1. RIFLESSIONE SUL VANGELO DI OGGI
SABATO
28 APRILE
Dal
Vangelo
secondo
Giovanni
In quel
tempo,
molti dei
discepoli
di Gesù,
dopo aver ascoltato, dissero: «Questa
parola è dura!
Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi
discepoli mormoravano riguardo a
questo, disse loro: «Questo vi
scandalizza? E se vedeste il Figlio
2. dell’uomo salire là dov’era prima? È lo
Spirito che dà la vita, la carne non
giova a nulla; le parole che io vi ho
detto sono spirito e sono vita. Ma tra
voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio
chi erano quelli che non credevano e
chi era colui che lo avrebbe tradito. E
diceva: «Per questo vi ho detto che
nessuno può venire a me, se non
gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi
discepoli tornarono indietro e non
andavano più con lui. Disse allora
Gesù ai Dodici: «Volete andarvene
anche voi?». Gli rispose Simon Pietro:
«Signore, da chi andremo? Tu hai
parole di vita eterna e noi abbiamo
creduto e conosciuto che
tu sei il Santo di Dio».
Il pane spezzato, il vino condiviso, la
parola di Dio pronunziata da uomini
deboli fanno la chiesa, comunicano la
3. vita eterna attraverso la fragilità dei
segni e ci interpellano perché anche
noi, come il Cristo, spezziamo la
nostra vita nel servizio. La parola di
Gesù provoca, scruta i cuori, pone di
fronte a una realtà verso la quale non
è possibile restare neutrali. Molti non
credono, lo rifiutano; anzi, è già pron-
to, forse senza saperlo, colui che lo
tradirà. Davanti all’incomprensione
Gesù non minimizza alcunché del suo
duro linguaggio: si tratta di accettare
l’origine divina del Cristo e il suo
ritorno al Padre mediante l’ascensione
sulla croce. Non si può scegliere dal
suo Vangelo come da un menu: non
possiamo stemperare, edulcorare la
radicalità della scelta che ci viene
chiesta. Perché non servire insieme il
Signore e Baal, Dio e Mammona,
Cristo e i nostri idoli personali?
Perché pregare, celebrare i
sacramenti, vivere sobriamente nella
castità coniugale o consacrata, essere
onesti nel lavoro, seguendo una parola
4. esigente, che ci differenzia dal
contesto sociale in cui viviamo,
quando non ci pone in netto contrasto
con esso? Anche a noi Gesù chiede:
Volete andarvene anche voi?
L’impetuoso Pietro risponde per tutti:
Signore, da chi andremo? Tu hai
parole di vita eterna (Gv 6,67-68),
gridando il nostro più profondo
bisogno di salvezza e la nostra più
radicale accoglienza del Cristo.