Slides presentate nel convegno ROARS "Il sistema dell’Università e della Ricerca - Fatti leggende futuro" (Istituto della Enciclopedia Italiana, 15 novembre 2012)
La valutazione della ricerca e i dati: l’esperienza italiana a confronto con ...Giuseppe De Nicolao
Intervento di Paola Galimberti al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
OntoPiA e il knowledge graph della pubblica amministrazione italianaGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta in occasione di corsi di formazione presso la rRegione Campania organizzati da ForumPA. La presentazione si suddivide in due parti principali: una descrizione estesa di OntoPiA, la rete di ontologie e vocabolari controllati della pubblica amministrazione italiana, e i suoi principi di modellazione e una descrizione del processo di produzione di Linked (Open) Data mediante lo standard R2RML
Ontologie per i linked open data / Stefano De Luca, Paola De Caro, Claudia C...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Stefano De Luca e Paola De Caro (Evodevo) il 12-03-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
Open Science: l’importante figura del Data CuratorOpenAIRE
Presentazione tenuta in occasione del workshop "Vuoi diventare un bibliotecario dei dati di ricerca?" del 15 marzo 2019 a Milano durante il convegno "La biblioteca che cresce" (14-15/03/2019)
La valutazione della ricerca e i dati: l’esperienza italiana a confronto con ...Giuseppe De Nicolao
Intervento di Paola Galimberti al
Terzo Convegno di ROARS, 19 Giugno 2015, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo di Via del Seminario 76, Roma
OntoPiA e il knowledge graph della pubblica amministrazione italianaGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta in occasione di corsi di formazione presso la rRegione Campania organizzati da ForumPA. La presentazione si suddivide in due parti principali: una descrizione estesa di OntoPiA, la rete di ontologie e vocabolari controllati della pubblica amministrazione italiana, e i suoi principi di modellazione e una descrizione del processo di produzione di Linked (Open) Data mediante lo standard R2RML
Ontologie per i linked open data / Stefano De Luca, Paola De Caro, Claudia C...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Stefano De Luca e Paola De Caro (Evodevo) il 12-03-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
Open Science: l’importante figura del Data CuratorOpenAIRE
Presentazione tenuta in occasione del workshop "Vuoi diventare un bibliotecario dei dati di ricerca?" del 15 marzo 2019 a Milano durante il convegno "La biblioteca che cresce" (14-15/03/2019)
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Maria Cassella il 07-05-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
LA BIBLIOTECA APERTA. Tecniche e strategie di condivisione
16-17 marzo 2017 Fondazione Stelline di Milano
Le biblioteche accademiche e di ricerca di fronte alle sfide della open science. Giovedì 16 marzo, ore 14,30 (Sala Leonardo)
Gestire i dati di ricerca: nuove prospettive di collaborazione e integrazione
Aquesta presentació, a càrrec de Lluís Anglada, director de Ciència Oberta al CSUC, s'emmarca dins la celebració dels actes de la jornada: "La ricerca va in scena: politiche in azione", un esdeveniment celebrat el 22 de novembre de 2017 amb objectiu de presentar els projectes i resultats de les activitats de recerca realitzades a la Toscana.
En concret, la presentació tracta sobre el Portal de la Recerca de les Universitats de Catalunya (PRC), els seus objectius i funcionament.
[drupalday2017] - Open Data con Drupal nella PA: considerazioni su licensing ...DrupalDay
Gli Open Data rappresentano il motore per l’innovazione, la crescita e la governance. Recentemente la Commissione Europea, nell’ambito delle azioni dell’Agenda Digitale, ha presentato un programma di azioni per il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico che dovrebbe dare un contributo consistente all’economia. Sulla base di queste importanti indicazioni Sapienza ha sviluppato dei modelli web realizzati con Drupal per valorizzare il patrimonio dei dati di Ateneo mediante l'esposizione e il riutilizzo. Il licensing e la tutela dei dati personali sono gli strumenti necessari per gli sviluppatori interessati alla costruzione di servizi innovativi per le PA.
di Andrea Dori
Paola Gargiulo "Open Access and Open Data in practice: l'esperienza e le iniz...GIDIF-RBM
Contributo di Paola Gargiulo al workshop GIDIF-RBM "Open Data e Open Access: quali differenze, quali convergenze?"
Bibliostar 2015 - Palazzo Stelline, Milano
13.03.2015
Big Data e Business Intelligence. Intervento del Prof. Pozzan nell'ambito dell'open day organizzato dalla Fondazione ITS Kennedy di Pordenone, evento del 13 settembre 2014 in cui sono stati presentati i temi per i corsi in partenza a novembre 2014.
Organizzazioni di ogni forma e dimensione producono quotidianamente un'incredibile mole di informazioni, che se adeguatamente organizzate possono essere un fattore chiave per le scelte strategiche aziendali. Tuttavia, nelle realtà aziendali il patrimonio informativo è frammentato in "Data Silos" separati e di natura eterogenea, comportando così una notevole difficoltà nella loro gestione. Nel seminario, partendo dalle esperienze maturate in ambito aziendale, verrà affrontato il tema del Knowledge Management, mostrando un approccio alla gestione interconnessa delle informazioni mediante l'uso di ontologie e tecnologie di integrazione.
Strumenti di Business Intellingence 1: introduzione al data warehouseDatamaze
Dal dato in azienda alla conoscenza strutturata per effettuare scelte di business puntuali e precise. Cos'è e a cosa serve il data warehouse in un progetto di Business Intelligence.
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
_________
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di ...libriedocumenti
Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Maria Cassella il 07-05-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
LA BIBLIOTECA APERTA. Tecniche e strategie di condivisione
16-17 marzo 2017 Fondazione Stelline di Milano
Le biblioteche accademiche e di ricerca di fronte alle sfide della open science. Giovedì 16 marzo, ore 14,30 (Sala Leonardo)
Gestire i dati di ricerca: nuove prospettive di collaborazione e integrazione
Aquesta presentació, a càrrec de Lluís Anglada, director de Ciència Oberta al CSUC, s'emmarca dins la celebració dels actes de la jornada: "La ricerca va in scena: politiche in azione", un esdeveniment celebrat el 22 de novembre de 2017 amb objectiu de presentar els projectes i resultats de les activitats de recerca realitzades a la Toscana.
En concret, la presentació tracta sobre el Portal de la Recerca de les Universitats de Catalunya (PRC), els seus objectius i funcionament.
[drupalday2017] - Open Data con Drupal nella PA: considerazioni su licensing ...DrupalDay
Gli Open Data rappresentano il motore per l’innovazione, la crescita e la governance. Recentemente la Commissione Europea, nell’ambito delle azioni dell’Agenda Digitale, ha presentato un programma di azioni per il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico che dovrebbe dare un contributo consistente all’economia. Sulla base di queste importanti indicazioni Sapienza ha sviluppato dei modelli web realizzati con Drupal per valorizzare il patrimonio dei dati di Ateneo mediante l'esposizione e il riutilizzo. Il licensing e la tutela dei dati personali sono gli strumenti necessari per gli sviluppatori interessati alla costruzione di servizi innovativi per le PA.
di Andrea Dori
Paola Gargiulo "Open Access and Open Data in practice: l'esperienza e le iniz...GIDIF-RBM
Contributo di Paola Gargiulo al workshop GIDIF-RBM "Open Data e Open Access: quali differenze, quali convergenze?"
Bibliostar 2015 - Palazzo Stelline, Milano
13.03.2015
Big Data e Business Intelligence. Intervento del Prof. Pozzan nell'ambito dell'open day organizzato dalla Fondazione ITS Kennedy di Pordenone, evento del 13 settembre 2014 in cui sono stati presentati i temi per i corsi in partenza a novembre 2014.
Organizzazioni di ogni forma e dimensione producono quotidianamente un'incredibile mole di informazioni, che se adeguatamente organizzate possono essere un fattore chiave per le scelte strategiche aziendali. Tuttavia, nelle realtà aziendali il patrimonio informativo è frammentato in "Data Silos" separati e di natura eterogenea, comportando così una notevole difficoltà nella loro gestione. Nel seminario, partendo dalle esperienze maturate in ambito aziendale, verrà affrontato il tema del Knowledge Management, mostrando un approccio alla gestione interconnessa delle informazioni mediante l'uso di ontologie e tecnologie di integrazione.
Strumenti di Business Intellingence 1: introduzione al data warehouseDatamaze
Dal dato in azienda alla conoscenza strutturata per effettuare scelte di business puntuali e precise. Cos'è e a cosa serve il data warehouse in un progetto di Business Intelligence.
Similar to Paola Galimberti: Via il velo - la trasparenza dei dati nella produzione scientifica del paese. (20)
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
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I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Slides dell'intervento di Giuseppe De Nicolao nella giornata di studi
Le ragioni dell'emergenza, le ragiomi della didattica
Università di Padova, 26 novembre 2020
La didattica a distanza, aspetti critici, limiti e potenzialitàGiuseppe De Nicolao
In vista dell'anno accademico 2020/21 si parla molto di didattica universitaria cosiddetta "blended", nel senso di erogata simultaneamente in presenza per una parte degli studendi e a distanza, per esempio in streaming, per quelli che non sono in aula. Nel video, si prova a rispondere a tre domande.
1. Come variano le probabilità di contagio in ambienti chiusi frequentati da più persone in funzione della cubatura, del ricambio d'aria e del tempo di permanenza?
2. Quali sono e come sono gestibili i principali problemi audio e video della didattica a distanza?
3. Quali relazioni tra didattica blended, datafication e università delle piattaforme?
Intervento di Giuseppe De Nicolao presentato nel corso del convegno “L' Università tra crisi e rinascita: quale direzione per il futuro?”, organizzato dal Comitato Nazionale Universitario (CNU), 10 luglio 2020
Più citazioni se volete far carriera! La valutazione della ricerca universitariaGiuseppe De Nicolao
La valutazione della ricerca Universitaria: webinar con Giuseppe De Nicolao di ROARS: 29 maggio ore 18:00
Quarto appuntamento di “Immaginiamo il futuro, dopo la crisi e oltre”, incontri in webinar con personalità della cultura e della politica per ragionare e discutere del futuro e degli scenari del dopo crisi. Gli incontri sono organizzati dai prof. Plinio Innocenzi e Quirico Migheli.
Slides dell'intervento di Rossella Latempa al Convegno "SCUOLA DI COMPETENZE: VERSO UN NUOVO MODELLO DIDATTICO. QUALE?", Gilda degli Insegnanti, Vicenza 18 marzo 2019.
State-fostered immaturity? Kant, Galileo and the Grand EvaluatorGiuseppe De Nicolao
Slide dell'intervento di Giuseppe De Nicolao al convegno “Academic Freedom Today - Insights from Law, Philosophy, and Institutional Practice”, 6-7 dicembre 2018, Libera Università di Bolzano, https://academicfreedom.events.unibz.it/
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State-fostered immaturity? Kant, Galileo and the Grand Evaluator
In 2017, the president of Anvur, the Italian agency for research evaluation, was asked if bibliometrics-based research evaluation could discourage innovative research. The answer was disconcerting, yet revealing: a scientific genius “will be rewarded twenty years from now, when he will become the most famous scientist in the world. In the meantime, he should be grateful that he maintained his academic position without being burnt alive. Frankly speaking, we are not all Galilei and Newton”. No less worrying is the creeping effect of research evaluation on the public use of reason by academics. Linking administrative actions such as hiring, career, funding and wages to the outcomes of centralized research evaluation can subtly impair academic freedom in fields such as health, environment, economics, education and research policy. These issues will be illustrated through the analysis of methods, outcomes and unintended effects of research evaluations run by Anvur.
Una rivista ad accesso aperto, senza costi per gli autori e di alta qualità: ...Giuseppe De Nicolao
«Times have changed. Articles now circulate easily via the Internet, but unfortunately MLJ publications are under restricted access. […] In summary, our resignation from the editorial board of MLJ reflects our belief that journals should principally serve the needs of the intellectual community, in particular by providing the immediate and universal access to journal articles that modern technology supports, and doing so at a cost that excludes no one.» Questa lettera di dimissioni, firmata dalla maggioranza degli editor della rivista Machine Learning (Kluwer ), sancì la nascita del Journal of Machine Learning Research, una rivista open access, subito accreditatasi tra le più qualificate sedi di pubblicazione per le ricerche nel settore del machine learning. Una vicenda che risale al 2000, ma che, ad anni di distanza, non cessa di far discutere. Come quando nel 2011 Kent Anderson (Scholarly Kitchen) mise in dubbio la sostenibilità di riviste open access e senza costi per gli autori. «In my field (computer science) one of the most prominent journals is entirely free and open access (Journal of Machine Learning Research)» fu la secca replica di Yann LeCun. Ne nacque una discussione, proseguita sul blog di Stuart Shieber, che appare emblematica sotto diversi aspetti e di cui proveremo a riassumere i punti salienti.
Conferenza AISA (Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta), ospitata dal Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, dal titolo Publishing without perishing? La scienza aperta all’epoca della valutazione della ricerca (link is external), con gli interventi di Alberto Baccini (Università di Siena), Roberto Caso (Università di Trento), Giuseppe De Nicolao (Università di Pavia) e Paola Galimberti (Università di Milano) e con la partecipazione di Paolo Rossi (Università di Pisa) in veste di discussant. Giovedì 19 gennaio 2017 dalle ore 15 in aula 2, Polo Piagge
Credo quia absurdum, l'apologetica delle "Weapons of math destruction” Giuseppe De Nicolao
Intervento presentato al Convegno "Teocrazia e Tecnocrazia", organizzato da Fondazione Roma Sapienza e da Nuova Accademia.
giovedì 3 maggio alle ore 10.30 presso l’aula Multimediale Palazzo del Rettorato
Sapienza Università di Roma
Abstract. “There is no alternative” è la legittimazione principe della tecnocrazia. Non sorprende, pertanto, che solo di rado i tecnocrati cerchino di legittimare, sul piano razionale ed etico, il loro ruolo e i loro strumenti. Tra i pochi che si sono cimentati, vi sono due membri del Consiglio direttivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazlone del sistema universitario e della ricerca. Sul versante del dibattito razionale, quella che potremmo chiamare “apologetica della valutazione” si scontra con l’obiezione “Caesar non est supra grammaticos”, attuale ogni qual volta chi detiene il potere pretende di prendere parte al dibattito scientifico, che per sua natura deve svolgersi tra pari. Sul versante etico, il vulnus che la valutazione di stato infligge alla libertà della scienza è giustificato dalla necessità di guidare una comunità scientifica (quella italiana) debole e bisognosa di indirizzi, un argomento curiosamente simile a quello invocato dal Grande Inquisitore per legittimare il suo regime teocratico. Una coincidenza già notata da Aldous Huxley che, commentando nel 1959 la distopia tecnocratica descritta nel suo romanzo “Brave New World”, ne riconduceva il dilemma etico fondamentale proprio al famoso personaggio di Dostoevskij.
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
The EUA Public Funding Observatory was launched in 2008 with the aim to monitor the impact of the financial crisis on higher education in different countries across Europe. Since then, EUA has been collecting quantitative and qualitative data on public funding received by European higher education institutions, and analysing both long- term trends and recent changes.
The funding data and other relevant figures are made available to EUA by its collective members, the national rectors’ conferences, whose support has been invaluable. Processed and analysed in view of evolving student numbers, as well as the overall economic context adjusted to inflation and GDP growth, this data provides some empirical evidence on public funding trajectories in the field of higher education in Europe.
Dai sistemi di valutazione agli effetti sull'etica dei comportamentiGiuseppe De Nicolao
Slide dell'interventod di Giuseppe De Nicolao al convegno "Frode Scientifica, come nasce e come si previene", Venerdì 17 e Sabato 18 Novembre a Pavia. Partecipazione gratuita, previa registrazione obbligatoria http://www-3.unipv.it/max3/fs/programma-1.html
Terza missione: è lei la prima vittima della "cultura della valutazione"?Giuseppe De Nicolao
Intervento di Giuseppe De Nicolao al Convegno "Culture della valutazione. Università e Terza Missione. Conoscenza, formazione, territorio°. IULM, Martedì 10 OTTOBRE 2017
P. Galimberti: Valutazione/classificazione delle riviste scientificheGiuseppe De Nicolao
Intervento di Paola Galimberti (Università degli Studi di Milano) nel WORKSHOP INTERNO AIPDA (ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI PROFESSORI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO)
LA VALUTAZIONE DELLE RIVISTE
dalla Scientificità alla Classificazione
(Ragioni, Metodi, Modelli, Impatto)
13 gennaio 2017, Milano, ore 11.15-17.00 Università Milano IULM
Sala delle Conferenze-VI° piano-IULM 1-Via Carlo Bo, 1
ANVUR ASN
Bibliometria Bufale Benito
CRUI Cattaneo Checchi Costituzione Cingolani Cantone Consiglio di Stato Cammellate Coda colpo di
Diritto allo studio Declino Duce
Elena Cattaneo ERC
Ferraro/ Figlio di MIUR/Fascia A Formazione Feticismo
Graziosi/ Giannini
Human Technopole
IIT Impact Factor Inguscio immortale innovativi
Junk arithmetic
K
Londra radio Licenza di copiare Ludi dipartimentali
Miccoli Manfredi
Natta Cattedre nannicini Nature
OCSE Oro alla Patria Omonimie
Perquisizioni Primavera PISA Pavia PRRR! Professionalizzanti Premiale
Quinlan
Renzi - Referendum Rignano Science Foundation Rottamazione del Sud
Stop-VQR Sole 24 Ore Scatti
Turchia Tasse Times Higher Education Tesoretto IIT Truppe Terremoto
Ultimi OCSE Uomo quasi immortale
VQR fantasma Viesti
W Roars
Xylella
Y
Blob Roars 2015, di tutto, di più. Un anno di università e ricerca attraverso una selezione delle copertine di Roars
Finanziamenti alla ricerca e alle università - Legge Stabilità 2017
Paola Galimberti: Via il velo - la trasparenza dei dati nella produzione scientifica del paese.
1. P. Galimberti
Via il velo: La trasparenza dei dati nella
produzione scientifica del paese
Convegno organizzato da ROARS. Il sistema dell’università e della ricerca –
Roma 15 novembre 2012
3. Perché si pensa che i professori italiani siano
dei fannulloni superpagati?
Piè di
4. Perché la ricerca italiana viene accusata di
provincialismo?
• Non c’è mobilità
• Non si scrive abbastanza in inglese
• Non si ottengono finanziamenti a livello europeo
• Non siamo competitivi
• …
• …
• …
Piè di p
5. • Spesso nelle affermazioni di scienziati, politici e
giornalisti manca una contestualizzazione
Piè di
6. Su quali fonti si basano il Ministero e
l’opinione pubblica?
7. Le banche dati commerciali sono affidabili?
Errori
Di affiliazione, di omonimia, sdoppiamento di DOI,
Limiti
Solo lavori di lingua inglese, solo articoli, solo un numero
limitato di riviste, numero di anni coperti limitato, per
alcune tipologie di lavori copertura a macchia (ad
esempio i supplementi)
10. Il sito docente del Ministero
• Non è validato
• Non è stabile (le registrazioni possono essere
cancellate e modificate senza che ne resti traccia)
• Non è deduplicato (lo stesso oggetto può apparire
sotto tipologie diverse o sotto la stessa tipologia più
volte)
• Non è completo
• Manca totalmente di una policy
• E’ estremamente rigido
• I dati raccolti (quelli obbligatori) sono potenzialmente
anche molto pochi
Piè di pag
11. E inoltre…
La banca dati che raccoglie la
produzione scientifica del
Paese è inaccessibile al Paese
12. Il Paese necessita dunque di una base di dati
• Affidabile
• Completa
• Accessibile a tutti
Di più
• Il Paese necessita di un SISTEMA di gestione dei dati
sulla ricerca che sia in grado anche di collegare input
e output
13. Il primo tassello:
L’anagrafe della ricerca
• La progettazione dell’anagrafe della ricerca è fatta da
specialisti dell’informazione in collaborazione con
specialisti della valutazione
• Il primo passo è quello di tracciare una policy:
• Chi
• Cosa (pubblicazioni scientifiche/divulgative che siano
però chiaramente distinguibili)
• Quando vanno aggiornati i dati
• Quale modello di validazione(centrale/decentrato)
14. Chi?
• Deve essere definito chi ha il diritto/dovere di
registrare i propri lavori nell’anagrafe
• Dovrebbe essere fatta una scelta univoca a livello
nazionale rispetto a quale ID adottare
• ORCID?
15. Cosa?
• E’ necessaria una definizione chiara di lavoro
scientifico e di lavoro divulgativo, e delle diverse
tipologie di lavori di ricerca
• In un recente meeting di Eurocris si diceva che un
buon sistema di gestione dei dati deve potersi
adattare velocemente ai mutamenti che avvengono
nelle modalità di comunicazione dei risultati della
ricerca (e non viceversa)
17. I metadati descrittivi dei lavori di ricerca
• Devono essere sufficientemente specifici (gli stessi
metadati non possono andare bene per tutte le tipologie
di lavori)
• Ma anche sufficientemente flessibili per potersi adattare
alle nuove forme
18. Gli strumenti a supporto della anagrafe
• Authority file delle strutture (affiliazioni)
• Authority file delle riviste
• Authority file degli editori
Gestiti e tenuti aggiornati da personale esperto e messi a
disposizione dell’intera comunità
19. Quando?
• L’aggiornamento dovrebbe essere effettuato in maniera
tempestiva, possibilmente anche attraverso meccanismi
di import dalle banche dati o dai siti degli editori
contestualmente alla pubblicazione
20. Il modello di validazione
• Si può scegliere un modello decentrato in cui ogni
ateneo valida e certifica i propri dati e poi li invia
all’anagrafe centrale (possibile se tutti gli atenei
utilizzano sistemi interoperabili indipendentemente dal
fornitore) – Il sistema Olandese
• Oppure un sistema centralizzato certificato che va ad
alimentare i database dei singoli atenei – Il sistema
Norvegese
In entrambi i casi non è necessario che tutti i dati siano
visibili. Una parte di dati può ad es. essere tenuta
interna alle istituzioni
21. La ricerca finanziata con fondi pubblici deve
essere pubblicamente accessibile
• Non solo i dati relativi alla produttività scientifica
devono essere aperti, ma anche i lavori stessi.
• I lavori andrebbero tutti archiviati nelle anagrafi locali
con diversi gradi di apertura a seconda degli accordi con
gli editori
• Non è solo una questione di trasparenza. Fornirebbero
materiale per ricerche approfondite sul sistema della
ricerca italiano, sulle aree di ricerca, sulle reti di
collaborazione ecc.
22. L’anagrafe della ricerca deve essere
connessa…
• Ai sistemi che gestiscono e descrivono i progetti di
ricerca finanziati dal Ministero e al loro interno
descrivono chi ha fatto cosa (posti e borse finanziati e
loro contributo alla ricerca)
• Ai sistemi che gestiscono i dati grezzi utilizzati a
supporto delle ricerche
23.
24. Valutazione impossibile con gli strumenti
attualmente a disposizione
L’Italia è in ritardo su questi temi rispetto agli altri paesi
europei, può però ispirarsi alle best practices di altri
paesi, può contare su professionalità specifiche di buon
livello
E’ arrivato il momento di avviare una progettazione seria
di un sistema di gestione dei dati, aperto e accessibile a
tutti, regolato da norme trasparenti e condivise, che
permetta di effettuare valutazioni credibili e affidabili
Tutto ciò ha un costo in termini di personale e di
strumentazioni
25. Arnold (2011)
• Building trust in government and among members of
the R&D&I community is a precondition for successful
performance of the National Research and Innovation
System. Such trust is based on fair principles
trasparently and impartially implemented combined
with conspicuous punishment for those at any level
who break the rules