Scalability of a Single-Use Bioreactor Platform for Biopharmaceutical Manufac...KBI Biopharma
Presented at PepTalk 2017: San Diego, CA
Niket Bubna, Principal Scientist, Process Development, KBI Biopharma
Single-use Technologies And Continuous Processing
(Advancing Bioprocessing Through Technological Innovation)
Risk Mitigation Strategies For Single-use Technologies
Presentazione a supporto dell'intervento di Alessandra Zacchetti, Funzionaria Tecnica ACCREDIA al webinar "LA NUOVA NORMA UNI 11591:2022
SULLE FIGURE PROFESSIONALI OPERANTI
NEL CAMPO DELLA TRADUZIONE
E DELL’INTERPRETAZIONE" del
19 ottobre 2022
This document discusses quality assurance and auditing. It defines quality assurance and audits, and outlines the key aspects of structuring an audit program including planning, performing, and reporting on audits. It discusses auditing specific activities, functions, product lines, and quality systems. It also covers quality surveys to assess overall quality performance, standards, and culture. Product audits and sampling for product audits are mentioned.
Marcatura CE tegole di laterizio - Vademecum adempimentiCertiMaC
NUOVA UNI EN 539-2:2013: COSA CAMBIA E COSA È BENE SAPERE
Come eseguire correttamente quanto richiesto dalla nuova normativa che regola il gelo/disgelo delle tegole in laterizio: VADEMECUM per i produttori.
Per fare chiarezza sull'argomento, CertiMaC ha realizzato una guida che fornisce le risposte alle domande più frequenti:
> Cosa cambia rispetto alla precedente normativa?
> Quali sono gli adempimenti a carico del produttore?
> Cosa devo fare se esporto?
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Presented at PepTalk 2017: San Diego, CA
Niket Bubna, Principal Scientist, Process Development, KBI Biopharma
Single-use Technologies And Continuous Processing
(Advancing Bioprocessing Through Technological Innovation)
Risk Mitigation Strategies For Single-use Technologies
Presentazione a supporto dell'intervento di Alessandra Zacchetti, Funzionaria Tecnica ACCREDIA al webinar "LA NUOVA NORMA UNI 11591:2022
SULLE FIGURE PROFESSIONALI OPERANTI
NEL CAMPO DELLA TRADUZIONE
E DELL’INTERPRETAZIONE" del
19 ottobre 2022
This document discusses quality assurance and auditing. It defines quality assurance and audits, and outlines the key aspects of structuring an audit program including planning, performing, and reporting on audits. It discusses auditing specific activities, functions, product lines, and quality systems. It also covers quality surveys to assess overall quality performance, standards, and culture. Product audits and sampling for product audits are mentioned.
Marcatura CE tegole di laterizio - Vademecum adempimentiCertiMaC
NUOVA UNI EN 539-2:2013: COSA CAMBIA E COSA È BENE SAPERE
Come eseguire correttamente quanto richiesto dalla nuova normativa che regola il gelo/disgelo delle tegole in laterizio: VADEMECUM per i produttori.
Per fare chiarezza sull'argomento, CertiMaC ha realizzato una guida che fornisce le risposte alle domande più frequenti:
> Cosa cambia rispetto alla precedente normativa?
> Quali sono gli adempimenti a carico del produttore?
> Cosa devo fare se esporto?
La marcatura CE dei prodotti in acciaio per le costruzioni deriva da normative molto diverse tra loro.
gli ancoraggi e i fissaggi in acciaio devono essere CE e prodotti da un'azienda certificata EN1090.
I profili di ancoraggio per il calcestruzzo seguono il protocollo EAD cioè richiedono una procedura internazionale fatta dal protocollo EAD, oltre a rigidissime prove e controlli annuali eseguite da particolari istituti detti TAB per ottenere l marchio ETA-CE.
CertiMaC_Analisi e Prove su fibrorinforzatiCertiMaC
Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC 2018 prescrivono che tutti i materiali e prodotti da costruzione, quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificati e in possesso di specifica qualificazione all'uso previsto e debbano altresì essere oggetto di controlli in fase di accettazione in cantiere da parte del Direttore dei lavori.
A tal fine le NTC prevedono che i materiali ed i prodotti da costruzione per uso strutturale, quando non marcati CE1, debbano essere in possesso di un “Certificato di Valutazione Tecnica” (CVT) rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (nel seguito STC), sulla base di linee guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Nel ruolo di laboratorio ufficiale autorizzato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL. PP., CertiMaC può eseguire per il Fabbricante tutte le prove di qualificazione (prove iniziali di tipo) ed emettere apposito Rapporto di Prova per l'ottenimento del CVT (Certificato di Valutazione Tecnica).
Come noto, il CVT (Certificato di Valutazione Tecnica) diventerà obbligatorio per tutti i materiali compositi ad uso strutturale. Attualmente ci troviamo nel periodo transitorio che consente ai Fabbricanti la conclusione delle procedure di qualificazione dei loro prodotti.
L'e-book "Qualificazione dei materiali compositi ad uso strutturale" è uno strumento utile per orientarsi tra adempimenti, prove di laboratorio e scadenze.
www.certimac.it
Thermocert è il metodo di qualificazione termica completa messo a punto da ENEA –CertiMaC per i materiali destinati all’involucro edilizio
NORMA UNI EN 14904 Superfici multi-sport per interni
Unica norma di riferimento per le pavimentazioni sportive
La norma europea (EN 14904:2006) è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 217 "Superfici per aree sportive", la cui segreteria è affidata al BSI.
La norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale Italiana, da ottobre 2006, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 2006.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) per Valorizzare la Sostenibilità Ambientale - Stefano Alini, Accoriniti Pasquale, Irma Cavallotti, Edoardo Bollati, Marta Ferreri, Filippo Servalli,
Radici Chimica S.p.A.; ICA s.r.l; Radici Partecipazioni S.p.A. - Metodologie, modelli e indicatori per la valutazione dell’impatto ambientale e della sostenibilità - XV Congresso Nazionale Chimica dell'Ambiente e dei BeniCulturali - Bergamo, 16 Giugno 2015
Presentazione aziendale – Il gruppo Akzo Nobel nel mondo
Mission aziendale - impegno sul fronte della sostenibilità (Down Jones Sustain. Indexes, associazione a GBC Italia, Mappatura prodotti).
Accenno alla gamma prodotti innovativi e gamma prodotti basati sulle nanotecnologie – ECOSURE
Argomento COV (composti organici volatili) ed implicazioni nella progettazione e nella vita quotidiana
Riferimento al problema delle dispersioni energetiche attraverso un edificio di civile abitazione
Il sistema d’isolamento termico a cappotto Renovatherm:
- I pannelli in EPS: Sistema produttivo e caratteristiche
- Gli elementi a complemento: collanti , malte rasanti ed accessori
- Le finiture: cicli di lavoro per interventi ex novo e manutenzioni
Strumenti e canali di comunicazione: App, forum, solcialmedia
CertiMaC è un Organismo di Ricerca fondato e partecipato da ENEA e CNR per applicazioni industriali e trasferimento tecnologico su materiali avanzati, efficienza energetica e sostenibilità.
CertiMaC offre analisi e prove su materiali (divisione materiali), servizi per la gestione dell'energia e l'efficienza energetica (divisione energia) e attività di consulenza specialistica e ricerca industriale (divisione innovazione) per promuovere l'innovazione e la sostenibilità in ambito Edilizia & Costruzioni, Energia & Ambiente.
>> Scopri tutti i nostri servizi: oltre 450 tipologie di prove a tariffario, competenze specialistiche, know-how tecnico e strumentazioni all'avanguardia. Consulta la Guida
Bando Innovazione regione Umbria: contributo in conto capitale a fondo perduto per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Come partecipare? Quali sono le spese ammissibili? Come si calcola l'importo totale del contributo?
Per aiutare le imprese umbre a cogliere questa opportunità, gli specialisti CertiMaC per la ricerca finanziata hanno sviluppato questa scheda esplicativa.
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Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC 2018 prescrivono che tutti i materiali e prodotti da costruzione, quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificati e in possesso di specifica qualificazione all'uso previsto e debbano altresì essere oggetto di controlli in fase di accettazione in cantiere da parte del Direttore dei lavori.
A tal fine le NTC prevedono che i materiali ed i prodotti da costruzione per uso strutturale, quando non marcati CE1, debbano essere in possesso di un “Certificato di Valutazione Tecnica” (CVT) rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale (nel seguito STC), sulla base di linee guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Nel ruolo di laboratorio ufficiale autorizzato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL. PP., CertiMaC può eseguire per il Fabbricante tutte le prove di qualificazione (prove iniziali di tipo) ed emettere apposito Rapporto di Prova per l'ottenimento del CVT (Certificato di Valutazione Tecnica).
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Qualification of composite materials for structural use_CertiMaCCertiMaC
CertiMaC has been authorized by the Italian High Council of Public Works (protocol n. 2107 of 28/02/2020) to operate as Authorized Official Laboratory for the characterization of composite materials for structural use (FRP, FRCM, CRM and FRC).
The current Technical Standards for Construction - NTC 2018 prescribe that all construction materials and products, when used for structural use, must be identified and specifically qualified for their intended use and must also be subject to checks during acceptance on site by the Building Site Manager.
For that purpose, the Technical Standards for Construction - NTC require that construction materials and products for structural use, when not CE marked, must be in possession of a "Technical Assessment Certificate" (in italian CVT) issued by the Central Technical Service, based on guidelines approved by the italian High Council of Public Works.
In the role of official laboratory authorized by the Central Technical Service of the High Council of Public Works, CertiMaC can perform all characterization tests (initial type tests) for the Manufacturer and issue the appropriate Test Report to obtain the CVT (Technical Assessment Certificate).
In the coming months the CVT (Technical Assessment Certificate) will become mandatory for all composite materials for structural use in Italy. We are currently in the transitional period that allows manufacturers to conclude the characterization procedures for their products.
In order to help material manufacturers to find their way between requirements, laboratory tests and deadlines, the experts of CertiMaC Materials Department have developed this e-book
È disponibile la versione aggiornata della Guida ai Servizi di CertiMaC, con tutti i servizi di analisi, prove e certificazione per i produttori di Materiali e per la Filiera Costruzioni.
Oltre 400 tipologie di prove a tariffario, competenze specialistiche, know-how tecnico e strumentazioni all'avanguardia.
F.A.Q on CE Marking of Construction Products_CertiMaCCertiMaC
The most frequently asked questions about CE marking of construction products.
As Notified Body no. 2685 CPR (EU) 305/2011 for the issue of Certification and Classification Certificates, CertiMaC carries out all the tasks assigned to it by the third party assigned to it in the evaluation and verification of the constancy of the benefit and for which it has been notified by the Ministries responsible: measure , examines, verifies, calibrates or otherwise determines the characteristics or performance of materials or construction products in terms of quality and efficiency.
Guida all’utilizzo del nuovo Conto Termico_CertiMaCCertiMaC
Con il Conto Termico 2.0 è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni
energetiche, riducendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta.
Inoltre, il CT 2.0 consente alle PA di esercitare il loro ruolo esemplare previsto dalle direttive
sull’efficienza energetica e contribuisce a costruire un “Paese più efficiente”.
CONTESTO E FINALITÀ
QUANDO? | Data di pubblicazione
CHI? | Soggetti beneficiari
COSA? | Oggetto degli incentivi
COME? | Meccanismi di accesso ed erogazione degli incentivi
QUANTO? | Quota annua e percentuali di incentivo
CONTATTI |Per saperne di più
Oltre 300 tipologie di prove a tariffario. Marcatura CE su più di 20 famiglie di materiali da costruzione. Set unico in Italia di attrezzature per misura sperimentale conducibilità e diffusività termica -30 °C ÷ +1250 °C e molto altro ancora!
Efficienza energetica delle PMI, bando regione Emilia-RomagnaCertiMaC
La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione oltre 2 milioni per le piccole e medie imprese che realizzino diagnosi energetiche o adottino sistemi di gestione dell'energia. Scheda esplicativa bando: beneficiari, interventi ammissibili, scadenze.
Materiale. Involucro. Edificio. Migliorare le prestazioni in 3 passiCertiMaC
Le più avanzate metodologie di testing e analisi per innalzare le performance energetiche dei materiali, dell'involucro e dell'edificio raccolte dagli esperti di Efficienza Energetica di CertiMaC in un documento di facile e rapida lettura pensato per i produttori di materiali, progettisti e costruttori.
Riqualificazione Energetica Edifici Residenziali e PubbliciCertiMaC
L'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente è una sfida prioritaria. La presentazione mostra competenze, strumentazione e servizi sviluppati nel Tecnopolo per l'Innovazione dei Materiali e disponibili per la filiera delle costruzioni. Dai rilievi in situ ai monitoraggi ongoing post intervento.
Materiali e Sistemi per l'Involucro Edilizio ad Alte PrestazioniCertiMaC
La prestazione energetica dell’involucro edilizio è fondamentale nelle scelte di progettisti, costruttori e acquirenti finali. Pertanto una delle maggiori leve competitive del settore è la capacità di sviluppare materiali e processi innovativi per fornire prestazioni più elevate.
CertiMaC, nell'ambito del Tecnopolo Materiali di Faenza, gestito in partnership con ENEA e CNR, offrecompetenze e know-how per innovare l'Industria delle Costruzioni:
> Materiali isolanti ad alte prestazioni meccaniche e di durabilità
> Materiali innovativi per l’Involucro
> Sistemi avanzati di riqualilficazione energetica
> Metodi e tecnologie per la simulazione del comportamento termo-igrometrico dell’involucro opaco e trasparente
Contributo dell'Involucro nel Deep Energy Retrofit degli edifici esistentiCertiMaC
Proposte per il recupero e la riqualificazione della città di Faenza e della Romagna faentina - Seminario CNA 29 Aprile 2014.
Favorire la riqualificazione di edifici, quartieri e aree urbane con interventi di innovazione tecnologica secondo i modelli più evoluti di integrazione tra i portatori di interesse: Amministrazioni Comunali, Attori della Filiera Costruzioni, Università e Ricerca, Cittadini. Intervento di Luca Laghi - Responsabile Unità Tecnica per l'Efficienza Energetica del Laboratorio CertiMaC.
Malte a base calce per il retrofit edifici esistentiCertiMaC
Analisi e prove di laboratorio per la determinazione delle prestazioni fisiche, termiche, meccaniche e igrometriche di malte a base calce. Impiegate negli interventi di riqualificazione energetica, strutturale ed estetica di edifici esistenti. Presentazione a cura di Ing. L. Laghi - Technical Manager CertiMaC in occasione del Salone Restauro Ferrara - 28 marzo 2014
Malte idrauliche a base calce per il restauroCertiMaC
MITAI - Tecnopolo Materiali Innovativi Faenza - Linea di Ricerca 4: Materiali e Tecnologie eco-sostenibili per il restauro e i beni culturali. Malte idrauliche a base calce per il restauro e i beni culturali.
Geopolimeri per il Restauro e i Beni CulturaliCertiMaC
MITAI - Tecnopolo Materiali Innovativi Faenza - Linea di Ricerca 4: Materiali e Tecnologie eco-sostenibili per il restauro e i beni culturali. Materiali Geopolimerici.
Il Tecnopolo MITAI - Materiali Innovativi e Tecnologie per Applicazioni Industriali - è un centro di ricerca sui temi della Eco-efficienza, Sostenibilità e Nuovi Materiali.
Ospita e organizza attività, servizi e strutture di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico a favore del tessuto industriale locale, regionale e nazionale.
NETWORK
Il Tecnopolo MITAI sorge a Faenza, nel distretto della ricerca sui materiali, e rappresenta uno spazio di eccellenza in cui si concentrano risorse strategiche per lo sviluppo dell'Industria, della Ricerca e dell'Innovazione.
Fa parte della Rete dei Tecnopoli per l'Alta Tecnologia in Emilia-Romagna - Tecnopolo Ravenna ed è gestito da CertiMaC con la partecipazione diretta di ENEA e CNR-ISTEC.
Si tratta della prima esperienza a livello nazionale in cu i due Enti collaborano ad un progetto di ricerca congiunto.
AMBITI DI INTERVENTO
> Efficienza Energetica
> Riqualificazione Sostenibilie
> Smart Building
> Nuovi Materiali
> Sicurezza
> Superfici Funzionalizzate
> Involucro Intelligente
LINEE DI RICERCA
>> Superfici funzionalizzate
>> Materiali compositi ceramici e polimerici
>> Materiali innovativi per l'efficienza energetica degli edifici
>> Materiali e tecnologie ecostenibili per il restauro e i beni culturali
Materiali e soluzioni per l'efficienza energetica - Tecnopolo FaenzaCertiMaC
Materiali e soluzioni innovative per l'involucro intelligente - presentazione linea di ricerca condotta dal Tecnopolo Materiali di Faenza in collaborazione con CNR ed ENEA.
I MATERIALI DEL FUTURO - Technology DatingCertiMaC
Un appuntamento con i Materiali e le Tecnologie del Futuro. Ricerca e Industria si incontrano per vincere insieme la sfida dell'innovazione e della competitività.
Faenza - 25 Novembre 2013 - Sala Conferenze Centuria, ore 9 -14
Tecnopolo MITAI: ricerca e innovazione sui materialiCertiMaC
Il Tecnopolo MITAI da giugno attiva una nuova linea dedicata ai materiali e alle tecnologie innovative ed eco-sostenibili per i beni culturali. Diventano così 4 gli ambiti di Ricerca del Tecnopolo: superfici funzionalizzate, materiali per l'involucro, materiali compositi ceramici, materiali per il restauro.
Tecnopolo MITAI: ricerca e innovazione sui materiali
Resistenza al gelo coperture in laterizio
1. LABORATORIO SEZIONE AGGIORNAMENTI
N
PROVE MATERIALI Divisione COPERTURE IN
DA COSTRUZIONE ORMATIVI
Marcatura CE LATERIZIO
LA RESISTENZA AL GELO – DISGELO:
LA PROPRIETÀ DI MAGGIOR INTERESSE PER LA VITA DELLE COPERTURE IN LATERIZIO
Come noto, la marcatura CE degli elementi in laterizio per coperture e dei relativi accessori, sulla base
di quanto stabilito dalla Direttiva europea sui prodotti da costruzione (CPD 89/106/CE), è obbligatoria dal
1 febbraio 2007. Si ricorda inoltre che quest’ultima è stata recentemente sostituita dalla nuova
2011/135/CE all’interno della quale sono indicate molteplici disposizioni che diventeranno però cogenti
solo a partire dal 1 Luglio 2013 per permettere agli stati membri ed alle aziende di adeguarsi.
La normativa di riferimento, per quanto concerne sia i requisiti (UNI EN 1304) che le metodologie di prova
(UNI EN 538, UNI EN 539-1, UNI EN 539-2, UNI EN 1024), si presenta alquanto complessa e articolata.
All’interno delle caratteristiche rilevanti delle coperture in laterizio indicate dalla UNI EN 1304 (per le
quali sussiste l’obbligo per il produttore di qualificare il prodotto in fase di prima immissione sul mercato -
Initial Type Test- e di eseguire i successivi controlli periodici sulla produzione - Factory Production
Control), la resistenza al gelo è indubbiamente la proprietà di maggior interesse per la vita delle
coperture: obiettivo delle procedure di prova è sollecitare a fatica il prodotto e valutarne la resistenza nel
tempo.
La UNI EN 539-2, la norma che regolamenta le metodologie di prova per la determinazione della durabilità
(resistenza al gelo/disgelo) delle coperture in laterizio, è stata modificata nel novembre 2006: alla UNI
EN 539-2:2000 è subentrata la UNI EN 539-2:2006.
Per consentire ai produttori di orientarsi al meglio nell’ambito dello sviluppo normativo e di coglierne le
principali opportunità, CertiMaC ha realizzato una breve scheda di aggiornamento relativa alle maggiori
novità apportate dalla norma.
Il documento contiene anche una breve descrizione delle caratteristiche tecniche del metodo B (il
cosiddetto "metodo tedesco", valido per l'Europa del Centro-Nord), del metodo C (metodo valido per
l'Italia e più in generale l'area del Mediterraneo) e del metodo unico E (per tutti gli Stati Membri).
Confidiamo che questo aggiornamento possa costituire un utile supporto per le Aziende operanti nel
comparto dei laterizi.
Sezione informativa a cura di:
Divisione Comunicazione – Marketing di CertiMaC
Contatti:
Giulia Ruta
g.ruta@certimac.it
www.certimac.it
Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 1 di 6
2. LABORATORIO SEZIONE A GGIORNAMENTI
N
PROVE MATERIALI Divisione COPERTURE IN
DA COSTRUZIONE ORMATIVI
Marcatura CE LATERIZIO
LA RESISTENZA AL GELO DELLE COPERTURE
UNI EN 539-2:2006 Il 9 novembre 2006 è entrata a far parte del corpo normativo nazionale la UNI
EN 539-2:2006, che costituisce il recepimento della norma europea EN 539-2
(edizione giugno 2006).
Essa rappresenta la revisione della UNI EN 539-2:2000.
La norma specifica 5 metodi di prova per determinare la resistenza al gelo delle
tegole in laterizio e dei relativi accessori.
LE PRINCIPALI NOVITÀ Accanto ai quattro metodi (A, B, C e D) applicabili secondo le indicazioni
contenute nella UNI EN 1304 in base alla zona climatica di commercializzazione
del prodotto, la EN 539-2:2006 inserisce la possibilità di eseguire un quinto
metodo (E), definito METODO UNICO, per le 4 aree (diversificato solo nel
numero dei cicli cui sottoporre i prodotti).
A differenza dei primi quattro metodi da applicarsi in funzione della zona
IL METODO UNICO
geografica di vendita dei prodotti (ad esempio: il metodo C si deve applicare in
Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia; il metodo B in Austria, Finlandia,
Germania, Islanda, Norvegia, Svezia, Svizzera, ecc.), il metodo E potrà essere
applicato in ciascun Paese membro.
Ciò che discriminerà la vendita in un’area geografica piuttosto che in un’altra sarà
il numero di cicli di gelo/disgelo che ciascun prodotto dovrà superare.
La UNI EN 539-2:2006 introduce all’interno del metodo unico E 3 livelli di
valutazione della durabilità del prodotto:
livello 1, se dopo 30 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili;
livello 2, se dopo 90 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili;
livello 3, se dopo 150 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non
accettabili.
La corrispondenza fra area geografica e livello di superamento sarà determinata
nelle prossime riunioni del Comitato Tecnico CEN/TC 128 che porteranno ad una
revisione della norma EN 1304.
CertiMaC ha svolto un ruolo attivo nel processo di Sviluppo e Validazione
del metodo unico E a livello europeo:
membro del Comitato Tecnico Europeo CEN TC/128
IL CONTRIBUTO DI CERTIMAC
rappresentante italiano a livello europeo nella verifica sperimentale del
metodo (round-robin): esecuzione “in parallelo” da parte di 10 laboratori europei
delle prove per la validazione sperimentale del metodo
laboratorio designato da ANDIL per la Campagna Nazionale di prove:
test eseguito su 52 prodotti diversi, 33 tegole portoghesi, 11 tegole marsigliesi, 8
coppi, per un totale di 20 stabilimenti.
Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 2 di 6
3. LABORATORIO SEZIONE A GGIORNAMENTI
N
PROVE MATERIALI Divisione COPERTURE IN
DA COSTRUZIONE ORMATIVI
Marcatura CE LATERIZIO
Per adempiere correttamente ai requisiti previsti dalla UNI EN 1304 per la
LA UNI EN 539-2:2006 E LA marcatura CE delle coperture in laterizio (1 febbraio 2007 inizio periodo
MARCATURA CE obbligatorietà), ciascun produttore dovrà eseguire le prove per la determinazione
della resistenza al gelo secondo il metodo previsto dal/i Paesi ove il prodotto sarà
commercializzato.
Qualora il prodotto abbia più destinazioni di mercato che prevedono
l’applicazione di metodi diversi (o comunque qualora il produttore desideri
qualificare il proprio prodotto secondo più di un metodo), sul cartiglio sarà
possibile indicare i metodi secondo cui il prodotto risulta conforme; ad esempio:
ESEMPIO DI CARTIGLIO
Laterizi Faenza s.rl.
Via Granarolo n. 62 - 48018 Faenza (RA) - Italia
07
UNI EN 1304
Tegole di laterizio del tipo con incastro laterale e frontale per il ricoprimento di tetti
Resistenza alla flessione Ottempera
Resistenza esterna all’azione del fuoco Ritenuto soddisfare
Reazione al fuoco A1
Impermeabilità all’acqua SUPERA LA CATEGORIA 1, METODO DI PROVA 1
Dimensioni e variazioni dimensionali Ottempera
DURABILITÀ SUPERA I METODI B E C
Non appena la UNI EN 1304 avrà recepito le indicazioni della UNI EN 539-2:2006,
LE OPPORTUNITÀ
per le Aziende sarà possibile ricorrere esclusivamente al metodo unico
PER I PRODUTTORI
E, con i conseguenti benefici di natura economica (sarà sufficiente eseguire
un unico test per qualificare il prodotto per le diverse aree di destinazione) e di
comparabilità dei risultati (attualmente i risultati ottenuti con i quattro metodi
non sono facilmente confrontabili).
Nel frattempo diverse aziende hanno già avviato la qualificazione di alcuni loro
prodotti anche con il metodo unico E.
Dal 2004 ad oggi presso il nostro laboratorio sono stati qualificati con il metodo E
oltre 200 prodotti per coperture.
Per l’esecuzione delle prove CertiMaC dispone di due Camere Climatiche
Vötsch Industrietechnik Modello VBT 03/1000: un sistema controllato da
LA STRUMENTAZIONE microprocessore e gestito da PC per la simulazione ambientale che consente di
riprodurre in laboratorio i diversi cicli idrotermici di gelo/disgelo previsti dalle varie
norme e di acquisire i dati reali di prova. Una delle camere è equipaggiata
specificamente per il metodo B.
Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 3 di 6
4. LABORATORIO SEZIONE AGGIORNAMENTI
N
PROVE MATERIALI Divisione COPERTURE IN
DA COSTRUZIONE ORMATIVI
Marcatura CE LATERIZIO
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO B
PAESI DI DESTINAZIONE Area Centro-Nord Europa: Austria, Finlandia, Germania, Islanda, Norvegia, Svezia
e Svizzera
PREPARAZIONE E - 30 campioni in prova per ogni prodotto, di cui 6 selezionati
PRETRATTAMENTO DEI per esser sottoposti ai cicli gelo-disgelo
CAMPIONI DI PROVA - misura dell’assorbimento d’acqua: essiccamento per 24h,
peso secco, imbibizione a pressione atmosferica in 4 step di
un’ora ciascuno, permanenza per 48h e peso umido
- scelta di 6 campioni: 2 con assorbimento minimo, 2
medio, 2 massimo
- pretrattamento: posizionamento dei 6 campioni di prova
(più 3 addizionali) su un piano inclinato di 15°, in 3 file in
una camera di irrorazione chiusa (fig.1)
- Precondizionamento in apposito box per 15-20h, con umidità Fig. 1 Precondizionamento
tegole prima dei cicli di
relativa >95% e successiva irrorazione con acqua controllata a 5- gelo/disgelo
10°C per 6h
- immersione successiva in acqua per 15-18h, successiva misurazione peso umido
e calcolo dell’assorbimento
INSERIMENTO NELLA - Inserimento in camera climatica, precedentemente calibrata con 6 campioni, di
CAMERA GELIVA densità 2 kg/dm³, di cui uno, di riferimento, strumentato con sensore interno
- I campioni vanno montati su un telaio semichiuso in grado di creare un
gradiente termico fra estradosso e intradosso dei campioni (fig.2)
- Congelamento delle tegole in aria fino a –15°C, con spruzzatura intermittente
CARATTERISTICHE DEL sull’estradosso fino alla temperatura aria di 0°C
CICLO IDROTERMICO - Tempo di formazione ghiaccio: 35 ± 3 min
- Curva in discesa con tolleranze strette, controllata, in taratura, sulla tegola
strumentata
- Disgelo mediante irrorazione con acqua controllata a 5-10°C fino a completo
allagamento in 15 minuti e successiva permanenza per 15 min (fig.3)
Fig. 2 Allestimento
campioni su apposito
telaio
Fig. 3 Ciclo termico di
congelamento
I cicli gelo/disgelo sono 150 con interruzione e controlli visivi ogni 50 cicli
DURATA DELLA PROVA Durata media della prova: circa 30 giorni (di cui 20 di cicli termici)
Prodotto conforme se, dopo i 150 cicli, tutti i 6 campioni superano esame visivo
CONFORMITÀ DEL PRODOTTO su 10 possibili difetti su estradosso o intradosso, di cui 7 determinanti per il test
La prova richiede un impianto a controllo automatico, un box con sistema di
STRUMENTAZIONE RICHIESTA nebulizzazione e un sistema di termostatazione dell’acqua di irrorazione e del
sistema di irrigazione della camera geliva.
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5. LABORATORIO SEZIONE A GGIORNAMENTI
N
PROVE MATERIALI Divisione COPERTURE IN
DA COSTRUZIONE ORMATIVI
Marcatura CE LATERIZIO
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO C
PAESI DI DESTINAZIONE
Area del Mediterraneo: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia
PREPARAZIONE DEI CAMPIONI
Imbibizione rapida di 10 campioni in vuoto parziale, 400mm di Hg
INSERIMENTO NELLA
CAMERA GELIVA Inserimento in camera climatica dei 10 campioni in verticale, di cui uno di
riferimento dotato di sensore interno (Fig. 1)
Fig. 1 Disposizione dei campioni nella camera climatica
CARATTERISTICHE DEL Ciascun ciclo gelo/disgelo ha una durata di circa 3h
CICLO IDROTERMICO La fase di raffreddamento e gelo è effettuata in acqua fino a 4°C, poi in aria fino a
–15°C
La fase di disgelo è eseguita in 15 minuti con acqua condizionata a 12°C (Fig. 2 e
3)
Fig. 2 Ciclo di gelo/disgelo, secondo la norma
Fig. 3 Rilevazione ciclo gelo/disgelo
UNI EN 539-2, metodo C
nell’impianto automatico computerizzato
Vötsch, metodo C
Il metodo prevede l’esecuzione di 50 cicli di gelo/disgelo
DURATA DELLA PROVA Durata media della prova: circa 10 giorni (di cui 7 di cicli termici)
Prodotto conforme se, al termine dei 50 cicli, tutti i 10 campioni superano esame
CONFORMITÀ DEL PRODOTTO visivo su 12 possibili difetti su estradosso o intradosso, di cui 6 determinanti per il
test
La prova richiede un impianto a controllo automatico con un sistema di
STRUMENTAZIONE RICHIESTA termostatazione dell’acqua di allagamento della camera e un contenitore a tenuta
con pompa da vuoto per l’imbibizione.
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6. LABORATORIO SEZIONE AGGIORNAMENTI
N
PROVE MATERIALI Divisione COPERTURE IN
DA COSTRUZIONE ORMATIVI
Marcatura CE LATERIZIO
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO E
Tutti gli Stati membri della Comunità Europea
PAESI DI DESTINAZIONE
Utilizzo di 6 provini per la calibrazione e 6 per il test
PRETRATTAMENTO E Preparazione dei provini (calibrazione e test):
PREPARAZIONE DEI PROVINI - saturazione di ciascun provino per immersione progressiva in acqua per un
totale di 7 giorni (fig.1)
- rivestimento della parte posteriore di ciascun provino con una tela di lino
(fig.2) con lo scopo di creare un gradiente termico fra parte esposta e retro del
provino
Fig. 1 Fig. 2
Calibrazione dell’unità di gelo/disgelo attraverso l’utilizzo di campioni con
assorbimento d’acqua pari a 10.5 ± 0.5 % e densità 2.0 ± 0.3 kg/dm³:
CALIBRAZIONE DELLA GELIVA
- secondo il ciclo definito in fig. 3; il raffreddamento avviene con aria forzata
- controllo della temperatura con una termoresistenza inserita all’interno di un
provino alla profondità di 50 mm; il provino con la termoresistenza di controllo è
posto in mezzo agli altri
- controllo della temperatura dell’aria con una seconda termoresistenza; in tal
modo è garantita la registrazione istante per istante dell’andamento della
temperatura all’interno della cella climatica
- provini posti all’interno della cella in verticale e ad una distanza minima di 60
mm fra loro (fig.4)
Fig.4
Fig. 3 Ciclo di gelo/disgelo previsto per la calibrazione
Esecuzione del test secondo il ciclo di
calibrazione messo a punto (fig.5),
analogo a quello del metodo B.
ESECUZIONE DEL TEST
Controllo visivo, durante l’esecuzione del
test, dell’aspetto su ciascun provino ogni
25-30 cicli di gelo/disgelo Fig.5
DURATA DELLA PROVA 150 cicli gelo/disgelo
Durata media della prova: circa 26 giorni (di cui 18 di cicli termici)
CONFORMITÀ DEL PRODOTTO La norma prevede 3 livelli di durabilità del prodotto: livello 1, se dopo 30 cicli tutti
i 6 provini superano esame visivo su 10 possibili difetti su estradosso o
intradosso, di cui 7 determinanti per il test; livello 2, dopo 90 cicli; livello 3, dopo
150 cicli
STRUMENTAZIONE RICHIESTA La prova richiede un impianto a controllo automatico e un sistema di
termostatazione dell’acqua di allagamento della camera.
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