presentazione utilizzata nell'ambito del corso "la viticoltura di fronte al cambiamento climatic", Nizza Monferrato, marzo 2014. copyright Maurizio Gily
Progetto orto sinergico didattico associazione metaeducazioneMarco Garoffolo
Questo progetto nasce dall’amore per i bambini e per la terra.
Amore per la terra che mai come ora è bisognosa di cure e di rispetto e amore per i bambini che ne saranno gli eredi.insegnando loro, mediante l’osservazione e l’esperienza diretta, a proteggerla, rispettarla e a meravigliarsi della sua generosità cresceremo una generazione di persone capaci di diventarne i custodi in maniera responsabile.
Abbiamo proposto alle scuole milanesi, ovviamente a quelle che dispongono di un giardino, la realizzazione di un orto sinergico. Può essere di dimensioni anche ridotte, dipende dallo spazio e dalle energie disponibili.
Nell’orto sinergico le piante e la terra collaborano insieme per prosperare, le piante crescono rigogliose e la terra diventa sempre più fertile, senza bisogno di fertilizzanti e antiparassitari. Questo magnifico equilibrio è reso possibile dall’osservazione dei metodi della natura e dalla loro applicazione all’arte del coltivare.
attività laboratoriale svolta presso vivereiparchi di Candia Parco provinciale (TORINO) scoprire viventi in una goccia di acqua e l'interno di una foglia
Partendo dalla lettura di un articolo giornalistico, riguardante l’ ecosistema squilibrato di un parco cittadino, gli alunni sono stati guidati attraverso un percorso di conoscenza, approfondimento e consapevolezza che li ha condotti ad osservare, ipotizzare, dedurre e trarre possibili soluzioni.
presentazione utilizzata nell'ambito del corso "la viticoltura di fronte al cambiamento climatic", Nizza Monferrato, marzo 2014. copyright Maurizio Gily
Progetto orto sinergico didattico associazione metaeducazioneMarco Garoffolo
Questo progetto nasce dall’amore per i bambini e per la terra.
Amore per la terra che mai come ora è bisognosa di cure e di rispetto e amore per i bambini che ne saranno gli eredi.insegnando loro, mediante l’osservazione e l’esperienza diretta, a proteggerla, rispettarla e a meravigliarsi della sua generosità cresceremo una generazione di persone capaci di diventarne i custodi in maniera responsabile.
Abbiamo proposto alle scuole milanesi, ovviamente a quelle che dispongono di un giardino, la realizzazione di un orto sinergico. Può essere di dimensioni anche ridotte, dipende dallo spazio e dalle energie disponibili.
Nell’orto sinergico le piante e la terra collaborano insieme per prosperare, le piante crescono rigogliose e la terra diventa sempre più fertile, senza bisogno di fertilizzanti e antiparassitari. Questo magnifico equilibrio è reso possibile dall’osservazione dei metodi della natura e dalla loro applicazione all’arte del coltivare.
attività laboratoriale svolta presso vivereiparchi di Candia Parco provinciale (TORINO) scoprire viventi in una goccia di acqua e l'interno di una foglia
Partendo dalla lettura di un articolo giornalistico, riguardante l’ ecosistema squilibrato di un parco cittadino, gli alunni sono stati guidati attraverso un percorso di conoscenza, approfondimento e consapevolezza che li ha condotti ad osservare, ipotizzare, dedurre e trarre possibili soluzioni.
The document discusses soil classification. It classifies a particular soil as Class III B, indicating fertile soil that can support crops with some limitations such as erosion hazards or limited moisture capacity. The short classification suggests the soil requires some conservation practices for optimal agricultural use.
2. ECOSISTEMA
Abbiamo ricreato la vita naturale all’interno di un vero ecosistema.
Un ecosistema è una comunità di organismi viventi che abitano in uno
stesso territorio.
Occorrente: base ecosistema, elementi canali d’irrigazione, semi,
graniglia, torba.
3. La base circolare rappresenta un laghetto con la funzione di rifornire di acqua,
attraverso i canali d’irrigazione collegati ad esso, i diversi settori di terreno
posti tutti intorno.
Abbiamo utilizzato una piccola parte della graniglia per rendere ciotoloso il
sentiero. La graniglia ha la funzione di drenare la torba che abbiamo messo
sopra, così le radici delle piante non marciranno.
In un bicchiere abbiamo fatto assorbire l’acqua ad ogni disco di torba.
Dopo il rigonfiamento della torba abbiamo tolto la retina e...
5. Abbiamo disperso i semi di loietto e di trifoglio nei settori
senza coprirli con il terreno.
Con la pipetta abbiamo bagnato un po’ i semi.
6. Abbiamo versato l’acqua nel laghetto ed inserito gli elementi di
sbarramento nei canali.
In un settore abbiamo sistemato un termometro che è servito per
misurare le variazioni della temperatura dell’aria e dell’acqua.
7. Ecco il nostro ecosistema!
Abbiamo fatto
nascere delle
piantine!
I semi per
germinare e
crescere
hanno
bisogno di:
acqua,
calore, luce
ed aria
9. Abbiamo versato l’argilla espansa nei vasetti forati, riempiendoli fino
all’orlo.
Abbiamo messo i semi sopra all’argilla, senza spingerli troppo in profondità e
poi li abbiamo ricoperti con dell’altra argilla.
10. Abbiamo preso il vaso più alto e riempito con acqua facendo in modo che,
inserendo il vaso forato, solo la sua parte finale stia a contatto con
l’acqua.
11. Con la pipetta abbiamo bagnato per
alcuni giorni e......
...ecco il primo
germoglio!
12. Abbiamo imparato che l’idrocoltura è una tecnica che permette di
coltivare le piante fuori suolo.
La terra viene sostituita da un altro strato come l’argilla espansa. Il
seme viene a contatto con l’acqua attraverso l’argilla che la assorbe
e la rilascia in modo graduale e che lo protegge simulando un normale
interramento.
Quando il seme germoglierà, svilupperà le radici che si faranno strada
attraverso l’argilla espansa per poi sbucare dai fori del vaso.
In questo modo, entreranno in contatto con l’acqua e porteranno il
nutrimento a tutta la pianta.
L’idrocoltura consente di far crescere la pianta senza mai cambiare il
vaso.