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Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
PLES - Prodotti Locali per l'Edilizia Sostenibile
SVILUPPO DI SOLUZIONI COSTRUTTIVE ECOSOSTENIBILI PER PARETI E SOLAI ENERGETICAMENTE EFFICIENTI
SOSTENIBILITÀ E FILIERA DI MATERIALI LOCALI
ANDREA FRATTOLILLO
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E ARCHITETTURA
UNIVERSITÀ DEGLI SRUDI DI CAGLIARI
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI
DI CAGLIARI
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA
CIVILE AMBIENTALE E ARCHITETTURA
POR Sardegna FESR 2014/2020 - ASSE PRIORITARIO I - “RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”
Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi
REALIZZAZIONE DI AZIONI CLUSTER “TOP-DOWN”
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
Rapporto tra biocapacità del pianeta ed Impronta ecologica dell'umanità
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
…La conferenza sul clima di Parigi (COP21) dicembre 2015.
195 paesi hanno adottato il primo accordo universale e
giuridicamente vincolante sul clima mondiale.
L’accordo definisce un piano d’azione globale, inteso a rimettere il mondo
sulla buona strada per evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando il
riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC.
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Sono state concordate politiche ambiziose a livello europeo, compreso un rafforzamento del sistema di scambio
delle emissioni dell'UE.
Riduzioni totali delle emissioni di gas serra  45% al 2030 ….. circa il 60% entro il 2050.
Questo, tuttavia, non è sufficiente per la UE a
contribuire agli obiettivi dell'Accordo di Parigi
La nuova direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici in clima Mediterraneo
Al fine di limitare l'aumento della
temperatura a 1,5 °C , devono
essere raggiunte emissioni di CO2
prossime a zero entro il 2050 e la
neutralità per tutti gli altri gas
serra un pò più tardi nel corso del
secolo.
Le eventuali emissioni di gas serra
residue in alcuni settori devono
essere compensate
dall'assorbimento in altri settori,
con un ruolo specifico per il
settore dell'uso del suolo,
l'agricoltura e le foreste.
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Gli otto scenari in linea con l’accordo di Parigi
Utilizzo dell’idrogeno
Produzione degli e-
combustibili
(power-to-X)
Incremento
dell’intensità di
elettrificazione nei
settori di uso finale
Efficienza energetica
dell'utente finale
Sviluppo di una
economia circolare
Maggiore incremento del consumo di elettricità
Maggiori investimenti nei settori
dell’approvvigionamento energetico
+6 volte uso
stoccaggio
+150% nel
2050
LATO OFFERTA LATO DOMANDA
Utilizzo di vettori energetici a zero emissioni;
efficienza;
+
cattura e lo stoccaggio del carbonio CCS
per bilanciare le restanti emissioni.
• Economia altamente circolare
• Cambiamento nelle scelte dei consumatori a
minore intensità di carbonio
• Uso del suolo come «sink» per la raccolta di CO2
+35% nel 2050
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Nel panorama dell’Unione Europea l’energia impiegata il settore industriale, e in particolare
quello delle costruzioni, rappresenta circa il 40% del totale dell’energia consumata.
Inversione del paradigma estrai-produci-usa e getta, a favore di un’economia circolare basata
sul modello estrai-produci-usa-riusa, pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli
produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.
Dato EUROSTAT 2017
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La produzione, il trasporto e l'installazione di acciaio, calcestruzzo e vetro richiedono una grande
quantità di energia, nonostante rappresentino una minima parte del costo finale dell'edificio nel suo
insieme.
15% energy consumption 75% energy consumption 10% energy consumption
Opere civili e costruzione di edifici = 60% delle materie prime estratte dalla litosfera.
L'edificio rappresenta il 40%, (24%).
In Europa si estraggono 4,8 ton/ab all'anno = 64 volte il proprio peso (medio)
Conseguente diminuzione dell’exergia associata alle riserve naturali di ferro, alluminio e rame
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Un prodotto realizzato con sottoprodotti o sfridi di produzione può
aver richiesto un consumo energetico in fase di riprocessamento e
trasporto tale da annullare o ridurre consistentemente la positività del
risparmio di materie prime.
≠
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Attenzione al ciclo di vita (costi economici ed ambientali) al momento della
progettazione o ristrutturazione
• Prodotti presentati a buon mercato a medio termine possono avere costi elevati di
manutenzione o di gestione dei rifiuti
• prodotti altamente tecnologici possono avere costi di produzione molto elevati che
non vengono mai recuperati.
Al contrario, considerando l'intero ciclo di vita, materiali con significative emissioni di
CO2, come il calcestruzzo, possano ridurre le loro emissioni vivendo una seconda vita
come materiale di riempimento nelle infrastrutture, con un doppio effetto: la riduzione
delle emissioni rispetto all'ottenimento di materiali di riempimento dalle cave e
all'assorbimento di CO2 dovuto ai processi di ricarbonatazione.
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L’LCA è un metodo di analisi normato (ISO 14040 e 14044) che consente di misurare
l’impatto ambientale di un prodotto in tutte le fasi del suo ciclo di vita, considerando
dunque tutti i processi che vanno dall’estrazione all’elaborazione delle materie prime
fino allo smaltimento e il riciclaggio finale
Un edificio è un “prodotto” con un ciclo di vita abbastanza complesso in
quanto caratterizzato dalla presenza di molti materiali (e di combinazioni
di essi), nonché da un periodo di vita lungo e contraddistinto da
significative attività di manutenzione
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Principali limiti:
- il carattere prototipico del settore edilizio: ogni edificio è di fatto un “prototipo” di se stesso,
essendo diverso per forma, materiali, impianti, da tutti gli altri
- la complessità del processo edilizio, accresciuta dalle interazioni tra manufatto e fattori esterni
- la quantità di operatori interessati nel ciclo di vita dell’edificio
- la difficoltà nel reperimento di dati specifici del contesto in cui l’edificio è inserito: i codici di
calcolo che implementano la LCA contengono banche dati internazionali o estere, mentre
un’accurata LCA richiederebbe dati nazionali o addirittura locali
In termini di embodied energy per i materiali utilizzati:
L'ampia gamma di risultati è dovuta alla varietà di edifici, materiali, la durata di vita considerata e le
condizioni geografiche e climatiche.
La durata di vita solitamente considerata è di 50 anni, ma anch’essa variabile:
Paesi Bassi: 75 anni per le abitazioni e di 20 anni per gli uffici,
Regno Unito, 60 anni per edifici commerciali e domestici,
Finlandia e Svizzera sono considerati rispettivamente 100 anni e 80 anni .
edifici a basso
consumo energetico
9% e il 46%
edifici
convenzionali
2% e il 38%
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Potenzialità:
- la trasparenza del metodo: si tratta di un metodo quantitativo, quindi oggettivo
- il carattere iterativo del processo
- la quantificazione e la qualificazione del danno ambientale del manufatto
- la verifica del danno ambientale nelle diverse fasi del ciclo di vita del manufatto
(costruzione-uso-manutenzione-dismissione)
- la comparazione tra soluzioni costruttive e impiantistiche alternative e la possibilità
di utilizzare la LCA come strumento di eco design.
Risultati espressi in termini di tonCO2eq e MJeq, oppure in Ecopoints (metodo Eco-
indicator 99H/H), suddivisi in 11 categorie di impatto raggruppabili in 3 categorie di
danno:
- alla salute umana,
- alla qualità dell’ecosistema
- impoverimento delle risorse
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Obiettivo della ricerca sviluppata nell’ambito del PLES:
determinare l'energia incorporata di materiali da costruzione locali e valutare gli effetti sui parametri del costo
del ciclo di vita.
Metodologia:
1. Valutazione dell'energia incorporata dei materiali costituenti a partire dai dati disponibili in letteratura.
2. Confronto con l'energia incorporata dei materiali da costruzione convenzionali.
3. Durate di vita previste ed impatto sul costo di gestione degli edifici saranno valutati in relazione alle
condizioni climatiche tipiche della Sardegna.
4. Tutti i dati sopra riportati consentiranno di valutare l'impatto di ciascun materiale (e tecnica) sul costo del
ciclo di vita dell'edificio.
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
Un approccio eco-compatibile al progetto non può limitarsi a perseguire la sola riduzione del fabbisogno energetico
di riscaldamento e raffrescamento dell’edificio.
D'altra parte, è difficile soddisfare ogni crescente domanda di edifici adottando solo materiali e metodi di costruzione
tradizionali a basso consumo energetico
Per sviluppare tecnologie di costruzione alternative sostenibili, è necessario attenersi:
Ridurre al minimo l'uso di materiali ad alta energia.
Tecnologie rispettose dell'ambiente.
Ridurre al minimo il trasporto
Massimizzare l'uso di materiali e risorse locali.
Produzione decentrata e uso massimo delle competenze locali.
Uso di fonti di energia rinnovabile.
E’ necessario selezionare accuratamente i prodotti da costruzione, sia quelli innovativi,
che sono il risultato di moderni sistemi di produzione e sperimentazione, sia quelli già
conosciuti e che fanno parte della tradizione locale.
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
La lana di pecora appartiene a quest’ultima categoria. Le sue prestazioni nell’isolamento
termo-acustico degli edifici sono note, così come la sua origine. Questo però può non
essere sufficiente per catalogare la lana di pecora come materiale sostenibile.
Emerge un quadro caratterizzato da luci e ombre.
In particolare, nel caso della lana di pecora: incapacità di costruire una più efficiente filiera
produttiva che coinvolga allevatori, intermediari, produttori, enti pubblici ed enti di ricerca.
L’obiettivo della ricerca dovrà essere
quello di migliorare l’insieme articolato
delle attività, dei flussi, delle tecnologie
che concorrono alla trasformazione,
distribuzione, commercializzazione della
lana di pecora, con particolare riferimento
al territorio locale
Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
La lana di pecora di tosatura viene prima lavata con saponi naturali e sciacquata con soda (carbonato di sodio). Poi si
tratta con sali o derivati di base urea che hanno un effetto antitarmico oltre a migliorarne la resistenza al fuoco. La lana di
pecora impiegata nell’edilizia si ottiene attraverso la pettinatura, pressatura e agugliatura della lana di tosatura. Ha
eccellenti proprietà termofonoisolanti, è traspirante e molto igroscopica.
Caratteristiche tecniche
La lana di pecora è una materia elastica e traspirante. E’ un’ottima fibra climatizzante sia contro il freddo sia contro il
caldo. È idrorepellente e allo stesso tempo assorbe l’umidità. Ciò significa che respinge l’acqua in forma liquida ma è in
grado di assorbire il vapore acqueo fino al 33% del suo peso, senza apparire umida, favorendo una regolazione naturale
dell’umidità all’interno delle abitazioni e riducendo il rischio di condensa con successivi danni alla struttura. Ha la capacità
di assorbire e neutralizzare le sostanze tossiche presenti nell’aria (formaldeide, ozono ecc.). È autoestinguente e in caso di
incendio non brucia ma si scioglie. Grazie alla sua particolare microstruttura la lana di pecora si propone come ottima e
naturale alternativa alle fibre minerali per l’isolamento termico e acustico.
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La lana di pecora si presta a essere utilizzata nell’isolamento termico e acustico delle
coperture con struttura in legno, dei solai, delle partizioni interne, dei controsoffitti, dei
cappotti interni ed esterni ventilati. Trattandosi di una fibra tessile e quindi con facile
attaccabilità da parte di tarme e parassiti è importante in fase progettuale prevederne
l’utilizzo attraverso opportune scelte costruttive. È adatta sia nel caso di nuova costruzione
sia di ristrutturazione e possiede ottime proprietà come materiale drenante e di
alleggerimento. Non è adatta invece nei casi di elevate sollecitazioni statiche. Sul mercato la
lana di pecora si trova in forma di rotoli, materassini e feltri fino a uno spessore di 10 cm. La
si può anche trovare sotto forma di fiocchi e di treccia, per riempire piccole intercapedini in
pareti, pavimenti, soffitti e per sigillare fessure e interstizi tra murature e infissi.
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Incidenza energetica
La produzione di materiali isolanti a base di lana di pecora è determinata da un consumo
energetico piuttosto basso, da 10 a 40 volte inferiore rispetto al consumo associato alla
produzione di un materiale sintetico come il poliuretano. Garantisce un basso livello di
inquinamento ambientale durante la fase di produzione. Risultano essere più critici invece i
tempi di trasporto.
Incidenza della crisi sul tessile
L’industria tessile italiana ha subito una forte crisi con relativa delocalizzazione degli impianti
produttivi all’estero.
Una delle tante assurde conseguenze di tale processo è che la lana di pecora non trattata - che
un tempo forniva un reddito addizionale agli allevatori - è diventata rifiuto speciale Categoria 3
ai sensi dell'articolo 10, lettera b), punti iii), iv) e v), lettere h) e n), del regolamento (CE) n.
1069/2009, a meno che l’allevatore non ottemperi alle disposizioni del Capo VII, comma B del
Regolamento (UE) N. 142/2011 della Commissione del 25 febbraio 2011.
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Prodotto Ditta Costanzo Salis
Innovativo sistema di utilizzo della lana in bioedilizia come materiale coibente (in combinazione con
la calce tradizionale)
un sistema di coibentazione in cui lana e calce formano un unico strato autoportante.
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Altri materiali promettenti: LINO
 ciclo di rinnovamento molto rapido (3-4 mesi);
 proviene esclusivamente da coltivazioni biologiche;
 richiede un modestissimo uso sia di pesticidi, perché resistente ai parassiti sia di fertilizzanti, grazie alla
ridotta richiesta di azoto da parte della pianta;
 non necessita di irrigazione tanto che è sufficiente la sola acqua piovana per la sua crescita (in Europa è
stimato un risparmio di 650.000 milioni di mc di acqua);
 è un vero “pozzo” di CO2 (circa 3,7 Tonnellate di CO2 assorbiti per ettaro di superficie coltivata all’anno).
 adatto alla rotazione dei raccolti, permette non solo di aumentare la biodiversità ma anche di migliorare la
qualità agronomica tanto da ottenere una produttività superiore del 20-30%;
 è riutilizzabile e riciclabile al 100% per la produzione di energia;
 risulta “compostabile” solo se privo delle fibre di poliestere e con un basso contenuto di additivi ritardanti
di fiamma.
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Primo caso studio
L’impianto di produzione
esaminato è specializzato nella
produzione di blocchi di
calcestruzzo multicellulare, da 2
ad 8 fori.
La produzione si basa sulla
filiera corta: i materiali
provengono da distanze non
superiori ai 60 km.
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1.ACCUMULO
2. MIXAGGIO
3. LAVORAZIONE
4.MATURAZIONE
5.STOCCAGGIO FINALE
12
3
4
5
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* ** ***
Conclusioni
Riferimento temporale 1 h 91,79 kWh
Produzione 900 blocchi 241,55 A
Tensione fornitura 380 V
Descrizione Cont/Interm f util h Pele E ele
[HP] [kW] [kW] [kWh]
Silo carico cemento C 1 2 1,49 0,95 1,57 1,57
Raggi raschianti
n.1 C 1 2,5 1,86 0,95 1,96 1,96
n.2 C 1 3 2,24 0,95 2,35 2,35
n.3 C 1 3 2,24 0,95 2,35 2,35
Motore vibrante C 1 2,5 1,86 0,95 1,96 1,96
Nastro convogliatore 1 C 1 2 1,49 0,95 1,57 1,57
Nastro convogliatore 2 C 1 2 1,49 0,95 1,57 1,57
Mescolatore C 1 50 37,29 0,95 39,25 39,25
Nastro convogliatore 3 C 1 3 2,24 0,95 2,35 2,35
Avanzamento tavole C 1 0,2 0,15 0,95 0,16 0,16
Vibroblock
raffredd. motori 1 C 1 0,5 0,37 0,95 0,39 0,39
raffredd. motori 2 C 1 0,5 0,37 0,95 0,39 0,39
vibratori I 0,5 5,5 4,10 0,95 4,32 2,16
agitatore per riemp. I 0,6 3 2,24 0,95 2,35 1,41
Pnom
… … … … … … … …
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Sostenibilità e filiera di materiali locali - Andrea Frattolillo (DICAAR-UNICA)

  • 1. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria PLES - Prodotti Locali per l'Edilizia Sostenibile SVILUPPO DI SOLUZIONI COSTRUTTIVE ECOSOSTENIBILI PER PARETI E SOLAI ENERGETICAMENTE EFFICIENTI SOSTENIBILITÀ E FILIERA DI MATERIALI LOCALI ANDREA FRATTOLILLO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E ARCHITETTURA UNIVERSITÀ DEGLI SRUDI DI CAGLIARI UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE AMBIENTALE E ARCHITETTURA POR Sardegna FESR 2014/2020 - ASSE PRIORITARIO I - “RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE” Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi REALIZZAZIONE DI AZIONI CLUSTER “TOP-DOWN”
  • 2. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Rapporto tra biocapacità del pianeta ed Impronta ecologica dell'umanità
  • 3. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
  • 4. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
  • 5. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria …La conferenza sul clima di Parigi (COP21) dicembre 2015. 195 paesi hanno adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale. L’accordo definisce un piano d’azione globale, inteso a rimettere il mondo sulla buona strada per evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC.
  • 6. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Sono state concordate politiche ambiziose a livello europeo, compreso un rafforzamento del sistema di scambio delle emissioni dell'UE. Riduzioni totali delle emissioni di gas serra  45% al 2030 ….. circa il 60% entro il 2050. Questo, tuttavia, non è sufficiente per la UE a contribuire agli obiettivi dell'Accordo di Parigi La nuova direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici in clima Mediterraneo Al fine di limitare l'aumento della temperatura a 1,5 °C , devono essere raggiunte emissioni di CO2 prossime a zero entro il 2050 e la neutralità per tutti gli altri gas serra un pò più tardi nel corso del secolo. Le eventuali emissioni di gas serra residue in alcuni settori devono essere compensate dall'assorbimento in altri settori, con un ruolo specifico per il settore dell'uso del suolo, l'agricoltura e le foreste.
  • 7. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Gli otto scenari in linea con l’accordo di Parigi Utilizzo dell’idrogeno Produzione degli e- combustibili (power-to-X) Incremento dell’intensità di elettrificazione nei settori di uso finale Efficienza energetica dell'utente finale Sviluppo di una economia circolare Maggiore incremento del consumo di elettricità Maggiori investimenti nei settori dell’approvvigionamento energetico +6 volte uso stoccaggio +150% nel 2050 LATO OFFERTA LATO DOMANDA Utilizzo di vettori energetici a zero emissioni; efficienza; + cattura e lo stoccaggio del carbonio CCS per bilanciare le restanti emissioni. • Economia altamente circolare • Cambiamento nelle scelte dei consumatori a minore intensità di carbonio • Uso del suolo come «sink» per la raccolta di CO2 +35% nel 2050
  • 8. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Nel panorama dell’Unione Europea l’energia impiegata il settore industriale, e in particolare quello delle costruzioni, rappresenta circa il 40% del totale dell’energia consumata. Inversione del paradigma estrai-produci-usa e getta, a favore di un’economia circolare basata sul modello estrai-produci-usa-riusa, pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. Dato EUROSTAT 2017
  • 9. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria La produzione, il trasporto e l'installazione di acciaio, calcestruzzo e vetro richiedono una grande quantità di energia, nonostante rappresentino una minima parte del costo finale dell'edificio nel suo insieme. 15% energy consumption 75% energy consumption 10% energy consumption Opere civili e costruzione di edifici = 60% delle materie prime estratte dalla litosfera. L'edificio rappresenta il 40%, (24%). In Europa si estraggono 4,8 ton/ab all'anno = 64 volte il proprio peso (medio) Conseguente diminuzione dell’exergia associata alle riserve naturali di ferro, alluminio e rame
  • 10. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Un prodotto realizzato con sottoprodotti o sfridi di produzione può aver richiesto un consumo energetico in fase di riprocessamento e trasporto tale da annullare o ridurre consistentemente la positività del risparmio di materie prime. ≠
  • 11. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Attenzione al ciclo di vita (costi economici ed ambientali) al momento della progettazione o ristrutturazione • Prodotti presentati a buon mercato a medio termine possono avere costi elevati di manutenzione o di gestione dei rifiuti • prodotti altamente tecnologici possono avere costi di produzione molto elevati che non vengono mai recuperati. Al contrario, considerando l'intero ciclo di vita, materiali con significative emissioni di CO2, come il calcestruzzo, possano ridurre le loro emissioni vivendo una seconda vita come materiale di riempimento nelle infrastrutture, con un doppio effetto: la riduzione delle emissioni rispetto all'ottenimento di materiali di riempimento dalle cave e all'assorbimento di CO2 dovuto ai processi di ricarbonatazione.
  • 12. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria L’LCA è un metodo di analisi normato (ISO 14040 e 14044) che consente di misurare l’impatto ambientale di un prodotto in tutte le fasi del suo ciclo di vita, considerando dunque tutti i processi che vanno dall’estrazione all’elaborazione delle materie prime fino allo smaltimento e il riciclaggio finale Un edificio è un “prodotto” con un ciclo di vita abbastanza complesso in quanto caratterizzato dalla presenza di molti materiali (e di combinazioni di essi), nonché da un periodo di vita lungo e contraddistinto da significative attività di manutenzione
  • 13. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Principali limiti: - il carattere prototipico del settore edilizio: ogni edificio è di fatto un “prototipo” di se stesso, essendo diverso per forma, materiali, impianti, da tutti gli altri - la complessità del processo edilizio, accresciuta dalle interazioni tra manufatto e fattori esterni - la quantità di operatori interessati nel ciclo di vita dell’edificio - la difficoltà nel reperimento di dati specifici del contesto in cui l’edificio è inserito: i codici di calcolo che implementano la LCA contengono banche dati internazionali o estere, mentre un’accurata LCA richiederebbe dati nazionali o addirittura locali In termini di embodied energy per i materiali utilizzati: L'ampia gamma di risultati è dovuta alla varietà di edifici, materiali, la durata di vita considerata e le condizioni geografiche e climatiche. La durata di vita solitamente considerata è di 50 anni, ma anch’essa variabile: Paesi Bassi: 75 anni per le abitazioni e di 20 anni per gli uffici, Regno Unito, 60 anni per edifici commerciali e domestici, Finlandia e Svizzera sono considerati rispettivamente 100 anni e 80 anni . edifici a basso consumo energetico 9% e il 46% edifici convenzionali 2% e il 38%
  • 14. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Potenzialità: - la trasparenza del metodo: si tratta di un metodo quantitativo, quindi oggettivo - il carattere iterativo del processo - la quantificazione e la qualificazione del danno ambientale del manufatto - la verifica del danno ambientale nelle diverse fasi del ciclo di vita del manufatto (costruzione-uso-manutenzione-dismissione) - la comparazione tra soluzioni costruttive e impiantistiche alternative e la possibilità di utilizzare la LCA come strumento di eco design. Risultati espressi in termini di tonCO2eq e MJeq, oppure in Ecopoints (metodo Eco- indicator 99H/H), suddivisi in 11 categorie di impatto raggruppabili in 3 categorie di danno: - alla salute umana, - alla qualità dell’ecosistema - impoverimento delle risorse
  • 15. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Obiettivo della ricerca sviluppata nell’ambito del PLES: determinare l'energia incorporata di materiali da costruzione locali e valutare gli effetti sui parametri del costo del ciclo di vita. Metodologia: 1. Valutazione dell'energia incorporata dei materiali costituenti a partire dai dati disponibili in letteratura. 2. Confronto con l'energia incorporata dei materiali da costruzione convenzionali. 3. Durate di vita previste ed impatto sul costo di gestione degli edifici saranno valutati in relazione alle condizioni climatiche tipiche della Sardegna. 4. Tutti i dati sopra riportati consentiranno di valutare l'impatto di ciascun materiale (e tecnica) sul costo del ciclo di vita dell'edificio.
  • 16. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Un approccio eco-compatibile al progetto non può limitarsi a perseguire la sola riduzione del fabbisogno energetico di riscaldamento e raffrescamento dell’edificio. D'altra parte, è difficile soddisfare ogni crescente domanda di edifici adottando solo materiali e metodi di costruzione tradizionali a basso consumo energetico Per sviluppare tecnologie di costruzione alternative sostenibili, è necessario attenersi: Ridurre al minimo l'uso di materiali ad alta energia. Tecnologie rispettose dell'ambiente. Ridurre al minimo il trasporto Massimizzare l'uso di materiali e risorse locali. Produzione decentrata e uso massimo delle competenze locali. Uso di fonti di energia rinnovabile. E’ necessario selezionare accuratamente i prodotti da costruzione, sia quelli innovativi, che sono il risultato di moderni sistemi di produzione e sperimentazione, sia quelli già conosciuti e che fanno parte della tradizione locale.
  • 17. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria La lana di pecora appartiene a quest’ultima categoria. Le sue prestazioni nell’isolamento termo-acustico degli edifici sono note, così come la sua origine. Questo però può non essere sufficiente per catalogare la lana di pecora come materiale sostenibile. Emerge un quadro caratterizzato da luci e ombre. In particolare, nel caso della lana di pecora: incapacità di costruire una più efficiente filiera produttiva che coinvolga allevatori, intermediari, produttori, enti pubblici ed enti di ricerca. L’obiettivo della ricerca dovrà essere quello di migliorare l’insieme articolato delle attività, dei flussi, delle tecnologie che concorrono alla trasformazione, distribuzione, commercializzazione della lana di pecora, con particolare riferimento al territorio locale
  • 18. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria La lana di pecora di tosatura viene prima lavata con saponi naturali e sciacquata con soda (carbonato di sodio). Poi si tratta con sali o derivati di base urea che hanno un effetto antitarmico oltre a migliorarne la resistenza al fuoco. La lana di pecora impiegata nell’edilizia si ottiene attraverso la pettinatura, pressatura e agugliatura della lana di tosatura. Ha eccellenti proprietà termofonoisolanti, è traspirante e molto igroscopica. Caratteristiche tecniche La lana di pecora è una materia elastica e traspirante. E’ un’ottima fibra climatizzante sia contro il freddo sia contro il caldo. È idrorepellente e allo stesso tempo assorbe l’umidità. Ciò significa che respinge l’acqua in forma liquida ma è in grado di assorbire il vapore acqueo fino al 33% del suo peso, senza apparire umida, favorendo una regolazione naturale dell’umidità all’interno delle abitazioni e riducendo il rischio di condensa con successivi danni alla struttura. Ha la capacità di assorbire e neutralizzare le sostanze tossiche presenti nell’aria (formaldeide, ozono ecc.). È autoestinguente e in caso di incendio non brucia ma si scioglie. Grazie alla sua particolare microstruttura la lana di pecora si propone come ottima e naturale alternativa alle fibre minerali per l’isolamento termico e acustico.
  • 19. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria La lana di pecora si presta a essere utilizzata nell’isolamento termico e acustico delle coperture con struttura in legno, dei solai, delle partizioni interne, dei controsoffitti, dei cappotti interni ed esterni ventilati. Trattandosi di una fibra tessile e quindi con facile attaccabilità da parte di tarme e parassiti è importante in fase progettuale prevederne l’utilizzo attraverso opportune scelte costruttive. È adatta sia nel caso di nuova costruzione sia di ristrutturazione e possiede ottime proprietà come materiale drenante e di alleggerimento. Non è adatta invece nei casi di elevate sollecitazioni statiche. Sul mercato la lana di pecora si trova in forma di rotoli, materassini e feltri fino a uno spessore di 10 cm. La si può anche trovare sotto forma di fiocchi e di treccia, per riempire piccole intercapedini in pareti, pavimenti, soffitti e per sigillare fessure e interstizi tra murature e infissi.
  • 20. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Incidenza energetica La produzione di materiali isolanti a base di lana di pecora è determinata da un consumo energetico piuttosto basso, da 10 a 40 volte inferiore rispetto al consumo associato alla produzione di un materiale sintetico come il poliuretano. Garantisce un basso livello di inquinamento ambientale durante la fase di produzione. Risultano essere più critici invece i tempi di trasporto. Incidenza della crisi sul tessile L’industria tessile italiana ha subito una forte crisi con relativa delocalizzazione degli impianti produttivi all’estero. Una delle tante assurde conseguenze di tale processo è che la lana di pecora non trattata - che un tempo forniva un reddito addizionale agli allevatori - è diventata rifiuto speciale Categoria 3 ai sensi dell'articolo 10, lettera b), punti iii), iv) e v), lettere h) e n), del regolamento (CE) n. 1069/2009, a meno che l’allevatore non ottemperi alle disposizioni del Capo VII, comma B del Regolamento (UE) N. 142/2011 della Commissione del 25 febbraio 2011.
  • 21. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
  • 22. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria
  • 23. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Prodotto Ditta Costanzo Salis Innovativo sistema di utilizzo della lana in bioedilizia come materiale coibente (in combinazione con la calce tradizionale) un sistema di coibentazione in cui lana e calce formano un unico strato autoportante.
  • 24. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Altri materiali promettenti: LINO  ciclo di rinnovamento molto rapido (3-4 mesi);  proviene esclusivamente da coltivazioni biologiche;  richiede un modestissimo uso sia di pesticidi, perché resistente ai parassiti sia di fertilizzanti, grazie alla ridotta richiesta di azoto da parte della pianta;  non necessita di irrigazione tanto che è sufficiente la sola acqua piovana per la sua crescita (in Europa è stimato un risparmio di 650.000 milioni di mc di acqua);  è un vero “pozzo” di CO2 (circa 3,7 Tonnellate di CO2 assorbiti per ettaro di superficie coltivata all’anno).  adatto alla rotazione dei raccolti, permette non solo di aumentare la biodiversità ma anche di migliorare la qualità agronomica tanto da ottenere una produttività superiore del 20-30%;  è riutilizzabile e riciclabile al 100% per la produzione di energia;  risulta “compostabile” solo se privo delle fibre di poliestere e con un basso contenuto di additivi ritardanti di fiamma.
  • 25. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria Primo caso studio L’impianto di produzione esaminato è specializzato nella produzione di blocchi di calcestruzzo multicellulare, da 2 ad 8 fori. La produzione si basa sulla filiera corta: i materiali provengono da distanze non superiori ai 60 km.
  • 26. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria 1.ACCUMULO 2. MIXAGGIO 3. LAVORAZIONE 4.MATURAZIONE 5.STOCCAGGIO FINALE 12 3 4 5
  • 27. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria * ** *** Conclusioni Riferimento temporale 1 h 91,79 kWh Produzione 900 blocchi 241,55 A Tensione fornitura 380 V Descrizione Cont/Interm f util h Pele E ele [HP] [kW] [kW] [kWh] Silo carico cemento C 1 2 1,49 0,95 1,57 1,57 Raggi raschianti n.1 C 1 2,5 1,86 0,95 1,96 1,96 n.2 C 1 3 2,24 0,95 2,35 2,35 n.3 C 1 3 2,24 0,95 2,35 2,35 Motore vibrante C 1 2,5 1,86 0,95 1,96 1,96 Nastro convogliatore 1 C 1 2 1,49 0,95 1,57 1,57 Nastro convogliatore 2 C 1 2 1,49 0,95 1,57 1,57 Mescolatore C 1 50 37,29 0,95 39,25 39,25 Nastro convogliatore 3 C 1 3 2,24 0,95 2,35 2,35 Avanzamento tavole C 1 0,2 0,15 0,95 0,16 0,16 Vibroblock raffredd. motori 1 C 1 0,5 0,37 0,95 0,39 0,39 raffredd. motori 2 C 1 0,5 0,37 0,95 0,39 0,39 vibratori I 0,5 5,5 4,10 0,95 4,32 2,16 agitatore per riemp. I 0,6 3 2,24 0,95 2,35 1,41 Pnom … … … … … … … …
  • 28. Cagliari, 20 giugno 2019, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Aula Magna di Ingegneria