Eventi formativi ODG Sicilia con Associazione siciliana della stampa
Palermo- 27 settembre 2014
Catania- 17 ottobre 2014 (con Mario Tedeschini Lalli)
Rosa Maria Di Natale- giornalista
Comunicazione di crisi:quali spazi di dialogo tra comunicatori e giornalisti?Pierluigi De Rosa
Le slide del mio intervento al seminario "COmunicazione di crisi: comunicatori e giornalisti a confronto", organizzato da ASER (Associazione Stampa Emilia-Romagna) e FERPI Emilia-ROmagna.Bologna, 10 giugno 2016
Nuovi scenari della comunicazione pubblica. Proposte per una nuova narrazione...Pierluigi De Rosa
La comunicazione pubblica a 16 anni dalla legge 150/2000. Rappresentazione mediatica della PA, contesto esterno e interno; strategie e strumenti per applicare alla comunicazione pubblica alcune forme di giornalismo emergente, dal constructive journalism alle positive news. Seminario presso il corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d'impresa - Università di Bologna, 3 marzo 2016
Il territorio e la cronaca i sensori come fonti, i dati come coordinate dell...luca corsato
come i sensori e l'approccio ai dati in tempo reale possono modificare la formazione delle notizie e la cronaca locale
Inoltre si ridefiniscono i patti tra cittadini per generare quella somma di interessi che permette la crescita di una comunità
ArdOmino,un sensore parlante per la condivisione dei datiValentina Grasso
Presentazione di ArdOmino per il DIGIT 2014, Prato, 20 settembre 2014. Un modello di comunicazione dati da sensori. Dal flusso dati alla conversazione.
Altre info su http://valenitna.github.io/ardominodoc/
Comunicazione di crisi:quali spazi di dialogo tra comunicatori e giornalisti?Pierluigi De Rosa
Le slide del mio intervento al seminario "COmunicazione di crisi: comunicatori e giornalisti a confronto", organizzato da ASER (Associazione Stampa Emilia-Romagna) e FERPI Emilia-ROmagna.Bologna, 10 giugno 2016
Nuovi scenari della comunicazione pubblica. Proposte per una nuova narrazione...Pierluigi De Rosa
La comunicazione pubblica a 16 anni dalla legge 150/2000. Rappresentazione mediatica della PA, contesto esterno e interno; strategie e strumenti per applicare alla comunicazione pubblica alcune forme di giornalismo emergente, dal constructive journalism alle positive news. Seminario presso il corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d'impresa - Università di Bologna, 3 marzo 2016
Il territorio e la cronaca i sensori come fonti, i dati come coordinate dell...luca corsato
come i sensori e l'approccio ai dati in tempo reale possono modificare la formazione delle notizie e la cronaca locale
Inoltre si ridefiniscono i patti tra cittadini per generare quella somma di interessi che permette la crescita di una comunità
ArdOmino,un sensore parlante per la condivisione dei datiValentina Grasso
Presentazione di ArdOmino per il DIGIT 2014, Prato, 20 settembre 2014. Un modello di comunicazione dati da sensori. Dal flusso dati alla conversazione.
Altre info su http://valenitna.github.io/ardominodoc/
iPress è MXM - Media eXperience Management. Presentazione di Marisandra Lizzi...iPress
La presentazione di Marisandra Lizzi all'evento di DM Group. Il tema della Customer eXperience Managent applicata ai Media. https://twitter.com/hashtag/CRMtoCXMday
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012Barometro Srl
Reinventare la stampa quotidiana - Rapporto Qualitativo 2012
Processing Luigi Ricci fonte Studio Barometro
Per informazioni: info@barometro.com - Telefono 06-3735.0466
Content Marketing - alla conquista dei pubblici della Digital Age LUZ
Background, i principali trend e gli attori della Digital Age
Social Media Revolution, capire i linguaggi, oltre la tecnologia
Content Marketing performance, fedeltà a patto di credibilità: il caso Samsung Instagram storytelling by LUZ
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Positive News e comunicazione pubblica - come costruire un nuovo "racconto" d...Pierluigi De Rosa
Come costruire una nuova narrazione della PA? Come contrastare le rappresentazioni mediatiche negative? Non è solo una questione di media relations. Occorre una gestione integrata degli strumenti comunicativi all'interno e all'esterno dell'ente pubblico. L'obiettivo è porre le basi per un nuovo sistema di notiziabilità in grado di sfruttare in modo strategico le risorse della comunicazione 2.0- Università degli Studi di Udine, Polo di Santa Chiara, Seminario per gli studenti di Relazioni Pubbliche, 21 ottobre 2015
Parlare alle imprese: corso auto-imprenditorialità dei giornalistiOdgToscana
Slides del giornalista Marco Bastiani per il corso sull'auto-imprenditorialità dei giornalisti realizzato per Fondazione dell'Ordine dei giornalisti della Toscana alla Camera di Commercio di Firenze.
Slide utilizzate durante l'incontro formativo tenutosi al Glocal Festival di Varese l'11-11-'22
Titolo del workshop di Rosa Maria Di Natale: "Il podcast giornalistico sostenibile.Creare contenuti brevi e audio doc con lo smartphone"
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Il Manifesto di Venezia, storia, redazione, attesa per un osservatorio (deon...Rosa Maria Di Natale
Il Manifesto di Venezia, storia, redazione, attesa per un osservatorio (deontologia per giornalisti). Violenza e sessismo nell'informazione.
Slide utilizzate nei corsi di formazione per giornalisti (ODG Sicilia)
Siracusa e Catania - novembre 2022
Giornalismo d'inchiesta e reportage con lo smartphone- Glocal Sud Festival Ma...Rosa Maria Di Natale
Come si è evoluto il mobile Journalism? Quali sono le nuove app per produrre contenuti multimediali adatte alla redazioni? Ecco una mappa per orientarsi (dai video ai podcast).
Storie locali e smartphone- Mobile journalism e local journalismRosa Maria Di Natale
Workshop Festival internazionale del giornalismo Perugia 3 aprile 2019
10 nuovi tools e 5 strategie per il mobile journalism sul territorio Sia che siate freelance, sia che lavoriate dentro una redazione, lo smartphone può rappresentare la migliore soluzione per il giornalismo locale e multimediale: dalle breaking news di quartiere alla politica municipale, alle inchieste multimediali per il web realizzate anche grazie ai cittadini e ai social. Case Histories.
Organizzato in collaborazione con ONA Italia.
Etica del giornalismo - 7 good practices. #ljf18 con Ona ItaliaRosa Maria Di Natale
Slide di presentazione realizzate da Rosa Maria Di Natale per il workshop Ona Italia al Festival del giornalismo di Perugia 2018.
Incontro del 13/04 con Mario Tedeschini Lalli, Rosa Maria Di Natale e Carlo Felice Dalla Pasqua.
Ona Italia per #Glocal16 a Varese: Mobile journalism, tools per video, foto,...Rosa Maria Di Natale
Slide del workshop tenutosi il 18/11/2016 a Varese (Teatro Santuccio) a cura di Rosa Maria Di Natale per Ona Italia
Una rassegna di strategie per la gestione dei social e app per contenuti giornalistici sempre più veloci e di qualità, da produrre con il solo aiuto dello smartphone
http://www.festivalglocal.it/speaker/rosa-maria-di-natale/
http://www.festivalglocal.it/incontro/nuovi-tools-per-i-social-media/
Gli strumenti gratuiti, o quasi, per produrre inchieste giornalistiche multimediali girate (anche) con lo smartphone
Seconda parte
Evento formativo: "Cortina tra le righe"- Ordine dei giornalisti del Veneto, 13 luglio 2015. Cortina
È possibile trasformare uno smartphone in una redazione tascabile? È possibile potenziare il telefonino e trasformarlo in una potente videocamera? Si, se scegliamo app su misura per il lavoro del giornalista e se comprendiamo la filosofia del mobile journalism.
Prima parte
Evento formativo: "Cortina tra le righe"- Ordine dei giornalisti del Veneto, 13 luglio 2015. Cortina
Slide (seconda parte) usate in occasione del TBneTalks a Milano il 23 maggio 2015 su "Fare mobile journalism"
(per giornalisti, bloggers e comunicatori travel) http://tbnetalks.com/site/
Slide (prima parte) usate in occasione del TBneTalks a Milano il 23 maggio 2015 su "Fare mobile journalism"
(per giornalisti, bloggers e comunicatori travel) http://tbnetalks.com/site/
Slide utilizzate durante il workshop di Rosa Maria Di Natale su "Mobile journalism: la redazione in tasca" ; evento Ona Italia per il Festival internazionale di giornalismo di Perugia.
Con uno smartphone puoi realizzare video e foto di buona qualità, ma non solo. In pochi minuti è possibile fare editing a livello intermedio dei filmati e delle immagini, organizzare un efficiente taccuino digitale, realizzare e condividere audiointerviste, creare e finalizzare contenuti multimediali per il web, fare social monitoring. Questo workshop propone una selezione di tool, alcuni nuovissimi, verificati sul campo.
Organizzato in collaborazione con Online News Association
Qui il link a pagina ufficiale e video: http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2015/mobile-journalism-a-newsroom-in-your-pocket
Step by step, come si costruisce un lavoro basico di #datajournalismRosa Maria Di Natale
Quali sono i primi passi da fare per i primi lavori di data journalism, che domande bisogna farsi prima di interrogare i dati, come usare excel, quali tools tenere sott'occhio.
Presentato in occasione della giornata di lavoro organizzata il 5 aprile 2014 da Ona Italia a Torino (Talent Garden): Il Giornalismo dei dati, esempi, errori e storie.
Unavoidable. Ridefinire il giornalismo nell'era del web
1. UNAVOIDABLE
RIDEFINIRE IL GIORNALISMO NELL’ERA DEL WEB
NUOVI ORIENTAMENTI, NUOVE OPPORTUNITÀ
Eventi formativi ODG con Associazione siciliana della stampa
Palermo- 27 settembre 2014
Catania- 17 ottobre 2014
Rosa Maria Di Natale- giornalista
3. Aprile 2013 #IJF13: Keynote speech di Emily Bell, ha collaborato a fine 2012, con C.
W. Anderson e Clay Shirky, alla stesura di uno dei saggi più influenti degli ultimi anni
sul futuro dei media digitali: Post-Industrial Journalism: Adapting To The Present
4. Post Industrial journalism
Per redigere il
paper gli autori
hanno intervistato
oltre 50 persone e
agenzie di
stampa
In parte indagine,
in parte Manifesto
sulla pratica
giornalistica.
5. C.W.Anderson
Emily Bell
Tra gli obiettivi NON c’è quello di parlare del futuro delle news, “in parte perché quel
futuro è già qui, in parte perché una cosa come l’industria delle notizie non esiste più”
“L’effetto del cambiamento dell’ecosistema: riduzione della qualità delle notizie, le città
medie o piccole rischiano di restare senza quotidiani”.
La speranza è quella di limitare la portata, la profondità e la durata di tale decadimento
indicando un giornalismo pronto ad utilizzare strumenti impensabili 10 anni fa.
6. Clay Shirky
Le nuove possibilità per il giornalismo richiedono nuove forme di
organizzazione.
Gli organi di informazione tradizionali tendono a conservare metodi di
lavoro e gerarchie. I vecchi modelli di business sono al collasso.
Ciò che precedentemente era “pubblico” non è più composto da
semplici spettatori e bisogna adattarsi a questo cambiando tattiche e
autoconcezione.
7. I ricavi pubblicitari non
funzionano nel nuovo mondo dei
media e non c’è alcuna garanzia
nemmeno a favore dei sistemi
basati sull’abbonamento.
Un metodo fondamentale
attraverso cui le organizzazioni
di stampa possono rinnovarsi è
tramite la specializzazione e
l’individualizzazione.
“Il giornalismo da prodotto
confezionato si sta trasformando
nell’attuale giornalismo
individuale”, ha detto Bell.
Raccontare non è più sufficiente:
lo sa fare la comunità.
8. Le indicazioni
Ri-Organizzarsi
• L'unico modo per uscire
dalla crisi è creare
qualcosa di nuovo ed è
difficile farlo all'interno
delle aziende. Puoi riuscire
a proteggere il tuo business
e mantenere gli attuali costi
del lavoro a breve termine,
ma non credo che questo
sia sostenibile a lungo
termine. Bisogna capire che
tutto sta cambiando. C’ è
gente che ha raccontato
l'attentato di Boston dalla
finestra della sua stanza da
letto con un tweet".
Lettori e storie
• Nel periodo in cui il discorso
pubblico era scarso (vale a
dire, tutta la storia fino ad oggi),
il giornalismo era
semplicemente quello che
hanno fatto i giornalisti, i
giornalisti erano solo persone
assunte dagli editori, e gli
editori erano la relativa
manciata di persone che hanno
avuto accesso al mezzi di
rendere pubblico il discorso.
• Raccontare storie vere e
importanti.
9. “Uno degli aspetti sottolineati dallo studio della
Columbia è infatti il vero e proprio lancio del
guanto di sfida nei confronti degli operatori
giornalistici: riuscire a navigare in acque nuove e
sconosciute richiede capacità d’adattamento e
freschezza, in uno scenario appunto post-industriale
nel quale, qualsiasi modello di riproduzione
economica il sistema editoriale sarà in grado
di trovare, non sarà comunque capace di
fornire gli stessi benefici economici e lo
stesso status professionale che il mestiere ha
garantito per decenni: non si tratta di trovare un
nuovo business model, precisano gli autori, dacché
non si intravede ancora un’alternativa credibile, né è
possibile scorgere quale possa essere il futuro del
panorama editoriale – sia perché il futuro,
rammentano, è già qui, sia perché una cosa
chiamata news industry in realtà non esiste
già da tempo”
Vincenzo Marino #Ijf13
13. Cos’è il Data journalism
“Il data journalism, (giornalismo basato sui dati) è un
approccio a cavallo tra ricerca e inchiesta giornalistica che
fa un uso intensivo di database, mappe digitali e software
per analizzare, raccontare e visualizzare un fenomeno o una
notizia, spesso producendo dei mashup di elementi diversi.
La digitalizzazione dei dati e lo sviluppo di Internet sono
considerate un'opportunità senza precedenti per
l'innovazione del giornalismo che negli ultimi anni ha già
prodotto diversi premi Pulitzer e sta facendo emergere
nuove figure di giornalisti-programmatori”. (cit.Fondazione
ahref)
14. Il profilo del data journalist
È ancora difficile riunire in un’unica figura professionale tutte le abilità e le
attitudini necessarie al Data Journalism.
Non si può però prescindere dalla conoscenza delle attuali pratiche nel
campo del #ddj e della visualizzazione interattiva dei dati. Ecco le priorità:
Ricercare dati: Python per raccogliere automaticamente i dati
Interrogare, pulire i dati: Elementi di statistica e fogli di calcolo, Excel,
My sql, Open Refine
Visualizzazione dati: Storicamente abilità di designer e programmatori,
oggi conoscenza dei principali tools
15. I tre profili base del Data team
1. Un giornalista specializzato in grado di analizzare i dati
nascosti nella Rete per scoprire i risultati più interessanti e
giornalisticamente rilevanti. Sa utilizzare i fogli di calcolo e i
software di mappatura.
2. Un programmatore in grado di comprendere quali siano il
modo e la forma migliore per presentare i dati all’utente
finale. Possiede le competenze pratiche per la creazione di
programmi con il quale l’utente interagisce indirettamente,
oltre che una profonda conoscenza dei linguaggi di
formattazione più comuni come HTML, CSS e JavaScript.
3. Lo specialista della visualizzazione dati: evoluzione del
grafico professionista, è uno specialista nel presentare i dati
in maniera interessante e accessibile. La grafica deve
essere interattiva; deve possedere le nozioni dei principali
linguaggi di programmazione. (cit. Gordon)
16. +
Journalism ++, un modello
Data driven stories: Paris, Amsterdam, Cologne, Berlin, Porto, Stockolm
17. Dalla cronaca al Brand Journalism
Lisa Ostrikoff: da giornalista a startupper di web e social media per il brand journalism
“(…)Utilizzare giornalisti, con una professionalità ben definita, per produrre
video o articoli per blog può aiutare i brand ad attrarre audience con
contenuti interessanti e ben curati. Come sostiene lo strategist David
Meerman Scott, “il brand journalism sta vincendo su tutte le tecniche
di direct marketing per attirare attenzione. Sono convinto che i
professionisti di marketing, o pubbliche relazioni non siano le persone
giuste per fare questo lavoro. C’è bisogno delle capacità di un giornalista”.
http://www.brandjournalism.it/dalla-cronaca-al-brand-journalism-la-storia-di-lisa-ostrikoff/
22. SNOW FALL
(2012)
Diviso in 8 parti, racconta della valanga
che sorprese un gruppo di sciatori,
professionisti del fuoripista, mentre
percorrevano il Tunnel Creek, sulle
innevate montagne dello stato di
Washington. Il modo in cui la storia viene
raccontata rivoluziona (sí, rivoluziona) la
forma di raccontare una storia giornalistica.
E soprattutto il modo di leggerla: mescola
video e immagini, grafici interattivi e testo.
Il tutto creando un flusso narrativo che
lascia sempre al centro la lettura (Pulitzer
2013)
http://www.nytimes.com/projects/2012/snow-fall/#/?
part=tunnel-creek
23. Quasi un kolossal per risorse economiche
e professionali impiegate ( team di 15
professionisti).
Aumenta il valore del brand NYT,
l’interazione con il lettore e il tempo di
permanenza nello stesso sul sito (anche
40 minuti per 30 mila battute).
Design unico, il layout sfrutta l’estensione
di tutta la pagina
Scrolling verticale (scorrimento in
parallasse come nei videogames).
Potenzialità multimediale sfruttata al
massimo (testo, video, audio, foto,
documenti, mappe e grafici interattivi).
24. Snowfalll/ing
To snowfall, che sta per “costruire un racconto giornalistico multimediale
complesso fuori dai template classici dei siti dei giornali e a sviluppo
(prevalentemente) verticale”. È la nuova narrativa multimediale del NYT
http://www.nytimes.com/projects/2012/snow-fall/#/?part=tunnel-creek
25. Invisible Child
Cosa: Per oltre un anno una giornalista e una fotografa hanno seguito da molto
vicino la vita di Desani, 11 anni, sette fratelli e genitori tossicodipendenti. È una
dei 22 mila bambini senza casa a New York
Dove: La famiglia vive in un asilo per senzatetto di Brooklyn
Quando: Dai primi giorni di scuola in prima media sino al primo mese della
seconda media (settembre 2012- settembre 2013)
http://www.nytimes.com/projects/2013/invisible-child/#/?chapt=1
26. Come:
Grande giornalismo d’inchiesta ≠ scoop
Il punto di forza = ritmo slow, guardare da vicino la storia
Un team di 18 persone, un nuovo modello di squadra
Uno dei nuovi prodotti digitali destinati ai tablet
Il “peso” del testo: 5 capitoli, 30 mila parole
27. Il New York Times organizza una apposita redazione per studiare produrre
progetti di questo genere
Un futuro di app a pagamento?
Contenuti progettati in modo “responsive”, la grafica cioè si adatta allo
strumento adoperato per visualizzarli: desktop, laptop, tablet o smartphone.
Web non necessariamente breve e veloce
29. Venezia, #Acqualta: sensori e data
I sensori e gli open data monitorano l’acqua alta
Progetto a costo zero per la collettività
Team di scienziati, appassionati di open data e cittadini
Intervista a Luca Corsato- 20/09/14 #Digit14
Panel #sensorjournalism
http://www.rosamariadinatale.it/?p=423
31. #MigrantFiles
Il più importante monitoraggio delle migrazioni attraverso il Mediterraneo che
sia mai stato realizzato grazie ad un team internazionale di 10 giornalisti di sei
diversi paesi. Lavoro di #ddj pubblicato su L’Espresso (“Migranti la guerra del
Mediterraneo”) e su DataNinja (“Mediterraneo, tomba dei Migranti). Ventitremila
persone morte in 14 annui, il 50% in più rispetto le stime ufficiali. (Database
associazioni e osservatori). Finanziato da Journalism Fund.
32. Giornalismo digitale in Italia:
Nelle redazioni domina
ancora la ‘’carta’’ ma la talpa
del cambiamento sta
scavando
33. Il focus dell’indagine
il digitale più come uno
strumento tecnico/tecnologico
che come un nuovo modo di
fare giornalismo
• l’ organizzazione e le
gerarchie interne restano
sostanzialmente quelle della
carta
• testate native: le redazioni
conservano per molti versi la
strutturazione tipica della
carta, con una rigida
divisione fra lavoro
giornalistico e attività tecnica
• I materiali provenienti dagli
utenti in generale vengono
considerati più che altro
come degli spunti per
eventuali servizi affidati a
redattori invece che come
materiale redazionale frutto
di una conversazione
specifica con il pubblico
36. Il digitale come opportunità
“Digitale non significa semplicemente pubblicare una
storia sul web. È una ridefinizione fondamentale del
rapporto dei giornalisti con il pubblico, della nostra
opinione sui nostri lettori, della nostra percezione del
nostro ruolo nella società, del nostro status”.
Katharine Viner, deputy editor*
• Non siamo più giornalisti onniscienti
• Il lettore non è più passivo
• C’è un “ex” pubblico (Dan Gillmor We the media, Knight center)
*A deputy editor is an editing professional who may work in print, Internet, or video media
37. Il digitale rappresenta un cambiamento culturale e sociologico
per tutti. Può diventare un’opportunità se il cambiamento viene
cavalcato
Un web aperto permette di interagire con il pubblico come mai in
precedenza
I lettori vogliono sapere come si arriva a una storia
I lettori vogliono che i giornalisti raccontino una storia originale
non il “pacchetto confezionato”
Essere aperti significa far parte dell’ecosistema del web, parlarne la
lingua, conoscere la cultura digitale, gestire i data
Accettare l’idea che le storie possano essere raccontate da non
giornalisti
Osservare il traffico delle news in maniera diversa rispetto al passato
K.Viner
38. lnchiesta multimediale vincitrice del bando di Fondazione
<ahref per l’informazione innovativa che mappa i siti
inquinati in Italia e le buone pratiche dei cittadini.
39. Il sito web di Forbes – o “piattaforma”, come Lewis D’ Vorkin, uno dei
boss della testata, preferisce chiamarlo – , pubblica centinaia di articoli
al giorno, alimentati non solo dai propri giornalisti ma da una comunità
di 1.300 collaboratori e da un decina di grandi aziende che su
BrandVoice – un settore specifico del sito – pubblicano a pagamento
dei loro contenuti giornalistici (e per produrli stanno assumendo
giornalisti).
40. Sulla prima pagina
del «Bourne Local» di
venerdì, i lettori
vengono invitati a
iscriversi. L’invito: essere
una parte della nuova era
del loro giornale locale,
presentare fotografie,
articoli e recensioni per gli
argomenti di loro
interesse. Invito che era
stato ampiamente
anticipato nei giorni
precedenti con “call to
action” attraverso
Facebook e Twitter.
Da “Il Giornalaio”
43. #Ijf14 Perugia
300 eventi
544 relatori
2000 giornalisti accreditati
14 presentazioni
50 workshop gratuiti
20 mila accessi giornalieri alla webtv del festival
50 mila tweet in 5 giorni
200 giovani volontari
Arianna Ciccone ideatrice e coorganizzatrice del festival
44.
45.
46. “Non l'istinto o i dati: entrambi.
Non il telefono o Twitter: entrambi”.
K.VINER
47.
48. FONTI e spunti
Per l’indagine sul giornalismo digital
http://www.slideshare.net/mobile/vittorio.pasteris/rapporto-odg-completo
Per Snowfalling
http://www.nytimes.com/projects/2012/snow-fall/#/?part=tunnel-creek
http://mariotedeschini.blog.kataweb.it/giornalismodaltri/2013/12/09/una-bambina-senza-casa-un-anno-di-lavoro-
oltre-cento-cartelle-di-testo-lezioni-di-giornalismo-dinchiesta-senza-scoop/
http://mariotedeschini.blog.kataweb.it/giornalismodaltri/2013/10/25/snowfall-per-tutti-gli-strumenti-per-diventare-
piccoli-nyt-multimediali/
http://senzamegafono.com/tag/the-new-york-times/
Analisi dei cambiamenti
www.lsdi.it
http://www.brandjournalism.it/dalla-cronaca-al-brand-journalism-la-storia-di-lisa-ostrikoff/
http://buoneidee.blogspot.it/2012/03/droni-e-giornalismo-drones-journalism.html
https://www.detective.io/detective/the-migrants-files/
Indagini
http://towcenter.org/wp-content/uploads/2012/11/TOWCenter-Post_Industrial_Journalism.pdf
www.datamediahub.it
http://www.slideshare.net/mauro.turcatti/edelman-twitterijf13
http://news-italia.org/2013/04/25/presentazione-dei-risultati-delledizione-2013-dellindagine/