3. ……sotto il profilo socio-economico: è la prospettiva di
una migliore qualità della vita, attraverso un incremento
quantitativo e qualitativo dei servizi e dei prodotti ma con
minore impatto sull’ambiente e sulle risorse naturali.
RISORSE NATURALI FOSSILI
Sostenibilità del modello di
sviluppo socio-economico.
RISORSE NATURALI FOSSILI
SVILUPPO
SOCIO-ECONOMICO
4. Lo sviluppo socio-economico è un processo
energivoro. Il progresso tecnologico, la crescente
diffusione del benessere, l’economia globale, i trasporti,
la crescita della mobilità, la crescita demografica,
determinano una domanda di energia sempre
crescente che l’uomo continua a produrre
prevalentemente con grandi impianti e tecnologieprevalentemente con grandi impianti e tecnologie
che sfruttano le fonti fossili.
PROBLEMATICHE DI IMPATTO SULL’AMBIENTE
E SULLE RISORSE NATURALI “ESAURIBILI”
E DI COSTI DI APPROVVIGIONAMENTO
5. L’Italia è il primo importatore di energia elettrica al mondo;
importiamo il 93% circa del petrolio che ci serve e riusciamo
ad estrarre solo il 20% del gas che consumiamo.
Per produrre un solo kWh di energia utilizzando gli impianti
convenzionali, sono necessari mediamente 2,56 kWh di
energia primaria (energia necessaria ai processi dienergia primaria (energia necessaria ai processi di
produzione e distribuzione di quel kWh che consumano
combustibili fossili) e vengono emessi in atmosfera circa 0,53
kg di CO2 (fattore di emissione del MIX elettrico alla
distribuzione) ed altri inquinanti minori (NOx.in particolare).
Aumentare il REP (Rapporto di Energia
Primaria): produrre più energia utile a parità di
energia primaria necessaria (riduzione del MIX
elettrico e dunque delle emissioni di CO2).
6. E’ il cosiddetto pacchetto “20-20-20” varato dall’Unione
Europea e che prevede, entro il 2020:
diminuzione del fabbisogno energetico del 20%
diminuzione della produzione di gas serra del 20%
portare la produzione di energia da fonti rinnovabili al 20%portare la produzione di energia da fonti rinnovabili al 20%
OBIETTIVI CHE QUALUNQUE STRATEGIA
ENERGETICA NAZIONALE DEVE CONSIDERARE
CONCATENATI E FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE
DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA
7. Occorrono azioni congiunte di
programmazione politica, di
formazione ed informazione, di
impegno dei singoli cittadini, di
promozione della ricerca
scientifica, industriale e
INTERVENTI
SULLA
MOBILITA’
FONTI
RINNOVABILI
scientifica, industriale e
dell’innovazione EFFICIENZA
ENERGETICA
RISPARMIO
ENERGETICO
INTERVENTI
SU IMPIANTI A
FONTI FOSSILI
MOBILITA’
tecnologica, per
implementare la
“catena della sostenibilità”.
8. Fonte rinnovabile: fonte che deriva da particolari risorse
naturali che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano
almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate o non
sono "esauribili" nella scala dei tempi di “ere geologiche” e,
per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le stesse risorse
naturali per le generazioni future (solare, eolico, biomassa,
geotermia, maree, ecc. e relative tecnologie).geotermia, maree, ecc. e relative tecnologie).
Si è dovuta registrare in Italia, anche spinti dall’obbligo
derivante dagli obiettivi imposti, una “corsa” verso il risultato
numerico (quota di rinnovabili e dunque capacità installata)
scaturita da una visione politica di breve termine, che ha fatto
perdere di vista l’efficienza del sistema energetico nel suo
complesso.
9. Dal 2005 al 2012 (e tuttora in parte) in Italia si è attuata una
forte politica di incentivazione all’uso delle fonti rinnovabili con
il risultato che già nel 2012 è stata raggiunta la soglia del 17%
di produzione energetica da queste fonti (circa 485.000
impianti di cui il 90% solari fotovoltaici).
Negli ultimi anni si stimano investimenti per circa 30 MLD Euro
per costruire principalmente grandi impianti collegati alla rete,per costruire principalmente grandi impianti collegati alla rete,
spesso a forte impatto ambientale e sovradimensionati per la
zona di intervento, senza tener conto della capacità della rete,
a scapito di una generazione distribuita costituita da un
maggior numero di impianti più piccoli e più utili per il territorio
costruito, dunque a scapito dell’efficienza del sistema
energetico.
10. Il MIX di produzione energetica è oggi certamente più
sostenibile rispetto agli anni passati, ed i costi dell’energia si
sono in parte mediamente ridotti, ma l’efficienza del sistema
energetico è lontana dall’essere ottimale, con situazioni
paradossali di esubero di produzione di energia che
finisce per andare persa (capacità di produzione maggiore
della capacità di utilizzo).
E’ mancata una adeguata preparazione attraverso la
programmazione di investimenti di medio e lungo termine
ma non vi è dubbio che le fonti rinnovabili siano una
risorsa fondamentale per un futuro energeticamente
sostenibile.
della capacità di utilizzo).
COSA FARE?
11. Programmare investimenti finalizzati all’aumento del
coefficiente di penetrabilità delle rinnovabili nel sistema
energetico per tener conto delle caratteristiche intrinseche
delle rinnovabili (aleatorietà e non programmabilità):
smart grids: per la gestione intelligente della rete elettrica;
sistemi di stoccaggio innovativi dell’energia in esubero.
In questo modo si potrà gradualmente ottimizzare l’efficienza
del sistema energetico gestendone la stabilità e la sicurezza a
parità di livello prestazionale dei servizi, e ricalibrando il MIX di
produzione a favore della quota di energia prodotta da fonti
rinnovabili ed a scapito di quella prodotta da fonti fossili, si
potranno ulteriormente ridurre i costi dell’energia.
12. efficienza energetica: utilizzo di minore quantità di
energia per mantenere un livello equivalente di
attività o servizi, o per produrre un prodotto;
risparmio energetico: concetto più ampio che
comprende anche la riduzione del consumo mediantecomprende anche la riduzione del consumo mediante
cambiamenti di comportamento o una diminuzione
dell’attività economica.
Aumentare l’efficienza energetica non
comporta necessariamente un risparmio
energetico (aumento della domanda di servizi
e dunque dei consumi….).
13. Sono interventi che congiuntamente devono portare agli
obiettivi di riduzione dei consumi e dunque di minore consumo
di energia primaria. Da un lato occorre sviluppare tecniche,
prodotti e servizi a basso consumo di energia (fare efficienza
energetica). Dall’altro vi è la necessità di modificare i
comportamenti dei consumatori (fare uso razionalecomportamenti dei consumatori (fare uso razionale
dell’energia).
Per valutare il potenziale di azione, secondo una stima
macroscopica, agli edifici ed imprese afferisce circa il 50% del
consumo energetico mentre il restante 50% è diviso tra
trasporti (30%) e industria (20%).
14. Il progresso tecnologico ha permesso: a) significativi incrementi
dell’efficienza nella conversione delle fonti fossili in energia
(migliori prestazioni e minori perdite); b) il miglioramento delle
infrastrutture: linee di trasmissione dell’energia, linee ferroviarie
e stradali, edifici; c) incremento dell’efficienza dei dispositivi,
impianti ed apparati comunemente utilizzati dagli utenti finali.impianti ed apparati comunemente utilizzati dagli utenti finali.
Occorre puntare anche sui fattori “non tecnologici”, come
l’organizzazione/gestione ottimizzata delle imprese e il
comportamento consapevole dei cittadini verso un uso più
razionale dell’energia. E’ richiesto un grande impegno collettivo
ma il potenziale di vantaggi economici, sociali e ambientali per
l’intera comunità è davvero consistente.
16. Puntare sull’efficienza energetica e risparmio energetico o
sulle fonti rinnovabili?
E’ una domanda che non ha molto senso e che nasce da una
visione più politica che tecnica del problema energetico:
quando si usano le fonti rinnovabili si fà efficienza energetica e
non si può fare efficienza energetica senza ricorrere allenon si può fare efficienza energetica senza ricorrere alle
rinnovabili (relazione ed influenza stretta).
“Efficienza energetica e risparmio energetico sono fonti
assimilate alle rinnovabili, risorse che liberano altre
risorse”.
17. L’efficienza energetica ed il risparmio energetico, devono
essere usati congiuntamente alla produzione di energia da
fonti rinnovabili con maggiore riduzione di consumo di energia
da fonti fossili (reciproca compensazione):
a) l’efficienza energetica permette notevoli risparmi nel breve-medio
periodo, ma il suo potenziale si riduce nel tempo, mentre leperiodo, ma il suo potenziale si riduce nel tempo, mentre le
rinnovabili producono poca energia nel breve termine, ma
presentano un notevole potenziale di crescita;
b) il risparmio sui costi dell’energia ottenuto con l’efficientamento dei
sistemi può essere sfruttato per accelerare l’uso delle fonti rinnovabili
compensando gli alti oneri iniziali;
c) la disponibilità delle fonti rinnovabili è
condizionata dalla loro localizzazione. L’efficienza
energetica può essere realizzata ovunque
(decidere dove puntare su una più che sull’altra).
18. Ben sapendo che in materia di energia incombono le scelte
strategiche Nazionali se pure le Regioni abbiano alcune deroghe,
è un dato oggettivo che i territori della Puglia abbiano “dato molto”
in tema di produzione di energia con impianti inquinanti. Tra
questi, il territorio di Brindisi è quello che ha dato di più.
Occorre:
- chiamare gli attori coinvolti a far sì che gli impianti a fonti fossili siano
sempre meno inquinanti nel periodo transitorio necessario al loro forte
ridimensionamento e/o alla loro riconversione e riqualificazione
derivante dal ripensamento del MIX di produzione che può essere
negoziato anche su scala locale;
- che le PP.AA. locali diano un forte impulso diretto trovando fondi o
incentivando iniziative private per realizzare interventi di efficientamento
energetico ed impianti di produzione di
energia da fonti rinnovabili.
19. - che le PP.AA. locali diano spazio a progetti di creazione di una
filiera della mobilità sostenibile a servizio della collettività;
- che le PP.AA. locali indirizzino parte dei fiumi di denaro destinati
alla formazione e spesso spesi male, per favorire la crescita della
cultura del risparmio energetico e per formare figure professionali
esperte in gestione dell’energia ed in progettazione sostenibile e
chiamate ad operare localmente nelle imprese;chiamate ad operare localmente nelle imprese;
- che le PP.AA. locali promuovano l’edilizia sostenibile, la bioedilizia,
trovando forme di incentivazione di iniziative private volte a
realizzare complessi edilizi energeticamente efficienti;
- che ciascuno di noi adotti comportamenti volti al risparmio
energetico sia per le proprie “tasche” che per il bene dell’ambiente e
della collettività.
21. https://www.forumforthefuture.org
TG2 DOSSIER – 22/11/2014 “LIBERATI DAL PETROLIO” a
cura di Chiara Prato
Rapporto per i cittadini sull’efficienza energetica a curaRapporto per i cittadini sull’efficienza energetica a cura
dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica
dell’ENEA - Volume “OGNI CHILOWATTORA CONTA”
Articolo “EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI:
FACCE DIVERSE DELLA STESSA MEDAGLIA” di Michele Vio
– Presidente AiCARR – Pubblicato sul n. 1/2012 di EAI rivista
tecnico-scientifica dell’ENEA