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Cari amici di Negrar,
Ci risentiamo perché vogliamo
raccontarvi la storia della nostra
bella Palermo!
Abbiamo costruito una linea del
tempo su cui voi dovete cliccare
per scoprire ciò che abbiamo
scritto: nella fascia superiore
troverete delle informazioni
storiche, nella fascia inferiore
delle fotografie sui nostri
monumenti.
Scusate, dimenticavo!!
La musica che ascolterete
come sottofondo è:
IL PRELUDIO
della “Cavalleria Rusticana”
di Pietro Mascagni.
Buona visione!
La vostra terra è bellissima e la sua
posizione strategica era importante per
controllare il Mediterraneo.
Noi l’abbiamo conquistata e abbellita
con monumenti che ancora oggi vi
ricordano del nostro passaggio adesso
tocca a voi parlare di noi ma
soprattutto AVERE CURA DELLA
VOSTRA CITTA’!!!!
Perché avete
conquistato la
nostra terra?
PALERMOPALERMO
SECOLISECOLI
DIDI
DOMINAZIONIDOMINAZIONI
ERA
PALEOLITICA VIII sec. a.C. V sec. a.C. 250 a.C. 531 d.C. IX sec. 1072 d.C.
XIII sec.
XIV sec.
XVIII sec.
XIX sec.
XX sec.
FENICI GRECI ROMANI BIZANTINI
ARABI
NORMANNI ANGIOINI
ARAGONESI
I SAVOIA
E IL
RISORGIMENTO
LIBERTY
SICILIANO
MONTE JATO
GRAFFITI
MOSAICI
CAPPELLA
PALATINA
GRECI
VILLA
BONANNO
S. GIOVANNI
DEGLI
EREMITI
LA ZISA
VILLA IGEA
VILLINO
FLORIO
POLITEAMA
MASSIMO
L’ALBERGO
DEI POVERI
PALAZZO
ABATELLIS
PALAZZO REALE
I PRIMITIVI
IL PALEOLITICO
Una delle più realistiche espressioni d’arte rupestre del paleolitico superiore è
quella costituita dalle incisioni parietali preistoriche, raffiguranti scene rituali o di
iniziazione, ritrovate nelle grotte dell’Addaura, presso Palermo; in cavità naturali
come quelle dell'Addaura, l'uomo trova riparo, celebra i primi riti propiziatori,
seppellisce i sui morti e disegna graffiti dal significato magico e augurale.
Anche i Fenici, di origine semitica, fondano le loro basi
commerciali nell'isola a partire dall'età dei metalli.
Dell'età del ferro rimangono tracce di villaggi di
capanne, come a Monte Finocchito.
Le zone di maggiore interesse archeologico, attraverso
cui leggere la storia di queste popolazioni, risultano
essere Solunto, Jato e Himera. In particolare, sul Monte
Jato (distante circa trenta chilometri da Palermo) si sono
concentrate le ricerche degli ultimi trenta anni. Il prof.
Peter Isler, dell'Università di Zurigo guida, dal 1971, un
gruppo di archeologi alla scoperta di Monte Jato: gli
scavi hanno portato alla luce uno splendido teatro,
l'agorà (la piazza), strutture residenziali private,
il tempio di Afrodite, le fortificazioni
ed altre testimonianze della grande città sepolta.
I primi abitanti di Palermo
risalgono al
tardo Paleolitico che si
stabilirono sui monti
che la circondano:
Monte Pellegrino, Monte
Grifone, Monte gallo e
Monte S. Rosalia.
E' il 1072 d.C. e i Normanni guidati da Ruggero e
Roberto il Guiscardo entrano a Palermo. I Normanni,
pur avendo sconfitto gli Arabi lasciano loro alcune
importanti cariche pubbliche e la città diviene la
capitale arabo-normanna di un regno ricco di
potenza, di splendore e fasto.
Nel 1130
Ruggero II
d'Altavilla
si
incorona
re di
Sicilia,
Calabria,
Puglia.
Nella Conca d'Oro
giungono i Fenici da
Cartagine e fondano il
primo centro abitato: la
paleopoli (oggi Palazzo
Reale e Palazzo
Arcivescovile)
dandogli il nome "ZIZ"
(Fiore).
Panormos ebbe la sua
prima cinta muraria,
che costituì la sua
struttura difensiva
completata dai fiumi
KEMONIA E PAPIRETO
che sfociavano
nell’ampio porto
naturale: la “CALA”.
Nel 535 a.C Panormos cade in
mano dei Bizantini, che per tre
secoli dominano la città. Circolò
da allora un detto: “Si vidi un lupu
e un grecu, salva lu lupu e
ammazza lu grecu” ( “se incontri
un lupo e un greco, salva il lupo e
uccidi il greco”).
Sorsero in quel periodo numerose
chiese latine e di rito greco. I
Bizantini lasciarono il segno della
loro arte di mosaicisti nella
Cappella Palatina, Duomo
Monreale, S.Martino delle Scale e
la Chiesa della Martorana.
Dopo 12 anni di tirannia Angioina,
durante la quale gran parte dei
territori Siculi vengono confiscati
dai Francesi, i Siciliani si sollevano
nella “Rivolta del Vespro".
Seguono gli Aragonesi e la
dominazione Spagnola che durerà
tre secoli e sarà un periodo di
declino politico ma di grande
crescita architettonica della città.
Ha inizio la Belle epoque Palermitana.
E' il periodo del lusso decadente e
dello sfarzo ostentato.
E' anche il periodo della nascita
dell'imprenditoria: significativa la
presenza della potente famiglia
Florio.
Dal 1947 Palermo è sede del
Governo e dell'Assemblea
Regionali.
Con il trattato di Utrecht del
1713 l'isola passa ai Savoia,
con Amedeo II, che
governerà per sette anni e la
Sicilia passa nelle mani degli
austriaci. Nel 1734 sul trono
delle due Sicilie giungono i
Borboni di Napoli.
I "picciotti" siciliani
aderiscono alla spedizione
dei “Mille di Garibaldi”
contro i Borboni, con il fine
di annettere la Sicilia al
Regno d'Italia.
Pirro giunge in Sicilia nel 276 a.C e viene proclamato
re di Sicilia. Il suo regno durò poco, appena un
anno. I Cartaginesi la ripresero, solo nel 258 a.C i
Romani la riconquistarono. Panormos con i
Romani diviene provincia senatoria e fu governata
da un senatore. Aveva un senato, formato da 100
cittadini e una Zecca che coniava monete romane.
Gli uomini erano impegnati
nelle attività di porto e dei
campi, le donne nelle attività
tessili. Per la sua fertilità i
Romani la denominarono “Il
granaio d’Italia”. Vengono
costruiti numerosi edifici
pubblici.
Gli arabi più volte tentarono di conquistare la Sicilia e nell’827 riuscirono a sbarcare a
Marsala e da lì giunsero a Palermo.
Palermo ebbe uno straordinario sviluppo nell’agricoltura, grazie anche alle
incanalazioni dell’acqua; si coltivavano piante di cotone, gelsi per la lavorazione della
seta, giardini e orti, agrumeti.
Questa vallata ebbe il nome di “Conca d’oro” e fu decantata e descritta dai poeti; in
un’epigrafe a caratteri “Nashi” posta nel vestibolo della Zisa (Aziz) si legge :- Questo
è il Paradiso Terrestre che si apre agli sguardi- .
Nel 937 costruirono “Al- Halisah”, quartiere
fortificato, con un castello e giardini. Il quartiere è
quello che oggi corrisponde alla Kalsa. In essa
avevano sede gli uffici governativi, il palazzo
dell’Emiro, l’arsenale.
Palermo fu chiamata BALARMU e fu governata da un Emiro. Divenne capitale della
Sicilia e furono costruite circa 500 moschee, molte erano chiese cristiane
trasformate in templi musulmani.
La stessa cattedrale divenne “moschea del venerdì” poiché vi si celebrava ogni
venerdì il trionfo di Allah sul Cristo.
Del patrimonio architettonico arabo non è rimasto niente, tranne quello
edificato sotto i Normanni: la Cuba, La Zisa e S: Giovanni degli Eremiti.
Il primo mosaico si trova nella Cappella Palatina ( Cappella di Palazzo),
all’interno del Palazzo Reale; rappresenta la fuga in Egitto di Maria,
Giuseppe e Gesù.
Il secondo si trova nella Sala di Ruggero, parte del Palazzo Reale dove i Re
normanni trascorrevano ore di svago. Tutta la sala fu realizzata dalle
maestranze arabe.
Palazzo dei Normanni viene costruito dai Fenici nel VII sec..
Nell’831 gli Arabi si insediano nel Palazzo che diventa residenza degli Emiri.
Nel 1072 i Re normanni lo occupano e lo abbelliscono: re Ruggero fa costruire la
Cappella Palatina.
Nel 1220 Federico II di Svevia dà vita alla “Scuola poetica siciliana”.
Nel 1282 Pietro d’Aragona si insedia dopo la cacciata degli Angioini.
Oggi è sede del Parlamento Regionale Siciliano.
Palazzo Abatellis fu la domus magna ( 1490) di Francesco Abatellis e della
sua amatissima Eleonora Solèr.Questo palazzo rappresenta l’esempio più
significativo dell’architettura gotico-catalana del Quattrocento.
Il palazzo sorge nell’ antico quartiere della Kalsa, sulla via Alloro.
Oggi il Palazzo è la Galleria Regionale dove la storia e l’arte s’incontrano.
Il teatro Massimo fu
costruito tra il 1875 e il
1891, su un progetto di
G.B.Basile, ed alla sua
morte fu completato nel
1897 dal figlio Ernesto
Basile.
Può occupare 3200
spettatori.
Il teatro Politeama fu
edificato nel 1867
dall’architetto
Almeyda che si
ispirò al classicismo
romano, infatti il
grande arco
d’ingresso che
sorregge la quadriga
bronzea rievoca
l’arco trionfale
romano.
VILLA Florio fu edificata nel
1899 all’interno di un vasto
parco che si estendeva
dalla via Dante al Corso
Olivuzza. Progettata
dall’architetto Basile , che
ha saputo armonizzare
fantastiche torrette,
nordiche capriate accanto a
colonnine romaniche,
bugnati rinascimentali e
ricurve superfici barocche.
Villa Igea sorge in una
parte del parco della via
Belmonte. Fu edificata nel
1900 da Ernesto Basile,
dapprima come Sanatorio,
solo nel 1903 divenne un
albergo di lusso. Nel
salone si trovano affreschi
eseguiti da Ettore Bergler.
• Le varie guerre tra Fenici
e Greci non vedranno
mai cadere Palermo, che
si sviluppa fiorisce tanto
che l’intera pianura,
come ha descritto
Diodoro Siculo, era
fertile di frutta, olivi, fichi,
mentre il nord della città
era ricoperto di papiri.
Nel 1746 Carlo III di
Borbone tentò di
combattere la
povertà diffusasi e
fece costruire
l’Albergo dei Poveri
e altri luoghi per
l’infanzia
abbandonata.
Amici di Negrar, adesso della
nostra terra sapete proprio
tanto…..
L’ultimo passo è verificare di
persona ciò che vi abbiamo
raccontato!! E quindi ci vediamo
l’11 maggio 2004! CIAO!
FINIU
(FINE)
• LA PRESENTAZIONE E’ STATA
REALIZZATA CON POWER POINT
DAGLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE
DELLA D.D. VILLAGRAZIA;
• AUTORIZZATA DAL DIRIGENTE
SCOLASTICO PROF. G. SCELSA;
• COADIUVATA DALLE INSEGNANTI
COSTANTINO GIUSEPPA, GUADALUPI
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CARLO GIUSEPPE.

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  • 1. Cari amici di Negrar, Ci risentiamo perché vogliamo raccontarvi la storia della nostra bella Palermo! Abbiamo costruito una linea del tempo su cui voi dovete cliccare per scoprire ciò che abbiamo scritto: nella fascia superiore troverete delle informazioni storiche, nella fascia inferiore delle fotografie sui nostri monumenti.
  • 2. Scusate, dimenticavo!! La musica che ascolterete come sottofondo è: IL PRELUDIO della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni. Buona visione!
  • 3. La vostra terra è bellissima e la sua posizione strategica era importante per controllare il Mediterraneo. Noi l’abbiamo conquistata e abbellita con monumenti che ancora oggi vi ricordano del nostro passaggio adesso tocca a voi parlare di noi ma soprattutto AVERE CURA DELLA VOSTRA CITTA’!!!! Perché avete conquistato la nostra terra?
  • 5. ERA PALEOLITICA VIII sec. a.C. V sec. a.C. 250 a.C. 531 d.C. IX sec. 1072 d.C. XIII sec. XIV sec. XVIII sec. XIX sec. XX sec. FENICI GRECI ROMANI BIZANTINI ARABI NORMANNI ANGIOINI ARAGONESI I SAVOIA E IL RISORGIMENTO LIBERTY SICILIANO MONTE JATO GRAFFITI MOSAICI CAPPELLA PALATINA GRECI VILLA BONANNO S. GIOVANNI DEGLI EREMITI LA ZISA VILLA IGEA VILLINO FLORIO POLITEAMA MASSIMO L’ALBERGO DEI POVERI PALAZZO ABATELLIS PALAZZO REALE I PRIMITIVI
  • 6. IL PALEOLITICO Una delle più realistiche espressioni d’arte rupestre del paleolitico superiore è quella costituita dalle incisioni parietali preistoriche, raffiguranti scene rituali o di iniziazione, ritrovate nelle grotte dell’Addaura, presso Palermo; in cavità naturali come quelle dell'Addaura, l'uomo trova riparo, celebra i primi riti propiziatori, seppellisce i sui morti e disegna graffiti dal significato magico e augurale.
  • 7. Anche i Fenici, di origine semitica, fondano le loro basi commerciali nell'isola a partire dall'età dei metalli. Dell'età del ferro rimangono tracce di villaggi di capanne, come a Monte Finocchito. Le zone di maggiore interesse archeologico, attraverso cui leggere la storia di queste popolazioni, risultano essere Solunto, Jato e Himera. In particolare, sul Monte Jato (distante circa trenta chilometri da Palermo) si sono concentrate le ricerche degli ultimi trenta anni. Il prof. Peter Isler, dell'Università di Zurigo guida, dal 1971, un gruppo di archeologi alla scoperta di Monte Jato: gli scavi hanno portato alla luce uno splendido teatro, l'agorà (la piazza), strutture residenziali private, il tempio di Afrodite, le fortificazioni ed altre testimonianze della grande città sepolta.
  • 8. I primi abitanti di Palermo risalgono al tardo Paleolitico che si stabilirono sui monti che la circondano: Monte Pellegrino, Monte Grifone, Monte gallo e Monte S. Rosalia.
  • 9. E' il 1072 d.C. e i Normanni guidati da Ruggero e Roberto il Guiscardo entrano a Palermo. I Normanni, pur avendo sconfitto gli Arabi lasciano loro alcune importanti cariche pubbliche e la città diviene la capitale arabo-normanna di un regno ricco di potenza, di splendore e fasto. Nel 1130 Ruggero II d'Altavilla si incorona re di Sicilia, Calabria, Puglia.
  • 10. Nella Conca d'Oro giungono i Fenici da Cartagine e fondano il primo centro abitato: la paleopoli (oggi Palazzo Reale e Palazzo Arcivescovile) dandogli il nome "ZIZ" (Fiore). Panormos ebbe la sua prima cinta muraria, che costituì la sua struttura difensiva completata dai fiumi KEMONIA E PAPIRETO che sfociavano nell’ampio porto naturale: la “CALA”.
  • 11. Nel 535 a.C Panormos cade in mano dei Bizantini, che per tre secoli dominano la città. Circolò da allora un detto: “Si vidi un lupu e un grecu, salva lu lupu e ammazza lu grecu” ( “se incontri un lupo e un greco, salva il lupo e uccidi il greco”). Sorsero in quel periodo numerose chiese latine e di rito greco. I Bizantini lasciarono il segno della loro arte di mosaicisti nella Cappella Palatina, Duomo Monreale, S.Martino delle Scale e la Chiesa della Martorana.
  • 12. Dopo 12 anni di tirannia Angioina, durante la quale gran parte dei territori Siculi vengono confiscati dai Francesi, i Siciliani si sollevano nella “Rivolta del Vespro". Seguono gli Aragonesi e la dominazione Spagnola che durerà tre secoli e sarà un periodo di declino politico ma di grande crescita architettonica della città.
  • 13. Ha inizio la Belle epoque Palermitana. E' il periodo del lusso decadente e dello sfarzo ostentato. E' anche il periodo della nascita dell'imprenditoria: significativa la presenza della potente famiglia Florio. Dal 1947 Palermo è sede del Governo e dell'Assemblea Regionali.
  • 14. Con il trattato di Utrecht del 1713 l'isola passa ai Savoia, con Amedeo II, che governerà per sette anni e la Sicilia passa nelle mani degli austriaci. Nel 1734 sul trono delle due Sicilie giungono i Borboni di Napoli. I "picciotti" siciliani aderiscono alla spedizione dei “Mille di Garibaldi” contro i Borboni, con il fine di annettere la Sicilia al Regno d'Italia.
  • 15. Pirro giunge in Sicilia nel 276 a.C e viene proclamato re di Sicilia. Il suo regno durò poco, appena un anno. I Cartaginesi la ripresero, solo nel 258 a.C i Romani la riconquistarono. Panormos con i Romani diviene provincia senatoria e fu governata da un senatore. Aveva un senato, formato da 100 cittadini e una Zecca che coniava monete romane. Gli uomini erano impegnati nelle attività di porto e dei campi, le donne nelle attività tessili. Per la sua fertilità i Romani la denominarono “Il granaio d’Italia”. Vengono costruiti numerosi edifici pubblici.
  • 16. Gli arabi più volte tentarono di conquistare la Sicilia e nell’827 riuscirono a sbarcare a Marsala e da lì giunsero a Palermo. Palermo ebbe uno straordinario sviluppo nell’agricoltura, grazie anche alle incanalazioni dell’acqua; si coltivavano piante di cotone, gelsi per la lavorazione della seta, giardini e orti, agrumeti. Questa vallata ebbe il nome di “Conca d’oro” e fu decantata e descritta dai poeti; in un’epigrafe a caratteri “Nashi” posta nel vestibolo della Zisa (Aziz) si legge :- Questo è il Paradiso Terrestre che si apre agli sguardi- . Nel 937 costruirono “Al- Halisah”, quartiere fortificato, con un castello e giardini. Il quartiere è quello che oggi corrisponde alla Kalsa. In essa avevano sede gli uffici governativi, il palazzo dell’Emiro, l’arsenale. Palermo fu chiamata BALARMU e fu governata da un Emiro. Divenne capitale della Sicilia e furono costruite circa 500 moschee, molte erano chiese cristiane trasformate in templi musulmani. La stessa cattedrale divenne “moschea del venerdì” poiché vi si celebrava ogni venerdì il trionfo di Allah sul Cristo.
  • 17. Del patrimonio architettonico arabo non è rimasto niente, tranne quello edificato sotto i Normanni: la Cuba, La Zisa e S: Giovanni degli Eremiti.
  • 18. Il primo mosaico si trova nella Cappella Palatina ( Cappella di Palazzo), all’interno del Palazzo Reale; rappresenta la fuga in Egitto di Maria, Giuseppe e Gesù. Il secondo si trova nella Sala di Ruggero, parte del Palazzo Reale dove i Re normanni trascorrevano ore di svago. Tutta la sala fu realizzata dalle maestranze arabe.
  • 19. Palazzo dei Normanni viene costruito dai Fenici nel VII sec.. Nell’831 gli Arabi si insediano nel Palazzo che diventa residenza degli Emiri. Nel 1072 i Re normanni lo occupano e lo abbelliscono: re Ruggero fa costruire la Cappella Palatina. Nel 1220 Federico II di Svevia dà vita alla “Scuola poetica siciliana”. Nel 1282 Pietro d’Aragona si insedia dopo la cacciata degli Angioini. Oggi è sede del Parlamento Regionale Siciliano.
  • 20. Palazzo Abatellis fu la domus magna ( 1490) di Francesco Abatellis e della sua amatissima Eleonora Solèr.Questo palazzo rappresenta l’esempio più significativo dell’architettura gotico-catalana del Quattrocento. Il palazzo sorge nell’ antico quartiere della Kalsa, sulla via Alloro. Oggi il Palazzo è la Galleria Regionale dove la storia e l’arte s’incontrano.
  • 21. Il teatro Massimo fu costruito tra il 1875 e il 1891, su un progetto di G.B.Basile, ed alla sua morte fu completato nel 1897 dal figlio Ernesto Basile. Può occupare 3200 spettatori. Il teatro Politeama fu edificato nel 1867 dall’architetto Almeyda che si ispirò al classicismo romano, infatti il grande arco d’ingresso che sorregge la quadriga bronzea rievoca l’arco trionfale romano.
  • 22. VILLA Florio fu edificata nel 1899 all’interno di un vasto parco che si estendeva dalla via Dante al Corso Olivuzza. Progettata dall’architetto Basile , che ha saputo armonizzare fantastiche torrette, nordiche capriate accanto a colonnine romaniche, bugnati rinascimentali e ricurve superfici barocche. Villa Igea sorge in una parte del parco della via Belmonte. Fu edificata nel 1900 da Ernesto Basile, dapprima come Sanatorio, solo nel 1903 divenne un albergo di lusso. Nel salone si trovano affreschi eseguiti da Ettore Bergler.
  • 23.
  • 24. • Le varie guerre tra Fenici e Greci non vedranno mai cadere Palermo, che si sviluppa fiorisce tanto che l’intera pianura, come ha descritto Diodoro Siculo, era fertile di frutta, olivi, fichi, mentre il nord della città era ricoperto di papiri.
  • 25. Nel 1746 Carlo III di Borbone tentò di combattere la povertà diffusasi e fece costruire l’Albergo dei Poveri e altri luoghi per l’infanzia abbandonata.
  • 26. Amici di Negrar, adesso della nostra terra sapete proprio tanto….. L’ultimo passo è verificare di persona ciò che vi abbiamo raccontato!! E quindi ci vediamo l’11 maggio 2004! CIAO! FINIU (FINE)
  • 27. • LA PRESENTAZIONE E’ STATA REALIZZATA CON POWER POINT DAGLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE DELLA D.D. VILLAGRAZIA; • AUTORIZZATA DAL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. G. SCELSA; • COADIUVATA DALLE INSEGNANTI COSTANTINO GIUSEPPA, GUADALUPI FRANCESCA E DAL TECNICO DI CARLO GIUSEPPE.