possono deliberatamente ingannare il
giornalista
9. I dispacci d’agenzia sono fonti credibili e professionali ma
pur sempre secondarie.
Compito delle agenzie di stampa è quello di raccogliere e
controllare le notizie all’origine.
Ma l’unicità e l’incontrollabilità delle fonti secondarie è forse
il più grande impedimento alla libertà d’informazione
Molte “fonti indirette o secondarie“ servono a facilitare il
lavoro del cronista (Non si è costretti a inseguire la
personalità da intervistare ,niente interminabili attese sino
alla conclusione di una riunione stop ai burocrati riottosi
per ottenere il testo di una dichiarazione, un comunicato
stampa, il dispositivo di una decisione)
10. Le fonti sul web
La ricerca tradizionale di informazioni passa dall’uso di
biblioteche e archivi (è il caso dello storico), ma anche di
interviste effettuate in presenza dell’intervistato o via
telefono, fax ecc.
Il web facilita la ricerca di informazioni; abbrevia le distanze e
dunque i tempi di consultazione della documentazione
presente in rete. I criteri, però, restano sempre identici.
Resta più complessa la verifica dell'affidabilità delle fonti.
11. Le domande da farsi per valutare se ciò che avete trovate fa al
caso vostro:
-I siti (o i social) che ho trovato fanno riferimento alla
bibliografia usata per la redazione dei testi?
- Il livello contenutistico e scientifico è alto?
- Vengono citate le fonti?
- Il sito è aggiornato?
- Il materiale è autorevole?
- A quale tipo di lettori si rivolge
- C’è la firma dell’autore?
- E del webmaster?
- C’è un curriculum o biografia dell’autore?
- E’ possibile collegarsi alla home page?
-C’è un’appartenenza ideologica dichiarata?
13. timu è una piattaforma di <ahref al servizio di
persone, associazioni e comunità che desiderano
contribuire all'informazione civile. La parola "timu" è
Swahili e significa team, squadra.
14. Bibliografia
*Sergio Lepri: "News, manuale di scrittura e di stile per
l'informazione scritta e parlata", con prefazione di Tullio De
Mauro, Rizzoli, 2011.
*Intervento di apertura dell'evento Fatti , Verità, Argomentazioni
del 18 gennaio 2013 organizzato da Fondazione ahref:
http://www.youtube.com/watch?v=RXqp4ZIWhYo&list=PLZLieqkw31QZn4xo-E3p2BW-miDD3iT2