Presentazione tenuta durante il convegno "Gestione, rischio e riabilitazione delle opere di sbarramento: il ruolo degli enti e delle istituzioni e lo stato della ricerca", Potenza, 27 Marzo 2019.
Corso applicativo di modellistica idrologica ed idraulica 2014Lia Romano
CORSO APC per l'Ordine dei Geologi della Puglia.
Iscrizioni su http://www.geologipuglia.it/apc/corsi/
LECCE 19,20,26,27 settembre;
BARI 3,4,10,11 ottobre.
NB: il corso è rivolto ai geologi, ma può possono partecipare anche altri professionisti
CORSO APPLICATIVO MODELLISTICA - modulo IDROLOGIA // Professional refresher c...Lia Romano
FINALITA’: Stima delle portate di piena per i bacini idrografici strumentati e non strumentati del territorio dell’Autorità di Bacino della Puglia, a partire dalle analisi geo-morfo-idrologiche in ambiente GIS per la determinazione dei parametri concorrenti agli studi idrologici.
ORGANIZZAZIONE: 8 ore di teoria + 8 ore di esercitazione
TEORIA. Elementi di idrologia statistica. Il tempo di ritorno. La curva di possibilità climatica. VAPI-Puglia: la stima delle precipitazioni di massima intensità e delle portate al colmo di piena. Calcolo della portata di piena per i bacini strumentati dei fiumi della Puglia Settentrionale: metodologia e caso studio. Calcolo della
portata di piena per i bacini non strumentati: metodologia e caso studio. Calcolo del volume di massimo invaso per i bacini endoreici: metodo di Horton e caso studio. Gli strati informativi in ambiente GIS. I modelli digitali del terreno. Direzioni di flusso e aree contribuenti. La funzione di ampiezza. La stima delle caratteristiche geomorfologiche dei bacini idrografici per la analisi idrologiche.
ESERCITAZIONE. Determinazione dei bacini idrografici, attraverso l’utilizzo di applicativi in ambiente GIS e stima dei parametri per le analisi idrologiche. Esercitazione su bacino strumentato della Puglia settentrionale per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su bacino non strumentato per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su un bacino endoreico per il calcolo del volume di massimo invaso.
Presentazione Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni ai sensi del D.Lgs. 49/2010 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE
Per l’attuazione degli adempimenti di cui al D.Lgs. 49/2010, nell’ambito delle attività di coordinamento del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, affidato all’AdB Nazionale Liri-Garigliano e Volturno, l’AdB Puglia ha dapprima adottato le Misure Transitorie ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 49/2010 con Delibera Comitato Istituzionale AdBP n. 65/2010, e successivamente ha predisposto le Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni sul territorio di propria competenza, secondo le linee guida contenute nel documento “Indirizzi Operativi per l’attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni”, redatto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), in collaborazione con Autorità di Bacino Nazionali, Dipartimento di Protezione Civile ed ISPRA.
Le Mappe della pericolosità (art. 6 co. 2 e 3) contengono la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo i gli scenari aventi tempo di ritorno di 30, 200 e 500 anni, indicando per ogni scenario i seguenti elementi:
a) estensione dell'inondazione;
b) altezza idrica o livello;
c) caratteristiche del deflusso (velocità e portata).
Le Mappe del rischio (art. 6 co. 5) indicano le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni in 4 classi di rischio di cui al DPCM 29 settembre 1998, espresse in termini di:
a) numero indicativo degli abitanti interessati;
b) infrastrutture e strutture strategiche (autostrade, ferrovie, ospedali, scuole, etc);
c) beni ambientali, storici e culturali di rilevante interesse;
d) distribuzione e tipologia delle attività economiche;
e) impianti che potrebbero provocare inquinamento accidentale in caso di alluvione e aree protette.
Le attività svolte per la produzione delle mappe di pericolosità e del rischio di alluvioni sono state approvate dal Comitato Tecnico dell’AdBP rispettivamente nelle sedute del 04/04/2013 e 20/05/2013.
Suscettibilitá al dissesto: contributi metodologiciRicercazione
Prof. Roberto Romeo - Enrico Gennari (Universitá Urbino)
“Difesa del Suolo e Valorizzazione delle Aree Montane:
prevenzione del rischio idrogeologico e cooperazione istituzionale per un territorio fragile”
Urbino, 18 dicembre 2009
Elementi di Idrologia Statistica // Short Course in HydrologyLia Romano
Corso di Formazione Professionale“Pericolosità Idraulica e misure di mitigazione.Idrologia ed idraulica applicate alla difesa del suolo”
6 novembre 2007
Corso applicativo di modellistica idrologica ed idraulica 2014Lia Romano
CORSO APC per l'Ordine dei Geologi della Puglia.
Iscrizioni su http://www.geologipuglia.it/apc/corsi/
LECCE 19,20,26,27 settembre;
BARI 3,4,10,11 ottobre.
NB: il corso è rivolto ai geologi, ma può possono partecipare anche altri professionisti
CORSO APPLICATIVO MODELLISTICA - modulo IDROLOGIA // Professional refresher c...Lia Romano
FINALITA’: Stima delle portate di piena per i bacini idrografici strumentati e non strumentati del territorio dell’Autorità di Bacino della Puglia, a partire dalle analisi geo-morfo-idrologiche in ambiente GIS per la determinazione dei parametri concorrenti agli studi idrologici.
ORGANIZZAZIONE: 8 ore di teoria + 8 ore di esercitazione
TEORIA. Elementi di idrologia statistica. Il tempo di ritorno. La curva di possibilità climatica. VAPI-Puglia: la stima delle precipitazioni di massima intensità e delle portate al colmo di piena. Calcolo della portata di piena per i bacini strumentati dei fiumi della Puglia Settentrionale: metodologia e caso studio. Calcolo della
portata di piena per i bacini non strumentati: metodologia e caso studio. Calcolo del volume di massimo invaso per i bacini endoreici: metodo di Horton e caso studio. Gli strati informativi in ambiente GIS. I modelli digitali del terreno. Direzioni di flusso e aree contribuenti. La funzione di ampiezza. La stima delle caratteristiche geomorfologiche dei bacini idrografici per la analisi idrologiche.
ESERCITAZIONE. Determinazione dei bacini idrografici, attraverso l’utilizzo di applicativi in ambiente GIS e stima dei parametri per le analisi idrologiche. Esercitazione su bacino strumentato della Puglia settentrionale per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su bacino non strumentato per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su un bacino endoreico per il calcolo del volume di massimo invaso.
Presentazione Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni ai sensi del D.Lgs. 49/2010 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE
Per l’attuazione degli adempimenti di cui al D.Lgs. 49/2010, nell’ambito delle attività di coordinamento del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, affidato all’AdB Nazionale Liri-Garigliano e Volturno, l’AdB Puglia ha dapprima adottato le Misure Transitorie ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 49/2010 con Delibera Comitato Istituzionale AdBP n. 65/2010, e successivamente ha predisposto le Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni sul territorio di propria competenza, secondo le linee guida contenute nel documento “Indirizzi Operativi per l’attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni”, redatto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), in collaborazione con Autorità di Bacino Nazionali, Dipartimento di Protezione Civile ed ISPRA.
Le Mappe della pericolosità (art. 6 co. 2 e 3) contengono la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo i gli scenari aventi tempo di ritorno di 30, 200 e 500 anni, indicando per ogni scenario i seguenti elementi:
a) estensione dell'inondazione;
b) altezza idrica o livello;
c) caratteristiche del deflusso (velocità e portata).
Le Mappe del rischio (art. 6 co. 5) indicano le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni in 4 classi di rischio di cui al DPCM 29 settembre 1998, espresse in termini di:
a) numero indicativo degli abitanti interessati;
b) infrastrutture e strutture strategiche (autostrade, ferrovie, ospedali, scuole, etc);
c) beni ambientali, storici e culturali di rilevante interesse;
d) distribuzione e tipologia delle attività economiche;
e) impianti che potrebbero provocare inquinamento accidentale in caso di alluvione e aree protette.
Le attività svolte per la produzione delle mappe di pericolosità e del rischio di alluvioni sono state approvate dal Comitato Tecnico dell’AdBP rispettivamente nelle sedute del 04/04/2013 e 20/05/2013.
Suscettibilitá al dissesto: contributi metodologiciRicercazione
Prof. Roberto Romeo - Enrico Gennari (Universitá Urbino)
“Difesa del Suolo e Valorizzazione delle Aree Montane:
prevenzione del rischio idrogeologico e cooperazione istituzionale per un territorio fragile”
Urbino, 18 dicembre 2009
Elementi di Idrologia Statistica // Short Course in HydrologyLia Romano
Corso di Formazione Professionale“Pericolosità Idraulica e misure di mitigazione.Idrologia ed idraulica applicate alla difesa del suolo”
6 novembre 2007
IWS Italian Water Tour 23 marzo 2023, Palermo | Franco MasenelloServizi a rete
"Qualità dell’acqua: progetto di monitoraggio dell’intera rete idrica (case history: Gruppo CAP). Le nuove frontiere tecnologiche del monitoraggio massivo della qualità dell’acqua negli acquedotti: le nuove tecnologie israeliane"
IWS Italian Water Tour 23 marzo 2023, Palermo | Franco MasenelloServizi a rete
"Qualità dell’acqua: progetto di monitoraggio dell’intera rete idrica (case history: Gruppo CAP). Le nuove frontiere tecnologiche del monitoraggio massivo della qualità dell’acqua negli acquedotti: le nuove tecnologie israeliane"
In recent years, numerous studies have shown a growing concern about the effects of climate change on the hydrological cycle and hydrological extremes. In particular, statistical analyses on either long hydrological series or modelled data show conflicting trends in different areas of Europe. In addition, the absence of continuous observations and the significant alterations experienced by some watersheds makes difficult to quantify the effects of climate change. These critical issues are particularly felt in Southern Italy where hydrometric monitoring is often discontinuous, updated flow rating curves rarely exist, and territories underwent significant anthropogenic transformations. The present work aims to update flood time-series in Southern Italy, using direct and indirect measurements, over the period 1920-2021. The numerous missing data were reconstructed by means of specially defined flood rating curve or by using daily flow rates to derive equivalent flood flows through the empirical function by Fuller. The obtained series were, then, analysed using the nonparametric Mann-Kendall test in order to detect possible trends. The results of the present study provide preliminary indications of flood trends over the last 50 years in Southern Italy by integrating an information gap regarding this phenomenon and its dynamics.
TECNICHE DI RICOSTRUZIONE SPAZIALE DELLE SERIE DI PIOGGIA ESTREMA IN ITALIA M...Salvatore Manfreda
Nel presente lavoro sono state identificate le dinamiche delle precipitazioni estreme sub-giornaliere nell'Italia meridionale nel periodo 1970-2020 attraverso un database dei massimi annuali delle precipitazioni orarie (1, 3, 6, 12 e 24 ore).
Le attività di Ricerca sull’Impiego di Droni in AgricolturaSalvatore Manfreda
L’impiego di tecnologie avanzate, IOT ed i servizi innovativi guideranno la trasformazione digitale di numerosi settori a diversa vocazione primo tra tutti
l’Agricoltura. Questi i temi al centro del workshop organizzato dall’Associazione Italiana Droni insieme a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici che avrà come obiettivo l’analisi del contributo delle tecnologie e dei servizi digitali come abilitatori di nuovi modelli di business, orientati all’utilizzo dei dati, alla collaborazione tra attori della filiera, all’attenzione e centralità del cliente finale.
Ref: https://rebrand.ly/UAS
1. The authors developed a Seeding Distribution Index (SDI) to quantify seeding characteristics on river surfaces that can improve the accuracy of image velocimetry techniques for measuring river flow velocities.
2. Applying the SDI, the authors analyzed video footage from different river field sites to identify the optimal frame windows for image analysis, finding error reductions of 20-39% compared to analyzing full video sequences.
3. The SDI-based method shows potential for improving image velocimetry performances in natural river settings where environmental conditions challenge flow measurements.
The document describes a study that used unmanned aerial system (UAS) thermal and RGB imagery to map soil moisture (SM) levels. Researchers took field observations of SM and then used a k-means algorithm to classify the land use, apparent thermal inertia (ATI) maps to estimate SM, and a green leaf index to identify vegetation. They generated SM maps from the UAS data and compared estimated SM values to observed field measurements, finding a high correlation between the two.
1. The document describes a study that used unmanned aerial systems (UAS) and remote sensing data to develop a two-step random forest regression model for downscaling soil moisture estimates from coarse to fine resolutions.
2. The model first downscaled soil moisture from 1km to 30m resolution using predictors like antecedent precipitation index, land surface temperature, NDVI, and DEM. It then further downscaled from 30m to 16cm resolution.
3. Validation showed the model accurately estimated soil moisture patterns and dynamics at the different scales. Maps of long-term average and time series soil moisture were produced at 30m and 16cm resolutions.
On the characterisation of open-flow seeding conditions for image velocimetry...Salvatore Manfreda
1. The document discusses characterizing seeding conditions for image velocimetry techniques used with unmanned aerial systems (UASs) for hydrological monitoring.
2. Field experiments were conducted using artificial tracers deployed via UAS in three rivers to quantify seeding characteristics. Metrics for seeding density, spatial distribution, and tracer size variation were statistically analyzed.
3. Results showed the seeding metrics had a significant impact on the accuracy of surface velocity estimates from particle tracking velocimetry and laser speckle pattern interferometry techniques, with density and distribution most influential. Proper seeding characterization could help optimize image analysis.
From Global satellite water cycle products to field scale satellite water statesSalvatore Manfreda
The document proposes downscaling global satellite soil moisture and evapotranspiration products to field scale using various methods. It involves (1) downscaling satellite data using in-situ observations, Sentinel data, and UAS data, (2) deriving root zone soil moisture from surface measurements using models, and (3) characterizing spatial distribution of soil moisture and evapotranspiration at multiple sites. Current progress includes field data collection, UAS surveys, and generating 1km soil moisture data using random forest regression.
An integrative information aqueduct to close the gaps between global satellit...Salvatore Manfreda
This document describes the iAqueduct project which aims to close gaps between global satellite observation of the water cycle and local sustainable water resource management. It involves 6 work packages: 1) downscaling global water cycle products to field scale; 2) retrieving soil properties; 3) developing scaling functions between soil moisture and evapotranspiration; 4) developing a generic iAqueduct toolbox; 5) demonstrating benefits of closing water cycle gaps; and 6) disseminating knowledge and tools for water management. The project will integrate various data sources, models, and methods to provide high-resolution water cycle information for improving hydrological modeling and water resource management.
The document describes the HARMONIOUS COST Action, which aims to promote the use of unmanned aerial systems (UAS) for environmental monitoring. It discusses (1) using UAS to monitor variables like vegetation, soil moisture, and streamflow; (2) how UAS compare to satellite imagery; and (3) the COST Action which involves 36 countries and focuses on standardizing UAS procedures and transferring knowledge.
Use of Unmanned Aerial Systems for Hydrological MonitoringSalvatore Manfreda
Invited presentation given during the EGU General Assembly at the session entitled "Advances in river monitoring and modelling: data-scarce environments, real-time approaches, Inter-comparison of innovative and classical frameworks, uncertainties, Harmonisation of methods and good practices"
Current Practices in UAS-based Environmental MonitoringSalvatore Manfreda
§ UAS-based remote sensing provides new advanced procedures to monitor key environmental variables like vegetation, soil moisture, and stream flow.
§ The HARMONIOUS COST Action is supporting the definition of standardized protocols for UAS applications to improve reliability.
§ The aim of future activities is to specialize guidelines on specific applications and build new tools to support UAS for environmental monitoring.
Current Practices in UAS-based Environmental Monitoring
Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata
1. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 1/23
SISTEMA DI GESTIONE E MONITORAGGIO
DELLE RISORSE IDRICHE IN BASILICATA
Prof. Salvatore Manfreda
Professore Associato di Costruzioni Idrauliche e Idrologia - http://www2.unibas.it/manfreda
Chair della Azione COST Action Harmonious - http://www.costharmonious.eu
Gestione, rischio e riabilitazione delle opere di sbarramento, Potenza 27 Marzo 2019
2. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 2/23
La Modellazione Idrologica
I modelli idrologici sono rappresentazioni concettuali e semplificate del ciclo
idrologico che consentono di valorizzare e mettere a sistema i dati idrologici su
larga scala.
Il bacino idrografico è regolato dall’equazione di continuità ed è riferita ad un
intervallo di tempo DT:
P=Q+ET+ΔV
dove: P = precipitazione;
Q = deflusso alla sezione di chiusura;
ET = evapotraspirazione;
ΔV = contenuto idrico immagazzinato nel bacino.
3. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 3/23
Classificazione dei Modelli
• Modelli Concettuali
Schematizzazione e semplificazione dei processi fisici ai fini della modellazione
• Modelli Empirici (black-box)
Sfruttano un operatore matematico che relaziona input e output
• Modelli Distribuiti
Utilizzano le informazioni fisiche del bacino idrografico per la parametrizzazione
4. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 4/23
Complessità del Modello e Prestazioni
La scelta modellistica dipende dalla disponibilità di dati (Grayson e Bloschl, 2001)
5. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 5/23
Modello Idrologico GEOframe-NewAge
Sistema idrologico semi-distribuito;
Progettato per componenti;
Il modello è realizzato in Java;
Sistema open- source basato su OMS3;
Decision
Support
System
W
ebGis
Early
Warning
Modulo
idrologico
M
odulo
idraulico
Modulo
idrogeologico
Kriging
Radiazione
ET
Runoff
Età dell’acqua
Calibratore
IDW
Scioglimento
nivale
…una componente può essere pensata come il
singolo pezzo di puzzle che, unito agli altri,
permette di ottenere l’intero modello idrologico.
6. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 6/23
Radiazione Solare
Gestione delle informazioni fisiche a scala di
bacino
PET Precipitazione
7. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 7/23
Struttura dei dati e albero delle relazioni
Stazioni
meteorologiche
Centroidi
BRADANO
35 sottobacini
DEM
Rete idrografica
Sottobacini
8. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 8/23
Neve
Vegetazione
Deflusso Superficiale
Zona Radicale
Acque Sotterranee
Modello a Serbatoi
Gli HRU vengono schematizzati
attraverso 5 serbatoi:
• Deposito neve;
• Vegetazione;
• Zona Radicale;
• Deflusso superficiale;
• Acque sotterranee.
OUTPUT:
Scioglimento neve e
contenuto equivalente di
acqua; Evaporazione dalla
superficie fogliare;
Evapotraspirazione dalla
zona radicale;
Percolazione alla falda
freatica;
Deflusso diretto;
Deflusso di base.
9. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 9/23
Architettura WebGis: il modello JGrass New-Age
QR
1
QR
2
QR1+Q
R2+QR3
QR1
QR
2
QR4+Q
R5+QR6
QR
5
QR4 QR7
QR
5
QR7+QR8+
QR9+QR10
QR
8
QR
9
QR
8
Q
R9
QR11+
QR12
QR11Propagazione
modello
Muskingum
10. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 10/23
Il GEOframe-NewAge Basilicata
• 9 bacini
• 167 sottobacini
• 14 idrometri
• 55 punti di
monitoraggio
11. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 11/23
Strategie di calibrazione
Le calibrazioni sono state svolte monte dei grandi invasi con un confronto con le
misure di afflusso misurato agli invasi.
• Fiume Agri;
• Fiume Bradano;
• Fiume Sinni.
Per i restanti bacini si è fatto ricorso alle sezioni di monitoraggio disponibili.
• Fiume Basento;
• Fiume Cavone;
Per i fiumi Lao, Noce, Ofanto e Sele si procede per simulitudine idrologica,
tenendo conto delle caratteristiche del bacino e degli studi condotti in
precedenza.
Idrologia Fortemente Influenzata dalle opere idrauliche
Minore Influenzata dalle opere idrauliche
Nessuna Influenzata dalle opere idrauliche
12. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 12/23
Cavone SS106
Calibrazione su due anni: 15/12/2013 - 15/12/2015
13. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 13/23
Sensors Server
OGC
Services
Client
WMS
WFS
WCS
Layers
Forecast
Architettura WebGis
MapServer è un ambiente di sviluppo open source per la costruzione di
applicazioni web dedicate alla pubblicazione di dati spaziali
Openlayers è una libreria per la creazione, personalizzazione e pubblicazione
delle mappe sul web
WebGIS è un Sistema Informativo Territoriale pubblicato sul World Wide Web
14. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 14/23
Layers input dinamici
Cumulata
pioggia oraria
Temperatura aria
oraria
LAI index
Precipitazione
prevista GRIB
DPCCM_1912_00_006
DPCCM_1912_00_012
DPCCM_1912_00_018
DPCCM_1912_00_024
DPCCM_1912_00_030
DPCCM_1912_00_036
…..
DPCCM_1912_00_072
Es. Precipitazione 06 novembre 2018 ore
09.00
Es. Temperature 21 marzo 2019 ore
09.00
Es. LAI index 21 marzo 2019
Architettura WebGis
15. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 15/23
Layers input statici
....
Layers output dinamici
Soglie pluviometriche
Soglie idrogeologiche
Tessitura del suolo
Carta geolitologica
N-layers
Superamenti soglie pluviometriche
Superamenti soglie idrogeologiche
Superamenti soglie idrauliche
....
N-layers
Grado di saturazione dei suoli
Architettura WebGis
16. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 16/23
17. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 17/23
Superamenti delle Soglie Pluviomentriche
Screenshoot del 5/10/2018 – previsione a 12h
18. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 18/23
Superamenti delle Soglie Pluviomentriche
Screenshoot del 5/10/2018 – previsione a 36h
19. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 19/23
Es. grado di saturazione del suolo 22 marzo 2019
Grado di saturazione
dei suoli
20. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 20/23
WebGIS-Previsione delle piene e deflussi
21. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 21/23
Idrogramma di portata simulato
22. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 22/23
Conclusioni
• Il GEOFRAME New-Age Basilicata offre una strategia per la
valutazione delle disponibilità idriche e per la previsione di eventi
estremi a scala regionale;
• Il modello GEOFRAME New-Age è stato calibrato a sui fiumi Agri,
Basento, Bradano e Cavone con ottime performance;
• Il modello e la piattaforma proposta rappresentano un perfetto sistema
integrato per la gestione e visualizzazione di tutte le variabili ambientali;
• Il modello si presta come sistema di supporto alle decisioni anche
per gli invasi lucani che potrebbero/dovrebbero essere integrati
all’interno del sistema di modellazione.
23. Salvatore Manfreda, Sistema di gestione e monitoraggio delle risorse idriche in Basilicata, Potenza 27 Marzo 2019 23/23
Questo è un lavoro di squadra
Grazie per l’attenzione…