Presentazione in occasione del convegno a Frascati del 28 giugno 2018 organizzato dal Gruppo Esperantista Tuscolano. Invitato d'eccezione Franco Cardini
presentazione tenuta da Italo Rubino in occasione dell'incontro di studio "Comunicare in Europa", 7 Novembre 2014, Univerisità degli Studi di Salerno #UECE14
Presentazione in occasione del convegno a Frascati del 28 giugno 2018 organizzato dal Gruppo Esperantista Tuscolano. Invitato d'eccezione Franco Cardini
presentazione tenuta da Italo Rubino in occasione dell'incontro di studio "Comunicare in Europa", 7 Novembre 2014, Univerisità degli Studi di Salerno #UECE14
Didattica Italiano di base
Lezione 1. Didattica base per l'insegnamento dell'Italiano L2 agli adulti.
Lezione di Cremona.
Organizzato dal Progetto Vivere in Italia
Intercomprendiamoci: comunicare senza l'ingleseinnovattivi
E se l’inglese non fosse l’unico metodo per comunicare tra culture diverse? Chi di voi non è mai stato sfiorato da questa (apparentemente) remota possibilità? Federica di Bartolomeo conferma che tutto questo è possibile e lo fa condividendo con noi un’esperienza insolita e degna di un vero innovattivo. Con lei ripercorreremo le tappe di uno scambio culturale, volto a dimostrare come sia semplice raggiungere l’intercomprensione linguistica sfruttando la radice comune delle lingue neolatine. Quattro ragazzi per cinque nazioni diverse: riusciranno a comprendersi e a comunicare senza l’ausilio dell’inglese? Liberatevi da ogni scetticismo e lasciatevi guidare verso la scoperta di nuovi mondi!
Politiche linguistiche e pratiche di successo nelle lingue minoritarieMara Mennella
La presentazione è stata preparata per il kick-off meeting del progetto europeo RUSH (http://rush.education) per lo scambio di materiali e pratiche di successo nell'insegnamento delle lingue minoritarie.
Il mio intervento, presentato il 16 gennaio a Cividale del Friuli, presenta un quadro generale sulle politiche linguistiche riguardanti le lingue minoritarie e alcuni casi di successo nella promozione e nell'insegnamento della lingua.
Ca' Foscari Summer School Workshop - Il museo in tutti i sensiEnrico Capiozzo
il museo del XXI Secolo si distingue e si caratterizza sempre più come uno spazio dinamico. Si propone non più come semplice “vetrina” d’arte e di cultura, ma copre il ruolo di agenzia educativa, istituto di ricerca,e formazione. Il museo è chiamato ad essere un luogo accogliente, dove chiunque possa trascorrere piacevolmente il tempo libero, e attento a offrire un’esperienza di elevata qualità ai visitatori.
Diventa quindi una competenza essenziale ed indispensabile, per tutti i dirigenti e gli operatori che lavorano all’interno dei musei e delle realtà culturali pubbliche e private, acquisire conoscenza e sviluppare competenze specifiche per saper accogliere con professionalità le persone con disabilità e rendere accessibili i contenuti del museo e la comunicazione, all’interno degli spazi museali come nelle attività di comunicazione e marketing.
Una visione inclusiva e accessibile della cultura che coinvolga i visitatori con disabilità sensoriali e della comunicazione permette di far convergere l’irrinunciabile valore sociale e l’opportunità di intercettare nuovi visitatori sino ad oggi poco presenti perché poco seguiti nelle loro esigenze speciali.
Enrico Capiozzo, ceo
VEASYT srl - www.veasyt.com
Human-Machine Communication strategies in today’s Esperanto community of prac...Federico Gobbo
The document discusses human-machine communication (HMC) and its application to the Esperanto community. It defines HMC and explores its epistemological consequences, challenging anthropocentrism. It then provides an overview of Esperanto, describing it as a planned language with a global community of practice. Finally, it examines HMC within the Esperanto community, how ChatGPT is being used in Esperanto publications, and predicts ChatGPT-like bots will be further integrated into Esperanto teaching and use.
Didattica Italiano di base
Lezione 1. Didattica base per l'insegnamento dell'Italiano L2 agli adulti.
Lezione di Cremona.
Organizzato dal Progetto Vivere in Italia
Intercomprendiamoci: comunicare senza l'ingleseinnovattivi
E se l’inglese non fosse l’unico metodo per comunicare tra culture diverse? Chi di voi non è mai stato sfiorato da questa (apparentemente) remota possibilità? Federica di Bartolomeo conferma che tutto questo è possibile e lo fa condividendo con noi un’esperienza insolita e degna di un vero innovattivo. Con lei ripercorreremo le tappe di uno scambio culturale, volto a dimostrare come sia semplice raggiungere l’intercomprensione linguistica sfruttando la radice comune delle lingue neolatine. Quattro ragazzi per cinque nazioni diverse: riusciranno a comprendersi e a comunicare senza l’ausilio dell’inglese? Liberatevi da ogni scetticismo e lasciatevi guidare verso la scoperta di nuovi mondi!
Politiche linguistiche e pratiche di successo nelle lingue minoritarieMara Mennella
La presentazione è stata preparata per il kick-off meeting del progetto europeo RUSH (http://rush.education) per lo scambio di materiali e pratiche di successo nell'insegnamento delle lingue minoritarie.
Il mio intervento, presentato il 16 gennaio a Cividale del Friuli, presenta un quadro generale sulle politiche linguistiche riguardanti le lingue minoritarie e alcuni casi di successo nella promozione e nell'insegnamento della lingua.
Ca' Foscari Summer School Workshop - Il museo in tutti i sensiEnrico Capiozzo
il museo del XXI Secolo si distingue e si caratterizza sempre più come uno spazio dinamico. Si propone non più come semplice “vetrina” d’arte e di cultura, ma copre il ruolo di agenzia educativa, istituto di ricerca,e formazione. Il museo è chiamato ad essere un luogo accogliente, dove chiunque possa trascorrere piacevolmente il tempo libero, e attento a offrire un’esperienza di elevata qualità ai visitatori.
Diventa quindi una competenza essenziale ed indispensabile, per tutti i dirigenti e gli operatori che lavorano all’interno dei musei e delle realtà culturali pubbliche e private, acquisire conoscenza e sviluppare competenze specifiche per saper accogliere con professionalità le persone con disabilità e rendere accessibili i contenuti del museo e la comunicazione, all’interno degli spazi museali come nelle attività di comunicazione e marketing.
Una visione inclusiva e accessibile della cultura che coinvolga i visitatori con disabilità sensoriali e della comunicazione permette di far convergere l’irrinunciabile valore sociale e l’opportunità di intercettare nuovi visitatori sino ad oggi poco presenti perché poco seguiti nelle loro esigenze speciali.
Enrico Capiozzo, ceo
VEASYT srl - www.veasyt.com
Human-Machine Communication strategies in today’s Esperanto community of prac...Federico Gobbo
The document discusses human-machine communication (HMC) and its application to the Esperanto community. It defines HMC and explores its epistemological consequences, challenging anthropocentrism. It then provides an overview of Esperanto, describing it as a planned language with a global community of practice. Finally, it examines HMC within the Esperanto community, how ChatGPT is being used in Esperanto publications, and predicts ChatGPT-like bots will be further integrated into Esperanto teaching and use.
Esperanto as Lingua Receptiva / Esperanto RicevemaFederico Gobbo
immediate understanding for presenting Esperanto (in)formally
tujkomprenebleco por (ne)formale prezenti Esperanton
Polyglot Gathering Online 2023-03-30
The document discusses the concept of natural language from multiple perspectives. It examines whether the languages of cows, programming languages, regional dialects, sign languages, constructed languages like Esperanto and Dothraki, and children's made-up languages can be considered natural or not. The document also explores some linguistic universals that are shared by all human languages, such as the ability to be ambiguous, indicate references beyond the present, engage in dialogue, make arguments, and exhibit grammar, predication, stativity, and recursion.
Reflecting upon the European Day of LanguagesFederico Gobbo
The document summarizes Federico Gobbo's reflections on the European Day of Languages and language regimes in the EU. It provides information on the official and minority languages recognized in Europe and the EU. It discusses how the EU language regime has developed over time through key treaties and policies. It also briefly touches on proposed alternatives like Esperanto and how language regimes can impact political regimes and national identity.
Adpositional Argumentation: How Logic Originates In Natural Argumentative Dis...Federico Gobbo
Adpositional Argumentation is a new formal method that combines the Periodic Table of Arguments and Constructive Adpositional Grammars to represent linguistic and pragmatic information in argumentative discourse. It bridges computational argumentation with traditional argumentation theory and rhetoric. The method annotates natural language texts using adpositional trees that explicate the logic stemming from the discourse at different levels of abstraction without losing information. Summarizing an example text on Copernicus and Aristarchos, the method reveals the argumentation structures and patterns in the text and shows where the underlying logic originates.
Complex Arguments in Adpositional ArgumentationFederico Gobbo
joint work with Marco Benini and Jean Wagemans on Complex Arguments in Adpositional Argumentation during the 5th Workshop on Advances in Argumentation in Artificial Intelligence (AI3 2021) in Milano-Bicocca, Italy, 29 November 2021.
Assessing linguistic unease to understand (socio)linguistic justiceFederico Gobbo
The document discusses assessing linguistic unease to understand sociolinguistic justice. It first defines sociolinguistic justice from a political philosophy perspective, focusing on issues of representation and inclusion of linguistic minorities. It then proposes measuring linguistic unease to evaluate sociolinguistic justice, by assessing an individual's comfort with various languages. Finally, it raises questions about how this individual-level analysis could scale to a community level and how knowledge about linguistic unease could inform policymakers.
The Religious Dimensions of the Esperanto Collective IdentityFederico Gobbo
Presentation for the Symposium "Religious dimensions of nationalism: Interdisciplinary perspectives" held at
at Fondazione Giorgio Cini, Venice, 21-22-13 October 2021.
Hollywood Languages: The Challenge of Interlinguistics in the New MillenniumFederico Gobbo
This document discusses the discipline of Interlinguistics and attempts to define it. It explores several potential definitions: as an autonomous branch of linguistics, as a branch of language planning, as similar to creolistics or the study of interlanguages. The document also discusses definitions that view Interlinguistics as the study of conscious human intervention in languages or as contrastive linguistics. It provides context on the history and development of Interlinguistics and examples of planned or constructed languages.
Language policy and planning : Between Economics and IdentityFederico Gobbo
This document discusses language policy and planning (LPP) and provides an overview of key concepts in the field. It begins by situating LPP within the broader field of linguistics, noting that LPP investigates language behavior in relation to society and identity. The document then discusses some basic definitions of LPP and related fields. It provides examples of how LPP case studies are analyzed using levels of abstraction, with the goal of identifying participants, outcomes, and potential ethical dilemmas. Finally, it discusses speculative scenarios for addressing issues identified in the analysis in an idealistic, minimalistic, or pragmatic manner.
Constructive Linguistics for Computational Phraseology: the Esperanto caseFederico Gobbo
This document discusses using Constructive Linguistics to analyze phraseology, using Esperanto as a case study. It presents Constructive Adpositional Grammars (CxAdGrams) as a way to formally represent phraseological units. An example analyzes the phrase "It's Greek to me" and its translations in different languages. Phraseology in Esperanto is understudied but shows negotiation in developing equivalents. CxAdGrams can adequately capture phraseological patterns and Esperanto provides a testbed for consistent linguistic analysis of phraseology.
From Esperanto to Dothraki: languages as works of art and why they matterFederico Gobbo
This document discusses the creation of constructed languages like Esperanto and Dothraki. It provides background on Zamenhof, who created Esperanto in 1887 to be a universal second language. It then discusses the creation of Dothraki for the TV show Game of Thrones, describing how David Peterson was commissioned to develop the language starting from minimal source material provided by George R.R. Martin. It explains some of Peterson's linguistic processes for developing Dothraki grammar, vocabulary, and pronunciation based on the source texts.
Thinking Out of the Box with Esperanto: What, Who, Where and When in 15 minutesFederico Gobbo
Esperanto is an international auxiliary language created in 1887 to promote international understanding. It was created by L.L. Zamenhof, a Polish ophthalmologist who hoped it could help unite people from different countries and cultures. Esperanto borrows elements from Romance languages like Italian, Spanish, Portuguese and French as well as Germanic and Slavic languages. Today it is spoken worldwide by an estimated 100,000-2,000,000 people as a second or third language. Esperanto communities organize international conferences and meetings throughout the year in various locations globally to promote the use of the language.
7. Elementi che concorrono a costruire l’idea di Europa
• cultura scientifica e filosofica greca
• cultura tecnica e retorica latina
• diaspora ebraica
• cristianesimo (cattolico, ortodosso, protestante)
• umanesimo
6
9. La questione europea delle lingue
Vulgarem locutionem asserimus quam sine omni regola nutricem imitantes ac-
cipimus. Est et inde alia locutio secondaria nobis, quam Romani gramaticam
vocaverunt. [...]
La lingua volgare è quella che, senza bisogno di alcuna regola, si apprende
imitando la nutrice. Abbiamo poi anche, oltre a questa, una seconda lingua che
fu chiamata dai Romani “gramatica”. [...]
Harum quoque duarum nobilior est vulgaris: tum quia prima fuit humano ge-
neri usitata; tum quia totus orbis ipsa perfruitur, licet in diversas prolationes et
vocabula sit divisa; tum quia naturalis est nobis, cum illa potius artificialis existat.
La più nobile di queste due lingue è il volgare, sia perché fu la prima a essere
usata dal genere umano, sia perché tutto il mondo ne fruisce (pur nelle diversità
di pronuncia e di vocabolario che la dividono), sia perché ci è naturale, mentre
l’altra è piuttosto artificiale.
Fonte: Dante Alighieri, De Vulgari Eloquentia, 1304, neretti miei 8
10. Jan van Gorp van der Beke (Johannes Goropius Becanus)
9
14. La questione delle lingue nell’Unione Europea, oggi
definizione numero parlanti basi legislative
lingue ufficiali e di lavoro 24 447 mil Reg n 1/1958, e modifiche
lingue regionali e minoritarie 60+ 50-60 mil Carta Europea 1992 et al
lingue di migrazione recente ?? ?? <nessuna>
12
15. La questione delle lingue nell’Unione Europea, oggi
definizione numero parlanti basi legislative
lingue ufficiali e di lavoro 24 447 mil Reg n 1/1958, e modifiche
lingue regionali e minoritarie 60+ 50-60 mil Carta Europea 1992 et al
lingue di migrazione recente ?? ?? <nessuna>
Illustrazione di Delphine Lee 12
16. La proposta del trilinguismo verticale originaria, 2005
trilinguismo 2004 definizione numero parlanti
1. lingua comune etnicamente neutrale 1 ??
2. lingua nazionale lingue ufficiali e di lavoro 24 447 mil
3. lingua “del cuore” lingue regionali e minoritarie 60+ 50-60 mil
3. lingua “del cuore” lingue di migrazione recente ?? ??
13
17. La proposta del trilinguismo verticale originaria, 2005
trilinguismo 2004 definizione numero parlanti
1. lingua comune etnicamente neutrale 1 ??
2. lingua nazionale lingue ufficiali e di lavoro 24 447 mil
3. lingua “del cuore” lingue regionali e minoritarie 60+ 50-60 mil
3. lingua “del cuore” lingue di migrazione recente ?? ??
Caratteristiche del trilinguismo verticale
• adozione da tutti gli stati membri, per un plurilinguismo diffuso
• insegnamento in lettoscrittura dalle scuole primarie
• materie in CLIL nei cicli scolastici medio e superiore
• compatibilità dei sistemi scolastici per la mobilità
• innovazioni tecnoscientifiche pubblicate nella lingua comune
13
19. La definizione Fabrizio A. Pennacchietti 2011
Dopo quattordici anni d’insegnamento universitario di Interlinguistica, mi
piace definire tale disciplina come ‘la scienza dell’intervento co-
sciente dell’uomo sul linguaggio’. [...] Nell’interlinguistica si distin-
guono due indirizzi: (a) uno storico e retrospettivo, mirante alla descri-
zione, alla classificazione e allo studio comparativo dei progetti di lingue
pianificate [...] (b) un indirizzo teorico e prospettivo mirante alla solu-
zione più efficace e razionale possibile del problema della comunicazione
linguistica internazionale, in alternativa al cosiddetto “darwinismo lingui-
stico”. (neretto mio)
In: L’esperanto (88) A 50 anni dalla scomparsa di Giorgio Canuto, a cura di D Astori, 2011
15
20. general
specific
public
secret
<empty>
Esperanto
Latino sine Flexione
Ido
Basic English
Novial
Volapük (19th c.)
Interlingua
Interslavic
Lojban
Lincos
Logical Languages
International Auxiliary Languages
Dothraki
Klingon
Neo-Tolkien’s (21st c.)
Volapük (20th c.)
Na’vi
Hollywood languages
Tolkien’s (20th)
Bâl-A I-Balan Toki Pona
Europanto
Gatlòik
Araı̀k
Montessori Lab languages
21. La scala di Blanke 1985/2006 in pillole
1. lingua progetto: il glottoteta mette la sua creazione nelle mani del
pubblico (con un libro, in sito web, non importa) cercando di convincerlo
ad usarla per qualche scopo. Perde il controllo sulla struttura originale, che
diventa praticamente intoccabile. 1000+ lingue progetto registrate.
22. La scala di Blanke 1985/2006 in pillole
1. lingua progetto: il glottoteta mette la sua creazione nelle mani del
pubblico (con un libro, in sito web, non importa) cercando di convincerlo
ad usarla per qualche scopo. Perde il controllo sulla struttura originale, che
diventa praticamente intoccabile. 1000+ lingue progetto registrate.
2. semilingue: il glottoteta riesca formare un movimento di attivisti per la
sua lingua che cerca riconoscimenti. La lingua viene usata per propaganda
e per congressi o festival, ma non su base quotidiana. Circa una dozzina;
momento cruciale: la morte del glottoteta.
23. La scala di Blanke 1985/2006 in pillole
1. lingua progetto: il glottoteta mette la sua creazione nelle mani del
pubblico (con un libro, in sito web, non importa) cercando di convincerlo
ad usarla per qualche scopo. Perde il controllo sulla struttura originale, che
diventa praticamente intoccabile. 1000+ lingue progetto registrate.
2. semilingue: il glottoteta riesca formare un movimento di attivisti per la
sua lingua che cerca riconoscimenti. La lingua viene usata per propaganda
e per congressi o festival, ma non su base quotidiana. Circa una dozzina;
momento cruciale: la morte del glottoteta.
3. lingua vivente appieno: il movimento di attivisti diventa abbastanza
grande da elaborare scopi diversi per la lingua che ne espandono i domini
d’uso. Viene usata anche su base quotidiana, in posti di lavoro e famiglie,
che la trasmettono attraverso le generazioni. Esperanto.
29. Una difesa comune europea? Idea già pensata almeno nel 1935
Fonte: Esperantomuseum - ¨
Osterreichische Nationalbibliothek
Uˆ
SE-E ˆ
HO. Periodico di propaganda tra esperantisti per la realizzazione de Uˆ
SE.
Fondatore, editore e direttore Josef Zauner, Timisoara, Strada Lonovici 1,
Romania. Primo num. genn. 1930. (da: Enciklopedio de Esperanto, trad. mia) 22
31. Il dramma del confine orientale già chiaro a marzo 2019
Fonte: ISPI 2019
23
32. Gli Stati Uniti d’Europa sono (ancora?) un miraggio
• Il Trattato di Maastricht 1992 (fondante la UE) delega agli stati membri
istruzione e identificazione della diversità linguistica e culturale
24
33. Gli Stati Uniti d’Europa sono (ancora?) un miraggio
• Il Trattato di Maastricht 1992 (fondante la UE) delega agli stati membri
istruzione e identificazione della diversità linguistica e culturale
• Rapporto Maalouf 2008: multilinguismo nel codice genetico degli europei,
ergo no all’inglese pigliatutto.
24
34. Gli Stati Uniti d’Europa sono (ancora?) un miraggio
• Il Trattato di Maastricht 1992 (fondante la UE) delega agli stati membri
istruzione e identificazione della diversità linguistica e culturale
• Rapporto Maalouf 2008: multilinguismo nel codice genetico degli europei,
ergo no all’inglese pigliatutto.
• Dal 2014 (presidenza J-C Juncker) il multilinguismo sparisce dal portfolio,
e rientra nel calderone di innovazione, ricerca, cultura, ecc.
24
35. Gli Stati Uniti d’Europa sono (ancora?) un miraggio
• Il Trattato di Maastricht 1992 (fondante la UE) delega agli stati membri
istruzione e identificazione della diversità linguistica e culturale
• Rapporto Maalouf 2008: multilinguismo nel codice genetico degli europei,
ergo no all’inglese pigliatutto.
• Dal 2014 (presidenza J-C Juncker) il multilinguismo sparisce dal portfolio,
e rientra nel calderone di innovazione, ricerca, cultura, ecc.
• Oggi come ieri: modificare i Trattati per cambiare l’UE risulta molto
difficile, per il principio dell’unanimità e il conseguente diritto di veto
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36. Gli Stati Uniti d’Europa sono (ancora?) un miraggio
• Il Trattato di Maastricht 1992 (fondante la UE) delega agli stati membri
istruzione e identificazione della diversità linguistica e culturale
• Rapporto Maalouf 2008: multilinguismo nel codice genetico degli europei,
ergo no all’inglese pigliatutto.
• Dal 2014 (presidenza J-C Juncker) il multilinguismo sparisce dal portfolio,
e rientra nel calderone di innovazione, ricerca, cultura, ecc.
• Oggi come ieri: modificare i Trattati per cambiare l’UE risulta molto
difficile, per il principio dell’unanimità e il conseguente diritto di veto
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37. Gli Stati Uniti d’Europa sono (ancora?) un miraggio
• Il Trattato di Maastricht 1992 (fondante la UE) delega agli stati membri
istruzione e identificazione della diversità linguistica e culturale
• Rapporto Maalouf 2008: multilinguismo nel codice genetico degli europei,
ergo no all’inglese pigliatutto.
• Dal 2014 (presidenza J-C Juncker) il multilinguismo sparisce dal portfolio,
e rientra nel calderone di innovazione, ricerca, cultura, ecc.
• Oggi come ieri: modificare i Trattati per cambiare l’UE risulta molto
difficile, per il principio dell’unanimità e il conseguente diritto di veto
→ Gli europei non fanno politica insieme
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38. Grazie per l’attenzione!
Federico Gobbo (he/him — lui / li(n))
University of Amsterdam
# f.gobbo@uva.nl
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