BioClima_Da gestori a custodi del territorio_Modulo 2Etifor srl
Secondo appuntamento del ciclo formativo realizzato da Etifor nell'ambito dell'iniziativa BioClima dal titolo "Governance: nature based solutions e costi ambientali della risorsa"
Verso un servizio idrico a impatto zero presentazione del LIFE Brenta 2030Etifor srl
Presentazione "Il Medio Brenta: un approccio integrato alla gestione del bacino" di Giuseppina Cristofani | Direttore del Consiglio di Bacino Brenta, Carlo Zanetti |Ricercatore del Dip. TESAF Università degli Studi di Padova, Barbara Lovisetto | Responsabile del Laboratorio ETRA e Alessandro Leonardi | Etifor .
Mercoledì 19 maggio 2021 si è tenuto il webinar “Verso un servizio idrico a impatto zero: dai Costi Ambientali e della Risorsa alla gestione integrata del bacino” organizzato dal Gruppo Operativo Brenta 2030 insieme al team del progetto LIFE Brenta 2030.
Presentazione di Jacopo Giacomoni (Etifor) al webinar "Foreste su Marte", tenutosi mercoledì 11 maggio 2022.
Durante l'evento è stato presentato il nuovo avviso del PNRR per la creazione di foreste urbane.
Giornate di training sulla certifcazione FSCEtifor srl
Training sulla certificazione di gestione responsabile forestale e sulla certificazione di servizi ecosistemici di FSC. Il training è stato organizzato da Etifor nell'ambito del bando BioClima
BioClima_Da gestori a custodi del territorio_Modulo 2Etifor srl
Secondo appuntamento del ciclo formativo realizzato da Etifor nell'ambito dell'iniziativa BioClima dal titolo "Governance: nature based solutions e costi ambientali della risorsa"
Verso un servizio idrico a impatto zero presentazione del LIFE Brenta 2030Etifor srl
Presentazione "Il Medio Brenta: un approccio integrato alla gestione del bacino" di Giuseppina Cristofani | Direttore del Consiglio di Bacino Brenta, Carlo Zanetti |Ricercatore del Dip. TESAF Università degli Studi di Padova, Barbara Lovisetto | Responsabile del Laboratorio ETRA e Alessandro Leonardi | Etifor .
Mercoledì 19 maggio 2021 si è tenuto il webinar “Verso un servizio idrico a impatto zero: dai Costi Ambientali e della Risorsa alla gestione integrata del bacino” organizzato dal Gruppo Operativo Brenta 2030 insieme al team del progetto LIFE Brenta 2030.
Presentazione di Jacopo Giacomoni (Etifor) al webinar "Foreste su Marte", tenutosi mercoledì 11 maggio 2022.
Durante l'evento è stato presentato il nuovo avviso del PNRR per la creazione di foreste urbane.
Giornate di training sulla certifcazione FSCEtifor srl
Training sulla certificazione di gestione responsabile forestale e sulla certificazione di servizi ecosistemici di FSC. Il training è stato organizzato da Etifor nell'ambito del bando BioClima
gli impianti di gassificazione producono energia elettrica e termica dalle biomasse, con layout personalizzato accettano biomasse eterogenee e livelli di umidità elevati,scopri di più sul sito www.rmimpiantisrl.it
Presentazione di Elena Vissa al webinar organizzato da Etifor sul bando BioClima e sul servizio di assistenza tecnica erogato da Etifor.
Scopri di più su:
https://www.etifor.com/it/assistenza-tecnica-bando-biodiversita-clima/
Le nuove iniziative dell'UE nel settore forestale: un quadro ambizioso e comp...Etifor srl
Presentazione di Davide Pettenella (Università degli Studi di Padova) al webinar "Dopo Vaia arriva una rivoluzione normativa", tenutosi mercoledì 19 ottobre 2022. Durante l'evento sono state presentate le nuove politiche forestali europee.
Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 Regione VenetoEur&ca S.r.l.
Il documento illustra le caratteristiche della strategia di sviluppo del territorio veneto per quanto riguarda la tematica rurale e fornisce indicazioni sulle misure che costituiranno specifici bandi.
Bertozzi certiquality e le certificazioni turisticheEcoWorldHotel
Walter Bertozzi, Sustainability Product Manager Certiquality, al Convegno Ecosostenibilità: vantaggi per alberghi e turismo - 28 nov 2014 Milano - ha parlato delle certificaizioni ambientali per le strutture ricettive
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
L’ECOLABEL per il servizio di ricettività turistica eAmbiente
Workshop: "LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI COME FORMA DI ATTRAZIONE" Fiera dell'Alto Adriatico di Caorle - Stand ASVO e Comune di Caorle. Intervento di Daniel Collenzini, Divisione Consulenza alle Imprese eAmbiente Srl
Mr_Brown_dal_residuo_al_produttivo_Premio pa sostenibile_2019_template_mrbrow...AngelantonioCalabres
Mr Brown – dal residuo al produttivo (documento di approfondimento). I produttori e gli agricoltori pugliesi non dispongono di un sistema tecnologico per il censimento, lo stoccaggio e la distribuzione di ammendanti naturali per gli impieghi agricoli. Non è possibile, pertanto, definire, in ambito regionale, quale sia la portata della domanda e offerta di materia organica utilizzabile (fanghi di depurazione urbana, digestati e compostati di deiezioni animali e acque di vegetazione), e questo comporta spesso comportamenti illeciti o spreco tramite smaltimento distruttivo di questa risorsa, con grave danno ambientale aggiuntivo.
La soluzione proposta prevede la creazione di un sistema innovativo per il controllo della rete di distribuzione di concimi e ammendanti naturali, geolocalizzata, in risposta ai fabbisogni di produzione da un lato e impiego dall’altro.
Appare evidente, quindi, il vantaggio derivante dal progetto in termini di riutilizzo delle biomasse, anche nel rispetto del “Piano Azione Nitrati” in vigore, ma anche della possibilità di orientare e condizionare la produzione di questi materiali secondo le necessità d’uso (es. aree infette da Xyilella, con richieste di ammendanti organici a tenore massimo consentito di zinco).
La mappatura dei flussi di produzione ed impiego degli ammendanti per l’utilizzo agronomico garantirebbe anche un maggior controllo sugli effetti della pratica, la più facile individuazione delle pratiche illecite, nonché il loro disinnesco motivazionale.
greenLIFE e Distretto della Pelle Arzignano Vicenza Italia Settembre 2015greenLIFE project
Lo scorso 17 settembre 2015, i rappresentanti di greenLIFE sono stati tra i protagonisti dell'evento di lancio del Distretto della Pelle di Arzignano che nell'occasione ha voluto incontrare gli assessori della Regione Veneto, Elena Donazzan, istruzione, formazione e lavoro, Gianpaolo Bottacin, ambiente, Roberto Marcato, sviluppo economico ed energia. Per greenLIFE erano presenti Guido Zilli ( Conceria Dani) e Giorgio Pozza ( Gruppo Mastrotto).
Le slide presentano la classificazione dei sottoprodotti di lavorazione industriale offrendo una panoramica sulla normativa vigente per la corretta gestione e valorizzazione dei sottoprodotti, con l’obiettivo di illustrare i benefici economici derivanti da pratiche virtuose di economia circolare e simbiosi industriale. In collaborazione con la Regione Toscana sono state individuate 10 filiere rappresentative del sistema produttivo della Toscana:
• Arezzo e Siena - Orafo, edilizia e Vitivinicolo
• Firenze – Agroalimentare e Vitivinicolo
• Livorno e Grosseto - Agroalimentare
• Pistoia e Prato – Florovivaismo e Tessile
• Lucca, Massa Carrara e Pisa - Nautica, Lapideo e Conciario
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
BioClima | Da gestori dell'acqua a custodi del territorio | Modulo 1 04.04.2024Etifor srl
Primo incontro del ciclo formativo promosso da Etifor nell'ambito dell'iniziativa BioClima "Strategia: l'approccio Nature Positive e la mitigazione degli impatti"
Verso un'ospitalità sostenibile. Opportunità di certificazione e finanziamen...Etifor srl
Presentazione del webinar "Verso un’ospitalità sostenibile. Opportunità di certificazione e finanziamento per strutture ricettive", realizzato da Etifor | Valuing Nature il 7 marzo 2024.
Ulteriori informazioni: https://www.etifor.com/it/eventi/ospitalita-sostenibile/
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In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
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Mr Brown – dal residuo al produttivo (documento di approfondimento). I produttori e gli agricoltori pugliesi non dispongono di un sistema tecnologico per il censimento, lo stoccaggio e la distribuzione di ammendanti naturali per gli impieghi agricoli. Non è possibile, pertanto, definire, in ambito regionale, quale sia la portata della domanda e offerta di materia organica utilizzabile (fanghi di depurazione urbana, digestati e compostati di deiezioni animali e acque di vegetazione), e questo comporta spesso comportamenti illeciti o spreco tramite smaltimento distruttivo di questa risorsa, con grave danno ambientale aggiuntivo.
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Ulteriori informazioni: https://www.etifor.com/it/eventi/ospitalita-sostenibile/
Uforest innovation Challenge - Diversity as an Urban RecipeEtifor srl
The 'Diversity as a recipe' project has been developed by the students of the Uforest Specialization School Florencia Garza González, Maria Ibarz Guasch, Alex-Robert Moldovan, Alexander Otto and Enrico Guiguilé in the framework of the Uforest Innovation Challenge.
The Uniforest has been developed by the students of the Uforest Specialization School Belen Belda, Maddalena Scalera, Mihai Lucian Stoica, Melisa Ardelean, Irmina Kaźmierczak in the framework of the Uforest Innovation Challenge.
Uforest Innovation Challenge - The Meandering ForestEtifor srl
The Meandering Forest has been developed by the students of the Uforest Specialization School Ada Muszalska, Alaitz Meiyue Azcona Marcos, Roushni Thakur, Dobrochna Klimczak, Vladut Stefanescu in the framework of the Uforest Innovation Challenge.
Presentation of the 'Bosc Glial' project, developed by students of the Uforest Specialization School Bianka Łomnicka, Júlia Alegre, Juliana Voinescu, Laura Saison and Luis Torres in the framework of the Uforest Innovation Challenge
Standard volontari di sostenibilità- stato dell’arte, tendenze e possibili s...Etifor srl
Standard volontari di sostenibilità: stato dell’arte, tendenze e possibili sviluppi con un focus sul turismo.
Presentata in occasione del "Sustainable Tourism Forum 2023" organizzato dal GSTC Italy Working Group e tenutosi a Padova il 27 settembre 2023.
Ripensare il turismo - Marchioro, Regione Veneto Etifor srl
La sostenibilità come precondizione per competere.
Presentata in occasione del "Sustainable Tourism Forum 2023" organizzato dal GSTC Italy Working Group e tenutosi a Padova il 27 settembre 2023.
Panoramica sulle certificazioni di sostenibilità - Mazzaglia, VireoEtifor srl
Vireo is a certification body which offers certifications services
of sustainability.
Presentata in occasione del "Sustainable Tourism Forum 2023" organizzato dal GSTC Italy Working Group e tenutosi a Padova il 27 settembre 2023.
The leading global authority in setting and managing standards for sustainable travel & tourism.
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Application of science in traceability in productive chains in the state of Pará – Brazil
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Technical advisor/SEMAS-PARÁ
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Programme EU AL-INVEST Verde | Navigating the new deforestation-free products...Etifor srl
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By Selo Verde
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The EMMA method for supply chains
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Navigating the new deforestation-free products regulation | Brazilian experiences on 05.09.2023 - Webinar
Event organised by Etifor. Find out more: https://www.etifor.com/en/events/webinar-eudr/
THE NEW EUROPEAN REGULATION ON DEFORESTATION FREE SUPPLY CHAINS | Navigating ...Etifor srl
THE NEW EUROPEAN REGULATION ON DEFORESTATION FREE SUPPLY CHAINS
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by Helena Leonel Ferreira, Sofia Marzolo, Elena Massarenti - Etifor | Valuing Nature
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Navigating the new deforestation-free products regulation | Brazilian experiences on 05.09.2023 - Webinar
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Oltre le emissioni di carbonio, verso un futuro nature positiveEtifor srl
Terzo appuntamento della Etifor Masterclass "Strategie climatiche per aziende responsabili", che si è tenuta il 05.07.2023. La lezione ha affrontato diverse tematiche: come si interviene per andare oltre la mitigazione dell'impronta di carbonio e quali sono gli approcci
Sequestro del carbonio in ambito forestale e nature-based-solutionsEtifor srl
Secondo modulo della Etifor Masterclass "Strategie climatiche per aziende responsabili", che si è tenuta il 14.06. 2023. La lezione ha affrontato diverse tematiche: dal concetto di compensazione alle differenze tra i mercati volontari e non, dalle ultime tendenze di politica sul carbonio agli standard più riconosciuti
Il mondo della carbon neutrality e degli impegni net zeroEtifor srl
Primo appuntamento della Etifor Masterclass "Strategie climatiche per aziende responsabili", che si è tenuta il 23.05.2023. La lezione ha affrontato diverse tematiche: dalle strategie per migliorare gli impatti aziendali, all’importanza dei target basati sulla scienza, passando per le tecniche per evitare il greenwashing.
Il mondo della carbon neutrality e degli impegni net zero
Training: la Procedura FSC sui servizi ecosistemici - apetti applicativi
1.
2. • La procedura sui servizi ecosistemici
1. Scelta e descrizione SE
2. Dimostrazione di impatto
3. Dichiarazioni e benefici
• Punti chiave e prossimi passi
4. LA PROCEDURA FSC® SUI SERVIZI ECOSISTEMICI
Uno strumento per:
• Dimostrare in modo credibile gli impatti
delle attività dei gestori forestali sul
mantenimento, conservazione o
ripristino dei Servizi Ecosistemici (SE)*
• Facilitare l’accesso ai finanziamenti dei
i mercati per i servizi ecosistemici e
favorire la comunicazione promozionale
*Servizi Ecosistemici (SE) = benefici che le persone
ottengono dagli ecosistemi
5. I SERVIZI ECOSISTEMICI
Ma perché tutto questo interesse verso la certificazione FSC®?
FSC® ha sviluppato anche la PROCEDURA SUI SERVIZI ECOSISTEMICI
che ci permetterà di verificare gli impatti positivi della vostra gestione forestale
e di conseguenza facilitare l’accesso a sponsorizzazioni e finanziamenti
6. Impatto
Servizio ecosistemico
Codice
1.1 Ripristino della copertura forestale naturale
1.2 Conservazione di paesaggi forestali intatti
1.3 Mantenimento di una rete di aree di conservazione ecologicamente sufficiente
1.4 Conservazione delle caratteristiche delle foreste naturali
1.5 Ripristino delle caratteristiche delle foreste naturali
1.6 Conservazione della diversità di specie
1.7 Ripristino della diversità di specie
Conservazione della
biodiversità
SE1
2.1 Conservazione degli stock di carbonio delle foreste
2.2 Rigenerazione degli stock di carbonio forestale
Sequestro e stoccaggio
del carbonio
SE2
3.1 Mantenimento della qualità delle acque
3.2 Miglioramento della qualità dell’acqua
3.3 Mantenimento della capacità dei bacini idrografici di depurare e regolare il flusso dell’acqua
3.4 Ripristino della capacità dei bacini idrografici di depurare e regolare il flusso dell’acqua
Servizi di
regolazione idrica
SE3
4.1 Mantenimento delle condizioni del suolo
4.2 Rigenerazione/miglioramento delle condizioni del suolo
4.3 Riduzione dell’erosione del suolo attraverso la rigenerazione/riforestazione
Conservazione del suolo
SE4
5.1 Mantenimento/conservazione delle aree di importanza per attività turistico-ricreative
5.2 Ripristino o miglioramento delle aree di importanza per attività turistico-ricreative
5.3 Mantenimento/conservazione delle popolazioni di specie di interesse per il turismo naturalistico
5.4 Ripristino o miglioramento delle popolazioni di specie di interesse per il turismo naturalistico
Servizi ricreativi
SE5
Fonte: FSC-PRO-30-006 V1-2 IT
SERVIZI ECOSISTEMICI E IMPATTI DELLA PROCEDURA
7. I SERVIZI ECOSISTEMICI - GLOSSARIO
Le principali parole che sentirai parlando della Procedura per la verifica dei SE:
Non ti preoccupare… ci penseranno i tecnici di Etifor a costruire la tua teoria del
cambiamento considerando gli aspetti sopra elencati (e non solo!)
Attività di gestione: quelle azioni che contribuiranno a dimostrare l’impatto scelto
Output: Conseguenze immediate e dirette delle attività di gestione realizzate all’interno
dell’unità di gestione. Ad esempio, metri di recinzione costruiti
Risultato: Condizioni ecologiche o sociali verificabili in campo che sono diretta
conseguenza degli output e contribuiscono all’impatto identificato. Ad esempio, un
corpo idrico protetto dal bestiame
8. SERVIZI ECOSISTEMICI - GLOSSARIO
Impatto: mantenimento, conservazione,
miglioramento o ripristino a lungo termine dei servizi
ecosistemici, o dei benefici derivanti da essi, che
dipendono, almeno in parte, da attività di gestione e
contribuiscono al raggiungimento di tale impatto.
Ad esempio: mantenimento della qualità dell’acqua.
Teoria del cambiamento: la descrizione dettagliata
e l’illustrazione di come e perché un determinato
cambiamento deve accadere in un particolare
contesto.
9. La Procedura FSC® sui Servizi Ecosistemici
1. Scelta e descrizione SE
2. Dimostrazione di
impatto
3. Dichiarazioni e benefici
Fonte: FSC-PRO-30-006 V1-2 IT
10. PREREQUISITI INDISPENSABILI
• Solo le organizzazioni in possesso (o nella fase di
richiesta) di un Certificato di Gestione
Forestale FSC® valido possono applicare la
Procedura FSC® sui SE.
• L’organizzazione deve provare che aree naturali
ad alto valore (torbiere, praterie naturali, zone
umide) non sono state convertite a foresta.
Le aree convertite da zone umide, torbiere e
praterie naturali a foresta dopo il 1994 devono
soddisfare ulteriori requisiti specifici.
• Alcuni impatti hanno requisiti specifici di gestione
(Parte II, Sezione 3)
11. CONTESTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI
• Certificazione FSC per la Gestione Forestale
Responsabile
• Diritti legali necessari a gestire, utilizzare e/o ricevere
pagamenti per i servizi ecosistemici
• Obiettivi di gestione relativi ai servizi ecosistemici
• Condizioni attuali dei servizi ecosistemici
• Condizioni passate dei servizi ecosistemici
• Aree all’interno e all’esterno dell’unità di gestione che
contribuiscono al servizio ecosistemico dichiarato
• Beneficiari e portatori di interesse
• Minacce e pressioni (origine antropica e naturale)
• Disponibilità di dati (piano di gestione, altri progetti, ecc.)
La maggior parte di
queste informazioni
dovrebbero essere
identificate
simultaneamente nel
processo di
certificazione per la
gestione forestale
(FSC-FM)
12. LA SCELTA DELL’IMPATTO
La scelta dell’impatto dipende anche dai dati a disposizione e dal confronto richiesto
13. • Stabilisce relazioni causali (causa-effetto) tra attività di gestione e impatti positivi
• Serie di «se…allora» che mostrano come le attività di gestione contribuiscono al
raggiungimento di risultati di breve termine (output), medio termine (outcome) e
lungo termine (impatti positivi)
• Solo le attività che sono già state implementate e che hanno generato output e
outcomes che sono già stati realizzati possono essere certificate
🡪 Piani e obiettivi di gestione sono necessari ma non sufficienti
LA BASE: TEORIA DEL CAMBIAMENTO
14. Esempio: teoria del cambiamento per SE biodiversità
ATTIVITA’ DI
GESTIONE
OUTPUT IMPATTO
RISULTATI
Rimozione di
specie arboree
invasive
contenimento
dell’avanzata del
bosco su residuali
superfici pascolive
1.3 MANTENIMENTO
DI UNA RETE DI
AREE DI
CONSERVAZIONE
ECOLOGICAMENTE
SUFFICIENTE
Realizzazione
di siepe
Metri quadri di area
prativa ripristinata
Chilometri di siepe
realizzata e
impianto di piccolo
arbusteto di 158 mq
di superficie
Connettività
dell’habitat
all’interno e
all’esterno dell’Unità
di Gestione
Impianto di specie
erbacee tipiche
dei greti
15. Esempio: teoria del cambiamento per SE carbonio
ATTIVITA’ DI
GESTIONE
OUTPUT IMPATTO
RISULTATI
Crescita/volume del
bosco sostenuti con
aumento dello
stoccaggio a lungo
termine 2.1 CONSERVAZIONE
DEGLI STOCK DI
CARBONIO DELLE
FORESTE
Avviamento all’alto
fusto
Rimozione delle
piante malate
Metri cubi di
materiale asportato
chilometri di zone
taglia fuoco
Incremento della
resilienza forestale;
ridotto il rischio di
degradazione
Pratiche di gestione
del rischio di
incendi
16. Esempio: teoria del cambiamento per SE risorsa idrica
ATTIVITA’ DI
GESTIONE
OUTPUT IMPATTO
RISULTATI
Impianto di specie
autoctone ed
ecologicamente
appropriate Zone deforestate
ripristinate
3.4 RIPRISTINO DELLA
CAPACITA’ DEI BACINI
IDROGRAFICI DI
DEPURARE E
REGOLARE IL
FLUSSO DELL’ACQUA
Incremento della
copertura forestale
Mantenimento
dell’impianto
forestale
Numero di
piante messe
a dimora
Numero di
interventi e
superficie
mantenuta
Accresciuta la
superficie di
infiltrazione e
attenuazione del
deflusso superficiale
17. GLI INDICATORI DI RISULTATO
Come si verifica il raggiungimento del risultato?
Indicatore di risultato = Valutazione in campo delle condizioni ecologiche o sociali
Possiamo:
• Selezionare un indicatore di risultato da quelli proposti nell’Allegato B;
• Proporne altri che siano coerenti con la teoria del cambiamento sviluppata
Devono essere:
• Quantitativi
• Possibilmente con serie storiche (confronto prima-dopo)
Esempi di indicatori di risultato:
• Biodiversità: Abbondanza delle specie selezionate (focali, rare o minacciate)
• Carbonio: stima stock di carbonio forestale nell’unità di gestione
• Acqua: bio-indicatori di qualità (es: macro-invertebrati)
18. • Gli indicatori di risultato dovrebbero
essere semplici ed efficienti per
ridurre i costi e lo sforzo del gestore
forestale
• Quando possibile, gli indicatori
dovrebbero essere selezionati sulla
base di dati facilmente reperibili:
• Inventari forestali
• Piani di gestione
• Remote sensing
• Letteratura scientifica
• Piani di monitoraggio esistenti
Ad esempio: Percentuale dell’unità di gestione
all’interno delle fasce tampone ripariali
SELEZIONE DEGLI INDICATORI DI RISULTATO
19. METODI DI MISURA DEGLI INDICATORI DI RISULTATO
Come si misurano gli indicatori di risultato?
Possiamo:
• Selezionare una metodologia applicabile dalla Guida FSC-GUI-30-006;
oppure
• Proporre un’altra metodologia che sia:
✔ Adatta al contesto locale
✔ Credibile e basata sulle migliori informazioni disponibili
✔ Oggettiva e replicabile
In ogni caso, una mappa compatibile con GIS (.shp, .kml, ecc)
è fondamentale e dovrebbe includere:
• Confini
• Corsi d’acqua o corpi idrici permanenti
• Zonizzazione (conservazione, gestione attiva, ecc.)
20. METODI DI MISURA DEGLI INDICATORI DI RISULTATO
• Le metodologie di misurazione
devono essere credibili, replicabili e
adatte al contesto locale
• Le metodologie prese dalla Guida
(Guidance for Demonstrating
Ecosystem Service Impacts, FSC-
GUI-30-006) non hanno bisogno di
essere giustificate – sono disponibili
metodologie per ogni impatto
• La soluzione ottimale è
avvantaggiarsi dei piani di
monitoraggio esistenti
21. CONFRONTO E DICHIARZIONI DI RISLTATO
• Impatti diversi richiedono il confronto
con diversi valori di confronto
(baseline) e diversi risultati:
• Valori passati (es: valori storici
di riferimento)
• Valori di riferimento (es:
standard rilevanti, condizioni
naturali, soglie)
• Valori dall’esterno dell’unità di
gestione (es: ecosistemi
paragonabili, valori regionali o
a livello di bacino)
• Devono essere misurati almeno ad
ogni ciclo di audit principale (5 anni).
22. LE DICHIARAZIONI D’IMPATTO
Avvenuta la verifica degli impatti positivi,
generati da una gestione forestale responsabile,
chi può utilizzare le dichiarazioni d’impatto?
• Il gestore forestale per attrarre
sponsorizzazioni da investitori che vogliono
promuovere il loro impegno
• Gli sponsor per comunicazioni promozionali
26. PUNTI CHIAVE
• I servizi ecosistemici sono i benefici forniti dagli ecosistemi (o da alcune
loro strutture, processi, capacità e funzioni) alle persone. Questi benefici
possono essere valorizzati.
• La procedura FSC® sui Servizi Ecosistemici
• Non può essere applicata da sola, ma è accoppiata alla Certificazione di
Gestione Forestale (FSC-FM)
• identifica un totale di 5 servizi ecosistemici e 20 impatti positivi per la verifica
• specifica come le dichiarazioni possono essere usate e come sia possibile
ricevere benefici grazie ad essa
Non si possono verificare impatti futuri, ma solamente quelli già realizzati.
27. PROSSIMI PASSI
• Vi manderemo un questionario/Google form da compilare
• Accorderemo con voi delle interviste online
✔ Collezione materiali utili per fare uno Stato dell’arte delle vostre unità di gestione
• Visita in campo
• Identificheremo che servizi ecosistemici verificheremo e cosa valideremo
✔ Questo include come scegliere e misurare gli indicatori di risultato
• Misureremo la baseline (misura degli indicatori pre-interventi)
✔ Se nella vostre unità di gestione sono già stati implementati progetti/attività
potenzialmente utili per migliorare gli impatti positivi, fatelo sapere
29. Grazie!
Ora spazio alle
domande
BioClima
Alex Pra alex.pra@etifor.com
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Elisa Carturan elisa.carturan@etifor.com
Certificazione FSC
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