Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | MAZZOLA Rosario
Degrado dei manufatti, vasche, canali, gallerie a contatto con le acque reflue negli impianti di depurazione
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Le giornate tecniche di
LA DURABILITÀ DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO SOGGETTE ALLE AGGRESSIONI CHIMICHE:
TECNOLOGIE AVANZATE PER PROLUNGARE LA VITA DEL CALCESTRUZZO NUOVO ED ESISTENTE
DEGRADO DEI MANUFATTI, VASCHE, CANALI, GALLERIE A CONTATTO CON LE ACQUE REFLUE NEGLI IMPIANTI
DI DEPURAZIONE ing. chimico Angelo Siragusa Resp. Servizio AMDE - AMAP SpA Palermo 8 marzo 2019
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Le giornate tecniche di
COSTITUZIONE DI UN’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
SIA ESSO PROGETTATO PER REFLUI CIVILI O INDUSTRIALI HA UN LAYOUT COSTITUITO DA DIVERSE SEZIONI
IMPIANTISTICHE : CANALIZZAZIONE REFLUI INFLUENTI, PRETRATTAMENTI, TRATTAMENTI PRIMARI , SECONDARI E
TERZIARI , OPERE PER LO SCARICO DEI REFLUI TRATTATI VERSO IL CORPO RICETTORE E SE PRESENTE, LA VASCA DI
CARICO IN CONDOTTA SOTTOMARINA. Linea acque, linea fanghi , linea aria , linea energia sono presenti a seconda
della taglia dell’impianto mentre muri perimetrali, scale di accesso talvolta in muratura , cabina elettrica, sale
macchine ed edifici di servizio completano le strutture di un’impianto di depurazione delle acque reflue.
Ogni sezione dell’impianto ha una sua volumetria realizzata quasi sempre in calcestruzzo armato: pozzetti, vasche e
canali ; se il layout dell’impianto è realizzato su piu’ piani ci saranno anche delle gallerie che ospitano scarichi di
fondo, macchine necessarie all’estrazione e trasferimento dei fanghi , valvole manuali, valvole motorizzate o
pneumatiche e linee e quadri elettrici e quanto altro occorre al loro funzionamento.
Ci saranno anche pozzetti di raccolta dei drenaggi in caso di perdite dalle vasche o dai giunti e per la raccolta delle
acque sotterranee affioranti o addirittura da esondazioni.
Talvolta, ci possono essere anche sezioni impiantistiche una sopra l’altra per ottimizzare le loro funzioni e la
disponibilità di spazi, garantendone l’accessibilità delle apparecchiature dall’esterno .
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Le giornate tecniche di
CAUSE DI DEGRADO DEI MANUFATTI COSTITUENTI UN’IMPIANTO DI DEPURAZIONE
Le principali cause di degrado sono:
Aggressività delle acque reflue e dei fanghi ed in generali dei fluidi all’interno delle sezioni impiantistiche per attacco
chimico; L’aggressione per attacco chimico, ed in particolare quella solfatica, rappresenta una delle forme di degrado
più aggressive. Essa riguarda direttamente la matrice cementizia che, a contatto con tali sostanze, tende a manifestare
perdite di massa, espansioni, disallineamenti, deformazioni e fessurazioni. In caso di attacchi particolarmente intensi,
gli elementi strutturali possono subire importanti penalizzazioni di resistenza, fino a compromettere la stabilità e la
sicurezza della struttura. Inoltre, come nel caso dei fenomeni di gelo-disgelo, la fessurazione e disgregazione del
copriferro espone le eventuali armature agli agenti ossidanti. Le principali sostanze chimiche che possono minare la
durabilità del calcestruzzo sono: • Solfati • Magnesio • Ammonio • CO2 libera • Acidi;
Perdite dai manufatti, determinate da: lesioni, vetustà delle giunzioni o errori di progettazione, errori di posa in opera
in corso di realizzazione dell’impianto, assenza di manutenzione;
Terremoti, smottamenti o assestamenti delle opere realizzate;
Condizioni meteo eccezionali, esondazioni ed allagamenti del sito dell’impianto di depurazione;
Notevoli escursioni termiche stagionali;
Altre cause accidentali ( urti, errate operazioni, impatti, sovraccarichi, esplosioni, etc. )
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Le giornate tecniche di
LA SOLUZIONE PER IL FUTURO: Il Building Information Modeling – BIM
Il BIM è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti
elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e la gestione di costruzioni in ambito di
edilizia e infrastrutture. Tramite esso tutti i dati rilevanti di una costruzione e presenti in ogni
fase del processo devono risultare disponibili in formati digitali aperti e non proprietari.
L’obbligatorietà di specifici metodi e strumenti elettronici di progettazione è stata introdotta
dal nuovo Codice Appalti ed è finalizzata a razionalizzare le attività di progettazione e delle
connesse verifiche, andando a migliorare e snellire processi che fino ad oggi hanno influito
su tempi e modi di partecipazione agli appalti.
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Le giornate tecniche di
Obbligo del BIM: la scansione temporale
L’obbligo dell’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione decorre:
- da ieri (1° gennaio 2019) per le opere di importo da 100 milioni di euro;
- dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni di euro;
- dal 2021 per i lavori complessi oltre i 15 milioni di euro;
- dal 2022 per le opere oltre i 5,2 milioni di euro;
- dal 2023 per le opere oltre 1 milione di euro;
- dal 2025 per tutte le nuove opere.
Il provvedimento disciplina anche gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti che devono aver già
adottato un piano di formazione del personale, un piano di acquisizione o di manutenzione di hardware e
software di gestione dei processi decisionali e informativi e un atto organizzativo che espliciti il processo di
controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti.
È previsto l’utilizzo di piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari da parte delle
stazioni appaltanti ed è definito l’utilizzo dei dati e delle informazioni prodotte e condivise tra tutti i
partecipanti al progetto, alla costruzione e alla gestione dell’intervento.