3. 2
Focus
Start-up e PMI Innovative
Patent Box
Credito d'imposta per la Ricerca e Sviluppo
Decreto legislativo sull'internazionalizzazione delle imprese
5. 4
Start up e PMI innovative
Decreto Legge 2012, n. 79,
convertito nella Legge 2012, n. 221
e successive modifiche
Decreto Legge 24 gennaio 2015 n. 3, convertito con
modificazioni dalla Legge 24 marzo 2015, n. 33
START-UP INNOVATIVA
PMI INNOVATIVA
6. 5
PMI Innovative vs start up innovative
A prescindere dal livello di maturazione
Dipendenti: < 250
Fatturato: ≤ 50 M Euro
Tot Bilancio: ≤ 43 M Euro
Parametri
dimensionali
UE x PMI
A prescindere dall'oggetto sociale
A prescindere dalla data di costituzione
7. 6
PMI Innovative
Requisiti
1 Costituite sotto forma di società di capitali
2
Rispettare i parametri dimensionali UE
(ricavi ≤ €50 milioni, occupazione < 250 unità)
3 Residenza in Italia o UE/SEE (filiale in ITA)
4 Ultimo bilancio sottoposto a revisione
5 Azioni non quotate (mercati regolamentati)
6
Non iscritte alla sezione speciale delle start-up
innovative
Possesso di almeno due tra i seguenti
requisiti (attestanti la capacità di
innovazione)
Effettuazione di spese in ricerca e sviluppo
pari o superiori al 3% del maggior valore tra
fatturato e costo di produzione
Impiego di personale altamente qualificato
pari almeno ad 1/5 della forza lavoro
complessiva in possesso di dottorato di ricerca
o 1/3 in possesso di laurea magistrale
Titolare, depositaria o licenziataria di almeno
un brevetto o software registrato
Le PMI innovative sono iscritte in un'apposita
sezione del Registro delle imprese e
usufruiscono della disciplina già prevista per
le start-up innovative, fatta eccezione per le
disposizioni relative al fallimento e al mercato
del lavoro
8. 7
PMI Innovative/start up innovative: Semplificazioni/Agevolazioni/Incentivi
Agevolazioni fiscali per gli investitori
■ Detrazione dall’imposta lorda del 19% della
somma investita nel capitale sociale di una o più
start-up innovative. Investimento massimo
500.000 Euro per singolo periodo d'imposta
■ Il 20% della somma investita nel capitale sociale
di una o più start up innovative non concorre alla
formazione del reddito. L'investimento massimo
agevolabile è di 1.800.000 Euro
■ In caso di parziale o totale incapienza
dell’imposta lorda di periodo, l’eccedenza non
può generare una perdita fiscale e, pertanto:
– è trasferibile alla fiscal unit (in caso di
consolidato); o
– è riportabile come eccedenza deducibile nei
periodi d’imposta successivi, ma non oltre il
terzo
Agevolazioni
fiscali
Start-up/
PMI
InvestitoriDipendenti
9. 8
PMI Innovative/start up innovative: Semplificazioni/Agevolazioni/Incentivi
Agevolazioni fiscali per la società e per i
dipendenti
■ Non si applica il regime delle società di comodo
o delle società in perdita sistemica
■ La start-up può remunerare i propri dipendenti
con strumenti di partecipazione al capitale
sociale (come le stock option), e i fornitori di
servizi esterni attraverso schemi work for equity
■ Il regime che si applica a questi strumenti è
particolarmente vantaggioso, poiché prevede la
totale esenzione fiscale e contributiva dei
redditi derivanti dall'assegnazione di tali
strumenti
Agevolazioni
fiscali
Start-up/
PMI
InvestitoriDipendenti
10. 9
Start up innovative vs PMI Innovative
REQUISITI
Fonte: http://startup.registroimprese.it
START-UP INNOVATIVE
(art. 25, commi 2 e 3, DL 179/2012)
PMI INNOVATIVE
(art. 4, comma 1, DL 3/2015)
Società di capitali, costituita
anche in forma cooperativa
Sì Sì
Non quotata Sì
Sì, ma può quotarsi su una piattaforma multilaterale di
negoziazione
Residente in Italia o in Paese Ue
ma con sede o filiale in Italia
Sì Sì
Delimitazioni temporali
Nuova o attiva da meno di 5 anni + regime speciale per
le società costituite da meno di 4 anni dall'entrata in
vigore del DL 179/2012
Non ci sono delimitazioni temporali, ma dev'essere in
possesso di almeno un bilancio certificato, quindi non si
applica a società neo costituite
Delimitazioni dimensionali Meno di 5 milioni di fatturato annuo
PMI ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE
(meno di 250 dipendenti, fatturato annuo ≤ a 50 milioni,
attivo dello stato patrimoniale ≤ a 43 milioni)
Divieto di distribuzione degli utili Si No
Delimitazioni nell'oggetto sociale
Deve afferire alla produzione, sviluppo e
commercializzazione di beni o servizi innovativi ad alto
valore tecnologico
No
Criteri opzionali per rilevare il
carattere di innovazione
tecnologica
Almeno 1 su 3 di:
■ 15% del maggiore tra costi e valore totale della
produzione riguarda attività di ricerca e sviluppo
■ team formato per 2/3 da personale in possesso di
laurea magistrale; oppure per 1/3 da dottorandi,
dottori di ricerca o laureati con 3 anni di esperienza
in attività di ricerca certificata
■ depositaria o licenziataria di privativa industriale,
oppure titolare di software registrato
Almeno 2 su 3 di:
■ 3% del maggiore tra costi e valore totale della
produzione riguarda attività di ricerca e sviluppo
■ team formato per 1/3 da personale in possesso di
laurea magistrale; oppure per 1/5 da dottorandi,
dottori di ricerca o laureati con 3 anni di esperienza
in attività di ricerca certificata
■ depositaria o licenziataria di privativa industriale,
oppure titolare di software registrato
11. 10
Start up innovative
Le start up con una compagine societaria a
prevalenza femminile sono il 13%
Le start up con una compagine societaria a
prevalenza giovanile (under 35) sono il 24%
Sul totale nazionale, il 73% svolge attività di
servizi, di cui il 30% è dedicato alla
Produzione SW e consulenza informatica
ed il 20% alla Ricerca scientifica e sviluppo
Dati forniti dal sito Registro Imprese.it al 15 ottobre 2015
Le start up con dipendenti impiegano
complessivamente 3.924 persone
132
62
99
129
274
30
109
545
356
459
1024
323
278 209
220
19
167
76
182
12
≤30 30-90 90-150 150-250 >250Legenda:
TOTALE: 4.705
12. 11
PMI Innovative
Regione Numero società
Abruzzo 1
Campania 4
Emilia Romagna 3
Friuli Venezia Giulia 8
Lazio 3
Liguria 2
Lombardia 13
Marche 4
Piemonte 3
Puglia 4
Sardegna 1
Sicilia 1
Toscana 4
Valle d'Aosta 1
Veneto 2
ITALIA 54
14. 13
Patent Box: Generalità
Si tratta di un sistema opzionale di
tassazione agevolata dei redditi derivanti
dall’utilizzo diretto o indiretto di talune
tipologie di beni immateriali produttivi
(brevetti, know-how, disegni e modelli,
marchi, ecc. …)
Riferimenti normativi:
■ Legge di stabilità 2015 (legge
23.12.2014, n. 190), art. 1, commi da 37
a 45
■ Decreto “investment compact” (D.L.
24.01.2015, n. 3)
■ Decreto attuativo e Relazione illustrativa
pubblicati il 30 luglio 2015
■ Provvedimento del Direttore dell'Agenzia
delle Entrate in via di emanazione
15. 14
Patent Box: Presupposti oggettivi
Sono agevolabili i redditi derivanti dall’utilizzo diretto o indiretto di:
■ Software protetto da copyright
■ Brevetti industriali
■ Marchi di impresa registrati o in corso di registrazione
■ Disegni e modelli giuridicamente tutelabili
■ Processi, formule e informazioni relativi ad esperienze
acquisite nel campo industriale, commerciale o
scientifico (know-how tecnico), giuridicamente tutelabili
16. 15
Patent Box: Finalità ed Obiettivi
Obiettivi
Finalità
a. Incentivare il mantenimento in Italia dei beni
immateriali ivi esistenti, evitandone la
delocalizzazione verso Paesi con fiscalità
agevolata
b. Incentivare il rientro dei beni immateriali
attualmente all'estero da parte delle imprese
italiane e la collocazione in Italia da parte di
quelle straniere
c. In generale, favorire gli investimenti in
attività di ricerca e sviluppo
■ Sviluppare la crescita del Paese e
renderlo più attrattivo
■ Esperienza già maturata in alcuni Paesi
europei, ove è stata applicata la
riduzione delle imposte in coerenza con
uno standard internazionale condiviso
17. 16
Patent Box: Decorrenza e requisiti soggettivi
■ L’adesione al regime di patent box ha carattere opzionale
■ Una volta esercitata, è irrevocabile per la durata di cinque esercizi
■ Decorrenza: dal periodo di imposta “successivo a quello in corso al
31/12/2014”
■ Possono optare per il regime di patent box:
– tutti i soggetti titolari di redditi di impresa residenti in Italia
(imprese individuali, società di persone, società di capitali …)
– società ed enti non residenti di ogni tipo, a condizione di essere
residenti in un Paese con il quale:
a) è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e
b) lo scambio di informazioni è effettivo
19. 18
Patent Box: Qualificazione dell'agevolazione
Reddito
Complessivo
% reddito
escluso da
imposizione
% Esclusione Periodo
30% 2015
40% 2016
50% 2017
Procedura
di
determinazione
20. 19
Patent Box: Qualificazione dell'agevolazione
Reddito
Complessivo
DIRETTO
Concessione in uso (Royalties)
Reddito derivante
dall'utilizzo
di beni immateriali
Contributo economico(*)
Ruling obbligatorio
INDIRETTO
Ruling facoltativo
in caso di transazioni
infragruppo
A terzi Gruppo
(*) Il contributo del bene immateriale alla produzione del reddito complessivo
21. 20
Patent Box: Modalità applicative
La procedura di ruling
Istanza
dell'impresa
(filing)
Entro 30 giorni
Invito a comparire
dell'Agenzia
Sottoscrizione
dell'accordo
(validità 5 anni)
Mancato
raggiungimento
dell'accordo
L’Agenzia Entrate:
■ riscontra la completezza delle
informazioni fornite
■ valuta l’ammissibilità dell’istanza
Entro 180 giorni
Contraddittorio in più incontri.
Eventuale richiesta di ulteriore
documentazione. Effettuazione di
accessi presso i locali dell’impresa, per
acquisire diretta cognizione dei fatti ed
elementi informativi utili ai fini istruttori
N.B.:per Microimprese e PMI è prevista una procedura di ruling per la determinazione del contributo economico attraverso
modalità semplificate da stabilire con Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate
22. 21
Patent Box: Qualificazione dell'agevolazione (Plusvalenze)
Detassazione integrale della plusvalenza
90% del corrispettivo derivante dalla cessione è reinvestito prima della chiusura
del secondo periodo d'imposta successivo nella manutenzione o nello sviluppo di
altri beni immateriali
Ruling facoltativo in caso di transazioni infragruppo
23. 22
Patent Box: Qualificazione dell'agevolazione (quota di reddito agevolabile)
Reddito derivante
dall'utilizzo
di beni immateriali
Costi R&D qualificati
Costi R&D complessivi (50%)
Reddito
agevolabile
Utilizzo
diretto
Utilizzo
indiretto
(Ricavi IP – Costi IP) (Royalties – Costi diretti/indiretti)
■ La quota di reddito agevolabile è determinata per ciascun bene immateriale
■ Tracciabilità delle spese per R&D: dovrà risultare da strumenti contabili/gestionali o
extracontabili
IP: Intellectual Property
24. 23
Patent Box: Determinazione della quota di reddito agevolabile
Costi R&D
qualificati
Costi
complessivi
Il totale dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell’anno
(direttamente o in outsourcing a terzi indipendenti) e
rilevanti ai fini fiscali per il mantenimento, l’accrescimento e
lo sviluppo del bene immateriale
Il totale dei costi complessivi rilevanti ai fini fiscali sostenuti
per il mantenimento, l'accrescimento e lo sviluppo del bene
immateriale
I costi R&D qualificati possono essere maggiorati:
■ dei costi sostenuti per l’acquisizione del bene
immateriale o
■ dei costi derivanti da contratti di ricerca stipulati con parti
correlate
(ma soltanto nei limiti del 30% dei costi qualificati)
25. 24
Patent box: Qualificazione dell'agevolazione (quota di reddito agevolabile)
■ Ricerca di base/fondamentale volta ad acquisire nuove
conoscenze
■ Ricerca applicata per sviluppo nuovi prodotti o servizi,
per miglioramento di prodotti e servizi già esistenti
■ Costruzione di campioni, prototipi e progetti pilota
■ Attività di design e progettazione
■ Attività di sviluppo e di supporto/mantenimento dei
marchi
■ Realizzazione di software protetto da copyright
Costi
Qualificati
26. 25
Patent box: Qualificazione dell'agevolazione (quota di reddito agevolabile)
■ Interessi passivi
■ Spese relative agli immobili
■ Qualsiasi costo non direttamente legato al bene immateriale
Costi
esclusi
Modalità di
computo del
rapporto nel
corso dei periodi
di efficacia
dell'agevolazione
Costi
infragruppo
Presumibilmente considerati integralmente come “Costi Qualificati”
quando derivano da:
■ riaddebito in assenza di mark-up (“pass through costs”)
■ accordi di ripartizione dei costi
Nel limite massimo del 30% dei “Costi Qualificati” quando derivano
da costi di R&D acquistati da altre società del gruppo (Contract R&D)
■ Approccio cumulativo su più anni
27. 26
Patent box: Qualificazione dell'agevolazione (quota di reddito agevolabile)
Calcolo dei redditi
derivanti dall'utilizzo dei
beni immateriali in base ai
criteri descritti nelle slide
precedenti (sfruttamento
diretto oppure royalty da
terzi/infragruppo)
Determinazione del
coefficiente agevolativo
Moltiplicando il
coefficiente di cui al
punto 2, per i ricavi di
cui al punto 1 si ottiene
la quota di reddito che
potrà beneficiare
dell'esenzione
Il reddito così ottenuto
potrà essere non tassato
nella misura del 50%.
Per i primi due anni 2015
e 2016 la misura di esen-
zione sarà pari rispettiva-
mente al 30% e al 40%
Quantificazione
reddito
agevolabile
Determinazione
del reddito
agevolabile
Calcolo
coefficiente di
agevolazione
effettiva
Variazione in
diminuzione in
sede di
conteggio
imposte
29. 28
Credito d'imposta R&D
Legge 23 dicembre 2013, n. 145, art. 3
Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, comma 35
Decreto attuativo del 27 maggio 2015
30. 29
Credito d'imposta R&D
R&S
Sostenere gli
investimenti in
Ricerca e Sviluppo
Incentivare e
sostenere la
crescita
dell'occupazione
Favorire la
collaborazione
tra Università e
Imprese
Le finalità
31. 30
Credito d'imposta R&D
Il credito d'imposta è previsto nella misura del 25% delle spese R&D sostenute in eccedenza
rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio 2012-2014
Per i costi connessi al personale altamente qualificato impiegato
in attività di R&S e i costi della ricerca svolta con università,
organismi di ricerca, altre imprese (comprese start-up
innovative), il credito d'imposta è maggiorato al 50%
L'arco temporale di fruizione del beneficio è esteso a 5 anni
(2015-2019). La media annuale di riferimento per il calcolo
dell'eccedenza rimane ferma al 2012-2014
Il credito d'imposta è riconosciuto fino a un massimo annuale di EUR 5 mln per ciascun
beneficiario
Le spese annuali per attività di ricerca e sviluppo devono essere almeno pari a EUR 30K
Possono beneficiarne tutte le imprese, indipendentemente dal fatturato
Per le imprese in attività da meno di tre periodi di imposta la media degli investimenti in R&S
è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione
32. 31
Credito d'imposta R&D
Le ATTIVITÀ R&D ammissibili:
■ lavori sperimentali e teorici svolti sui fondamenti di fenomeni e
fatti osservabili
■ ricerca pianificata o indagini critiche miranti alla realizzazione
di nuovi prodotti
■ attività volte alla realizzazione di piani, progetti o disegni per
prodotti o altre attività destinate alla definizione concettuale,
alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti,
processi o servizi
I COSTI eleggibili al credito d'imposta:
a. personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo (50%)
b. quote di ammortamento delle spese legate a strumenti ed attrezzature di laboratorio (25%)
c. costi per collaborazioni con Università ed organismi di ricerca e start up innovative (50%)
d. competenze tecniche e privative industriali (25%)
33. 32
Credito d'imposta R&D
Adempimenti
■ Indicazione nella dichiarazione dei redditi
■ Presentazione di una istanza telematica da predisporre secondo modalità e
tempistiche definite dal MISE
■ Certificazione del credito mediante un’attestazione da allegare al bilancio,
redatta dal collegio sindacale o dal revisore
Utilizzo
■ In compensazione tramite F24 a partire dal primo giorno successivo al periodo
di imposta per il quale si richiede il credito di imposta
■ Debiti compensabili: IRES, IRAP, IVA, contributi previdenziali
35. 34
Sostegno
all'internazionalizzazione
delle imprese
Quadro più certo e
trasparente per gli
investitori
Riduzione degli
adempimenti
Decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese
D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 147
entrato in vigore il 7 ottobre 2015
Le finalità
36. 35
■ L'interpello per le società che effettuano nuovi
investimenti
■ Le novità sul ruling internazionale
■ Italia vs Europa: fiscalità a confronto
Decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese
37. 36
L’interpello per le società che effettuano nuovi investimenti
■ Obiettivo dare maggiore certezza agli investitori
■ Presentazione di un'istanza preventiva di interpello illustrando
all'Agenzia delle Entrate il piano di investimento che intendono
attuare, chiedendo, di fatto, un parere circa la fattibilità, da un
punto di vista fiscale, dell'operazione
Certezza degli investimenti
Business plan
Tempistiche e modalità
38. 37
L’interpello per le società che effettuano nuovi investimenti
Certezza degli investimenti
Business plan
Tempistiche e modalità
■ L'investitore dovrà presentare un business plan nel quale devono
essere descritti:
– l'ammontare dell'investimento
– i tempi e le modalità di realizzazione dello stesso
– l'incremento occupazionale e
– i riflessi, anche in termini quantitativi, che l'investimento ha sul
sistema fiscale italiano
39. 38
L’interpello per le società che effettuano nuovi investimenti
Certezza degli investimenti
Business plan
Tempistiche e modalità
■ La soglia minima dell'investimento è di 30 milioni di euro
■ Può consistere anche nella ristrutturazione di imprese in crisi
qualora ci siano effetti positivi sull'occupazione
■ La risposta scritta è motivata dall'Agenzia delle Entrate ed è resa
entro centoventi giorni, prorogabili di ulteriori novanta, nel caso
sia necessario acquisire ulteriori informazioni
40. 39
Le novità sul ruling internazionale
Certezza degli investimenti
Ipotesi di applicazione
Tempistiche e modalità
■ Maggiore certezza per gli investitori
■ Viene potenziato lo strumento del ruling internazionale,
ampliandone l'applicazione anche ad altre tematiche di natura
internazionale
41. 40
Le novità sul ruling internazionale
Certezza degli investimenti
Ipotesi di applicazione
Tempistiche e modalità
1 Prezzi di trasferimento infragruppo (transfer pricing)
2 Attribuzione di utili e perdite alle stabili organizzazioni
3 Requisiti che configurano o non una stabile organizzazione
situata nel territorio dello Stato
4 L'erogazione o la percezione di dividendi, interessi, royalties e
altri componenti reddituali a o da soggetti non residenti
42. 41
Italia vs Europa: fiscalità a confronto
1 Corporate Income Tax
Italia
27,5%
Belgio
33%
Francia
33%
Spagna
28% (25% dal 2016)
Irlanda
12,5%
25% su passive income
Olanda
20%
25% per redditi superiori a €200 mila
UK
20%
43. 42
Italia vs Europa: fiscalità a confronto
2 Agevolazioni per nuove imprese
Italia
Start up innovative
PMI innovative
Belgio
CIT al 25% per redditi entro
€25mila e 31% entro redditi
di €90mila
Francia
Esenzione per start up innovative
del 100% sui redditi nel primo
esercizio, 50% nel secondo
Spagna
Credito imposta del 10% delle spese
per investimenti in nuovi impianti e
macchinari
Imprese con fatturato < a €5 mln
Irlanda
Esenzione del 100% per i primi
3 esercizi in utile, fino a reddito
di €40mila
Olanda
n/a
UK
n/a
44. 43
Italia vs Europa: fiscalità a confronto
3 Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo
Italia
25% sull'incremento delle spese di R&S
50% sull'incremento di determinate
spese
Belgio
33% sulle spese sostenute
Per le PMI si applicano rates a
scaglioni (25% - 33%)
Francia
30% sulle spese sostenute fino
a €100 milioni
(5% oltre detta soglia)
Spagna
25% - 42% delle spese
sostenute
Irlanda
25% delle spese sostenute
in R&S
Olanda
n/a
UK
Dal 2016, 10% delle spese
sostenute per le grandi imprese
Le PMI possono usufruire solo della
super-deduzione (225%)
45. 44
Italia vs Europa: fiscalità a confronto
4 Extra-deduzioni fiscali (super deduction) per spese in R&S
Italia
Belgio
Extra deduzione del 113,5% su
investimenti in brevetti e su
beni destinati a R&S
Francia Spagna
Irlanda Olanda
Extra deduzione del 160%
(esclusi salari)
UK
130% per le grandi imprese
(fino al 2015)
225% per le PMI
n/a
n/a n/a
n/a
46. 45
Italia vs Europa: fiscalità a confronto
5 Ammortamento Accelerato
Italia
Belgio
Al 33% su impianti e
macchinari utilizzati per ricerca
e sviluppo
Francia Spagna
Irlanda Olanda
100% su beni con basso
impatto ambientale o legati allo
sviluppo dell'impresa
UK
Al 100% per attrezzature e
impianti industriali, spese in R&S
e spese per marchi e brevetti
Al 140% su impianti e macchinari
(Legge di Stabilità 2015 in corso
di discussione)
n/a
Al 100% su immobilizzazioni
materiali
Per imprese con fatturato inferiore a €10 mln
n/a
47. 46
Italia vs Europa: fiscalità a confronto
6 Patent box – tassazione dei redditi derivanti dallo sfruttamento delle Proprietà Intellettuali
Italia
Belgio
6,6%
Francia Spagna
Irlanda Olanda
5%
UK
10%
19,25% nel 2015
16,5% nel 2016
13,75% dal 2017
15%
11% nel 2015
10% dal 2016
Dal 2% al 6%