Come migliorare la visibilità del proprio sito web | Scopri i principali accorgimenti SEO on-page da tenere sempre presenti. I Social Network come strumento per la condivisione di Contenuti di Valore, in una corretta Strategia Web marketing.
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Social Network e Motori di Ricerca: come migliorare la SEO del proprio sito Web
1. Social Network e Motori di Ricerca
2015 October
Simona Bigazzi | it.linkedin.com/in/simonabigazzi | info@simonabigazzi.me
2. SIMONA BIGAZZI
Dott.ssa in Economia Aziendale
Mi occupo di #Digital #Marketing Strategy per le Imprese e sono Partner di
#Sintraconsulting da ormai 6 anni.
Product Manager di 1 MinuteSite
Consultant & E-commerce Manager Sintra Consulting
Project Manager QUID s.p.a.
Docente-Coach Web Marketing UniFi
CEO Azienda Agricola Bigazzi Luigino
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3. GLOSSARIO
+1 E’ il modo più immediato per far sapere che hai apprezzato un contenuto su Google+
Authorship Google Autorship consente di collegare i tuoi post al tuo profilo G+
CMS (Content Management System) Un Content Management System, in acronimo CMS,
letteralmente “sistema di gestione dei contenuti“, è uno strumento software installato su
un server web studiato per facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando l’
amministratore da conoscenze tecniche di programmazione.
CPL (Costo per Lead) Spesa che fa un inserzionista per ogni contatto generato dalla
pubblicità che ha messo online
CTR (Click-trought rate) In italiano “Percentuale di clic”: è un tasso che misura l’
efficacia di una campagna pubblicitaria online = Impressions/clic %
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4. GLOSSARIO
DEM (Direct Email Marketing) Invio di email massive che è atta a convogliare un messaggio
pubblicitario e spingere quindi al click l’utente con lo scopo di visitare la pagina di
atterraggio di un sito (landing page).
Engagement Coinvolgimento degli utenti, attirare l’attenzione e mantenere un rapporto con
loro
Feedback il significato letterale della traduzione dal termine inglese è retroazione,
ovvero l’effetto di un atto, di un comportamento, su colui che l’ha provocato. Nel
marketing e quindi nelle strategie aziendali di comunicazione attuare un feedback significa
più propriamente verificare e controllare i risultati ottenuti in seguito a scelte e
strategie specifiche
Follower Tutte le persone che ti seguono sul web
Hangouts Strumento di chat e videochiamata di Google+
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5. GLOSSARIO
Hashtag Parola o frase (senza spazi) preceduta dal simbolo # che aiuta le persone a trovare
e partecipare a conversazioni riguardanti un determinato argomento
Keywords advertising pubblicità collegata alle parole chiave, una sola parola chiave o un
gruppo di parole che gli utenti utilizzano per reperire contenuti attraverso i motori di
ricerca. Il circuito principale è Google AdWords
KPI (Key Performance Indicators) Rappresenta un obiettivo aziendale determinato da un
valore ben preciso
Landing page è una pagina web sulla quale «atterrano» i visitatori che cliccano su un
annuncio pubblicitario o, in generale, sull’anteprima di un contenuto. La pagina di
atterraggio è costruita con alcune accortezze che la rendono adatta a far compiere all’
utente un’azione particolare: compilare un form, prenotare un appuntamento...
Newsletter è uno degli strumenti più importanti dell’email marketing, consiste in una mail
inviata dall’azienda con cadenza regolare a un elenco di «abbonati».
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6. GLOSSARIO
PPC (Pay Per Click) Modalità di acquisto e pagamento della Pubblicità online, utilizzata
specialmente su AdWords
ROI (Return On Investiment) Indice di redditività del capitale investito, fondamentale nel
marketing
SEO (Search Engine Optimization) Attività per migliorare rilevazione, analisi e lettura del
sito web da parte dei motori di ricerca, per migliorare il posizionamento nella SERP
SERP (Search Engine Report Page) Pagina dei risultati del motore di ricerca
Social Network mette più in risalto le dinamiche di relazione, la rete di contatti e gli
scambi che avvengono in queste piattaforme
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7. GLOSSARIO
Social Media è un cappello più ampio con cui inseriamo non solo i social network, ma anche
blog, microblog, piattaforme di videosharing, forum ed altri siti
Storytelling Lo storytelling funziona in due sensi, verso noi stessi e verso ciò che sta
all’esterno: una particolare pratica che utilizziamo come strumento di esplorazione,
comprensione e relazione con se stessi; un mezzo di comunicazione che usiamo per
comunicarci e per relazionarci conl’Altro e per esplorare e comprendere gli eventi.
https://www.youtube.com/watch?v=8pLC68-WACY
Web Analytics La Web Analytics consiste nella misurazione, raccolta, analisi e reportistica
di dati Internet allo scopo di capire eottimizzare l’utilizzo del web. Si tratta
essenzialmente di un insieme di dati che vanno dal traffico web alle transazioni via
Internet, dalle performance del web server a studi di fruibilità, il tutto analizzato allo
scopo di aiutare la comprensione dell’esperienza online del visitatore.
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8. GLOSSARIO
Target il target è un bersaglio, da colpire. Nel marketing è il gruppo di persone che l’
azienda vuole raggiungere
Utenti Users in inglese; persone, navigatori, target e clienti
Yandex la società russa che possiede il più diffuso motore di ricerca in Russia
Yandex.ru in Russia supera di gran lunga Google
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9. Cosa offri ai tuoi clienti?
NON IMPORTA. BASTA.
Al centro dell’attenzione non ci sono più i tuoi
prodotti/servizi ma il tuo acquirente potenziale.
PERSONAS / TARGET
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10. Che differenza c’è tra target e personas?
Le personas fungono da utenti reali e rappresentano le
esigenze di un determinato target di persone.
E’ importante individuare le Personas per utilizzare il loro
“linguaggio naturale”.
Se chi arriverà sul tuo sito si troverà rappresentato saprà
che quella comunicazione è adatta a lui o a lei.
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11. C’E’ PERSONAS E PERSONAS
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fonte: http://www.ux-lady.com/diy-user-personas/
Le personas possono essere usate da
chiunque voglia comunicare direttamente
con un profilo specifico e per quel
profilo ha strutturato una particolare
offerta.
Ecco perché si chiamano anche “Buyer
Personas” perché è colui che
verosimilmente poi andrà ad acquistare
il tuo prodotto/servizio.
12. Profilo
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fonte: http://www.ux-lady.com/diy-user-personas/
Età
Sesso
Dove vive
Famiglia
Citazioni preferite
Interessi
Background
Occupazione
Formazione
Quanto Guadagna
Motivazioni all’
acquisto
Quali servizi comprerebbe?
Quali motivazioni personali
potrebbero spingerlo verso
il servizio che propongo?
Quali sono le leve di
acquisto/influenza su cui
posso puntare?
E’ un decisore,
influenzatore, un acquirente
o un utilizzatore?
13. Personalizzazione del Messaggio
Individuare le personas, dare loro dei nomi, una personalità
e magari anche una foto genera, infatti, empatia. Diventa
più facile e spontaneo comunicare in modo genuino e centrato
sul destinatario se le Personas hanno un volto, una storia,
delle abitudini. Se assomigliano a delle persone vere.
Le Personas ci permettono di rivolgere il nostro messaggio a
diversi segmenti del pubblico in modo personalizzato.
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14. Personalizzazione del Messaggio
La ‘persona’ non è audience targettizzata solo su dati
sociodemografici, ma è il profilo di un “consumatore
esatto”.
Realizzare un Sito web ed una campagna Social avendo ben
chiaro chi è il nostro ConsumAttore* ci da un vantaggio
competitivo notevole.
*Recenti studi dimostrano che il comportamento medio di un consumatore prima dell’acquisto è quello di
reperire informazioni sul prodotto/servizio attraverso i motori di ricerca. Le aziende che non hanno una
presenza online vengono automaticamente tagliate fuori dalla possibilità di intercettare eventuali bisogni,
dissensi o gestire situazioni di crisi.
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15. Social Network e Motori di Ricerca
Le moderne tecniche di Search Engine Optimization sono
sempre più legate ai social media.
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phoyo by: https://it.pinterest.com/pin/287174913715126050/
16. Social Network e Motori di Ricerca
Oggi quello che conta è quanto un contenuto generi
“condivisione”
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Ad ogni azione sociale
corrisponderà
un’acquisizione di valore
del contenuto
17. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
I BACKLINKS
sono ancora il # 1 segnale di ranking che Google utilizza.
Per ottenere il massimo valore dai link la nostra SEO on-
page deve essere SOLIDA.
Vediamo insieme le on-page SEO best practices
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18. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
TAG TITLE
Google da più peso alle
parole incluse nel titolo
della pagina.
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fonte: http://backlinko.com
Inserire la parola chiave principale
all'inizio del Tag Title
19. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
SEO-FRIENDLY URLS
Proprio come tag title e il contenuto, Google utilizza la
URL della pagina come un indizio per capire l’argomento
della pagina.
Creare URL brevi e convincenti che includano la parola
chiave di destinazione.
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fonte: http://backlinko.com
20. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
MULTIMEDIA
I file multimediali - immagini come, screenshot,
liste e video - aumentano la user interaction.
La UX e la UI stanno diventando sempre più
importanti per Google.
I file Multimediali aumentano anche il valore
percepito dei tuoi contenuti. Più alto valore
percepito = più link = più alto posizionamento.
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fonte: http://backlinko.com
21. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
OUTBOUND LINKS
Google vuole vederti come un membro attivo del web.
Il consiglio è includere almeno 2 link in uscita verso siti
autorevoli (blog più popolari, portali di notizie siti.edu e .gov)
in ogni paragrafo/post pubblicato.
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fonte: http://backlinko.com
22. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
PAROLA CHIAVE ALL’INIZIO DEL PARAGRAFO / POST
La Prominenza della parola chiave è il nuovo modo di valutare la
densità di parole chiave.
In altre parole, Google presta molta attenzione al DOVE una parola
chiave appare sulla pagina.
Prima la si scrive, più importante è secondo Google.
Inserisci la tua parola chiave di destinazione
nelle prime 100 parole dell’articolo.
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23. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
INCLUDERE LA PAROLA CHIAVE PRINCIPALE NEL TAG H1
La maggior parte delle piattaforme di blog (come Wordpress)
inserisce automaticamente il titolo del post sul blog in un tag H1.
Si può facilmente controllare cercando nel codice sorgente della
pagina.
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fonte: http://backlinko.com
24. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
VELOCITA’ DI SCARICAMENTO DELLA PAGINA
Il Page Speed è stato confermato da Google pubblicamente come uno
degli elementi chiave per la SEO.
Utilizzare lo strumento di Google Insights PageSpeed per capire la
velocità di caricamento del sito web.
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fonte: http://backlinko.com
25. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
UTILIZZARE I PULSANTI DI CONDIVISIONE
Più facilmente le persone riusciranno a condividere il tuo
articolo, più è probabile che lo facciano.
Assicurarsi che i bottoni di condivisione siano ben visibile sul
post del blog e sui paragrafi del sito.
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fonte: http://backlinko.com
26. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
PUBBLICA CONTENUTI RICCHI DI TESTO
Diversi studi di settore hanno dimostrato che pagine che contengono
un testo con più di 1500 parole si classificano significativamente
più in alto nella SERP di Google.
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fonte: http://backlinko.com
27. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
ABBASSARE LA FREQUENZA DI RIMBALZO
La frequenza di rimbalzo è uno degli indici che influenzano molto
negativamente la SEO della pagina.
Se Google vede che la gente rimbalza ed esce subito dalla tua
pagina, è un chiaro segno che non si è dato un risultato di qualità
per l’utente.
Per ridurre la frequenza di rimbalzo è consigliabile aggiungere
link interni all’inizio del contenuto.
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fonte: http://backlinko.com
28. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
LATENT SEMANTIC KEY
LSI (Latent Semantic Indexing) sono
quelle parole chiave che appaiono
comunemente insieme alla vostra
parola chiave di destinazione.
Potete inserirle nel testo della
pagina per “rafforzare” l’argomento
che state trattando.
Includi 1-2 parole chiave LSI in
ogni articolo.
Google ne sarà felice!
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fonte: http://backlinko.com
29. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
DWELL TIME
Come per la frequenza di rimbalzo, Google presta molta attenzione
al tempo in cui un navigatore rimane sulla pagina prima di premere
il tasto “indietro”.
Se cliccano su Indietro subito dopo l'atterraggio sulla pagina,
Google percepisce una bassa qualità.
È possibile aumentare il tempo di permanenza medio
scrivendo articoli lunghi, contenuti coinvolgenti e
magari inserendo un video nella pagina.
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fonte: http://backlinko.com
30. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
CONTENUTI A PORTATA DI CLICK
Per la maggior parte dei siti web la Home ha il Page Rank più alto.
Quanto più una pagina è “vicina” alla tua home page, più alto sarà
il valore in Google.
Così è consigliabile ridurre il numero di "click" dalla tua home
page a pagine che stai cercando di indicizzare.
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fonte: http://backlinko.com
31. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
RESPONSIVE
Un Sito Web Responsive è un sito
internet in grado di adattarsi
automaticamente alle dimensioni di ogni
dispositivo di visulizzazione: web, tv,
ipad, smartphone e altri apparecchi
mobili.
GOOGLE: “espanderemo il nostro uso del
mobile-friendly come fattore di
ranking.”
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32. SEO - PARTIRE SEMPRE DA UN SITO BEN OTTIMIZZATO
RESPONSIVE
Benefici SEO
in un sito responsivo i contenuti non sono duplicati, tutte
le modifiche SEO apportate alla versione desktop saranno
automaticamente applicate alla versione mobile
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33. SEO ONSITE - I PROBLEMI PIU’ DIFFUSI
Analisi Siti web dal 2013 al 2015:
● Il 78% dei problemi SEO dei siti web sono legati alle
immagini
● Il 29% delle pagine analizzate ha contenuti duplicati
● Il 34% delle pagine analizzate non ha la description
compilata
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fonte: raventools.com/
34. SEO ONSITE - I PROBLEMI PIU’ DIFFUSI
Problemi SEO con le immagini
● Il 22% dei siti non ha immagini
● Il 25% dei siti ha immagini senza l’attributo alt
compilato
● Il 53% dei siti non ha l’attributo title delle immagini
compilato
Un altro problema riguarda le immagini che non si vedono
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fonte: ravenools.com/
35. SEO ONSITE - I PROBLEMI PIU’ DIFFUSI
I contenuti sono duplicati:
● Duplicazione interna al sito
● Contenuti copiati da altri siti web
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fonte: ravenools.com/
La qualità dei contenuti è e rimane
uno dei fattori principali per il motore di ricerca
36. SEO ONSITE - I PROBLEMI PIU’ DIFFUSI
● l 34% delle pagine analizzate non ha la description compilata
● Il 61% delle description sono troppo lunghe o troppo corte
● Il 25% dei title delle pagine sono troppo corti o troppo lunghi
● Il 22% delle pagine ha il title duplicato
● Il 17% delle meta description è duplicato o troppo simile a
altri
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fonte: ravenools.com/
37. SEO ONSITE - I PROBLEMI PIU’ DIFFUSI
Una meta description ben realizzata può fare davvero la
differenza all’interno dei risultati dei motori di ricerca
(SERP).
I vantaggi, quindi, sono legati in maniera diretta al CTR
(Click-Through rate), ovvero alle conversioni che derivano
dalle impressioni
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38. SEO ONSITE - COME SI SCRIVE LA META DESCRIPTION
156 CARATTERI
il numero di caratteri ideale per la meta description vada dai 150 ai 16o caratteri
SCRIVIAMO IN MODO CHIARO E COINCISO
ogni volta che creiamo una meta description,mettiamoci nei panni dell’utente
NON USIAMO TROPPI TECNICISMI
scrivere con tono caldo, che accolga l’utente
CALL TO ACTION
Inserire una breve call-to-action (CTA) o una offerta nella parte finale della meta
description, è un ottimo metodo per far aumentare il click-through rate (CTR) e di
distinguersi dalla concorrenza.
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39. LA SEO NON SI FERMA AL SITO WEB
Per avere il massimo dei risultati bisogna integrare le
strategie di social media marketing con quelle di SEO.
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40. PERCHE’ UTILIZZARE I SOCIAL?
● generare traffico al sito internet
● ascoltare, conversare, dialogare con i
nostri clienti
● intervenire nel processo di acquisto
Aumentare la fiducia = aumentare le
vendite
● ampliare gli argomenti su una piattaforma
amplificata a costo zero
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41. PERCHE’ UTILIZZARE I SOCIAL?
Oltre il 70% dei navigatori controlla le recensioni sul
blog, forum e social prima dell’acquisto di prodotti e
servizi.
In Italia, 1 utente su 10 passa fino a 2 ore sui social con
scopi che vanno dal Business agli aspetti personali.
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42. COSA CERCANO I NAVIGATORI SUI SOCIAL?
Informazioni sui prodotti e
servizi ma sopratutto qualcosa
che, per loro, sia di interesse
e ce gli garantisca una certa
forma di valore non solo
commerciale: coupon, sconti,
guide utili, tutorial, studi di
settore.
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I social NON devono essere
delle vetrine utili a
“bombardare” gli utenti con
info commerciali.
43. QUALI SOCIAL SCEGLIERE
Partiamo da come misurare i social network: uno dei fattori più
importanti per le aziende, in una campagna di “social media”, è
riuscire a capire, se tale attività comunicativa ha portato a delle
conversioni o altri vantaggi per l’azienda.
● Conversion Rate
● Amplification Rate
● Applause Rate
● Economic Value
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44. VANTAGGI:
● Bacino di utenza molto sviluppato in tutto il mondo; quindi i
nostri utenti conoscono la piattaforma
● Piattaforma per fare branding, engagement e ricevere feedback
● Gratuito nelle funzioni “social”
● Servizio PPC con costi molto contenuti per ampliare la community
della propria fanpage aziendale in breve tempo
● Strumenti di analisi dati molto sviluppati con Facebook Insignt
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45. SVANTAGGI:
● Durata dei contenuti limitata perché quello che posto oggi
domani sparirà sotto il flusso naturale di notizie nelle varie
bacheche
● La promozione aziendale si mescola con tutti i messaggi
personali dei vari iscritti
● Possibilità di essere bannati o di perdere la pagina aziendale
dopo segnalazioni da parte degli utenti.
Difficoltà di portare le proprie ragioni e chiedere la ri-
apertura
Questo è il motivo per cui è sconsigliato avere solo facebook come presenza sul web.
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46. La promozione può essere supportata dal passaparola spontaneo degli
utenti, stimolato attraverso alcuni semplici accorgimenti.
“Condividi” > inseriamo dei contenuti di qualità che l’utente sia
ben disposto a condividere!
Inseriamo di fianco all’articolo sul sito strumenti per facilitarne
la condivisione.
Inserire il link o il bottoncino in ogni contenuto pubblicato sui
vostri siti equivale ad un canale aggiuntivo di comunicazione, a
costo ZERO.
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47. PUBBLICITA’
Creare una campagna pubblicitaria in FB è semplice e alla portata di
chiunque. Serve una carta di Credito.
L’obiettivo di FB è innovare e trasformare il mondo della pubblicità
online traghettandolo verso la nuova frontiera del “social
advertising”
Nel momento in cui un utente diventa fan di una pagina e questa è l’
oggetto di una campagna pubblicitaria, l’utente può apparire vicino
all’inserzione come Testimonial.
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Se l’obiettivo è coinvolgere una
community > link dentro FB
Se l’obiettivo è generare una
vendita > link al Sito
48. EDGE RANK
l’algoritmo del social network che determina quali siano le notizie
più rilevanti per singolo utente.
Come si determina l’Edgerank? Questo algoritmo si basa su tre
parametri:
Affinity Score | Edge Weight | Time Decay
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49. Gianni, quasi ogni giorno, scrive sulla bacheca del suo amico Mario
e riceve dallo stesso dei commenti. Oltre che con Mario, Gianni,
una volta al mese, interagisce con Luisa.
In questo caso l’Edge Rank stabilirà che, ogni
qualvolta Mario pubblicherà qualcosa, questa sarà
visibile anche nella bacheca di Gianni premiando
la loro più alta “affinità; mentre i contenuti di
Luisa saranno pubblicati solo in minima
percentuale sulla bacheca di Gianni data la bassa
interazione fra i due.
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50. AFFINITY SCORE
Questo fattore viene determinato dal “grado di interazione” fra due
o più utenti nella piattaforma.
Più alto sarà questo indice, più frequenti saranno i contenuti che
verranno visualizzati reciprocalmente nel flusso delle bacheche
personali.
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51. AFFINITY SCORE
L’Affinity Score è unidirezionale quindi, riprendendo l’esempio
precedente: se Gianni fosse molto attivo su ogni post di Mario
mentre il secondo indifferente agli elementi di Gianni,
probabilmente l’Edge Rank capirebbe che per Gianni, Mario, è molto
importante ma non l’inverso.
In questo caso quindi i contenuti di Mario sarebbero sempre presenti
sulla bacheca di Gianni ma non sarebbe garantita la condizione
inversa.
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52. AFFINITY SCORE
Ma come fa Facebook a definire questo indice di affinità?
Calcola le azioni “Esplicite” compiute da un utente; cioè tutte
quelle azioni di gradimento come gli “I Like”, le “condivisioni” o
attraverso i commenti ad un elemento pubblicato o azioni di tag.
Anche se un utente fosse molto interessato ai contenuti di un altro
e li consulta continuamente, ma non compie alcuna azione, l’affinità
non aumenterebbe.
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53. EDGE WEIGHT
Questo fattore considera il peso di un interazione. Ogni azione,
secondo le valutazioni dell’algoritmo, ha un “valore” differente in
base allo sforzo per l’interazione stessa.
Secondo Facebook c’è maggiore coinvolgimento quando qualcuno
inserisce un commento rispetto ad un mero “I Like” o “share”.
Quindi, se volessimo che la nostra fanpage abbia sempre un’
esposizione ottimale, nelle bacheche dei nostri fans, dovremmo
incentivare i commenti rispetto ad ottenere solamente un gradimento.
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54. TIME DECAY
Il terzo parametro considerato dall’algoritmo di Facebook è il tempo
di decadimento.
Riprendendo l’esempio precedente se Gianni e Mario hanno interagito,
in modo costante, per dei mesi, avranno un alta considerazione da
parte dell’algoritmo e, ogni loro contenuto pubblicato, sarà
visibile nella bacheca dell’amico.
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55. TIME DECAY
Ma, se gli stessi, per un mese, non hanno altre interazioni, la loro
“relazione” sociale inizia ad avere un peso inferiore. Cosicchè
anche i contenuti pubblicati da uno o dall’altro non compariranno
sempre nelle bacheche dell’amico.
Dopo queste considerazioni possiamo capire l’importanza di avere una
“community attiva” nella nostra fanpage; solamente incentivando le
interazioni avremo un esposizione ottimale nelle bacheche dei nostri
fans evitando così di dover utilizzare i servizi sponsorizzati
proposti dalla piattaforma.
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56. HASHTAG
Gli hashtag “#” sono stati, per anni, la prerogativa di social
network come Twitter o Instagram, cosicchè, dopo che la piattaforma
di Zuckenberg, ha acquisito il secondo, si è resa conto della
potenzialità di questo indicatore.
Le parole che seguono il simbolo (#) serviranno ad identificare un
argomento di un post o elemento pubblicato, creando
così un collegamento naturale a tutti gli altri
elementi che parlano dello stesso argomento o di un
argomento correlato.
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57. #1 – Espandere il pubblico
Il lavoro determinante degli hashtag è quello di identificare gli
argomenti, permettendo, a chi interessato, di trovare in modo
semplice e intuitivo, tutti i post che ne parlano ed interagire con
gli altri utenti che magari non avevamo mai sentito o conosciuto.
In questo modo potremo raggiungere anche gli utenti che, non avendo
potuto vedere il nostro post, perchè non inclusi negli amici o fan
delle nostre pagine, risultino interessati a quanto pubblicato.
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58. #2 – Diffusione del brand
Per un’azienda o società che si è posizionata sul web, un aspetto da
non sottovalutare è la “brand reputation”, cioè quello che pensa la
rete. Usando gli hashtag, per un servizio o prodotto, si possono
monitorare le conversazioni “attive” e a porre rimedio, nel caso di
commenti negativi.
Utilizzare sempre la regola del 80-20%. Ogni 10 post che andremo a
pubblicare l’80% dovrà essere di natura informativa e solo il 20% di
natura commerciale.
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59. #3 - Promuovere eventi e promozioni speciali
Gli hashtag possono diventare uno strumento interessante anche per
eventi e promozioni speciali.
In questo caso potrebbe avere un senso utilizzare lo stesso hashtag
su tutte le piattaforme che sfruttiamo. Se, ad esempio,
utilizzassimo l’hashtag “#convegnoseo2015” per il nostro evento
dedicato al web marketing, riproporre lo stesso hashtag su tutte le
piattaforme permetterebbe ai nostri “fans, followers o cerchie” di
seguire tutti gli aggiornamenti del convegno “live” sulle diverse
piattaforme.
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60. Micro aggiornamenti, cinguettii in 140 caratteri
“che cosa sta succedendo?”
Principali funzionalità: postare aggiornamenti, seguire ed essere
seguiti
Per una PMI: permette di diffondere in modo veloce offerte e
promozioni, rilanciare contenuti
● Per cominciare: seguire persone “attive”
● Per migliorare: curare la descrizione del profilo, inserire il
link azienda usare gli hashtag #
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61. Inviare brevi aggiornamenti che rispondono alla domanda “cosa sta
succedendo?”, o meglio “cosa ti passa per la testa?”
Dai una rapida occhiata a ciò che hai scritto e facendo del tuo
meglio taglia un po’ qua e la senza cambiare il senso
“@” > risposta ad una persona
“RT” > Inoltra delle email per capirsi
“RT” + “@” > questo è un buon contenuto per te!
“#” > hashtag utilizzati per facilitare la ricerca degli argomenti
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62. C’è un modo giusto per usare twitter?
Come le altre piattaforme di Social Netwok twitter può essere usato:
• per tenerti in contatto con persone che già conosci
• per conoscere altre persone che hanno i tuoi stessi interessi
• farsi pubblicità
• seguire celebrità
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63. Vantaggi:
• Comunicazione rapida, immediata e di grande vitalità
• Network perfetto per essere usato via “mobile” e per conversare
“live”
Svantaggi:
• Troppo volatile. Il tweet in pochi secondi scompare
• Di nicchia
• Disequilibrio tra “followers” e “following”
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64. Vantaggi:
• Comunicazione rapida, immediata e di grande vitalità
• Network perfetto per essere usato via “mobile” e per conversare
“live”
Svantaggi:
• Troppo volatile. Il tweet in pochi secondi scompare
• Di nicchia
• Disequilibrio tra “followers” e “following”
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65. E’ il social network di Google
Nel primo periodo Google+ ha avuto un periodo di
sottomissione a Facebook e gli altri social già consolidati,
anche se, è adesso il secondo social network più usato al
mondo con 500 milioni di utenti attivi.
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Google+
66. Il successo di Google+ risiede nell’interazione con gli
altri prodotti google.
La possibilità di utilizzare, con un singolo account, tutte
le piattaforme ha creato i presupposti di successo per il
network
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Google+
67. Il successo di Google+ risiede nell’interazione con gli
altri prodotti google.
La possibilità di utilizzare, con un singolo account, tutte
le piattaforme ha creato i presupposti di successo per il
network
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Google+
68. Vantaggi:
Chi ci inserisce in una sua cerchia vede tutti i nostri post
non essendoci un algoritmo come “Edge Rank” che faccia da
filtro.
A livello SEO i collegamenti, le condivisioni e le
preferenze compaiono direttamente nella SERP.
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Google+
69. Vantaggi:
Google+ aiuta il ranking del nostro sito aziendale.
La link popularity ottenuta attraverso i link inseriti nei
contenuti di Google+ aiutano in modo concreto anche il
ranking del sito aziendale.
*da qualche tempo i risultati di facebook non sono più
presenti nella serp
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Google+
70. Vantaggi:
● C’è la possibilità di suddividere i contenuti a livello
di cerchia
● Si integra alla perfezione con YouTube, Gmail...
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Google+
71. Svantaggi:
● In Italia ancora poco diffuso
● Complesso nelle sue funzioni di base
● Le cerchie non sono reciproche e nel breve periodo non si
hanno molte interazioni
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Google+
72. POTENZIALITA’ di Google+
La caratteristica che più fa differire Google plus, dagli
altri social, è la possibilità di poter segmentare il
proprio pubblico in cerchie profilate.
Grazie alle cerchie potremo definire, in modo proficuo,
diverse comunicazioni in base ai diversi segmenti profilati.
Mai più contenuti “generalisti” ma elementi studiati
per la singola cerchia di interesse.
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Google+
73. Le pagine aziendali su Google Plus
=
Ranking del nostro sito!
Creare una nuova pagina aziendale su Google Plus è molto
semplice, basterà cliccare sul menu in alto del profilo
personale a sinistra, scegliere “pagine” e poi “nuova
pagina”.
Arriveremo poi ad una schermata che ci permetterà di
scegliere la categoria maggiormente adatta al nostro
business.
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Google+
74. Scelta la categoria dovremo decidere il nome della pagina;
questa scelta è molto importante perchè, oltre a farci
riconoscere, definirà il “title” che verrà pescato dalle
Serp di Google.
Si consiglia, senza esagerare, di inserire eventualmente una
o più parole chiavi inerenti al nostro business.
Oltre al nome, in questa fase, dovremo inserire il link al
nostro sito internet e iniziare la link popularity su
Google+.
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Google+
75. La compilazione dello slogan (motto), in cui vi si chiede di
inserire10 parole che ci descrivano, è molto importante
perchè, Google, la identificherà come fosse la nostra “meta
description”; quindi da evitare l’inserimento di parole
chiavi asettiche.
Le keywords devono essere contestualizzate come si farebbe
per l’ottimizzazione del sito internet.
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Google+
76. Una volta creata la pagina non ci rimane che un ultimo
passaggio molto importante, cioè quello di collegarla al
nostro sito internet.
Questo passaggio è fondamentale per far si che, quando
qualcuno ricercherà la nostra azienda veda, in modo molto
ben marcato, nelle Serp, anche i post di Google+.
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Google+
77. Nel caso che la nostra pagina, sia stata creata con
categoria “local”, attraverso Google+, riusciremo ad essere
maggiormente incisivi anche nelle serp geolocalizzate
collegando la pagina alle Google Maps, con tutti i vantaggi
del caso.
Cosichè, un navigatore, che ci trova, tramite le mappe di
Google, avrà molte più informazioni supplementari sulla
nostra azienda.
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Google+
78. Porsi degli OBIETTIVI chiari e misurabili.
Individuare il proprio pubblico:
● Target
● Personas
● Linguaggio Naturale
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Come si prepara una strategia integrata sul WEB?
79. Si parte sempre dal sito, il fulcro della attività di
Promozione e Marketing online.
● E’ adatto alle nostre esigenze?
● Ha un codice pulito?
● E’ responsivo?
● E’ ottimizzato?
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Come si prepara una strategia integrata sul WEB?
80. Creare profili Social, da non abbandonare dopo una
settimana:
● b2c
Facebook
Google+
● b2b
Google+
Linkedin
(twitter)
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Come si prepara una strategia integrata sul WEB?
81. Preparare un piano editoriale di almeno 3 mesi:
● individuare gli argomenti
● individuare il nostro pubblico
● individuare le parole chiave da utilizzare
- scrivo sul sito
- condivido sui social con post diversi in base al
pubblico a cui mi sto riferendo
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Come si prepara una strategia integrata sul WEB?
82. Monitoraggio, riflessione, correzione:
● Utilizzare google analytics
● Controllare Google Search Console
● Attuare piccole misure correttive e verificare
● Fare A/B Test
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Come si prepara una strategia integrata sul WEB?