Un approccio sintetico alla valutazione degli impatti sulle politiche di coesione degli investimenti strategici sulle infrastrutture stradali nella regione Basilicata, di Angelo Santo Luongo, Gabriele Nolè, Valente Mario Pantaleo
B. Baldazzi, F. Bacchini, L. Di Biagio, P. Ungaro, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: Il sistema SDGs e il monitoraggio del PNRR
B. Baldazzi, F. Bacchini, L. Di Biagio, P. Ungaro, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: Il sistema SDGs e il monitoraggio del PNRR
G. Gallo, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti e metodi per misurare l’evoluzione dei fenomeni sociali
Titolo: L'uso massivo delle fonti amministrative per l'integrazione delle statistiche censuarie e demografiche
A. Ferruzza, B. Baldazzi, L. Costanzo, P. Patteri, P. Ungaro, G Tagliacozzo, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La sostenibilità ambientale e territoriale: misure statistiche per l’Agenda 2030
Titolo: Sviluppo sostenibile nei territori: informazione statistica dal globale al locale
D. Collesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: Il Bilancio di genere dello Stato: ruolo e caratteristiche nell’analisi dei divari di genere
A. Zanardi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: ll PNRR: sistemi di valutazione e monitoraggio delle politiche
Titolo: Il ruolo degli Enti territoriali nell’attuazione del PNRR
Finalmente assieme proiezioni regionalizzate della spesa sanitaria (standard e lorda delle inefficienze) e proiezioni regionalizzate delle fonti di finanziamento.
L\'orizzonte si spinge sino al 2030, con quantificazioni anno per anno.
Grandezze sia in Euro assoluti che in percentuale del Pil.
Lavori di questa impostazione e di “respiro” sistemico costituiscono una "cassetta degli attrezzi" essenziale -crediamo- per compiere scelte responsabili sulle riforme della sanità.
E anche un buon esempio -crediamo- di quello che dovrebbe fare la relazione tecnica di accompagno di una riforma.
Comments & Criticisms most welcome! CeRM
M. Sorrentino, L. Cavalli, P. Consolini, S. Cuicchio, G. Donatiello, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Misurare le trasformazioni indotte dalla crisi
Titolo: La distribuzione del reddito delle famiglie: prime stime nel framework dei Conti Nazionali
Seminario 14 novembre 2019 Firenze
I benefici informativi del Censimento della
popolazione e abitazioni
Prefettura di Firenze - Sala dello stemma
via Cavour, 1
Convegno #14settembre (Provincia di #Salerno)
Dott.ssa Antonella Bianchino
Dirigente Ufficio Territoriale per la Campania e la Basilicata - Istat
"A Misura di Comune: Un Sistema integrato di indicatori per le politiche territoriali"
G. Gallo, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti e metodi per misurare l’evoluzione dei fenomeni sociali
Titolo: L'uso massivo delle fonti amministrative per l'integrazione delle statistiche censuarie e demografiche
A. Ferruzza, B. Baldazzi, L. Costanzo, P. Patteri, P. Ungaro, G Tagliacozzo, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La sostenibilità ambientale e territoriale: misure statistiche per l’Agenda 2030
Titolo: Sviluppo sostenibile nei territori: informazione statistica dal globale al locale
D. Collesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: Il Bilancio di genere dello Stato: ruolo e caratteristiche nell’analisi dei divari di genere
A. Zanardi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: ll PNRR: sistemi di valutazione e monitoraggio delle politiche
Titolo: Il ruolo degli Enti territoriali nell’attuazione del PNRR
Finalmente assieme proiezioni regionalizzate della spesa sanitaria (standard e lorda delle inefficienze) e proiezioni regionalizzate delle fonti di finanziamento.
L\'orizzonte si spinge sino al 2030, con quantificazioni anno per anno.
Grandezze sia in Euro assoluti che in percentuale del Pil.
Lavori di questa impostazione e di “respiro” sistemico costituiscono una "cassetta degli attrezzi" essenziale -crediamo- per compiere scelte responsabili sulle riforme della sanità.
E anche un buon esempio -crediamo- di quello che dovrebbe fare la relazione tecnica di accompagno di una riforma.
Comments & Criticisms most welcome! CeRM
M. Sorrentino, L. Cavalli, P. Consolini, S. Cuicchio, G. Donatiello, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Misurare le trasformazioni indotte dalla crisi
Titolo: La distribuzione del reddito delle famiglie: prime stime nel framework dei Conti Nazionali
Seminario 14 novembre 2019 Firenze
I benefici informativi del Censimento della
popolazione e abitazioni
Prefettura di Firenze - Sala dello stemma
via Cavour, 1
Convegno #14settembre (Provincia di #Salerno)
Dott.ssa Antonella Bianchino
Dirigente Ufficio Territoriale per la Campania e la Basilicata - Istat
"A Misura di Comune: Un Sistema integrato di indicatori per le politiche territoriali"
Gli Step per costruire Start Up secondo il modello americanoMichela Michieli
Gli step per costruire Start Up Digitali secondo il modello americano del Founder Institute (Berlin). Bootcamp di primo livello che crea imprese con un rating di sopravvivenza dell'87,5%, applicando metodi di selezione veloce e formazione non convenzionale. Applicabile trasversalmente e modificato in parte a Imprese Non Tecnologiche o Spin Off aziendali.
TEMI
- American Style – Il Founder Institute
- L’importanza dell’imprenditore
- L’idea
- La vision
- Il primo test –gli altri.
- Il mercato e la ricerca
- Business Model e Revenues
- Positioning e Branding
- Documentazione e supporto legale
- Pitch e Ricerca Cofounders
- MVP – Service Design, Wireframe, Mock Up
- Product Development - Test e Prototype
- Marketing&Communication Strategy
- Business Plan con Financial Planning
- Foundraising
Master in Finanza, Analisi di Bilancio e Controllo di Gestione Aprile "016Alma Laboris
Finalità ed obiettivi
Il mondo aziendale è caratterizzato costantemente da sfide strategiche e operative per essere competitivi nei mercati. Un ruolo fondamentale, in chiave di strategy aziendale, è un’attenta attività di Analisi di Bilancio e di Controllo di Gestione.
Un’adeguata strutturazione delle attività contabili, infatti, permette ad un organizzazione di perseguire la finalità di stabilire e mantenere attivo di controllo completo dei flussi operativi e strategici delle decisioni aziendali sia in termini consuntivi che, soprattutto in termini preventivi.
Dapprima l’analisi di bilancio, quale strumento di valutazione delle performance ma anche di rilevazione dei “colli di bottiglia” e dei “rami secchi”, poi il controllo di gestione, come metodologia di controllo concomitante e preventivo del decision making, permettono infatti all’azienda di manovrare in modo proattivo le variabili di funzionamento interno, evitando così il procrastinarsi di eventuali situazioni di inefficienza e migliorando la valutazione e l’individuazione dei propri punti di forza o debolezza.
Per ricoprire tale ruoli, quindi, non è più dunque sufficiente una mera preparazione teorica conseguita al termine di un percorso formativo accademico, ma è fondamentale integrarla con una capacità gestionale e direzionale che deriva dall’acquisizione di strumenti tecnici e pratici.
Il Master, proprio al fine di fornire tali strumenti, presenta un taglio volutamente pratico, idoneo a supportare la crescita professionale del manager nell’ambito della Finanza e del Controllo di Gestione attraverso l’apprendimento degli strumenti tecnici utilizzati in ambito contabile per l’analisi di bilancio, degli strumenti operativi per realizzare attività di valutazione in ambito di progetti di investimento e degli strumenti manageriali idonei per realizzare ed attuare un efficiente controllo di attività della gestione.
Le attività del master, in riferimento agli ambiti sopra descritti, sono verticalizzate sempre con casi pratici ed esercitazioni applicativi, proprio per conferire al partecipante non solo una semplice conoscenza, ma degli strumenti pratici da poter subito utilizzare nelle attività lavorative.
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Evento a inviti Istat Roma Sala Stampa 06.12.2018
Il patrimonio museale in Italia nella statistica ufficiale
Gli attori, le iniziative, gli scenari
via Cesare Balbo 16
Il Piano di Sviluppo 2016-2019 è stato approntato dal Distretto Produttivo 'Puglia Creativa' dopo un percorso di ascolto e confronto con imprese e istituzioni durato oltre tre anni.
Nel documento viene tracciato un percorso di evoluzione e di sviluppo ambizioso e di ampio respiro, per un progetto che, in linea con la strategia Europa 2020, intende contribuire attivamente ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del territorio pugliese.
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015Ingreen;
Intervento del Dottor Francesco Monaco Capo Area Mezzogiorno e Politiche di coesione territoriale
Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI)
Resp.le Dipartimento Fondi europei ed investimenti territoriali
Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (IFEL-ANCI)
Convegno scientifico Territorio, cultura e sviluppo: una lettura attraverso il Rapporto Istat 2019
Matera, 23 ottobre 2019
Università degli studi della Basilicata Aula Magna
Via Lanera,20
La rilevazione statistica e gli interventi delle politiche di coesione: indic...OpenCoesione
Intervento di OpenCoesione al Corso di Banca d'Italia sulle "Politiche per la coesione territoriale": La rilevazione statistica e gli interventi delle politiche di coesione: indicatori territoriali, monitoraggio e trasparenza
REGIONE TOSCANA - Rapporto Generale Monitoraggio Strategico 2010BTO Educational
REGIONE TOSCANA - Rapporto Generale Monitoraggio Strategico 2010
L’obiettivo è fornire agli interlocutori istituzionali della Giunta - in primo luogo al Consiglio regionale - uno strumento organico di conoscenza e valutazione dell’azione di governo e un panorama delle
principali realizzazioni: sia per quanto riguarda gli aspetti di sviluppo e innovazione delle politiche, sia
con riferimento ai risultati conseguiti dai programmi d’intervento.
Il Rapporto concentra la sua attenzione sugli elementi significativi dell’anno di riferimento (proiettati
fino ai primi mesi del 2011), ma presenta anche un quadro complessivo di portata pluriennale sui
risultati conseguiti dall’azione di governo (con particolare riferimento al tema dei programmi d’investimento), allo scopo di fornire agli organi regionali un più adeguato supporto conoscitivo.
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...Montagna Futuro
Materiali degli interventi del secondo evento sul territorio del progetto Montagna Futuro dal titolo "Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna", che si è tenuto il 29 giugno presso l'Incubatore di Imprese di Cividate Camuno (BS).
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This document discusses spatial analysis techniques to study migration flows in Italy using municipal level data from 1991 to 2007. It uses traditional indexes like the efficacy index of migration and location quotient to assess territorial differences in migrant populations. Spatial autocorrelation is then analyzed using Moran's I, scatter plots, and Local Indicators of Spatial Association (LISA) to identify clusters of high and low values. Three main clusters emerged - a high-high cluster in northeast Italy correlated with employment opportunities, a central high-high cluster, and a southern/island low-low cluster with low incomes and few jobs. Comparing LISA maps over time showed trends in migration patterns correlated with regional economic performance.
A document discusses collaborative e-governance and outlines some key ideas:
1) Collaborative planning processes supported by scientific research tend to create powerful internal networks that can influence policymakers. Participation is different from true collaboration which emphasizes outputs, outcomes, and building social capital.
2) Process thinkers emphasize assessing the performance of collaborative planning by looking at outcomes like social capital, institutional capacity, and innovation rather than just outputs. Science can lead to social outcomes when done collaboratively.
3) Early views of e-governance saw it creating more transparent and cheap interaction between governments and citizens, but the boundaries are messy in reality. Local e-governance studies found poorer cities have more inform
This document discusses a methodology for aggregate analysis of building evacuations. It begins by classifying pedestrian evacuation tools based on the perspective of the model and users, the modelling method, structure of supply models, and measurable outputs. It then discusses using a macroscopic approach for modelling evacuations, representing the demand and supply models topologically as graphs, and computing evacuation time based on guidelines from the International Maritime Organization.
The document discusses decision support systems (DSS) for evacuation planning. It describes the key components and features that a DSS for supply-demand modeling should include. The DSS should allow users to define parameters, integrate with other models and databases, build and visualize the transportation network, and output various indicators to analyze demand-supply interactions and system evolution over time. Tables compare the capabilities of different DSS software applications according to these criteria.
This document discusses decision support systems and software that can be used to model evacuation demand and assist with transportation planning during emergencies. It describes several transportation modeling software packages that can be used to simulate demand through submodels of generation, departure time, distribution, modal split, and path choice. It also discusses the use of revealed preference and stated preference surveys to develop and calibrate demand models when real evacuation data is limited.
This document discusses a methodology for aggregate analysis of building evacuations. It begins by classifying pedestrian evacuation tools based on the perspective of the model and users, the modelling method, structure of supply models, and measurable outputs. It then discusses using a macroscopic approach for modelling evacuations, representing the demand and supply models topologically as graphs, and computing evacuation time based on guidelines from the International Maritime Organization.
Complexnetgis: a tool for the analysis of complex spatial networks, di Simone...
Un approccio sintetico alla valutazione degli impatti sulle politiche di coesione degli investimenti strategici sulle infrastrutture stradali nella regione Basilicata, di Angelo Santo Luongo, Gabriele Nolè, Valente Mario Pantaleo
1. Un approccio sintetico alla valutazione degli impatti sulle politiche di coesione degli investimenti strategici sulle infrastrutture stradali nella regione Basilicata Angelo Santo Luongo(*), Gabriele Nolè(**), Mario Pantaleo Valente (**) (*) Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici – Regione Puglia (**) Università degli Studi della Basilicata
2.
3. La coesione territoriale ‘…………… .. Promuovere un progresso economico e sociale equilibrato e sostenibile, segnatamente mediante la creazione di uno spazio senza frontiere interne, il rafforzamento della coesione economica e sociale e l’instaurazione di un’unione economica e monetaria…’. Obiettivo centrale dell’Unione europea, come stabilito nel Trattato UE (articolo 2),
4. Nel documento dal titolo "Stato e prospettive del territorio dell'Unione Europea", consegnato dalla Commissione ai Ministri territoriali dei 25 paesi nel maggio 2005, si precisa che: " Benché non esplicitamente menzionato nella strategia, gli obiettivi di Lisbona incorporano implicitamente una dimensione territoriale in quanto rafforzano il capitale territoriale delle città e delle regioni europee nel modo seguente: sfruttando il potenziale endogeno delle singole aree; includendo i valori naturali e culturali; promuovendo l'integrazione e la connettività delle diverse aree con le altre aree rilevanti per il loro sviluppo; promuovendo una coerenza orizzontale e verticale fra le politiche e sviluppando una nuova governance territoriale". La coesione territoriale
5. Nuova Costituzione per l'Europa – Giugno 2004 L'articolo I-3 del trattato costituzionale, che comprende gli obiettivi interni ed esterni dell'Unione, fonde le disposizioni del trattato UE con quelle del trattato CE. Tra gli obiettivi generali riportati in quest'ultimi si aggiunge “ la promozione della coesione economica, sociale e territoriale e della solidarietà tra gli Stati membri” La coesione territoriale
6. Il concetto di coesione territoriale va oltre la nozione di coesione economica e sociale, in quanto ne integra e ne potenzia il significato. La coesione territoriale - sviluppo più equilibrato - riduzione disparità esistenti - prevenire gli squilibri territoriali e rendere più coerenti le politiche settoriali, che hanno un impatto territoriale, e la politica regionale. Obiettivi:
7. Le componenti della coesione territoriale (R. Camagni 2004) La coesione territoriale
9. Una strategia integrata di coesione territoriale: obiettivi e criteri di valutazione (R. Camagni 2004)
10. Le persone non dovrebbero trovarsi in situazioni di svantaggio ascrivibili al luogo in cui vivono o lavorano nell’Unione, ma dovrebbero avere La coesione territoriale ai servizi essenziali Accesso all’infrastruttura di base alla conoscenza Terzo Rapporto sulla Coesione della Commissione (febbraio 2004)
11. DOCUMENTO STRATEGICO REGIONALE” DICEMBRE 2005 (1) Persiste, sia pure in termini più contenuti rispetto agli anni precedenti, un problema di coesione interna regionale dovuto alla debolezza delle aree interne rispetto a quelle più forti poste nelle zone di confine, testimoniato ampiamente dalle dinamiche demografiche in atto. Il declino della popolazione è concentrato soprattutto nelle aree interne della regione L'obiettivo della coesione territoriale nella strategia della Regione Basilicata
12. DOCUMENTO STRATEGICO REGIONALE” DICEMBRE 2005 (2) Una elaborazione condotta sui piccoli comuni della Basilicata (quelli che, per dimensioni, sono i più marginali nei processi di sviluppo economico che, come è noto, tendono ad irraggiarsi a partire dalle aree urbane più grandi e attrezzate) mostra come quelli più deprivati, in termini di sviluppo socio-economico complessivo, sono quelli delle aree interne e montane della regione L'obiettivo della coesione territoriale nella strategia della Regione Basilicata
17. Nell'ipotesi bassa si prefigura uno scenario caratterizzato da scarsa crescita economica e da scarsa attenzione ai problemi sociali. Nell'ipotesi alta si parte da uno scenario opposto, in cui una vivace crescita economica offra l'opportunità di rafforzare gli investimenti anche nel campo sociale e sanitario. Nell'ipotesi media , relativa allo scenario più probabile, si parte dalle recenti tendenze demografiche si suppone un ulteriore miglioramento dei livelli di sopravvivenza rispetto a quanto già rilevato negli ultimi anni. [1] Istat, Settore Popolazione, “ Previsioni della popolazione residente per sesso, età e regione dal 1.1.2001 al 1.1.2051 ”, Roma 2002 PROIEZIONE POPOLAZIONE REGIONALE PER IL PERIODO 2001-2051
18. Piano di Assetto Territoriale del 1978 I n sostanza nel decennio 1961-1971 si accentua uno strano processo per cui le aree più popolate (ovviamente in senso assai relativo dati i bassi valori assoluti di densità) sono quelle poste lungo i confini regionali, mentre si accentua lo svuotamento del nucleo centrale della Basilicata compreso all'incirca tra l'alto Basento, l'alta e media Valle dell'Agri e il Metapontino, con la sola importante eccezione di Potenza. Da una prima analisi puramente quantitativa dell'andamento dei movimenti demografici, sembrano appunto essere stati i comuni che appartengono a quest'area quelli che hanno maggiormente contribuito sia allo sviluppo delle due maggiori città regionali che del Metapontino L'obiettivo della coesione territoriale nella strategia della Regione Basilicata
20. Accessibilità potenziale dei comuni lucani ai due capoluoghi di provincia L'obiettivo della coesione territoriale nella strategia della Regione Basilicata
21.
22. La valutazione degli investimenti in aree svantaggiate altitudine pendenza Andamento popolazione In Basilicata oltre il 90% del territorio amministrativo risulta “svantaggiato”
23. pur nella necessità acclarata di innalzare l’accessibilità intra-regionale, la presenza di elevati benefici unitari nella gran parte dei casi non giustifica alcun investimento in Basilicata . La valutazione degli investimenti in aree svantaggiate Lo strumento di valutazione degli investimenti consolidato e richiesto per il finanziamento di infrastrutture sia a scala europea che nazionale attiene all’analisi costi/benefici Ma la situazione lucana: -domanda sostanzialmente debole a fronte di costi di realizzazione consistenti - geomorfologia “svantaggiosa”
24. La valutazione degli investimenti in aree svantaggiate Stima dell’impatto delle infrastrutture e degli assetti di reti stradali strategiche individuate nella pianificazione e programmazione di settore della Regione Basilicata sui livelli di accessibilità diffusa mediante lo sviluppo di un’analisi costi-efficacia Tale approccio metodologico risulta, peraltro, coerente con quanto previsto dal documento UE “ Politica di coesione a sostegno della crescita e dell’occupazione: linee guida della strategia comunitaria per il periodo 2007-2013 ” del 2005, laddove si evidenzia come nelle regioni dell’obiettivo “Convergenza” e, in misura minore, nelle regioni “ a soppressione progressiva degli aiuti ”, le cui reti stradali sono inadeguate, si dovrebbero finanziare anche la costruzione dei collegamenti stradali indispensabili dal punto di vista economico
25.
26. Calcolo dell’indice il “risultato per unità di costo” Il tempo complessivo di percorrenza di rete da ognuno dei 131 comuni della regione verso i restanti 130 per ogni scenario alternativo analizzato e per l’assetto attuale di rete è stato valutato attraverso sommatoria dei tempi per riga della matrice Origine /Destinazione (131 x 131) ricavata mediante l’utilizzo di un modello di assegnazione a reti non congestionate e di equilibrio deterministico . La valutazione degli impatti
30. La valutazione degli impatti Il basso valore dell’indice costo-efficacia connesso alle infrastrutture strategiche di livello superiore è sostanzialmente legato allo standard progettuale di riferimento che implica soluzioni plano-altimetriche e velocità di progetto che, in una realtà orografica e geologica quale la Basilicata fa sostanzialmente incrementare i costi di realizzazione Necessità di territorializzare gli investimenti al fine di ottenere elevati benefici economici e sociali a fronte di scarsi fruitori e, conseguentemente, giustificare priorità d’intervento ed di investimenti strategici sul territorio regionale. Qualsiasi investimento in ordine all'accessibilità non può prescindere da un coordinamento tra “politiche di trasporto” e “politiche insediative/territoriali/economiche” Considerazioni conclusive