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4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto A. ROSSI
Gli aspetti relativi all’energia nel Decreto 11-10-2017
C.A.M. in edilizia
ing. Pasquale Capezzuto
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
3
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Strategia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
2017
approvata dal Governo Italiano il 2-10-2017
4
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Per la realizzazione di lavori di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di
edifici pubblici» le Pubbliche Amministrazioni dovranno seguire nuovi criteri ambientali
minimi (CAM).
DM 24 dicembre 2015
DM 11 gennaio 2017
I criteri contenuti nel DM 24 dicembre 2015 sono stati adattati al nuovo Codice Appalti
(D.lgs. 50/2016) e al nuovo Conto Termico (DM 16 febbraio 2016).
CAM IN EDILIZIA
5
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
II CAM devono riguardare le fasi di progettazione, costruzione, uso e fine vita
dell’edificio e dei suoi componenti, e dovrebbero essere riferiti ai seguenti temi
ambientali:
Consumo di energia,
L'uso di fonti energetiche rinnovabili;
Gestione dei rifiuti
Gestione delle acque
La tutela del territorio
Benessere degli utenti
Evitare il consumo di nuovo suolo, evitando, se possibile, la costruzione di nuovi
edifici, e puntando alla ristrutturazione e la ricostruzione di quelli esistenti.
Le specifiche tecniche devono fornire i requisiti misurabili e verificabili rispetto al
quale le offerte possono essere valutate.
Sono legate alle caratteristiche dell’edificio, alla progettazione, alle prestazioni
complessive e alle prestazioni di alcuni componenti.
6
SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Inserimento naturalistico e paesaggistico
Sistemazione aree a verde
Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilita’ dei suoli
Approvvigionamento energetico
Riduzione dell’impatto sul microclima e inquinamento atmosferico
Riduzione dell’impatto sul sistema idrografico
Infrastrutturazione primaria
Infrastrutturazione secondaria e mobilita’ sostenibile
Rapporto sullo stato dell’ambiente
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SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
cosa deve garantire il progettista
Il progettista deve garantire, laddove possibile, il recupero di edifici esistenti, il
riutilizzo di aree dismesse, la localizzazione dell’opera in aree già
urbanizzate/degradate/ impermeabilizzate, invece di realizzare una nuova
costruzione.
Il progetto deve garantire risparmio idrico, illuminazione naturale e
approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, deve essere garantito
l’inserimento naturalistico paesaggistico, la sistemazione delle aree verde e il
mantenimento della permeabilità dei suoli.
Allo scopo di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili e di aumentare il
riciclo dei rifiuti, il progetto deve prevedere:
l’uso di materiali composti da materie prime rinnovabili
una distanza minima per l’approvvigionamento dei prodotti da costruzione
il miglioramento delle prestazioni ambientali dell’edificio
Il progetto deve essere corredato dal piano di manutenzione dell’opera e di “fine
vita”.
Il piano di manutenzione prevede la verifica dei livelli prestazionali (qualitativi e
quantitativi) in riferimento alle prestazioni ambientali; il piano deve anche
prevedere un programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria interna
all’edificio.8
SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
2.2.5 Approvigionamento energetico
Il progetto di nuovi edifici o la riqualificazione energetica di edifici esistenti,
ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. piani di assetto di parchi
e riserve, piani paesistici, piani territoriali provinciali, regolamenti urbanistici e
edilizi comunali, etc.) deve prevedere un sistema di approvvigionamento
energetico (elettrico e termico) in grado di coprire in parte o in toto il
fabbisogno, attraverso almeno uno dei seguenti interventi:
la realizzazione di centrali di cogenerazione o trigenerazione;
l’installazione di parchi fotovoltaici o eolici;
l’istallazione di collettori solari termici per il riscaldamento di acqua calda sanitaria;
l’installazione di impianti geotermici a bassa entalpia;
l’installazione di sistemi a pompa di calore;
l’installazione di impianti a biomassa.
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CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER LA NUOVA
COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE
DI EDIFICI SINGOLI O IN GRUPPI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
La quota di copertura attraverso fonti rinnovabili del fabbisogno energetico del
complesso dei fabbricati non può essere inferiore alla somma delle quote
specifiche dei singoli edifici, così come incrementate in conformità a quanto
previsto dal successivo criterio 2.3.3.
(es. nel caso di un complesso formato da due edifici A e B con destinazioni d’uso
diverse e richieste di copertura da fonti rinnovabili diverse per ciascuno dei due
edifici si incrementa la copertura, attraverso fonti rinnovabili, del fabbisogno
energetico complessivo di una quota pari almeno al 10%).
Verifica: per dimostrare la conformità al presente criterio, il progettista deve
presentare una relazione tecnica, con relativi elaborati grafici, nella quale sia
evidenziato lo stato ante operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati
raggiungibili e lo stato post operam.
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SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva
certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico-
ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale, la
conformità al presente criterio può essere dimostrata se nella certificazione
risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal
presente criterio.
In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione
sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti
previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita.
11
SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2.2.8.5 Impianto di illuminazione pubblica
I criteri di progettazione degli impianti devono rispondere a quelli contenuti nel
documento di CAM “Illuminazione” emanati con decreto ministeriale 23 dicembre
2013 (Supplemento ordinario nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2014) e
s.m.i.
2.2.8.6 Sottoservizi/canalizzazioni per infrastrutture tecnologiche
Realizzazione di canalizzazioni in cui collocare tutte le reti tecnologiche previste,
per una corretta gestione dello spazio nel sottosuolo (vantaggi nella gestione e
nella manutenzione delle reti), prevedendo anche una sezione maggiore da
destinare a futuri ampliamenti delle reti.
Verifica : per dimostrare la conformità al criterio, il progettista deve presentare una
relazione tecnica, con relativi elaborati grafici, nella quale sia evidenziato lo stato
ante operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato
post operam che evidenzi anche il rispetto dei criteri contenuti nel documento CAM
«Illuminazione».
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SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Diagnosi energetica dell’edificio
Progetti di ristrutturazione importante di primo livello e di secondo livello di edifici
con superficie utile di pavimento uguale o superiore a 2500 m2 : deve essere
condotta o acquisita (oltre all’APE ove richiesta dalle leggi vigenti) una diagnosi
energetica per individuare la prestazione energetica dell’edificio e le azioni
da intraprendere per la riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio.
Dovrà includere la valutazione dei consumi effettivi dei singoli servizi
energetici degli edifici oggetto di intervento ricavabili dalle bollette energetiche
riferite ad almeno i tre anni precedenti o agli ultimi tre esercizi adeguatamente
documentati. I consumi devono essere normalizzati per tenere conto
dell’andamento climatico dell’ultimo anno.
In caso di utilizzo dell’edificio da meno di tre anni o di indisponibilità di bollette dei
tre anni precedenti o riferite agli ultimi tre esercizi, la diagnosi energetica può
essere redatta sulla base di una stima dei consumi dalle bollette energetiche
riferite all’ultimo anno (per il riscaldamento in base ai gradi giorno).
In caso di inutilizzo della struttura per oltre 5 anni, la diagnosi energetica può
essere redatta sulla base di una stima dei consumi
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Progetti di ristrutturazione importante di secondo livello di edifici con
superficie utile di pavimento inferiore a 2500 m2 e per riqualificazione
energetica :
- valutazione costi/benefici
- A.P.E .
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Verifica: per dimostrare la conformità al presente criterio, il progettista deve
presentare, per i casi ivi previsti:
- una diagnosi energetica redatta in base alle norme UNI CEI EN 16247, da
un soggetto certificato secondo la norma UNI CEI 11339 o UNI CEI 11352 da
un organismo di valutazione della conformità, che contenga una valutazione
della prestazione energetica dell’edificio-impianto e delle azioni da intraprendere
per la riduzione del fabbisogno energetico, conformemente alla normativa tecnica
vigente
- l’A.P.E. , conformemente alla normativa tecnica vigente, ante operam ossia
documento programmatico e non certificatorio, in fase progettuale, non potrà
esser inviato agli Enti locali preposti alla archiviazione.
Alla fine dei lavori sarà necessario produrre l’APE post operam ed inviarlo ai
suddetti Enti .
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Progetto sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva
certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità
energetico-ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o
internazionale :
La conformità al criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano
soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal
criterio.
In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione
sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti
previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita.
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
SISTEMI DI CERTIFICAZIONI AMBIENTALI DI EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2.3.2 Prestazione energetica
Nuova costruzione, inclusi gli interventi di demolizione e ricostruzione
Ampliamento di edifici esistenti con un volume lordo climatizzato superiore
al 15% di quello esistente o comunque superiore a 500 m 3
Ristrutturazione importante di primo livello
ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici
e edilizi comunali, etc.), devono garantire le seguenti prestazioni:
PRESTAZIONE INVERNALE
- il rispetto delle condizioni di cui all’allegato 1 par. 3.3 punto 2 lett. b) del decreto
ministeriale 26 giugno 2015 prevedendo gia’ l’applicazione degli indici per gli
edifici pubblici a partire dall’anno 2019/2021 (coeff. medio globale di scambio
termico, area solare equivalente, rendimenti, indici di prestazione energetica
invernale e estiva).
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Appendice A
Strutture opache verticali
Strutture opache orizzontali o inclinate di copertura
Chiusure tecniche trasparenti e opache
Opache orizzontali di pavimento,
Fabbricato di riferimento
Raimondo
Valori comprensivi dei ponti termici =
inferiori del 15% in meno .
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2.3.2 Prestazione energetica
PRESTAZIONE ESTIVA :
- adeguate condizioni di comfort termico negli ambienti interni, attraverso una
progettazione che preveda una capacità termica areica interna periodica
(Cip) riferita ad ogni singola struttura opaca dell’involucro esterno, calcolata
secondo la UNI EN ISO 13786:2008, di almeno 40 kJ/m2 K oppure calcolando
la temperatura operante estiva e lo scarto in valore assoluto valutato in
accordo con la norma UNI EN 15251 (criteri per la progettazione dell'ambiente
interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla
qualità dell'aria interna, all'ambiente termico, all'illuminazione e all'acustica)
il parametro della temperatura operante – pur soddisfacendo le richieste di
comfort estivo – definisce per qualsiasi struttura e in senso prestazionale le
caratteristiche del pacchetto costruttivo senza per questo dover puntare su edifici
“massivi”.
21
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Cip
funzione della profondità di penetrazione dell’onda termica, descrive la capacità
effettiva di accumulo del calore sul lato interno di un componente edilizio e
rappresenta lo spessore della massa termica interna che effettivamente
contribuisce, in estate, a ridurre le temperature superficiali interne e attenuare la
temperatura operante.
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Decreto requisiti minimi
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Decreto requisiti minimi
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SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
Requisiti :
trasmittanza U e trasmittanza termica periodica Yie (l‘inerzia termica dell’involucro:
cioè la capacità di un elemento di sfasare il flusso termico che lo attraversa nelle 24h
imposta a < 0,10 (eccetto zona F) e in copertura < 0,18 (W/mqK)
oppure Ms > 230kg/mq
La trasmittanza U e la trasmittanza termica periodica Yie non dicono come si
comporterà la parete !
Se progettiamo una delle meno confortevoli stratigrafie (muro freddo esterno + lana
di roccia interna + cartongesso interno) il valore di trasmittanza U e il valore di
trasmittanza periodica UYie non ci danno nessun allarme sulla debolezza di questa
soluzione !
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto25
2.3.3 Approvvigionamento energetico
Nuova costruzione e ristrutturazione rilevante , inclusi gli interventi di
demolizione e ricostruzione ferme restando le norme e i regolamenti più
restrittivi (es. regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.)
devono garantire che :
il fabbisogno energetico complessivo dell’edificio sia soddisfatto da impianti a
fonti rinnovabili o con sistemi alternativi ad alta efficienza (cogenerazione o
trigenerazione ad alto rendimento, pompe di calore centralizzate etc.) che
producono energia all’interno del sito stesso dell’edificio per un valore pari ad un
ulteriore 10% rispetto ai valori indicati dal decreto legislativo 28/2011,
allegato 3, secondo le scadenze temporali ivi previste.
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto26
2.3.3 Approvvigionamento energetico
Verifica: per dimostrare la conformità al presente criterio, il progettista deve
presentare una relazione tecnica contenente la relazione sul fabbisogno
energetico e il progetto dell’impianto a fonti rinnovabili da installarsi con il
calcolo della percentuale di fabbisogno coperta, con allegati degli elaborati
grafici, nei quali siano evidenziati lo stato ante operam, gli interventi previsti, i
conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post operam.
Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la
successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di
sostenibilità energetico-ambientale degli edifici (rating systems) di livello
nazionale o internazionale, la conformità al presente criterio può essere
dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle
prestazioni ambientali richiamate dal criterio.
In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione
sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti
previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita.
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO
Decreto 26-6-2015
Sono quindi “edifici a energia quasi zero” gli edifici , siano essi di nuova
costruzione o esistenti, per cui sono contemporaneamente rispettati :
a) tutti i requisiti previsti dal decreto con i valori vigenti dal 1 gennaio 2019
per gli edifici pubblici e dal 1 gennaio 2021 per gli altri :
 H’t inferiore ai valori limite tabellati Tab 10 app A
 Asol,est/Asup utile, inferiore ai valori limite tabellari Tab 11 app A
 EP H,nd - EP C,nd – EP gltot inferiori ai limiti calcolati con l’edificio di
riferimento
 ηH, ηW e ηC, risultino superiori ai valori indicati per l’edificio di riferimento
(ηH,limite, ηW,limite, e ηC,limite) e tab 7 e 8 app. A
b) gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi
minimi di cui al DLgs 3 marzo 2011, n. 28 , Allegato 3 :
 50% a.c.s.
 50% ( riscald+raffrescam+a.c.s.)
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto28
Nuova costruzione , demolizione e ricostruzione e ristrutturazione
importante di primo livello , ferme restando le norme e i regolamenti più
restrittivi (es. piani di assetto di parchi e riserve, piani paesistici, piani territoriali
provinciali, regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.) devono rispettare i
seguenti requisiti:
2.3.4 Risparmio idrico
2.3.5 Qualita’ ambientale interna
Illuminazione naturale
Aerazione naturale e ventilazione meccanica controllate
Dispositivi di protezione solare
Inquinamento elettromagnetico indoor
Emissioni di materiali
Comfort acustico
Comfort termoigrometrico
Radon
Piano di manutenzione dell’opera
Fine vita
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
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2.3.5.2 Aerazione naturale e ventilazione meccanica controllata
Deve essere garantita l’aerazione naturale diretta in tutti i locali in cui sia
prevista una possibile occupazione da parte di persone anche per intervalli
temporali ridotti e nei locali abitabili, tramite superfici apribili in relazione alla
superficie calpestabile del locale (almeno 1/8 della superficie del pavimento), con
strategie allocative e dimensionali finalizzate a garantire una buona qualità
dell’aria interna. Il numero di ricambi deve essere quello previsto dalle norme UNI
10339 e UNI 13779.
Per destinazioni d’uso diverse da quelle residenziali i valori dei ricambi d’aria
dovranno essere ricavati dalla normativa tecnica UNI EN ISO 13779:2008.
In caso di impianto di ventilazione meccanica (classe II, low polluting building,
annex B.1) fare riferimento alla norma UNI 15251:2008. I bagni secondari senza
aperture dovranno essere dotati obbligatoriamente di sistemi di aerazione forzata,
che garantiscano almeno 5 ricambi l’ora.
Nella realizzazione di impianti di ventilazione a funzionamento meccanico
controllato (VMC) si dovranno limitare la dispersione termica, il rumore, il
consumo di energia, l’ingresso dall’esterno di agenti inquinanti (ad es. polveri,
pollini, insetti etc.) e di aria calda nei mesi estivi. È auspicabile che tali impianti
prevedano anche il recupero di calore statico e/o la regolazione del livello di
umidità dell’aria e/o un ciclo termodinamico a doppio flusso per il recupero
dell’energia contenuta nell’aria estratta per trasferirla all’aria immessa (pre-
trattamento per riscaldamento e raffrescamento dell’aria, già filtrata, da immettere
negli ambienti).
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto30
2.3.5.3 Dispositivi di protezione solare
Al fine di controllare l’immissione nell’ambiente interno di radiazione solare
diretta, le parti trasparenti esterne degli edifici sia verticali che inclinate, devono
essere dotate di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi o mobili
verso l’esterno e con esposizione da sud-sud est (SSE) a sud-sud ovest (SSO).
Il soddisfacimento del requisito può essere raggiunto anche attraverso le sole e
specifiche caratteristiche della componente vetrata (ad esempio i vetri
selettivi e a controllo solare).
Per i dispositivi di protezione solare di chiusure trasparenti dell’involucro edilizio è
richiesta una prestazione di schermatura solare di classe 2 o superiore come
definito dalla norma UNI EN 14501:2006.
Il requisito va verificato dalle ore 10 alle ore 16 del 21 dicembre (ora solare) per il
periodo invernale (solstizio invernale) e del 21 giugno per il periodo estivo
(solstizio estivo).
Il requisito non si applica alle superfici trasparenti dei sistemi di captazione solare
(serre bioclimatiche, etc.), solo nel caso che siano apribili o che risultino non
esposte alla radiazione solare diretta perché protetti, ad esempio, da ombre
portate da parti dell’edificio o da altri edifici circostanti.
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto31
2.3.5.7 Comfort termo-igrometrico
Al fine di assicurare le condizioni ottimali di benessere termoigrometrico e di
qualità dell’aria interna bisogna garantire condizioni conformi almeno alla
classe B secondo la norma ISO 7730:2005 in termini di PMV (Voto medio
previsto) e di PPD (Percentuale prevista di insoddisfatti).
Conformità ai requisiti previsti nella norma UNI EN 13788 ai sensi del decreto
ministeriale 26 giugno 2015 anche in riferimento a tutti i ponti termici sia per
edifici nuovi che per edifici esistenti.
Verifica: per dimostrare la conformità al criterio il progettista deve presentare una
relazione di calcolo in cui si dimostri che la progettazione del sistema edificio-impianto è
avvenuta tenendo conto di tutti i parametri che influenzano il comfort e che ha raggiunto
almeno i valori di PMV e PPD richiesti per ottenere la classe B secondo la norma ISO
7730:2005. Tale relazione deve inoltre includere una descrizione delle caratteristiche
progettuali volte a rispondere ai requisiti sui ponti termici.
Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva
certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di livello nazionale o internazionale, la
conformità al criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti
i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal criterio. In tali casi il progettista
è esonerato dalla presentazione della documentazione ma è richiesta la presentazione
degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di
edilizia sostenibile perseguita.
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto32
Decreto requisiti minimi
Verifica di indici di prestazione energetica espressi in kWh/m2 a EPgl,tot ,
EPC,nd
Contenimento dei fabbisogni energetici estivi attraverso:
- schermature solari
- verifiche sulla massa ( > 230 kg/m2)
- trasmittanza termica periodica YIE sia per le superfici orizzontali(inclinate sia
per le verticali. Possibile utilizzare tecnologia che abbiano i medesimi effetti
positivi. (Escluse Zona F e Cat. E.6, E.8 con Im,s ≥ 290 W/m2
Verifica del rispetto dell’area solare equivalente estiva per unità di superficie
utile Asol,est/Asup,utile, che sia inferiore ai valori previsti
Contenimento delle fabbisogni estivi e surriscaldamento urbano, verifica
dell’efficacia in termini di rapporto costi-benefici dell’utilizzo di materiali a elevata
riflettenza e solare per le coperture e tecnologi e di climatizzazione passiva (es.
tetti verdi)
Verifica dell’assenza dei formazione di muffe e condense interstiziale come
previsto dalla norma UNI EN ISO 13788
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto33
2.4.2.13 Impianti di riscaldamento e condizionamento
Gli impianti a pompa di calore devono essere conformi ai criteri ecologici e
prestazionali previsti dalla decisione 2007/742/CE e s.m.i. relativa
all’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica.
Gli impianti di riscaldamento ad acqua devono essere conformi ai criteri
ecologici e prestazionali previsti dalla decisione 2014/314/ UE e s.m.i.
relativa all’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica.
Se è previsto il servizio di climatizzazione e fornitura di energia per l’intero
edificio, dovranno essere usati i criteri previsti dal decreto ministeriale 7 marzo
2012 ( Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2012) relativo ai CAM per
«Affidamento di servizi energetici per gli edifici - servizio di illuminazione e forza
motrice - servizio di riscaldamento/ raffrescamento».
Locali e spazi adeguati di installazione per una corretta manutenzione igienica
degli stessi in fase d’uso, tenendo conto di quanto previsto dall’Accordo Stato-
Regioni 5 ottobre 2006 e 7 febbraio 2013.
Per tutti gli impianti aeraulici deve essere prevista una ispezione tecnica iniziale
da effettuarsi in previsione del primo avviamento dell’impianto (secondo la norma
UNI EN 15780:2011).
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Ecodesign
La progettazione ecocompatibile, o ecodesign, dei prodotti connessi all’energia,
è regolamentata dalla direttiva del Parlamento Europeo n. 2009/125/CE del 21
Ottobre 2009 , Energy related Products
Regolamenti 813 e 814 2013
Etichettatura energetica - Energy Label
dei prodotti connessi all'energia è stata introdotta dalla “Direttiva 2010/30/UE del
19 maggio 2010 concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre
risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura ed
informazioni uniformi relative ai prodotti”.
Regolamento 811 e 812 2013
Ecolabel
marchio di qualità ecologica di carattere volontario (a differenza delle etichettature
già citate) nato con il Regolamento CE n. 1980/2000 poi aggiornato
dal Regolamento CE n. 66/2010
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
C.A.M.
Metodi per la valutazione e la certificazione di impatto
ambientale di prodotti usati nel settore delle costruzioni edili:
 Valutazione del ciclo vita (LCA)
 Ecolabel europeo per gli edifici
 Environmental product declaration (EPD)
Criteri ecologici e prestazionali
decisione 2007 / 742 / CE e s.m.i.
Marchio comunitario di qualità ecologica.
Pompe di calore
decisione 2014/ 363/ UE
impianti di riscaldamento ad acqua
decisione 2014 / 314 / UE
Decreto 26-6-2015
rispetto dei requisiti minimi definiti dai regolamenti
comunitari emanati ai sensi della direttive
2009/125/CE , Ecodesign ,
2010/30/UE Energy Labeling
per impianti termici, climatizzazione e idrico-sanitario
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
Base giuridica:
Reg. CE n. 66/2010
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto36
2.4.2.13 Impianti di riscaldamento e condizionamento
Verifica: il progettista deve presentare una relazione tecnica che illustri le scelte
tecniche che consentono il soddisfacimento del criterio, individuando chiaramente
nel progetto anche i locali tecnici destinati ad alloggiare esclusivamente
apparecchiature e macchine, indicando gli spazi minimi obbligatori, così come
richiesto dai costruttori nei manuali di uso e manutenzione, per effettuare gli
interventi di sostituzione/manutenzione delle apparecchiature stesse, i punti di
accesso ai fini manutentivi lungo tutti i percorsi dei circuiti degli impianti
tecnologici, qualunque sia il fluido veicolato all’interno degli stessi. Il progettista
deve prescrivere che in fase di approvvigionamento l’appaltatore dovrà accertarsi
della rispondenza al criterio utilizzando prodotti recanti il marchio Ecolabel UE o
equivalente.
Tale documentazione dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di
esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato.
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Ristrutturazione importante di secondo livello e di riqualificazione
energetica riguardanti l’involucro edilizio :
- devono rispettare i valori minimi di trasmittanza termica contenuti nelle
tabelle 1-4 di cui all’appendice B del decreto ministeriale 26 giugno 2015 e
s.m.i, relativamente all’anno 2019 per gli edifici pubblici. I valori di trasmittanza
delle precedenti tabelle si considerano non comprensivi dell’effetto dei ponti
termici. In caso di interventi che prevedano l’isolamento termico dall’interno o
l’isolamento termico in intercapedine, indipendentemente dall’entità della
superficie coinvolta,
In caso di interventi che prevedano l’isolamento termico dall’interno o
l’isolamento termico in intercapedine, indipendentemente dall’entità della
superficie coinvolta, deve essere mantenuta la capacità termica areica interna
periodica dell’involucro esterno Cip precedente all’intervento (UNI EN ISO
13786: 2008 )
o in alternativa va calcolata la temperatura operante estiva in accordo con la
UNI 10375 e lo scarto in valore assoluto valutato in accordo con la norma UNI EN
15251 rispetto a una temperatura di riferimento (verificare in parallelo il rispetto di
quanto prescritto dai criteri 2.3.5.2 e 2.3.5.7). ( requisito difficile )
37
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Verifica:
per dimostrare la conformità al il progettista deve presentare la relazione tecnica di cui
al decreto ministeriale 26 giugno 2015 e l’Attestato di prestazione energetica (APE)
dell’edificio ante e post operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati
raggiungibili.
La temperatura operante estiva (θo,t) si calcola secondo la procedura descritta dalla UNI
10375, con riferimento al giorno più caldo della stagione estiva (secondo UNI 10349 parte
2) e per l’ambiente dell’edificio destinato alla permanenza di persone ritenuto più
sfavorevole.
In alternativa i parametri sopra citati possono essere valutati con metodi di calcolo più
accurati.
Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva
certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico-
ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale la
conformità al criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti
tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal presente criterio.
In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione sopra
indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo
specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita.
38
SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
I criteri premianti mirano a stimolare una maggiore efficienza ambientale
Capacità tecnica dei progettisti :
Viene attribuito un punteggio premiante pari a .... alla proposta redatta da:
- un professionista, esperto sugli aspetti energetici ed ambientali degli edifici,
certificato da un organismo di valutazione della conformità secondo la
norma internazionale ISO/IEC 17024 o equivalente ( Conformity assessment
- General requirements for bodies operating certification of persons) , che
applica uno dei protocolli di sostenibilità degli edifici (rating systems) di livello
nazionale o internazionale (alcuni esempi di tali protocolli sono: Breeam,
Casaclima, Itaca, Leed, Well);
- una qualunque struttura di progettazione (come previsto dalle norme sugli
appalti) al cui interno sia presente almeno un professionista di cui al punto
precedente.
CRITERI PREMIANTI
39
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Verifica:
le società di progettazione presentano il profilo curriculare dei professionisti di cui
è composta e presentano i relativi attestati di certificazione in corso di validità,
ovvero con i crediti di mantenimento professionale in regola. I singoli progettisti
presentano il proprio c.v. e l’attestato di certificazione in corso di validità (con i
crediti di mantenimento professionale in regola
40
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2.6.2 Miglioramento prestazionale del progetto
Viene attribuito un punteggio premiante pari a… al progetto che prevede
prestazioni superiori per alcuni o tutti i criteri di base descritti nel cap. 2 «criteri
ambientali minimi».
Tale punteggio sarà proporzionale al numero di criteri di base per cui è prevista
una prestazione superiore.
41
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2.6.2 Miglioramento prestazionale del progetto
Verifica: per dimostrare la conformità al criterio, il progettista deve presentare
una relazione tecnica nella quale sia evidenziato il miglioramento prestazionale
previsto rispetto alla situazione di base minima ed i risultati conseguibili.
Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva
certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico-
ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale, la
conformità al presente criterio può essere dimostrata se nella certificazione
risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate
dal presente criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione
della documentazione sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli
elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di
edilizia sostenibile perseguita.
Se la stazione appaltante intende far certificare l’edificio secondo uno degli
schemi prima citati, prima dell’apertura del cantiere, l’offerente comunica alla
Stazione appaltante di quale sistema di certificazione intende avvalersi, e una
volta avviato il processo di certificazione dovrà presentare la valutazione del
progetto (design review) da parte dell’Ente di certificazione terzo soggetto alla
verifica del raggiungimento dei requisiti richiesti.
42
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
2.6.3 Sistema di monitoraggio dei consumi energetici
Progetto di interventi di nuova costruzione , inclusi gli interventi di
demolizione e ricostruzione e degli interventi di ristrutturazione importante
di primo livello , riguardanti edifici e strutture non residenziali
per ottimizzare l’uso dell’energia negli edifici, ferme restando le norme e i
regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.),
viene attribuito un punteggio premiante pari a… al che prevedono l’installazione
e messa in servizio di un
sistema di monitoraggio dei consumi energetici connesso al sistema per
l’automazione il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie
dell’edificio e degli impianti termici
(BACS - Building Automation and Control System) corrispondente alla
classe A come definita nella tabella 1 della norma UNI EN 15232 e successive
modifiche o norma equivalente.
43
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Il sistema deve essere in grado di fornire informazioni agli occupanti e agli
«energy manager» addetti alla gestione degli edifici, sull’uso dell’energia
nell’edificio con dati in tempo reale ottenuti da sensori combinati aventi una
frequenza di misurazione di almeno trenta minuti.
Deve essere in grado di memorizzare il dato acquisito e monitorare, in modo
distinto, i principali usi energetici presenti nell’edificio (almeno riscaldamento,
raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, altri usi
elettrici) e, ove questo sia utile, effettuare una suddivisione dei consumi per zona
(nel caso di riscaldamento e/o raffrescamento se è prevista una gestione distinta
per zona).
Il sistema deve fornire informazioni tali da consentire agli occupanti, ai
manutentori e all’energy manager dell’edificio, di ottimizzare il riscaldamento, il
raffreddamento, la produzione di acqua calda sanitaria l’illuminazione e gli altri usi
elettrici per ogni zona dell’edificio.
Il sistema deve consentire l’analisi e il controllo degli usi energetici, per zona,
all’interno dell’edificio (riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda
sanitaria, illuminazione, altri usi elettrici), l’ottimizzazione di tutti i parametri in
base alle condizioni esterne e l’individuazione di possibili deviazioni dalle
prestazioni previste dal progetto.
44
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Il sistema deve essere accompagnato da un piano di Misure e Verifiche, che
individui tutte le grandezze da misurare in funzione della loro significatività e
illustri la metodologia di analisi e correzione dei dati al fine di fornire informazioni
a utenti e/o energy manager tali da consentire l’ottimizzazione della gestione
energetica dell’edificio.
45
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
Verifica: il progettista deve compiere scelte tecniche che consentano di
soddisfare il criterio e deve prescrivere che in fase di approvvigionamento
l’appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza al criterio tramite la
documentazione nel seguito indicata:
- specifiche per il sistema di monitoraggio dei consumi energetici, comprese le
informazioni sull’interfaccia utente;
- piano di Misure e Verifiche in conformità con lo standard IPMVP (International
Performance Measurement and Verification Protocol) ossia il protocollo
internazionale di misura e verifica delle prestazioni.
Tale documentazione dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di
esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato. Qualora, il
committente non abbia richiesto un building energy management system-BEMS,
tale requisito s’intende parimenti soddisfatto qualora sia stato comunque previsto
e contrattualizzato un servizio per la gestione energetica efficiente dell’edificio
46
CRITERI PREMIANTI
4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto
IL PRESENTE TESTO E' SOGGETTO ALLA TUTELA DELLE LEGGI IN MATERIA DI DIRITTI DI AUTORE E PROPRIETA'
INTELLETTUALE.
QUALSIASI RIPRODUZIONE DEL MATERIALE EFFETTUATA CON QUALSIASI MEZZO DOVRA' ESSERE AUTORIZZATA
DALL'AUTORE
ING. PASQUALE CAPEZZUTO
47

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Decreto Criteri Ambientali Minimi in Edilizia ,aspetti energetici

  • 1. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto A. ROSSI Gli aspetti relativi all’energia nel Decreto 11-10-2017 C.A.M. in edilizia ing. Pasquale Capezzuto
  • 2. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2
  • 3. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 3
  • 4. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Strategia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile 2017 approvata dal Governo Italiano il 2-10-2017 4
  • 5. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Per la realizzazione di lavori di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici» le Pubbliche Amministrazioni dovranno seguire nuovi criteri ambientali minimi (CAM). DM 24 dicembre 2015 DM 11 gennaio 2017 I criteri contenuti nel DM 24 dicembre 2015 sono stati adattati al nuovo Codice Appalti (D.lgs. 50/2016) e al nuovo Conto Termico (DM 16 febbraio 2016). CAM IN EDILIZIA 5
  • 6. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto II CAM devono riguardare le fasi di progettazione, costruzione, uso e fine vita dell’edificio e dei suoi componenti, e dovrebbero essere riferiti ai seguenti temi ambientali: Consumo di energia, L'uso di fonti energetiche rinnovabili; Gestione dei rifiuti Gestione delle acque La tutela del territorio Benessere degli utenti Evitare il consumo di nuovo suolo, evitando, se possibile, la costruzione di nuovi edifici, e puntando alla ristrutturazione e la ricostruzione di quelli esistenti. Le specifiche tecniche devono fornire i requisiti misurabili e verificabili rispetto al quale le offerte possono essere valutate. Sono legate alle caratteristiche dell’edificio, alla progettazione, alle prestazioni complessive e alle prestazioni di alcuni componenti. 6 SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
  • 7. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Inserimento naturalistico e paesaggistico Sistemazione aree a verde Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilita’ dei suoli Approvvigionamento energetico Riduzione dell’impatto sul microclima e inquinamento atmosferico Riduzione dell’impatto sul sistema idrografico Infrastrutturazione primaria Infrastrutturazione secondaria e mobilita’ sostenibile Rapporto sullo stato dell’ambiente 7 SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
  • 8. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto cosa deve garantire il progettista Il progettista deve garantire, laddove possibile, il recupero di edifici esistenti, il riutilizzo di aree dismesse, la localizzazione dell’opera in aree già urbanizzate/degradate/ impermeabilizzate, invece di realizzare una nuova costruzione. Il progetto deve garantire risparmio idrico, illuminazione naturale e approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, deve essere garantito l’inserimento naturalistico paesaggistico, la sistemazione delle aree verde e il mantenimento della permeabilità dei suoli. Allo scopo di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili e di aumentare il riciclo dei rifiuti, il progetto deve prevedere: l’uso di materiali composti da materie prime rinnovabili una distanza minima per l’approvvigionamento dei prodotti da costruzione il miglioramento delle prestazioni ambientali dell’edificio Il progetto deve essere corredato dal piano di manutenzione dell’opera e di “fine vita”. Il piano di manutenzione prevede la verifica dei livelli prestazionali (qualitativi e quantitativi) in riferimento alle prestazioni ambientali; il piano deve anche prevedere un programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria interna all’edificio.8 SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
  • 9. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI 2.2.5 Approvigionamento energetico Il progetto di nuovi edifici o la riqualificazione energetica di edifici esistenti, ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. piani di assetto di parchi e riserve, piani paesistici, piani territoriali provinciali, regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.) deve prevedere un sistema di approvvigionamento energetico (elettrico e termico) in grado di coprire in parte o in toto il fabbisogno, attraverso almeno uno dei seguenti interventi: la realizzazione di centrali di cogenerazione o trigenerazione; l’installazione di parchi fotovoltaici o eolici; l’istallazione di collettori solari termici per il riscaldamento di acqua calda sanitaria; l’installazione di impianti geotermici a bassa entalpia; l’installazione di sistemi a pompa di calore; l’installazione di impianti a biomassa. 9 CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER LA NUOVA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI SINGOLI O IN GRUPPI
  • 10. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto La quota di copertura attraverso fonti rinnovabili del fabbisogno energetico del complesso dei fabbricati non può essere inferiore alla somma delle quote specifiche dei singoli edifici, così come incrementate in conformità a quanto previsto dal successivo criterio 2.3.3. (es. nel caso di un complesso formato da due edifici A e B con destinazioni d’uso diverse e richieste di copertura da fonti rinnovabili diverse per ciascuno dei due edifici si incrementa la copertura, attraverso fonti rinnovabili, del fabbisogno energetico complessivo di una quota pari almeno al 10%). Verifica: per dimostrare la conformità al presente criterio, il progettista deve presentare una relazione tecnica, con relativi elaborati grafici, nella quale sia evidenziato lo stato ante operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post operam. 10 SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
  • 11. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico- ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale, la conformità al presente criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal presente criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita. 11 SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
  • 12. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2.2.8.5 Impianto di illuminazione pubblica I criteri di progettazione degli impianti devono rispondere a quelli contenuti nel documento di CAM “Illuminazione” emanati con decreto ministeriale 23 dicembre 2013 (Supplemento ordinario nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2014) e s.m.i. 2.2.8.6 Sottoservizi/canalizzazioni per infrastrutture tecnologiche Realizzazione di canalizzazioni in cui collocare tutte le reti tecnologiche previste, per una corretta gestione dello spazio nel sottosuolo (vantaggi nella gestione e nella manutenzione delle reti), prevedendo anche una sezione maggiore da destinare a futuri ampliamenti delle reti. Verifica : per dimostrare la conformità al criterio, il progettista deve presentare una relazione tecnica, con relativi elaborati grafici, nella quale sia evidenziato lo stato ante operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post operam che evidenzi anche il rispetto dei criteri contenuti nel documento CAM «Illuminazione». 12 SPECIFICHE TECNICHE PER GRUPPI DI EDIFICI
  • 13. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 14. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Diagnosi energetica dell’edificio Progetti di ristrutturazione importante di primo livello e di secondo livello di edifici con superficie utile di pavimento uguale o superiore a 2500 m2 : deve essere condotta o acquisita (oltre all’APE ove richiesta dalle leggi vigenti) una diagnosi energetica per individuare la prestazione energetica dell’edificio e le azioni da intraprendere per la riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio. Dovrà includere la valutazione dei consumi effettivi dei singoli servizi energetici degli edifici oggetto di intervento ricavabili dalle bollette energetiche riferite ad almeno i tre anni precedenti o agli ultimi tre esercizi adeguatamente documentati. I consumi devono essere normalizzati per tenere conto dell’andamento climatico dell’ultimo anno. In caso di utilizzo dell’edificio da meno di tre anni o di indisponibilità di bollette dei tre anni precedenti o riferite agli ultimi tre esercizi, la diagnosi energetica può essere redatta sulla base di una stima dei consumi dalle bollette energetiche riferite all’ultimo anno (per il riscaldamento in base ai gradi giorno). In caso di inutilizzo della struttura per oltre 5 anni, la diagnosi energetica può essere redatta sulla base di una stima dei consumi 14 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 15. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Progetti di ristrutturazione importante di secondo livello di edifici con superficie utile di pavimento inferiore a 2500 m2 e per riqualificazione energetica : - valutazione costi/benefici - A.P.E . 15 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 16. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Verifica: per dimostrare la conformità al presente criterio, il progettista deve presentare, per i casi ivi previsti: - una diagnosi energetica redatta in base alle norme UNI CEI EN 16247, da un soggetto certificato secondo la norma UNI CEI 11339 o UNI CEI 11352 da un organismo di valutazione della conformità, che contenga una valutazione della prestazione energetica dell’edificio-impianto e delle azioni da intraprendere per la riduzione del fabbisogno energetico, conformemente alla normativa tecnica vigente - l’A.P.E. , conformemente alla normativa tecnica vigente, ante operam ossia documento programmatico e non certificatorio, in fase progettuale, non potrà esser inviato agli Enti locali preposti alla archiviazione. Alla fine dei lavori sarà necessario produrre l’APE post operam ed inviarlo ai suddetti Enti . 16 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 17. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Progetto sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico-ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale : La conformità al criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita. 17 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 18. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto SISTEMI DI CERTIFICAZIONI AMBIENTALI DI EDIFICIO
  • 19. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2.3.2 Prestazione energetica Nuova costruzione, inclusi gli interventi di demolizione e ricostruzione Ampliamento di edifici esistenti con un volume lordo climatizzato superiore al 15% di quello esistente o comunque superiore a 500 m 3 Ristrutturazione importante di primo livello ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.), devono garantire le seguenti prestazioni: PRESTAZIONE INVERNALE - il rispetto delle condizioni di cui all’allegato 1 par. 3.3 punto 2 lett. b) del decreto ministeriale 26 giugno 2015 prevedendo gia’ l’applicazione degli indici per gli edifici pubblici a partire dall’anno 2019/2021 (coeff. medio globale di scambio termico, area solare equivalente, rendimenti, indici di prestazione energetica invernale e estiva). 19 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 20. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Appendice A Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali o inclinate di copertura Chiusure tecniche trasparenti e opache Opache orizzontali di pavimento, Fabbricato di riferimento Raimondo Valori comprensivi dei ponti termici = inferiori del 15% in meno .
  • 21. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2.3.2 Prestazione energetica PRESTAZIONE ESTIVA : - adeguate condizioni di comfort termico negli ambienti interni, attraverso una progettazione che preveda una capacità termica areica interna periodica (Cip) riferita ad ogni singola struttura opaca dell’involucro esterno, calcolata secondo la UNI EN ISO 13786:2008, di almeno 40 kJ/m2 K oppure calcolando la temperatura operante estiva e lo scarto in valore assoluto valutato in accordo con la norma UNI EN 15251 (criteri per la progettazione dell'ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell'aria interna, all'ambiente termico, all'illuminazione e all'acustica) il parametro della temperatura operante – pur soddisfacendo le richieste di comfort estivo – definisce per qualsiasi struttura e in senso prestazionale le caratteristiche del pacchetto costruttivo senza per questo dover puntare su edifici “massivi”. 21 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 22. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Cip funzione della profondità di penetrazione dell’onda termica, descrive la capacità effettiva di accumulo del calore sul lato interno di un componente edilizio e rappresenta lo spessore della massa termica interna che effettivamente contribuisce, in estate, a ridurre le temperature superficiali interne e attenuare la temperatura operante. 22 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 23. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Decreto requisiti minimi 23 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 24. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Decreto requisiti minimi 24 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO Requisiti : trasmittanza U e trasmittanza termica periodica Yie (l‘inerzia termica dell’involucro: cioè la capacità di un elemento di sfasare il flusso termico che lo attraversa nelle 24h imposta a < 0,10 (eccetto zona F) e in copertura < 0,18 (W/mqK) oppure Ms > 230kg/mq La trasmittanza U e la trasmittanza termica periodica Yie non dicono come si comporterà la parete ! Se progettiamo una delle meno confortevoli stratigrafie (muro freddo esterno + lana di roccia interna + cartongesso interno) il valore di trasmittanza U e il valore di trasmittanza periodica UYie non ci danno nessun allarme sulla debolezza di questa soluzione !
  • 25. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto25 2.3.3 Approvvigionamento energetico Nuova costruzione e ristrutturazione rilevante , inclusi gli interventi di demolizione e ricostruzione ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.) devono garantire che : il fabbisogno energetico complessivo dell’edificio sia soddisfatto da impianti a fonti rinnovabili o con sistemi alternativi ad alta efficienza (cogenerazione o trigenerazione ad alto rendimento, pompe di calore centralizzate etc.) che producono energia all’interno del sito stesso dell’edificio per un valore pari ad un ulteriore 10% rispetto ai valori indicati dal decreto legislativo 28/2011, allegato 3, secondo le scadenze temporali ivi previste. SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 26. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto26 2.3.3 Approvvigionamento energetico Verifica: per dimostrare la conformità al presente criterio, il progettista deve presentare una relazione tecnica contenente la relazione sul fabbisogno energetico e il progetto dell’impianto a fonti rinnovabili da installarsi con il calcolo della percentuale di fabbisogno coperta, con allegati degli elaborati grafici, nei quali siano evidenziati lo stato ante operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post operam. Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico-ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale, la conformità al presente criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita. SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 27. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO Decreto 26-6-2015 Sono quindi “edifici a energia quasi zero” gli edifici , siano essi di nuova costruzione o esistenti, per cui sono contemporaneamente rispettati : a) tutti i requisiti previsti dal decreto con i valori vigenti dal 1 gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1 gennaio 2021 per gli altri :  H’t inferiore ai valori limite tabellati Tab 10 app A  Asol,est/Asup utile, inferiore ai valori limite tabellari Tab 11 app A  EP H,nd - EP C,nd – EP gltot inferiori ai limiti calcolati con l’edificio di riferimento  ηH, ηW e ηC, risultino superiori ai valori indicati per l’edificio di riferimento (ηH,limite, ηW,limite, e ηC,limite) e tab 7 e 8 app. A b) gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi minimi di cui al DLgs 3 marzo 2011, n. 28 , Allegato 3 :  50% a.c.s.  50% ( riscald+raffrescam+a.c.s.)
  • 28. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto28 Nuova costruzione , demolizione e ricostruzione e ristrutturazione importante di primo livello , ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. piani di assetto di parchi e riserve, piani paesistici, piani territoriali provinciali, regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.) devono rispettare i seguenti requisiti: 2.3.4 Risparmio idrico 2.3.5 Qualita’ ambientale interna Illuminazione naturale Aerazione naturale e ventilazione meccanica controllate Dispositivi di protezione solare Inquinamento elettromagnetico indoor Emissioni di materiali Comfort acustico Comfort termoigrometrico Radon Piano di manutenzione dell’opera Fine vita SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 29. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 29 2.3.5.2 Aerazione naturale e ventilazione meccanica controllata Deve essere garantita l’aerazione naturale diretta in tutti i locali in cui sia prevista una possibile occupazione da parte di persone anche per intervalli temporali ridotti e nei locali abitabili, tramite superfici apribili in relazione alla superficie calpestabile del locale (almeno 1/8 della superficie del pavimento), con strategie allocative e dimensionali finalizzate a garantire una buona qualità dell’aria interna. Il numero di ricambi deve essere quello previsto dalle norme UNI 10339 e UNI 13779. Per destinazioni d’uso diverse da quelle residenziali i valori dei ricambi d’aria dovranno essere ricavati dalla normativa tecnica UNI EN ISO 13779:2008. In caso di impianto di ventilazione meccanica (classe II, low polluting building, annex B.1) fare riferimento alla norma UNI 15251:2008. I bagni secondari senza aperture dovranno essere dotati obbligatoriamente di sistemi di aerazione forzata, che garantiscano almeno 5 ricambi l’ora. Nella realizzazione di impianti di ventilazione a funzionamento meccanico controllato (VMC) si dovranno limitare la dispersione termica, il rumore, il consumo di energia, l’ingresso dall’esterno di agenti inquinanti (ad es. polveri, pollini, insetti etc.) e di aria calda nei mesi estivi. È auspicabile che tali impianti prevedano anche il recupero di calore statico e/o la regolazione del livello di umidità dell’aria e/o un ciclo termodinamico a doppio flusso per il recupero dell’energia contenuta nell’aria estratta per trasferirla all’aria immessa (pre- trattamento per riscaldamento e raffrescamento dell’aria, già filtrata, da immettere negli ambienti). SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 30. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto30 2.3.5.3 Dispositivi di protezione solare Al fine di controllare l’immissione nell’ambiente interno di radiazione solare diretta, le parti trasparenti esterne degli edifici sia verticali che inclinate, devono essere dotate di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi o mobili verso l’esterno e con esposizione da sud-sud est (SSE) a sud-sud ovest (SSO). Il soddisfacimento del requisito può essere raggiunto anche attraverso le sole e specifiche caratteristiche della componente vetrata (ad esempio i vetri selettivi e a controllo solare). Per i dispositivi di protezione solare di chiusure trasparenti dell’involucro edilizio è richiesta una prestazione di schermatura solare di classe 2 o superiore come definito dalla norma UNI EN 14501:2006. Il requisito va verificato dalle ore 10 alle ore 16 del 21 dicembre (ora solare) per il periodo invernale (solstizio invernale) e del 21 giugno per il periodo estivo (solstizio estivo). Il requisito non si applica alle superfici trasparenti dei sistemi di captazione solare (serre bioclimatiche, etc.), solo nel caso che siano apribili o che risultino non esposte alla radiazione solare diretta perché protetti, ad esempio, da ombre portate da parti dell’edificio o da altri edifici circostanti. SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 31. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto31 2.3.5.7 Comfort termo-igrometrico Al fine di assicurare le condizioni ottimali di benessere termoigrometrico e di qualità dell’aria interna bisogna garantire condizioni conformi almeno alla classe B secondo la norma ISO 7730:2005 in termini di PMV (Voto medio previsto) e di PPD (Percentuale prevista di insoddisfatti). Conformità ai requisiti previsti nella norma UNI EN 13788 ai sensi del decreto ministeriale 26 giugno 2015 anche in riferimento a tutti i ponti termici sia per edifici nuovi che per edifici esistenti. Verifica: per dimostrare la conformità al criterio il progettista deve presentare una relazione di calcolo in cui si dimostri che la progettazione del sistema edificio-impianto è avvenuta tenendo conto di tutti i parametri che influenzano il comfort e che ha raggiunto almeno i valori di PMV e PPD richiesti per ottenere la classe B secondo la norma ISO 7730:2005. Tale relazione deve inoltre includere una descrizione delle caratteristiche progettuali volte a rispondere ai requisiti sui ponti termici. Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di livello nazionale o internazionale, la conformità al criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita. SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 32. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto32 Decreto requisiti minimi Verifica di indici di prestazione energetica espressi in kWh/m2 a EPgl,tot , EPC,nd Contenimento dei fabbisogni energetici estivi attraverso: - schermature solari - verifiche sulla massa ( > 230 kg/m2) - trasmittanza termica periodica YIE sia per le superfici orizzontali(inclinate sia per le verticali. Possibile utilizzare tecnologia che abbiano i medesimi effetti positivi. (Escluse Zona F e Cat. E.6, E.8 con Im,s ≥ 290 W/m2 Verifica del rispetto dell’area solare equivalente estiva per unità di superficie utile Asol,est/Asup,utile, che sia inferiore ai valori previsti Contenimento delle fabbisogni estivi e surriscaldamento urbano, verifica dell’efficacia in termini di rapporto costi-benefici dell’utilizzo di materiali a elevata riflettenza e solare per le coperture e tecnologi e di climatizzazione passiva (es. tetti verdi) Verifica dell’assenza dei formazione di muffe e condense interstiziale come previsto dalla norma UNI EN ISO 13788 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 33. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto33 2.4.2.13 Impianti di riscaldamento e condizionamento Gli impianti a pompa di calore devono essere conformi ai criteri ecologici e prestazionali previsti dalla decisione 2007/742/CE e s.m.i. relativa all’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica. Gli impianti di riscaldamento ad acqua devono essere conformi ai criteri ecologici e prestazionali previsti dalla decisione 2014/314/ UE e s.m.i. relativa all’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica. Se è previsto il servizio di climatizzazione e fornitura di energia per l’intero edificio, dovranno essere usati i criteri previsti dal decreto ministeriale 7 marzo 2012 ( Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2012) relativo ai CAM per «Affidamento di servizi energetici per gli edifici - servizio di illuminazione e forza motrice - servizio di riscaldamento/ raffrescamento». Locali e spazi adeguati di installazione per una corretta manutenzione igienica degli stessi in fase d’uso, tenendo conto di quanto previsto dall’Accordo Stato- Regioni 5 ottobre 2006 e 7 febbraio 2013. Per tutti gli impianti aeraulici deve essere prevista una ispezione tecnica iniziale da effettuarsi in previsione del primo avviamento dell’impianto (secondo la norma UNI EN 15780:2011). SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 34. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Ecodesign La progettazione ecocompatibile, o ecodesign, dei prodotti connessi all’energia, è regolamentata dalla direttiva del Parlamento Europeo n. 2009/125/CE del 21 Ottobre 2009 , Energy related Products Regolamenti 813 e 814 2013 Etichettatura energetica - Energy Label dei prodotti connessi all'energia è stata introdotta dalla “Direttiva 2010/30/UE del 19 maggio 2010 concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti”. Regolamento 811 e 812 2013 Ecolabel marchio di qualità ecologica di carattere volontario (a differenza delle etichettature già citate) nato con il Regolamento CE n. 1980/2000 poi aggiornato dal Regolamento CE n. 66/2010 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 35. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto C.A.M. Metodi per la valutazione e la certificazione di impatto ambientale di prodotti usati nel settore delle costruzioni edili:  Valutazione del ciclo vita (LCA)  Ecolabel europeo per gli edifici  Environmental product declaration (EPD) Criteri ecologici e prestazionali decisione 2007 / 742 / CE e s.m.i. Marchio comunitario di qualità ecologica. Pompe di calore decisione 2014/ 363/ UE impianti di riscaldamento ad acqua decisione 2014 / 314 / UE Decreto 26-6-2015 rispetto dei requisiti minimi definiti dai regolamenti comunitari emanati ai sensi della direttive 2009/125/CE , Ecodesign , 2010/30/UE Energy Labeling per impianti termici, climatizzazione e idrico-sanitario SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO Base giuridica: Reg. CE n. 66/2010
  • 36. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto36 2.4.2.13 Impianti di riscaldamento e condizionamento Verifica: il progettista deve presentare una relazione tecnica che illustri le scelte tecniche che consentono il soddisfacimento del criterio, individuando chiaramente nel progetto anche i locali tecnici destinati ad alloggiare esclusivamente apparecchiature e macchine, indicando gli spazi minimi obbligatori, così come richiesto dai costruttori nei manuali di uso e manutenzione, per effettuare gli interventi di sostituzione/manutenzione delle apparecchiature stesse, i punti di accesso ai fini manutentivi lungo tutti i percorsi dei circuiti degli impianti tecnologici, qualunque sia il fluido veicolato all’interno degli stessi. Il progettista deve prescrivere che in fase di approvvigionamento l’appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza al criterio utilizzando prodotti recanti il marchio Ecolabel UE o equivalente. Tale documentazione dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato. SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 37. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Ristrutturazione importante di secondo livello e di riqualificazione energetica riguardanti l’involucro edilizio : - devono rispettare i valori minimi di trasmittanza termica contenuti nelle tabelle 1-4 di cui all’appendice B del decreto ministeriale 26 giugno 2015 e s.m.i, relativamente all’anno 2019 per gli edifici pubblici. I valori di trasmittanza delle precedenti tabelle si considerano non comprensivi dell’effetto dei ponti termici. In caso di interventi che prevedano l’isolamento termico dall’interno o l’isolamento termico in intercapedine, indipendentemente dall’entità della superficie coinvolta, In caso di interventi che prevedano l’isolamento termico dall’interno o l’isolamento termico in intercapedine, indipendentemente dall’entità della superficie coinvolta, deve essere mantenuta la capacità termica areica interna periodica dell’involucro esterno Cip precedente all’intervento (UNI EN ISO 13786: 2008 ) o in alternativa va calcolata la temperatura operante estiva in accordo con la UNI 10375 e lo scarto in valore assoluto valutato in accordo con la norma UNI EN 15251 rispetto a una temperatura di riferimento (verificare in parallelo il rispetto di quanto prescritto dai criteri 2.3.5.2 e 2.3.5.7). ( requisito difficile ) 37 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 38. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Verifica: per dimostrare la conformità al il progettista deve presentare la relazione tecnica di cui al decreto ministeriale 26 giugno 2015 e l’Attestato di prestazione energetica (APE) dell’edificio ante e post operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili. La temperatura operante estiva (θo,t) si calcola secondo la procedura descritta dalla UNI 10375, con riferimento al giorno più caldo della stagione estiva (secondo UNI 10349 parte 2) e per l’ambiente dell’edificio destinato alla permanenza di persone ritenuto più sfavorevole. In alternativa i parametri sopra citati possono essere valutati con metodi di calcolo più accurati. Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico- ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale la conformità al criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal presente criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita. 38 SPECIFICHE TECNICHE PER EDIFICIO
  • 39. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto I criteri premianti mirano a stimolare una maggiore efficienza ambientale Capacità tecnica dei progettisti : Viene attribuito un punteggio premiante pari a .... alla proposta redatta da: - un professionista, esperto sugli aspetti energetici ed ambientali degli edifici, certificato da un organismo di valutazione della conformità secondo la norma internazionale ISO/IEC 17024 o equivalente ( Conformity assessment - General requirements for bodies operating certification of persons) , che applica uno dei protocolli di sostenibilità degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale (alcuni esempi di tali protocolli sono: Breeam, Casaclima, Itaca, Leed, Well); - una qualunque struttura di progettazione (come previsto dalle norme sugli appalti) al cui interno sia presente almeno un professionista di cui al punto precedente. CRITERI PREMIANTI 39
  • 40. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Verifica: le società di progettazione presentano il profilo curriculare dei professionisti di cui è composta e presentano i relativi attestati di certificazione in corso di validità, ovvero con i crediti di mantenimento professionale in regola. I singoli progettisti presentano il proprio c.v. e l’attestato di certificazione in corso di validità (con i crediti di mantenimento professionale in regola 40 CRITERI PREMIANTI
  • 41. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2.6.2 Miglioramento prestazionale del progetto Viene attribuito un punteggio premiante pari a… al progetto che prevede prestazioni superiori per alcuni o tutti i criteri di base descritti nel cap. 2 «criteri ambientali minimi». Tale punteggio sarà proporzionale al numero di criteri di base per cui è prevista una prestazione superiore. 41 CRITERI PREMIANTI
  • 42. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2.6.2 Miglioramento prestazionale del progetto Verifica: per dimostrare la conformità al criterio, il progettista deve presentare una relazione tecnica nella quale sia evidenziato il miglioramento prestazionale previsto rispetto alla situazione di base minima ed i risultati conseguibili. Qualora il progetto sia sottoposto ad una fase di verifica valida per la successiva certificazione dell’edificio secondo uno dei protocolli di sostenibilità energetico- ambientale degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale, la conformità al presente criterio può essere dimostrata se nella certificazione risultano soddisfatti tutti i requisiti riferibili alle prestazioni ambientali richiamate dal presente criterio. In tali casi il progettista è esonerato dalla presentazione della documentazione sopra indicata, ma è richiesta la presentazione degli elaborati e/o dei documenti previsti dallo specifico protocollo di certificazione di edilizia sostenibile perseguita. Se la stazione appaltante intende far certificare l’edificio secondo uno degli schemi prima citati, prima dell’apertura del cantiere, l’offerente comunica alla Stazione appaltante di quale sistema di certificazione intende avvalersi, e una volta avviato il processo di certificazione dovrà presentare la valutazione del progetto (design review) da parte dell’Ente di certificazione terzo soggetto alla verifica del raggiungimento dei requisiti richiesti. 42 CRITERI PREMIANTI
  • 43. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto 2.6.3 Sistema di monitoraggio dei consumi energetici Progetto di interventi di nuova costruzione , inclusi gli interventi di demolizione e ricostruzione e degli interventi di ristrutturazione importante di primo livello , riguardanti edifici e strutture non residenziali per ottimizzare l’uso dell’energia negli edifici, ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici e edilizi comunali, etc.), viene attribuito un punteggio premiante pari a… al che prevedono l’installazione e messa in servizio di un sistema di monitoraggio dei consumi energetici connesso al sistema per l’automazione il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici (BACS - Building Automation and Control System) corrispondente alla classe A come definita nella tabella 1 della norma UNI EN 15232 e successive modifiche o norma equivalente. 43 CRITERI PREMIANTI
  • 44. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Il sistema deve essere in grado di fornire informazioni agli occupanti e agli «energy manager» addetti alla gestione degli edifici, sull’uso dell’energia nell’edificio con dati in tempo reale ottenuti da sensori combinati aventi una frequenza di misurazione di almeno trenta minuti. Deve essere in grado di memorizzare il dato acquisito e monitorare, in modo distinto, i principali usi energetici presenti nell’edificio (almeno riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, altri usi elettrici) e, ove questo sia utile, effettuare una suddivisione dei consumi per zona (nel caso di riscaldamento e/o raffrescamento se è prevista una gestione distinta per zona). Il sistema deve fornire informazioni tali da consentire agli occupanti, ai manutentori e all’energy manager dell’edificio, di ottimizzare il riscaldamento, il raffreddamento, la produzione di acqua calda sanitaria l’illuminazione e gli altri usi elettrici per ogni zona dell’edificio. Il sistema deve consentire l’analisi e il controllo degli usi energetici, per zona, all’interno dell’edificio (riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, altri usi elettrici), l’ottimizzazione di tutti i parametri in base alle condizioni esterne e l’individuazione di possibili deviazioni dalle prestazioni previste dal progetto. 44 CRITERI PREMIANTI
  • 45. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Il sistema deve essere accompagnato da un piano di Misure e Verifiche, che individui tutte le grandezze da misurare in funzione della loro significatività e illustri la metodologia di analisi e correzione dei dati al fine di fornire informazioni a utenti e/o energy manager tali da consentire l’ottimizzazione della gestione energetica dell’edificio. 45 CRITERI PREMIANTI
  • 46. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto Verifica: il progettista deve compiere scelte tecniche che consentano di soddisfare il criterio e deve prescrivere che in fase di approvvigionamento l’appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza al criterio tramite la documentazione nel seguito indicata: - specifiche per il sistema di monitoraggio dei consumi energetici, comprese le informazioni sull’interfaccia utente; - piano di Misure e Verifiche in conformità con lo standard IPMVP (International Performance Measurement and Verification Protocol) ossia il protocollo internazionale di misura e verifica delle prestazioni. Tale documentazione dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato. Qualora, il committente non abbia richiesto un building energy management system-BEMS, tale requisito s’intende parimenti soddisfatto qualora sia stato comunque previsto e contrattualizzato un servizio per la gestione energetica efficiente dell’edificio 46 CRITERI PREMIANTI
  • 47. 4 giugno 2018Ing. Pasquale Capezzuto IL PRESENTE TESTO E' SOGGETTO ALLA TUTELA DELLE LEGGI IN MATERIA DI DIRITTI DI AUTORE E PROPRIETA' INTELLETTUALE. QUALSIASI RIPRODUZIONE DEL MATERIALE EFFETTUATA CON QUALSIASI MEZZO DOVRA' ESSERE AUTORIZZATA DALL'AUTORE ING. PASQUALE CAPEZZUTO 47